, che ha movenza archilochea. d'annunzio, iii-1-1093: riconosco la verità e
consiste nella maggiore o minore celerità. d'annunzio, 1- 379: i pioppi nudi
appare in moto. d'annunzio, iv-1-7: la carrozza chiusa scorreva con
esercizio, mettersela ad armacollo. d'annunzio, iv-1-335: ella si soffermò per
/ voi fare in casa? d'annunzio, v-3-641: chi potrebbe, senza tremolare
nobili fu mozzo il capo. d'annunzio, v-1-626: il montanaro montenegrino, a
preghiera per l'amor di dio. d'annunzio, iii-1-735: stella de'tolomei,
quell'alito / mozza il respiro. d'annunzio, iv-1-631: l'aria era gelata
oltraggiatori del dio dei cristiani. d'annunzio, iv-2-31: co'segni le fece capire
franti di marmo io seggo. d'annunzio, iii-1-187: una colonna di pietra
te ghignante / d'antonietta. d'annunzio, iv-1-926: tra la polvere apparve
il ritornello della sua barcarola. d'annunzio, i-880: su la vetta /
politica del giorno per giorno. d'annunzio, v-1-811: un mozzorecchi arricchitosi commerciando
difila / la via ferrata. d'annunzio, iv-2-30: pascolava le mucche del
i figliuoli in un mucchio. d'annunzio, i-112: due bruni / uccelli su
numeroso di animali; mandria. d'annunzio, ii-646: taluna [cavalla] /
il coro di tutte le virtù. d'annunzio, v-1-656: a un tratto fummo
si ruppero tutti in un mucchio. d'annunzio, v-1-935: le cedole dell'obbligazione
di ', secondo il caso. d'annunzio, iv-1-646: io intravedevo i fili
raccolto. -cisposo. d'annunzio, iv-2-52: gli occhi coperti di un
che avviene nella pubertà). d'annunzio, v-2-489: sotto il croscio dei rimprocci
/ d'un loro squittir rauco. d'annunzio, 3-353: sotto una delle logge
sepolti / nelle borbonie mude. d'annunzio, ii-872: schiavi alla mola, schiavi
chiama i fedeli alla preghiera. d'annunzio, i-101: su 'l bosforo rideva il
bracci / di sasso muffito! d'annunzio, iv-2-84: nella stanza si sentiva
v'udrò stridire come vipistrelli. d'annunzio, vi-799: un soldataccio...
a mezo dì tutti ebrii. 'd'annunzio, ii-872: schiavi alla mola,
v.]: onde muggenti. d'annunzio, i-856: scenderà la nave,
mugghiavano al sentir la stalla. d'annunzio, iii-2-361: mugghiava il toro /
a basso il tòsco mar. d'annunzio, iv-2-4: la pescara mugghiava di lontano
dores 'con uno spaventoso furore. d'annunzio, i-50: giù dal colle scendeano
mugivano come tanti tori feriti. d'annunzio, iv-2-868: la macchina correva, muggendo
, / rappe di ferruginei giacinti. d'annunzio, 4-i-68: il duca le sopraggiunse
profumi di tonalità dolce. d'annunzio, iii-2-990: come sei fresca! sai
fusser i mugli de'lioni. d'annunzio, ii-701: già la sua [del
uomini mugolarono quattro parole rabbiose. d'annunzio, i-83: quando raspate il fido
rabbia gli uscì di bocca. d'annunzio, iv-1-574: tenendo puntata la fronte
, che è un letterato ». d'annunzio, i-498: sotto i propiziati albor
muletta che non mangiò pula. d'annunzio, iv-2-111: era venuto al paese
/ fa del minuto volatìo. d'annunzio, ii-636: ròtea la mulacchia /
punto di vista maschile. d'annunzio, iv-1-41: non n'era pago.
di capelli nelle figure muliebri. d'annunzio, iv-1-97: l'acquafòrte rappresentava appunto
speciosissima e elettissima mulièrcula vittoria. d'annunzio, v-2-838: la povera donatella -la
come si scevera bene il cruschello! d'annunzio, iii-2-5: il mulinaro incita gli
con la polvere della strada. d'annunzio, iv-1-512: cupo, luccicante,
mulinello perpetuo di foglie secche. d'annunzio, v-1-777: una parola spaventevole correva
misero mulinetto a vento da bambini. d'annunzio, 1-468: la prima sala di
dei mulli di ottanta libbre. d'annunzio, ii-711: non pescò già mai mulli
talvolta anche contrastanti. d'annunzio, iv-1-395: erano in lui tendenze d'
; composito, complesso. d'annunzio, ii-120: or l'uomo, emulando
offre diverse e varie suggestioni. d'annunzio, rv-2-609: la pietra multànime e multiforme
morale e intellettuale. d'annunzio, iv-1-515: lo sviluppo eccessivo della
sparpagliavano in stelle multicolori '. d'annunzio, iv-1-896: le donne...
ai fuochi d'artificio). d'annunzio, iv-1-1037: razzi innumerevoli si partivano
le moltiformi prospettive delle montagne. d'annunzio, i-363: la montagna in contro
aspetto mutevole, cangiante. d'annunzio, iv-2-609: la pietra multiforme e multa-
e cinque quelle de'ternari. d'annunzio, iv-1-149: il verso è tutto.
varia di volta in volta. d'annunzio, v-3-342: questi vocaboli vengono coordinati
distinguono da quelle di un altro. d'annunzio, 1-571: l'edificio ch'egli
, i triplani). d'annunzio, iv-2-912: -hai veduto l'ornitopetro di
/ piccole mummie rinascean farfalle. d'annunzio, iv-1-929: una creatura scheletrita e
metà mummificate, cavalli ischeletriti. d'annunzio, v-1-596: io ho veduto gli ottanta-
: corpo o membro mummificato. d'annunzio, 1-99: le terracotte sembravano mummificazioni
ricavarne un guadagno materiale. d'annunzio, ii-379: contro l'un concistoro /
per le famiglie de'pastori. d'annunzio, ii-325: i ciechi servi di scizia
grandi città i servizi municipali. d'annunzio, iv-1-735: il barone di palleaurea
i coloni alla servitù della gleba. d'annunzio, v-3-387: il piccolo municipio mantovano
munifico sor felice piacesse dargli. d'annunzio, iv-2-462: s'erano conservate belle e
per le feste natalizie, il bambino d'annunzio era munifico con tutti.
estens. ricco, intenso. d'annunzio, i-1095: frutteto modulato dal mio
nelle statue greche, e gabriele d'annunzio non aveva ancora levato dal tabernacolo,
auriferi 'le sante indulgenze. d'annunzio, i-425: il munifico autunno è
- rendere invulnerabile. d'annunzio, i-380: munìan li incanti ai prodi
sono schiavi e fanno le faccende. d'annunzio, v-87: il canale di farasina
bartolomeo bon- vin, marsigliesi. d'annunzio, iv-2-592: il fantasma della sensazione
, secondo porta la moda. d'annunzio, iv-1-926: aveva le palme munite d'
e variandoli in più guise. d'annunzio, iii-1-1076: col gesto di psiche munita
e 700 casse di munizione. d'annunzio, v-1-62: esciti alla riva, avendo
munto, è leggermente alcalino. d'annunzio, i-712: il liquido tepore / del
, la spada a ferir move. d'annunzio, i-497: a piè de '1
la volontà dell'uomo stesso. d'annunzio, iv-1-50: un tremolio quasi impercettibile
moveva al ponte, dirittamente. d'annunzio, iv-1-6: l'ansia dell'aspettazione
pè mosso a mover tardo. d'annunzio, i-51: in candor pario nude
il carro non si mosse. d'annunzio, v-1-221: le barche sono colme
cinque giorni nefasti e inoperosi. d'annunzio, ii-227: se gli iddii /
, presi nota con dispetto. d'annunzio, iv-2-468: era quello un giorno nefasto
anche la più piccola e lontana. d'annunzio, iii-2-136: con la destra brandisce
negar, né al pianto. d'annunzio, i-296: ella a l'ebro
parole ingiuriose contro le gride. d'annunzio, iv-2-63: tu sei stata fuori.
di sorrisi e d'oblio. d'annunzio, iii-1-284: ella non gli chiese alla
negata soglia / appendeva ghirlande. d'annunzio, 4-ii-170: dal lamento gorgogliante nella
dei sentimenti del mio io. d'annunzio, iii-1-360: e dopo? dopo
rado allevano i loro parti. d'annunzio, v-2-532: una di quelle creature neghittose
ai s. maria del parto. d'annunzio, v-1-266: le mura di pescara
, di allusioni particolari o triviali. d'annunzio, i-694: per te sola io
avrai, / esci edestre. d'annunzio, iv-2-1075: il giovinetto teneva la
dei 'fashionables 'inglesi. d'annunzio, iv-2-1298: una gentildonna...
le altre città, ad amare d'annunzio e a negligere pascoli e poi ad amare
ad amare pascoli e a negligere d'annunzio. -lasciare da parte, non
negozianti arricchitasi mediocremente nel commercio. d'annunzio, iv-1-365: intorno, s'affollavano
rovvisto di già tutti i malati. d'annunzio, iii-1-363: • elle superstiti -della
si profondano ne'dì felici. d'annunzio, v-1-924: credo che giovi all'igiene
risolto il negozio dei lupini. d'annunzio, iv-2-132: luca aveva strette le
densi adombravano quelle chine selvagge. d'annunzio, ii-551: tra la fumèa rossastra
loro significato bell'e buono. d'annunzio, ii-567: vedremo...
negre navi al gran cimento elette. d'annunzio, ii-139: come dietro la negra
di fiammelle -la negra città. d'annunzio, vi-243: il bosco dorme, negro
credenti / nel vostro battesimo! d'annunzio, iv-2-1147: il negro ghignava dalla
negretto, e chiamasi diofane. d'annunzio, iv-2-982: i calcagni arrossati dal
di aspetto sinistro, tenebroso. d'annunzio, iv-1-691: la signora seduta accanto a
il suo nigrore, al sole. d'annunzio, ii-818: sabbia quasi rosea.
