maneggio delle macchine a vapore. de amicis, xii-133: c'era un garzonetto
/ predestinata a splendidi maneggi. de amicis, i-442: sotto le relazioni di semplice
svolge male, svogliatamente. de amicis, i-891: qui sulla soglia liceale mi
, inutile, stipendio pubblico. de amicis, xi-271: dei mangiapagnòtte di tutte
de amicis, xii-72: all'udire il suo accento
ed a genova in venti. de amicis, i-180: avanti, ragazzi!.
, mangiano anche il coltivatore. de amicis, xi-216: l'imposta spropositata..
; conservatore irriducibile. de amicis, xii-150: mi ritrovai accanto sulla piattaforma
alzare un po'la mangiatoia. de amicis, xiii-236: tu devi sentire alla
d'aver pronto alcuna cosa. de amicis, xiii-237: per dimostrarti quant'è
come ragazzaccio ignorante e ineducato. de amicis, i-644: il comandante, con
, uno stile pittorico). de amicis, xii-250: vedo inquadrato nell'uscio,
volumi del d'annunzio e del de amicis, né così vagellanti e flosce, come
viene a manifestarsi nella coscienza. de amicis, i-514: ciascuna ha dentro di sé
così consolazione. -riconoscibile. de amicis, xii-201: qualche grado di più di
la maniglia. -manopola. de amicis, xii-350: c'è chi nella villania
sorretto, trasportato con le mani- de amicis, xii-327: riecco una mattina donna chisciotta
esso fugge e loro restano. de amicis, i-700: essendosi lasciato sfuggire una
la sentenza che esso porta. de amicis, i-967: c'era un piccolo cenacolo
voto innanzi che si accordasse. de amicis, i-1002: egli domandò scusa al
/ e a santa maria. de amicis, ii-87: fra due colonnine della galleria
gualdrappare / di stil manzoniano. de amicis, i-415: fu un'apparizione splendida
stenterelli, / canora discendea. de amicis, ii-459: un manzonismo annacquato,
cuopre la bocca di gementi spume! de amicis, i-250: ad ogni crollo ch'
nessuno più insistente di lui [de amicis] nel descrivere membra agghiacciate e flosce
dal grande occhio nero e lucido. de amicis, xii-222: i cavalli della '
. avevano marinata la bottega. de amicis, i-915: mi diedi a frequentare
un ampio risvolto rettangolare. de amicis, xii-197: cappellini alla marinara, alla
libero sfogo a'vostri ardori. de amicis, xii-121: più curioso è lo
affannato alla cima del monte. de amicis, xi-206: salivamo su per una viottola
il carnasciale quanto la quaresima. de amicis, xii-69: di mala voglia,
iterazione continua e ininterrotta. de amicis, xiii-334: sempre più, continuando a
incude / con le robuste braccia. de amicis, ii-446: mentre l'artista suona
; vessatore. de amicis, xii-463: dietro la faccia bestiale di
è ancora incerta la soluzione. de amicis, xi-5: il saint- mars è
avevan cacciato in un angolo. de amicis, xii-74: altri due mascherotti vinolenti quando
del fabbro o del contadino. de amicis, xii-387: salì sul tranvai un
cui passa la stanghetta nel serrarla. de amicis, xiii- 206: 'ribalta
presso noi chiamato 'massaro'. de amicis, xii-206: costui m'ha l'aria
e più goffo che forte. de amicis, xiii-201: 'massiccine ':
di una grossa tela giallastra. de amicis, ii-307: ah! ecco il cuore
sopportare, tollerare, accettare. de amicis, x-76: ecco una cosa che i
-prolisso, circonvoluto. de amicis, xiii-401: guàrdati. non periodi singhiozzati
. con la particella pronom. de amicis, xiii-241: ti cito i verbi:
chiamare una bellissima figura di donna. de amicis, ii-661: in quel punto vidi
che di tre autori latini. de amicis, xii-378: un uomo che stava a
la mattana, diventa tigre. de amicis, xii-97: capace, in un accesso
scherzosa; burla. de amicis, ix-233: la gente del loro ceto
ciuca / non conosce il bandolo. de amicis, xii-96: -suo marito era un
stregate. -sostant. de amicis, xi-205: si era soffermato in mezzo
il più matto della compagnia. de amicis, xii-396: mi guardavano con un'
: turbolento (unariunione). de amicis, x-6: quel turbinio vertiginoso e sonoro
mattutinale con spirito e fervore. de amicis, xiii-252: non fumo che dopo desinare
20. dimin. maturòtto. de amicis, xii-176: si trattava d'una signora
inavveduto e insensibile gli avveleni. de amicis, ix-41: tre belle signore,
bene di raccoglierne un mazzetto. de amicis, xiii-82: un mazzetto di consigli,
