baretti, ii-296: né voglio né amo sognare ch'io mi stia qui come
il martello né l'incudine. non amo abbarbagliare gli uomini. fornisco l'opera in
tramo, / ti dico / che t'amo. 3. rifl. ammucchiarsi
salvini, 23-299: l'uncino dell'amo che taglia e divora 1'abboccante
4. intr. lasciarsi pigliare all'amo (detto dei pesci: abboccare l'
idea fosse la sua di tender l'amo ai pesci di notte, quando non si
.. a fargli abboccare l'amo d'un fil di paglia che destramente avevo
segneri, 5-320: io non gli amo punto gagliardi [i vini],
. viani, 13-295: l'amo le porta [le foglie] al mare
metastasiio, i-384: è ver che all'amo intorno / l'abi- tator dell'onda
, semplice, schiva ed abborrente in ed amo. goldoni, vi-126: amo l'onesto
in ed amo. goldoni, vi-126: amo l'onesto, il giusto; odio
san salvi, passò col suo esercito l'amo. monti, 1-642: giunti agli
vorrei accapigliarmi con certa gente, perché amo vivere in pace con gli altri giacché
palazzeschi, 3-137: sulla spalletta dell'amo uno ad uno in fila apparivano sfolgorando
volgare, lo qual naturalmente e accidentalmente amo e ho amato. achillini, iii-112:
la sieve ha il letto grande quanto l'amo, ma raramente è in piena.
accoccolato sopra uno scoglio ha preso all'amo un pesce più grande di lui. panzini
animo che un uomo potesse cascare in amo ed ardere. g. b. adriani
come di quello di colui il quale io amo più che la vita mia. idem
, 85-4: io amai sempre, et amo forte ancóra, / e son per
ella piace, / né quant'io l'amo forte. idem, purg.,
altra cosa udiva che cicale e vedeva amo, il quale, porgendole disidèro delle
lastri, 1-5-140: in firenze traboccò l'amo,... ed una parte
, e amatemi sempre perché io vi amo pure assai. addio addio. foscolo,
: addio intanto addio. io t'amo sempre più caldamente e teneramente. baciami
braccia: e similmente preso con l'amo, passando la forza della proprietà sua per
la torpedine s'aventa / toccando l'amo e penetrando il laccio, / scorre
tutta la città di qua dall'amo. ugurgieri, 15: e semo qui
la mano come io la esigo da chi amo, palmo contro palmo, aderente d'
ant. e raro. pescare con l'amo. -al fìgur.: interrogare copertamente
, 75: il pescatore adesca l'amo d'alcuno morsello per prendere i pesci.
e così come el pescatore aesca l'amo per pigliare el pesce, così fa el
. 2. ant. dell'amo: fornito d'esca. maestro alberto
monti salite / a prender pesci con amo adescato. adescatóre, agg.
/ al popol nota- tore / con amo adescatóre / la dolce vita insidiando giva.
ella s'è acorta ch'io t'amo, / del suo male dire no rifina
o celesti facelle, / di lei ch'amo ed adoro / ras- somigliate voi gli
101: se tu sapessi come ti amo, come ti adoro! tutte le altre
inimico, / sol perch'i'v'amo ed in ciò m'affatico. petrarca,
, ed affermargli che io ardentissimamente l'amo. idem, 1-15 (i-166)
esca / ed egli à preso l'amo in tal maniera: / con più s'
/ per cui d'oro le arene amo volgea / orfano or giace, afflitto,
14-446: i singoli bacini degli affluenti dell'amo, che, riuniti, costituiscono il
cato cerchio / i fiumi, l'amo del selvaggio dante, / la magra
mezzo dì si leva di in su amo, e suole essere quasi sempre pestifero,
, 9: ed egli ha preso l'amo in tal maniera: / con più
., 1-1 (73): io amo molto meglio di dispiacere a queste mie
signore, tu il sai come io ti amo. dissegli iesù: -nutrisci gli miei
ciò vi porgesse aiuto, e debbo e amo mostrarla voi. dante, purg.
palazzeschi, 1-577: la domenica sull'amo, lungo l'albereta per andare a
nel fondo d'un sì alto mare l'amo afferri e svella certi alberetti, che
delle vetrici, come si fa lungo l'amo, e degli ontani ed alberi,
diviso e lontan sono / da quelle ch'amo. guinizelli, iv-23 (6-12)
allegrare, / poi sono amato e amo sì altamente. iacopone, 3-18: starò
. ora, se anche io t'amo così, o allodolùccia, vuol dire che
al testimonio de altro, ancora che sapi amo che 'l testificante sole dire mentirà [
ii-8-339: disprezzo tutti o almeno non amo alcuno. betteioni, iii- 221:
sol, quella fronde ch'io sola amo, / tu prima amasti. idem,
gran tempo io vi stimo altamente e vi amo con tutto il cuore. mazzini,
fondo d'un sì aito mare l'amo afferri e svella certi alberetti, che ivi
. tasso, 779: io v'amo sol perché voi siete bella / e perché
et ho in odio me stesso, et amo altrui. idem, 360-74: quinci
e polvere. speroni, 2: tanto amo altrui perfettamehte quanto me stessa, e
. viviani, 1-584: allorché [amo] minacciava di demolire i detti argini
chi schiuse / i modi, ond'amo a non più alzar s'astringa /
85-1: io amai sempre, et amo forte ancóra, / e son per amar
dell'amato padre il quale io amai e amo quanto egli ami me, che so
conosco poche persone, e non v'amo alcuna né d'amore né d'amicizia di
11 vero che io ho amato e amo guiscardo, e quanto io viverò,
ramo in ramo / cantando: io amo, io amo. idem, aminta,
ramo / cantando: io amo, io amo. idem, aminta, 237 ama
sapere. casti, ii-1-76: non amo sol che ne sappiate il nome; /
, 96 (155): io li amo [i cavoli] più volentieri freschi
, che ne gli dolga! io amo meglio che egli si dolga, che io
., 1-1 (73): io amo molto meglio di dispiacere a queste mie
ragione? -la saprete. - amo meglio saperla subito. 5. abbisognare
iacopone, 9-22: testo a l'amo s'arsemiglia, che de fore ha
più dolze che dolze per natura. mare amo roso, 333: io
amato2, agg. munito di un amo o uncino; uncinato.
massero. = deriv. da amo. amatóre (ant. amadóre)
ammaestrati dall'esperienza, di attaccar l'amo immediatamente ad una catenella lunga più che
, 7-40: quando son ammalato, io amo iddio e santa chiesa; ma quando
chi fruisce di un'amnistia. amo, sm. (plur. ami;
iacopone, 9-20: testo a l'amo s'arsemiglia, che de fore ha
come il pesce ch'è preso coll'amo, che avvegnaché non sia fuori dell'
: come i pesci sono presi all'amo e gli uccelli al lacciuolo, così sono
di trarre li pesci e di prenderli coll'amo. lorenzo de'medici, i-276:
né sotto l'ésca avièn trovato l'amo / i pesci ancora. ariosto, 7-32
come pesce per il fil tirato all'amo. latti, 1-1-89: tal corre pesce
: tal corre pesce frettoloso a l'amo, / né vede, ch'ivi esca
parte uno di quell'altre punte con l'amo. idem, i-570: obran è
un battello: ingoiato ch'esso ha l'amo grande un palmo, né potendosene in
libero se ne va, poco curandosi dell'amo. metastasilo, 1-1-22: sogna il
sogna il pescator / le reti e l'amo. fogazzaro, 5-101: [protestò
sua volta... dovette gittar l'amo. idem, 5-139: s'avviò
piombo / porta ai pesci un adunco amo di bronzo / che sì li uncina.
iv-2-1290: forse ora séguita a gettar l'amo nelle acque chete del vivaio.
. ariosto, 11-38: da un amo all'altro l'àncora è tanto alta
quando ei vide / fuor della polpa l'amo dello strale, / gli tornò tosto
prendete l'esca, sì che l'amo / de l'antico avversare a sé vi
attorno vanno, avendo nell'esca nascosto l'amo, prendono [le femmine] senza
han sotto l'esca dolce amaro l'amo. saracini, iii-266: trattando amo
amo. saracini, iii-266: trattando amo fallace vai / e 'l pesce predator tua
come àncora per sé, non come amo ad altri. moravia, xi-23: secondo
si poteva, cioè, gettare l'amo del tornaconto oppure quello dell'ideale; speculare
oringia aveva trovato il modo di gettare l'amo a tutt'e tre. =
dal malese amog 1 furore '. amo la, sf. disus. recipiente a
non so se sapete / corno v'amo a bon core; / ca son sì
più conviene d'amore a me che t'amo. gozzano, 91: non seppi
siete più maliziosa di me. vi amo onestissimamente, con un amore 11 più
; perch'io d'amore gli amo / diverso troppo dal tuo amore. idem
/... / i't'amo con la lingua, e poi mi doglio
parte uno di quell'altre punte con l'amo. carducci, ii-8-18: seguita di
se n'andaro, / dov'era l'amo stante e sua corona,
e'non vi potrà dire come io amo voi sempre teneramente, e donna marianna
85-1: io amai sempre, et amo forte ancóra, / e son per amar
canape. 2. tipo di amo a tre uncini. = dimin.
