; annerito; intorbidato, offuscato; annebbiato; velato di caligine. -anche al
nebbia (v.). annebbiato (part. pass, di annebbiare)
: venne l'inverno: l'inverno annebbiato, fangoso, interminabile di parigi. pea
targioni tozzetti, 12-3-265: cristallino un poco annebbiato, di figura quasi cubica, d'
i-97: per rispetto del presente tempo, annebbiato dalla nebbia della invidia. machiavelli,
sulla morte d'ascanio... stette annebbiato un pezzo, e che ora è
giudice del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno. fogazzaro,
specchio de'miei amori ideali restò talora annebbiato dal fumo dell'umana palude, l'
stamani mi sono destato di malumore e annebbiato, rimpiangendo le mie giornate intime e
il martello; il tuo cervello è annebbiato. sei una bestia ferita a morte che
lacrime agli occhi. per un istante, annebbiato, non sentì le parole dei due
annuvolato. - al figur.: annebbiato. magalotti, 4-169: riede intanto
specchio de'miei amori ideali restò talora annebbiato dal fumo dell'umana palude, l'
appannatissimo). velato, reso opaco; annebbiato, offuscato. - anche al figur
mi attirava, baffi rossicci, sguardo annebbiato e solitario. -per simil.
. 2. figur. velato, annebbiato (lo sguardo, gli occhi)
,... cristallino un poco annebbiato, di figura quasi cubica,.
. mascardi, ii-198: si vede annebbiato il sereno d'una tramontana bellezza,
verbose. soffici, v-1-345: il frutto annebbiato, smorto di tristi elucubrazioni, di
i-325: venne l'inverno: l'inverno annebbiato, fangoso, interminabile di parigi.
omero. -figur. torbido, annebbiato (lo sguardo). montale,
di creazione. moravia, viii-255: annebbiato, sviato, imbrogliato dalle mie fantasie,
v. ficosecco. -fico vieto o annebbiato o afato: fico ancora acerbo che
si scorgeva un tratto di mare dolcemente annebbiato dallo scirocco. -distesa, estensione,
5. figur. letter. annebbiato (l'occhio). poliziano,
atmosferiche, ecc.); velato, annebbiato (il sole, la luce)
abbonda! -ant. offuscato, annebbiato, velato (un corpo luminoso)
sale sulla coda? -offuscato, annebbiato (gli occhi, lo sguardo).
giovane inconscio, un poco assorto, annebbiato d'infanzia. 5. ant
. -per estens. ottenebrato, annebbiato, intorpidito (i sensi).
bevute dalla bocca dell'infimo orizzonte / annebbiato di mare. -figur. d'
3. figur. letter. velato, annebbiato (un astro). pindemonte,
tolta. -letter. offuscato, annebbiato, oscurato. groto, 1-23:
eleganza. -per simil. annebbiato, ottenebrato (la vista).
2. figur. stravolto, acciecato, annebbiato (dall'ira, dalla passione)
può aprire bocca. — annebbiato, velato, indebolito (un occhio,
, oscurato, intorbidato, rannuvolato, annebbiato (il cielo, l'atmosfera)
6. rannuvolato, offuscato, annebbiato (il cielo, l'atmosfera,
giudice del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno: un mescolarsi
uno ha il fondo cristallino, alquanto annebbiato di lividastro. = deriv. da
di brume mattutine. -offuscato, annebbiato (l'occhio, lo sguardo).
del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno: un mescolarsi
vuoto, spento o, anche, annebbiato, velato, gonfio (l'occhio)
ostro. = deriv. da [annebbiato, con suff. di valore peggior.
pupilla nebbiata. = forma aferetica di annebbiato (v.). nebbieggiare,
per le avverse condizioni atmosferiche; fico annebbiato. jahier, 2-113: ottobre
del femore con la tibia, tutto annebbiato e deformato; nella seconda nega
nero, dalle lunghe ciglia gialle, annebbiato dal sonno, i girasoli dormivano a capo
, velato, schermato; appannato, annebbiato. ottimo, ii-298: io
l'animo, i sentimenti); annebbiato, obnubilato, ottenebrato, ottuso,
13. intorpidito, obnubilato, annebbiato (una persona, le facoltà mentali
. 3. confuso, disorientato, annebbiato, obnubilato, offuscato; distolto dal
un colirio possente a serenar il guardo annebbiato, perché possa scorger da lungi la
suo piglio reciso ed austero m'avevano annebbiato l'intelletto. sbarbaro, 4-28:
a ciascun artista, ma il frutto annebbiato, smorto, di tristi elocubrazioni,
aria distratta, il volto rosato e annebbiato nel quale lucevano gli occhi e si
sviscerava le tenebre fuggitive, ferimmi l'occhio annebbiato. lemene, ii-337: nei campi
giudice del bene o del male il talento annebbiato od illuso d'ognuno: un mescolarsi
il suo 'chatvue 'si era annebbiato, e le ruotelle del suo 'brik
. 10. velato di foschia, annebbiato (la luce). barilli,
(un tessuto). -scherz. annebbiato dai fumi dell'alcool (la mente
luminosa altrimenti che sfumato, indistinto e annebbiato. comisso, vi-87: lorenzo godeva
-che appare alla vista offuscato e annebbiato a causa della distanza, dell'oscurità
? 9. offuscato, annebbiato per le lacrime, per il dolore,
sviscerava le tenebre fuggitive, ferimmi l'occhio annebbiato. 3. far scaturire la fiamma
, lo sguardo); offuscato, annebbiato (la vista). ippiatria,
, lo sguardo); offuscato, annebbiato (la vista). giamboni,
-non percepire distintamente le immagini, risultare annebbiato (gli occhi, la vista).
. -per estens. offuscato, annebbiato; spento, stanco (gli occhi
moravia, 28-217: quel remoto e annebbiato torreggiare di edifici ora ci è vicino