alla palla con questa sferuzza. de amicis, i-498: il meglio è andare
pezzo di terreno, eccellenza. de amicis, xi-215: è uno dei meglio
del modo di parlare. de amicis, xiii-81: non riuscirai a pronunziar bene
più memorabili ancora de'mali. de amicis, i-870: il colpo più funesto al
a ignota dea si rende. de amicis, i-844: entrai nella terza grammatica
fanciulli origliare dietro le porte. de amicis, ii-427: -no, non sono le
che'facevano all'aspra prova. de amicis, i-276: -ma chi è questo
del benigni: mercatina: adele. de amicis, xiii-86: in riva all'arno
-per estens. merceria. de amicis, 213: il padre, che teneva
le meretrici comparissero nude nel teatro. de amicis, ii-184: girai per quei quartieri
il titol meritava d'eccellenza. de amicis, ii-721: per meritare il nome
rimanete muto, isolato, impassibile. de amicis, ii-180: quei cari bambini inglesi
e i sproni a sghembo! de amicis, xii-93: ecco la bella via cernaia
, menarne in grande abbondanza. de amicis, 197: stardi... si
, ma con nessun applauso. de amicis, xii-3: eran tutti e due
ginestre, filliree, alaterni. de amicis, xii-73: v'era una mescolanza di
altri animali con diversi riti. de amicis, ii-37: il pubblico del circo
di bontà e di fierezza. de amicis, ii-174: nessuna città presenta una
metallo dagli altri men nobili. de amicis, i-533: a queste immagini si mescolano
animale « in animam viventem ». de amicis, ii-214: la maggior parte fumano
, dirla male, storpiarla. de amicis, xiii-238: 'bastonare la messa'(dirla
che hanno i polacchi! de amicis, i-470: non è amico che d'
-spreg. metaforàccia. de amicis, x-192: è un di quei brutti
mai la sfera della mediocrità. de amicis, xii-146: 4 legalitario ', come
così -di metterlo a scuola. de amicis, i-817: non avevo ancora otto
., mette un grido. de amicis, 219: la vecchia metteva dei rantoli
né mettere amore né ispeme. de amicis, i-103: a poco a poco metterai
dentro alla forma, spianarla. de amicis, ii-574: da tappezziere ebbe fortuna
; impiccione, ficcanaso. de amicis, xiii-191: pensa un po'se t'
aver forza su gli spiriti. de amicis, ii-472: il velo e la mezza
durino 'e nulla più. de amicis, ii-195: a pochi passi di là
il popolo non bada a loro. de amicis, xiii-xxvi: nei lettori di quell'
grandezza o importanza molto limitata. de amicis, ii-309: questo è il grande torrente
quasi completo come la parola. de amicis, ii-603: quello che gli manca [
abbietti, che nulla operano. de amicis, xi-76: pare che fosse un mezz'
vita v'addormenti il cielo. de amicis, ii-232: il condannato domandò che
meta arcana del viaggio incominciato. de amicis, ii-326: ritti sulla carrozza guardavano
venuto. -milionétto. de amicis, x-123: tanti quadri per un milionétto
militari politici. baldini [in de amicis, i-xiii]: i primi 'bozzetti
in essa un sentimento sacro. de amicis, xii-297: la mimica del giovane.
volta muoiono di amore rientrato! de amicis, ii-568: la mimica di teja
morte / galvani e volta. de amicis, ii-265: a quando a quando passava
è il tasso stesso miniato. de amicis, ii-392: salì finalmente la signora
stupidi ed infami riputare si debbono. de amicis, i-566: le famiglie minori di
-giovanissimo, di tenera età. de amicis, xii-424: io pensai che il piccolo
relativi minuscoli carriaggi e artiglierie. de amicis, xii-311: le alunne d'un
: 'per le minute spese'. de amicis, xii-293: uscendo di casa,
minuto: entro brevissimo tempo. de amicis, i-270: la donna tornò di lì
4. bambino, infante. de amicis, xi-271: dei mangiapagnotte di tutte le
di tutto si fa maraviglia. de amicis, xiii-241: 'religionaio'. '
raggiungere i miracoli della voce viva. de amicis, 1-677: fin dalla mattina di
ingegno che caratteri di stampa. de amicis, x-140: cominciò a raccontare tutti
allora andate subito a parigi. de amicis, xii-266: una gran donna seminuda,
di fieno secco per ettare. de amicis, 116: passando in cucina [coretti
vi troverete il suo cuore medesimo. de amicis, ii-438: chi profana il nome
tengono e paiono più miserandi. de amicis, xii-110: era una di quelle
stracci, ossa ed altre miserie. de amicis, xii-399: sedeva...