. gozzano, 853: io t'amo, purissima fonte che non esisti, e
pranzo di olio, mentr'io non amo che il burro. d'annunzio,
voluto soffrire la minima retribuzione, perché amo veramente quelle due angiolette più degli occhi miei
doloranza. idem, 7-44: e amo solo lei, che m'odia a morte
all'anguilla, come ha preso / l'amo, bisogna andar dov'è tirata
quando veggono uno di loro preso all'amo, con la spina, la quale
hai créduto; / e perch'io t'amo molto per antico, / volentier ti
canuto vecchio... / con l'amo i pesci d'allettar s'affanna.
fora degno / voi, cui tanto amo e cui servo m'apello. latini,
, perché o io mi gitterò in amo, o io mi appiccherò. firenzuola,
/ né della tentazion ci apprenda l'amo. vettori, 86: questi pesci godono
io sol piacer di villa apprezzo ed amo. c. dati, i-380: gli
? chi schiuse / i modi, ond'amo a non più alzar s'astringa /
gorgona, / dove il bel fiume de amo apre la foce, / un aspro
un vaso etrusco! / in te amo il divin marmo apuano, / l'umile
i-109: te, poverella vite, amo, che quando / fiedon le nevi i
vi è a cuore quant'io v'amo; vivete felice che io sono arcivostro.
io, che più che alcun altro amo, ardendo nelle tue fiamme per lei,
lei, appresso scriveva: « io t'amo ». poliziano, st.,
entro dei ponti tuoi multicolori / l'amo presago quietamente arena. sbarbaro, 4-61:
. voglio che facciate argomento che v'amo sinceramente. segneri, ii-314: e dalla
primi argonauti che tentarono risalire il fiume amo. = voce dotta, lat
vaso etrusco! /... / amo la tua materia prometèa, / la
guido delle colonne, ii-170: eo v'amo tanto che mille fiate / in un'
lampeggiar de gli occhi che io cotanto amo, i dolci sorrisi, i dolci arrossamenti
del popolo gesù. idem, 892: amo al lucido e freddo mattin da'tuoi
. beltramelli, iii-70: io vi amo, aspre libertà delle altitudini, e son
/ questi dolci nemici, ch'i'tant'amo? idem, 109-1: lasso!,
amoroso, 31: che io v'amo e servo assai più lealmente / che
ché non so se sapete / corno v'amo a bon core. giacomino pugliese,
raddolcisce la fè! pasolini, 2-95: amo la mia pazzia di acqua e assenzio
mia pazzia di acqua e assenzio, / amo il mio giallo viso di ragazzo.
: l'acqua sgrondava dalle case assiepate sull'amo. barilli, 2-118: soldati e
confessato il suo amore: « ti amo tanto ». 4. raro
la tua canna, / e 'l tuo amo assortito. fagiuoli, 3-2-163: onde
, di at taccar l'amo immediatamente ad una catenella lunga più
mani. d'annunzio, iv-2-994: oltr'amo le selve di san rossore nereggiavano come
per me una grande attrattiva; io amo di espandere in essa tutti i miei sentimenti
il campo marzio attraversasse ancora l'amo, e si estendesse là intorno dove è
per godere dell'insolito spettacolo dell'amo tutto quanto diacciato. baretti,
porti. manzoni, 5: la gloria amo e le selve e il biondo iddio
zide. -perché? -perché io amo. mare amoroso, 52: non
confessato il suo amore: « ti amo tanto ». calvino, 3-92: vicende
autunno / dal colore che inebria, / amo la stanca sta gione /
. leopardi, iii-120: stimando pochissimi, amo tanto pochi che a volerli contare colle
un nulla il dirti: io t'amo. cesari [imitazione di cristo],
d'annunzio, iv-2-201: -io vi amo! -avventurò..., tentando di
così gioioso / sì com'eo ch'amo l'alto fiore aulente / che m'inavanza
prendete l'esca, sì che l'amo / dell'antico avversaro a sé vi tira
. beltramelli, i-21: quanto t'amo ancora per la tua dolcissima parola fascinatrice
d'amore. carducci, 892: amo al lucido e freddo mattin da'tuoi
bacche. idem, 787: io t'amo, o tarda bacca selvatica, /
del baccalà. campana, 162: ed amo le tue pose schife / o triglia
dal bacchetto pareva una anguilla presa all'amo. 3. cannuccia per il
dando. pea, 7-300: io non amo né i salotti né la vita degli
forse anch'essi [i gabbiani] amo la quiete, / la gran quiete marina
te, che io più che me amo, / né altra cosa ch'ai mondo
, o quercia pensosa, io più non amo. verga, 1-123: la massa
bocca da cui gli venne strappato l'amo. montale, 21: s'ora /
bambagia. campana, 162: ed amo le tue pose schife / o triglia
più prati d'un verde bandiera! / amo errare lontano con le nuvole. /
giuoco. muratori, 7-iii-105: più amo di confessare ignoto a me onde sia
e rovesciata di cui è fornito l'amo da pesca. 8. marin.
). 4. dente uncinato dell'amo. = deriv. da barba1:
da base e gr. cpixéco * amo, preferisco '. basifisso, agg
m'ha legato e preso corno l'amo: / però, sposa, te clamo
, ii-115: scrivendole quanto io l'amo, terrassi forse a vile d'esser da
. giusti, i-542: so che amo il popolo vero e che mi tengo
, / che dia a costor per amo un dì la volta, / e sì
. brancati, 4-283: « io amo troppo i miei peccati? e quali,
vedo le finestre ad arco tondo di lung'amo con tre scalini, sui quali seduto
quella po'di dote, bene mio t'amo e ti vo'bene! e quando
auzide. perché? per ch'io amo. / cui? la bella. dante
. carducci, ii-10-133: io ti amo e ti ho amato sopra tutte le
benefattori ringraziai, / e più gli amo oggi ch'i'non feci mai. ottimo
: tu le dirai ch'io l'amo; / che, per non ber la
vuol scrivere bene in volgare, bere ad amo, o affogare... il
i nobili epici bergamasco e ferrarese ad amo pur bevvero. giusti, iii-78: se
pescare senza rete e senza canna con l'amo. 5. per estens.
, / presa a qualsivoglia che sia amo, / con dolci beveraggi sia studiata,
biacca verde. campana, 162: ed amo le tue pose schife / o triglia
: colei, che sovra ogni altra amo, ed onoro, / fiori coglier vid'
\ pananti, i-291: vedrete l'amo, il palazzo de'pitti, / il
biascicati sottovoce, col viso rosso. -vi amo! -cos'è? - una parola
spese. carducci, ii-10-96: ti amo, per quanto l'inverno sia fungosamente
visita sul quale era scritto: « vi amo, parto, addio ». svevo
voi sapete molto bene quanto io vi amo, e che sopra pari bilancia pende
che non si è snervata bilanciandosi coll'amo. bocchelli, ii-215: riflettendo, fino
rider di me. del resto, io amo molto l'arte, l'idea;
diramo in ramo / cantando: io amo, io amo-, e, se no
tramviarie. brancoli, 4-211: io amo barbara, ne sono stato sempre innamorato
esprimere. carducci, i-682: amo e studio e uso a tempo la lingua
prati d'un verde bandiera! / amo errare lontano con le nuvole. / odio
salvini, 41-284: la vostr'aura amo. quello iato, quel boato,
dolce, xxv-2-214: colei che io amo è gentildonna romana, fanciulla e sottoposta
mare, ed il serchio, e l'amo, dove sono le bellissime cacce del
, 4-24: fleury doveva essere rimasto all'amo di carne calda e vermiglia di madame
: non rotto / laccio, non amo di pendenti brache, / ma di pudico
dalla corda-madre e terminano ciascuna con un amo. = lat. brachiale, dall'
quelle due persone le quali io più amo che alcune altre che al mondo ne
. bonagiunta, ii-311: cotanto amo, / che pur bramo / d'
stretta, e te la sfilano dall'amo. comisso, 1-236: padre, padre
bella che mai, e quel ti amo che tu, bricconcella, sapevi dirmi
traluce. verga, 1-39: io amo appunto in lei questa toletta, questo
possono prendere mettendo nella lenza invece dell'amo un pezzo di cencio rosso che esse
deve piacere di essere amata come ti amo io, salve, e comprese ancora
io dico veda, / e che amo, grazie al ciel, le cose chiare
, attaccando alla lenza, anziché un amo con l'esca, un bubbolo, sostenendo
, atto a effettuare collegamenti fissi ma amo 20-88: un compositore di
né al mondo grandezza / nessuna cotant'amo / come servir voi bramo, / sol
un piumino, e glielo incocciò all'amo. baldini, i-667: due volte
redi, 16-i-5: ma frattanto qui sull'amo / io di pescia il buriano
cominciato anzi giorno / a buttar l'amo... / ma nessun guizzo
non so se savete / corno v'amo a bon core; / ca son sì
mia donna in domino, / l'amo balsamo fino, / le mura di firenze
canna il fil, dal filo l'amo, / dall'amo il pesce si trarrà
dal filo l'amo, / dall'amo il pesce si trarrà pendente. marino,
e che altro non è che l'amo, che serpeggiando acceffa il corpo, cioè
l'esca, il fuoco e l'amo. / e'si pensò recarne in man
fatto in uman uso, / [l'amo] dirizza prima il suo povero calle
riva: / ed io poco più amo e nulla spero. oriani, x-21-138:
d'importanza. imbriani, 3-14: amo gli eroi in veste da camera e le
/ si fanno cavalier, gittansi in amo / dov'è dell'acqua più cupa
xv-472: io abborro dalle intarsiature, ed amo più i rozzi cammei tutti d'un
avrai perenne vita, / sponda ch'amo saluta in suo cammino. 5
v-514-21: fosti l'esca et cristo l'amo / per cui fo difiso adamo;
ciò che preso non sia da quest'amo [del ricatto]. -essere
tutte le cose tu sei perché tutto io amo: nella campanula bianca del prato e
di conoscervi a fondo, e vi amo e vi ammiro pel forte esempio che mi
, 12-1-9: fino a questo luogo l'amo è navigabile di tutti i tempi,
colli / del casentin discendon giuso in amo, / faccendo i lor canali freddi
/ en sedia collocata de gemme ed amo fino; / de margarite e perle
/ io sol piacer di villa apprezzo ed amo. / co'tugurii cangiar voglio i
terra cotta? carducci, i-682: amo e studio e uso a tempo la
l'acqua e la cannuccia e l'amo. f. f. frugoni, xxiv-
gravi modi. negri, 1-310: amo le tue canzoni, o vecchio organetto
, / presa a qualsivoglia che sia amo, / con dolci beveraggi sia studiata.
