. figur. confuso, affascinato. angiolieri, 4-13: e di lei non mi
tutto (anche cibo scadente). angiolieri, 87-6: e son sì fatto che
sm. ant. abbondanza. angiolieri, 77-5: quel fornimento / che si
/ allora meno pozo -avere abenti. angiolieri, 22-3: cento volte el dì
prep. ant. eccetto. angiolieri, vi-1-319 (21-14): mit'e
accoglieranno. 2. figur. angiolieri, 95-6: i'mi credo tener questa
indursi a credere, capacitarsi. angiolieri, 88-1: in nessun modo mi poss'
io viveraggio assai peggio che morto. angiolieri, 96-14: elli è tanta la mia
. concedere, permettere, consentire. angiolieri, 27-6: ha detto ch'aver de
scorte; corso d'acqua. angiolieri, 23-13: ed ho men posa che
, per fare un decotto. angiolieri, vi-i- (9-i3): così mi
ch'a ciascun dolor m'addita. angiolieri, 79-8: andando per la via
squarciati, con pelli di leoni addosso. angiolieri, 89-1: per ogni oncia di
, far sdegnare, irritare. angiolieri, 35-8: eo non potre'quel dicere
. stizzirsi, irritarsi, arrabbiarsi. angiolieri, 140-7: e quando la miriam,
piacenza / seconno 'l pover mio affare. angiolieri, vi-1-432 (no-8): e
con la particella pronom. cecco angiolieri, vi-1-326 (27-5): per tue
. fare affogone: soffocare. angiolieri, vi-353 (46-9): così m'
, mite, compiacente; mansueto. angiolieri, vi-1-327 (28-6): ed ancor
i lupi veder pascere ad agio. angiolieri, vii-151 (33-7): e dice
nell'emisfero boreale). angiolieri, 11-2: io averò quell'ora un
e non esser agro in domandare. angiolieri, 7-1: egli è sì agra cosa
cristinidad c'à tuta en soa rancura. angiolieri, 107-6: egli appiccat'ha con
rifl.: sgravarsi. angiolieri, 54-7: e tanto piango, che
tempo rivène - che merta ogni scoglio. angiolieri, vi1- 369 (59-8):
del tigro, che ingenera allume. angiolieri, vi-1-437 (114-7): così
prima, / sopre tal tre soliima. angiolieri, 32-2: se 'l cor
emendato, corretto; migliorato. angiolieri, vi-1-437 (114-14): e me
/ acconcio sol per uccider altrui. angiolieri, vi-1-369 (60-1): io combattei
tenerezza e di familiarità). angiolieri, vi-1-343 (39-1): becchin'amore
amistate / non ebbi anche guiderdone. angiolieri, 43-11: però eh'amor è sì
anche: ancorché, sebbene. angiolieri, vi-1-324 (25-10): se mi
non anche: nemmeno, neppure. angiolieri, 5-2: i'ho sì poco di
era giovane, come suo scoiaio. angiolieri, 63-11: m'awenne...
ragionare / di così grande affare. angiolieri, 38-10: ché le stelle del
al ferro e all'acciaio. angiolieri, 105-2: sedi'avesse millelingue in bocca
essere, con valore rafforzativo. angiolieri, vi-1-344 (39-14): l'umiltà
e disse: vatti con dio. angiolieri, vi-1-292 (1-10): or va
venire, che tanto è profetizato. angiolieri, 21-14: se non è 'n tanto
con l'impronta dell'aquila. angiolieri, 45-4: sed i'avess'un sacco
stizzirsi con violenza, rabbiosamente. angiolieri, vii-203 (85-12): i'dico
, disporsi a compiere un'azione. angiolieri, 23-4: or udirete po'com'i'
. arrischiarsi, avventurarsi, osare. angiolieri, 35-5: i'non l'ardisco la
condurre a termine, finire. angiolieri, vii-209 (91-9): non aspettar
, tornare indietro; cambiare strada. angiolieri, 61-7: quando mi vide [madonna
e condannato nell'avere e nella persona. angiolieri, 82-2: i'son sì magro
e disse alla fante molta villania. angiolieri, 13-5: e, s'i'mi
vali spalianno quel c'ave receputo. angiolieri, 29-9: avvegna ch'i'non
, a cui ho tanto offiso. angiolieri, 123-11: vostro gaio compagno e
mortale peccato... '. angiolieri, 58-8: sanza 'l su'amor
bosco. -figur. angiolieri, 53-5: i'so''nnamorato / di
modena, ecc.). angiolieri, 45-5: sed i'avess'un sacco
gozzo, la gola: bere. angiolieri, 73-8: ché la mattina, quando
rezza, con prontezza. angiolieri, 70-9: e chi dicesse: «
. ant. asino. angiolieri, 148-1: stando lo baldovino dentro un
. 2. figur. angiolieri, 91-4: e 'ngenerato fu dal fitto
/ perdo la conoscenza e la balìa. angiolieri, 8-12: ed ho en disamar
per il trucco femminile; rossetto. angiolieri, 72-7: quando mie donn'esce la
mandollo ad impendere per la gola. angiolieri, 18-3: amor, poi che 'n
beffa: non curare, dispregiare. angiolieri, 145-12: or non abbiate a beffa
ripetendo frottole; ciarlatano, imbonitore. angiolieri 137-1: dante alighieri, s'i'so'
di gibilterra). angiolieri, 140-5: deh guata, ciampol,
dal carbonato di zinco). angiolieri, 72-7: così ha 'l viso di
dial. ant. trottola. angiolieri, 54-3: qualunque giorno non veggio 'l
tornei, per armeggiare. angiolieri, 149-13: faccia come qui, che
, - « egli », leopoldo angiolieri, che in una bicchierata a new-orleans
: stare di buon umore. angiolieri, 73 * 13: deh ben abbi
), sm. poiana. angiolieri, xxxv-ii-378: ché fora a tórli un
un disavanzo; pagare un debito. angiolieri, 82-5: ed èmmi sì turato ogni
soffiare gonfiando le gote, sbuffare. angiolieri, 85-9: e buffo forte e tro
farina; buratto, frullone. angiolieri, 72-6: quando mie donn'esce la
onne malizia ria femena en nequizia. angiolieri, 28-5: e dille ca d'amor
, noia di qualche cosa. angiolieri, vi-1-441 (118-8): deh fatei
romani infino alla riva d'un fiume. angiolieri, 144-6: nepot'e zio s'
caffettino: di qualità molto pregiata. angiolieri, 135-4: lassar vo'lo trovare di
potere, pieno di orgogliosa baldanza. angiolieri, 138-2: quando ner picciolin tornò di
, che tutto ciò v'ha dato. angiolieri, vi-1-313 (16-14): e
un disciplinato fin a lo scortecare. angiolieri, 80-3: di tutte cose mi
9. disus. scambiare. angiolieri, 26-29: e * non è neun
cammello col viso volto alla coda. angiolieri, 33-11: ché solamente du'o pur
; prendere lucciole per lanterne. angiolieri, 19-3: l'amor, che m'
cane: imprecazione particolarmente ingiuriosa. angiolieri, 106-7: l'altrier li chiesi un
che 'l naturai ti fa poco durare. angiolieri, 54-9: ed i'ne son
canna da zucchero. angiolieri, 9-14: però mi facci amor ciò
: non fare il minimo male. angiolieri, 33-9: ché solamente du'o pur
più celato non sta che la serpe. angiolieri, 38-5: io ne porto tutto
/ caper quasi om non pone. angiolieri, 2-13: non per ch'io creda
, patrimonio; denaro, ricchezza. angiolieri, 82-14: ma con più struggo,
. la corona gli cadde di capo. angiolieri, 98-8: s'i'fosse 'mperator
e materiali. carducci, i-58: cecco angiolieri da siena, capo ameno, se
tentare inutilmente; abbandonarsi alla disperazione. angiolieri, 88-9: assa'potrebb'om dar del
. ant. capriccio, estro. angiolieri, 61-11: mostravas'aspra come cuoi'di
, sf. piccola capra. angiolieri, 144-1: ogni capretta ritom'a su'
prezzo. - anche al figur. angiolieri, 30-4: se'tu sì pazzo,
sdentata e mal ridotta; vecchiaccia. angiolieri, 17-7: tanto faccia dio tristi e
, con violenti e irosi rimproveri. angiolieri, 136-5: dante alighier, s'i'
figli di fratelli o di sorelle. angiolieri, 74-3: i buoni parenti, dica
10. ant. avaro. angiolieri, 76-3: così è l'uomo che