qualità o di caratteri diversi. de amicis, ii-473: bellissima no; ma simpatica
scimmia all'anglo o al gallo. de amicis, 308: una mattina, perché
e senza discordia fra loro. de amicis, xii-367: si dovevan misurare il pane
attivo (una persona). de amicis, i-572: era una bella signora sui
un figlio, una figlia. de amicis, xii-327: riecco una mattina donna
: commuovere non gli basta [a de amicis]: vuol proprio vedere tirar fuori
accusare più gli altri che sé! de amicis, xlii-m: faceva riscontro un piccolo
-in senso generico: esclamazione. de amicis, xii-274: -oh che gioia di donnina
contro i potenti despoti persi. de amicis, xìi-362: io penso, guardandolo,
può esistere senza il mondo. de amicis, i-839: accorse ad aspettare i soldati
non fargli traspirare il segreto. de amicis, ii-145: in quei giorni il
dopo avergli occupato il cuore [al de amicis] il modulo musicale della prosa del
, mogliàio, fabbrichi. de amicis, xiii-241: 'pretaio '(uno
che non vi sono avvezzi. de amicis, xii-101: iscrizioni bianche e nere in
prorompere contro quella schifosa genia. de amicis, xii-193: un giovinotto...
mule, fiduciosi e tranquilli. de amicis, ii-239: gli eunuchi fuori di servizio
anguille mollissime, come versi del de amicis, ma più saporose. stuparich, 1-434
i sonni d'un eremita. de amicis, ii-699: di là a due ore
portamento trasandato, sciatto. de amicis, i-133: dondolandosi mollemente, facea
sempre qualche cosa di novo. de amicis, ii-853: quello è un passo
illusione e d'ogni attrattiva. de amicis, x-2: periodi monchi dei verbi
poco e con grande riluttanza. de amicis, xiii-131: pagare a sgocciolo, alla
tace e chi più ciarla sale. de amicis, xii- 266: espresse il
di una giovane donna. de amicis, xii-142: un misto di monelleria,
dalla piazza le monete buone. de amicis, xiii-122: il suo magazzino linguistico
(una pianta). de amicis, xi-271: tu confondi coi piccoli omot-
, di dolore, ecc. de amicis, xii-347: egli li vedeva [i
, ricco (uncibo). de amicis, xi-56: del resto, ci si
. -anche al figur. de amicis, xiii-117: il vocabolario! ma è
. dimin. montanarino. e amicis, xii-425: il povero montanarino..
delle popolazioni di montagna. de amicis, i-416: eran bei soldati, d'
/ e la rugiada irrora. de amicis, xii-446: i mucchi d'arance
qualcuno: farlo arrabbiare. de amicis, xiii-247: potrebbe dire spesso e meglio
sella e con freno erano nati. de amicis, ii-25: il re è arrivato
a guardare dentro ai vagoni. de amicis, xii-53: la maestrina di ciclismo
gli va bene la montura! de amicis, i-95: un caporale in montura di
solenni. oriani, x-4-19: de amicis, invece di vedere e di ascoltare
esso un'inaspettata importanza. de amicis, i-574: soffriva d'una malattia particolare
escluda la morale dal governo. de amicis, ii-608: all'austerità della sua
anima, come nessuno mai. de amicis, i-456: qualche volta quell'amicizia
stridente (un suono). de amicis, i-163: un altro sibilo più lungo
freddo del mattino mordeva più vivo. de amicis, xii-412: in quei giorni il
moresche guglie. stile moresco. de amicis, ii-99: il tetto del «
moribondo / gettò nel mar profondo. de amicis, ii-41: ogni volta che ricordo
socchiuse mormoravano su le mie. de amicis, i-144: cominciò a salire le scale
di pietà e di rispetto. de amicis, i-773: a prua...
maggior parte morsecchiata e rotta. de amicis, 240: uno le offerse uno
fu, chi è carlo alberto! de amicis, xi-11: non pensa [carlo
commozione, profferì alcune parole. de amicis, 21: tre o quattro ragazzi tormentavano
è innamorato morto di lei. de amicis, ii-594: il piaggia vide in terra
vecchia lo farà sul serio. de amicis, xii-381: guyot non parlò più;
un luogo per aspettar checchessia. de amicis, 103: si mise per morto a
la sua attività nei cimiteri. de amicis, xii-398: c'era un carico di
a zampe di mosca). de amicis, xii-153: pezzettini di carte..