porterei una impresa, ove fosse uno amo, un delfino ed un core,
core, che disciferato vuol dire: amo del fino core. carducci,
maternità. slataper, 1-158: io amo il corpo robusto, capace di patire,
sì, voglio dirtelo mille volte; t'amo, t'amo! ma corrisponderai tu
dirtelo mille volte; t'amo, t'amo! ma corrisponderai tu al sentimento di
senza vernice, molto più che io amo più questo che quello. pasolini, 3-62
pendevano tanto di spago e un grosso amo da palàmiti; e così armata dava
nel carabuttino di prua aveva raffi ed amo gigantesco innescato sempre con mezzo chilo di lardo
. moretti, 39: io t'amo e tu sei viva, o muta /
chiuso. del nero, ix-305: amo, e non posso non amarvi, quando
quel giovanni papini che in riva all'amo andava predicando rinnovamenti spirituali d'italia.
perch'io infermo sia, ché io amo molto meglio di dispiacere a queste mie
volle. dante, 47-27: tanto l'amo / che sol per lei servir mi
dargli camere su per la ghiaia dell'amo o giù pe'rovetai di maremma.
carso. slataper, 1-164: amo queste donne carsoline che strin
entro. carducci, 892: amo al lucido e freddo mattin da'tuoi sparsi
ella s'è acorta ch'io t'amo, / del suo male dire no rifina
sei più grosso che l'acqua di amo, che si cola tra i ponti;
vati incontinenti! idem, iv-367: amo piuttosto di rallegrarmi alquanto con una novelletta
ma salii in su il muro de l'amo, sì che potea vedere parte delle
ciecamente me n'infiammo, e l'amo. berchet, 66: e d'uopo
mi ha addolorato, ma che lo amo sempre come prima, e che piango
di madonna lisetta, la quale io amo, da dio in fuori, sopra ogni
c'han sotto l'esca dolce amaro l'amo, / qui sol quella ottener gioia
morte; / di'che se t'amo non t'offendo, e ch'io /
, la quale io ho cotanto amata e amo, mi ha richiesto, e spezialmente
vuoi ch'io mora? perché ti amo?... eccoti il coltello:
pensier, cui l'empia / virtù d'amo fatica, / discende il refrigerio /
di saper d'essere amato da chi io amo, egli è tanto il dispiacere,
la quale io ho cotanto amata e amo, mi ha richiesto, e spezialmente dovendone
, e come quello che già fecero nell'amo, sotto pisa, giuliano ed antonio
anonimo, ix-523: e lassò l'amo / per una boce ch'egli udì
p e che altro non è che l'amo. leopardi, i-630: un dato
ama / più ch'io stesso non l'amo; e in se pur chiude /
impalidito lo colore / di voi, cui amo più di nulla cosa. giov.
primi argonauti che tentarono risalire il fiume amo fino alle falde ciclopiche e inospitali dell'
, limpidissimo. pananti, ii-16: amo quel ciel tirato, il dì sereno,
, onde per lui diviene / l'amo meandro e la toscana atene. tesauro
quale pendevano tanto di spago e un grosso amo da palàmiti. = dimin.
, / o bellissimi labri, / amo, lodo e ammiro, / che ne'
nitidi mercanti alessandrini, / profumati di cinn amo e d'issopo, / bevean su
igni ». cuoco, 1-258: non amo quella cittadinanza chimerica, per cui un
calabr. civu 'cibo, esca da amo, esca da fuoco '.
cosa dove importa la salvezza di chi amo tanto, la mia domanda è senza clausola
marsilio ficino, 2-38: mentre che io amo te amante me, io in te
d'abbandono, / di rimpianto. non amo che le rose / che non colsi
ppazzeschi, 3-137: sulla spalletta dell'amo uno ad uno in fila apparivano sfolgorando
il modo il come il quando io t'amo. boccaccio, dee., 2-7
, 4-8: i fiorentini feciono murare oltr'amo, cominciando alla detta porta a roma
(i-599): con verissime ragioni ed amo revoli parole cominciò a volergli
richiedesse. crudeli, 1-115: io amo al sommo la comodità; / amo
amo al sommo la comodità; / amo le donne ancor, non però tanto.
, servizievole. guarini, 62: amo d'aveme [di amanti] / gran
, i-272: io con coloro che amo da dovero procedo alla libera e confidentemente
perché ciò sarebbe come appunto pescar con amo d'oro, il qual perduto,
compiacque / d'ascoltar ch'io l'amo, e tacque. de sanctis, i-77
di bellore, / per te ringrazio ed amo più amore / che mi ti face
parte delle voci semplici, come 'amo, amai, amerò parte composte,
od anche dire, / perch'io amo di lui esser servente. giov.
relazione. giusti, iv-38: l'amo ruppe e portò via il ponte di
dirò molti, ma un numero discreto, amo con tenerezza tutto il genere umano.
, cioè il lato orientale ehe guarda amo, e l'occidentale che guarda il
dell'umanità. imbriani, 2-193: amo que'camposanti in cui si dorme /
di prendere l'altro col suo « amo *, siccome il pescatore savio s'ingegna
di trarre li pesci e di prenderli coll'amo piovano arlotto, 279: che
., 8-9 (313): v'amo quanto si conviene, e sì per
e ammanniti nel refettorio gesuitico; e amo il bartoli,... che è
emilia servire, / cui io tanto amo ch'i noi poria dire.
alfieri, xiii-79: virginia, io t'amo, e tei confermo: or forza
confessar il vero, / tanto più l'amo quanto più m'è dura. castiglione
avere strappato i filaccioni; portano l'amo tutta la vita fino a quando non abboccano
marino, i-271: io con coloro che amo da dovero procedo alla libera e confidentemente
te: quant'io ti abborro, l'amo. monti, x-3-91: plauser tutti
le due valli dell'isero e dell'amo si congiungono. idem, 5-40: quel
a morire: / quant'io più v'amo, più ne son gelosa.
in soccorso del loro re [il verbo amo], cioè la nazione indicativa,
congiu rati di qua dall'amo rispuose loro [ecc.]. machiavelli
non piglia il pesce che fugge dall'amo nudo ed abbocca rinvestito di congruente appetibil
primiera coniugazione, a quelle voci * amo, amas ', quivi arrestavalo. cesarotti
mari che so, è questo che amo. alvaro, 7-227: uno conosce una
camillo cavour. panzini, iii-533: amo e tevere sono camminati di conserva,
chiesa di san piero scaraggio sino ad amo risegghino gl'infrascritti magi- trati ed arti
non ch'io vo'costei, ch'io amo tanto. / ognuno è buono a
mi dolesse tanto, perché v'amo, e vi osservo più che voi non
dei. cino, ii-600: ne l'amo rosa corte / non credo
, e proprio nella casa che verso amo ha il tabemacoletto col cartiglio *
, / ed io, che t'amo, sofferir noi posso. galileo, 854
le imagine de quella insiemi gli donò l'amo rosa percossa al suo già
contendenza, / ma ubidenza, -ed amo corahnenti, / però non degio
letterato. leopardi, iii-678: l'amo di tutto cuore... e la
/ jà frabicate al carcere dolente, / amo legendo, a la mia trista mente
richiamo; / ca sed io bene amo / e sforzo in ciò tutta mia possanza
me morto, / e di quanto amo e desio o voglio / son fora,
contrarioso distinato, / di me medesmo ch'amo for misura / una donna da
pucci, ix-387: però i'l'amo e fonne e mie desiri, / e
, i-16: tu sai che io ti amo, o mio intimo benefattore, o
come il pesce, ch'è preso coll'amo, che avvegnaché non sia ancora fuori
mi fece amor sol perch'io l'amo / e stato sempre son su'servidore
. d'annunzio, ii-634: l'amo luce fra i pioppi. / stormire
à preso come il pescie a l'amo. giacomo da lentini, ii-54: zo
: amore meo, cui più coralmente amo, / ch'amasse già mai donna
giovinetti. pascoli, 787: io t'amo, o tarda bacca selvatica,
l'ingenioso mastro. vasari, iii-529: amo aveva un corno di dovizia pieno di
licenza poco prima che finisse la guerra, amo volle vendere, perché sentì dire coma
e le caverne dell'antico monte / amo mio lieto, e di verde corona /
qui riposa quel grande che su l'amo / me di quattro pianeti ha coronato.
che l'acqua derivata dalle chiane in amo... aveva fatto un gran danno
dargli carriere su per la ghiaia dell'amo o giù pe'rovetai di maremma. algarotti
questo tenacissimo vischio, con questo fortissimo amo del danaio. botta, 5-
viviani, 1-38: si riduce [amo] talvolta nell'estate con sì scarsa acqua
fate questa corte spietata? -perché vi amo, signora! deledda, iii-
amate. monti, x3- 278: amo ed ardo per cosa / sì vaga e
impalidito lo colore / di voi, cui amo più di nulla cosa. -poca
lascio una donna e dei figli che amo molto; li lascio qui senza un soldo
coscia del ponte vecchio di qua dall'amo. g. villani, 4-8: di
ondeggia a galileo su gli occhi / dell'amo in riva, e le costanti leggi
mille volte più tenero. « li amo cotanto, e ciò dissi loro così debolmente
fiocco. foscolo, xiv-363: io non amo di essere dipinto vestito come solitamente io
come piacque a colui, cui credo e amo. storia di fra michele, 52
monti, ii-370: sapete che non amo punto il suo stile [dell'alfieri
tenga a matto / ragion, cui poco amo, / già, se dio piace
già, se dio piace, ad amo / ch'ell'aggia non m'ha crocco
, 5-126: e quel sospinse / nell'amo, e sciolse al mio petto la
: nel crudo sasso intra tevero e amo / da cristo prese l'ultimo sigillo.