pingui, un mendico brontola. d'annunzio, 2-48: immenso ondeggia pe'glauchi
il nilo e nostre itale rose. d'annunzio, iv-2-957: era un pomeriggio nemboso
incontrastabile della natura). d'annunzio, ii-1020: quelli che schiantò l'ala
quella parte e in questa. d'annunzio, ih-1-1078: l'eacide che pargolo
ho dunque al fianco mio? d'annunzio, iv-1-940: egli aveva sentito per
chi gli ha allevati essere tornati? d'annunzio, iii-1-557: la pace era fuggita
le divise degli avamposti nemici. d'annunzio, v-1-57: vedetelo a cavallo, fuori
cupo, una freddezza nemica. d'annunzio, iv-2-810: egli rivedeva quel volto
basso da nemici dell'anima mia. d'annunzio, i-546: canta, se cantar
si rivescino sitibondi nell'acqua. d'annunzio, i-824: i nenufàri schiudono i
delle loro guance e del mento. d'annunzio, iv-1-76: -non ballate, sperelli
la trivialità de'suoi pensamenti. d'annunzio, v-2-839: ella chiede dodici velivoli
poco (un frutto). d'annunzio, lv-1-512: le foglie morte si mescevano
le tazze a i re? d'annunzio, iii-2-305: fatti innanzi, / ospite
di felice smemora- tezza. d'annunzio, v-1-314: un marinaio sale al ponte
, un elisir di vita. d'annunzio, i-475: giusto, è breve l'
confessione dell'imperatrice sua moglie. d'annunzio, vii-285: gradisca nell'angolo dello
vi divenne conquistatore e dinastico. d'annunzio, iv-2-842: con l'oro accumulato in
rimedi, senza neppur sospettarli. d'annunzio, iv-2-12: incontrò il finanziere proprio
di dove venivan quelle parole. d'annunzio, iii-1-777: né io pur ho
/ né pure a lui equale. d'annunzio, v-1-75: non avevo mai tanto
della universale nequizia o vigliaccheria. d'annunzio, vi-1-434: io non potrei astrarre dal
nome di dio, gli perdono. d'annunzio, iii-2-245: il fermento dell'empietà
nerastra, ne chiedemmo il motivo. d'annunzio, iv-1- 235: la piazza della
corpo di una lividezza cadaverica. d'annunzio, 4-i-148: camilla, la sorella,
con riflessi metallici azzurri. d'annunzio, iii-2-247: -quali doni...
il villani con maggior nerbo. d'annunzio, iv-2-661: non sopravvive alla politica
le spesse ed intruse digressioni. d'annunzio, iii-1-1071: il dio sembra anch'
e bene nerboroso si cruccia volentieri. d'annunzio, i-578: le braccia [del
lingua, quando questa non bastasse. d'annunzio, iv-2- 441: l'uomo
e ad ogni lor altro governo. d'annunzio, ii-60: un gabbier fulvo e
il suolo / al vostro tergo. d'annunzio, 4-ii-36: la pineta in fondo
'l nereggiar de l'ombra. d'annunzio, iii-2-103: incombe al nereggiare dei
di insorti che accorreva al soccorso. d'annunzio, iv-2-601: la moltitudine ammutolita e
s'avventano verso la sponda. d'annunzio, i-44: ancor per l'aure
nave che la rappresenta. d'annunzio, 3-361: su la prua, dipinta
-parte annerita di un oggetto. d'annunzio, v-1-331: qualcuno [dei tronchi carbonizzati
luna fuor de'nericanti pini. d'annunzio, v-2-91: belle ombre nericanti solcano
su i sacchi eretti del carbone. d'annunzio, ii-710: il latte agresto piacemi
sopra il fondo di bruma. d'annunzio, iv-2-53: -senti qualcuno? -chiese
in questa festa / porti vittoria. d'annunzio, ii-742: a mezzodì scopersi tra
dura, di color nerigno. d'annunzio, iv-1-586: quel cranio pareva composto
putrido c'era sempre nell'aria. d'annunzio, iv-1-821: ella portava un collaretto
arrovella / per la nera. d'annunzio, i-56: tra i molli cantici di
rispetto col farglielo sempre capire. d'annunzio, iii-1-in: i neri sfiniti dalla
(uno stormo). d'annunzio, ii-821: or laggiù, pel remeggio
l'elegante panegirico di pisone. d'annunzio, vii-56: il campanile poggiato sul
(una persona). d'annunzio, iv-2-597: fra un'ora venezia offrirà
con sfumature nere e verdi. d'annunzio, v-1-396: nei damaschi nei broccati nei
scuro, tendente al nero. d'annunzio, ih-1-1219: ah quella bocca dilatata dall'
ramificata o a raggiera. d'annunzio, vi-911: le pulegge doppie con la
degli anni della pianta stessa. d'annunzio, 5-482: nel mio sentimento le foglie
e incapacissima d'ogni effetto. d'annunzio, i-198: aggrovigliarsi per tutti i
aspetto di un assalto di nervi. d'annunzio, iv-1-17: andrea vide nell'aspetto
d'arco cidonio i nervi. d'annunzio, ii-475: il grande arco dtilisse,
passava la pezzuola sulla fronte sudata. d'annunzio, i-936: la tua man ducale
, lamento del suo cuore straziato. d'annunzio, v-2-547: la nobile nervosità delle
non so, non posso fare. d'annunzio, iv-1-116: doveva trovarsi in uno
allungata e sottile; esile. d'annunzio, v-1-392: ecco un [arco]
gli omeri curvar nervuto atlante. d'annunzio, v-2-48: vedo nella mia imaginazione
color chiaro e alquanto lucida. d'annunzio, ii-143: [la cicala aveva
robusto (un albero). d'annunzio, v-2-68: mi serro contro un olivo
. caratterizzato da costole sporgenti. d'annunzio, iv-2-1091: su i mobili di lacca
madre gli rimasero in segno. d'annunzio, iv-2-198: -quanto 'sta nespola? -
..: nespolo del giappone. d'annunzio, i-832: tra le spietate fratte
coprian che di tessuto / manto. d'annunzio, ii-664: i nèssili / miei
nesso che una grande dolcezza. d'annunzio, iv-1-447: le parole mi s'affollavano
senso concreto: legamento anatomico. d'annunzio, iii-2-296: ben congiunti agli òmeri /
meno, come dice il proverbio. d'annunzio, i-229: nessuna / magìa mi
ma non ne trovò nessuna. d'annunzio, iv-1- 173: -maria!
, sugose e di bella forma. d'annunzio, ii-149: quelle vermene / che
che si amasse e stimasse. d'annunzio, v-2-199: nesto per nesto,
quel canto si udiva nettissimamente. d'annunzio, iv-2-1355: egli è tuttavia in piedi
sulla parete alle vostre spalle. d'annunzio, iv-2-553: la cima del corace
quattro metri terminate in cucchiaio rivolto. d'annunzio, v-2-850: la mazza dà un
tutti in giro / lo mescea. d'annunzio, i-48: olezza a paure de
il nettare e la manna. d'annunzio, i-475: come in un tempio,
tratto di simili lautezze poetiche! d'annunzio, v-3-51: piacevami infondere il giovial
ad ordine per produrre il fieno. d'annunzio, 11-68: fu [elena]
nettarsi la bocca col fazzoletto. d'annunzio, iv-2-236: -ahuf! - esclamò
mele futuro in cor s'allegrano. d'annunzio, v-1-416: tutto il cuore della
chiarezza, anzi l'aiuta. d'annunzio, v-1-893: pochi giorni prima di
anche, con energia. d'annunzio, iv-2-935: l'arteria della tempia,
vuoto / d'un plenilunio. d'annunzio, ii-118: la parola attinge i
dividere il senso delle parole. d'annunzio, ii-793: fi- re di nèumi
francia. pirandello, 8-732: al primo annunzio della neutralità dichiarata dall'italia nel conflitto
neutralizzato. -smilitarizzare. d'annunzio, v-1-1121: il territorio costiero, che
nome italiano qui in inghilterra. d'annunzio, v-1-653: quando più ero intristito
connubi tra le due stirpi. d'annunzio, iv-1-69: era veramente una sensazione
perdendo in linee senza forma. d'annunzio, iv-1-565: più d'una volta
, / par la tua faccia. d'annunzio, i-173: un vento spirava teóido
che fila nel chiaror del focolare. d'annunzio, iv-1-309: gli indugiavan nell'orecchio
bianco con un tonfo lieve. d'annunzio, i-89: nevica su la neve.
stillano / dal cortice rugoso. d'annunzio, v-1-245: mi scalzavo per
disappetenza e disturbi e nevralgie. d'annunzio, iv-1-712: ti scrivo ancora dal
, 4-66: gli ordina [a d'annunzio] la sua inquietudine nevrastenica: '
e più severe esigenze d'archeologia. d'annunzio, 1-279: eugenio checchi, il
invidiando e i cari studi rompono. d'annunzio, iv-2- 910: teneva fissi
come la lumaca nel nicchio. d'annunzio, v-2-181: avevo meco in tasca
nicchio ', ritrovata ultimamente. d'annunzio, iii-1-488: -ascolta me, giullare.
produrre una specie di nevrastenia. d'annunzio, v-2-423: due lo spalleggiavano:
al nutrimento dei piccoli. d'annunzio, ii-617: senza pace, / appena
aveva regalata lungo la via. d'annunzio, v-2-281: stramazzo, digrigno i
delle cannelle sdraiate sul acqua. d'annunzio, iv-1-460: per tutte le cornici
portiamo ancor di rusignoli. d'annunzio, iv-1-442: tutti i vecchi
uccisero: disse: perdono. d'annunzio, iv-1-353: il loro amore misterioso
salìa riempiendo di promesse la stanza. d'annunzio, iv-2-1070: fiutò l'aria,
affermava sulla villa dei pini. d'annunzio, 1-51: il suo 'five o'
facesse per un moto meccanico. d'annunzio, iv-2-897: il tuo orefice prediletto
o stolto, o stolto! d'annunzio, iv-2-764: nel dolce sole di quella
- anche con valore esclamativo. d'annunzio, vii-260: al comando sono ricevuto da
, iii-22- 172: [d'annunzio] aveva via via tolto a suo uso
e procelle di nigrante fumo. d'annunzio, i-36: come superbe su te
e il cretaceo superiore. d'annunzio, i-895: surgean le nilsonie spiegando la
/ l'avea deposto allor. d'annunzio, iii-2-116: procedenti dalle due mistiche
/ il ciel del settentrione. d'annunzio, i-103: scendon lente le scale
tentenna il suo capo di bimbo. d'annunzio, i-253: la dama è china
sospese, fluttuanti nell'aria. d'annunzio, iv-1-256: il fumo delle sigarette si
mostri / e i nimbosi oracani. d'annunzio, ii-114: il suo palpito si
siccome di nimistà u biasimo. d'annunzio, iv-2-650: egli la guardò nelle pupille
un divino / talamo è questo. d'annunzio, i-269: non io le ninfe
all'immaginario abbigliamento delle ninfe d'annunzio, ii-672: l'imagine di me nell'
pompa limpida della sua ninfale avvenenza. d'annunzio, i-373: levasi da 'l gran
rose palustri e candide ninfee. d'annunzio, i-52: intorno a noi vasta
. 2. amoreggiare. d'annunzio, vi-56: si potrebbe venire ad olimpia
niffolo, muso, grugno. d'annunzio, v-2-424: com'egli per difendersi calciava
mente? -sostant. d'annunzio, iv-1-1028: il matrimonio della sorella
-come intercalare nella cantilena stessa. d'annunzio, iv-2-1009: oe, ninna nanna,
ben visibili e netti. d'annunzio, i-263: non mai, nara,
suono o voce ben distinguibile. d'annunzio, iv-2-122: fu aperto il cancello esterno
dunque cupidità è amor del male. d'annunzio, iv-1-36: miglior poeta fu luigi
petto. -floridezza. d'annunzio, iv-2-176: in tutta la persona le
ai che sono adorne le permanenti. d'annunzio, iv-2-446: nella luce e nel
tonda del nitido mincio correa. d'annunzio, i-182: mi brilla nel calice
e nettamente sullo sfondo. d'annunzio, iii-1-144: ella appannava col suo dito
più nitido, più vibrato. d'annunzio, iv-1-481: una progressione di note
: nitida e gentil siccome stella. d'annunzio, 4-i-55: nella sala rettangolare convenivano
volto di vergine splendeva. d'annunzio, v-3-162: salì al campidoglio e
lindezza, pulizia, ordine. d'annunzio, iv-1-374: trovare sul mio tavolo in
figur. limpidità di sguardo. d'annunzio, i-784: un flessuoso / mover di
. -perfezione estetica. d'annunzio, i-37: alcaica strofe, canora,
cavalli nitrenti a test'alta. d'annunzio, iv-2-62: quando la vide così
insieme per due mesi continui. d'annunzio, iv-1-96: il rame l'attraeva più
/ e nitrivano fervidi i cavalli. d'annunzio, ii-636: s'odono su
. sonò alto un nitrito. d'annunzio, iv-2-55: l'animale si fermò
ammoniaco nitroso, nitro semivolatile. d'annunzio, ii-299: lorde le mani /
materia stessa niuno incominciamento ebbe. d'annunzio, iii-1-782: maculata voi non siete
ch'ella ne avesse un bricciolo. d'annunzio, i-129: viva e si goda
intorno gli affari dell'america. d'annunzio, iii-1-703: niuna / delle cose
ne'ritmi fulgidi di venosa. d'annunzio, 1-66: bella zacinto intravedeasi / tra'
periodo di tempo). d'annunzio, iv-1-309: la bizzarria del caso,
che nel cor mi piange. d'annunzio, 1-71: la signora de angelis,
la luce lunare). d'annunzio, iv-2-318: la luna piena, radiante
di sangue o di fiele. d'annunzio, iv-1-42: il mantello foderato d'una
gli occhi. nivei. d'annunzio, 4-ii-31: la mattina dopo, tornava
/ dicembre germini / fiori adorati. d'annunzio, iv-1-313: un fascio di rose
un banco di nuvole). d'annunzio, vi-371: su le colline cumuli di
neve; causato dalla neve. d'annunzio, i-12: fra i larghi lintei scossi
vergine (una persona). d'annunzio, v-2-300: caterina d'alessandria..
