/ sei tu quella di prima? d'annunzio, iii-2-45: non è folle.
dar luogo ad un altro. d'annunzio, iii-2-220: le madri si prostrano,
copia d'odori all'aria scioglie. d'annunzio, iv-2-582: vi compiacete di educare
carcami / rose educhi e viole. d'annunzio, i-131: tutti i doni che
mio solo tesoro e speranza. d'annunzio, v-1-414: con la sua grazia
degli adolescenti). d'annunzio, iv-1-177: delfina correva innanzi, spingendo
ressero sul perfetto omero l'asta. d'annunzio, i-441: quando, furia d'
all'interno dello strumento. d'annunzio, v-1-393: ecco un vero poeta occulto
moralmente ed effeminò quelle lettere. d'annunzio, iv-2-620: come a un rifugio benigno
sguardo / su te... d'annunzio, iii-2-344: sembra ribalenare su l'
per furberia, al signor commendatore. d'annunzio, v-1-123: eletta dal consiglio nazionale
eroico, d'effetto sicuro. d'annunzio, iv-2-350: era stato spiccato contro
esclamazioni sulla squisitezza de'cibi. d'annunzio, v-3-45: il comando ha da essere
fiorita, efficace, evidente. d'annunzio, v-3-73: tra lo storico e il
di non disgustare l'imperatore. d'annunzio, iv-2-451: il suo gesto aveva
foco e soggiacere alla minima. d'annunzio, v-3-18: bisogna aver comandata a
alcuni casi la loro efficacia. d'annunzio, v-3-38: le torpediniere possono oggi
polmoni. comisso, 12-189: [d'annunzio] fu il primo a insegnare a
, ne corrusca il giro. d'annunzio, iii-1-80: la dogaressa si siede
nome e di maria '. d'annunzio, iv-2-610: l'eloquenza del poeta
giovanile, sarebbe ella bella? d'annunzio, iii-1-927: tu lavorasti nel ceppo
cangiando, simular la vita. d'annunzio, iii-2-91: non vedi che l'effigie
fiacca di certe ire odierne. d'annunzio, v-2-105: o elihu, è
, e d'un inquieto piacere. d'annunzio, v- 3-71: forse l'effigie
che tante cose videro disfiguriamo. d'annunzio, iv-2-423: per confortare la mia
contuttociò muoiono bisavoli e trisavoli. d'annunzio, v-2-861: gli efimeri non hanno bocca
minima, fiaba dei micropati efimeri. d'annunzio, i-1051: nessuno tra gli immortali
delle nari, il palato. d'annunzio, i-575: pendono i frutti..
sotto la fiamma del sole. d'annunzio, i-619: certi giorni / così
/ il sorriso de l'alma. d'annunzio, i-654: ella non è più
come sostenuto e anche elegante. d'annunzio, v-2-384: la guardavo intento,
/ mi fulgoreggia il sol. d'annunzio, i-362: rompi il tuo cerchio
un 4 valz 'effrenato. d'annunzio, v-3-113: quel tirannico spirito..
l'effusione del sangue civile. d'annunzio, v-1-714: ci fu già chi
baci al lume di luna. d'annunzio, iv-2-435: entrambi mi abbracciarono con
orgoglio l'eterna ira si merca. d'annunzio, iii-2-326: donde sale questa voce
, che sprezzerai, varcando. d'annunzio, i-630: di profondi invisibili rosai /
ella ha sepolte, in pace. d'annunzio, i-740: rosse latine vele,
le chiome / fremono a'venti. d'annunzio, i-99: i tuoi capelli effusi
puerilmente effuso e dirotto femminescamente. d'annunzio, iv-1-934: ella rideva d'un
ogni senso il grave corpo. d'annunzio, i-729: qual contro l'aure avverse
comisso, 12-37: meditava [d'annunzio] un'unione di tutti i popoli oppressi
terribil vergine / egidarmata palla. d'annunzio, ii-54: egidarmata atena, / ben
pubblico dichiarato cittadino d'atene. d'annunzio, ii-179: a mègara voglio tornare
seimila 1'* attico '. d'annunzio, i-1086: ottimo il fuoco ed ottimo
/ che non sorridon più. d'annunzio, i-562: bramivan come cervi /
uomo col corpo di leone. d'annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica
'dài a un morto '. d'annunzio, ii-437: egli trasse i suoi
, / donde era atteso uscì. d'annunzio, iii-2-43: com'egli ha giudicato
balzo, e correva ad arraffarla. d'annunzio, iii-2-343: ella non può più
dal gladio dei veterani di cesare. d'annunzio, i-193: per te germogli l'
de'nervi che il caricarsi. d'annunzio, iii-2-365: il cavallo paventò.
e gridano: eia! eia! d'annunzio, iii-2-170: eia, sergio!
fatto in coro). d'annunzio, v-1-887: bevo anche all'altra ala
.. assottigliano gli splendidi patrimoni. d'annunzio, iv-2-176: si mise a tagliare
assunto un'elasticità senza pari. d'annunzio, iv-1-293: per uno di quelli
elastica, succosa, sanguinolenta. d'annunzio, iv-1-1032: erano le confetture orientali
accomodarle meglio al piede. d'annunzio, iv-2-1350: vuoi, di grazia,
elce nera lo ripete ai venti. d'annunzio, i-394: era la fonte
.. d'alcuni elefantiaci. d'annunzio, iv-1-928: un elefantiaco seduto a
amministrazione, ecc.). d'annunzio, v-2-291: mi pareva gli si fosse
differente di gran lunga dalla lebbra. d'annunzio, iv- 2-275: su la faccia
fasciandole i panni alla persona elegante. d'annunzio, iv-2-366: alcune finezze fisiche,
che leggeva accanto ad una finestra. d'annunzio, i-514: ne la coppa elegante
dicono elegantemente i pensatori moderni. d'annunzio, v-1-948: il capitano gordesco elegantissimamente
, tradiva una certa eleganza nativa. d'annunzio, iv-2-600: era nel puro bronzo
a pianterreno dei magazzini spaziosi. d'annunzio, iv-2-1199: il vigore, l'ardire
esecutor dei suoi consigli il cielo. d'annunzio, v-1-491: l'uomo non è
, tribuni ed altri uffiziali minori. d'annunzio, v-1-119: gli ottimi durano nell'
dott. belli il decimottavo. d'annunzio, v-1-133: senza distinzione di
lago e dalla selva uscir. d'annunzio, i-85: mamma, guardando cader
nominati coloro che facevano elegie. d'annunzio, iv-1-90: come per il divino
ire e battaglie di re. d'annunzio, i-1002: né sol mi
elementare per animatore universale del mondo. d'annunzio, v-1-386: c'è in fondo
cieca, inconscia ma incontenibile. d'annunzio, v-1-482: ho detto: « apritemi
ugualmente l'aretino e michelangiolo. d'annunzio, v-3-208: dico che l'elemento
la guerra / degli elementi udii. d'annunzio, v-1-461: un coro innumerevole di
supera di virtù il battesimo. d'annunzio, iv-2-233: la torma cenciosa si mise
l'elemosina di un conforto. d'annunzio, v-3-30: il più delle volte,
de le palme di siria. d'annunzio, i-213: udìa, come in un
/ vecchio, suo padre. d'annunzio, iv-2-1194: la porta della mia donna
10 eletto / tu certo sei. d'annunzio, i-586: ma quel messo,
elettricista nel palazzo del marchese'. d'annunzio, v-1-153: la seconda decuria si
non maledire alla divina scossa. d'annunzio, iv-2-167: su tutte le coscienze instava
venti / sciolte le chiome? d'annunzio, ii-176: con un gesto di grazia
opale, ondanti archi d'elettro. d'annunzio, iv-1-1019: il profilo della sua
terra per la copertura della neve. d'annunzio, i-833: d'intorno gialle vive
e sfumavano a un tratto. d'annunzio, iv-2-519: -io credo -le dissi -che
io m'attento poco a proporvelo. d'annunzio, iv-2- 1227: egli non teme
domande cui egli rispondeva evasivamente. d'annunzio, iv-2-367: non frequentavo più
sangue a la ruota il movimento. d'annunzio, iii-2-222: voi dunque / sol
all'altezza della situazione. d'annunzio, iv-2-1356: colui che è l'ultimo
nasca ciò che ha a nascere. d'annunzio, i-128: voi che meco a
in itaca tiene sua casa. d'annunzio, iii-2-229: tutte / le torri
evia su 'l nevoso edone. d'annunzio, i-425: né su'suoi vestigi /
gli oggetti in uno specchio. d'annunzio, iv-2-868: allora ella guardò il
e la infinita famiglia degli animali. d'annunzio, v-3-348: quando ci ponemmo innanzi
e non se ne parlò più. d'annunzio, iii-1-13: comprese ella? oppure
evirati, alcuni ancora respiravano. d'annunzio, iii-2-20: l'evirato / guerriero
degli immani evirati eterno trillo. d'annunzio, iv-2-215: egli era esile come
come mali evitabili e non evitati. d'annunzio, v-1-233: « l'aquila romana
perché non li vedesse il cielo. d'annunzio, v-2-624: la separazione delle arti
niuno ancor vivea, vivevi. d'annunzio, v-2-85: sordo io sono del
evocare tra loro un terribile giustiziere. d'annunzio, v3- 125: egli vagava tutto
gli antichi / numi d'omero. d'annunzio, i-646: oggi, per far
evocatrice che dilania il core. d'annunzio, v-3-128: l'errante evocatore delle
vita vissuta tra quelle mura. d'annunzio, iv-2-575: quasi a favorire 1'
'ed 'euhoè 'gridare. d'annunzio, iv-2- 628: le menadi
evoluzione: v. raggio. d'annunzio, v-3-38: è lunga trentanove metri [
altresì le evoluzioni del tempo? d'annunzio, iv-2-659: la danzatrice silenziosa con
attori dalla scena. d'annunzio, iii-1-672: paozzo, / dove tu
prescrissi un'ampolla di tamarindo. d'annunzio, iv-2-243: con una curiosità d'
la bemolle maggiore). d'annunzio, i-812: ne la prossima stanza a
in voga della città. d'annunzio, iv-2-914: erano costoro i pratici del
. bisognerà fabbricarla di nuovo! d'annunzio, iii-1-942: ah, questa casa chi
de'greci e de'romani. d'annunzio, iv-1-127: erano nella villa sciarra
arca / li ripose d'argento. d'annunzio, v-3-222: gli arnesi, gli
/ d'una pregnante annosa. d'annunzio, iv-2-913: ciascuna macchina aveva in
in dissipatezze e in galanterie. d'annunzio, iii-1-826: non sono candia. candia
uno strato di lordume ributtante. d'annunzio, i-451: poi smarrita in un
collo e per le braccia. d'annunzio, i-574: van per il campo
come un maggio di lombardia. d'annunzio, i-594: con che mitezza accenna
la fava, o il finocchio. d'annunzio, v-1-393: ecco un vero poeta
no. parrebbe della consorteria. d'annunzio, v-1-4: da quel tempo tenni quel
, le lunghe facce orecchiute. d'annunzio, iv-2-929: l'abete degli steccati brillavà
del lago è pura e piana. d'annunzio, iii-2-67: appare un rialto di
inospitale, coll'animo alquanto turbato. d'annunzio, iii- 1-521: et io conterò
/ gli stetti contro in guerra. d'annunzio, iii-1-356: contro di lui,
ne guadagnerò in tutta la vita. d'annunzio, iii-2-1094: m'avete quasi slogato
fraudi, inganni e tradimenti. d'annunzio, iii-1-948: d'improvviso / divampi.