carrate: in grande quantità. angiolieri, 33-2: se tutta l'acqua balsamo
-cascar dalla fame: essere poverissimo. angiolieri, 30-9: or veggio ben che tu
a un individuo, occorrenza. angiolieri, 48-3: sed i'avess'un mi'
per castagne: non aver discernimento. angiolieri, 149-4: chi de l'altrui farina
carne che se ne ricava. angiolieri, 103-4: i'ho un padre sì
. tormentarsi, amareggiarsi la vita. angiolieri, 23-1: me'mi so cattiveggiar su
, accortezza, sagacità. angiolieri, 19-6: garzon di tempo e di
ant. tasca dei calzoni. angiolieri, 86-2: ogne mie 'ntendimento mi ricide
un impiccio, una perplessità. angiolieri, 59-14: cecco, s'una città
ed en tutte m'hai venciuto. angiolieri, 61-6: quando mi vide, credett'
. erba medicinale: centaurea. angiolieri, 122-2: un corzo di corzan m'
, cenare e mai non ha posa. angiolieri, 137-3: dante alighier, s'
nullo le vide certamente come io. angiolieri, vi-1-344 (39-9): becchin'
che del legnaggio par di salinguerra. angiolieri, 87-13: la lancia non vi
e letter. specie di birra. angiolieri, 141-4: sacci ch'i'ho cambiati
disparte, discosto, lontano. angiolieri, 28-7: [sonetto] dille ca
- in espressioni enfatiche: essere. angiolieri, vi-1-406 (90-8): i'potrei
/ que'ch'è domonio e chiamas'angiolieri. dante, xxx-71: eo giuro
. rinchiuso, imprigionato, custodito. angiolieri, 108-2: non si disperin quelli de
disappunto, di ira). angiolieri, 143-1: pelle chiabelle di dio,
. figur. letter. criniera. angiolieri, 143-8: quest'àscina comprai da'barlettai
profondo conoscitore di una cosa. angiolieri, 62-10: la quale spina amor noma
. - ant. anche cetra. angiolieri, 91-12: po'quand'i'fu'cresciuto
pare a lui che sia grave. angiolieri, 92-14: e dico fra me stesso
inezia, bazzecola, bagattella. angiolieri, 138-4: quando ner picciolin tornò di
è luce, cibo e medicina. angiolieri, 108-13: che non si dia nulla
, terra tutta veder 'n un vasello! angiolieri, vi-1-393 (80-n): po'
le cime delle torri di pistoia. angiolieri, 91-7: da la cima del capo
il panno: fare della maldicenza. angiolieri, 137-5: s'eo cimo 'l panno
creda prò d'altrui dannaggio trare. angiolieri, vi-1-326 (27-10): or veggio
sf. ant. zucca. angiolieri, 143-4: -i'son da lucca:
litri 455. 84). angiolieri, 106-7: l'altrier li chiesi un
molto mi loda porri con la foglia. angiolieri, 40-12: avvegna ch'i'di
, e piangono in luogo di canto. angiolieri, 96-5: e parrò un colombo
animo più o meno grave. angiolieri, 117-3: i'non vi miro perzar
, che si portava al fianco. angiolieri, 144-11: però consiglio che 'ntra sì
poco detto intendere non si potessero. angiolieri, vi-1-344 (39-11): becchin'amore
e vince spesse volte senza ferro. angiolieri, vi-1-369 (60-1): io
ciascun serva 'l suo corno. angiolieri, vi-1-350 (44 * 1):
, ch'è fredda e secca. angiolieri, vi-1-407 (91-1): i'ho
esteriore di una persona. angiolieri, vi-1-408 (91-n): tutto son
cagione da catuna parte mettere aguati. angiolieri, vi-1-408 (92-2): morte
gran consiglio; che fu loro concesso. angiolieri, 70-3: e'non ha tante
la morte mi conduce e mena. angiolieri, vi-1-370 (60-5): ch'
bianchi, e gli altri neri. angiolieri, vi-1-454 (129-9): però consiglio
(per disprezzo, disistima). angiolieri, 85-2: quando non ho denar,
fosse di me, vogliendoti laudare. angiolieri, 77-1: se l'omo avesse 'n
volontà degli altri conchiuse il parentado. angiolieri, vi-1-333 (31-9): ma se
. risolversi, decidere; accingersi. angiolieri, 64-3: sed i''fossi costretto
consorti per non cadere nelle pene. angiolieri, vi-1-454 (129-7): nepot'
struggersi, tormentarsi, affliggersi. angiolieri, 144-13: e, poi che d'
volea esser micidiale del sangue suo. angiolieri, 51-2: e'fu già tempo
, una condizione, ecc. angiolieri, 102-6: i'potrei anzi..
di febbre quartan'e di terzana. angiolieri, 102-7: ched e'morisse ma'de
contina / que'ch'è domonio e chiamas'angiolieri. m. villani, 3-43:
sui fin a la via publica. angiolieri, 54-10: ed i'ne son da
che del movimento del cielo uscìa suono. angiolieri, 48-5: sed i'avess'un
cui non vai forza -né misura. angiolieri, 19-11: ché contra forza senno suol
di stare a voi fiero e contumace. angiolieri, 11-12: così mi strugge [
lunga matera / certo in breve manera. angiolieri, 46-12: chi mi riprende non
difende / dal mio fedele omaggio. angiolieri, 26-3: e'non è neun con
d'addolorare, che passan le corate. angiolieri, 65 * 5: se non
cattive condizioni, conciare male. angiolieri, 72-12: e me ha ella così
v.). p. angiolieri, 793 b: colte ne sono le
essa, correnti e non correnti. angiolieri, 23-13: e tutto 'l sangue mi
passione, di un sentimento). angiolieri, 48-13: e quand'i'credev'esser
'l talento -vostro umiliato. angiolieri, 11-1: quando veggio bec- china
collera stizzosa, intimo risentimento. angiolieri, 88-7: e di corrucci e d'
fatto, una circostanza). angiolieri, 22-11: mi fa tanto dolente,
velocità. - anche al figur. angiolieri, 64-2: l'altrier si mi ferìo
ogn'om par terz'o nona. angiolieri, 87-3: i'son venuto di
de vostro dolze e debonaire core. angiolieri, 28-6: dille ca d'amor so'
immediatamente. simone da siena [in angiolieri, 150-5]: e se di corto
. ant. vincolo di parentela. angiolieri, 144-12: però consiglio che 'ntra sì
dei sentimenti, delle passioni. angiolieri (99-1): tre cose solamente mi
. casa, casato, parentado. angiolieri, 24-13: mit'e turella ne farà
la qual consuma la persona mia. angiolieri, 13-6: e, s'i'mi
ant. questione, argomentazione. angiolieri, 62-14: la mie costion non si
vantarsi di nobile famiglia). angiolieri, 120-4: udite, udite, dico
che mi fe'degno di cotanto onore. angiolieri, 32-8: se 'l cor di
gli altri è 'l suo splendore. angiolieri, 120-3: udite udite,
ciascun'altra invèr di lei chiam'ira. angiolieri, 6-10: oimè, quel punto
e lunga cotta. angiolieri, 79-1: un danaio, non che
/ la voce che sia allecerato. angiolieri, 27-1: lo mi'cor non
e non per malizia la indugiai. angiolieri, 62-1: credenza sia, ma
, / a la scola foe transutu. angiolieri, 91-9: po', quand'i'
servendo / cresce mio bene e sale. angiolieri, 13-8: e s'i'mi
siamo purificati co la vita emmaculata. angiolieri, 98-6: s'i'fosse papa,
. -iron. e scherz. angiolieri, 109-7: padre santo, una crociata
crudel ferire tutto l'ò 'nsanguenato. angiolieri, 106-1: il pessimo e 'l
/ tucto scoperto; o trista io! angiolieri, 65-6: se non gli secca
d'intenti, di idee). angiolieri, 74-3: i buon parenti, dica
cui non si osi parlare male. angiolieri, 41-1: a cui è 'n grado
col valore di * di chi angiolieri, 34-5: me dolente, a le
si dispesero per pasqua di ciepo. angiolieri, vi-1-384 (72-13): s'uom
chi concia il cuoio. angiolieri, 32-6: se 'l cor di becchina
coio scorfizo te pensai d'ammantare. angiolieri, 24-5: anima mia, morir
l'omo stolto con lor falsificate. angiolieri, 105-12: egli ha su'cuoio sì
