fatto di smalto / a foggia d'angue attorto. ciro di pers, iii-500:
alto, / di scorza come d'angue, / cari ai cambebba. alvaro,
alto, / di scorza come d'angue, / cari ai cambebba. alvaro,
: par che tutti alloggiamo in seno un angue, / che ci ammalìi, sì
che è occulto come in erba l'angue. petrarca, 323-69: punta poi nel
punta poi nel tallon d'un picciol angue, / come fior colto langue / lieta
: annunzio fu peggior che morso d'angue. serdini, ix-271: furia nel volto
/ le radici dell'erbe e venga un angue / che col velen la terra apra
perde ciascun senso / chi un venenoso angue / passando calca in mezzo ad una
: né anco il serpe che si chiama angue, è velenoso, se non è
fioretti e l'erba / giace sovente angue maligno ascoso. idem, 4-4: stampano
ben guardarne il varco / vegghiava eternamente angue feroce / con tosco rio di formidabil
fatto di smalto / a foggia d'angue attorto. idem, 3-2: spesso arsenico
e per costume / rigido tra'bei fiori angue s'asconde. durante, iii-183:
asconde. durante, iii-183: strisciando angue di vetro il rio gelato / fugga
/ giace quivi fra l'erbe ascoso un angue. muscettola, iii-388: d'angui
: ahi, come punto da mortifer angue, / ahi, di veleno il
il verso di gioia maligna; com'angue, / strisci, si attorca, snodisi
1-524: il guizzo tortile d'un angue / ebbe, fuggendo, la donna serpigna
ed alto, / di scorza come d'angue, / cari ai cam- bebba.
, 8-70: questo che divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior
furore; / e d'un pestifero angue ascolto i sibili, / che mi addenta
: conculcato morrà de l'odio l'angue / sotto i colpi gagliardi.
, / non trionfi di me l'inimico angue. rosa, 201: perch'ebbe
. / ei per invidia poi mutato in angue / èva deluse. manzoni, 830
. manzoni, 830: te sola dall'angue nemico / non tocca né prima,
né prima, né poi; / dall'angue, che appena su noi / l'
del puro tuo piè. 3. angue d'esculapio. domenichi [plinio]
domenichi [plinio], ii-810: l'angue esculapio da epi- dauro fu arrecato a
/ il suo crudo veneno asconde l'angue / tra tonde salse, e fa turbar
(o così parve) / a l'angue / raffigurato. = voce dotta
= voce dotta, comp. da angue e crinito (cfr. anguichiomato).
senza scaglia, di forma simile all'angue. se però si guarda con diligenza
anguis * serpente '(cfr. angue). cfr. varrone, 5-12:
e per costume / rigido tra'bei fiori angue s'asconde. lastri, 1-1-60:
la mano, e provo intanto / d'angue voluminoso aspra puntura. piazza, 2-30
fiore e fiore / si sta quali angue ad attoscarvi il core / quel fiero [
alfieri, 59: e d'un pestifero angue ascolto 1 sibili, / che mi
alto, / di scorza come d'angue, / cari ai cambebba. baldini,
salumiere freguglia, dal bisunto grembiule divenuto angue e cintola tutt'attomo
canaglia. monti, 2-413: colassù l'angue salito, / gl'implumi divorò,
fatto di smalto / a foggia d'angue attorto. 8. ant.
padre ardito, / peggio che fera ed angue, / crudel contro al suo sangue
lo scudo, / in cui dall'angue esce il fanciullo ignudo. 3.
come suol fra l'erba el picciol angue / tacito errare, o sotto tonde
qual erba di ponto, o di qual angue / trasse amor l'empio tosco,
diva salutata. caro, 5-405: angue... dilombato e tardo,
: ei per invidia poi mutato in angue / èva deluse, e misero preludio
). caro, 5-404: com'angue... /... dilombato
tal rondine talor, che veggia l'angue / guastarle il nido e divorar la
del tesoro / fra l'erbe il frigido angue, / tal che ancor ozi il
mamiani, 1-329: or, siccom'angue, in fredda piaggia, il verno
5-749: ecco che sen vien orribil angue, / nato dal suolo, sacro orror
8-70: questo che divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de
calcò fra gli aspri dumi / angue non visto, immantinente il fugge / trepido
5-750: ecco che sen vien orribil angue, / nato dal suolo, sacro
cane al petto pasce, al cor un angue, / l'un beve el sangue
foco, / pestifero, mordace e crudel angue. della casa, 683: terra
esculàpio (o così parve) all'angue / raffigurato. marchetti, 3-106: la
4-205: o 'l sempre desto / angue, di forza e di statura immane,
: il re di gloria che per l'angue / fu figurato dal presago mosè,
remota, / verdeggiante le squame, angue custode, / angue, ch'attorce in
le squame, angue custode, / angue, ch'attorce in flessuosa rota /
'l cigno, / l'eucnemione e l'angue di canopo / con implacabil dente e
: con incendio febril, qual rabbia d'angue / sibila nel tuo cor, morde
sfera. durante, iii-183: strisciando angue di vetro il rio gelato / fugga
/ quel sì maligno e sì terribil angue / ch'è tutto rabbia, e pur
di far crucciar, calcando, il frigid'angue. / e i serpenti non han
remota, / verdeggiante le squame, angue custode, / angue, ch'attorce
verdeggiante le squame, angue custode, / angue, ch'attorce in flessuosa rota /
perversi eretici percossa / con morsi d'angue e stocchi d'adamante. p. f
.. / non ciò che sibila angue, o leon rugge, / o freme
del tesoro / fra l'erbe il frigido angue, / tal che ancor ozi il
/ si suol levar il frigido angue. alamanni, 5-5-1089: l'impia lumaca
scoperto. durante, iii-183: strisciando angue di vetro il rio gelato / fugga,
, / pestifero, mordace e crudel angue. botta, 4-445: aggiungendo fuoco a
tutta, / da'suoi cerulei crini un angue in seno / l'avventò.