, di pesca, vicino all'amo, attira il pesce col suo
distinato, / di me medesmo ch'amo for misura / una donna da cui non
] per la scrittura: coloro cui io amo, correggo e gastigo. petrarca,
tanti mondi o globi, che veggi amo colla nostra vista e le di cui ampiezze
. -perché? -per ch'io amo. / -cui? -la bella. -e
non so se savete / corno v'amo a bon core; / ca son sì
perché vuoi ch'io mora, perché ti amo? marino, 19-411: qui tace
da cuore. marino, i-278: vi amo di buon cuore e son tutto vostro
, / e com di buono cor l'amo e disio. livio volgar.,
quell'affetto che si può portare; l'amo di tutto cuore. manzoni, pr
detto messer francesco, perché in vero amo hominem, e voglio che si degni avermi
si fanno ca- valier, gittansi in amo / dov'è dell'acqua più cupa
io sol piacer di villa apprezzo ed amo. alfieri, vii-25: in me quest'
palazzo pitti e i bastioni medicei; l'amo vi scorre nel suo letto più disteso
di begonie, di sola di cor amo. gelli, iv-15: dove io aveva
addio, dolce amore. io ti amo ancora come nei primi giorni che mi ti
: « perché? senti: io ti amo, e non posso, non debbo
una voce da defunto. -io non vi amo più! la giovine si volse.
mare amoroso, 45: più v'amo, dea, che non faccio deo,
: mio tenero germoglio, / che non amo perché sulla mia pianta / sei rifiorita
avito splendore. aleardi, 1-403: amo i vecchi, i muti / lochi deserti
l'esca / ed egli à preso l'amo in tal maniera. poesie bolognesi,
45: non saprò chi amavo, chi amo, / ora che qui stretto,
g. maccari, vi-404: io t'amo, come de'gesmini al fino /
essere definito. pavese, 8-237: amo gli scrittori che trattano sempre lo stesso
non fora degno / voi cui tant'amo e cui servo m'appello; / che
/ se io, che tanto t'amo, ti favello. ariosto, 4-34:
de la carne, fu preso da l'amo de la deitade. pulci,
ch'io non coninzai: / ed amo la mia donna, in veri tate,
, 6-36: e senza rete e senza amo traea / tutti li pesci al lito
stata cagione. monti, ii-9: amo, e ardentemente il desidero, di servire
braccio. carducci, ii-7-146: io amo, deliro, come a venti anni;
di sapere. mont \ x-3-278: amo ed ardo per cosa / sì vaga
. sappia il vostro genitore ch'io vi amo, ch'io vi desidero per mia
figli, e le dimostrazioni di stima che amo far pubbliche verso gli amici.
inchini, le piaggerie e le profferte in amo, in gancio, o in forcina
, veggo che non istimo e non amo più nessuno. gentile, 3-59:
gente, armi e vele il re dell'amo appresta. baruffaldi, xxx-1-97: troppo
viviani, 1-12: terreni confinanti ad amo, posti fra esso e gli argini
rifiuterò: ma, pria di tutto, amo di esser deputato. dossi, 522
vi-708: te, poverella vite, amo, che quando / fiedon le nevi
a'patrii numi, errava muto / ove amo è più deserto, i campi e
. goldoni, viii-653: -non l'amo? mi maraviglio, signore; s'io
in soccorso del loro re [il verbo amo]; cioè la nazione indicativa,
guido delle colonne, ii-170: eo v'amo tanto che mille fiate / in un'
a'patrii numi, errava muto / ove amo è più deserto, i campi e
tanto n'n'amai ancore / quant'amo teve, rosa invidiata: / bene creo
distinato, / di me medesmo ch'amo for misura / una donna da cui non
famose ed immortali / volge so- pr'amo i lumi suoi fatali / ivi si ferma
fatto e fa di continuo il fiume amo in vicinanza della città capitale con devastare
fiume del po, il corso dell'amo e della fortuna, l'acqua del tevere
tanto n'n'amai ancore / quant'amo teve, rosa invidiata. giamboni,
altri donneschi offizii. bettinelli, v-85: amo di passeggiare con i miei pensieri.
. bembo, i-95: il quale io amo grandemente per la sua virtù, e
, / c'avendo male, più v'amo ogni dia. latini, 1-435:
. chiaro davanzali, xvii-202-41: ed amo la mia donna in ventate / al
; / e me, che t'amo sì, fuggi e disprezzi. boccalini,
richiamo; / ca sed io bene amo / e sforzo in ciò tutta mia possanza
o difettosa. metastasio, i-96: amo in siroe il valore, / la modestia
son piccolo ma forte [dice l'amo]; onde se alcuno / vien a
. pascoli, 561: io t'amo pel freddo e lo stento, / l'
. boccaccio, ii-3-81: adunque io amo, ed intra i grandi effetti /
, e pigliavano agio e rinfrescamento in amo di bagnarsi e diguazzarsi. ariosto,
io ho bella moglie e che l'amo con tutta dilettazione maritale. s. degli
. goldoni, vii- 446: amo i miei genitori più di me stessa,
e dimorava a san giorgio, oltr'amo. dante, purg., 8-122:
, 13-ii-283: quinci dalla città ch'amo diparte, / nel lungo raggirar d'anni
nomi, dicono per essere fluente all'amo. annotazioni sul decameron, 18: non
un giuda in carica / che getti l'amo. de roberto, 2-14: le
/ pescatori troviam da reti e d'amo, / e gondole e peote da diporto
importa che intorno al popolo ch'io amo non sia portata sentenza crudelmente severa.
: voi ben sapete ch'io v'amo, e l'amore è un gran diritto
costumi. foscolo, xviii-289: io amo la quiete e gli agi un pochino
d'aquino, 409: s'eo l'amo, no le spiaccia; / e tegnolomi
come inimico, / sol perch'i'v'amo ed in ciò m'affatico, /
punto ed incostante / nel medesimo tempo amo e disamo. monti, x-4-269: del
destino... amata quando non amo; disamata, amando. bacchetti, 12-108
disappruovo. goldoni, vii-1043: io amo star solo, ma non disapprovo chi
e pigliavano agio e rinfre- scamento in amo di bagnarsi e diguazzarsi. pulci, 1-33
pericolosamente. bocchelli, 9-77: l'amo descriveva due larghi serpeggiamenti, che pieni
calvoli fornire / mandarono i pisan per amo carca / una barchetta, che nel
facea il fiume vie maggior che l'amo. = comp. da dis-con valore
m'ha legato e preso corno l'amo: / però, sposa, te clamo
colli / del casentin discendon giuso in amo, / facendo i lor canali freddi
da santa maria a monte discendere coll'amo la lieta campagna, lieta di paeselli
porterei una impresa, ove fosse uno amo, un delfino ed un core,
un core, che disciferató vuol dire: amo del fino core. discifratóre
nostre hanno a andar o a tornare per amo. gemelli careri, 2-i-379: quivi
cangiar il mio gran nilo col vostr'amo. -per simil. e al
acqua] oltrarno nelle rughe lungo l'amo in grande altezza,... con
nei disfacitori e nei rifacitori loro, io amo credere anzi le nobili che le ignobili
che non vuole; / ch'io t'amo sì lealemente, / non voglio che
. roccatagliata ceccardi, 134: io t'amo, t'amo né posso più questa
, 134: io t'amo, t'amo né posso più questa dolce mia pena
mia disgrazia, mi vide, anche allora amo mia moglie appassionatamente e le darei in
foscolo, xiv-289: * io t'amo! 'niun uomo, antonietta,
, né voglio emendarle tutte, perché amo piuttosto di esser prosaico, che di stiracchiare
camere. goldoni, vii-1256: -non amo la compagnia. mi farete preparare nella
. xiv-301: t'ho amata e ti amo disperatamente... ti amerò fino
riposi? pellico, xxxiv-1142: t'amo francesca, t'amo, / e disperato
, xxxiv-1142: t'amo francesca, t'amo, / e disperato è l'amor
goldoni, vii- 1031: io vi amo, e son fedele, e son sincera
.. la vostra nobile isola che io amo ed ammiro. capuana, 2-109:
sola, / con me che forse t'amo unica al mondo, / sarai?
displuvio tra le acque che vanno all'amo e quelle che scendono all'ombrone.