l'utilità della tua famiglia. angiolieri, 80-2: di tutte cose mi sento
che risplendea, ora non lucie. angiolieri, 12-12: ch'ella non cura s'
venire a quella del mezo die. angiolieri, 91-11: po'quand'i'fu'cresciuto
ebbe quanto lui, avante da lui. angiolieri, 8-13: ed ho en disamar
realmente; proprio davvero. angiolieri, vi-1-297 (5-2): egli è
condotto sì i dadi del meno. angiolieri, 99-3: tre cose solamente mi
valore di negazione intensiva). angiolieri, 60-8: quella, cu'è,
per la paura; intirizzire. angiolieri, 57-11: a tutte l'ore ch'
tutto bene per picciulo e temporale? angiolieri, 26-14: se deo, ch'
che 'l paghi a certo termine. angiolieri, 82-3: abbo tanto più a dar
scambiarsi (auguri, saluti). angiolieri, 97-12: l'altrier passa'per vi'
anzi vangare tutto dì nel campo. angiolieri, 62-4: credenza sia, ma sì
acqua, ed apportarli in sardegna. angiolieri, 1-5: or come non le davi
meno: venir meno, mancare. angiolieri, 84-1: in una ch'e'danar
alto dio, cui son data. angiolieri, 68-4: -di ciò mi lodo e
risposta, ecc.). angiolieri, 34-2: figliuol di dio, quanto
per cattivarsene la benevolenza). angiolieri, 140-1: deh guata, ciampol,
discreto. - anche iron. angiolieri, 68-n: però non pensi donna che
d'argento di dodici danari l'una. angiolieri, 8-4: quanto un granel di
: tremare battendo i denti. angiolieri, vi-1-361 (52-11): a tutte
tòrene una derrata mi sarebbe troppo. angiolieri, 103- 6: ed i'
quanto aventurosa / fue la mia disianza! angiolieri, 37-14: e sì mi dié
o si desina è usato d'assalire. angiolieri, 137-3: dante alighier, s'
desnare per la sua morte maculò. angiolieri, 80-10: ma sapete di che
anche con uso pleonastico). angiolieri, 21-3: se si potesse morir di
bene creo che mi fosti distinata. angiolieri, 10-8: maledico el punto e la
l'agente o la causa efficiente. angiolieri, 65-12: per la mia sciagura una
l'hoe guadagnata di mia sollecitudine. angiolieri, 1-5: or come non le
/ più d'in altra vivente. angiolieri, 8-3: quanto un granel di
, gravato di male, si morìo. angiolieri, 11-3: di dolor e d'
e non domandò di loro virtude. angiolieri, 101-9: questi, di cu'dico
molti anni non si guadagna in pace. angiolieri, 22-2: eo ho sì tristo
retrogradavano e tornavano enderetro dece gradi. angiolieri, 27-14: or va', sonetto,
la provedenza di dietro poco vale. angiolieri, 145-3: senno di dietro poco può
discolpa, giustificazione, scusa. angiolieri, 150-2: questo ti manda a dir
-in modo perfetto, compiutamente. angiolieri, 23-8: in una cheggio, per
, cong. ant. finché. angiolieri, 26-10: ch'ella sempre dice,
. figur. deluso, insoddisfatto. angiolieri, 38-10: le stelle del cielo non
-con significato attenuato o iron. angiolieri, 78-11: quand'avea denar, non
d'ira, di minaccia. angiolieri, 140-8: deh guata, ciampol,
/ e ti diletti in mie'danni. angiolieri, 4-3: maladetto e distrutto sia
simpatico; riuscire cosa grata. angiolieri, 89-14: s'tu voi star san
tutta giente che vo'vede e ode. angiolieri, 72-4: quando mie donn'esce
, con gusto, con grandesoddisfazione. angiolieri, 81-10: ancor m'ha fatto vie
divertimento, ricreazione, svago. angiolieri, 23-5: ché 'n una cheggio,
presenti infamano siccome pieni di mali. angiolieri, 81-4: la povertà m'ha sì
, / per biasimo e per paura. angiolieri, 42-12: or va',
m'ha dimo- strat'e fatto. angiolieri, 30-2: oncia di carne, libra
emperciò fo chiamato deo de pace. angiolieri, 75-14: s'io gabbo, /
per raggiungere un determinato fine. angiolieri, vi-1-338 (35-5): i'seppi
, senza tergiversare; apertamente. angiolieri, 47-3: la mia donna m'ha
legale (una misura). angiolieri, 19-10: però chi mi riprende di
. figur. liberare, eliminare. angiolieri, 97-13: l'altrier passa'per vi'
, fugierà agio. p. angiolieri, v-329-58: piaciati che sua dolze alma
); rendere indifferente. angiolieri, 81-1: la povertà m'ha sì
lasso! già non vorrìa disamorare. angiolieri, vi-1-297 (5-1): egli è
valoroso om, naturale e prode. angiolieri, 95-14: ta'cose nascer ciascun
riprovevoli); trasmodare, trascendere. angiolieri, vi-1-422 (102-6): dante alighier
, avaccio crede e tardi discrede. angiolieri, vi-1-304 (10-2): la mia
si provò che per paura fuggisse? angiolieri, 138-11: or è per lo su'
addiviene questo a'santi, no. angiolieri, vi-1-312 (16-8): garzon di
venire disgrato, in disgrato. angiolieri, 76-6: dolci pomi li paion amari
, e spesialemente al dimestico suo! angiolieri, 15-5: ma lo mi'cor è
tribulassione ov'è co- sciensia pura? angiolieri, 138-8: son appo me sì piccio-
, / ma vivere mi pare. angiolieri, 11-14: ch'io non n'ho
contrasto e il distacco tra dante e l'angiolieri, tra battista alberti e il burchiello
e distrutto: come maledizione. angiolieri, 4-1: maladetto e distrutto sia da
'ecco l'omo mal guidato'. angiolieri, 77-10: possa star gioioso tra
anche di conferma, di affermazione. angiolieri, 14-11: s'ella s'umiliass'a
far capire bene, mostrare chiaramente. angiolieri, 62-4: credenza sia, ma sì
le guerre crebbero diversamente in italia. angiolieri, 140-2: de'guata, giampol,
per la via più breve. angiolieri, 104-4: morte, merzé, se
; distaccare, strappare via. angiolieri, 86-8: ben tegno folle chi da
. travisare, tramutare, contraffare. angiolieri, vi-1-372 (68-14): troppo amare
a voi piace il meo dolore. angiolieri, 21-1: se si potesse morir
e non pensa del cibo di domane. angiolieri, 76-10: un rimedi'ha per
sì mi darai l'altro mazzo. angiolieri, 62-1: credenza sia, ma
esso mio signore bono mi degnerà. angiolieri, 147-6: fortuna è quella che
antonomasia: la grammatica. angiolieri, 102-11: galieno ed ipocràto, /
noi campion, che ne salvoe. angiolieri, 98-13: s'i'fosse cecco,
piaceri amorosi, le avventure galanti. angiolieri, 99-3: tre cose solamente mi so'
ch'eo del ben deggia avere. angiolieri, 78-2: or udite, signor,
mi valesse al male ond'ho diviza. angiolieri, 88-7: di corrucci e d'
in gran numero, copiosamente. angiolieri, 89-7: fa'ben massarizia, /
dragone, n. 5). angiolieri, 19-2: l'amor, che m'
-'l me cor drudo avere. angiolieri, 65-3: qual uomo vuol purgar le
luogo a obiezioni, a riserve. angiolieri, 62-14: la mie costion non si
eo non posso né viver né morire. angiolieri, vi-1-305 (11-3): e'
più amabile. -sostant. angiolieri, 123-7: facciavi mugghiare a tutte l'
emperciò ch'ella sale e va su. angiolieri, vi-1-373 (63-4): i'
della sua empiezza malvagia portò pene. angiolieri, 101-12: ha di noiarmi maggior
, la morte). p. angiolieri, v-329-38: come sofrire potesti, crudele
in senso figurato). angiolieri, vi-1-383 (72-2): la povertà
. 2. differenza. angiolieri, 5-9: ecco 'l belterro c'ha
tenere uno nell'indigenza. angiolieri, vi-1-392 (79-4): per ogni
considerare già scusato, perdonato. angiolieri, 73-4: tutto quest'anno ch'è
, si me fieri a scoperto. angiolieri, vi-1-442 (119-14): ma faccia
