misera cosa è vivere ad albitrio altrui. anighetto, 229: al tuo albitrio favelli
quella per cui questo m'è avenuto. anighetto, 230: tu fai altrettale a
anima mia, cioè con amaro dolore. anighetto, 216: la dolcezza della mia
la seguente mattina gli s'apparecchiava novità. anighetto, 217: omè, che farò
nulla / al celato amoroso mio pensiero. anighetto, 239: spesse volte sotto pelle
fine della orazione, che il principio. anighetto, 253: allora, pigliando il