le danno un aspetto incantevole. de amicis, ii-60: la moschea di cordova
, alle mosse dei cavalli. de amicis, ii-39: gli spettatori se- guon
sentirono mossi ad eroici sacrifici. de amicis, ii-371: un simpatico sergente d'artiglieria
disprezzo, deriderlo, dileggiarlo. de amicis, xiii-168: sento molti ridere quando
terreno melmoso, campo fangoso. de amicis, xii-344: non rideva mai, era
accompagnata dai moti del corpo. de amicis, xii-318: c'è una razza di
un mezzo meccanico). de amicis, i-338: il treno era già in
meccanismo, ecc.). de amicis, ii-305: il movimento è notevolmente
motteggiatrice, profana e pagana. de amicis, xiii-142: il libro della lingua
per l'aria a volo. de amicis, ix-80: la punta [del cervino
assai meno sensibile che altrove. de amicis, ii-171: quando arrivai in fleet street
provvisoria, tentativo, abbozzo. de amicis, xlii-260: ignobile mozzicone di frase
dei mozzi e delle ruote. de amicis, ii-53: la carrozza aveva infilato
minareti della moschea di omar. de amicis, ii-289: i muezzin annunziavano con
che pecca di superbia, impertinente. de amicis, xiii-240: 'muffétta, muffettina,
nei libri degli scrittori illustrissimi. de amicis, xiii-243: certe voci e locuzioni muffite
e pedante; tedioso. de amicis, x-165: non s'è mai lasciato
odi greggi belar, muggire armenti. de amicis, ii-29: il toro mugge,
ostinati gli muggìa d'intorno. de amicis, xii-37: gli muggiva in corpo
, fastidio, risentimento. de amicis, xiii-51: certo, tu non dirai
la stoccata finale. de amicis, ii-35: sovente, invece di slanciarsi
(un'arma). de amicis, 128: un balenìo fulmineo di lame
tempo cessaro dal crescite e multiplicàmini. de amicis, xii-436: siamo in troppi.
del signor generale di divisione mezzacapo. de amicis, xi-276: deve ancora raccontare degli
traverso, la preparata sua munizione. de amicis, xii- 205: vedeva la
degli uomini intrepidi e onesti. de amicis, xii-287: il tranvai..
6. dimin. muratorino. de amicis, 19: c'è un ragazzo che
giné di mosca, importuna. de amicis, xiii-240: 'muf- fetta, muffettina
galanteria muschiata del secolo scorso. de amicis, xiii- 159: goffe eleganze romanzieresche
i muscoli gentili de'bei volti. de amicis, xii-373: ul suo viso di
.. / il muscoloso epèo. de amicis, ii-ii: eran sette o otto
divenire dolce e buona a bere. de amicis, xiii-117: il vocabolario! ma
arricciando comicamente il naso. de amicis, 86: è impossibile trattenersi dal ridere
con uso recipr.). de amicis, i-741: ogni mezz'ora si formava
me, per la mia musoneria! de amicis, xii-332: accio un'altra
, piovosa o nebbiosa. de amicis, xi-268: il terrazzo è chiuso da
io mi parto da lei? de amicis, i-204: intanto il carro era giunto
del figliuolo, cominciò a sospettare. de amicis, i-448: siamo meschini, malvagi
, una frase). de amicis, xiii-396: è lo sciame dei periodi
naso, ed altri ebrei. de amicis, xiii-109: c'eran disegnati un
che ha un grosso naso. de amicis, xiii-202: nappone [indica un]
e aceto. de amicis, xii-306: a un tratto, in
de'beni di fortuna abbondanti. de amicis, ii-623: è nato dal popolo
le corrispondenti medaglie che sostituisce. de amicis, xii-84: portava sempre all'occhiello il
e di fortuna il volto? de amicis, xii-440: un terzo...
, anche, enfatico). de amicis, x-11: il daudet è uno scrittore
né impigrito punto dagli anni. de amicis, i-904: nelle scuole classiche,
-camera nautica: sala nautica. de amicis, i-687: battesimo e registrazione civile
/ urla e biancheggia il mar. de amicis, xii- 440: dopo la neve
a primeggiare nelle sue fantasie. de amicis, x-165: non credo che conosca altro
anche: tempo nebbioso. de amicis, ix-78: veder in ogni moto di
ond'è ripieno lo spazio. de amicis, i-772: le nubi di magellano,
2. ubriacatura, sbornia. de amicis, xi-213: avevan molto buon vino dei
necessità in pericolo di morte. de amicis, i-696: dovettero ragionarla, spiegarle:
un'orazione funebre. de amicis, xiii-300: vedi se c'è uno
che si premia l'infamia. de amicis, ix-313: mi sgomenta il pensiero che
giorni nefasti della nostra politica coloniale. de amicis, xii-61: si chiuse per me
. -dissenso, disapprovazione. de amicis, xii-19: tendeva l'orecchio a tutti
didascalie. -neerino. de amicis, xi-133: per far l'ora della
da cento nemiche a tonde nere. de amicis, 66: tutti guardavano lontano,
difesa della proprietà e della religione. de amicis, xii-150: questa mattina appunto mi
, 230: al pari del neo-socialista de amicis, diviene sospetto di intenzioni sovversive il
trovare maironi, era nero. de amicis, xii-55: 'uom, chi sei tu
mano, m'è forza sentirle. de amicis, x-4: il naturalismo del daudet
2. dimin. neroncèllo. de amicis, xii-275: dopo aver fatto fuoco e
-di buona lena, alacremente. de amicis, x-125: lavora di nervo fino a
secondo una linea netta. de amicis, i-309: la collina di superga si
visibile (un segno). de amicis, ii-843: poche parole d'un biglietto
che allora tormentavano gli apennini. de amicis, xii-440: dopo la neve venne
me basta ogni piccola nicchia. de amicis, xii-87: era certo...