fossa, quando il campo stesse fermo. angiolieri, vi-1-375 (65-1): tutto
-col pred. nominale sottinteso. angiolieri, vi-1-401 (86-12): s'i'
lampadina accesa. -impers. angiolieri, 13-2: e'm'è sì malamente
. -insidioso. p. angiolieri, v-328-10: l'avenente dolze donna mia
l'ama merta in cento tanto. angiolieri, 35-1: i'ho sì gran
a chi commette fallisióne. p. angiolieri, v-329-50: divina maestà, segnore
è ruinata e non gli pò fallire. angiolieri, vi-427 (106-13): ciò
s'asconde per li falsi parlamenti. angiolieri, 53-9: ma la falsa natura
sete / lo corpo meo tormenti. angiolieri, 87-2: i'son venuto di schiatta
, parlare, pensare, ecc. angiolieri, vi-338 (35-5): i'seppi
tutto il mondo se ne maraviglierà. angiolieri, vi-304 (10-n): ma quest'
morte. - anche al figur. angiolieri, vi-1-317 (20-11): fo mille
dipendente hanno il medesimo soggetto. angiolieri, vi-1-368 (59-3): qual uomo
fare: non c'è rimedio. angiolieri, 70-5: e'non ha tante goccie
della buona volontà degli altri. angiolieri, 149-1: chi de l'altrui farina
, per comperare uno farsetto. angiolieri, 87-11: egli m'è rimasa una
-per simil. e al figur. angiolieri, 91-5: ingenerato fu'dal fitto duolo
dilicate fattezze, 11 pelo bianco. angiolieri, 140-6: deh guata, ciampol,
sm. disus. belletto. angiolieri, 72-2: quando mie donn'esce la
una circostanza, un fenomeno). angiolieri, 145-1: a cosa fatta non vale
... e duro affare. angiolieri, 139-13: or sentenziate s'a torto
appartiene a questo sesso. angiolieri, 53-9: ma la falsa natura femminile
fenduto!: esclamazione di malaugurio. angiolieri, 97-14: l'altrier passa'per vi'
fenda ch'è malo en perseveranno. angiolieri, 29-4: vivo 'n cotanto dolore,
-per lo più al figur. angiolieri, 13-11: mi par aver bianca ragione
ed ha valore iperbolico). angiolieri, 102-14: quest'uom come morir potrebbe
ferruzzi: ferri da calze. angiolieri, 87-4: i'son venuto di schiatta
ferventi contro al re d'aragona. angiolieri, 46-14: chi mi riprende non
volto, le sue membra). angiolieri, vi-1-320 (22-5): -ell'avrà
, inezia; difetto insignificante. angiolieri, vi-1-384 (73-4): abbo tanto
(per lo più vino). angiolieri, vi-1-411 (94-6): l'altrier
fesa, tanto lo ci ò ficcato. angiolieri, 75-2: in questo mondo,
darei de l'altra parte un fico. angiolieri, 10-11: ma, s'io
: andar brucando l'erba. angiolieri, vi-1-453 (129-2): ogni capretta
del fatto proprio; presumere. angiolieri, vi-1-309 (13-8): i'mi
crudele, più amaro che fele. angiolieri, 9-12: però mi facci amor ciò
di carattere dolce, mansueto. angiolieri, 96-5: parrò un colombo senza fele
figura: in persona, corporalmente. angiolieri, 16-3: il cuore in corpo mi
stame, mustrarite en est'azone. angiolieri, 61-13: quasi beffava e stava
. e letter.: giglio. angiolieri, 5-12: ecco 'l bell'erro,
e credon nei fiorini aver riposo. angiolieri, vi-1-437 (115-2): i
. ant. rigoglio di fiori. angiolieri, vi-1-382 (71-8): altri diletti
dispiacere, offesa alla suscettibilità. angiolieri, 60-9: 1', com'uomo,
uno stato d'animo). angiolieri, vi-1-393 (80-3): 'ngenerato fu'
. usanza, costume, consuetudine. angiolieri, 146-13: ancor ci ha una foggia
si stampa, ecc. angiolieri, 38-5: tutto 'l mio cordoglio /
conseguirono le mura da santa candida. angiolieri, 105-14: egli ha su'cuoio sì
città, contadino, campagnolo. angiolieri, 84-6: infra le genti vo col
formare ciò ch'elli volea. p. angiolieri, xxxv-1-391: dio no lo dovea
qualcosa. - anche al figur. angiolieri, 77-3: se tomo avesse 'n sé
è necessario, utile, opportuno. angiolieri, 99-2: tre cose solamente mi so
di arare. -figur. angiolieri, 14-3: l'animo riposato aver sofia
da dolori, ecc.). angiolieri, 11-4: di dolor e d'angosce
fornito dinanzi a messer uberti delli 'nfangati. angiolieri, 76-12: ma que', c'
- anche: non esserci rimedio. angiolieri, 82-9: ma non ci ha forza
? -necessariamente, inevitabilmente. angiolieri, 75-2: in questo mondo, chi
filioli di stasgio onore dei bottaccini. angiolieri, vi-1-428 (107- 7):
acqua stessa che vi scorre. angiolieri, vi-1-428 (107-5): questo fosso
di gran fossi e di prò'cittadini. angiolieri, vi-1-441 (119-2): chi
a'cani ed all'altre bestie. angiolieri, vi-1-392 (79-8): pare ch'
aria, l'acqua). angiolieri, vi-1-455 (130-4): sacci ch'
. - anche assol. angiolieri, 92-6: è sì forte la mia
el cui disio solo dio sente. angiolieri, 84-14: non mi piace 'l
. - anche con uso aggettivale. angiolieri, vi-1-437 (115-3): i buoni
: frigido sessualmente, impotente. angiolieri, 32-3: se 'l cor di becchina
o una parte di esso). angiolieri, 137-5: dante alighier, s'i'
». -ant. sfregiare. angiolieri, 135-14: ed eo per me ne
varia maestrìa. -figur. angiolieri, 18-13: di guiderdon ma'non potre'
che gli suoi fiori non cangino istato. angiolieri, 148-2: stando lo baldovino dentro
, e non cangia figura. angiolieri, 107-3: e'vive fresco e
ordine religioso cavalleresco; frate. angiolieri, 102-4: i'potre'anzi ritornare in
simulare; scaltrezza, furberia. angiolieri, vi-1-355 (48-6): ha tutto
tenere a frodo: ingannare. angiolieri, 5-2: f ho sì poco di
(di vizi o difetti). angiolieri, 73-1: tutto quest'anno ch'è
utile, fornire come gettito. angiolieri, 82-8: ben m'è ancora rimas'
, frutti. -per simil. angiolieri, 42-2: qualunque ben si fa,
e'fuggiria per un fanciul di culla. angiolieri, 50-14: quando io vado in
; spuntare fuori all'improvviso. angiolieri, vi-1-438 (115-14): però non
/ come calore in clarità di foco. angiolieri, 98-1: s'i'fosse foco
fuoco: incutere grande spavento. angiolieri, 81-n: ancor m'ha fatto vie
, tranne, fatta eccezione. angiolieri, 53-1: da giuda in fuor,
/ tanto è fellon nostro core! angiolieri, 75-13: s'io gabbo, /
grado del mondo e di deo. angiolieri, vi-1-362 (53-14): i'non
femmina di altri gallinacei. angiolieri, 102-6: i * potre'..
-persona meschina, debole, paurosa. angiolieri, 135-8: pare un gallo, ed
occupa una posizione di preminenza). angiolieri, vi-419 (100-8): pare un
il galluzzo: corteggiare. angiolieri, vi-1-334 (31-4): certo,
di dodici garzoni di sua etade. angiolieri, 45-14: chi la sguarda 'n
non mi crederia / esserne mai gaudente. angiolieri, 35-11: ma se..
tua allegria. -sostant. angiolieri, 105-8: quegli è 'l cavalier ch'
baccano; baldoria, gozzoviglia. angiolieri, 86-14: di gavazze parrò fiorentino.
abitualmente ai divertimenti, alle crapule. angiolieri, 9-3: io potrei così stare senz'
voi, cui sono fedele e giechito. angiolieri, 52-3: -merzé, per
di tanto rider che farebbe 'l core. angiolieri, vi-1-441 (118-12): or
me ne gitto in disperanza fora. angiolieri, vi-1-434 (m-12): di lei
quali erano di molte lagrime gravati. angiolieri, 141-13: asciughianci al gheron de
canaglia. -anche come ingiuria. angiolieri, 84-14: non mi piace 'l prestar
/ fanno loro gioia e diporto. angiolieri, 141-5: i'ho cambiati.