libro, né una scuola. d'annunzio, i-455: ella volse il capo e
ma ballina gli rise in faccia. d'annunzio, i-i7: pigra, limosa,
dove ella desidera di ritornare. d'annunzio, i-591: da la tela a
a gittarsi nella giugulare interna. d'annunzio, iii-1-1192: egli è di membra snelle
panciuti da tutte le parti. d'annunzio, v-1-418: le facciate si appoggiano
alternar dei pettini e dei licci. d'annunzio, i-237: prese una rossa face
faci / corron la terra. d'annunzio, iii-1-1076: questa tragedia è la
di veder oggi trionfar pietate. d'annunzio, iv-2-512: rileggete il capitolo in cui
volta, alla sua maniera. d'annunzio, v-2-829: vado a versa col colonnello
la bussola / e l'alfabeto. d'annunzio, v-2-215: mi guatano attraverso il
e facil preda la conduci. d'annunzio, iii-2-21: trarre ei potrebbe facile
non lasciamoci sfuggir l'occasione. d'annunzio, i-28: qua e là le facili
compiuto in tempo abbastanza breve. d'annunzio, v-2-560: l'ebrietà del primo impeto
fragranza / l'odorose ginestre. d'annunzio, i-132: il vecchio villano pe
con grande facilità e brio. d'annunzio, iv-2-585: ella si lasciava sedurre da
vado soggetto facilmente e furiosamente. d'annunzio, iii-2- 1003: tu sai come
del più facinoroso quartiere partenopeo? d'annunzio, v-3-89: onde avvenne che.
ha dimenticato quale egli fosse. d'annunzio, v-2-832: 'siate facitori della parola,
, si correva alla piazza. d'annunzio, iv-2-118: come il profluvio del sangue
, nello stile e nella volontà. d'annunzio, iv-2- 579• dotato d'una straordinaria
facoltativo lo studio? chi obbliga? d'annunzio, v-3-23: l'uno [corso
di periodi, egli scherza. d'annunzio, i-591: come leonardo / hai
loro in legato i suoi ammaestramenti. d'annunzio, v3- 126: un gran guerriero
di legno di faggio. d'annunzio, i-44: le semplici figlie d'eleusi
dimenava tutta senza conchiuder nulla. d'annunzio, v-3-226: da quel fagotto di
centomila copie del suo vocabolario. d'annunzio, iii-2-147: taluni sono imberbi e
col terribile moderno 'quadrato'. d'annunzio, v-2-516: poggiai i gomiti,
mosche non mi lasciava quieto. d'annunzio, i-895: pe 'l bianco mare vogavan
lenta fila tornino alle celle. d'annunzio, iv-2-851: le nuvole si disponevano in
più libere, più volonterose. d'annunzio, iv-2-870: per qual segreto,
- anche al figur. d'annunzio, v-2-296: dietro la dilochìa e l'
l'esostre e i tellennoni. d'annunzio, iii-2-104: la falàrica / brucia
della casa alta, d'abete. d'annunzio, iii-2-150: otri, riempiremo di
d'argento che fanno più figura. d'annunzio, iv-2-101: comare, guardate graziella
in corsa inalberati al salto. d'annunzio, i-707: la ripa di pioppi mormorante
buon volere e da giusto amore. d'annunzio, ii-4i2: l'ugne / del
, e ronche, e falcastri. d'annunzio, iii-2-50: lo segue la gente
correndo da altri quadrupedi. d'annunzio, iii-2-296: sùbito su tanche / si
volontà veemente e di umorismo bizzarro. d'annunzio, i-592: or n'andremo
in pugno / le villanelle. d'annunzio, iv-2-49: passava la falce al piede
centuripe, per tutto il contado. d'annunzio, i-442: la morte, chiusa
indi non so che candido. d'annunzio, i-196: o falce di luna calante
il diavolo con la falcellina. d'annunzio, iii-1-719: al saccomanno falcétta falcétta
/ quel falcetto con qualche stella. d'annunzio, v-2-694: è l'ultimo quarto
squittivano su per la roccia. d'annunzio, iii-1-141: migliaia di falchetti sbigottiti
gettarli tra quelle povere rondini. d'annunzio, iv-2-253: si voltò come un falchette
, veccie, timi, mente. d'annunzio, i-i7: 1 mietitori curvi su
campagne della messe umana falciata. d'annunzio, iii-2- 1123: la sua donna
o da scariche di artiglieria. d'annunzio, iv-2-1255: i battaglioni falciati all'altezza
bovi, che muggian sommesso. d'annunzio, iv-2-53: da lontano, dalle stoppie
ha l'impero de tonde. d'annunzio, 11-86: in tutte le vie /
meditante il salto / a piombo. d'annunzio, i-i7: il bufalo guata muggendo
4. spreg. falcàccio. d'annunzio, iv-2-26: egli se ne stava lì
la rabbia e il morso. d'annunzio, iii-1-644: io l'avevo lasciato
costruzione navale in legno). d'annunzio, iii-2-177: le travi affrontate in su
in là fiutando coi musi bassi. d'annunzio, iii-1-596: ho letto il libro
falde che i toscani dicono ostie. d'annunzio, iv-2-762: il suo viso era
fiamma, perch'eterno duri. d'annunzio, iv-2-964: lunella dalle dita di fata
/ cala il pastore per dissetarsi. d'annunzio, iv-2- 479: si disegnavano
del soprabito un pò malandato. d'annunzio, v-3-104: il mazzamurello ruzzante e
le falde e la corazza. d'annunzio, v-3-195: stava costui discinto,
, e sono molto bello. d'annunzio, iii-2-50: armato d'un piastrone
, corre risico d'acqua grande. d'annunzio, iii-1-818: -passami con la barca
-spiraglio, varco. d'annunzio, iv-2-1281: l'effige dell'ulisse dantesco
ravvolgimento avea stanza e covile. d'annunzio, v-2-63: ed ecco la luce
saluta da lunge in lieto grido. d'annunzio, i-213: ma il mio piede
che copriva un incendio devastatore. d'annunzio, v-2-763: una umetta lacrimatoria di
, in francese ed in tedesco. d'annunzio, iv-2-868: i suoi pensieri nascevano
strumento abbia fatte molte sperienze. d'annunzio, v-2-693: ero per sorvolare tutti
ha fatto costruire a quest'uso. d'annunzio, v-3-793: ditemi voi, anima
colgon di vaga pastorella il viso. d'annunzio, iii-1-581: ho sentito le penne
poter falla e desiderio avanza. d'annunzio, iii-2-195: se l'occhio falla,
e terso come uno specchio. d'annunzio, v-2-692: nel mio stile io
volgar., 1476: io simone v'annunzio e confesso ch'io v'ho fallato
so che tu m'hai fallato. d'annunzio, v-2-655: ora penso che l'
piantaron l'ecloga picciolissima verga. d'annunzio, i-46: fra le tue chiome
anche il dolore è sommo. d'annunzio, i-131: né la speme fallisca,
, ho una penetrazione infinita. d'annunzio, v-2-225: non falliscono mai gli
nel bel mezzo lo scudo. d'annunzio, iv-2-340: partì qualche parola ingiuriosa
archibusate, senza fallire il colpo. d'annunzio, iii-2- 80: la donna
punto, fruito nel mondo. d'annunzio, v-3-240: hawi un solo fallo grave
de'semplicetti / l'involontario fallo. d'annunzio, iv-2-1240: il cane era ancóra
per la somiglianza del vizio. d'annunzio, iv-2-499: non pur damane ma
ronda o di qualche sentinella. d'annunzio, v-2-471: quella gente picei ola
fuoco che scalda e vivifica. d'annunzio, v-2-51: il gettatore non si
fosse stata sorpresa in fallo. d'annunzio, i-235: maestro, fu costei còlta
quella, ha commesso qualche fallo. d'annunzio, iv-2-696: tu sai essere buono
speranza, una previsione). d'annunzio, iii-1-542: guido bonatto...
suo ben l'alma si spoglia. d'annunzio, v2- 868: diedi il colpo
qual perdi'per mia fallura. d'annunzio, iii-1-745: luce gioconda, / fammi
sbarra innanzi a una porta. d'annunzio, i-244: clori attende ati. stanca
il peso andava progressivamente calando. d'annunzio, iii-i- 925: il vino ospitale
si falsa le armi da sé. d'annunzio, iii-1-717: non tien la mira
fanno più nessun senso spiacevole. d'annunzio, v-2-316: mi sentii prendere il
parete e sbattervi la testa. d'annunzio, iv-2-345: un uomo, un animale
è un ladro e un falsario? d'annunzio, iii-1-419: avete protetto il dolo
questa critica falsificatrice dell'arte. d'annunzio, iii-2-150: voi del sangue /
per alterazione e falsificazione di codici. d'annunzio, iii-1-1154: l'aveva -a suo
disgusto fu privo di ogni amarezza. d'annunzio, iii-2-1063: parla, parla,
d'ottone adorna di pietre false. d'annunzio, iv-2-737: sentì le rughe su
galline, era fatto l'angelo! d'annunzio, iii-1-1014: costei è quella /
diventiamo falsi. serra, i-277: d'annunzio non può essere mediocre. può essere
-inefficace (un rimedio). d'annunzio, v-1-358: i veterani della marna e
far visita a un suo conoscente. d'annunzio, iv-2-309: ivi alloggiava ogni sorta
facessero i migliori gelati napoletani. d'annunzio, iv-2-157: la fama del miracolo
. malfamato). d'annunzio, v-1-927: quel cavalocchio senza muscoli.
ed era disfatta dalla fame. d'annunzio, i-581: parean publiche fonti le
si sarebbe tagliata col coltello. d'annunzio, iv-2-1255: contro i cancelli d'un
, accapigliandosi fra di loro. d'annunzio, iii-1-608: fuor trattone il cuore
esilio famelico, le carceri schifose. d'annunzio, iii2- 335: udendo il rombo
rosario / monotono degli anni. d'annunzio, v-2-23: rosi dal marchio della
è al disopra di loro. d'annunzio, iv-2-150: ciascuna formica trascinava un
moglie e la sua dispensiera soltanto. d'annunzio, i-335: discendemmo piano, seguendo
sue nei libri della medicina. d'annunzio, iii-1-333: è in piedi,.