il magnesio e l'idrogeno. de amicis, xii-183: cavò una moneta di
l'altro » rispose egli]. de amicis, i-30: che fu?
nulla di serio. de amicis, xiii-202: 'ninnolone ': persona
parte del corpo). de amicis, 274: era una pietà, a
dovuto alla capitozzatura; mazzocchio. de amicis, xi-140: castagni altissimi, fasciati di
e men piacevoli a mangiare. de amicis, xiii-176: si chiamano 'noc
le grosse e nocchiute mani. de amicis, i-37: sollevò un pugno nocchiuto
(una mano). de amicis, xi-120: torceva il pugno noccoluto per
metta nella possibilità di migliorarlo. de amicis, xii-170: mi levò di mano la
in pericolo di esser sedotti. de amicis, i-500: la risposta dell'uno è
tante ore in berlina. de amicis, vi-1007: io mostravo in volto sui
nondimeno si affanna per vivere. de amicis, i-918: un fiore di bellezza e
cadente, pieno di acciacchi. de amicis, xiii-202: 'nonnone ': uomo
d'una gioia austera e solenne. de amicis, ii-121: uomini e donne hanno
entra in uno stato normale. de amicis, ii-663: si ritrovano in loro [
aveva accompagnato il suo matrimonio. de amicis, 11-599: anche la sua persona
abbastanza per osar tentare innovazioni. de amicis, i-956: ogni giorno nell'ora dell'
di un pastore errante deltasia. de amicis, ii-183: si può a londra,
copricapo (la testa). de amicis, xii-409: vidi ancora per un tratto
con un agg. rafforzativo. de amicis, xiii-231: non me ne importa il
un'esistenza di diciotto secoli. de amicis, xiii-324: se andrai in toscana
, ti viene questa mia. de amicis, xii-132: 1 predellini delle giardiniere
, sulla piazza del duomo. de amicis, xii-94: se per tornare a casa
guardi scortesi al suo segreto. de amicis, ii-71: e un monumento che produce
come devono essere quelle pinzocchere. de amicis, ii-527: è curioso che quasi
rivederlo un'altra volta mai. de amicis, ii-452: quando s'è nutrita per
fervide / le litanie saliano. de amicis, x-175: il piccolo fornaio non aveva
in collera, infuriarsi. de amicis, xiii-247: un altro,..
soave liquor l'acque cangiarse. de amicis, xii-284: salii in fondo a una
quell'oasi angusta di abitazioni. de amicis, ii-181: dalle visite faticose ai
dalflauto globulare cinese). de amicis, 1-661: a tempo perso, sonava
hanno l'organo della vista irritabilissimo. de amicis, xii-304: uno solo dei passeggeri
sempre a recere il cuore. de amicis, xii-115: è una figura di tenorino
fare gli occhielli a dovere. de amicis, xi-3: duelli, ammazzamenti,
da travertini o incrostazioni tartarose. de amicis, ii-23: sotto i palchi corre una
o informativo. baldini \ in de amicis, i-xvn]: specie nella prima fase
fase del suo odepòrico egli [de amicis] porta intatta una invidiabile voglia di
avvenire senza offesa di molti. de amicis, i-119: -la gente che era là
dote / a panfilo mio figlio. de amicis, 202: subito garrone e
offusca vie più l'intelletto. de amicis, i-35: il soldato impallidì e
delle assemblee e delle mense. de amicis, 1-836: le nostre immaginazioni e i
giorno d'oggi, attuale. de amicis, ii-138: il broek d'oggigiorno non
dell'ultima fase dell'architettura ogivale. de amicis, ii-115: vicino alla piazza del
una schietta e longanime bontà. de amicis, ii-298: andai innanzi sull'orlo della
sete di baci e di profumi. de amicis, ii-240: si vedono tutte le
quiete (il mare). de amicis, i-684: delle pioggie di fuoco cadevano
campion zoccolante il segno colse. de amicis, ii-58: vedo due casine bianche
e ribaldi soggetti del loro tempo. de amicis, 1-619: oltre di ciò si
per un'ombra di potere. de amicis, xi-2: se anche non vi fosse
sole. -ombrellina. de amicis, xi-277: il mormorio armonioso s'allontana
lati omologhi di triangoli. de amicis, xii-256: guardi un po'queste strade
i 'gallinsetti '. de amicis, xi-271: tu confondi coi piccoli omotteri
rendette onda ischiumante di sangue. de amicis, i-268: il ferro tagliente,
propaggine, limite estremo. de amicis, xii-386: si arriva allo sbocco del
cavarne salutare frutto di spropositi. de amicis, xiii-324: se andrai in toscana,
cadono ginocchioni, a pregare. de amicis, xi-99: una ondata di zie
fumo denso, a ondate. de amicis, xii-108: l'aria corrente sulle
gole e lungo i rialti. de amicis, xii-93: gli occhi e lo spirito
dolcissimo corpo e ondulare in aria. de amicis, xi-277: le signore son lì
. -fluente, scorrevole. de amicis, x-2: ci sono...