capra per sollevarlo con sicurezza. d'annunzio, v-2-815: il cavallo [del gattamelata
a trento e a trieste? d'annunzio, v-1-631: il filibustiere nizzardo avvolto nel
focolare sopra i due ginocchi. d'annunzio, iv-1-83: -riceve? -me, no
del contenuto del pezzo musicale. d'annunzio, i-694: sonerò qualche vecchia aria
ii-401: la rima [di d'annunzio] è sicura e nobile e piena
l'uomo agli occhi altrui. d'annunzio, iv-1-249: aveva anche 'posato 'una
che senza sicurtà prestin denari. d'annunzio, i-549: -orsù, voi tutti,
un aspetto della natura). d'annunzio, iv-1-421: la primavera, quella bontà
una ladra genìa di paladini. d'annunzio, iv-1-35: sotto il grigio diluvio democratico
sciagurato ad ascoltarlo dal basso. d'annunzio, v-3-94: andava fiutando rovistando frugolando
immortalità beata, il secondo. d'annunzio, v-3-319: questo vendicatore [fle-
delle mani e dei piedi. d'annunzio, iv-1-903: dentro una specie di bara
di nocchi e di punte. d'annunzio, iv-2-963: stormiva il leccione al
e gli chiamano ancora 'nodi '. d'annunzio, ii-736: i sòveri nocchiuti al
del marito / di livia. d'annunzio, iii-2-88: il monaco traba..
colore di nocciola. d'annunzio, iv-2-961: lunella accompagnava col cenno
nòcciolo, manco un vinacciuolo! d'annunzio, iv-2-888: le albicocche pendevano mezze
vuoto. lucini, 4-113: per d'annunzio [la filosofia di nietzsche] è
la corda tesa s'appunta. d'annunzio, i-1088: il manco piè qual
, dalla banda di fuora. d'annunzio, v-2-142: la rotella del ginocchio
cambiare stile e modi al governo. d'annunzio, iii-1-831: non t'accostare,
istantanea- mente l'umana creatura. d'annunzio, v-1-811: pareva che la scrosciante
il corpo dalla percossa nociva. d'annunzio, iv-2-704: incredibile era la forza
in dentro il pel sia intero. d'annunzio, v-1-375: in un campo di
come quello di un caprone. d'annunzio, iv-2-900: maravigliose erano le due
con vie più d'un nodo. d'annunzio, iii-1-76: ella trae dal seno
, / obbedienti al pettine. d'annunzio, iv-1-43: dalla nuca i capelli,
gola e mancare il respiro. d'annunzio, iv-1-233: mi toglierei dalla gola
licenzia non ristretta in alcun nodo. d'annunzio, iv-1-554: nella sua voce era
coll'amore e coll'arte. d'annunzio, iv-1-322: le parve che per
alcuni alberi stilla la gomma. d'annunzio, vii-48: le travi sono consunte
filare venti nodi, almeno. d'annunzio, v-3-66: la meno rapida delle nostre
grossa mazza ricurva e nodosa. d'annunzio, iii-2-223: ne prodotto ha il seme
nodosi e i piedi enormi. d'annunzio, iv-1-425: sul limite di un
si opposero con ogni forza. d'annunzio, ii-152: concave mani / di nodose
giugnere al sommo delle virtù morali. d'annunzio, ii- 315: seppellita ho
il vin del funeral convito. d'annunzio, iv-1-107: -tutto, proprio, è
la donna caduta nell'ignominia? d'annunzio, v-1-1022: i disertori non siamo
! c'è ancora da amare! d'annunzio, v-i- 1064: a noi!
altri a una scelta dichiarata. d'annunzio, v-1-1083: chi non è con noi
abbandono, di silenzio. d'annunzio, i-650: nel giardino, che al
i morsi dell'interno rimordimento. d'annunzio, iii-1-636: mi fu a noia
patto egli poteva trovare lavoro. d'annunzio, iv-2-769: « partire, sempre partire
specie nomade, di quelli che ad ogni annunzio di nuovo giornale accorrono agli uffizi di
continuamente, con trasferimenti frequenti. d'annunzio, iv-2-95: nasceva costui dall'accoppiamento
amadriadi alberga / fors'anco. d'annunzio, iv-2-411: la virtù di stirpe,
passi a me sola accostarsi. d'annunzio, iii-2-221: il nome tuo con voce
trepido / e reverente affetto. d'annunzio, ii-643: non ho più nome.
di una buona ebrea eunice. d'annunzio, ii-269: navigatrice sei, / thalassia
sesta, nona, vespero. d'annunzio, iii-2-215: le nere vele / ti
-pronunciato (un nome). d'annunzio, iii-2-251: sta in ascolto, protesa
rosso e appoggiata sulla mannaia. d'annunzio, v-1-244: meglio mi piace la zàgara
sapea scrivere il suo nome. d'annunzio, v-1-218: mi chino a leggere la
mai, mai, intendete? d'annunzio, iv-1-19: il suo nome, heath-
di dio quel nome sona. d'annunzio, i-621: il suo nome / pio
gli splendori del tuo nome. d'annunzio, iv-1-539: io consideravo la vita
. lucini, 4-50: [d'annunzio] cadde... nella esagerata nomenclatura
tumuli / la morta schiera sta. d'annunzio, iv-1-7: la visione del paesaggio
di quel che sembrava dal nomignolo. d'annunzio, iv-2-8: nella spiaggia lo chiamavano
i colpi, nominava i caduti. d'annunzio, iv-1-479: io ti veglierò,
una sola volta in vita sua. d'annunzio, iii-2-1033: udendo da quella voce
avreste i cavalier turbarsi / a quel annunzio, e mesti e sbigottiti, /
, che veleggiava verso negroponte. d'annunzio, iii-1-636: un giovinetto / degli
scoti. -sostant. d'annunzio, iv-1-519: -vedi qui giovanni di scòrdio
cui era diviso l'egitto. d'annunzio, ii-167: nel nomo d'arsìnoe
dormiva. non aveva pianto. d'annunzio, iii-2-190: il peccato m'è
perché non va mica bene. d'annunzio, iv-1-9: io pensai, scorato:
se non se alcuni dopo morte. d'annunzio, iii-1-403: la comnèna non si
non uno fallava il segno. d'annunzio, iv-2-751: ella guardò una donna
odio coperto d'ironica noncuranza. d'annunzio, iv-2-191: andava sola, camminando
volete restar servito? ». d'annunzio, iv-2-577: ogni volta che la buona
altre forti piante della vistola. d'annunzio, iv-1-77: il passaggio della principessa
ed affetto fra gli stranieri. d'annunzio, iv-1-778: gli parve d'essere
cerca il suo perduto amor! d'annunzio, iv-1-586: quel cranio pareva composto
giusti, dal marradi e da d'annunzio. carducci, iii-12-207: sin dalla
del palagio della 'intelligenza '. d'annunzio, i-435: o poeta gentil,
/ a sud, a nord. d'annunzio, i-119: già, fantasima /
, dell'europa settentrionale. d'annunzio, v-3-478: eccoti una coppa per la
nortico / del trovador l'ambascia. d'annunzio, 4-ii-154: ha una castità di
tipiche di tale razza. d'annunzio, iv-1-41: egli infatti,..
e versarla dal punto più alto. d'annunzio, ii-889: laggiù, presso la
; canone artistico. d'annunzio, i-1089: somigli, o discòbolo,
minacciata, / le carni sue. d'annunzio, iv-1-591: più che nei medicinali
: mia moglie ammalò di nostalgia. d'annunzio, iv-1-622: io compresi ch'ella
tale stato d'animo. d'annunzio, iv-2-27: non era brutto biasce:
nostrali o uasi naturalizzati. d'annunzio, iv-2-294: i mercanti i
l'altrui parve al castiglione un tristo annunzio di servitù. -sostant.
salme / son disgiunte in eterno. d'annunzio, v-1-296: guatava in su,
-con uso pronom. d'annunzio, iv-1-661: ella soggiunse abbassando il
-con uso pronom. d'annunzio, iii-1-882: all'alba tu andrai /
berto, nel nostro re! d'annunzio, iv-1-275: -noi verremo a star
la fiamma e la gioia! d'annunzio, iv-1-218: com'è debole e
dipreme ai nostri innanzi a tutto. d'annunzio, v-1-62: al umiltà o di
muta la guardia lassù al timone. d'annunzio, v-3-52: piacevami infondere il
dei giornali che ne parlano. d'annunzio, iii-1-1223: non trovo più la
, mandami a dire la somma. d'annunzio, redazione di un giornale) nei confronti
che illumina 1 " assommoir '. d'annunzio, iv- 1-150: una qualunque concordanza
il notaio iacopo da lentino. d'annunzio, iv-2-189: il notaro gaiulli,
sieno già i più frequenti. d'annunzio, v-2-404: sono capace di notare
e a chi tocca tocca. d'annunzio, iv-1-82: notò un altro carrettiere
e l'altra, come te. d'annunzio, iv-2-1249: vi sovviene, o
una ballata di francesco landini. d'annunzio, iv-2-894: è la notazione del silenzio
bruno, pieno di benevolenza. d'annunzio, iv-1-40: non aveva dentro di
per me e sul disprezzo per d'annunzio, il quale io non notifico.