noi molto più del vero. d'annunzio, iv-2-854: raccoglieva i libri familiari,
gli era somministrata dall'occasione. d'annunzio, iv-2-227: nella casa c'era quella
mio vecchissimo e fido famigliare. d'annunzio, iv-2-431: si propagava una specie
sia familiare e pressoché naturale. d'annunzio, v-3-95: non credo che alcun
familiarità anche con dei subalterni. d'annunzio, iv2- 268: come essi giunsero
... / ritorta conchiglia. d'annunzio, v3- 72: per virtù d'
sua ghirlanda / crescon le rose. d'annunzio, i-782: agrigento famosa / per
il famoso toro di falaride. d'annunzio, iv-2-378: la mia vergogna era
sugli scogli. serra! serra! d'annunzio, iii-1-51: in basso, dinanzi
le plebi ignoranti e fanatiche. d'annunzio, iv-2-173: essi stavano in silenzio
dell'eccellenza dei suoi sistemi. d'annunzio, i-250: a voi su 'l
il fanatismo che lo ha crocifisso. d'annunzio, iv-1-893: era palese nella sua
gaveggia, beca, di sottecchi. d'annunzio, v-2-278: la visiera del berretto
nuovo nibbio / e arzagogo. d'annunzio, v-2-276: ma tu m'esci della
i loro difetti ne'libri. d'annunzio, iii-1-254: nell'isola di elefantina
mentori presso la gente di cucina. d'annunzio, iv2- 1190: egli diceva iersera
guido settimo, esule come lui. d'annunzio, v-1-413: per la prima volta
nel fanciullo ravvisai me stesso. d'annunzio, iii-1-646: vattene! ho pietà /
suoni della materna lingua toscana. d'annunzio, iv-2-159: in ogni parte, d'
qualunque fandango e qualunque tarantella. d'annunzio, i-969: in duplice ordinanza le
né perfida, ma lassù applauditissima. d'annunzio, iv2- 471: in vista del
avèa cessato dal proceder di corsa. d'annunzio, v-3-392: furono risvegliati nei loro
che un piè dentro vi rimanga. d'annunzio, iv-2-110: la figlia di clemenza
e sporco; color fango. d'annunzio, v-1-758: vedevo passare nel chiarore le
dan frutti di cenere e tosco. d'annunzio, iii-2-56: udite le fiumane /
grigio sporco o giallastro. d'annunzio, iv-2-95: era messaggero uno di quegli
viso / e l'unghie smorte. d'annunzio, iii-2-5: orti grassi di fango
/ un buio iddio ci fe'. d'annunzio, iii-1-1076: il crimine fu commesso
usi degli invidiati abitatori della penisola. d'annunzio, iii-1-358: io, per me
che si svolge nel fango. d'annunzio, v-2-579: un dio velato su ognuna
negazione di tutte le fedi. d'annunzio, v-1-815: quel che fu detto,
, dia l'acqua alle mani. d'annunzio, v-i- 383: o fantasia
fantasia, bisogna vederli nell'insieme. d'annunzio, iv-2-474: la portantina odorava come
suoi. -sostant. d'annunzio, v-3-215: ora mi chiedo con turbamento
: ih, la fantasima! d'annunzio, iii-1-540: te lo vedi innanzi
appiè de'boschi il lago. d'annunzio, i-80: là dietro i culmini ardui
commovimento dell'anima avanti ad esso. d'annunzio, i-638: per consolarmi in ore
lo perséguita [dante]. d'annunzio, v-2-37: la realtà mi si
un'altra delle due settimane. d'annunzio, i-693: ne l'aria fluttua
abiturio di piccolo tempo ». d'annunzio, v-1-373: l'allucinazione prende un
sussurrava all'orecchio misteriose fantasticherie. d'annunzio, iv-2-26: che fantasticherie, che ghirigori
la coscienza di questo passaggio. d'annunzio, v-3-83: entrava in me una
per i tre mondi spirituali. d'annunzio, iv-1-739: camilla è guasta, soffre
raccolti intorno alla lampada domestica. d'annunzio, iv-2-1192: pensai con invidia a
folle dubbio fantastico 11 mio. d'annunzio, iv-2-190: don domenico ricominciò
secentesca era la sua lettura prediletta. d'annunzio, i-30: arde fioca la lampada
i contrassegni della nazione italiana. d'annunzio, iii-i- 608: entra garsenda
ha né fanti né fancelle. d'annunzio, i-374: ella, composta in
va per acqua al nero fonte. d'annunzio, v-i- 243: nerissa mi
ai cannoni, o cannonieri. d'annunzio, iv-2-1322: è una brigata di
raffigura un personaggio femminile. d'annunzio, v-2-222: mi congedo dal burattinaio.
colori dei fantini, che caracollavano. d'annunzio, iv-2-1224: dopo aver vissuto in
fantòccia, sf. bambola. d'annunzio, v-1-865: il tenitore ha messo ai
danno i giuocarini ai ragazzi. d'annunzio, v-2-464: ad orgon, fu
di fantolino sorpreso dalla paura. d'annunzio, v-3-166: egli si sveniva come una
principali divinità dell'egitto faraonico. d'annunzio, iv-2-1202: ella era tutta così
peso, carico, soma. d'annunzio, v-3-475: dai rimasugli della carne e
alla stanza dov'è il letto. d'annunzio, v-1-229: il fante ritorna a
altro credere, altro fare. d'annunzio, i-718: ah perché, dunque,
avrebbe potuto far con parole. d'annunzio, v-1-356: ed ecco che il suono
e debbo andarci, assolutamente. d'annunzio, v-1-388: ecco questa mano di
delle strofade i troiani / con tristo annunzio di futuro danno. bibbia volgar.,
vuol l'apostolo o il buffone. d'annunzio, iv-2-254: mandò a chiamare la
fatto castaido e poi mezzaiuolo. d'annunzio, v-3-219: l'ultimo [nostro incontro
ogni primo sospiro di battuta. d'annunzio, v-1-275: l'infermiera sorride e
generale diretta contro di lui. d'annunzio, i-636: e nulla, veramente,
/ una casetta che fumo facea. d'annunzio, v- 1-313: sempre i fumaioli
fa, passando, di fischiare? d'annunzio, i-701: fiammeggiava testate impetuosa /
scorta al console gherardo ». d'annunzio, iii-1-371: nessuno manchi qui, di
del soldato strumento del despotismo. d'annunzio, iii1- 852: mila, corro
/ e la rechi pur io! d'annunzio, iii-2-57: facciamo giuro in dio
delle lenzuola. d'annunzio, i-371: fonte d'oro ove
farammi acerbo / tesser vissuto indarno. d'annunzio, i-378: quel sorriso fievole de
fretta di arrivare alla fiera. d'annunzio, iii-1-12: i suoi occhi si
il sangue suo di ghiaccio farsi. d'annunzio, v-1-229: l'aria s'è
fagotto, per non pagare nessuno. d'annunzio, v-2-490: sùbito dopo il ritorno
, son cose buone assai. d'annunzio, iii-1-5: non ha mai riposato
vi farebbe un ovo ». d'annunzio, iii-2-1052: dice che questo è il
d'alcun poco si raddrizzassero. d'annunzio, i-636: fate che questo sogno
fanno / ch'esperto io rimuoia. d'annunzio, i-460: le lacrime facean sì
semenza d'altri migliori ». d'annunzio, i-648: o danze, arie
, e andò a palermo. d'annunzio, i-719: fatemi dormire, /
fateci dunque piangere un poco. d'annunzio, i-654: l'abbandono /
quadrate, viso da pipa. d'annunzio, iii-2-289: si fanno al limitare,
fanno! -esclamò nedda tristemente. d'annunzio, iii- 2-173: -faledra, /
suo cervello, mille supposizioni. d'annunzio, iii-2-227: l'agita, /
fa che remava come un barcaiuolo. d'annunzio, iii-2-1108: qualche ora fa,
vespro a me fa sera. d'annunzio, i-429: o donna ch'anzi vespro
come porre coperchio a faretra. d'annunzio, iii-1-1169: su le pareti sono
che giovar gli egizi arcieri? d'annunzio, iii-2-263: non la schiava sarai
ai viburni / le farfalle crepuscolari. d'annunzio, iii-2- 1036: voi siete dunque
, « staccia la farina ». d'annunzio, iii- 2-9: allora belisario /
farina del demonio è misto. d'annunzio, iv-2-1230: quel paolo, il minorenne
seguito, la secchia ed io. d'annunzio, v-3-97: credeva quel semplice
che servono per la deglutizione. d'annunzio, iv-i- 557: rivedevo la
farinosa, / non polverosa. d'annunzio, v-3-172: forse a vespro vedeva
agg. letter. egizio. d'annunzio, 1-55: su l'ali tremule del
farisei, simile ai farisei. d'annunzio, v-3-619: io gridavo, in fiume
ogni spontanea effervescenza dell'affetto. d'annunzio, iii-2-131: silenzio, scribi!
era l'ora della visita. d'annunzio, iv-2-147: fra vittorio era un sessagenario
rime farmaceutiche delle scuole serali. d'annunzio, v-2-233: lo sguazzalotto poi,
quali gridavano contro il governo. d'annunzio, iv-2-1147: un chiarore verdognolo, dalla
tratto le annunziava la sua presenza. d'annunzio, iii2- 305: fatti innanzi,
-bevanda magica, filtro. d'annunzio, iv-2-322: egli aveva qualche vaga cognizione
nervi in parossismo della contessa. d'annunzio, iii-2-329: ah no, /
tutti chi prima e chi doppo. d'annunzio, i-1031: farmacopola, inalza il
ti accorgi da te che farnetichi? d'annunzio, v-3-155: il tribuno smaniava,
del farnetico del cavaliere don-chisciotte. d'annunzio, iii-1-811: figlio, che hai
, delle istie, delle famie. d'annunzio, iv-2-3: cantava innanzi alle famie
e ne svelava la superficie. d'annunzio, v-2-622: o entrata nei folti
faro inalberato a salute dei naviganti. d'annunzio, i-698: forse quelli occhi sovrumani
radia la luce del vittorioso pensiero! d'annunzio, v-3- 374: niuno come
, / pane pel nostro cammino. d'annunzio, iii-1-1027: nel primo [
e picchieremo sodo tutt'e due. d'annunzio, iii-1-478: 0 biancofiore, guardalo
fino al ginocchio; mollettiere. d'annunzio, v-1-783: quel piccolo fante caduto su
un canto ricordare un lutto. d'annunzio, iii-1-810: chi mai tese quella
egli aveva ricevute nello scontro. d'annunzio, iv-2-1285: fasce di garza sfilacciate
finestre, porte, ecc. d'annunzio, iii-2-1104: una grande arcata collega
a tribolar tanto nel mondo. d'annunzio, iv-2-159: in ogni parte, d'
fascia, fasciuola, fascioletta. d'annunzio, iii-1-126: mettevano una fasciolina intorno
di fasciame appoggiata al muro. d'annunzio, iii-2-94: -dove sono le
le porte / esplora l'aria. d'annunzio, v-2-734: tutte le ossa erano
l'abito e la camicia. d'annunzio, iii-1-588: ma dolore non sento.
, a fasciare, a forbire. d'annunzio, v-1-748: detersi, esplorai,
gremito / d'ombre più dense. d'annunzio, iii-2-44: arcate il dosso,
in sepoltura / sì stupida figura. d'annunzio, iii-1-332: finché era nel suo
come da un immenso mantello luttuoso. d'annunzio, v-1-184: mastichiamo la nebbia.