onde (la capigliatura). de amicis, xii-63: era un signore attempatolo,
si chiama base di operazione. de amicis, xiii-286: un innamorato, per esempio
si poteva dire d'inedia. de amicis, ii-81: cadice è la città più
col mentire a se stessi? de amicis, xii-381: io non avevo in cuore
più oppresso e più concitato. de amicis, xii-388: sorridemmo tutti e due
i nervi, opprime il polmone. de amicis, ii-760: lo affaticava sopra tutto
cercar lode parlando in pubblico. de amicis, i-145: essa lo guardava e l'
); carnoso, pingue. de amicis, xii-25: ragazza povera, ma bella
tra le maschere al veglione. de amicis, xii-360: quando fummo vicini alla
parte anguste e non simmetriche. de amicis, 1-935: mi ritrovo nella strada
cavalleria e fanteria col cannone. de amicis, i-15: un giorno arrivò al
non volesse sopra di sé padroni. de amicis, ii- 346: questo popolo
incrostatura o intonacatura rosmi- niana. de amicis, xiii-363: ognuno ha mezzi tutti suoi
faccio insolite orgie di lettura. de amicis, i-947: l'amministrazione era larga:
dell'idea, della bandiera repubblicana. de amicis, i-589: di sotto a
e orgogliosa vecchia del mondo. de amicis, i-701: sembrava...
orientali, ma di essenza nordiche. de amicis, ii-72: siviglia, tutta bianca
-parlato nella terra natia. de amicis, i-801: non fu che anni dopo
la testa a posto. de amicis, xiii-236: tu devi sentire alla prima
conoscitore dell'ambiente naturale. de amicis, i-413: dove noi non distinguiamo una
così nudi d'ogni ornato. de amicis, 43: ora sono tre giorni
ostinato assedio delle artiche pruine. de amicis, ii-621: era proprio lui,
ciò che si intende osservare. de amicis, xii-177: per veder meglio il fatto
o un comportamento umano. de amicis, xii-122: il tranvai: ottimo osservatorio
i cavalli devono superare saltando. de amicis, i-430: gli ufficiali...
grande audacia e coraggio. de amicis, i-430: gittar l'anima di là
-nuovamente, da capo. de amicis, ii-787: due soli motivi aveva il
dai persiani, campanella scrive. de amicis, i-253: allora i bersaglieri, inaspriti
colui che vende le ostriche. de amicis, xii-364: c'era sulla prima panca
sua gelosia]. de amicis, xii-450: lo sentii nel suo accentp
-persona molto robusta, corpulenta. de amicis, xii-49: continuò, dicendo che la
tracciato che gli assomigli). de amicis, xi-275: vengon le povere donne,
ottocento. baldini [in de amicis, i-xvi]: quanto alla ottocen-
(un canto). de amicis, ii-365: il canto pacato di una
le pacche a un'uniforme abborrita. de amicis, 47: qualche volta s'arrabbia
toccar su le chiappe le pacchine. de amicis, xiii-128: se tu dici a
imbrogliava, frantendeva, inciampava. de amicis, xiii-128: hai ragione, invece,
discorrere, pacchiare, bigliardo. de amicis, xiii-128: ecco la parola 'pacchiare
crea polpete e pan ». de amicis, xiii-128: rideresti, per esempio,
e sm. pasticcione. de amicis, xiii-128: 'pacchiuco'... è
e lasciarono il pittore in pace. de amicis, ii-97: ah! mi lasci
ficoni, orrevoli e galanti. de amicis, xiii-129: 'pacifi- cone '
quieto vivere; bonaccione. de amicis, xiii-129: c'è poco sotto '
uno stato d'animo). de amicis, xi-200: una faccia paciona di cinquantanni
una tendina di rascia rossa. de amicis, xiii-130: si chiama 'padellina
è eretto un immenso padiglione. de amicis, i-840: la sola cosa che ricordo
di assistenza, di affetto. de amicis, xii-171: avevo il prurito alle
sembiante e non ne'costumi. de amicis, xiii-131: 'padreggiare '(anche
riviera per andare a genova. de amicis, ii-105: vidi allora per la prima
espressione dare le paghe). de amicis, xlii-236: tu devi sentire alla prima
essere il paga). de amicis, xiii-131: essere il paga della compagnia
o male i suoi debiti. de amicis, xiii-131: pagaccia: un cattivo
ballava innanzi a quella gran colei. de amicis, xiii- 132: abbiamo visto
esibizione scenica o di circo. de amicis, x-204: sfacciataggine di lacchè astuto e
il paino romano era fannullone. de amicis, xii-415: erano occupati dentro tutti i
-in senso generico: denaro. de amicis, ii-402: si vedono passeggiare a coppie
china, 335: casa palazzata. de amicis, xiii-54: casa 'palazzata '
facoltà molto sviluppata e articolata. de amicis, xiii-99: trattate la lingua da gran
colla birretta a sette palchi. de amicis, xiii-130: un vestito di seta con
degli artisti di mezzo mondo. de amicis, ii-393: gran palestra di civetteria
ben cucite ed ottimamente rimbalzanti. de amicis, i-857: per consolarsi dell'amore andato
, gridandogli « va'via »! de amicis, ii- 352: famiglie intere
: era caduto nel vuoto [de amicis] col tanto discusso 'idioma gentile
palmata, perché tessuta di palme. de amicis, xiii-132: i trionfatori romani
indicare la statura infantile. de amicis, xii-134: a me -disse -.
