., che caliga, la qual annebbia e affuma tra pachino e peloro,
. caro, i-156: andava, quando annebbia e quando annotta, / culattando i
e se [il vino] m'annebbia il guardo, arde la faccia, /
qui m'arrostisce il caldo, là m'annebbia l'uggia ed io credo la noia
e il senso de la vita / m'annebbia; e pur ne libo una dolcezza
, ii-8-31: questo tempo che mi annebbia tutte le idee, che mi dissolve i
caro, i-156: andava, quando annebbia e quando an notta, / culattando
nievo, 487: l'aria si annebbia greve e cinerea; s'empie di
. rucellai, 2-8-10-255: ad ognuno s'annebbia e s'abbaglia, anzi accecasi la
caro, i-156: andava, quando annebbia e quando annotta, / culattando i
qui m'arrostisce il caldo, là m'annebbia l'uggia. 4. inaridire
nievo, 487: l'aria si annebbia greve e cinerea; s'empie di nubi
ei mi minaccia, / e se m'annebbia il guardo, arde la faccia,
califfo della suo vita annebbia. marco polo volgar., 19 (
andare: l'anima divina / s'annebbia: le caligini del fato / premon.
figlio mio! quanti fiori e frutti annebbia la politica! -avere il capo
ciechi, che turba la mente, annebbia l'intelletto; fallace, ingannevole, irragionevole
, 487: l'aria si annebbia greve e cinerea; s'empie di nubi
caro, i-156: andava, quando annebbia e quando annotta, / culattando i
vigo, con questo tempo che mi annebbia tutte le idee, che mi dissolve
nascono detti oscuri tanto, / che s'annebbia ogni mente anco più esperta / e
sole tutti i focolini de le stelle annebbia ed oscura. tommaseo, i-281:
piazza, invece, un pulviscolo d'oro annebbia tutto. sagome di palazzi, fumanti
è infame: gonfia gl'ipocondri, annebbia la mente, e sulle sue ali ne
si solleva, e tutto vela e annebbia. [. ediz. 1827 (217
(217): tutto involve e annebbia]. scalvini, 1-335: né il
mondo arcano e irreale (e gli annebbia la volontà, indebolendo le resistenze fìsiche
, riconosceremo attraverso la torbida atmosfera che annebbia l'italia la moderna nazione italiana,
è infame: gonfia gl'ipocondri, annebbia la mente, e sulle sue ali ne
malpunto, rigido e maligno, e annebbia e arrugginisce il grano. 2
sulle grasse e umide colline renane, annebbia [il vino] di una mucidità
infame: gonfia gl'ipocondri, annebbia la mente e sulle sue ali
/ che te li copre e fieramente annebbia. alamanni, 7-i- 162:
specchio, esso specchio si offusca, si annebbia. cattaneo, v-3-226: i nostri
erge vapor, che denso le stelle annebbia e gli animali offende, / tal da
s'erge vapor, che denso le stelle annebbia e gli animali offende. marchetti,
fame non rischiara il cervello, lo annebbia. -intr. con la particella pronom
sbarbaro, 1-13: un pulviscolo d'oro annebbia tutto. sagome di palazzi, fumanti
fetenti e velenosi i fumi; / annebbia l'ana all'or che denso scocca
tram ansima, sbuffa, scampanella, annebbia il mite paesaggio. alvaro, 17-304:
spira fetenti e velenosi i fumi, / annebbia l'aria allor che denso scocca /
, esso specchio si offusca, si annebbia. zucchelli, 223: doppo d'es-
un certo presentimento dal fondo del cuore mi annebbia la mente, mi snerva il coraggio
il dramma svapora, nella poesia si annebbia: soltanto la prosa può dir tutto.
la seta cruda / delle tende si annebbia d'uno strato / di sentore di frutto
tino, / massime se rannuvola ed annebbia. b. del bene, 2-319:
/ il suo califfo de la vita annebbia. menzini, 5-226: ahi del superbo
tutto si solleva, e tutto vela e annebbia. d'annunzio, iv-2-345: ella
dei delitti commessi da chiunque, si annebbia la percezione adeguata del fattore criminale dei