fia d'uopo ascoltare le voci dell'amo, ci sia permesso di riportarci alla
io di mia natura sono grave, e amo forse le cose strane e che abbian
e non, per ciò, men v'amo. de sanctis, ii-15-155:
mia commedia ad una persona ch'io amo;... non ve l'ho
prima di distaccarmi da mio marito. amo la sua riputazione egualmente come la mia
bellezza e grazia all'esca e l'amo, e dice che la bellezza senza la
t'odio, perch'io lei molt'amo / son io con quelli; e per
2-1-155: chi schiuse / i modi ond'amo a non più alzar s'astringa /
un poco. monti, ii-398: amo di pensare piuttosto il vostro silenzio una distrazione
le farò sembianti / com'io l'amo a fe'dritta / senza falsa sembianza
: avarizia le genti ha prese a l'amo / ed ogni grazia distrugge e confonde
disvelarne credei le fonti ascose [dell'amo]. 2. per estens
trionfatore: / alla foce invisibile dell'amo. jovine, 2-28: il dito
a intignere un dito, se tutto amo corresse broda. -tornare zoppo col
la benevolenza di tutte le dive dell'amo. leopardi, 29-78: io te
di carta lucida tutte le qualità che più amo in una donna. così nelle favole
e lontan sono / da quella ch'amo, ameraggio ed amai. dante, purg
; e trovai che significavano « io amo voi ». tramater [s. v
quali / spera 'l tevero e l'amo, / e 'l po, dove doglioso
lieto, ed amami ch'io t'amo quanto posso amare. manzoni, 310:
voi non mi amate ed io non vi amo. pure / qualche dolcezza è ne
gradevole. iacopone, 9-20: l'amo... de fiore ha lo dolzore
. /... / io l'amo perché so / che croce fu dolore
! ». saba, 360: amo la folla qui domenicale, / che in
i-127: con quelli amici li quali amo con affetto sincero mi prendo alle volte
. carducci, ii-9-179: io ti amo molto anche perché mi piaci donnescamente;
perché mi piaci donnescamente; ma ti amo anche moltissimo per quel che è di
sono le mie opinioni individuali; non amo i doppioni, e sono avverso ai
. galliziani, v-m-44: ben amo follemente / s'eo pero per dottansa
non vadi, s'io sì l'amo / a fargli conto il suo crudel consiglio
oh me infelice! che quanto più t'amo / di vero e forte amor,
fiere. goldoni, vii-1031: io vi amo, e son fedele, e son
/ che palemon, cui io molto amo, sia / tratto per me d'amorosa
da fargli non dubbiamente comprendere che lo amo e lo stimo. 2.
carmi avrai perenne vita, / sponda ch'amo saluta in suo cammino. leopardi,
sì come oggi ch'effuso / t'amo per l'ampie vie di livorno.
: oggi sono triste, e pure ti amo tanto; e un tuo riso e
piastre protettive laterali e frontali (nell'amo corinzio la visiera, con due aperture
nel canale, / che non l'empierebbe amo colla piena. note al malmantile,
al malmantile, 4-4: 'non l'empierebbe amo colla piena '. non l'empierebbe
crisostomo volgar., 2-81: veggi amo anche spesso molti mercatanti, che,
: non saprò chi amavo, chi amo, / ora che qui stretto, ridotto
giuda. foscolo, xviii-289: io amo la quiete, e gli agi un pochino
comp. del gr. èpico * amo 'e itfpùxms 'gramigna ', sul
; * amabile '(spadai 'amo con passione '), da èpos '
impedisca. burchiello, 2-27: io amo di star povero, / la qual cosa
ti mormoro anche una volta che ti amo come.. sapessi! abbi pietà
fiamma il tempio a giove? / amo alfine un eroe, di cui superba /
l'eroe quando, per il corso dell'amo, dal mare raggiunse pisa per rimettersi
patrii numi, errava muto / ove amo è più deserto. manzoni, pr.
getta. d'annunzio, i-483: amo io così raffigurarti, o pia '/
l'esito della mia tragedia, perché non amo la millanteria; ma senza esagerazione,
un poco di esalamento, or pescava all'amo, ora giuocava ai dadi.
quando vien ch'io dorma, non amo il sonno se non sognante, perché in
tutti, mentre disprezzo tutti o almeno non amo alcuno. serao, 1-981: la
veggo simili a lui ch'io tanto amo. goldoni, vii-188: esamino me stessa
o allettamento artificiale che si mette all'amo per attirare i pesci: e può
, 28: se di dolcezza l'amo non ha esca, / che piaccia al
con l'esca della vostra umanità e l'amo della mia deità 10 presi el dimonio
prendete l'esca, si che l'amo / dell'antico avversaro a sé vi tira
in tale stella presi l'esca e l'amo! l. martelli, r-19:
di trarre li pesci e di prenderli coll'amo. = voce dotta, lat.
punto ed incostante / nel medesimo tempo amo e disamo. = voce dotta,
della salute dell'anime, girandogli l'amo della dottrina e della vita esemplaria.
quale ho in loco di patre, et amo per li suoi meriti molto, venirà
carducci, ii-7-253: perché ti amo tanto, sento di avere il diritto
, che il pigliar a colmarle con amo stesso. muratori, iii-322: prima ancora
, viii-377: piano, signore. io amo la signora clarice. esitai lungo tempo
esito della mia tragedia, perché non amo la millanteria. -medie. la
terra santa. carducci, 578: t'amo, 0 pio bove;..
. pascoli, 561: io t'amo pel freddo e lo stento, /
, donne, aggradir, ch'onoro et amo. sarpi, i-1-72: vostra signoria
, situata tra il serchio e l'amo, possiamo esprimere solamente un augurio: che
sedotto. carducci, 59: io amo: e cintia, l'espugnata al fine
infinito. gozzano, 133: non amo che le cose / che potevano essere
betocchi, 5-133: ma trapassa dall'amo un vento, nel- l'estatata.
e ti prego di non tacermelo, perché amo di conoscere i miei nemici. nuovo
bocca da cui gli venne strappato l'amo. montale, 95: nel chiuso /
proprio l'estro di dirti ch'io t'amo... t'amo, e t'
ch'io t'amo... t'amo, e t'amerò eternamente. manzoni
per un anno o dui, ma t'amo per esser, se tu vuoi, eternamente
etnico e nel mio carattere morale; e amo i miei vicini quanto più li sento
. carducci, ii-8-226: dico che ti amo, che sono molto infelice, che
, o quercia pensosa, io più non amo, / poi che cedesti al capo
sempre ripetendo che t'ho amata e ti amo disperatamente, e che ti amerò fino
[ferrara] gli strozzi vennero da l'amo / tosto parlando e ti cantar latina
bieltà di faccia / più non attocco l'amo. bartolomeo da s. c.
lungo due braccia. goldoni, iii-90: amo rosaura, ma non trovo la via
non trovo la via di spiegarle che l'amo. credimi, se a faccia a
gennaio, hanno faccia d'entrare in amo, invadono il sobborgo. vittorini, 3-129
articoli letterari innominati, perch'io non amo nelle lettere l'associazione di nomi,
di cavalieri e dame: / non amo la miscela dell'alta e bassa gente.
lusinghiera, / forse ch'ei preso all'amo? de sanctis, ii-15-4: siate
grembo al fiume, / qualor trattando amo fallace vai / e 'l pesce predator tua
vuoi, ti dirò: perché non t'amo, / perché mai non piacesti agli
bambagiuoli, 28: se di dolcezza l'amo non ha esca, / che
eo le farò sembianti / com io l'amo a dritta fede / e senza fallisgióne
al mi'parere, / poi tanto l'amo senza falligióne. = voce
foe troppo grande fallimento, quand'io amo isotta la bionda di folle amore;
palazzeschi, 3-137: sulla spalletta dell'amo un ad un in fila apparivano sfolgorando
carducci, ii-7-253: e perché ti amo tanto, sento di avere il diritto di
terreno fantasma, o dea, pur ti amo, / ché il tuo non è
formidabili. carducci, ii-10-290: ti amo veramente, per quante me ne abbia
, 7-ii-336: sapendosi / ch'io l'amo, e che agli altri son divenuta
il cor preso ivi come pesce a l'amo, / onde a ben far per
attraente. verga, 1-39: io amo appunto in lei questa toletta, questo
, superficiale. carducci, ii-1-53: amo forse le cose strane e che abbian
no, / non d'amore materno t'amo. inferma, / sono inferma di
di animali. sinisgalli, 9-11: amo questi meriggi corti così cangianti, /
la fata morgana; la quale v'amo assai, e più v'amerei, quando
alfieri, 8-226: mentr'io dell'amo in su la manca riva / mesto
fia comprendere il mio disio. io amo, e amor m'indusse a darvi la
/ ne la provincia dove passa l'amo, / talché le sue fatiche spende in
. villani, 11-1: sommerse [l'amo] molto del piano di casentino,
. corazzini, 3-19: io v'amo, io v'amo, o fecondati al
3-19: io v'amo, io v'amo, o fecondati al sole / di
tanta ho fede e speranza quanto 10 amo. savonarola, 56: il vero gaudio
dovete avere, che senza fin ve amo?... è questo el premio
contra dolce merzede, / poi tanto v'amo in fede / ch'ella dipon quel
, 71: te, poverella vite, amo, che quando / fiedon le nevi
. v. franco, 348: l'amo innescato tien sospeso in quello, /
a dire incontanente: « i't'amo, i't'amo! », perché
« i't'amo, i't'amo! », perché cotal cominciare si fa
, disse: io, o giudici, amo le donne. caro, i-301
fedele. chiaro davanzali, iii-42: amo la mia donna in veri- tate,
bianca e tenue fronte che io tanto amo specialmente fra i ricciolini! fucini, 250
, e diffido di tutto, e amo la guerra, come stato naturale dell'uomo
stalattitici neri. praga, 2-36: amo il buio e il fragor della fucina,
l'usato, ghirlandati i crini, / amo di celebrar con nuova cetra / per
, / bel verno, onor dell'amo, amor de'gioveni, / che fai
il museo. carducci, ii-2-143: amo le selve e i boschi e i
d'annunzio, i-410: io l'amo. pe 'l ruscello / di sue rime
le pile. viviani, 1-14: che amo dallo sbocco d'om- brone in giù
fu cerchiar fiorenza di muri, metter amo in canale e far le veste a fiaschi
guido delle colonne, 80: eo v'amo tanto che mille fiate / in un'
petrarca, 85-4: io amai sempre et amo forte ancora, / e son per
emozione). malatesti, 1-23: amo la gente sol candida e pura, /
oro, e fichisecchi per inescar l'amo. d'annunzio, iv-2-123: di là
dicea: / « rispondi: i'v'amo, donna, oltre misura ».