, / per liberarci del mortifero angue. rosa, 61: dite che il
fazio, v-17-26: questo si è un angue / che, per natura, uccide
tesoro / fra l'erbe il frigido angue, / tal che ancor ozi il sangue
canteo, 382: il qual [angue], de notte iberna, in lo
bel lissimo una generazion d'angue, e quali in acqua sono chiamati
b. tasso, ii-301: quel pestifer angue /... / spinge la
che è occulto come in erba l'angue. ottimo, i-119: 'una gente
sorgean socchiusi e chini, / cui d'angue il morso, o duro aratro impiaghi
l'orlo smaltato io miro impresso / angue, che di colori azzurri e gialli
). caro, 5-402: com'angue suol, ch'o sia da ruota oppresso
col volto inalberato e fero / [l'angue] si ripiega, s'attorce ondeggia
.. / come al premer l'angue inasprir suole, / rispose il pensier mio
la sua minestra; / ma l'angue ognor fra'piei se gli incapestra / dicendoli
'l mio bel pescara, / immane angue d'argento; / co'i salci e
ogn'or coi tortuosi umori / qual angue in mezzo a la città de'fiori
. marradi, 20: come un infinito angue d'argento / giù dentro l'acque
, /... / se l'angue stringe, impallidisce in volto. scaramuccia
e con mortai ferita / sarà dell'orrid'angue il capo infranto. -scherz.
damon, colei, che più d'un angue / intorno al crine scapigliato intesse.
/ a l'improvista calca un frigido angue, / ne i membri exterior subito
ch'egli assalse e vinse / l'angue lernéo in paludosa lama. spolverini,
critando tutti: 4 viva el fiero angue, / viva quel duca che porta el
punta poi nel tallon d'un picciol angue, / come fior colto langue, /
, / l'antiche spoglie rinovar qual angue. tecchi, 14-36: il mio paese
che è occulto come in erba l'angue. azzolini, lvii-46: languia l'agnella
, / dal suo velen come pestifero angue, / e poi gustasti l'aceto col
/ di quel che t'aspettava internai angue. rebora, 221: il sacerdote
'l mio bel pescara, / immane angue d'argento. -distesa marina.
ligno / la rabbia estinse de l'orribil angue, / che del suo chiaro sangue
/... / contra l'angue maligno / chiamo, ch'a tutte l'
invano; /... com'angue / sibila il colpo dentro l'aer vano
de l'uomo nasce la serpe detta angue. dalla croce, n: la
13-221: morso ha di mignatta e d'angue, / che non straccia la carne
foco, / pestifero, mordace e crudel angue. sardi, ii-250: ebbe in
vipera. l. adimari, 162: angue mortale / muove ratto a ferir chi
iii-3-20: ahi, come punto da mortifer angue, /
giusto sangue / per liberarci dal mortifero angue. -proprio di una condizione peccaminosa.
1-78: ohimè, che questo mortifer angue [la gelosia], nascostosi tra i
franco / diceva aver ucciso, orribil angue, / per lo gallico cielo:
d'amor muta risponde / a l'angue lusinghier l'aspra murena. serpetro,
purghi ogni male, / di ciascuno angue e d'ogni lor veleno, / che
dove si cova / di bugie velenose angue nocente. poerio, 3-297: l'
253: il velen che spira / l'angue ch'ai nudo mio seno s'aggira
che è occulto come in erba l'angue. cavalca, vii-183: veggiamo, per
l'orto antico, / né co l'angue poteo, né valse a lei,
, 5-190: il sempre desto / angue, di forza e di statura immane
argento / che, pari a smisurato angue, serpeggia / sul tuo passaggio trionfale,
, / dal suo velen come pestifero angue. benivieni, 1-153: io son
marradi, 20: come un infinito angue d'argento / giù dentro l'acque
, / dal suo velen come pestifero angue. alamanni, 6-15-73: era il miser
/ come al più caldo sol pestifero angue. caro, 17-38: sicuramente si maneggia
libia / leon sì fero e sì pestifero angue / che la sua ferità vinca o
, / pestifero, mordace e crudel angue. bonfadio, i-161: qual femmina
8-70: questo che divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de
/ del primo inganno il rio pestifero angue. b. tasso, ii-301: alto
togliesti all'inferno, / a quel pestifer angue / ch'ancor del nostro ben sospira
e sangue, / ma con pestifer angue, le malizie del qual sono infinite.