per l'irrigazione). de amicis, xii-347: egli li vedeva [i
, di panama). de amicis, xii-374: uno di questi acrobati galanti
non ne riesce pan bianco. de amicis, xii-54: l'effetto che fa il
pietra tutta fiorita di musco. de amicis, xii-366: raccattò sotto una panca
quattro pance giocavano a tarocco. de amicis, xii-262: il tranvai si ferma
dilatato in tale parte. de amicis, xiii-399: periodi zoppi, i gobbi
lagrime sono il mio pane. de amicis, xiii-133: 'pan di ricatto '
finito presto di mangiar pane. de amicis, xiii-133: 'finir di mangiar
le provviste; mangiare molto. de amicis, xiii-133: sono efficaci le maniere:
, e questo talor gli mancò. de amicis, xii- 367: si dovevan
. intelletto torpido e inerte. de amicis, i-546: hanno ancora nel capo a
, grave, urtante, doloroso. de amicis, ii-274: volti luminosi di santi
, situazione di stasi. de amicis, i-752: la macchina aveva degli arresti
d'appoggio a tutte le sartie. de amicis, 362: due ore dopo,
bellissimi colori azzurri e verdi. de amicis, ii-225: il parasole, insegna
rassomiglianza fisionomica o psicologica. de amicis, xii-40: dove m'era già apparso
mecanici, gorghi di succidume. de amicis, xii-46: salì e sedette dentro una
alla sinistra del parlante endimione. de amicis, xii-297: note argentine e quasi
grande parlantièro e menzognere. de amicis, xiii-251: avvocato parlantiere per
i mezzi dell'espressione linguistica. de amicis, xii-297: nei gesti di lei,
que'savi ed eloquenti discorsi. de amicis, ii-101: era uno spettacolo dinanzi
parole ': contendere questionando. de amicis, xii-232: si prendono a parole
letta, -cominciò l'inquisitore. de amicis, i-22: mormorò prima qualche paroletta
movimento, spinto fino al parosismo. de amicis, xiii-291: -è il 'parossismo'dell'
6. dimin. parrocchianétta. de amicis, xi-24: un infedele canonico di san
, per pelarlo sino all'ultimo. de amicis, xiii- 220: fare una
parti più antiche dell'edifizio. de amicis, ii-100: visto anche questa parte
virginia e delle due caroline. de amicis, i-409: eran giovani d'ogni
un mezzo di trasporto). de amicis, xii-281: montanari solitari...