i nostri hanno presa peschiera! d'annunzio, iv-1-60: come dal gruppo partivano risa
'ma non 'sentiti '. d'annunzio, iv-1-103: la sua avventura con
e vereconda dello stile dantesco. d'annunzio, v-2-165: mi fisso nella faccia smunta
guerra. -sostant. d'annunzio, iv-2-1293: non era più un passo
afa delle loro sudice camerucce. d'annunzio, iv-2-953: perché tanta febbre?
sola il mio cuor solo stassi. d'annunzio, ii-35: allora, come una
rompere le tenebre delle vie. d'annunzio, iv-1-263: era una notte di
/ ne scopra il nuovo dì. d'annunzio, fv-1-860: il padre * aveva
, solitaria, immensa notte. d'annunzio, v-1-3io: piero orsini è contro
avviavano alla volta di sicilia. d'annunzio, ii-188: nottetempo / ella l'occultava
, serpentina o nottivaga specialmente. d'annunzio, iv-i- 935: ippolita cercava
intento ad esplorar da un antro. d'annunzio, v-1-174: sùbito le mie mani
pudiche e taciturne / le stelle. d'annunzio, 1-68: ad un sorriso de'
che corse invan palpine nevi. d'annunzio, i-696: oh il terrore del
case liete / di patrizio garzon. d'annunzio, v-1-83: pare che i suoi
e diffusi per le spalle. d'annunzio, iv-2-975: la massa cupa del lungo
caratterizzato dalla fioritura in tale d'annunzio, v-1-165 tit.: notturno.
opera scritta nel 1916 da gabriele d'annunzio costretto al buio e all'immobilità dalla
gli sprazzi del sol ridea. d'annunzio, i-220: l'arboscello pieghevole s'infiora
villaggi e delle case circonvicine dava l'annunzio che la nobile comitiva si avvicinava. ghislanzoni
ma ero anche assai stanco. d'annunzio, iv-1-236: fatemi preparare la colazione
e dolcissima novella, / o caro annunzio, che mi promettete / che tosto
la nostra patria è vile. d'annunzio, iv-1-892: la madre di misericordia,
maraviglia, sentendo il racconto o l'annunzio di una cosa strana, che non
villanzoni che siam sempre scamiciati. d'annunzio, iv-1-252: nessuno meglio di lui sapeva
lo splendor di quei pregi. d'annunzio, 1-365: ancora mi si leva
cinque o sei anni. d'annunzio, iv-2-411: vivendo in roma, io
essa fu mozzo il capo. d'annunzio, 3-355: novellarono dell'incendio d'una
di più in più popolare. d'annunzio, v-2-742: per ferdinando mi sentivo
così facilmente ammazzabile da novellini. d'annunzio, iv-2-1225: la promessa sposa aveva
è costituito da novelle. d'annunzio, iv-1-656: in questi scrittori non può
sarebbe astenuto da partiti arrisicati. d'annunzio, v-2-716: per far della vetustà nota
famiglia perduta, pare la consoli. d'annunzio, ii-1089: un alito fresco /
suolo / io mi pensai. d'annunzio, i-7: a 'l bel sole de
castagno] come cresce ardito! d'annunzio, iv-1-423: le sue mani virili erano
grazie novelle del prezioso dono. d'annunzio, iv-1-88: una felicità piena,
di continuo la propria azione. d'annunzio, ii-576: ti dirò...
, 6-116: fiacco era ancora l'annunzio dell'anno novello. -che sta
e caldo è san martino! d'annunzio, 1-814: era una sera gelida e
fanno la novena per trovar marito. d'annunzio, iv-1- 621: -sai, sono
trovando soprattutto nel pascoli e nel d'annunzio due sagacissimi cultori. -anche agg.
le stelle ad una ad una. d'annunzio, v-3-146: gianni di vico prefetto
i freddi muri del monastero. d'annunzio, iii-2-354: entrò. mi si scagliò
diciassette di diversa forma e grandezza. d'annunzio, iii-1-842: sorelle, per lavarmi
nome al novero degli associati. d'annunzio, v-1-115: la decima [corporazione]
la sera). d'annunzio, iv-2-51: la piccola finestra era aperta
ecatombeo le feste di minerva. d'annunzio, ii-826: novilunio di settembre! /
questo sarebbe il novissimo pei preti. d'annunzio, v-1-235: le risse delle rondini
prolusione e fu solennemente fischiato. d'annunzio, iv-1-613: il vecchio si fermò
trattar male i loro novizzi. d'annunzio, iv-2-848: s'udiva un coro di
/ comperar trine e pizzi. d'annunzio, v-1-596: i cadaveri negli ospedaletti
petre fa egli e il torcimanno. d'annunzio, i-292: doni / recate a
quelle che scampan la morte. d'annunzio, iv-2-1195: prima di udire la nota
delle proprie doti e capacità. d'annunzio, iv-1-84: ogni nozione della realità fuggiva
alle nozze civili del chiarini cino. d'annunzio, iv-2-147: le nozze si celebrarono
pane, allora rimangono totalmente emancipati. d'annunzio, iv-1-262: i suoi tre anni
, / nel vespero migrar. d'annunzio, v-1-313: il cielo è velato.
, oscura. ojetti [in d'annunzio, ii-xxx]: i ricordi, i
: i nubigeni in fuga. d'annunzio, v-2-552: prima che il nubigena si
fortuna della razza e attempate. d'annunzio, iii-2-303: la figlia d'un iddio
-nero, fosco come nube. d'annunzio, 1-817: va', povero sonetto,
mattinata nubilosa fredda e piovosa. d'annunzio, iv-1-789: egli teneva gli occhi
sogni e fantasie. d'annunzio, i-43: va nubivaga turba con rabido
! non assai bevesti! ». d'annunzio, i-651: ondeggiano sul feltro i
di resa, di sottomissione. d'annunzio, iii-2-1098: l'assassino che si confessa
risolvetti di estirpare anche questo. d'annunzio, iv-v 1-776: era, secondo
sulle parti molli senza nudarle. d'annunzio, iv-1-8: le nudò il polso e
nel suo convesso come nel concavo. d'annunzio, v-3- 125: egli vagava
. - anche al figur. d'annunzio, iii-2-139: -o diona, discìngiti,
, così nudata, suonasse. d'annunzio, i-96: a la riva un bel
cosiddetto accusativo alla greca. d'annunzio, i-473: quindi, protesa le stillanti
82: il re, udito sì amaro annunzio e vistosi nell'arma nudata la nuda
-polito, levigato. d'annunzio, vii-60: per sei gradini discendono nel
emozioni (lo sguardo). d'annunzio, iv-2-1040: ella aveva ancora quel viso
nei più intimi sentimenti. d'annunzio, v-1-303: egli vuole che quel cuore
, di latte e di velluto. d'annunzio, iv-1-97: tra le cose più
termine del ciclo vegetativo). d'annunzio, iv-1-227: i girasoli in cima ai
fedele di uno stato interiore. d'annunzio, ih-1-1158: le contratture della dissimulazione
come dio l'ha fatto. d'annunzio, i-51: in candor pario nude
salti su '1 cocchio. d'annunzio, i-584: mentre booz dormiva,
paletta. -sgusciato. d'annunzio, iii-1-26: anche il suo piccolo viso
loro una visita così straordinaria. d'annunzio, v-3-760: si passava per un
nugoli: in gran numero. d'annunzio, iv-1-924: egli agitava rabbiosamente una
passa / su i nugoletti. d'annunzio, i-46: fra le tue chiome il
meno, e l'onor nulla. d'annunzio, iv-1-7: nulla eguagliava la grazia
l'altro se non potersi conoscere. d'annunzio, iv-1-75: - credo che sia
-estremamente flebile e tenue. d'annunzio, iii-2-1064: ha una voce da nulla
come quello di un nume. d'annunzio, iii-2-233: levò la faccia ardente /
/ superba figlia dell'egioco giove? d'annunzio, iv-2-1172: ben era un'ora
questa umanità, come so-le ondate. d'annunzio, iv-2-249: ora, una volta,
/ i limiti dell'umana ragione. d'annunzio, iv-1-395: la d'una stessa
ritesserne, ricostruirne la mia vita. d'annunzio, iv-2-848: diritto su l'argine
o a una pagina fluviatile di d'annunzio, allora si sente nella distanza fra
dato, e se occorre dà anche l'annunzio con campanelli, con un colpo o
ora è il numero civico 262. d'annunzio, iv-1-279: egli voleva scoprir la
, scortata da svizzeri e linea. d'annunzio, iv-1-105: vagheggiava nel tempo medesimo
nùmeri senza accenti senza rime. d'annunzio, v-2-396: mi basta una breve
piacere vi sugge i primi sconforti. d'annunzio, i-323: qual su 'l polito
una fortezza d'ogni villaggio. d'annunzio, ii-693: lo spazio immenso era
sapete movere / il piè danzando. d'annunzio, iii-2-135: le sette danzatrici altocinte
e numerosamente accompagnarle e terminarle. d'annunzio, v-2-810: tutto è cristallo numerosamente
napoletani e di briganti calabresi. d'annunzio, v-1-185: mi stupisco udendo una
petali (un fiore). d'annunzio, iii-1-59: tu m'hai veduta bella
cosa in paragone del bisogno. d'annunzio, iii-2-116: tra colonna e colonna
fosse 'numerosa 'ed elegante. d'annunzio, ii-1124: tutto è voce numerosa
tra il parlare e '1 cantare. d'annunzio, v-2-125: le pieghe delle vesti
cavalli / con mischia oscena. d'annunzio, iv-1-658: come si spensero
il luculleo, il caristio. d'annunzio, 3-353: logge sorrette da ordini
quest'arco non poteva esser che un annunzio degli dei e la deità, che vi
dei, o come loro incarnazione. d'annunzio, i-160: erme cillenio canto,
nuntìus 'messo, messaggero; messaggio, annunzio 'e nuntium 'notizia ', da
cospiravano a fargli del male. d'annunzio, ii-612: quel che ieri mi nocque
su la superficie del globo. d'annunzio, 4-i-62: pesci nuotanti in mezzo ad
femmina in gran piatto portata. d'annunzio, 4-i-156: ella si avvicinava alla
in un vapore di lacrime. d'annunzio, i-181: a te libo, o
ed ai remigatori, / terribile. d'annunzio, iv-1-980: io potrei farla morire
quell'immobile superficie d'argento. d'annunzio, iv-2-121: i delfìni nuotavano nella
pera cotta nuotava un verme. d'annunzio, vi-156: su l'acqua verdastra
vogliosi di nuotar nel pianto. d'annunzio, iv-1-50: 1 lunghissimi cigli velavano
l'emersa / testa frangean. d'annunzio, v-2-716: le tre notatrici dell
l'arte è costretto. d'annunzio, i-507: le chiome leggere /
-a ondate successive. d'annunzio, iv-2-59: gli effluvi delle acacie s'
novamente davanti a quelle facce. d'annunzio, iv-1-125: mentre egli non giungeva a
ma sì delle cose. d'annunzio, iv-3-11: lì di faccia alla
virginei pensier della tua mente. d'annunzio, i-622: e le coglierebbe ella
vertici / de l'alpi. d'annunzio, i-220-tit.: vere novo.