. beltramelli, i-626: ora io amo questa repubblica nostra 'in fieri '
orrenda / pure ha stancata ornai dov'amo irriga. 4. coraggioso,
. d'annunzio, i-411: io l'amo. agili e fieri / e liberi
mio tenero germoglio, / che non amo perché sulla mia pianta / sei rifiorita,
alla coscia del ponte vecchio di qua dall'amo, dal piliere ov'è la figura
, i-376: fa'conto che in amo fussi una navicella nella quale tossono entro
d'argine che rattiene le piene dell'amo. baretti, 2-98: la parte
al cui capo è sospeso un grosso amo; viene usata sia da terra sia
lungo a modo di lenza, con amo aescato, che raccomandato da un capo
altro lungo a modo di lenza con amo aescato da un lombrico o da un lumacone
pescosissima marina, passava tal volta coll'amo, tal altra coi filaccioni, quasi mai
avere strappato i filaccioni; portano l'amo tutta la vita fino a quando non
come il pesce per fil tirato all'amo. marino, 9-24: chi fuor
filosofica era. redi, 16-iv-196: amo talete, amo anassagora, platone, aristotile
redi, 16-iv-196: amo talete, amo anassagora, platone, aristotile, democrito,
afrodisiaco ', deriv. da cpixéoì * amo '; cfr. fr. philtre
sdegno, perché scrivendole quanto io l'amo, terrassi forse a vile d'esser da
dico faciemi, / di bon core t'amo e fino: / quisso i't'
porterei una impresa, ove fosse uno amo, un delfino ed un core, che
core, che disciferato vuol dire: amo del fino core. 9.
rinaldo d'aquino, 96: l'amo tanto finemente, / c'al mio
non son capace di fingere: ti amo più che tutto, più che la mia
compie oggi l'anno, ch'io dell'amo in riva / sovra olimpico ponte in
terra, / per che lo mondo non amo, né voglio. novellino, 60
volto i fior le toglia, / ch'amo quel bello in lei che mai non
mormorio de'venti. pananti, ii-284: amo le flebili note, amo di pascere
ii-284: amo le flebili note, amo di pascere il cuore della soavità della
delle mie spoglie altera / laggiù sull'amo insuperbirsi flora, / e lieta festeggiarne
de'foderi del legname che viene per amo, valeva l'anno fiorini 50 d'oro
una fogna che non l'empierebbe / amo. buonarroti il giovane, i-346: le
-o dolce / signora, io v'amo. d'annunzio, i-672: de le
sragiono, e t'insulto: ma ti amo tanto! faldella, 3-18: non
allora il cacciatore di mare calò l'amo col lardo. il motore spetezzava in folle
, ii-8-304: addio... ti amo alla follia. dossi, i-185:
corso al monte / il tebro et l'amo, et mentre il sol più coce
quanto dentro arse, / poi ch'amo e seguo chi mi fugge ed odia.
? e. cecchi, 2-27: amo i piccoli capolavori, nati contro il
, dai campidogli e dai fòri, amo rifrugarli dal terriccio umido, nelle cantine
85-1: io amai sempre, et amo forte ancora, / e son per amar
: quando sentirae il pesce pigliar l'amo, fortemente tragga prima, acciocché si ficchi
l'ho ancora gagliardo e giovanile, ancora amo di forza. -ad alta voce
c. bini, 56: io ti amo per forza di fato, per natura
natura di cose, perché amando te, amo me stesso. palazzeschi, ii-374:
fosse alla destra e alla sinistra dell'amo. -letto di un fiume;
la vigilanza delle guardie, pescano con l'amo grossi pesci.
l'acqua della città ch'andava in amo e chiamavasi lo scheraggio. 6
semplice. carducci, ii-9-144: ti amo e ti desidero tanto, che in questa
di siila, / stagnar livido l'amo, a lento passo / richiama i
3-14: in vece di lasciargli [all'amo] libero e franco tutto il canale
con ruggieri. monti, i-134: amo piuttosto di esser prosaico, che di stiracchiare
un'altra fiata con esca fraudolosa colto all'amo delle vostre leggi. = deriv
prendete l'esca, sì che l'amo / dell'antico avversare a sé vi tira
e tutto precipita. sinisgalli, 9-11: amo questi meriggi corti così cangianti, /
torto / de l'ortolano eterno, amo io cotanto / quanto da lui a
questo mio angelo, il quale io amo più che figliuolo, fruisca la piacevolezza
malatesti, 1-184: or ch'i'non amo e il cuor più non mi
repente si desta. praga, 2-36: amo mirò. in quell'atto si ricordò
sì li ruppero e fuggirò infino ad amo, ed ivi fermandosi i ghibellini,
ivi fermandosi i ghibellini, ancora sull'amo fuoro isconfitti. 28. marin
in grembo al fiume, / qualor trattando amo fallace vai / e 'l pesce predator
fumigose, / tesi la lenza dell'amo ricurvo e fatturato ai gorghi.
legato da s. maria sopr'amo, e dentro a'primi merli del ballatoio
uggiosamente. carducci, ii-10-96: ti amo, per quanto l'inverno sia fungosamente
la felicità e la chiarezza, come le amo io, e dovere ingoiare continuamente un'
penso sempre / e in verità l'amo furiosamente. a. verri, xxiii-125:
pescatori peschino col fuscino o con l'amo. f. f. frugoni, vi-542
soverchio timore, e ch'io vi amo, e che voglio il vostro bene
con ceste e con gabbie, con amo, spaderni e calcina. machiavelli, 884
327: di bella donna gallo / c'amo, ben dico, gallo, /
la punta. -gambo dell * amo: parte dell'amo compresa fra la
-gambo dell * amo: parte dell'amo compresa fra la paletta e il collo
lampioni a gasse. carducci, ii-1-174: amo dio etrusco della glauca capelliera..
un pesce gatto, che viene all'amo con la bocca aperta. 9
/ e sprezzata ed amata, aborro ed amo. bontempelli, 20-158: in quelle
amata. carducci, ii-7-253: perché ti amo tanto, sento di avere il diritto
/ se presa resta della sorte all'amo. pananti, ii-331: bella è la
, no, amico, io non amo le genealogie. ci sarebbe a dire di
fia d'uopo ascoltare le voci dell'amo, ci sia permesso di riportarci alla generalità
l'ho partorita... io l'amo... io l'amo quanto
io l'amo... io l'amo quanto te. d'annunzio, iii-1-604
che io più che la vita mia amo, riverisco e onoro? ariosto,
, / si fanno cavalier, gittansi in amo / dov'è dell'acqua più cupa
/ il pian che largo al biondo amo dichina. panzini, ii-13: i cimiteri
bazzecola. carducci, ii-7-124: non amo scrivere per istrenna o per simili gentilezze
ii-215: il caso nuovo cominciò per amo, nome gentilizio e germanico.
di fuor dal padre mie nulla tant'amo / che te, o dolce santa madr'
. pucci, ix-408: gittansi in amo / dov'è dell'acqua più cupa
: v. maschera. -gettare l'amo: lanciarlo in acqua. - al figur
attrarre con lusinghe (cfr. anche amo, n. 3).
in carica / che getti 'amo, / e tra gl'intingoli / e
, sempre con quella idea di gettare l'amo: « bel lezza se
corpo ghermito. per la sua tristezza amo l'amore. 3. carpito
fa gran freddo, e già l'amo è ghiacciato più volte da sponda a sponda
che tu non credi quanto e't'amo; / e però non hai mercé,
, i-212: già è un pezzo che amo più per ghiottoneria che per appetito,
giacersi con me. saba, 293: amo una donna con cui mai non giacqui
. / che metter me, che t'amo, o lisa, tanto, /
per lui gioco e canto, / e amo e serverìa chi gli è servente.
. pratolini, 1-45: io ti amo, sono sincero, il passato è passato
giogana... lo spazio tra l'amo e questa giogana è in gran parte
campo. carducci, 578: t'amo, o pio bove; e mite un
vi sia dispiacente / sed io v'amo in disire. matteo correggiato, 3:
ho ancora gagliardo e giovanile, ancora amo di forza. de sanctis, petr.
carducci, ii-7-248: lina, io ti amo coll'ideale della prima gioventù e col
folte anella. bettola, xxii-761: amo de'colli in cima / di musco un
sta dea, / che com'più l'amo, più me sta iudea. soldanieri
e l'altro nobil cigno, ond'amo / le sponde ha illustri e note,
/ sotto tal ésca mi mettesti l'amo. poliziano, st., 1-36:
unitade. michelangelo, i-51: i't'amo con la lingua e poi mi doglio
, se, in premio di quant'amo, / giunto da l'altrui orgoglio
colli / del casentin discendon giuso in amo / facendo i lor canali freddi e
: 4 ingegno 'per rete o amo ne'latini barbari autori ritrova il sopradetto
lungi al corso della bell'ambra [l'amo] osta. strafiarola, i-5:
, 11-1-261: la gonfiezza frequente dell'amo. cattaneo, iii-1-303: tra la
trinità e della carraia, [l'amo] gli rovinò e gli portò via.
