nostri poeti hanno usato gli aggiunti per ammollir l'asprezza del nome. vico, 452
lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in parte alcuna.
l'alto cordoglio. / ma non puote ammollir l'alma silvestre. / grida allor
fòri spirti e 'l core / insuperbito d'ammollir procura. idem, 8-3-1381: e
ancor si guardi e schivi / d'ammollir, quasi donna, il cor robusto /
alto cordoglio. / ma non puote ammollir l'alma silvestre. redi, 16-iv-368
tato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in parte alcuna.
/ lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in parte alcuna.
l'alto cordoglio. / ma non puote ammollir l'alma silvestre. / grida allor
, che pur pa- reasi atta ad ammollir co'colpi de'suoi occhi i macigni
e quanto è bisogno d'aveme per ammollir la durezza, convincere la perfidia e
atte a mitigar la sua tristezza, ad ammollir la sua ferocia, e a
spirti e 'l core / insuperbito d'ammollir procura. d'azeglio, 4-243:
mezzo di essa [dottrina] hanno da ammollir tante durezze, da disfar tanti intoppi
lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in parte alcuna.
tantocordoglio. v franco, 322: d'ammollir tento un aspro scoglio / che più
v. franco, 322: d'ammollir tanto un aspro scoglio, / che più
spirti e 'l core / insuperbito d'ammollir procura. carducci, 603: dolce paese