/ ciò in carta bammacina. d'annunzio, 5-483: la vittoria di samotracia
originale, ricco di trovate. d'annunzio, iv-1-91: andrea le pareva sempre
, alla quale collaborarono pirandello, d'annunzio, verga, fogazzaro e tutti i
in un invio di nuovi uomini. d'annunzio, i-191: arridi, o mare
quelli che abbiano idee vecchie. d'annunzio, v-1-627: il vino nuovo fa scoppiare
i nuraghi dell'isola misteriosa. d'annunzio, iii-1-1200: ora va', tornatene lassù
che mi nutrica come madre. d'annunzio, iv-2-133: imparò che la terra
umano porta nudrimento e prosperità. d'annunzio, iv-2-77: era la fame canina
che struggesse la passione nel cuore. d'annunzio, iv-1-29: dopo una così lunga
. siero la zucca. d'annunzio, iv-1-543: giunse finalmente alla badiola 12
ombreggia / col capo suo fiorito. d'annunzio, i-222: da la putredine le
e tutto nudrito di sapienza civile. d'annunzio, iv-1-268: la sua facoltà precipua
la conservazione è continuata creazione. d'annunzio, iv-1-600: la trovo debole, molto
un nuvolato sempre più distendentesi. d'annunzio, vi-967: siamo sotto il nuvolato
il verde ed i fiori. d'annunzio, iv-1-141: un viluppo di nuvoli
/ un nuvolo di fiori. d'annunzio, vii-131: nuvoli di fumo nero si
. lucini, 4-124: [d'annunzio] convoca cristo alla disputa, facilmente
addosso un nuvolo di seccature. d'annunzio, v-1-897: il mazarino si vantava di
evoca l'immagine delle nozze. d'annunzio, v-1-244: meglio mi piace la zàgara
alla spicciolata in opuscoletti nuziali. d'annunzio, i-673: acque, cantate il carme
il piacere dei sensi. d'annunzio, i-469: li usignoli i fiumi ed
filato. -pànico. d'annunzio, iv-1-144: un senso di letizia nuziale
, proprio, nulla ». d'annunzio, iv-2-9: o che ci hai negli
/ vanno al misterioso timbuctù. d'annunzio, i-4: all'occhio riarso ecco
truppa stette vicino a perirvi. d'annunzio, iv-1-616: se tu sarai obediente,
umano (un vestito). d'annunzio, vii-12: tutta la vita di un
c'è verso a ridurli obbedienti. d'annunzio, iii-1-74: ecco la cera:
obbedienza e d'onore. d'annunzio, v-1-136: a lui [il comandante
ch'io mi sono proposto. d'annunzio, v-1-251: non era se non un
, ed obbedendo al fato. d'annunzio, iii-1-185: che colpa ha dunque
: nel resto son mezza viva. d'annunzio, iv-1-123: il polso è delicato
d'alessandro in ogni cosa. d'annunzio, iv-1-389: compresi che veramente, poche
edifizi sono prescritti a date forme. d'annunzio, iv-i- 121: -ecco l'
poesia, a estasi obbligatorie. d'annunzio, iv-1-157: ella... faceva
far comodo, te la do. d'annunzio, v-1-935: questa gente seppellisce l'
/ obbrobrio laverà nostro paese! d'annunzio, iv-2-1125: « capace di tutto
cero all'altare del santo. d'annunzio, v-3-123: ludovico deliberò di partirsi
propizio alle loro obbrobriose macchinazioni. d'annunzio, iii-2-254: figlia del sole,
estetico, mostruosamente brutto. d'annunzio, iv-2-432: da una settimana all'altra
, un mobile). d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli
'obbiettiva allo spirito '. d'annunzio, iv-1-617: mi pareva che qualcuno a
dalla balistica, dalla nautica. d'annunzio, v-1-609: mi riconobbe [il
, alla formazione della scienza. d'annunzio, iv-1-414: ragionando così per medicare
romori e nelle obiurgazioni. d'annunzio, v-2-448: alle veementi obiur
nera oblianza cieca e sorda. d'annunzio, iii-1-859: il sonno d'oblianza
che solo odora quando è colto. d'annunzio, i-495: le naiadi in lunga
! -con metonimia. d'annunzio, i-20: l'immensa solitudine secura /
della letteratura primitive ed antiche. d'annunzio, i-716: solo ne la memoria oggi
d'obblio e di silenzio. d'annunzio, i-505: discende da'cieli stellanti
cieco oblio di due naufraghi. d'annunzio, iii-2-113: lungamente egli beve l'
dolce oblio spargete, o stelle. d'annunzio, 1-216: vennero leggiadre creature /
la realtà circostante. d'annunzio, iv-1-940: ella era tutta assorta in
, oblioso di tutto il resto. d'annunzio, v-i- 416: è immemore
ov'ei fu prima scritto. d'annunzio, iv-1-88: una felicità piena, obliosa
indugiar con securtà non ponno. d'annunzio, iv-1-696: egli, dal basso,
de'profumi il fascino del canto. d'annunzio, iv-1-27: egli alfin obliava;
mia s'adagia e si riposa. d'annunzio, iv-2-633: la ripresa del coro
e quindi percorrere linea lossodromica. d'annunzio, v-1-314: sono passati diciotto
cambiamento di obliquità delle stesse. d'annunzio, iv-2-742: osservate ora le parti più
anche malanimo, rabbia). d'annunzio, iii-1-978: il mio viso..
mal detersa / luce sul mar. d'annunzio, i-179: da l'argentina volta
e restie non diam quartiere. d'annunzio, ii-557: l'obliquo lenone, imputridito
lo sdegno tuo troppo forte. d'annunzio, iv-2-1334: ogni foglia come una
-incerto, dubbioso. d'annunzio, iii-1-57: tu avevi terrore del mio
nume, una divinità). d'annunzio, iv-2-415: le moltitudini si chinerebbero
parallela o non perpendicolare. d'annunzio, iv-1-16: l'obelisco era tutto roseo
della razza gialla). d'annunzio, iv-1-44: era un segretario della legazione
sonno obblivioso il qual mi grava. d'annunzio, ii- 497: il filtro
un lumicino circondato da fiori freschi. d'annunzio, iii-2-345: entra teseo, di
voce dotta, lat. obnuntiatio -ónis 'annunzio sfavo revole '(del
cassa dell'obolo di san pietro. d'annunzio, iv-1-926: tra la polvere apparve
il piccolo obolo di bocca. d'annunzio, iii-1-1151: quel tuo caronte trasteverino
diaccio d'una compassata venerazione. d'annunzio, i-1107: nell'antitempio è il traffico
di miniera d'oro obrizo. d'annunzio, v-1-1096: non cinque libbre di
e i suoi migliori gamberi? d'annunzio, ii-42: or la figlia d'icario
saranno messe un po'in pace. d'annunzio, ii-430: acca larenzia lucra da
13. dimin. ocherèlla. d'annunzio, iii-2-993: in fondo sono più ocherella
, sonava anche l'ocarina. d'annunzio, v-1-91: siamo dentro la baia nemica
mali, in questa guisa parlò. d'annunzio, iv-1-277: il vedovo biondiccio e
la luna già immersa nell'occaso. d'annunzio, iv-2-264: era il cielo,
/ fiammante, o colli. d'annunzio, i-m: o bianca nemesi, /
rossi e gli occhiacci grigi. d'annunzio, v-2-484: a un brontolio più
si erano gonfiate di umore. d'annunzio, iv-1-58: ella era alta e
voce fra quel mormorio di pietà. d'annunzio, iv-1- 691: alessandro memmi
coll'occhialino tutte le donne. d'annunzio, 1-280: la contessa di santa-
cornicione del palazzo dei trao. d'annunzio, iv-vi-571: un'occhiata di sole
partic. di era). d'annunzio, i-43: alma cimòtoe da '1 crin
innalza europeo nembo di guerra. d'annunzio, ii-723: o uomo occhicèrulo, m'
- anche sostant. d'annunzio, iii-1-1069: l'occhichiara [atena]
di vedere nel futuro. d'annunzio, iii-1-1100: volontà occhichiara, figlia di
faceva talvolta incontrar nel cammino. d'annunzio, v-2-504: avevo tutto il tempo di
/ fogliame azzurro la pervinca occhieggia. d'annunzio, i-193: per te le frutta
, era orlatrice di occhielli. d'annunzio, iv-1-42: la sera seguente, egli
suo cuore infagottato di lardo. d'annunzio, iv-2-276: la pappagorgia e le labbra
-con valore avverb. d'annunzio, iii-1-6io: drappi di seta lavorati ad
e se tu arrivi guarda ». d'annunzio, i-14: l'occhi-glauche figlie di
talora in viso alle persone. d'annunzio, v-1-212: rivedo le sue mani al
, che gli abitava dirimpetto. d'annunzio, i-413: catntava mollemente; /
per un occhio ovale lucente. d'annunzio, iii-1-789: un'apertura verticale, lunga
perdita d'oc- -chio. d'annunzio, i-92: la strada prolungasi dritta
nelle terze 'laudi ', d'annunzio ha sfoggiato un virtuosismo meraviglioso e ci
pietoso alla nostra madonna addolorata. d'annunzio, iv-2-190: gli occhiolini verdognoli di don
lampi e scintillar le stelle. d'annunzio, iii-2-98: ha dietro a sé la
un dolce ben lievitato!. d'annunzio, ii-305: oaor dell'eterno / frumento
da fianco la spada occhiuta. d'annunzio, hi-1-582: io vo pel mio cammino
occidentali se ostile ad esse. d'annunzio, iv-2-834: quel giorno s'intrattenne col
ti getti nelle pallide fiumane. d'annunzio, iv-1-475: su l'orizzonte occidentale
rimaneva ben poco del giorno. d'annunzio, i-80: via pe'risi de 'l
di fronte al sole occidente. d'annunzio, iv-2-1010: le balze erano piene
le mani / al sole occiduo. d'annunzio, iv-2-264: era buona ora
rosei occidui fumi / vanenti. d'annunzio, i-182: dava murmuri freschi il
occidua valle sopra il lago aperta. d'annunzio, ii-71: tacita era la via
tratto divenuti cattivi, inaccessibili. d'annunzio, iv-1-821: egli le tolse il
nella terminologia scientifica). d'annunzio, iv-2-1012: la gora si rigonfia e
usato nellaterminologia scientifica). d'annunzio, ii-293: o strada...