, distilla dai lini temperati. d'annunzio, iv-2-322: al contatto di quella
. dell'altra legna grossa. d'annunzio, iv-2-1047: smilzi cipressi intristiti,
mi fascina, che m'invita. d'annunzio, iii2- 108: né egli si
di sé fe'turpemente copia. d'annunzio, iii-2-330: come la pantera /
fascinato, ma la fascinante salvò. d'annunzio, iii-2-108: come il fascinato rimane
/ la fatalità del mistero. d'annunzio, iv-2-454: l'atto della lùgubre
le fascinazioni della parte avversaria. d'annunzio, i-472: in fondo a l'occhio
se stesso una spiegazione scientifica. d'annunzio, iv-2-374: io non osavo più
sotto la potenza del fascino. d'annunzio, iv-2-340: era qualche cosa come
illusioni succedevano gli amari disinganni. d'annunzio, v-1-332: il fàscino serpentino del
informava cosa li avessero pagati. d'annunzio, v-1-229: il fante ritorna a
consolari e le insegne romane. d'annunzio, iv-2-1273: ripensai quella nostra moneta
/ degli invocati rai lontanamente. d'annunzio, iv-2-281: di tanto in tanto
significato funzionale; fascicolo. d'annunzio, iv-2-73: nelle braccia pallide le passavano
ha un aspetto macilento. d'annunzio, iv-2-1124: non una vena in lei
fastelli / scuoti, di cesti. d'annunzio, iv-2-1268: i garzoni, in
non ho a restituir roba. d'annunzio, iii-2-1146: di mirra un fastello
appisolava o ne faceva le mostre. d'annunzio, i-92: fastidiosa polvere s'alza
del corpo umano). d'annunzio, iv-2-229: riprese a camminare, guardando
, alquanto più alta e fastigiata. d'annunzio, iv-2-968: ella si sedette su
risvegli l'anima de i secoli. d'annunzio, iii-i- 459: guizzano per
al lago / scendean marmoree scale. d'annunzio, i-233: 1 fastigi dei monti
, la ricchezza, il lusso. d'annunzio, v-3-165: lo spocchione, tutto
e gli uomini e le belve. d'annunzio, v-3-295: nessun fasto autunnale di
ebbrezza di voluttà e di profumi. d'annunzio, i-391: sorgi dunque da l'
; straordinariamente abili e svelte. d'annunzio, iv-2-964: e lunella dalle dita di
il popolo svedese, è fatale annunzio di tristezza e dolore per tutta
per tutta la vita. d'annunzio, i-631: dicono che nel
miseri percossi ogni lor voglia. d'annunzio, i-392: vide lo stelo e vide
.. e non ho potuto. d'annunzio, iii-2-215: le nere vele /
., 18 (311): quest'annunzio, con la circostanza d'esser renzo
. dotato di capacità profetiche. d'annunzio, iv-2-1233: il mio spirito era fervido
/ medusa fatale dal fosco raggiar. d'annunzio, i-396: come uscimmo da la
dopo il concilio di trento. d'annunzio, iii-1-278: soltanto la morte poteva arrestare
delle persone che l'accompagnavano. d'annunzio, iv-2-12: l'onda paonazza l'
figur. affascinare, ammaliare. d'annunzio, v-1-378: quel suo dimandare con un
parola, un nome). d'annunzio, i-819: ho sognato / la mia
forse la sua casetta di genova. d'annunzio, iii-1-99: cercammo la fonte perseia
brutto. -figur. d'annunzio, v-1-20: accesa è tuttavia l'immensa
il terreno è meglio preparato. d'annunzio, iv-2-136: anna si mise a considerare
fatidica, come la castalia? d'annunzio, i-94: a te benigna concede un
le verità nascoste della vita. d'annunzio, iii-2-327: sussulta ippolito scotendo da
europa, e dell'altra. d'annunzio, i-1089: somigli, o discòbolo,
fato / sta tua sventura scritta. d'annunzio, v-1-318: tutto è sogno,
-plur. gesta gloriose. d'annunzio, iii-1-1079: l'orfano eurisace regnerà magnanimo
fato: fatalmente, necessariamente. d'annunzio, v-3-220: perchè oggi, della città
o strefinàccioli da spazzare il forno. d'annunzio, v-2-706: tagliato con la scure
tardar più. -ecco fatto. d'annunzio, v-1-215: a ogni breve sosta del
il meno che si può. d'annunzio, v-3-7: erano là quattro navi a
chi sostiene un grande principio. d'annunzio, iii-1-503: ora noi facciamo fatti
capo tra le due mani. d'annunzio, iv-2-659: egli udiva la voce
impiega in fatti di mitologia. d'annunzio, i-373: ridono i fatti di venere
difende i soldi del padrone. d'annunzio, iv-2-132: verso quel tempo ebbe
tirapiedi di questo re d'inghilterra. d'annunzio, iii-1-610: 10 sono / giotto
un fattore insieme di civiltà. d'annunzio, v-1-630: nessuna usurpazione e nessun
occhio addosso a tutti i giovani. d'annunzio, iv-2-309: ivi alloggiava ogni sorta
scherno / bellissima una schiava. d'annunzio, v-3-360: alcune di quelle teste
formaggio, lei era senza sale. d'annunzio, v-2-126: rapidamente si consuma l'
-stella fatua: stella cadente. d'annunzio, iv-2-1048: nel vano della finestra una
strette da tutto quell'apparato. d'annunzio, v-2-64: le bocche, le fauci
/ per me le fauci spalancate. d'annunzio, iii-2-215: ah perché mai /
di un antro, a guardarli. d'annunzio, v-1-87: penetriamo nella stretta fauce
donna nelle fauci del lupo. d'annunzio, iii-1-442: viva, terribilmente viva
, ecc.). d'annunzio, iv-2-161: la mancanza dei due denti
fauni che inseguono qualche ninfa. d'annunzio, iv-2-776: egli rise tra le
spoglie. -faunèllo. d'annunzio, iv-2-1090: -tu caschi sempre dalle nuvole
nuove le quali spero faustissime. d'annunzio, v-3-477: già chiaro è il
tirannica vigilia / t'accorciò. d'annunzio, i-61: tu sei lo spirito /
fave e i suoi fagioli. d'annunzio, iv-2-13: tutto l'orto d'
il papagallo squittisce e favella. d'annunzio, i-673: par che più dolce
il viso tuo favella egli. d'annunzio, iii-1-325: si movevano [le
favella apertamente, o tace. d'annunzio, 1-481: io non so quali parole
il vario favellìo col giorno. d'annunzio, iii-1-532: mentre su la loggia le
le grandi quecie bisbigliar del monte. d'annunzio, v-2-158: odo il mio gran
s'attacchi alle tue vesti. d'annunzio, iii-2-274: l'incendio divampa, irreparabile
e gli occhi vibranti faville. d'annunzio, iii-2-199: genti, genti, avete
antica / rendi allo spirto mio. d'annunzio, iii-1-1206: m'è parso che
rino- vare il foco estinto. d'annunzio, iii-1-343: i lumi cominciano ad
), agg. sfavillante. d'annunzio, iv-2-636: una immensa pioggia favillante
fervean d'un cupo murmure. d'annunzio, ii-336: gittata / sarà nelle oscure
e un gran favo di miele. d'annunzio, i-708: non tanto a la
favi di salute in paradiso. d'annunzio, v-2-595: egli è morto. è
materia rettorica vieta ed esausta! d'annunzio, iv-2-421: se fossero distrutte da un
veleno di que'cervellini nascenti. d'annunzio, iii-1-179: tu hai sonno,
patria utili voto e freddo. d'annunzio, v-2-109: molto egli amava i
le ho insegnato ad amare. d'annunzio, iv-2-204: nella grave quiete quaresimale
la favola mia non è compita. d'annunzio, v-1-356: « riavrò la forza
dato mangiare a un lupo. d'annunzio, iv-2-641: ecco un uomo che,
volgari favolatori, cominciò a narrare. d'annunzio, 1-393: questo narrò la mia
sfogar cantando l'amoroso ardore. d'annunzio, iv-2-1332: la notte cala come le
per istoriarne il suo musaico romano. d'annunzio, v-2-687: nel tempo de'miei
romantici come gli spettri d'amleto. d'annunzio, i-530: a 'l pian nebbie
, il suo stile). d'annunzio, v-2-228: sono un artefice di vita
morte, e favoloso il pianto? d'annunzio, iv-2-264: la bravetta, con
le labbra di favo mele. d'annunzio, v-2-288: o favomèle, o purità
il vaporar de le fragranze. d'annunzio, i-933: ebbri di vita pispigliano i
e le prosperità della patria. d'annunzio, iii-2-1132: dispersi dalla fame per
acquistarsene in breve l'abito. d'annunzio, i-561: prendeano singolare / forma ne
senza pari favor sarebber nuove. d'annunzio, iv-2-914: erano costoro i pratici
segni di favore da imbarazzarmi. d'annunzio, iv-2-206: ella a poco a poco
noi giovani fummo subito favorevoli a d'annunzio, essi non si opponevano direttamente,
senso della vergogna non mai. d'annunzio, iv-2-189: don paolo seccia girava
, fu comprata ed ingrandita. d'annunzio, iv-2-766: la regina di spagna
cosa che non vien creduta. d'annunzio, iv-2-1331: quando le fanciulle si
giudicio fu collocato nel secondo luogo. d'annunzio, iv- 2-195: subitamente il pubblico
, prese un'aria malinconica. d'annunzio, v-1-2x1: il fazzoletto, che levo
col fazzolo bianco in testa. d'annunzio, iii-1-71: ella ha indosso
voi, leoni di soave? d'annunzio, iii-1-626: marzo è giunto e febbraio
così fiorenti, sedi di febbri. d'annunzio, v-1-367: soffrivo la siccità come
. / febbre, m'ascolta. d'annunzio, i-i7: unica dea, la
/ gonfia lor pupille il pianto. d'annunzio, iii- 1-554: v'è una
battezzi / per una febbrerella catarrale. d'annunzio, iii1- 997: -ma oggi /
de'beati di vita eterna. d'annunzio, iii-1-721: troppo t'arde l'
gran febricitar di male acuto. d'annunzio, v-1-975: ciascuno febbricitava per l'
dei sughereti delle vecchie maremme. d'annunzio, iv-2-1015: aldo rivide la morta
entusiasmo anche pei giorni del sole. d'annunzio, iv-2-415: quale ardua colonna,
, l'aria). d'annunzio, iv-2-412: fuma dalle fenditure di quel
quasi febbrile, il soscrivere, quasi annunzio ferale, all'ultimo foglio d'una
di realtà che parevano sogni. d'annunzio, iii-2-40: basiliola perde a un tratto
malato. - anche sostant. d'annunzio, v-1-597: chiamavano colui che, nel
contesi alle febee vergini sante. d'annunzio, iii-2-213: l'ardente luce occidua e
in faccia al solar raggio nascente. d'annunzio, iv-2-1340: la vita è bella
mia voce, a certi punti. d'annunzio, i-435: veniva isotta lungo le
per noi non è possibile qui. d'annunzio, iv-2-1263: cànove di vino tenute
simil. e al figur. d'annunzio, v-2-14: tutta ancor bagnata dagli scrosci
batté ciglio né mutò colore. d'annunzio, iii-1-415: la festa si cangia
bisogna spesso risciacquare il fondo. d'annunzio, v-1-647: tal specie, se
di cotesto fecciume di parole. d'annunzio, iv-1-552: poi sopravvenivano le ironie
è come non fosse avvenuta. d'annunzio, iv-2-730: le figure eschilee parevano
. -formare, produrre. d'annunzio, i-46: gioconda vite, amor de
e fecondare un dialetto ancor vergine. d'annunzio, iii- 1-357: se la vita
le ore e le stagioni. d'annunzio, iv-2-36: stava lì assopito,
e la fecondazione d'un fiore. d'annunzio, v-2-862: gli efimeri non hanno
nazionale, non direi lo stesso. d'annunzio, iv-2-574: egli tacque, intento
buisce alla luce. d'annunzio, iv-2-306: le rive, coperte
sé non avrebbe: la fecondità. d'annunzio, iv-2-290: come giungevano alla
del parto della madre loro. d'annunzio, v-3-265: la landa pareva sollevarli
di vico e di tanti altri. d'annunzio, iii-1-140: ma non sentite
capricciosa diversità qui non si vede. d'annunzio, i-22: o tesori de l'
, storie e rappresentazioni sacre. d'annunzio, v-2-65: qui, dopo tanto
propaganda della fede, ecc. d'annunzio, i-739: nutrito come i padri ne
schianto del fulmine la gioia? d'annunzio, iii-1-677: o mio fratello,
può far questo ed altro. d'annunzio, iii-1-191: vorrei, bianca maria,
ferdinando col comandante di gaeta? d'annunzio, iii-1-845: io ho veduto dietro
si abolirono gli inciampi fedecommissari. d'annunzio, iii-1-955: mia madre fruga /
belle * storie d'orlando '. d'annunzio, iv-2-152: i cinque giorni della
la saliva giù per il mento. d'annunzio, i-70: o belle nuvolette,
passare quasi tutta la vita. d'annunzio, iii-1-968: taci, madre.