, mentre ch'io: « t'amo » / a laura ripetea, ridir s'
suoi dolci gorgheggi: « io t'amo, io t'amo ». d'annunzio
: « io t'amo, io t'amo ». d'annunzio, i-24: ve-
il barcaiolo / del vecchio traghetto sull'amo, /... sciaguatta in fondo
il tuo piacer gradire; / così t'amo seguire / in ciascun tempo, dolce
e grande, / ch'eo v'amo pur dottando. guittone, i-26-1: o
l'istesso effetto. 2. amo con due o tre uncini, adoperato nella
riferimento alla disposizione di più vermi sull'amo. -far grappolo: ammucchiarsi, ammassarsi
avarizia le genti ha prese a l'amo / ed ogni grazia distrugge e confonde
, malgrado i miei capegli grigi, amo tuttavia e sono amato. fucini,
, i-153: già per secchia, mettendo amo in grondaia, / versa spilli e
niente da rimproverargli, ma non l'amo, gua'! nieri, 74: saran
, 3-53: dalla sponda destra [dell'amo], oltre alla strada rasente ad
sommo fastidio, come per lo più veggi amo avvenire in questi amori, che con
parte destra non ha mai potuto l'amo guadagnar terreno e distendersi, perché ha
raccogliere il pesce portato a riva con l'amo. = deriv. dal longob
di insaccare il pesce ancora attaccato all'amo; guadèllo. = deriv.
ogni molino e gualchiere ch'erano in amo. statuto dell'università e arte della
guanciolina. bartolini, 5-198: io amo guido reni, pittore dell'aurora e
m'ami, e ch'io pur t'amo; e t'amo / più che
io pur t'amo; e t'amo / più che no 'l credi, assai
assai pene guernita / per un c'amo e voglio / e non l'agio in
. e pigliavano agio e rinfrescamento in amo di bagnarsi e di guazzarsi. grazzini
il regno. monti, ii-359: amo che mi si dia occasione di guerreggiar
guicciardini. imbriani, 3-14: non amo l'enfasi guicciardiniana, non amo
amo l'enfasi guicciardiniana, non amo le apoteosi collettesche. = cfr
gorgo, o gurgite, fosse formato dall'amo. arici, ii-351: il superbo
: vuoi che io ti ripeta che ti amo tanto? ma sì, ma sì
para idonio, / pur... amo mirina / quanto me stesso. savonarola
voi non mi amate ed io non vi amo. pure / qualche dolcezza è ne
di qual sangue questa giovane, cui amo, sia discesa. leonardo, 2-56:
: son poeta e son cristiano: / amo dir sol quel ch'è lecito.
, / illibata fanciulla, io v'amo tanto, / sì di voi sono pago
mistero / né per altro non l'amo. = denom. da baglia
. angiolieri, xvii-792-13: poi ched io amo -voi di bono amare, / d'
/ d'amar -comsiglio che 'mbochiate l'amo. chiaro davanzali, xxiv-18: sì come
pesce a 'nganno / prende a l'amo se stesso, / così il mio core
sostanze. marinetti, iii-457: non amo la cuoca carca di mammelle che s'
grazzini, 308: saper dovete ch'amo /... gran paese messe
israello immoti. niccolini, ii-8: amo la patria anch'io; ma dentro
impalidito lo colore / di voi, cui amo più di nulla cosa. leggenda della
panchi? / meglio t'era ir per amo a chiappar granchi, / o star
che non ti amano quant'io t'amo, e che potranno darci sentenza imparziale:
e ai mali miei reca consiglio: / amo impazientemente. foscolo, xv-369: aspetterò
legale dottrina. quando egli con questo amo gli avea inescati, non gli facea
molesti e ripugnanti '. io li amo: sono impensati, sempre. cassola,
. andreini, 1-261: s'io v'amo più, che mi sia dato per
, ii-7-292: dolcezza mia, e amo salutarti così anche ora che ti mostri
7-150: il mese che io più amo è il più impolverato dei mesi.
importa a me degli scogli? non amo chi pericoli accenna. 8. essere
2-64: ogni voce m'importuna. / amo solo la voce delle cose.
impresa, / per ottener il ben ch'amo e desìo. tarchetti, 6-i-268:
in memoria di quella ch'io tanto amo. machiavelli, 71: si poteva
. borsi, 2-107: io t'amo, giulia, t'amo sempre più,
: io t'amo, giulia, t'amo sempre più, sempre più m'inabisso
, tr. ant. prendere all'amo. -al figur.: attirare a sé
amorosa gioia che mi inama / de l'amo dolze, che move d'amore.
enama. = denom. da amo (v.) col pref. in-con
uno verbo, lo quale si chiama * amo ', lo quale significa 'prendere
di prendere l'altro col suo 'amo ', siccome il pescatore savio s'
trarre li pesci e di prenderli coll'amo ». inamarire (innamarire)
. letter. ant. preso all'amo. -al figur.: preso d'
che l'ama: è preso all'amo o inamato. inambizióso, agg
, così gioioso / sì com eo ch'amo l'alta fiore aulente / che m'
singulto, fuori di me: -vi amo, vi amo, vi amo! emanuelli
di me: -vi amo, vi amo, vi amo! emanuelli, 1-145:
: -vi amo, vi amo, vi amo! emanuelli, 1-145: dovevo avere
io v'ami più ch'io v'amo. idem, 661: amore paura mi
», cioè incamerellato, come veggi amo sono le fodere de'vai, il bianco
e'vi piove, / io, ch'amo asciutto, ho incaparrato altrove.
assol. bonagiunta, 11-312: cotanto amo, / che pur bramo / d'
comune certi ponticelli di legname sopra l'amo, e uno grande sopra a piatte
padre inchina e venera, / v'amo e rispetto anch'io qual padre e suocero
: nell'aerea chiostra / dei poggi l'amo pallido s'in ciela. viani,
vollo lo pianto de lo mio fillo cui amo tanto. ricordi pisani, v-405-14:
nostro gioire e patire meschino: / amo pur sempre me stessa in te!
. b. croce, ii-6-198: amo assai il non-filosofo, l'incom- mosso
iii-239: il mio solo gesù non amo,... non so incomodarmi
e abbandonare senza indugi la città che amo. vittorini, 5-350: ammetto inoltre
serva vederti non poss'io, che t'amo, / t'amo di forte
che t'amo, / t'amo di forte ed inconcesso affetto.
sai che proprio non stimo e non amo più nessuno? e che questa è una
quali / spera 'l tevero e l'amo, / e 'l po. savonarola,
guadagnoli, 1-i-113: insegno che 'amo 'è coniugabile, / e 'cornu
di difetto. lucini, 7-195: amo la sacra maestà della statica; la
pascoli, 666: non vidi senz'amo e senza rete / niuno mai fare
/ e il labbro indotto: io t'amo, proferì. pindemonte, ii-69:
ovidio volgar., 2-78: allora amo l'errore della boce mia, siccome buono
. foscolo, iv-427: io t'amo ancor più poiché mi avvedo che il tuo
cuore. nievo, 350: io la amo ancora: e per questo appunto mi
dolce tuo consorte e fido / t'amo. guarini, 156: questa malvagia /
: ah dite prima o ch'io non amo, o ch'io / son d'ogni
, ii-8-320: bella mia, ti amo, fieramente e infelicemente ti amo.
, ti amo, fieramente e infelicemente ti amo. 4. in modo inesatto;
infelicitarvi. imbriani, 4-262: io amo il vero anche insalubre e velenoso
forte grazia. baretti, ii-238: non amo né i musici né i frati.
, 8-354: quant'io più t'amo più a me stesso infenso / mi abborro
bontempelli, ii-1090: è ora che l'amo in questi giorni d'inferno.
4. nella pesca, attaccare all'amo un pesce vivo come esca.
la particella pronom. restare preso all'amo casualmente (un pesce). 5
. mazzini, iv-6-436: io, quand'amo, amo per sempre; e più
iv-6-436: io, quand'amo, amo per sempre; e più infierisce la sventura
. mazzini, iv-6-435: io, quand'amo, amo per sempre; e più
iv-6-435: io, quand'amo, amo per sempre; e più infierisce la sventura
.. / per tutto questo amaro t'amo, vita. 5. non finito
per loro spinta. guittone, 14-10: amo seguir suo piacimento / sì che lo
. carducci, iii-25-300: ma più l'amo bologna perché è bella. a lei
affari. carducci, iii-3-172: t'amo, o pio bove; e mite un
lubrano, 1 -ded.: non amo parafrasi sazievoli, non infiascature di erudizioni
mezzo dell'esca e vuole predarlo coll'amo. tanara, 233: contraffanno ancora la
: « ma taci! / io t'amo ». i tuoi belli / occhi
ingannare. luigini, xlv-301: io amo più tosto di lasciarmi ingannare..
credere che tu mi amassi quanto io t'amo. pascoli, ii-1708: i primi
per lasciarsi condurre al piacere di un amo ingannevole. 3. vano,
/ lasciami lusingar / che più non amo. c. i. frugoni, i-2-187
pesce a 'nganno / prende a l'amo se stesso, / così il mio core
cupi, / [la fossa dell'amo] trova le volpi sì piene di froda
/ dove prima era come l'acqua in amo. d'eredia, 40: dolce
e di più nobil fronde, / sovr'amo e tebro, ingemmi le sue sponde
gola,... non sente l'amo. cavalca, 6-1-361: lo gittarono
, ed abbandonata da coloro ch'io amo. 4. danno provocato dalle
e questo dolore si è ch'io amo mia morte e mio ingombro. fogazzaro,
. -ingozzare l'esca, l'amo: abboccare all'amo, cadere vittima
l'esca, l'amo: abboccare all'amo, cadere vittima di un inganno,
quanto è sciocco quel che dice: io amo, / io amo, io ardo
dice: io amo, / io amo, io ardo, e poi li duol
/ questa dolce esca fa ingozare ogni amo. giraldi cinzio, intr. -1 (
la trista che colei avea ingozzato l'amo, ed empiendole il capo di urne d'
un'altra a vendicarmi io corro. / amo quel volto, ma quel cuor spergiuro
alma inamorare / di lei, che amo più che tutte quante / l'altre del
sereno. pananti, ii-28: quanto amo queste belle mattinate, / quel ciel
m'inavera e ferisce ora che l'amo fortemente. -recipr. andrea
innescaménto, sm. l'innescare l'amo; applicazione dell'esca all'amo.
l'amo; applicazione dell'esca all'amo. 2. l'innescare una
innéschi). mettere l'esca all'amo. -ant.: pescare.
inghilfredi, xi-1-145: lo pesce inesca l'amo, ond'ha a perire.
perché non si può coglier il pesce ad amo scoperto, l'ho innescato con pascolo
inescato). fornito d'esca (un amo). -anche al figur.
nelle promesse veridico, pescava con l'amo inescato, ma non con l'amo
amo inescato, ma non con l'amo vuoto. monti, x-5-353: alle porte
moderna. bocchelli, 2-i-143: io che amo la vita, non so se quel
ferrari, 362: né solo io t'amo, o sposa, pe 'l dì che
articoli letterari innominati, perch'io non amo nelle lettere l'associazione di nomi.