-turato (il naso). d'annunzio, ii-63: ci ritraemmo, con nari
, l'occorrente da scrivere. d'annunzio, iv-1-769: accanto, in piedi
grandezza del suo fasto occulta. d'annunzio, iv-1-791: appariva manifesta la cura
le occulte ragioni delle cose. d'annunzio, v-1-318: tutto è sogno, e
, gli luceva negli occhi. d'annunzio, iv-1-102: quali eran mai le
qualche polverosa scansia si sta occulta. d'annunzio, iv-1-18: l'ombra, ovunque
aspettato con un misterioso timore. d'annunzio, iv-1-24: i presentimenti oscuri,
non essere più reticente. d'annunzio, iii-2-1062: bisogna... che
posto nel di lei cuore. d'annunzio, iv-1-37: bisogna... evitare
lucini, 4-184: egli [d'annunzio] non sa sottrarsi al fascino di
di cui ragioniamo). d'annunzio, iv-1-297: conveniva a lui occuparsi della
coronamento della sua poesia [di d'annunzio]. -d'occupazione (con
emerge (un'isola). d'annunzio, ii-667: precipite / caddi nel gorgo
altro (una traversata). d'annunzio, ii-291: o thalassia, sibilla /
musica, uno strumento). d'annunzio, iii-1-358: nella lontananza il clamore è
, idrocaritacee, naiadacee). d'annunzio, iv-1-324: pareva che quegli alberi rameggiassero
bianche del candore della perla. d'annunzio, iv-2-580: -ah, perdita,
-con valore aggettivale. d'annunzio, i-43: icieli ridono, tonde lampeggiano
pendice / tenea la casta artemide. d'annunzio, -177: un corno d'
ultimo fiume oceano senz'onda. d'annunzio, ii-664: le correnti dell'oceano /
, amo i tuoi veli! d'annunzio, li-m: il colosso equoreo solca /
a un grande cadavere deformato. d'annunzio, i-64: intraveggo, là giù
sul cielo e sul mare. d'annunzio, i-788: in questi oceani di rosee
e manifestazioni della natura. d'annunzio, i-20: ne 'l sentimento de l'
luccicante come se fosse metallo. d'annunzio, 3-369: femmine quasi ignude,
color d'ocria dipinti sul muro. d'annunzio, iv-1-226: pel soffio costante del
cutanea, laringea, stomacale. d'annunzio, iv-1-580: la piccola faccia turgida,
ebbero un lampo di gioia. d'annunzio, i-909: co '1 capo su 'l
si vede da negligenze metriche. d'annunzio, ii-481: gli canteremo [all'
, iii-2-172: alla musa odiernissima. d'annunzio, iv-1-35: il grigio dilùvio democratico
possono volarne fuori, le lasciano. d'annunzio, iv-1-379: -vattene, vattene,
affetto / vi lascio in libertà. d'annunzio, iv-1-274: andrea vide quelle mani
caro mio raggio d'amore. d'annunzio, v-1-291: mi rimettono sul letto
soliti baobab rugosi, odiosi. d'annunzio, iv-1-379: gridò, fuori di
odoranti / e le selve sonore. d'annunzio, i-255: da l'alta erba
di un determinato odore. d'annunzio, iv-2-677: il ponte di rialto mostrò
-con riferimento a una persona. d'annunzio, iv-2-6: ella amava lori, amava
odorare una boccetta di profumo. d'annunzio, iv-1-294: e quell'incognita? -gli
senza odorare la volontà del greto. d'annunzio, v-1-381: entra l'aria. indovino
. -di animali. d'annunzio, v-1-606: la preda odorava di salsedine
pieno de'flauti delle capinere. d'annunzio, iv-1-1032: gli passano nello spirito
d'uomo o di ferro. d'annunzio, iv-1-68: le signore, fra quell'
al grave e improvviso odore. d'annunzio, 1-95: un odor fresco di pesce
simile a quello delle uova corrotte. d'annunzio, iv-1-379: un altro giorno mentre
è 'soave e odorifero '. d'annunzio, iv-2-511: certi versetti paiono grondare
d'ontani e d'odoriferi cipressi. d'annunzio, iv-1-1041: ella disciolse i suoi
nell'estate odorifero e ricreante. d'annunzio, 4-ii-170: un cristallino cielo di
la candida odorifera facella. d'annunzio, iii-2-117: i soffi della
emanazione di effluvi odorosi. d'annunzio, 1-371: il legno di ginepro crepita
/ sull'odoroso cortice dei pini. d'annunzio, iv-1-797: limitava lo spiazzo un
tenero / e rilevato fianco. d'annunzio, iii-1-475: come il giullare fa
notturne / del nuzial mistero confidenti. d'annunzio, i-196: si frangono tacque odorose
terra e la sibilla un'offa. d'annunzio, iii-2-287: d'un altro udii
gli altri non ti offendano. d'annunzio, iv-1-186: -mi perdonate? -osò
istato di tornare all'offensiva. d'annunzio, v-3-64: le corazzate concentrate a
era il solo suo prossimo. d'annunzio, iii-2-301: tèseo / schiacciò sotto
nel bacino riguardava enrico quinto. d'annunzio, iv-1-679: pel disgusto delle piccole
altri regali in quantità straordinaria. d'annunzio, iv-1-65: il perito gridava, con
lo avevo aiutato sol per dovere. d'annunzio, iv-2-95: le offerte del fior
premeva che l'offerta venisse indirizzata. d'annunzio, iv-1-67: un centauro intagliato in
prima e dopo la consacrazione. d'annunzio, v-1-656: alle prime voci dell'offertorio
volta a colpire l'avversario. d'annunzio, iv-1-128: andrea rimase nel viale,
una orecchia ed alla prossima tempia. d'annunzio, iv-1-118: * brummel ',
codesto prete di vecchissimo rito [d'annunzio], venuto poco fa ad officiare,
gli ufficiatori di tale ecclesia. d'annunzio, iii-1-744: parisina si avanza verso
far l'essenza d'oro! d'annunzio, iv-2-674: di contro al palazzo la
lietamente occupato tutto il dì. d'annunzio, iv-1-26: elena gli offerì la tazza
amore. -appannamento. d'annunzio, iv-2-99: orsola saliva fin là,
qualche tardità, qualche offuscamento. d'annunzio, v-3-276: da una molecola del
intorbidamento (della vista). d'annunzio, 1-104: erano delle serate terribili,
gli specchi e su i cristalli. d'annunzio, ii-740: un'ansia repentina il
(un'immagine). d'annunzio, iii-1-96: della mia persona io non
dell'offuscata ragione si spegnevano. d'annunzio, iii-2-116: il senzapòllice, già
. visuale, visivo. 'annunzio, v-1-429: a partire dai duemila metri
tutto,... attiri [d'annunzio] un vivo desiderio di accostarsi alla
di credersi e sentirsi vittima. d'annunzio, iv-1-137: in questa temporanea morte
roba, la merce '. d'annunzio, iv-1-17: tutti quegli oggetti, in
, considera com'io vivea. d'annunzio, iv-1-412: io dissoluto obliquo e fiacco
che sono intorno nate le viole. d'annunzio, i-37: oggi bella ti fai
e pei bisogni dell'oggi. d'annunzio, iv-1-116: andrea pensava, guardandolo:
in tutti i sensi perfezionati. d'annunzio, ii-748: non vi stupite già che
assa per le ogive vetrate. d'annunzio, vi-in: la porta puro
il centro di gravità. d'annunzio, vii-288: tocca [il sole]
tale (un trucco). d'annunzio, i-64: sotto le ciglia più bruni
a lui una giusta retribuzione. d'annunzio, iv-1-156: nelle sue relazioni con
. -ogni volta. d'annunzio, iii-1-787: parvemi ogni otta / la
semispopolate anche per la paura. d'annunzio, ii-1080: assi aguzzò, ficcò
una capanna sola nel deserto. d'annunzio, iv-1-66: donna elena porse la
della persiana e dell'araba. d'annunzio, iv-1-551: ognuna delle sue parole
incontrando una persona cara. d'annunzio, iv-1-20: -oh, elena! finalmente
brava signorina del terzo piano. d'annunzio, iv-1-177: -francesca s'era già
per il monumento parigino a michelet. d'annunzio, i-1070: oe, ninna nanna
non ne dovete avere più. d'annunzio, iii-1-1018: oi te, gentiletta!
bene! è un delitto grosso. d'annunzio, iv-1-52: -io vidi qualche cosa
sempre / parto da te. d'annunzio, v-2-231: ora nel mio contrappuntizzare
quante lagrime sparsi per te! d'annunzio, iv-2-1273: ohimè, messer gesù,
allegria, contentezza. d'annunzio, iii-1-802: -tutta di verde mi voglio
, allegria, contentezza. d'annunzio, iii-1-802: -tutta di verde mi voglio
effluvi e murmuri ne la sera. d'annunzio, 11-688: un'altra era con
-titolo di un poemetto di g. d'annunzio, contenuto in alcyone (e a
di quel libro). d'annunzio, ii-669-tit.: l'oleandro.
oleastro che sporgea dal masso. d'annunzio, iii-2-356: dietro l'argine è
ma formata della felicità comune. d'annunzio, iv-2-906: tutta l'ellade si
(una fiaccola). d'annunzio, ii-747: sette di pino belle faci
il vino bene ogliente e dolce. d'annunzio, v-3-433: io vi prometto di
mèsse, / franser tua possa. d'annunzio, i-763: i roseti olenti /
che emette l'odore). d'annunzio, ii-766: sorgea la forma esatta /
cipolla, l'aglio olente. d'annunzio, ii-62: la donna di pirgo ci
e profane che parevano vere. d'annunzio, 1-472: io, per esempio
valore spreg.). d'annunzio, vi-390: un gesso annerito -le mani
volgare ricerca di eleganza). d'annunzio, 1-74: le molle capelliera oleosa di
una foresta inalbera d'antenne. d'annunzio, v-3-813: i tre pinguini escono ancóra
olio (una persona). d'annunzio, iv-2-928: il soffocatore della vampa era
all'altare sfolgorante e olezzante. d'annunzio, iv-2-29: guardò istupidito con occhi
confidente e olezzante di muschio? d'annunzio, i-45: domani / i tuoi
fiori / non mai veduti. d'annunzio, i-764: l'olezzo / che intorno
sarti, armaiuoli, calderari. d'annunzio, v-2-132: -dateci un poco dell'
sentire il suo odore sacro. d'annunzio, iii-2-126: -alzate l'inno!
di legni cedrini e di olibano. d'annunzio, i-152: o giovinetti, alzatemi
ma contro arte bianca. d'annunzio, ii-73: i grandi oligarchi /
diventare i tiranni dei tiranni. d'annunzio, iv-2-421: su l'uguaglianza economica
fiorente gioventù bramosa delle corone. d'annunzio, ii-83: l'ambiguità della morte /
espressione olimpiadi moderne). d'annunzio, v-1-702: l'uomo veramente libero è
greci nell'arte del canto. d'annunzio, 5-485: odo il suono dell'
oracolo avuta / già la risposta. d'annunzio, 1-66: ivan gli alati suoni
, un paesaggio). it annunzio, i-800: dietro a'colli virenti 'l
, zitto come un olio. d'annunzio, vi-35: il mare è quieto
... olio puzzolo. d'annunzio, i-225: spargono del più dolce
ammalata ricevette l'olio santo. d'annunzio, iv-1-228: in quella casa una sola
e persa uliva sui balconi. d'annunzio, i-61: i pingui incensi olivano.
far venire l'acquolina in bocca. d'annunzio, ii-802: pacifera è l'oliva
fico nettareo la canuta oliva. d'annunzio, i-355: da cesare nume benigno
dell'aura or verde or bianca. d'annunzio, i-1108: pur mi sovviene di
quella naturale del frutto dell'olivo. d'annunzio, 4-ii-30: li guardò con i
fronte olivastra incorniciata dai capelli. d'annunzio, iv-i- 93°: il banditore.