abele. -sostant. d'annunzio, iii-1-1163: sentivo quel che c'era
della nazione che la parla. d'annunzio, iii-1-97: qualche volta mi sembra veramente
nella frigida forra dell'appennino. d'annunzio, iv-2-855: ella aveva cominciato animosamente
non par trecentista il boccaccio. d'annunzio, iii-1-794: non vedi tu che
pure una parola del testo. d'annunzio, iv-2-345: perché ginevra in realtà
valori morali o sentimentali. d'annunzio, iv-2-1304: il più segreto brivido dell'
impastocchiano gli sfaccendati nei romanzi. d'annunzio, v-1-262: perché abbandonai anche una
, ingannatori -e peggio -derubatori. d'annunzio, v-1-61: oggi...
portano un'altra lettera di gabriele d'annunzio alla federazione dei lavoratori del mare.
giovine feditóre, paura e letizia. d'annunzio, iii-1-558: il vostro viso muto
, al dolore, ardimento. d'annunzio, iii-1-584: questo è cuore / di
in un'azione bellica. d'annunzio, v-2-840: iersera un soldataccio che odorava
di animali, ecc. d'annunzio, v-1-269: sa che quando si taglia
felici, a voi verrà. d'annunzio, i-25: da'felici giardini spandeasi
gioghi a te versa appennino! d'annunzio, i-452: io sol dissi a la
esilarò l'egro suo spirto. d'annunzio, i-423: la luna che pendea ne
piuttosto il ribrezzo che i desideri. d'annunzio, iii-1-407: tutta la materia umana
un boccone solo di me. d'annunzio, iv-2-962: -se tu mi canti
caratteristiche proprie del gatto. d'annunzio, iv-2-469: egli aveva tutto: la
di un messo del governo francese. d'annunzio, iii-i- 1217: allora una
certa elasticità carezzevole e felina. d'annunzio, iv-1-1033: ella aveva l'eleganza
quasi lamentandosi per ischerno con esso. d'annunzio, iii-1-312: pel suo corpo pieghevole
impresso, / ma dico d'uno annunzio crudo e fello, / che le fu
tra un'ora vi attendo. d'annunzio, v-1-750: tra la mia angoscia e
prima il dentro addenserai di feltro. d'annunzio, iv-2- 513: vi farei
alla pioggia e al sole. d'annunzio, v-2-473: oliviero cromwell, duro e
la chioma al vento si distende. d'annunzio, i-651: il feltro ampio le
tanto di feluca in testa. d'annunzio, v-1-207: mi dice che la
remare, di non tradirsi. d'annunzio, iv-2-597: fra un'ora venezia
-con valore generico: stuoia. d'annunzio, iv-2-729: entrò nella casa della fosca
usanza delle femmine tra loro. d'annunzio, iv-2-431: non t'indugiare;
femmina che ha portato il gesso? d'annunzio, iii-2-131: mercenaria / di mercenarii
ciarlone, pettegolo, saccente. d'annunzio, 111-1-495: [i giullari sono]
- figur. d'annunzio, v-2-10: dall'altro lato si scorge
sollecitudine, delicata e femminea. d'annunzio iv-2-214: aveva un volto femineo,
mascolina ci recammo alla rocca. d'annunzio, i-13: tu, mia lilia,
il sopravvento su 'l padrone. d'annunzio, i-453: quel sorriso tristamente /
le soggioga e le rapisce. d'annunzio, i-947: ma più bello e più
spazzatura su le scarpe di lui. d'annunzio, iv-2-546: i moti del mio
che dal braccio indi rimane scevra. d'annunzio, iii-1-580: non hai tu fessa
su ancora, su sempre. d'annunzio, iv-2-872: gli stridi delle rondini su
secondo, l'eco malinconica. d'annunzio, i-463: acuto fende il riso
che gli pendeva inerte sul braccio. d'annunzio, iv-2-1311: file di soldati,
per diritto e per traverso. d'annunzio, v-1-83: nel siciliano di milazzo l'
cerca di un'altra ombra. d'annunzio, v-2-760: nel suo sobbalzare la
/ il gelo inerte fendesi. d'annunzio, iii-1-978: me la vedi [la
di compassione e di confidenza. d'annunzio, iii-1-558: tanto / è crudele la
, pure io il vidi. d'annunzio, v-1-735: la mano di mia madre
altre fenditure affluivano altre acque. d'annunzio, i-705: tu [erba]
; spacco, spacchetto. d'annunzio, iii-2-137: nei moti delle reni e
a guisa di sottil fenditura. d'annunzio, v-2-329: « anche tu cerchi
meccanismo, ecc.). d'annunzio, iii-1-356: la realtà è diversa;
turbamento, paura, agitazione. d'annunzio, ¥-1-429: luigi bologna, che era
lungo in croce in quattro pezzi. d'annunzio, v-1-244: c'è la zàgara
.: ferito, lacerato. d'annunzio, v-2-92: il figliuol d'uomo non
fesso, incrinato, difettoso. d'annunzio, iv-2-758: un canto di voci feminili
, sfatto, malconcio. d'annunzio, iii-1-937: tutto è vetusto, consunto
e acqua di colonia. d'annunzio, iv-1-131: il dottor calvo, quel
alfin, come fenice in rogo. d'annunzio, v-2-43: la vita che rinasce
0 stupenda fenice del genere umano! d'annunzio, v1- 330: sono la mia
le passò per la gola. d'annunzio, v-2-843: un maggiore medico del treno
3. letter. mostruoso. d'annunzio, v-1-928: ben turate nel boccale la
fenomeno qualunque che bisogna studiare. d'annunzio, iv-2-344: tutto è stato provato,
feraci formiche del vecchio eaco. d'annunzio, v-3-95: or avvenne che l'
di dottrina e di onore. d'annunzio, v-3-226: aveva già dato [
/ e la gente perla. d'annunzio, iii-2-255: non l'amore, dea
della profonda costernazione della cittadinanza al ferale annunzio. -iron. cicognani, 1-76
ferente, il chiaro ettorre. d'annunzio, v-1-27: là dove fu posto
'a lei intitolata. d'annunzio, v-3-153: l'esercito raccogliticcio..
portavano i defunti alla sepoltura. d'annunzio, v-1-722: 11 feretro è un
finiva colle corse delle bighe. d'annunzio, v-3-395: non, come nelle
, non passi inutile affatto. d'annunzio, v-3-432: quella vernaccia
d'orsi e di lupi. d'annunzio, i-678: protendono silenti / i lunghi
di un antro, a guardarli. d'annunzio, iv-2-59: d'improvviso mila si
: istinto animalesco. d'annunzio, v-3-205: sotto il più alto fervore
/ videsi intorno i figli. d'annunzio, v-2-551: i tendini vibrano ancóra
nomati dall'abito di ferine pelli. d'annunzio, iii2- 277: distesa è sul
caratteristiche di una fiera. d'annunzio, i-183: oh bella che freni il
i contadini, l'impossibile. d'annunzio, iii-2-330: tu sei come quel dio
ferivano e uccidevano vecchi e fanciulli. d'annunzio,
i rugiadosi umori dell'acque. d'annunzio, v-3-149: il ciurmadore, tratta
trema di quel che ha fatto. d'annunzio, iii-1-508: la mia spada io
come elli non fosse toccato. d'annunzio, i-902: ricordi? il sol di
acclamando la repubblica una e indivisibile. d'annunzio, v-1-381: porta un gran berretto
i sensi, l'umido argento. d'annunzio, v-1-368: pensavo a quelle la
torna quel paradiso in un momento. d'annunzio, iv-2-117: sentiva a poco a
/ a i famosi congiunti il lieto annunzio. leopardi, 8-28: le rupi
ma anche il suo amor proprio. d'annunzio, iv-2-546: questa mia consapevolezza
se gli arrese senza ferir colpo. d'annunzio, v-1-598: guardava egli fiso gli
pollice e finiva sul polso. d'annunzio, v-2-11: penso, per analogia,
si tormentano senza consolazione alcuna. d'annunzio, iii-1-556: sol vidi una rosa /
donna colle mani nei capelli. d'annunzio, v-1-248: ripenso a quel ferito
pianti suoi quelle grand'ossa onori. d'annunzio, v-3-283: le stelle s'appressarono
. mi offese il suo giudizio. d'annunzio, i- 724: premere sento il
pavimento e strette come feritoie. d'annunzio, v-2-32: tutto è silenzio, angustia
l'anniversario del loro matrimonio. d'annunzio, iii-2-309: guarda / questa collana
superflui fermagli in questa statua. d'annunzio, i-245: impetuosamente io su i fermagli
-nitidamente, nettamente. d'annunzio, v-3-320: fra tanto contrasto di suoni
come punta da una tarantola. d'annunzio, iii-1-607: i cani, presa
sempre più lento era del core. d'annunzio, iii-1-870: sento la morte,
portava legato sotto il mento. d'annunzio, v-1-311: l'ufficiale di rotta è
trattati di commercio fermati con carlo. d'annunzio, v-1-163: perché il patto primitivo
del governo e il comandante gabriele d'annunzio, non sia in alcun modo violato
tutta la vegetazion del rinascimento. d'annunzio, iii-2-111: il fango / del
sfogo ai gas in fermentazione. d'annunzio, iv-2-24: in quel fondo di cuccia
, nell'ignara anima, spento. d'annunzio, iii-2-245: il fermento dell'empietà
aspettavano le notizie di palermo. d'annunzio, iv-1-552: poi sopravvenivano le ironie
in fermento da una vecchia botte. d'annunzio, iv-2-1191: par di fiutare in
corpo, ma eziandio dell'animo. d'annunzio, v-3-157: per segno di sua
ella giri e voli rapidissimamente. d'annunzio, iv-2-9: le paranze apparivano a
, e decisi a tutto. d'annunzio, iii-2-165: è fermo / il polso
non è in movimento. d'annunzio, v-1-369: quando per gioco, al
-duro, ostile. jd'annunzio, iii-2-1094: non v'è altro mezzo
lo andavano frugando pel tutto. d'annunzio, iii-1-607: i cani, presa forte
spaventoso (un luogo). d'annunzio, v-2-226: nel mezzo, apparì un
calma, era l'aspetto. d'annunzio, i-355: triste e pensoso, l'
tutti amano perché è bello. d'annunzio, iv-2-372: pensate, signore,
dante] vedeva anche altro. d'annunzio, iii-1-1053: lo sfacelo fu / per
di ferocia nelle faccie mute. d'annunzio, iii-2-108: che t'accadde? sei
discendeva nelle spirali del buio. d'annunzio, v-2-388: il carma già ronfiava
me la cavai con discreto onore. d'annunzio, v-3-95: un delicatissimo cancellino,
, e la copra e soffoghi. d'annunzio, v-2-291: rosso nella faccia e
ferrami, le vele, ecc. d'annunzio, v-1-747: un grande fato vespertino
ferrature del timone, ecc. d'annunzio, iii-2-177: le spranghe, le traverse
, e ritenersi le sferre. d'annunzio, iii-1-520: poi [udii] battere
furore, riuscirono nel cortile. d'annunzio, iii-1-471: una grande porta è
, / or voi contemplo. d'annunzio, v-1-646: chi l'arresta?