io diporti e giochi e rida. angiolieri, 68-5: di ciò mi lodo e
l'attendibilità di una previsione. angiolieri, 117-6: ciò era vostra credenza,
, in giuoco et in taverne. angiolieri, vi-1-300 (7-4): io
, progetto; espediente; stratagemma. angiolieri, 116-5: non è sì bel giuoco
: agire disonestamente, slealmente. angiolieri, 83-9: ancor m'ha fatto vie
può che con vertù non vive. angiolieri, 98-5: s'i'fosse papa,
/ che dio d'amore -parvemi vedere. angiolieri, 35-3: i'ho sì gran
, / tanto mi par gioiosa gentilia. angiolieri, vi-1-342 (38-13): la
-ant. vivere nell'agiatezza. angiolieri, vi-1-416 (98-14): i'arrabbio
sì non come 'n mar tonda. angiolieri, 54-1: qualunque giorno non veggio
/ che mi faci anco- sciare. angiolieri, 54-3: qualunque giorno non veggio 'l
, / che mi dà morte. angiolieri, 85-13: tutto che non mi paia
-per simil. e al figur. angiolieri, 135-7: vo'... /
linguaggio della lirica d'amore). angiolieri, 6-7: oimè, che non mi
li campi in guisa di bestie. angiolieri, vi-1-322 (23-14): se deo
sì me sian dati a ministrali. angiolieri, vi-1-372 (62-14): però
di gloria, di fama. angiolieri, vi-1-413 (96-6): ma in
viverò glorificato, / po'che messer angiolieri è scoiato, / che m'affliggea di
popol. tose. nudo. angiolieri, 65-7: se non gli secca 'l
rugiada, ciascuna secondo che le sono. angiolieri, vi-1-337 (35-i): per
lo più in frasi negative). angiolieri, 93-6: s'i'andass'al mar
erano chiamati cavalieri di santa maria. angiolieri, 103-14: lasciamo star che non
trangugiare. - anche assol. angiolieri, 103-2: i'ho un padre sì
mar, non che la terra. angiolieri, 87-9: egli m'è rimasa
che divise l'animo del poeta. angiolieri, 85-13: tutto, che non mi
fusti, ciò m'è a gradò. angiolieri, 99-1: tre cose solamente mi
stava di sopra li altri cieli. angiolieri, 89-13: ma quale è vita santa
timore, uno spavento). angiolieri, 35-1: i'ho sì gran paura
vivere nel lusso, nella prodigalità. angiolieri, vi-440 (118-1): un mercennaio
, grandine, ecc.). angiolieri, 104-6: pur che tu prendi,
invitato, aspettato, desiderato. angiolieri, 147-4: né gran saver ad omo
. son cancellati gli omicidi. angiolieri, 27-14: or va'sonetto, a
non prude: pentirsi invano. angiolieri, 145-8: io, che non seppi
e rendégli la signoria di lombardia. angiolieri, 58-1: io vorre''nanzi 'n grazia
diffusi specialmente nell'italia meridionale. angiolieri, 141-3: sacci ch'i'ho cambiati
né dà piacer ciascun già né grevezza. angiolieri, 150-3: ogni grevezza per lo
avere figliuoli, né essere grossa. angiolieri, vi-344 (39-14): giamma'ben
. -ant. innamorato. angiolieri, 49-7: e 'l diavol m'ha
- anche: stordito, intontito. angiolieri, 4-13: tant'ho la ment'abbarbagliat'
2. denaro risparmiato; gruzzolo. angiolieri, 87-8: non ho più né mobile
!: per gli evangeli. angiolieri, vi-398 (84-1): se die
preoccupazione; metterlo negli impicci. angiolieri, 4-3: maladetto e distrutto sia da
/ per altra condezione senza assoluzione. angiolieri, 12-7: mi potrebbe, sed
la guastate, usando dispietanza. p. angiolieri, xxxv 1-391: dio
voi, perché ci sian fatti guerieri. angiolieri, 19-1: l'amor, che
. -gufo selvatico: allocco. angiolieri, 103-11: e guf'ebber da lu'
so là 'v * i'mi sia. angiolieri, 8-10: ed or la credo
di tal guisa amor m'à vinto! angiolieri, 55-4: il me'grande diletto
alcun no i poteva star avante. angiolieri, vii-145 (27-8): chi d'
pensa -sens'à -per mirata. cecco angiolieri, vii-220 (102-8):
ieri: tornare indietro nel tempo. angiolieri, vii-179 (61-13): or va
ant. ugualmente. p. angiolieri, xvii-630-5: ciascun [amore] non
-figur. e con significato equivoco. angiolieri, xxxv-11-382: digli che fortarrigo è mezzo
nella mente, neltanimo. p. angiolieri, xvii-792-13: poi ched io amo -voi
dileguarsi; venir meno. p. angiolieri, xvii-795-13: del passato tempo ch'esser
intenzioni) con ragioni insistenti. angiolieri, 98-6: s'i'fosse papa,
fiume, questo fascio colle funi traggono. angiolieri, 44-7: tanto piango, che
. uccidersi sospendendosi a un capestro. angiolieri, vi-1-380 (69-2): or udite
del sesto comandamento). p. angiolieri, xvii-792-4: inparo -sempre condizion d'
con furia, con ostilità). angiolieri, vi-1-415 (97-8): padre santo
, una disposizione d'animo). angiolieri, 123-13: sì mi stringe l'amor
bocca cibi o bevande; divorare. angiolieri, 148-2: stando lo baldovino dentro un
. - anche sostant. angiolieri, 147-2: senno non vai a cui
ancises, e ancises ingenerò enea. angiolieri, vi-1-374 (64-4): or se
de lagreme, figlia de nudità. angiolieri, 19-1: l'amor, che m'
enamorata / che mai fosse aprovata. angiolieri, 42-13: or va', sonetto,
congiuntivo o au'infinito). angiolieri, 8-14: ho en disamar quella bailìa
anziché, piuttostoché. angiolieri, 10-6: l'anima mia vorrebbe esser
innesto (una pianta). angiolieri, vi-1-396 (82-4): miracol.
inoiare / truovin di lor credenza. angiolieri, 16-4: il cuore in corpo
che mangian tego insema. p. angiolieri, xxv-1-390: troppo l'amor di
. -assol. p. angiolieri, xvii-796-9: ma sono dato, sicomo
le donne intenditori. p. angiolieri, xvii-626-6: s'ogni omo avesse d'
, parere, intendimento. p. angiolieri, xvii-796-14: se 'ntrametter tenzon mi
'n tutte parti il piato perderia. angiolieri, 17-13: volentier ne starei a sentenza
relazione con una prop. soggettiva. angiolieri, 71-12: credo che 'ntervien, chi
tutta la terra igualmente intorno intorno. angiolieri, 56-5: maladetta sie l'or'e
ov'io non sono amato. p. angiolieri, xvii- 796-12: se 'ntrametter tenzon
come giudice in una controversia). angiolieri, xxxv-ii-401: però consiglio che 'ntra
impedire; avversare, contrariare. angiolieri, 48-14: per lo mio peccato /
sua donna à fero core. p. angiolieri, xxxv-1-392: perdona a la mia
sproposito. - anche: meritarselo. angiolieri, 58-9: awegna ched e'm'è
che l'ave in sua podestà. angiolieri, 91-2: la strenuità mi richer per
céra e periglioso ha '1 piglio. angiolieri, 98-14: s'i'fosse cecco,
non cedergli in nulla. angiolieri, vi-422 (102-2): dante alighier
e unta spesso di buon lardo cotto. angiolieri, 137-4: dante alighier, s'
tempo. - anche: esaurire. angiolieri, 135-1: lassar vo'lo trovare di
offen- sione / lassò vizio biasmare. angiolieri, 47-2: la mia donna m'
doblo mal tornò tutto meo bello. angiolieri, 55-1: lassa la vita mia dolente
- anche: vino del lazio. angiolieri, 73-10: non vorria se non greco
e cessar morte verso suo progetto. angiolieri, 20-5: quand'i solev'udir ch'
piacer combatte! -madre. angiolieri, xxxv-n-401: ogni capretta ritom'a-ssu
utile, favorevole, gradita. angiolieri, 96-4: se die m'aiuti,
. ant. sciocco, stupido. angiolieri, 91-13: a cu'la moglie muor
non demanda ciò che vole avere. angiolieri, 17-2: chi voi vantaggio aver
ragion mi pare torto. p. angiolieri, xvii-186-68: a la valente, ch'
impegno, perseveranza; entusiasmo. angiolieri, xxxv-11-397: seria stato infine a la
specchio de divinitate, vestito d'umanetate. angiolieri, 91-5: le mie fasce sì
tenea in mano la spada nuda. angiolieri, vi-1-383 (71-n): ma sapete
dopo il riposo o una malattia. angiolieri, xxv-11-390: quando mie donn'esce la
leva su, sonnocchiate en officio divino. angiolieri, 73-5: la mattina, quando
nelle pasque rampogne e balieri. angiolieri, 30-1: oncia di carne, fibra
papini, iv-73: non è ignorante [angiolieri] ma neppure libresco. gramsci,
spago; nastro, benda. angiolieri, 61-13: quasi beffava e stava mansueta
. -con uso avverb. angiolieri, 68-10: però non pensi donna che
una forte connotazione negativa). angiolieri, 72-9: rifà sì d'un liscio
; aver a cuore. angiolieri, 105-5: sed i'avesse mille lingue
debilitazione fisica, dimagramento. angiolieri, xxxv-n-378: dico: « dato li
/ a sua corte v'apella. angiolieri, 137-8: s'eo cimo 'l panno
in confronto, in paragone di. angiolieri, 72-4: quando mie donn'esce la
; quantità trascurabile; inezia. angiolieri, 24-7: ti dico ch'i'moio
sf. ant. ruffiana. angiolieri, vi-1-320 (22-5): -becchina mia
per emparare altra mastria. p. angiolieri, xvii-795-6: credo, graze del
, sol, periglio sostenere e morte. angiolieri, 8-7: quanto m'è più
: un pezzo dopo l'altro. angiolieri, xxxv-n-392: i'son venuto di schiatta
mezzi; smungerlo di denari. angiolieri, 99-10: dico: -dato li sia
, / no me dispero certo malamente. angiolieri, 13-1: e'm'è sì
9. ant. lebbroso. angiolieri, 76-4: così è l'uomo che
ch'eo male avesse / tutta tremava. angiolieri, 12-7: mi potrebbe, sed
, ché noi siamo discepoli di moisè angiolieri, 71-2: or se ne vada
tal piacere, a lui gradita. angiolieri, xxxv-n-388: maladetto e distrutto sia
, accusare, rimproverare violentemente. angiolieri, 40-14: è più quel che mi
. -anche: rancore, risentimento. angiolieri, 12-14: ella non cura s'i'
radoppia dolere / in gran manenconia. angiolieri, 12-1: la mia malinconia è
augurale; distribuzione di beneficenza. angiolieri, xxxv-n-378: fora a tórli un dinaro
, la sera el vi seccato. angiolieri, xxxv-n-390: quando mie donn'esce la
-bersagliare, colpire col mangano. angiolieri, 104-5: morte, merzé, se
ant. consumo, uso. angiolieri, 84-11: si awien talor, per
-destro, abile. p. angiolieri, 406: io faraggio come lo sparvero
. -calmo, tranquillo. angiolieri, 61-12: quasi beffava e stava mansueta
/ e savio vene? p. angiolieri, xvii-186-3: gentil donna valente, /
mantil, segondo zo ke pariva. angiolieri, 141-12: sette siem che mangiam
/ ch'io era fatto vostro servidore. angiolieri, 42-5: qualunque ben si fa
qualcuno: essergli suddito fedele. angiolieri, 43-7: qual è que'che d'
amata, innamorata; amante. angiolieri, 37-10: ella ha 'l cor tanto
freccia, dardo. p. angiolieri, xvii-673-1: ben trae a sengno la
ch'io per lei lungiamente agio durato. angiolieri, xxxv-11-396: facciavi [l'amore
quanti n'uscirono dalla testaccia di cecco angiolieri. matteggiare, intr. {
carducci e da severino ferrari). angiolieri, 33-13: ma sì vorrei ched ella
conoscer to valor tant'ò penato. angiolieri, 86-3: ogne mie 'ntendimento mi
tondo come mazza: riuscire facilmente. angiolieri, 76-14: que'c'ha la sua
terapia. - anche: medicazione. angiolieri, xxxv-n-393: mia madre sì m'insegna
: lenimento delle pene d'amore. angiolieri, 5-4: i'ho sì poco di
avaccio / che vivendo con pena. angiolieri, 56-9: però che megli'è
cetriuoli, zuche, mele, sosine. angiolieri, xxxv-n-400: de'che-tti dea 'l
mesagiato e povero lo bono. p. angiolieri, xvii-186-9: sì gioioso mi tene
-ant. aver meno. angiolieri, 93-2: i'ò sì poco di
a dure rinunce, a penoseprivazioni. angiolieri, xxxv-n-378: la donna, la taverna
a gran fee. p. angiolieri, xvii-186-27: maravilgliar mi fate, /
sono pastori, ma sono mercenari. angiolieri, 139-1: un mercennàio intende a grandeggiare
disgrazia irreparabile, sorte avversa. angiolieri, xxxv-n-387: mala mescianza / possa venir
, famigli e berrovieri lo tradirono. angiolieri, 25-4: -bec- china mia!