/ fratei mio. le sue prove amo innovare / io nell'ignoto. indulgi,
/ c'avendo male, più v'amo ogni dia; / però tuttor la
.. / o polvere, t'amo. = voce dotta, lat
che io incontrassi con una famiglia: amo meglio di provarmi nell'insegnamento pubblico.
sono insegnato, / e danno c'amo e non sono amato. latini,
/ ch'io t'ho amata et amo più che mai. machiavelli, i-iii-
. fiacchi, 28: con l'amo e con la rete / tentò predarlo il
... ricordati bene che io ti amo da vero. tarchetti, 6-i-228:
. pascoli, 561: io t'amo [o fortuna] pel freddo e lo
g. gozzi, i-22-81: t'amo, a me dice il core; io
denigrare. angioletti, 1-72: io amo la letteratura,... perché tutti
anonimo, i-603: son preso ad amo, sì corno ad amante, /
/ e non fui amante chi gradivi ad amo, / e, vivo, intamo
sono gli affetti, / io t'amo ancor. mazzini, 38-32: a questa
non sei. / sol io, perch'amo, integra la guardo / e l'
vi co- gnoschi, pur molto vi amo, sendo tutti d'un paese; e
donna valente, / ch'eo v'amo dolzemente, / e piace a voi ch'
facessero fiorire. pirandello, 5-555: amo questa pena del giorno che muore.
. milizia, ix-136: stimo ed amo il mio gentilissimo sig. tommaso con tutta
cuore. foscolo, xiv-283: t'amo, antonietta, ti amo...
: t'amo, antonietta, ti amo... e lo sento con tanta
non ho altro interesso se non ch'io amo, favorisco et aiuto volentieri chi sa
... quando ella inghiottisce l'amo, preparatole da i pescatori, subito vomita
. calvino, 8-39: se io amo l'ordine, non è come per tanti
inganno, / il bel de'sacri studi amo e vagheggio: / spio 10 mio
. d'annunzio, iv-1-173: -l'amo? ed ella che pensa? e,
sola, le dirò 10 che l'amo? -godeva interrogar sé medesimo e non
. foscolo, xvi-531: 10 l'amo più per simpatia che per conoscerlo intimamente.
. pascoli, 787: io t'amo, o tarda bacca selvatica, / che
disse: « dale, perdonami; ti amo ». -misero, squallido.
d'intorno e la sieve / e l'amo intorbidò per tal cagione / sì che
/ fa ch'io v'onoro et amo senza vedervi pria. tasso, 17-21:
jacopone, 9-23: testo a l'amo s'arsemiglia / che de fore ha
doni, 3-188: si scusa [l'amo] di aver fatto questo male e
perfin dei re, del gran mistero all'amo; / intrappolato egidio romano volgar.,
ora io sono troppo malamente intrapreso quando amo colei che me odia sopra tutte le
passo viete. tesauro, 5-276: amo il sembiante / di teseo...
spinetta. carducci, ii-13-51: non amo la compagnia, e non amo fare intrinsechezze
non amo la compagnia, e non amo fare intrinsechezze nuove; e il mangiare
e solitaria. pirandello, 5-555: amo questa pena del giorno che muore.
talora, è ver, con l'amo e con la rete / tentò predarlo il
... a integrare le portate dell'amo. 2. archit. volume di
avere in odio la vista del fiume amo perché questo, facendo di continuo un cammino
vivi, e sappi ch'io t'amo. -non avere nulla da invidiare
tanto n'n'amai ancore / quant'amo teve, rosa invidiata. leandreide,
s'invesca / il miglior pesce all'amo ognor rapace. d'annunzio, vi-1107
e vagabundi e cauti pesci a l'amo. tebaldeo, 12: chiunque tanta impresa
e prendono così bellamente e quasi all'amo quelli dai quali son presi e restano in
file dei pioppi avviandosi silenziosamente verso l'amo invisibile. quasimodo, 4-13: visibile
a darmi da mangiare, perch'io non amo di profittar molto degli inviti che mi
. colonna, 1-148: a quelli ch'amo / nel mondo ed a me stessa
erra, / e me che t'amo in tante pene involve? m. c
, 211: chiudete gli occhi a l'amo inzucarato, / ch'ha già tanti
. chiaro davanzati, xiv-43: com'i'amo sia da voi amato. dante,
aspra e crudele. giov. sor amo, 125: l'iraconda mia voce /
-amo irlandese: nella pesca, tipo di amo con la punta inclinata da un lato
morti, e i pochi vivi che amo, / non mi venite in mente /
irretiti. c. bini, 1-261: amo le muse,... ma
nella rada. pratolini, 10-253: l'amo era in piena, ancora spumoso irrompendo
il mar. saba, 398: amo i paesi strani, / i mari azzurri
e 'l giovanil desio / dal tebro all'amo mi guidò nel muto / laberinto di
, / che nel segreto laccio / amo, non spero e taccio, / e
ma come i pesci sono presi all'amo e gli uccelli al lacciuolo, così
lacere, da lax -lacis 1 esca, amo '. lachenàlia, sf.
che me spare / e là dov'amo quasi odioso paro. petrarca, 183-8:
vedi, margherita, quant'io t'amo, / trami fuori di questo lagno.
, pozzanghera. sbarbaro, 1-55: amo l'acqua:...; i
lamo, sm. dial. amo da pesca. -anche al figur.
ho cominciato anzi giorno / a buttar l'amo per te (lo chiamavo 'il
). = deriv. da amo per concrezione dell'articolo. cfr.
, 1-45: mirando pria / splender sovr'amo in te, con nuovo esempio,
. misasi, 6-ii-121: -vi amo -rispose lei nei cui occhi era passato un
passavano. lanci, 5-51: perché amo da dovero livia,...
e accorto. chiabrera, 1-iv-4: amo d'un leone / gode a'titoli
pesci lascivi, / or con l'amo pigliarli, or con la rete. vinciguerra
: / laso! sol perch'eo l'amo / meio d'om che sia nato
queste lastre. carducci, ii-2-143: amo le selve e i boschi e i
mia donna in domino, / l'amo balsamo fino, / le mura di firenze
e dolce letuàrio, / senza te amo e sempre vivo in sogno. aretino,
cambraia. lanci, 5-51: perché amo da dovero livia,... gli
. dante, lxxv-6: i'v'amo e voglio sempre vo'servire, /
. bettini, 1-76: io t'amo, o terra, adesso che sei bella
el pur sen va! e'lassò l'amo / per una voce ch'egli udì
lavorativa, una donna di casa, amo la casa. = agg. verb
il lavoro. carducci, ii-5-153: non amo punto che i miei figliuoli diventino lazzaroni
, / che altri che ti non amo / d'amore liale e puro. boterò
. re enzo, 661: eu v'amo di bon cori e lialménti. pannuccio
foscolo, xiv-229: t'amai e t'amo con tutta la lealtà e la delicatezza
sicuranza, / ch'io ti diletto ed amo per servente, / ed ameragio com
denaro. slataper, 2-119: io amo la mia anima piena di lebbra e
di schifo, per se stessa, amo la melma che sporca l'amo.
stessa, amo la melma che sporca l'amo. -piaga sociale, che si
dentro. betocchi, 5-132: ma l'amo di maggio è gonfio, e viene
ii-250: tu m'ami, io t'amo; un docile / legame ambo ci
tore aesca l'amo per pigliare el pesce, così fa el
poesia originale. saba, 298: amo... /... da
arbor sempre verde ch'i'tan- t'amo. boccaccio, dee., 3-3 (
da legislatori. pellico, 2-89: amo di... appagare i freddi legislatori
dolce amore, / e perché t'amo, e duoimi il tuo dolore, /
colla lenza, armata / di fulgid'amo, fuor dell'onda estragge / enorme pesce
in alcune setole annodate insieme con un amo in fondo, essendo una pesca di
della canna, dello spago e dell'amo (e non della rete).
piglia uno lombrico, e mettesi nell'amo, e il pesce va a pigliare
si dice del pesce che riman preso all'amo. es.: 'tira su
nell'acqua, all'innocente insidia dell'amo che grida di gioia se un pesce v'
delle sue pinne venne chiamato italianamente 'amo '. = voce dotta,
su, servi, per mostrar che amo giustizia, / portatemi la veste di letizia
anche assol. roberti, xi-84: amo i lieti pensieri, e per via meglio
oggi cantan le bocche / vicine -io l'amo, io l'amo -, /
vicine -io l'amo, io l'amo -, / quali rose non tocche /
e, ardendo il campo, valicò amo... e accampossi nel piano d'
: or potrai tu trarre leviatan coll'amo, e colla fune legarmi la lingua sua
i tuoi baci... io gli amo con desiderio così tormentoso, perché vi