entrò in grazia al primo aspetto. d'annunzio, 1-73: vidi la duchessa sforza
, coltivato a olivi. d'annunzio, vl-449: monteggioli sul poggio olivetato.
ulivigno, ma puro di linee. d'annunzio, iii-1-317: è giovane, sottile
. / erano un bosco. d'annunzio, ii-576: dolci le mie parole ne
loro da liane ed orchidee. d'annunzio, ii-73: il serto / leggiere d'
dentro il meridiano ozio dell'aie. d'annunzio, 1-88: da'grandi olmi lontani
lo divisero co'riti consueti. d'annunzio, iv-2-401: mi divora un desiderio
, l'essenza del cristianesimo. d'annunzio, iv-1-284: pensavo: « l'
- anche sostant. femm. d'annunzio, v-1-1065: fu detto il nome giusto
all'artiglieria ed al treno. d'annunzio, iv-2-915: la famiglia palpitante vigilava
, anche, profumi. d'annunzio, iii-2-324: in questa / olpa è
se ne rifà con gli altri. d'annunzio, iv-2-378: ebbi due o tre
lo copriva di oltraggi volgari. d'annunzio, iii-2-78: scuote la criniera sotto
. fucini, 4-104: egli [d'annunzio] vide elena... sottoposta
splendore di sole che illumina europa. d'annunzio, iv-2-434: il vecchio principe di
danza smisurata. d'annunzio, iv-2-936: vana teneva su le ginocchia
ragionevoli e in condizioni disastrose. d'annunzio, v-3-670: il colonello compiano inalza
, il re manfredi di svevia. d'annunzio, v-1-80: sono i marinai d'
è pieno di attrattive. d'annunzio, iv-1-89: talvolta, l'anima,
sensibilità estrema, molto sensibile. d'annunzio, iv-1-822: un gaudio che oltrepassasse la
che ha doti eccelse. d'annunzio, iv-1-971: quasi pareva che un'anima
tempo; profeticamente perspicace. d'annunzio, iv-1-336: tutto il suo essere s'
m'aspetta / la titti. d'annunzio, iv-1-84: ella era là, oltre
mio: altrimenti sarei un ladro. d'annunzio, ii-576: ti dirò per qual
, entro, vado oltre. d'annunzio, iv-1-923: poco oltre, un uomo
veano i due più oltre. d'annunzio, v-1-87: lode al signore iddio
più oltre in ipocrisie parlamentarie. d'annunzio, iv-1-164: noi resteremo a schifanoja
-sopravvivenza dopo la morte. d'annunzio, v-i-ii: perché siete oggi qui convenuti
di là dei monti. d'annunzio, v-i-ii: popolo grande di genova,
colore azzurro oltremare. d'annunzio, iv-2-4: su tutta quella sanità forte
ti porterà mica via oltre mare? d'annunzio, iii-1-266: ascolta. ella è
/ rondine, e canti. d'annunzio, i-404: i preziosi panni / che
la sua lingua d'oltremare. d'annunzio, iv-2-119: poiché era di natura
partic. all'africa. d'annunzio, v-3-664: pei combattenti d'oltremare ho
: le dieci canzoni in cui d'annunzio esaltò la guerra italo-turca del 1911-12 e
col titolo di merope. d'annunzio, ii-853: italia, alla riscossa,
, i-1145: il poeta [d'annunzio] ricorda alla patria le strofe delle sue
la fede cattolica fu morto. d'annunzio, ii-974: san luigi re di francia
o colorito con tale sostanza. d'annunzio, iv-2-880: fuggi per le stanze contigue
di un elemento naturale. d'annunzio, iv-2-32: le montagne brune in lontananza
di lumaca in suo sentier. d'annunzio, iv-2-920: eccola - disse vana
bell'oltremarino buttato per tutto! d'annunzio, iv-1-148: d'innanzi a lui certi
capanne lucenti / di tinte oltremarine. d'annunzio, iv-2-303: non so qual lenta
.: dipinto d'azzurro. d'annunzio, iv-2-882: ella leggeva con gli occhi
altri 'l poter vinca o pareggi. d'annunzio, iv-2-1291: se tanto era
cosa. -sostant. d'annunzio, iv-1-149: il verso è tutto e
oltremonti ottenne ammiratori ed amici. d'annunzio, iv-2-563: più oltre ancora sembrava
ttale, avendo oltrepassato jesi. d'annunzio, v-2-349: ome entravamo nell'
avevano invitato ad una festa! d'annunzio, iv-2-449: da che ho oltrepassato
(un sentimento). d'annunzio, iii-1-1091: mirabile fato, quello del
, or porti in calma. d'annunzio, iv-2-432: le negre radici scoperte [
irresistibile (un sentimento). d'annunzio, i-272: improvviso il ricordo d'una
diceva un omaccino sui sessanta. d'annunzio, v-2-602: una sera, a
vennero premurosi a fargli omaggio. d'annunzio, iv-1-78: ella s'avanzava così
riferimento ad animali). d'annunzio, i-277: nitrivano i poledri con un
famiglia il celibato ornai pesava. d'annunzio, iv-1-12: perché ella voleva partire
chiamasse pei loro nomi cristiani. d'annunzio, i-450: viviana, non più forse
ferita, e lo confisse. d'annunzio, iv-1-247: la moceto ha, dicono
stan / ammusando i cavalli. d'annunzio, i-202: dolce godere e l'ombra
senza scorgere mai il sole. d'annunzio, iv-1-87: un silenzio profondo ingrandiva
rauco suon de la tartarea tromba. d'annunzio, iii-2- 369: « che
obbietti / fingon l'ombre lontane. d'annunzio, ii-741: alla sabbia del tempo
ombra / del trocadero. d'annunzio, iii-1-96: della mia persona io
ed umidezza agli occhi consueta. d'annunzio, i-909: co 'l capo su
la fronte / ombrano al cavaliero. d'annunzio, iii-1-645: e così giovine sei
. farsi triste, malinconico. d'annunzio, iv-1-357: portava un velo nero sul
qualche stagno ombrato di ninfee. d'annunzio, vi-425: un prato verde e molle
faccia ombrata dalla prima lanugine. d'annunzio, iv-1-910: il labbro superiore ombrato
-torbido (lo sguardo). d'annunzio, i-677: ne'profondi occhi impudichi,
/ la chiami l'agnello. d'annunzio, iv-2-1067: il grande lec- ceto
le ombreggiavano naturalmente le tempie. d'annunzio, i-53: l'irte chiome ricinte d'
cui ombra studio le georgiche. d'annunzio, vii-30: più in là -a
di colore or scuro or chiaro. d'annunzio, iv-1-54: quelle palme un poco
torlo si avanza coll'ombrellino spiegato. d'annunzio, iv-1-no: la sua testa,
impiegata ad onore di dio. d'annunzio, iv-2-73: il viatico s'incamminava
.). -ombreliùccio. d'annunzio, v-3-94: andava fiutando rovistando frugolando
, piena di molti lacciuoli. d'annunzio, iv-2-575: la riva distendeva il
e paurosa di questa selva? d'annunzio, i-405: tu, delia, con
per il eioco delle ombre. d'annunzio, iv-2-1292: sul canalozzo la morgana
e guizzante ecco un'ombrina. d'annunzio, ii-740: infra l'ombrina e il
e di morte). d'annunzio, iv-2-893: rimirò la filigrana del soffitto
le prime età dell'uomo fino all'annunzio messianico impersonato nei profeti e nelle sibille
amica, e perdonami l'omelia. d'annunzio, v-1-983: gli italiani..
a modo loro, l'omelia del d'annunzio. c. e. gadda,
che se ne ricava. d'annunzio, ii-776: disteso avea l'omento,
immutato nell'odio all'imperatore. d'annunzio, iv-1-4: il nostro vivere è
8. primitivo, selvaggio. d'annunzio, i-263: non mai, nara,
in giù si chiama umero. d'annunzio, iii-2-2oa: la prende l'uomo per
, povero, senza pretensione. d'annunzio, v-1-811: il nemico interno..
, e mostrati alli preti. d'annunzio, v-2-220: chi sa quale fantasma batte
a la sua leggiadrissima omicida. d'annunzio, i-601: la creatura bella ed
insieme bersaglio al piombo omicida. d'annunzio, iv-1-119: l'imaginazione gli fingeva.
4-49: aveva pur creduto [d'annunzio] di essere suscettibile di donare una
un po'il loro messia d'annunzio. accòliti, responsi oraeoieschi e qualche po'
: la complessità dei personaggi del d'annunzio è tale e tanta che ciascuno sembra continuamente
piantano i tuoi cari tedeschi. d'annunzio, iv-1-115: il suo 'trai- ner
mille cinquecento monete d'oro. d'annunzio, iii-1-1194: in quel mare d'
un'oncia nel tuo capo. d'annunzio, i-1106: forma perfetta, necessaria
dell'austerità carducciana fatto da gabriele d'annunzio con parole di fuoco e magnifica onda
col brigadiere nel camerino del teatro. d'annunzio, iii-2-174: il navarco esce seguito
anima e nei sensi di giulia. d'annunzio, iv-1-31: un'onda di tristezza
fanciulli, attenti con luminosi sguardi. d'annunzio, iv-1-285: era in lei una
lago marino invisibile a mezzogiorno. d'annunzio, ii-744: quando il sol declina,
9. ricurvo. d'annunzio, ii-550: la vittoria piegò verso le
di riso empie la villa. d'annunzio, i-843: due barche d'accanto passano
di sangue avvolgermi il cuore. d'annunzio, iv-1-680: parve a giorgio di
ammonticellato il piano del campo. d'annunzio, ii-649: il cielo è nivale /
poco a poco il lume. d'annunzio, iv-1-678: egli la guardava,
sovente i fuochi e l'ira. d'annunzio, ii-491: tu sapevi / che
è sparsa e rilevata quella costiera. d'annunzio, iv-2-497: la carne del mento
le corde onde era stato avvinto. d'annunzio, ii-491: nato non era /
; xiii * -i73: ricevuto quest'annunzio, feci immediatamente por manó perché tutto
/ alla dea nostra ». d'annunzio, iv-2-422: nel combattere coi nostri
attestava le pulsazioni rapidissime del cuore. d'annunzio, 4-ii-18: ella veniva cantarellando un'
quinci ondeggiante e senza senno. d'annunzio, tv-1-733: il senso ch'io ho
il guerriero dall'elmo ondeggiante. d'annunzio, i-321: quasi che d'odorato
: ondeggianti favori della corte. d'annunzio, iv-1-68: nella sua mobilità,
(una figura). d'annunzio, iii-2-68: intra due pilastri..
che qual marina spuma ondeggia. d'annunzio, i-103: ecco per le scale
, e non si risolvea. d'annunzio, iv-1-110: ella si schermiva, ondeggiando
italia, 11 tuo nome. d'annunzio, i-13: ilare / palma battevi a
estens. errante, vagante. d'annunzio, iii-1-1080: l'esultazione ingannevole dei
lucini, 4-96: ha sorpreso [d'annunzio]..., nella collettività
in fango s'è reducto. d'annunzio, iv-2-872: egli la rivedeva [isabella
/ t'assidi al rezzo. d'annunzio, iv-2-27: il fieno s'alzava,
/ nell'ondulamento del mare. d'annunzio, i-916: l'acqua sembra un ammasso
-movimento armonioso, sensuale. d'annunzio, iv-1-23: dai suoi gesti, dalle
orientale nella seduzione muliebre napoletana. d'annunzio, iv-1-163: per andrea quella
altro, diritto rigido quasi sdegnoso. d'annunzio, iii-1-63: sopraggiungono le altre spie
/ sparsa d'isolette di carrubi. d'annunzio, i-92: i poggi /
a un piccolo cappello a tuba. d'annunzio, tv-1-9io: la sposa, fresca
undulazióne o vogliamo dire ondate. d'annunzio, iv-1-970: le quasi impercettibili ondulazioni
in un testo poetico. d'annunzio, iv-1-152: a traverso le ondulazioni del
di recondito e secretissimo godimento. d'annunzio, v-3-277: cinque dei suoi piccoli
, il suo corpo). d'annunzio, vii-18: due donne l'una accanto
uno specchio d'acqua). d'annunzio, vi-752: mare grigio - onduloso.