. ant. tose. me. angiolieri, 75-6: chi lo staio ha pieno
/ e cento milia some di bisanti. angiolieri, 79_i3: or dunque che vita
interessatamente) di eccessiva importanza. angiolieri, 23-10: po'ched i'trovo 'n
spicciolo (una moneta). angiolieri, 8-4: quanto è 'l bon fiorin
a cui mi voi dar per isposa. angiolieri, vi- 393 (80-2):
perso tutto il proprio avere. angiolieri, xxxv-1-392: son sì fatto, che
avea tolto il regno al suo avolo. angiolieri, 40-14: già diece anni li
azione di insabbiamento delle correnti. angiolieri, vi-404: sed i'credesse viver un
de tanta moneta quant'eo guadagnai. angiolieri, 75-1: in questo mondo, chi
mordaci e malevole; motteggiatore. angiolieri, 117-1: i'non vi miro perzar
oimè lasso, ch'attendendo morraggio! angiolieri, xxxv-11-372: s'e'si potesse
moscione: tenerlo in scarsissimo conto. angiolieri, 78-4: i'ho ragione / ben
monti puose alla mostra per vittoria. angiolieri, xxxv-11-389: mostravas'aspra come cuoio
/ contra di me non parlerebbe motto. angiolieri, 104-14: dio mel perdoni,
il naso con tutto il labro. angiolieri, 98-8: s'i'fosse 'mperador,
rumoreggiare (la folla). angiolieri, xxxv-11-396: facciavi mugghiare a tutte
passaggio dalle quartine alle terzine. angiolieri, xxxv-n-385: al meo parer nell'una
ingenuo. - anche sostant. angiolieri, xxxv-n-394: l'l'amo più che
. sintattica nanzi che). angiolieri, vi-1-299 (8-6): l'anima
una specificazione qualitativa). angiolieri, 103-13: quest'uom come morir potrebbe
. -con uso neutro. angiolieri, 75-2: in questo mondo, chi
compì, di limitazione). angiolieri, xxxv-n-390: ha 'l viso di bellezze
astor di me che son lo nibbio. angiolieri, xxxv-n-383: par [il marescalco
neppure, ecc.). angiolieri, 115-5: arrecomm'un velen sì temperato
propria attenzione. p. angiolieri, ma-io: tutto che siate di saggia
e il distacco tra dante e l'angiolieri, tra battista alberti e il burchiello
non ne ha alcuna responsabilità. angiolieri, xxxv-11-370: la provo [la pena
aggio portato, meterò 'n obrio. angiolieri, vi-350 (44-8): non ha
o con qualcuno: odiarlo. angiolieri, xxxv-n-380: il pessimo e * 1
. possedere carnalmenteuna donna; fottere. angiolieri, vi-1-338 (35-8): i'sali'
« riposomi delle fatiche mie ». angiolieri, vi-1-333 (32-1): deh,
o è parte di quella generale. angiolieri, vi-1-337 (35-1): per ogne
di una serie di versi. angiolieri, vi-1-296 (4-9): oimè,
di cui ci si lamenta. angiolieri, vi-1-296 (4-1): oimè d'
); olezzare, odorare. angiolieri, iv-1-365 (56-8): non è
/ l'onesto schifa lo pecar talvolta. angiolieri, vi-1-372 (62-12): però
indicare una persona particolarmente maliziosa. angiolieri, vi-326 (27-1): oncia di
.: vena giugulare; carotide. angiolieri, vi-321 (23-5): e1
-essere d'oricalco', valere poco. angiolieri, xxxv-11-383: lassar vo'lo trovare de
che torna teco amore! p. angiolieri, 186-a: sì gioioso mi tene
con cui la difende. angiolieri, xxxv-n-389: andava e ritornava com'u-
ant. usuraio, strozzino. angiolieri, vi-410 (93-6): que'.
, le spalle e li galoni. angiolieri, xxxv-ii-376: è sì forte la mia
nell'oste: prestare servizio militare. angiolieri, xxxv-n-392: i'son venuto di schiatta
'l cap'è meglio ch'otriaca fina. angiolieri, vi-448 (125-4): un
momento sbagliato, poco opportuno. angiolieri, vi-305 (11-4): e'm'
, / ciascuna a sua sembianza. angiolieri, vi-299 (6-13): ho en
paglia; ecc.). angiolieri, vi-305 (10-13): ella non
fanciulli indisciplinati, a scopo punitivo. angiolieri, vi-1-301 (8-4): quando veggio
, la densità di una folla. angiolieri, xxxv-n-370: quanto un granel de panico
suoi libre tre e soldi diece. angiolieri, xxxv-11-386: s'io cimo 'l
stargli alla pari, uguagliarlo. angiolieri, vi-1-355 (48-3): da giuda
perfino gli abiti al gioco. angiolieri, xxxv-n-392: son sì fatto che no
sedette papa mesi v e die vili. angiolieri, x2ocv-11-377: s'i'fosse papa
la parente o co la monaca. angiolieri, xxxv-n-391: li buon'parenti, dica
la mano per pigliare. p. angiolieri, xxxv-1-390: lasso, che spessamente il
quanto non sia realmente passato. angiolieri, vi-i-362 (54-2): becchina,
partorio doi molto belli guar? oni. angiolieri, vi-i-374 (64-3): or
: che ostenta un grande apparato. angiolieri, xxxv-n-383: sonetto mio, vattene a
compagnia ed amore intra li prossimi. angiolieri, vi-1-402 (87-13): trar l'
l'uomo dalle bestie. p. angiolieri, xvii-186-32: soferan gli ochi la
non preoccuparsene troppo, infischiarsene. angiolieri, vi-1-371 (62-2): i'sono
per quel veder gli è fatta perdonanza. angiolieri, vi-i- 368 (59-1):
anche: malasorte, sventura. angiolieri, vi-321 (23-8): per segarmi
locuz. -a peccato: ingiustamente. angiolieri, vi-1-303 (9-9): a torto
, ché giamai non si truova. angiolieri, vi-1-359 (51-9):
. la peggio: l'inferno. angiolieri, vl-1-360 (51-13): questo dico
. comportarsi in modo più crudele. angiolieri, vi-i-296 (4-2): oimè d'
-tornare al peggiore: risultare dannoso. angiolieri, vi-1-307 (12-7): deh quant'
un cattivo servizio, sparlarne. angiolieri, xxxv-11-384: eco per me ne conterò
d'altrui o da sé è consigliato. angiolieri, vi-1-425 (104-1): a
, la sua difensione non vale neente. angiolieri, vi-1-350 (^ 4-3):
te tene a curar tua enfermetate. angiolieri, vi-1-350 (44-1): il
perfondate molte navi. p. angiolieri, 2-vlii (e) -i4: inanti
nei beni. - anche assol. angiolieri, vi-417 (99-1): i'non
parole che si rivolgono). angiolieri, vi-1-410 (94-1): il pessimo
: preoccuparsi per un nonnulla. angiolieri, vi-1-376 (66-4): chi non
quali rifrenano il furore delle saette. angiolieri, xxxv-ii-379: 1'ho un padre
per molto tempo, lungamente. angiolieri, vi-1-453 (129-2): ogni capretta
sostenne / e sentési piagato duramente. angiolieri, vi-i-369 (59-12): per la
partic. nel mondo ottomano. angiolieri, vi-i-322 (24-8): insomm'ha
nascimento / fosse in mala pianeta. angiolieri, vi-1-335 (33-8): di chi
più mi riluce che stella diana. angiolieri, vi-1-336 (33-9): ella ha
di piccone: risoluto, irremovibile. angiolieri, vi-1-306 (n-n): mi par
una prop. subord.). angiolieri, vi-i-367 (58-1): sed i'
ebbero i nostri antichi in fastidio. angiolieri, vi-293 (2-1): or non
- anche reiterato. p. angiolieri, 406: già non posso innamorar d'
che neuno che anzi se fosse. angiolieri, vi-i-299 (6-5): quanto
, con eleganza di stile. angiolieri, vi-1-388 (76-3): quando non
, dissolutezza, viltà, volgarità. angiolieri, xxxv-ii-392: son sì fatto, che
e portine la ghirlanda. p. angiolieri, xvii-186-23: lo mio core avisa
un comportamento importuno o seccante. angiolieri, vi-333 (32-2): deh,
; posteriore, ultimo. angiolieri, vii-203 (85-9): ne la
compete a una carica. p. angiolieri, xvii-186-49: credo s'i'avesse la
-onnipotente (dio). p. angiolieri, no-13: dio d'amore sia segnore