e con la bianca croce. d'annunzio, iii-2-50: il presbitero sergio,
bovi il cenno della squilla. d'annunzio, v-1-709: tinte in sanguigno,
di armi metalliche e simili. d'annunzio, v-2-609: il tuono della guerra echeggia
gpinfermi / schiavi di morte. d'annunzio, iii-1-1101: ecco che l'aquila viene
petti onorati di aquile ferree. d'annunzio, i-95: fischiò su 'l ferreo
peso di un quintale e più. d'annunzio, iii-2-267: ti prenderà / fra
per l'ultima volta ». d'annunzio, iii-2-343: ella è in piedi,
d'ogni ricchezza artefice tu solo. d'annunzio, v-2- 447: anelava alle
smosse dalle ferrigne ime radici. d'annunzio, i-300: una ferrigna selva corallina
una vita, quasi dei sentimenti. d'annunzio, iv-2-1069: le moli di san
male e dalle offese delle medicine. d'annunzio, v-3-137: quei giovani asciutti e
di ferro di tutta italia. d \ annunzio, i-735: o nave, è
mandar bagliori come di gloria. d'annunzio, iv-2-1179: fece uno di quei dardi
allentar vorrà l'aspre ritorte. d'annunzio, iv-2-10: ragazzacci neri e forti
fracasso di casa del diavolo. d'annunzio, v-2-220: distinguo la feritoia,
di ferro sbalzato col martello. d'annunzio, iii-1-937: busti illustri su alte mensole
esala dal lor sen turbine immenso! d'annunzio, iv2- 784: ferveva il lavoro
ho a sopportare un marito torto e bid'annunzio, v-1-260: la vanga ha lasciato
volerle partire sono molti argomenti, secondo d'annunzio, i-574: van per il campo i
colo grande di farlo. d'annunzio, iii-1-851: su dalla pia
bili sotto al ferro operatore. d'annunzio, iii-2-1083: udivo ghigliottina. bollire
passo cadeva colle gambe di dietro. d'annunzio, iii-1-943: ha il suo flauto
i ferri sotto il fulgid'ostro. d'annunzio, i-230: per lei quel braccio
monferrato, ampia e ricca provincia. d'annunzio, iii-2-195: chi ci separerà dal
mio saettar possente e crudo. d'annunzio, iv-2-594: brulicava [la moltitudine
punta, e in terra peggio. d'annunzio, v-3-420: da una parte si
all'arma bianca. d'annunzio, v-1-62: al passaggio della sesia,
ferro dentro a la ferita. d'annunzio, v-3-11: la ripugnanza a metter
ed al ferro si venisse. d'annunzio, iii-2-169: i due gràfici sono l'
lungo / la ferrugigna costa. d'annunzio, v-3-450: desiderai di ritrovarmi teco
remeggio dell'ali in ferrugigno. d'annunzio, v-3-221: ha il viso e
animali idropici trangugiano terre ferrugginose. d'annunzio, iv-2-243: il medico guardò in torno
lettere e di discorsi di nuove. d'annunzio, v-2-679: fin da'primi studii
occupata per lo meno da essi. d'annunzio, iii-1-577: figlia di guido,
ancor più stanca i lettori. d'annunzio, ii-2-317: se il cuore hai fertile
fargliela credere una terra promessa. d'annunzio, iv-2-665: una vivida forza di
come ce ne esorta san pietro. d'annunzio, v-2-710: bacio con labbra ferventi
per le vene un tepore. d'annunzio, v-3-235: se bene andassimo davanti
desta la moglie in fretta. d'annunzio, v-1-511: ella mi guardava,
api. -caracollare. d'annunzio, i-383: piegava ad arco il ginnetto
.. fervevano le danze. d'annunzio, iv-2-431: era il tempo in
letto non gli avea la soglia. d'annunzio, i-23: m'esultava a'polsi
fervidi / lo sciampagna esulta qui. d'annunzio, v-2-100: nelle angustie del lungo
clamor / d'alterne danze. d'annunzio, i-60: guidasti, splendido nume,
canto loro assiduo e fervido. d'annunzio, iii-2-1165: il cantico d'oltremare,
parte più fervida e bramata? d'annunzio, iv-2-1233: il mio spirito era fervido
di brandi / percuotere selvaggio. d'annunzio, v-3-55: sono scesi nel campo
di raggi dorati di magia tremenda. d'annunzio, iii-i- 547: [la
il mughiare d'esso mare? d'annunzio, v-1-311: il fervore della grande scìa
in cui si era rifugiata. d'annunzio, iv-2-562: vi giuro, claudio
che col fervore dell'amante. d'annunzio, iv-2-788: senza sforzo, egli
fervore tutte le passioni. d'annunzio, v-2-365: il digiuno aumentava i
vengono adoperati per rivestimenti. d'annunzio, iii-2-39: o donne, una conocchia
poter sostentarsi sopra la neve. d'annunzio, i-292: or prenda cura /
per la qualità del numero. d'annunzio, v-2-236: dall'impaccio così fesso e
fessa; così non può andare. d'annunzio, i-84: tanto non sa che
, non dovremo cantare i nostri? d'annunzio, iv-2-25: ed ecco un altro
come ingiuria). d'annunzio, v-2-295: valeva la pena di far
turbinando percorre la nuda campagna. d'annunzio, i-104: su le tegole brune riposano
si scorgeva quel legno miracoloso. d'annunzio, v-2-232: di lui m'avveniva
lucessero solamente le punte brillantate. d'annunzio, i-76: ampia de 'l sole
spezie di onoranza vi si tralasciò. d'annunzio, iv-2-147: egli esercitava fin dalla
, e risona del canto. d'annunzio, v-2-168: non so se mi convenga
cioè quello nel quale nati sono. d'annunzio, i-126: dacché mio dellio,
migliori solennità milanesi della stagione. d'annunzio, v-2-98: credette aver dissipato sul
nelle solenni festività del comune. d'annunzio, iv-2-78: fuori, era la novena
vi saluto e vi ringrazio. d'annunzio, i-61: liete per l'aere sacra
mi diede il primo bacio. d'annunzio, iv-2-477: egli mi corse incontro festoso
sale a formare una nube dorata. d'annunzio, ii-533: sparvero come in vortice
calda e fetente del signorone. d'annunzio, i-17: pigra, limosa,
la nausea / dei tracannati vini. d'annunzio, v-2-94: esco dalla città che
sempre ogni speranza d'ideale. d'annunzio, v-1-191: si parla del mistero
sala, camera e cucina. d'annunzio, iv-2-1156: egli interrogò i due o
le candele dell'aitar maggiore. d'annunzio, iv-2-316: i cavalli non si
a venezia s'era imbattuto in d'annunzio che gli aveva detto: « sento
la tenessero in conto di ladra. d'annunzio, iv-2- 795: un gran
mi avrebbero dato del lupone. d'annunzio, v-2-310: una fetterella di pane
/ d'un feudal castello. d'annunzio, i-396: ma come uscimmo da la
fare... vedremo. d'annunzio, iv-2-434: vivevano a trigento, nell'
a principio una ierocrazia militare. d'annunzio, v-3-395: non, come il feciale
, quasi ballassero a nolo. d'annunzio, v-3-185: le sue genti operavano fiaccamente
non da altro dalla debolezza. d'annunzio, i-128: [la mia bella]
la stipa e la grecchia. d'annunzio, iv-2-741: il muso è aguzzo
fiaccò e disciolse l'esercito francese. d'annunzio, v-1-496: hanno dunque gli italiani
fiaccate dalla miseria o dalla concorrenza. d'annunzio, iii-1-1115: quel che dispregi negli
, e speme anco pur have. d'annunzio, iii2- 43: se fiaccati ci
il prodursi di queste contusioni. d'annunzio, v-2-682: la mia emozione nel dissellare
vi lasci scorgere le mie lagrime. d'annunzio, v-2-387: la solita mancia di
vuoti erano a poca distanza. d'annunzio, v-2-370: saltai sopra un fiàcchere
fiacchezza assai di svogliatezza. d'annunzio, iv-2-993: levandosi dall'immobilità
si serbavano ai solenni sacrifizi. d'annunzio, iii-2-199: non si muove alcuno
può disporre, sono immense. d'annunzio, v-1-894: non avevamo se non scarse
rigore (la disciplina). d'annunzio, v-3-29: la disciplina, nel più
riflettersi le fiaccole dei valletti. d'annunzio, iv-2-593: [la] nera e
sì ma giusto ed immanchevole. d'annunzio, v-1-879: in mezzo a un'europa
e lumi dall'esigua fiamma. d'annunzio, i-649: o profumi di tempi assai
anche per via orale). d'annunzio, v-1-327: c'è là, su
parean merciaiole in sulla fiera. d'annunzio, iii-1-84: ella ha più di
servire di nutrimento alle larve. d'annunzio, iii-2-1156: ecco un fiale di miele
di mele assai più dolce. d'annunzio, iii-1-326: un giorno sbucciavano un'
e pane caldi e bianchissimi. d'annunzio, v-2-361: invece del latte e
specialmente alla saldatura autogena. d'annunzio, v-1-215: s'ode il rugghio della
come / fiamme su cento colli. d'annunzio, i-722: ah non io già
sostenne tra quelle fiamme il cadavere. d'annunzio, iii-1-933: -mila, mila,
archibuso che ivi sia collocata. d'annunzio, v-1-706: aspettavamo nel nostro campo
-letter. focolare domestico. d'annunzio, i-737: va, va o nave
e il venticello diveniva frizzante. d'annunzio, i-631: il tramonto è una
i monti e il lago. d'annunzio, i-3: il sole gli saetta
uscian due fiamme di terribil luce. d'annunzio, i-103: 0 formose fanciulle,
sperimentatore che col fervore dell'amante. d'annunzio, iv-1-299: appena udì il saluto
quali sembra affatto estinto ogni pensiero. d'annunzio, i-722: fosse al men la
fiamma in me si tace. d'annunzio, iv-2-592: mentre sentiva che il
al chiaro di luna sul veroncello. d'annunzio, iii-1-313: il sangue che versò
idea che gl'illumina la fronte. d'annunzio, iv-2-756: ella la rivedeva grave
frena / i discordi voleri. d'annunzio, iv-2-411: come un rigurgito di
sotto il suo piede li soffocò. d'annunzio, v-3-393: gli uomini chiamati liberatori
navigazione e si entra in porto. d'annunzio, v- 1-548: si ricorda
, stendardo, gagliardetto. d'annunzio, v-1-79: per lasciare un segno al
i soldati delle varie armi. d'annunzio, v-1-886: ecco che, guardandoci negli
di color di fiamma viva. d'annunzio, iii-2-35: è la sua capellatura
a roma per essere fatto papa. d'annunzio, 1-404: apresi in fiamma,
l'orme fiammanti più diritte stampa. d'annunzio, iv- 2-26: l'immagine di
la bellezza formosa delle fanciulle ungheresi. d'annunzio, 1-842: le paranzelle vermiglie,
avrebbe dato uno zecchino fiammante. d'annunzio, v-2-298: per la figura della prodigalità
emozione nuova, non mai immaginata. d'annunzio, v-2-218: quasi s'aspetta che
/ l'aquile a lui davanti. d'annunzio, i-410: io l'amo.