/ quel che parve nel gel piacevol angue. -sm. docilità di un
perché languisca il corpo fral, non 1 angue, / ma le piagate membra in
in sul fiorire, / punta da picciolo angue, / si condusse a morire.
la neve. lomazzi, 4-i-215: lo angue, preso vivo et in acqua fatto
ho sparsi, fatto avrien pietoso un angue. baldi, ii-123: allora espresse
. monti, 2-425: colassù l'angue salito, / gl'implumi divorò,
/ saliva nelle vene agli uomini com'angue / a tutti negli occhi un rumor denso
marchetti, 5-190: il sempre desto / angue, di forza e di statura immane
, e se ne duole e 1 angue, / come se tutto il mal tocchi
, / questo che divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de
lo presterò, e questo si è un angue / che, per natura, uccide
involto / a timprovista calca un frigido angue, / nei membri exterior subito langue
/ difetti ascosi, a guisa d'angue in fiore, / ne'carmi appariscenti e
13-8: scorpio la punge e l'angue la perverte, / e le locuste le
l'ovil purghi ogni male / di ciascuno angue e d'ogni lor veleno. p
8-105: rinaldo... come un angue / sopra i nimici rabbioso discende.
un ramo / cui di fulgide spire un angue avvolge? mazzini, 94-195: il
/ saliva nelle vene agli uomini com'angue / a tutti negli orecchi un rumor
aggira, / l'antiche spoglie rinovar qual angue. -ravvivare un colore o l'
tori e le nefande biade / e l'angue rio. forteguerri, 27-30: il
266: ciascun di lor parea venenato angue / riscaldato col fischio e col soffiare
che santo e mite / ci riscattò dall'angue, / demmo gioiosi il sangue /
quel falso, antico, alpestre e rigido angue. 2. figur. colmare
non langue d'amore / ma 1 angue di dolore. 3. indennizzare
/ di quel che t'aspettava internai angue. -rifl. caro, 16-35
per natura è in sé riflesso / coni'angue fa con le veloci spire / il
/ v'ha quel con coda d'angue aspra e ritorta. -piegato in
/ e sotto il sacro manto un crudel angue. l. dati, xxxvi-
tutta bella e casta abitare tra le dotte angue degli uomini. minturno, 293:
proporre scorsioni provocassono. cielo un angue / che l'universo del venen consumi /
: langue anch'egli d'amor l'angue feroce / e, deposta tra '
ferrara, 104: pensati vu'trasfigurar quel angue / che scorzo muta e giovenetto fasse
che è occulto come in erba l'angue. g. gozzi, i-4-20: il
foco, / pestifero, mordace e crudel angue. -seguire il proprio corso:
/... / contra l'angue maligno / chiamo, ch'a tutte l'
/ (et al sen più d'un angue / porrolli a trame il sangue)
con idiomi muti, / nonciò che sibila angue o leon rugge / o freme orso o
sibilo furtivo. pisani, 60: l'angue cui di veleno armò natura, /
più il sibilo tuo, o infernal angue, / assorderà fischiante / se trafitto e
/ e spettafìco, arunduco e molti angue / che pur medusa non creò col sangue
, / o come al premer l'angue inasprir suole, / rispose il pensier mio
onde il velen che spira / l'angue ch'ai nudo mio seno s'aggira
'l mio bel pescara, / immane angue d'argento, /... /
/... / fischiava un angue con tre lingue. mattioli [dioscoride]
tesauro, 9-82: di tre fiere / angue, donna, leon, fatta una
per delfici lauri / gli accerchi invece un angue / sanie stillante infesta / l'abbominevol
2-90: suol fra l'erba il picciol angue / tacito errare. groto, 1-20
: punta poi nel tallon d'un picciol angue, / come fior colto langue,
centi: e di tre fiere / angue, donna, leon, fatta una fiera
eccelsi rimedi alta ferita: / toglie un'angue di vita / la timida euridice,
èva, in tossicose trame / patì d'angue novel farti fiorentini, 126: fatto
'l mio bel pescara, / immane angue d'argento, / co'i salci e
le vene / trapassa il core com'angue o saetta. 2. per
un mugio di leon, un fischio d'angue, tal che ogni ucello dal suo
'l mio bel pescara, / immane angue d'argento, / co'i salci e
266: ciascun di lor parca venenato angue / riscaldato col fischio e col soffiare;
medici, ii-113: uccidi questo rio venenoso angue, / il qual si pasce sol
: / sacerdote ed agnel: leone ed angue: / pastor: medico pio,
/ sacerdote ed agnel: leone ed angue: / paston medico pio, ch'il
/ sacerdote ed agnel: leone ed angue: / paston medico pio, ch'il
se d'improvviso fra le spine un angue / avvien che prema, ed ei premuto
potuto dar morte a l'or- rid'angue. dottori, 1-129: la gente sua