possibile. - anche sostant. angiolieri, vi-344 (39-11): becchin'amore
, / chi non vede el defetto. angiolieri, vi-i-300 (7-1): io
sennata e soave parladura. p. angiolieri, xvii-186-21: tuto che podere,
il popolo minuto prese grande speranza. angiolieri, vi-396 (82-9): malinconia
con uno appuntato coltello ed ucciselo. angiolieri, vi-i-370 (60-12): ma
di valore rafforzativo). angiolieri, vi-i-342 (38-8): qual è
cogliere, dare le primizie). angiolieri, vi-326 (27-7): -per tue
dire: esposizione verbale. p. angiolieri, ioga-i: cortesemente fate preferenza / del
-mandare in profondo: distruggere. angiolieri, xxxv-ii-377: s'i'fosse acqua,
, è 'n gran perilglio. angiolieri, vi-i-339 (35-12): assaydi volte
-con la particella pronom. angiolieri, vl-365- (58-3): sed i'
stuzzica e provoca un'altra persona. angiolieri, xxxv-ii-386: se di tal materia vo'
banchina. -con uso aggett. angiolieri, vi-375 (64-13): credo che
8. dimin. pulcinèllo. angiolieri, vi-i-2qq (6-13): ho en
un compì, di limitazione). angiolieri, vi-i-382 (71-4): di ben
polemizza in continuazione con qualcuno. angiolieri, vi-421 (102-14): se di
tra amendue gli orecchi, erano morti. angiolieri, xxxv-ii-401: consiglio che 'ntra sì
di tal piacere, a lui gradita. angiolieri, vi-296 (4-9): oimè
che non hanno punto di corpo. angiolieri, vi-i-336 (34-2): i'ho
fastidio, noia. simone fin angiolieri, vi-427 (108-3)]: cecco
gravoso, insopportabile, odioso. angiolieri, vt-316 (21-3): anima mia
dal piacer. -almeno. angiolieri, xxxv-ii-392: e'm'è (ancor
misso, / che purge suoi peccata. angiolieri, vi-368 (59-1): qual
: fili dele pute, traite. angiolieri, vi-289 (1-2): -accorri accorri
uggia; suscitargli disgusto, nausea. angiolieri, xxxv-ii-392: son sì fatto che no
il quaderno: cambiare le cose. angiolieri, xxxv-ii-381: in tale guisa è rivolto
viverò grolificato, / po'che messer angiolieri è scoiato, / che m'afriggea d'
: comportarsi in modo analogo. angiolieri, vii-206 (88-3): un danaio
iron.). p. angiolieri, xvii-186-52: vostro amoroso viso / mi
-per estens. vuoto, smunto. angiolieri, xxxv-ii-389: pur ne venni con la
-intr. fare lapace. angiolieri, xxxv-ii-401: e 'ntra consorti ho viste
-senza particella riflessiva. limitarsi. angiolieri, vi-420 (102-6): dante alighier
sm. tose. raglio. angiolieri, vi-428 (107-9): mette un
denaro o dei suoi beni. angiolieri, vi-i-201 (1-4): -accorri accorri
sm. enol. raspato. angiolieri, vt-i-411 (94-6): l'altrier
). ant. grido. angiolieri, vi-i-369 (59-13): per la
restituzione o in contraccambio. angiolieri, vi-i-358 (50-4): i'nacqui
la groppa, ch'ella pede. cecco angiolieri, vi-410 (95-3): e'
. figur. preminenza. p. angiolieri, xvh-186-18: gientil donna valente, /
molto diintra sene avendo gran dolceze. angiolieri, xxxv-ii-375: screti e bene proveduti
l'attuarsi di un proposito. angiolieri, vi-i-389 (77-1): ogne mie
in recisa: separato, staccato. angiolieri, xxxv-ii-376: è sì forte la mia
qualcuno, seguirne l'esempio. angiolieri, xxxv-ii-386: dante alleghier, s'i'
manda di ciò che senti. p. angiolieri, xvii-796-3: lui [ad amore
fai li ribaldi entro le strage. angiolieri, vi-i-342 (38-14): la vita
lontano da una persona. p. angiolieri, xvii-673-5: se 'l vero usare da
quantità, in abbondanza. angiolieri, vt-i-364 (55-13): die sa
min zeppa de la stor- lomìa. angiolieri, vi-3qi (80-6): la mia
fallo s'inganna il nostro senno. angiolieri, vi-416 (100-3): lassar vo'
ad una maniera da zente malvasia. angiolieri, xxxv-ii-389: mostravas'aspra come cuoio di
e dielli un libello de duemila livre. angiolieri, vi-401 (88-8): io
redutto / ove fuggh'e asconda. angiolieri, vii-208 (90-14): tutto
una correzione o un ravvedimento. angiolieri, xxxv-ii-386: laudato idio, rimproverare /
contrarietà (una situazione). angiolieri, vi-i-416 (98-6): tant'abbo
nuovamente sentimenti d'amore. angiolieri, vi-i-368 (58-9): s'io
inesorabilmente; irreparabilmente. p. angiolieri, n8a-6: paro -cu color mi tene
del coniuge ripudiato o morto. angiolieri, xxxv-ii-375: a cu'la moglie muor
pegno. -anche al figur. angiolieri, xxxv-ii-376: per sì gran somma ho
et alegrare da po ke sum tornato. angiolieri, xxxv-ii-376: per sì gran somma
-a rispetto che: mentre invece. angiolieri, vi-i-343 (39-2): becchin 'amore
ch'io 'l riprima. p. angiolieri, 2-viii (c) -3: ca
e le risposte a motto a motto. angiolieri, xxxv-ii-371: que$t'e la risposta
2. sm. risposta. angiolieri, vl-301 (9-6): solamente questo
o delle sofferenze patite. angiolieri, vi-i-391 (80-10): po'quand'
corda, fune. angiolieri, vi-i-381 (70-10): che vita
/ e de tutta roma foe soldanu. angiolieri, xxxvii- 386: s'io cimo
l'urto col fondale marino). angiolieri, vi-i-370 (60-8): mi promise
. ant. moneta, denaro. angiolieri, vi-i-388 (76-4): quando non
si partimo e non si fidarano. angiolieri, vi-289 (1-2): -accorri
fare scope e spazzole rustiche. angiolieri, vt-i-319 (23-7): e1
, incolte (un discorso). angiolieri, vi-415 (07-14): io n'
/ sì sottilmente altrui sa sermonare. angiolieri, vi-i-377 (66-14): ancor ci
le facea ricogliere e rimettere nel sacco. angiolieri, vi-342 (40-1): sed
sale: essere molto assetato. angiolieri, vi-i-373 (65-6): tutto quest'
in qualcosa: esitare a compierla. angiolieri, vi-i-435 (113-4): a cui
da cucina o sale fino. angiolieri, xxxv-ii-383: lassar vo'lo trovare de
drupe rosse a maturità. angiolieri, vi-i-385 (73-8): ben m'
andare su tutte le furie. angiolieri, xxxv-11-378: si. mme le convene
destinarlo allo stesso impiego o fine. angiolieri, 1-7-n: egli m'è rimasa una
nell'espressione per sciagura). angiolieri, vi-i-369 (59-11): per la
gli altri a sé tenere. p angiolieri, xviii-796-n: sono dato, sì
, d'aver secondo il quanto! angiolieri, xxxv-ii-379: 1'era sì scioc-
, se no'g foss gran cason. angiolieri, xxxv-ii-399: sette siem che mangiam
morire, tirare le cuoia. angiolieri, 1-lxxxiii-7: in tal guisa è rivolto
viverò grolificato, / po'che messer angiolieri è scoiato, / che m'affriggea e
quale era già pervenuta all'anima. angiolieri, xxxv-ii-372: ne lo 'nfemo non son
, casualmente, inaspettatamente. angiolieri, vi-381 (72-2): la povertà
contenersi, a frenare l'ira, angiolieri, vi-i-433 (m-10): non pensa
savere a cui fortuna à scorso! angiolieri, vi-i-381 (70-7): non avrò
nella cui presenza dante arringò, che l'angiolieri, un tristo anch'egli, scurisciò
posedesse, / neiente mi paria. angiolieri, i-lxxxii-i: s'r fosse foco,
-mezzo secco: semiparalizzato. angiolieri, xxxv-ii-381: muovi, nuovo sonetto,
futuro della morte di qualcuno. angiolieri, vi-402 (88-13): ho un
di vita, modo di vivere. angiolieri, vi-378 (67-8): e'dolci
stra, / cavalcherai a destra. angiolieri, vi-i-359 (5i_2): ma