chiuse la fiammata / del focolare. d'annunzio, iv-2-705: si volse ad attizzare
estensione simpatica in luigi congeminato. d'annunzio, iv-2-162: una lunga striscia più
giacinti fiammeggianti nel sole cadente. d'annunzio, v-2-292: con la coda dell'
prosa e de'ragionamenti civili. d'annunzio, v-1-1065: era necessario che la
cortiletto della straduccia del nero. d'annunzio, iv-2-628: la pienezza e la
dispettoso, o brontola fiammeggiando. d'annunzio, v-3-7: la calma era profonda.
e tutto fiammeggiava d'oro. d'annunzio, iv-2-198: la sala fiammeggiava di
, e intorno, fiammeggiava. d'annunzio, i-701: fiammeggiava l'estate impetuosa
zano le api de'suoi bugni. d'annunzio, i-631: dicono che nel
fiammeggiavano nel viso rugoso e giallastro. d'annunzio, iii-2-128: il proposito violento,
la libera patria ordin s'aduna. d'annunzio, iii-1-786: la menzogna splende /
coltre dondolavano per la ripida discesa. d'annunzio, iv-2-810: la fiammella d'una
una sottile fiammella di gas. d'annunzio, v-2-26: la stazione è morta
luccicavano adesso due fiammelle funebri. d'annunzio, v-3-72: là nell'angolo la lucemetta
n. 5 e 6. d'annunzio, iv-2-901: non un soffio moveva le
fischio che sfida lo spazio. d'annunzio, i-65: poi palme verdi, pagode
. -torrido, canicolare. d'annunzio, v-3-346: non possiamo pensare a un
fuoco e dalla fiamma. d'annunzio, iii-2-296: negli atti come /
carattere, una persona). d'annunzio, ii-455: la borgogna...
vuole e pagare la dote. d'annunzio, iv-2-342: i fiammiferi stentavano ad
quell'anima ritrosa e adamantina. d'annunzio, iii-1-741: la più bella [veste
realtà e tutto è ideale. d'annunzio, i-854: ne l'acquitrino verdastro accendono
qui stanno insieme in molte ville. d'annunzio, iv-2-926: i velivoli partivano l'
della sua lancia si rovesciò. d'annunzio, iii-2-365: il cavallo paventò.
12-37: si erano fatti avanti fiancheggiando d'annunzio per influenzare le sue decisioni.
di essere in una casa ricca. d'annunzio, iv1- 173: le loro conversazioni
e agitavasi la sua testolina. d'annunzio, i-23: passava una villana / da'
capaci fianchi di donna filomena. d'annunzio, v-1-504: il tuo fianco fecondo
il piemonte e la venezia. d'annunzio, v-1-617: gli alleati vogliono..
.. confuse / e infranse. d'annunzio, i-740: la montagna materna splende
i fianchi / delle navi corrosi. d'annunzio, i-645: fendono [le nubi
cattivi buoni, se buoni ottimi. d'annunzio, i-378: cavalcò per la foresta
che mi farà lavorare sempre. d'annunzio, iii-1-190: vorrei andare con voi
un lato del corpo. d'annunzio, i-714: bianco è il letto,
che sia re dell'api. d'annunzio, ii-77: seco recava al consesso /
signore! ecce ancilla del signore! d'annunzio, iii- 1-801: vi saranno nella
tenervi i pallini da caccia. d'annunzio, v-2-710: la gente semplice intorno a
e guai a chi fiatava! d'annunzio, iii-1-837: t'è fuggita / dalle
fulva arena del deserto libico. d'annunzio, iii-1-978: maturata / sono, disfattale
il creato / col pronubo fiato. d'annunzio, iv-2-400: il primo fiato della
o da alcuno diletto oppressata. d'annunzio, v-3-263: è una notte non
o l'antiopa recitare. d'annunzio, iii-2-229: cadde di schianto?
vigorosi di coloro che ballavano. d'annunzio, iii-2-136: il canto s'afforza
, fiumi / di fuoco. d'annunzio, iii-2-1145: sul fiato d'oro che
, e gli divamparono tutti. d'annunzio, v-1-235: il tumulto ha il
moribondo odor gli ultimi fiati. d'annunzio, i-428: quando più ne'profondi
gote per dar fiato alla tromba. d'annunzio, iii-2-59: date fiato alle bùccine
: poco resistente alla fatica. d'annunzio, v-2-264: ve n'eran degli sbiancati
sulle arti e il commercio. d'annunzio, iii-2-147: i più dei commensali ricadono
negligenza di persona che mediti. d'annunzio, iii-2-361: ippolito / scese a guardarlo
d'esterna offesa / hanno sentore. d'annunzio, iv-2-481: riuscì ella a spezzare
colle fibre delle foglie di palma. d'annunzio, iii-i- 1169: sopra un divano
contraddizioni, le rivelazioni meravigliose. d'annunzio, v-3-254: simile alla foresta,
quel che mi palpita nelle fibre. d'annunzio, v-2-700: ma la mia arte
che è segnato da venature. d'annunzio, iv-1-962: maschere dalla bocca rotonda
le formiche e i vermi. d'annunzio, iv-2-500: le nobili piante con
vuole. -per simil. d'annunzio, i-198: aggrovigliarsi per tutti i muscoli
tu non sei galla). d'annunzio, iii-2-117: il suo lungo pallio
il campo ficaie per vincitore. d'annunzio, v-2-251: « oggi è più morbidotta
biancastra come di gesso spento. d'annunzio, iv-2-1148: il forno ruggiva da tutti
per altri che per te. d'annunzio, iii-2-1014: se ti riuscisse di
/ le leggi in tasca. d'annunzio, v-2-536: ficcavo il viso nel guanciale
passione, un desiderio). d'annunzio, iv-2-9: ma che superba fiera era
serrar le buche delle volte. d'annunzio, iii-1-411: quella gente era senz'armi
, e il primo grispoletto vaio! d'annunzio, iii-i- 658: aprimi,
che strugga quando tu l'assanni. d'annunzio, iv-2-116: era una femmina alta
fichisecchi per inescar l'amo. d'annunzio, iv-2-123: di là a qualche
. et uno iucundissimo populno. d'annunzio, ii-811: tutto ritorna; e la
/ non ti faranno oltraggio. d'annunzio, iii-1-902: dio vi dà la
si staccò un po'da loro. d'annunzio, iv-2-1035: è un fidanzamento non
aver consentito a questa unione. d'annunzio, i-847: diceva la canzon:
vergognose / alle labbra non fidarono! d'annunzio, i- 187: non io
l'esecuzione dell'altrui obbligazione. d'annunzio, iii-i- 603: sì,
strinsi col pensiero fidente ed attento. d'annunzio, iii-2-1158: la paura dell'armonia
mano fidente nella mia. d'annunzio, v-3-276: non so che umida
le fidiache forme non ne cela. d'annunzio, i-108: quando a tratti tu
già percorrea il garrulo telaio. d'annunzio, iii-1-661: non ti crucciare meco,
spennacchiata dal leone di savoia. d'annunzio, i-540: mirinda e il fido
fin che cinzia si muore. d'annunzio, i-79: venne l'autunno, e
, cne continuo la minacciava. d'annunzio, i-449: non così dolce il
sicuri elementi di futura opposizione. d'annunzio, iv-2-874: contratto egli taceva, intento
, / ospitale il suo tetto. d'annunzio, v-1-78: questa che noi siamo
d'amore / ti riconsiglierà soavemente. d'annunzio, v-3-836: cara cara giusini,
sentimenti non potranno essere fraintesi. d'annunzio, v-3-17: colpa gravissima di chi
.. come un galantuomo. d'annunzio, i-814: tu mi parlavi tutta fiduciosa
nella stalla o a cielo scoperto. d'annunzio, iv-2-52: si rividero al fienile
il verso che perpetuo trema. d'annunzio, i-264: io disteso nel fieno
e tane, / tacciono. d'annunzio, iii-1-52: l'attitudine della donna
presso la vocal sua fiera. d'annunzio, i-441: quando, furia d'amore
contrattansi come giovenche in fiera. d'annunzio, iv-2-201: ella si divertiva a
una debolezza e senza un lamento. d'annunzio, v-3-743: ti pentirai di tutto
prima volta un'energia fittizia. d'annunzio, iii-2-1061: c'è nella tua
qualche fierezza di stringimento divien necessaria. d'annunzio, iv-2-464: la roccia assaliva il
per chi se n'intende. d'annunzio, v-3-76: il disegno vi è semplice
: sorrise con fierezza cornelio. d'annunzio, iv-1-371: ella aveva sofferto, ma
.. e alle fiere calabrie. d'annunzio, altrove, ed appunto l'
sue persuasioni ancora non intendea. d'annunzio, i-411: io l'amo. agili
cuor mi balza in tanto. d'annunzio, iii-1-578: già con quella banda scura
di scrupolo o di ripugnanza. d'annunzio, iii- 1-378: per saziare d'
le penne / per risalir col fiero annunzio a dio. carducci, iii-19-357: la
punto / della virtù toccò. d'annunzio, v-1-474: afforzatela ancora [la
in alte strida e fieri gemiti. d'annunzio, i-35: quando ne'campi sigei
che ispirato, è imposto. d'annunzio, i-287: de gli agguati / ignare
egli fu bisbetico e sempre fiero. d'annunzio, v-2-142: nulla di molle rimane
il brutto che è nel mondo. d'annunzio, iv-2-520: ella doveva avere i
e la tesoruccia fossero in sardegna. d'annunzio, iv-2-503: uno sguardo fuggevole,
si stampano da amendue le facce. d'annunzio, iii-2-41: affloscito come il tuo
lasciava tutto il resto quasi invisibile. d'annunzio, i-378: quel sorriso fievole de
forte, né troppo fievole. d'annunzio, iv-1-534: sùbito il mio senso acuto
(il polso). d'annunzio, v-1-292: non dormo, eppure la
baroni non lo avessino sostenuto. d'annunzio, iv-2-108: vertigini la prendevano al levarsi
quel lume penetra a stento. d'annunzio, iv-1-286: ella aveva nella voce
, luì, fife, cuculi. d'annunzio, iii-2-1146: lungh'essi i prati
e le spirò sul viso. d'annunzio, v-2-142: ne'piedi è ancóra visibile
/ le due dodici tavole future. d'annunzio, iii-1-78: esse offrono i grani
