, però che niuno giammai chiamò ermafrodita o androgina in femminino. landino [purg.
era dunque anche lei efebica e androgina. vivandi, 7-14: si alzò e
di là nello studio a guardare la sua androgina naiade che al freddo lume della
il poeta comico inventò il mito della sfera androgina che, scissa, generò i sessi