/ comeomicida, qual om m'offendesse. angiolieri, vi-i-358 (soli): sarebb'
ni rispondeva, ch'era pezo ancora? angiolieri, vi-i- 432 (m-14):
/ non è rimeritato. p. angiolieri, 2-vili (b): quando
, sf. ant. zuffa. angiolieri, vi-368 (60-11): ma 'nanzi
reagire oppure atterrito e prostrato. angiolieri, vi-449 (125-12): a questo
l'autenticità dei suoi sentimenti. angiolieri, vi-i-380 (69-5): or
digerire. - anche assol. angiolieri, xxxv-ii-379: 1'ho un padre sì
, godere di un'ottima digestione. angiolieri, vl-i-407 (90-14): quest'uom
ch'elli non la vedea. c. angiolieri, vi-309 (13-11): tutti coloro
quantità eccessiva (un cosmetico). angiolieri, xxxv-ii-390: ma. rrifassi [la
care e sociali perfezioni a fiorire. angiolieri, 2-5: immagini di future sociali felicità
anale. loro. angiolieri, vi-i-300 (7-2): io poterei
del mio viso potea sofferire. p. angiolieri, xvii-186-29: soferan gli occhi la
più con la bellezza del somaro. angiolieri, 1-xii-7: se di becchina 'l cor
: importo; valore; ricavato. angiolieri, xxxv-ii-376: per sì gran somma ho
. bastare a far progredire qualcuno. angiolieri, vi-425 (106-3): senno non
brevi pause per assaporare una bevanda. angiolieri, xxxv-ii-396: facciavi mugghiare a tutte l'
. 43. prov. angiolieri, 1-lxviii-7: ogni soperchio vai quanto niente
. sopra, proprio sopra. angiolieri, vi-i-381 (70-12): che vita
-en tribù, lengua e nazione. angiolieri, xxxv-ii-392: son sì fatto, che
se dura, / chi combatte vincitore. angiolieri, vl-i-367 (58-8): i'
/ ke spexamente scì. nde angossava. angiolieri, vi-i-379 (68-11): posso
/ ch'io sarò in vita. angiolieri, vi-363 (56-7): non è
monno e d'onne fatto mondano. angiolieri, vi-358 (52-5): di gioia
4. annoiare, infastidire. angiolieri, vi-i-413 (98-3): tant'abbo
durata di un'azione; indugio. angiolieri, vi-i-383 (71-13): gli altri
di star pur meco insembro. p. angiolieri, xvii- 186-40: quando con voi
uso tose.: nel pomeriggio. angiolieri, 1-lx-3: credenza sia, ma si
anno; sempre, continuamente. angiolieri, 1-lxxxiii-8: ma in tal guisa è
che sempre viverò gratificato / po'che messer angiolieri è scoiato, / che m'affriggea
-sublimità divina. p. angiolieri, m-ii: tutto che siate di saggia
altro stormo si muove: una tregenda / angiolieri, vi-i-428 (107-6): questo fosso
effetti negativi di un'azione. angiolieri, i-xxix-8: io potarci così disamorare /
o di esecuzione capitale. angiolieri, vi-i-331 (30-7): me dolente
estrema indigenza. -anche come personificazione. angiolieri, xxxv-ii-375: la stremità mi richer per
/ salutala per me suo servidore. angiolieri, xxxv-ii-394: i'l'amo più che
; e tali sa- p. angiolieri, xvii-673-8: quale dio d'amor od
il segno della levata, gli svegliatori, angiolieri, vi-328 (29-13): ma i'
taccherella. carducci, iii-10-108: cecco angiolieri da siena, capo ameno, se
nozze, o per tuoi amici. angiolieri, xxxv-ii-378: tre cose solamente m'
'canti porta spesso sotto braccio. angiolieri, vi-i-445 (122-13): lancia
. di affermazioni e pretese. angiolieri, vi-i-441 (119-5): e'detti
, impaurito, intimidito. p angiolieri, 405: io son tanto temioso e
che inveisce e schernisce. p. angiolieri, 406: ma io faraggio come lo
un'imbarcazione (il vento). angiolieri, vi-i-400 (86-2): s'i'
è l'uomo che sa bene temporeggiare. angiolieri, vi- 425 (106-14):
con un agg. possessivo). angiolieri, vi-i-366 (57-4): s'io
a soggetti astratti o inanimati. angiolieri, vi-i-300 (7-2): io poterei
legame amoroso o una relazione sessuale. angiolieri, xxxv-ii-377: s'i'fosse cecco,
, baffi. - anche assol. angiolieri, vi-i-452 (128-8): quest'àscina
gradualità, senza scalare o sfumare. angiolieri, xxxv-ii-377: s'i'fosse 'mperator,
, ciò che si vuole). angiolieri, vi-i-378 (67-14): que'c'
agilmente alla ricerca di cibo. angiolieri, vi-i-424 (103-3): quando ner
figur. grande quantità di denaro. angiolieri, vi-379 (70-6): non avrò
, / usando la maniera di caino. angiolieri, vi-i-303 (89-9): a
essere in fin di vita. angiolieri, vi-411 (95-13): e la
a tradimento li leva l'amanto. angiolieri, vci-i-370 (60-8): mi [
: vederlo morto e seppellito. angiolieri, vi-348 (44-6): ed or
/ e canevè si era questo tràito. angiolieri, 1-xlii-1: « becchin'amor!
alludere a una magrezza estrema. angiolieri, vi-i-384 (73-1): l'son
sapere e che non è perfetto. angiolieri, 113-3: da che savete, amico
contesto iperb. e metaforico. angiolieri, vi-i-307 (12-12): s'ella
intensamente. - anche assol. angiolieri, vi-i-294 (2-12): per ch'
con grande piacere o gioia. angiolieri, vi-i-323 (24-10): la morte
, alterato in un'immagine riflessa. angiolieri, vi-426 (107-3): stando lo
contorcersi; rivoltarsi, rigirarsi. angiolieri, vi-i-356 (49-2): qualunque giorno
adirata i tratti del viso. angiolieri, xxxv-ii-398: quando la miriam, come
li pisani, vorrave et eligerave. angiolieri, xxxv-li-378: tre cose solamente m'
fa tremare, -quanno 'l veio arentrare. angiolieri, vi-i-301 (8-3): quando
. ant. tributo in denaro. angiolieri, vi-i-364 (55-7): s'i'
rinaldino da montalbano, 885: il franco angiolieri da baio- na andò a trovare il
d'este. -sostant. angiolieri, xxxv-ii-383: lassar vò lo trovare de
, com'è vostra credenza. p. angiolieri, xvii-186-21: lo mio core avisa
in partic. amoroso). angiolieri, vi-i-307 (12-8): deh quant'
l'inganno o con la violenza. angiolieri, vi-i-387 (75-10): e sì
rafforz. unto e bisunto). angiolieri, xxxv-ii-399: asciughianci al gheron de la
ant. opinione, giudizio. angiolieri, vi-i-345 (40-10): i'son
sci è cener e sacchi. cecco angiolieri, vi-i-410 (93-7): quegli è
cosa che sia di poco valere. angiolieri, vi-i-385 (73-8): ben m'
essere di poco conto. angiolieri, vi-i-370 (60-13): ma 'nanzi
parvente / ch'io vado vaneando. angiolieri, vi-i-440 (118-4): un mercennaio
fragile, di aspetto misero. angiolieri, vi-i-450 (127-1): deh guata
soma di vino di vernaccia soldi iii. angiolieri, xxxv-ii-380: « s'i glil'
non prendesse d'india lo cammino. angiolieri, vi-312 (17-8): or
di verno: sempre, continuamente. angiolieri, vi-411 (96-8): in tale
che sempre viverò glorificato / po'che messer angiolieri è scoiato, / che m'affliggea
supplizio della corda. angiolieri, vi-367 (59-14): per la
poetare. - anche sostant. angiolieri, vi-429 (109-14): se voi
muto; / e càntone ogni punto. angiolieri, vi-i-360 (52-5): di
15. dimin. villanèllo. angiolieri, vi-381 (72-7): se mi
sé o per gli altri. angiolieri, vi-i-375 (65-2): tutto quest'
, una parte del corpo). angiolieri, xxxv-ii-398: deh guata, ciampol,
avveri). p. angiolieri, 2-viii (f) -ii: chi
l'indole di una persona. angiolieri, vi-i-372 (62-14): non vo'
terra guardi -co la boca badhadha. angiolieri, xxxv-ii-377: s'i'fosse cecco,
e come epiteto affettuoso). angiolieri, xxxv-ii-383: lassar vo'lo trovare de