forte che tutti gl'insulti. d'annunzio, i-108: quando a tratti tu il
un rapporto di familiarità. d'annunzio, iv-2-253: -voi siete stata ieri a
sul teatro la fedra antica. d'annunzio, iii-1-982: ma intanto / io
della polizia figliata dell'evangelio. d'annunzio, iv-2-447: trigento apparve sul declivio
una bella figliuo- lozza voi. d'annunzio, iii-1-1021: fatti animo / figliuo-
dava qualche cagione di amarezza. d'annunzio, iii-1-822: all'ultima di tua figliuolanza
mezzo a tutte quelle galanterie. d'annunzio, iii-1-511: il nostro buon padre /
fratei tuo e figliuolo tuo. d'annunzio, ii-855: era desso, l'embrìaco
ognuno è figliuolo delle sue azioni. d'annunzio, iii-1-10: quando mi è comparso
, tramutatosi presso la corte urbinate. d'annunzio, iv-2-926: le nubi erano un'
per un istante delle figure strane. d'annunzio, i-498: in fondo all'acque
sua elegante figura di donna. d'annunzio, i-645: alte le biade, se
è la grazia delle figure. d'annunzio, v-1-388: quando dipingeva questa testa di
umano. -immagine fotografica. d'annunzio, iv-1-687: io stavo, sólo,
strane, deformi, mostruose. d'annunzio, iii-1-38: le figure immobili e fosche
lo fa più singolare e originale. d'annunzio, v-1-15: le figure della storia
passi e di pochissime figure. d'annunzio, v-3-418: altera un de'paggi
! d'azeglio, 2-71: ti annunzio che il nostro casino, visto nel luglio
carne nel ventre della madre. d'annunzio, v-1-386: col medesimo pollice invisibile
libro di preghiere in francese. d'annunzio, iv-2-576: -che deliziose fantasie,
', specie di geografia figurata. d'annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono tabelle
, non di fame figurata. d'annunzio, v-2-459: uno spirito di me
, scarpellini, tintori, battilori. d'annunzio, v-3-169: i quali parvero ritrovare
e i pittori hanno imparate. d'annunzio, v-2-4: più d'una volta
dei drappi nelle vasche capaci. d'annunzio, iv-2-309: la casa, molto
. -configurazione geografica. d'annunzio, v-1-1093: il distretto di idria,
della pioggia e il rotolar massi. d'annunzio, v-1-482: le statue allora non
entro mille ferruzzi per le pipite. d'annunzio, iii-1-127: animali fantastici d'oro
cavalli condotti a mano dai postiglioni. d'annunzio, iii-1-276: le lunghe file dei
delle grandi orme degli agricoltori. d'annunzio, iv-2-575: quasi a favorire revocazione dell'
sussurranti file / de'pioppi. d'annunzio, i-960: fiorìano, in una /
lavo nelle file dei volontari. d'annunzio, iv-2-1311: file di soldati
uno dietro l'altro. d'annunzio, vi-823: salgono in fila indiana.
animati da l'estiva sera! d'annunzio, i-459: vedea composti in fila
(in una chiesa). d'annunzio, iv-2-638: lady myrta non mancherà.
filacciche, lo spettacolo compassionevole. d'annunzio, iv-2-1354: un filàccico di lesso gli
ben confitto con chiodi grossi. d'annunzio, v-2-680: lancerò ellinor contro la
filamenti a carezzare il muro. d'annunzio, v-1-1093: noi abbiamo visto più
follicelli de'vermi da seta. d'annunzio, iv-2-1192: un vasetto di coccio
stella filante: stella cadente. d'annunzio, v-1-311: una grande stella filante traversa
tre presaghe riempian le spole. d'annunzio, iii-1-547: queste sono buone /
l'acqua dalle narici nere fila. d'annunzio, v-1-283: a raccogliere i più
il vento / e il timoniere. d'annunzio, v-3-704: filammo su firenze,
passare (le ore). d'annunzio, v-1-84: le ore filano.
, sui passavanti, sul cassero. d'annunzio, iii2- 1165: si sollevano a
stavano dattorno a bocca aperta. d'annunzio, i-914: ah! forse inarcherete un
tutto quanto il loro corpo. d'annunzio, v-1-335: i nidi innumerevoli filati dalle
è l'instrumento della frode. d'annunzio, iv-2-1001: parlava all'ombra del
relativamente al regno di ottone. d'annunzio, v-3-652: non mi indugio a
senza sella ed un solo filetto. d'annunzio, v-2-164: mi sellai da me
vero delitto che mi pesava orrendamente. d'annunzio, v-2-543: io ebbi talora una
sia bruttato di fiiial sangue. d'annunzio, iii-1-1005: l'impronta mia, la
che venera filialmente il pontefice! d'annunzio, v-1-465: la mia anima è pur
ed inglesi corseggiavano sugli spagnuoli. d'annunzio, v-2-354: se tu, da
', il divino filibustiere. d'annunzio, v-1-631: il filibustiere nizzardo avvolto
bianca avrete lasciato per quelli spineti. d'annunzio, v-1-748: bevve. si rianimò
monte, candida la riva. d'annunzio, iv-2-34: c'era la neve per
pendule nappe, tremuli balocchi. d'annunzio, 1-484: salgono miti su da 'l
, il cappotto foderato di pelle. d'annunzio, iii-1-741: la più bella [
nel fodero un'altra volta. d'annunzio, v-1-78: un solo sorriso nei
un fodero di altri filetti. d'annunzio, iv-2-915: le loro teste, coperte
godere e l'avidità del guadagnare. d'annunzio, iv-2-302: come il perorante nella
dove l'angoscia lo tira. d'annunzio, i-891: io ti chieggo suoni,
foggia dei serpenti di medusa. d'annunzio, iv-2-545: i grandi fiori candidi
colorita da qualche artista bizzarro. d'annunzio, iv-2-646: ella a un tratto era
fiori, e colorì le foglie. d'annunzio, i-379: giacea la bella vigna
/ la pace mi toglie. d'annunzio, i-650: luce ne l'ombra dei
che giova amar? ». d'annunzio, i-652: una foglia secca stride
come le foglie di magnolia. d'annunzio, iii-1-175 • 'mi parve.
ben lucido che sembrava argento. d'annunzio, iv-1-21: il cuoio aveva preso
come forsennati ai loro governali. d'annunzio, iii-2-177: s'incurva di contro,
seconda una brezza le vele governa. d'annunzio, fracchia, 261: aveva un mondo
un corso d'acqua). d'annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono..
sono dirimpetto al detto oratorio. d'annunzio, iv-2-1218: il servo le governa
i supremi governatori delle nazioni. d'annunzio, v-1-664: i ritratti dei vecchi governatori
un veicolo in genere. d'annunzio, iv-2-995: non una bava di vento
mettere a governo: regolare. d'annunzio, iii-1-1223: per beneficare la città tu
o gozzo in chi le beve. d'annunzio, iv-1-926: un altro aveva un
/ le frinì e i duci. d'annunzio, v-3-119: visse cola l'infanzia
tenendosi in collo un marmocchio. d'annunzio, iv-2-234: la lotta fu tra lo
udivano l'un l'altro. d'annunzio, iv-1-325: si udiva distinto il gracchiare
ligure valeva più che fortissimo gallo. d'annunzio, v2- 855: passano i cani
per temperamenti gracili e delicati. d'annunzio, iv-2-620: tuttavia, come a
. letter. digradante. d'annunzio, i-179: da l'argentina volta de'
al pranzo del prossimo natale. d'annunzio, v-3-229: entrò nella stanza con
sopra col ferro così domandato. d'annunzio, v-1-527: la pietra non soffre gradina
che lo separavano dalla terra. d'annunzio, iv-2-354: salendo, mi soffermavo
di un fagotto di lavandaia. d'annunzio, iv-2-122: altre verginelle prendevano il sacramento
/ sul facile gradin sedea micone. d'annunzio, iv-2-170: ora mentre i mascalicesi
intanto... si ascende. d'annunzio, iii-1-1108: il mio sogno è
molto andate », osarono scricchiolare. d'annunzio, iii-2-1040: ho disceso quei gradini
usciva da un uscio semiaperto. d'annunzio, i-335: ella era innanzi. a
in terzo grado il tuo barone. d'annunzio, iv-2- 415: quella solitudine poteva
la ride e innanzi va. d'annunzio, iv-2-450: eravamo su per le grandi
nereggiante d'ancor fresche zolle. d'annunzio, iv-2-438: la catena rocciosa con
, lessi di francese molto. d'annunzio, iv-1-841: quel mondo inerte.
l'innocente età del re. d'annunzio, iii-1-887: per ciò, te lo
grado / vi si pingeva. d'annunzio, iv-2-783: a mal suo grado
classi inferiori verso il meglio. d'annunzio, iv-2-421: lo stato non deve
male, a tenerlo in piedi. d'annunzio, i-1076: la danzatrice / intorno
graffiava con la man lo scritto. d'annunzio, iii-1-1095: troppi...
inciderveli a forza d'istrumenti taglienti. d'annunzio, v-1-922: il suo insegnamento corrisponde
di incisioni graffite nel muro. d'annunzio, v-2-837: rivivo certi vespri fiorentini sul
proprio tratta da un dipinto settecentesco. d'annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono tabelle
le gragnuole, i venti rigidi. d'annunzio, iii-1-940: caduti sono i travicelli
lo scudo ombelicato e il casco! d'annunzio, iv-2-926: i velivoli partivano l'
la leggiadra patrizia era morta. d'annunzio, v-2-26: i carri fermi su
! / v'è la gramaglia. d'annunzio, v-1-86: l'ombra dell'impiccato
riva d'un pallido stagno. d'annunzio, iv-2-833: il fumo nero delle fornaci
corone di querce e di gramigne. d'annunzio, v-2-373: la più difficile a
tristezza del mio viver gramo. d'annunzio, v-3-56: que- st'ultima corazzata
awien che bolla e stagni. d'annunzio, ii-411: ecco i suoi già pronti