': caricare, aggravare. d'annunzio, ii-674: l'ode, foggiata di
sciolse animosamente le ancore ancor egli. d'annunzio, ii-130: tornammo alla nave ancorata
concreto: pesante, greve. d'annunzio, i-5: ornate di purpuree bende il
a rubare e batter la madre. d'annunzio, i-240: ne le botteghe di
tasso, 2-17: s'ode l'annunzio intanto, e che s'appresta / miserabile
una lamina prominente di ferro. d'annunzio, ii-226: il cielo è su noi
tomba del serpente pitone. d'annunzio, v-2-604: potendo quel punto della città
elegante figura di tuccia vestale. d'annunzio, ii-196: anche munichia / ha
spiccarsi da una incisa onice antica. d'annunzio, iii-2-99: -sul petto ha l'
di mani femminili). d'annunzio, i-249: ella intreccia dal curvo ago
di tale minerale. d'annunzio, 4-ii-19: guardò quella piccola mano
soddisfazione da tutto. d'annunzio, v-2-203: sensualità onnigodente.
il patriziato sono onnipossenti neutjngheria. d'annunzio, i-641: simile a un nero
che mi fece all'ananno. d'annunzio, iii-1-274: la vita degli occhi è
anche a dio onnipotente di benedirti. d'annunzio, iv-1-589: d'innanzi a quel
che domina una vasta estensione. d'annunzio, iv-2-1190: la notte non è onnipresente
contemporaneamente in più luoghi. d'annunzio, v-1-570: se io avessi il dono
ha la vista potentissima. d'annunzio, v-2-160: il pittore di maria maddalena
quella gente alla sua famiglia. d'annunzio, iv-1-589: d'innanzi a quel sonno
saturno trovar l'onniveggente / figlio. d'annunzio,
di un'ora determinata. d'annunzio, iv-2-258: lo strepito [dello starnuto
essi prestabi- liti). d'annunzio, v-2-229: già sapevo ascoltar l'acqua
le orgogliose voluttà della mente? d'annunzio, rv-1-278: il ricordo del suo
baldini, 9-229: inventò [d'annunzio] la 'strofe lunga 'tutta snodata
caro oltraggio alla compagna il volto. d'annunzio, iii-1-529: quegli oricanni / d'
orti oricellari, messer zanobi? d'annunzio, iii-1-239: io ho un pezzo
gli acidi cangiano in rossa. d'annunzio, iii-1-615: è il violetto dolce
crazie la libbra l'orichicco. d'annunzio, ii-709: spicco la susina afra dal
strada a mancina ». d'annunzio, iv-2-486: certo un sentimento
semivelato e del corpo quasi nudo. d'annunzio, iv-i- 506: somigliavo quei
ai fianchi da una semplice cintura. d'annunzio, i-540: mirinda e il fido
italica al lusso orientale del vaticano. d'annunzio, iv-1-223: la barba divisa in
settentrionali e la poesia cavalleresca. d'annunzio, 4-ii-175: ancora dura nei popoli
finse di non sapere orientarsi. d'annunzio, v-1-950: lasciatelo...
; indirizzarsi nella vita. d'annunzio, iv-2-701: la tregua gli era trascorsa
su una facoltà spirituale. d'annunzio, iv-2-794: nelle linee del suo volto
io pendeva incerto nella risposta. d'annunzio, iv-1-46: egli pendeva nel dubbio
piaci e quanto mi se'bella! d'annunzio, iv- 1-954: l'adriatico diveniva
settimana, pendo da te. d'annunzio, iv-1-745: non si stacca mai
ogni pendìo, per ogni vetta. d'annunzio, iv-1-718: oh la corsa folle
si saglie per gli scaglioni. d'annunzio, iii-2-196: le maestranze si accingono
intese la pendola sonare le due. d'annunzio, iv-2-1193: ogni interno doveva avere
pendolo nella cassa di noce. d'annunzio, iv-1-1040: nel silenzio, giorgio percepì
: penzolante, oscillante. d'annunzio, vii-305: l'ostruzione di kumbur è
pendule / mentre veglian le streghe. d'annunzio, 1-613: il fuso pendulo che
ombra / pace, o signore! d'annunzio, iv-i- 763: egli si
bocca / di numidica scimia. d'annunzio, iv-1-97: con un braccio pendulo e
sono sopra la testa ristretti. d'annunzio, iv-1-962: chiome pendule come
le capre pendule / l'acetosella. d'annunzio, i-287: i massi immensi /
dal cono / d'un abete. d'annunzio, i-512: arde qualche fanale,
, gli strilli / della calandra. d'annunzio, vi-217: 'ode a tratti
della tela che non si tesse. d'annunzio, iii-1-827: a voi doni [
una corda risultano non attortigliati. d'annunzio, v-2-668: nella fossa campanaria penzolavano
-particolarmente idoneo a congiungersi carnalmente. d'annunzio, ii-125: di congiugnimene maestro / fui
mia luce il penetrabil dardo. d'annunzio, iii-1-759: nel rombo de'miei polsi
pallida / sul morbido guanciale. d'annunzio, iv-1-568: quel luogo era veramente
, sinuosa e penetrante fino all5osso. d'annunzio, iv-1-133: ferita toracica, al
prese una intonazione dolce e penetrante. d'annunzio, iv-1-27: la sua eloquenza era
, non crede al peggio. d'annunzio, iv-1-74: la scoltura rivelava una
, con sue penetranti parole. d'annunzio, iv-1-174: ella aveva nel conversare
nelle stive, nelle prigioni! d'annunzio, i-280: pare una selva fossile
uso recipr. unirsi intimamente. d'annunzio, iv-1-89: ambedue non avevano alcun
fino al di dentro si vede. d'annunzio, iv-1-100: una sera, tornavano
penetra le ossa e le fibre. d'annunzio, i-327: vino immateriale in coppa
stolto! / penetrarmi non puoi. d'annunzio, iv-2-347: fu quella la prima
e intenderle tutte, spassionatamente. d'annunzio, iv-1-3: nella galleria sciarra eri
di essere in prigione. d'annunzio, iv-r-12: egli era tutto penetrato
nell'acqua o nell'aria. d'annunzio, v-1-952: un fratello del sia,
penose contingenze della mia vita. d'annunzio, v-1-553: la coscienza umana è
nord continentale e delle isole. d'annunzio, v-3-36: tutti gli italiani sono marinai
sul fiume per forse mezzo chilometro. d'annunzio, iv-2-1028: dal vertice della rupe
alle sue rive, alla penisoletta. d'annunzio, i-830: oh bella tra '
, di inganni e di trabocchetti. d'annunzio, iv-2-817: simile alla penitente,
tutti in abito di penitenti. d'annunzio, v-3-123: quando l'orfano ventenne
di bava e di sangue. d'annunzio, iv-2-105: la testa di lei,
dante immagina per trovato poetico. d'annunzio, iv-1-892: tutto il popolo trasse
peccati penitenzia. -espiare. d'annunzio, iii-1-605: giorni / e notti al
penitenziali e le mostruosità rituali. d'annunzio, iv-1-904: quella [donna]
ogni dì i salmi penitenziali. d'annunzio, iv-2-75: i clerici genuflessi ripetevano
essenziale degli apparecchi del volo. d'annunzio, iv-1-701: la tortora, sbigottita,
o di penna o di legno. d'annunzio, v-1-300: la penna d'una
par cangiata nello stilo greco. d'annunzio, iv-1-96: il rame l'attraeva più
chietti di gemme, picchiapetti. d'annunzio, 1-212: la faccia spiritosa di
suoi pennacchi di color di rosa. d'annunzio, iv-1-218: delfina e muriella agitavano
pennacchi di fumo si innalzano lentamente. d'annunzio, i-779: tu guardavi, etna
cappella, quattro figure di profeti. d'annunzio, vi-504: un soffitto con pennacchi
simil. lungo e appuntito. d'annunzio, i-1023: arde su noi come pennata
/ ricorda il tempo vecchio. d'annunzio, iii-1-514: si vedono uscire dalle
quanto un pennecchio di stoppa. d'annunzio, iii-1-546: in cima delle picche
con cui s'impastano i cartoni. d'annunzio, v-2-834: questo mastro di pennelle
che mi ci desse due pennellate. d'annunzio, 1-505: mette sulla tela la
viale, dimenticate per incuria. d'annunzio, v-1-247: imbruniva. l'ombra
dei capolavori dell'arte antica. d'annunzio, v-2-344: rideva graziosamente impazientito il
volte e le pareti intorno. d'annunzio, iv-1-35: ebbe a secondo maestro piero
. -opera pittorica. d'annunzio, ii-532: come innanzi a un giardin
capuana, 15-208: quando veggo il d'annunzio toglier di pugno i pennelli e la
corpo della penna). d'annunzio, v-2-467: una mattina trovammo infìsso,
ali atte al volo. d'annunzio, ii-775: i falchi gli sparvieri e
e sulle antenne / s'arrampicàr. d'annunzio, iii-2- 1165: un immenso stormo
, forte di negri dolori. d'annunzio, iv-1-449: le rondini talvolta quasi
penombra della via ancora affollata. d'annunzio, 4-ii-14: in penombra le file dei
/ a cui penosamente sospiravi? d'annunzio, iv-1-898: nelle béttole...
verona: erano gli ostaggi. d'annunzio, i-815: oh quella notte!
che mi riesca cosa sopportabile. d'annunzio, iv-1-390: -fra dieci, fra quindici
ci fermeremo alle sue fermate. d'annunzio, v-1-675: dietro quel vecchio banco veggo
espressione, il volto). d'annunzio, iv-1-564: era per me visibile di
rimase a quella notizia! '. d'annunzio, iv-2-375: pensate, pensate,
spinge l'uscio con paura. d'annunzio, v-1-17: pensavano in sé: «
merito delridea non è vostro. d'annunzio, v-1-277: penso all'arte di quel
a sé non è giusto. d'annunzio, v-1-323: giuseppe maggiora non pensa se
si pensa che gli diano retta? d'annunzio, 8-171: né muriella né il
ricevuta e chiedendo del nome. d'annunzio, v-1-83: siamo qui dieci uomini
è la scienza che esperimenta. d'annunzio, 2-22: venne una bianca figlia