sembianze degli eroi del cristianesimo? de amicis, ii-646: i movimenti della sua
quanto basta al bisogno altrui. de amicis, xii-423: aveva avuti tanti doni dalla
i pecorari / di primavera. de amicis, xii-334: qua e là vacche
passaggio vi conduce ai sudatori. de amicis, i-578: egli stava di casa in
dì vi fa un viaggio. de amicis, xii-419: chi pensava che fosse un
distinti i cavalieri e i fanti. de amicis, i-69: un bel giorno cominciarono
scioperio che non mi truovo. de amicis, xii-194: teste che, vedute
altri giocatori, affine di rimuoverla. de amicis, xiii- 135: 'tirare una
32. vezzegg. passatèllo. de amicis, xiii-135: 'passatella': di donna avanzata
persona e della sua roba. de amicis, xii-20: v'era un solo passeggiere
situazioni e degli effetti comuni. de amicis, xi-135: nella piazza c'era un
tardi, qualche rado passeggiatore. de amicis, xii-89: il tranvai arrivò allo sbocco
passio, se vuole ». de amicis, xiii-238: 'fare un passio '
di slancio percorrere tutta la strada. de amicis, ii-90: uscimmo a rapidi passi
pari passo proceder, trovorno fredezza. de amicis, i-927: di pari passo con
come esercizio militare). de amicis, 1-9: le file, ristrette dalla
, tra il po e ferrara. de amicis, ii- 347: scendiamo alla
: il tenente ruvido e pasticcione del de amicis, sempre con la lacrima in pelle
ecclesiastica, ma serbò i pastori. de amicis, xii-63: l'avrei preso per
pastorel- erie gli arcadi padri. de amicis, xiii-344: occorre accennarti la prosa
. disus. guardarobiere. de amicis, xiii-135: 'pastranaio': chi alla porta
sbrodolone, frittellone. de amicis, xiii-202: 'pataccone'[indica] persona
per imbastire un esercito di scherani. de amicis, xii-269: inveì contro zurigo per
-epiteto ingiurioso. de amicis, i-532: disputando, ci scambiamo le
il governo al voto universale. de amicis, xi-119: gli avevan presentato un
. nelle persone magre. de amicis, xiii-143: di una persona magra -'
patetico, come l'anno passato. de amicis, i-183: questi gorgheggiano una romanza
fame. ci sfoghiamo a bere. de amicis, ii-674: a povera donna
dell'offenditore accusato e punito. de amicis, i-853: l'umiliazione patita in
ubriaco fradicio). de amicis, xiii-51: sono da lei, caro
, n. 8). de amicis, xii-419: le supposizioni, fra i
patriota; con patriottismo. de amicis, i-906: mi pareva d'imparare ad
pattuito un mercato non confessabile. de amicis, ii-231: il carnefice insisteva,
e la perdonata e redenta. de amicis, xii-197: capitare in un carrozzone
e invadente; seccatore. de amicis, xiii-135: nota...:
pecora- gine e divina asinitade. de amicis, xiii-312: tu conosci il prudhomme
volgiti addietro al 27 aprile! de amicis, xi-28: sanguini, urli dunque
e seguita [un'edizione]. de amicis, xiii-367: non bisogna imitare pecorescamente
buona volontà, si era accinto edmondo de amicis, che per de amicis che fosse
edmondo de amicis, che per de amicis che fosse, ossia semiartista e pedagogo,
, e pedanteggiano nell'arte. de amicis, xi-51: era meglio così, perché
scalciare, tirare calci. de amicis, xiii-236: più facilmente farai ridere se
accorgeva in che stima fosse tenuta. de amicis, xii-398: quell'idillio chiuso in
a poco nelle peggio compagnie. de amicis, xii-233: se dante tornasse al
, che significa un imbecille. de amicis, xiii-218: eccomi qua, signorino
, altri marciti e putridi. de amicis, i-721: il mare...
ma pela peggio anche gli altri. de amicis, xiii-199: 'scannatoio ':
scendeale a punta sulla bruna vesta. de amicis, xi-22: come dovevano esser belle
pane. -nomade. de amicis, ii-247: stambul non è una città
come per esempio le mammelle avvizzite. de amicis, xiii-131: 'pelletica':..
ma mantenere le proprie inclinazioni. de amicis, xii-382: l'uomo non perdeva che
coprirgli e far loro carezze. de amicis, 19: c'è uno molto
in modo dinoccolato. de amicis, xiii-137: credo che avrò detto cento
trovava il suo dolce congiunto. de amicis, i-491: qualche volta anche ci piglia
nera', v. pennanera. de amicis, i-400: nello stesso punto si videro
da'gorgheggi dell'età accademiche. de amicis, x-72: a furia di voler
senza fronzoli e senza pennacchi. de amicis, xiii-410: ci sono proposizioni che
più in cosa tanto dannulla. de amicis, xiii-137: 'pennata ': quanto inchiostro
a pennello / un re travicello! de amicis, xii-38: lo chiamava 'tempesta '
il penoso della vita incarco. de amicis, ii-337: egli domandava per grazia
.. l'uomo è cacciatore. de amicis, i-371: -va'a dire
l'effetto di questa operazione. de amicis, ii-117: così in olanda l'
dell'ariosto in quei tredici anni. de amicis, i-551: la famiglia è un
giallo, senz'ombra di delicatezza. de amicis, 270: venne giù dalla loggia
che stava accigliato e pensieroso. de amicis, i-298: i soldati siciliani..
all'interno quanto all'estero. de amicis, xi-273: passano...
scartafacci, ancora io vi rammento. de amicis, i-844: ci caricava di lavoro
connotazione blandamente spreg.). de amicis, xiii-137: questo scrittore non pensa,
un pochetto, di penuria. de amicis, ali-280: si, certo, è
che un pepino simile! de amicis, xiii-203: di un fan
freddo che non posso far pepino. de amicis, xiii-137: 'fa'pepino '
. per l'amor del cielo! de amicis, ii-855: per i nostri trent'
vedeva una volta per settimana. de amicis, ii-857: louis carrel, per servirla
e tre perle pere molto grosse. de amicis, xii-438: nereggiava come un orso
'tagliargli la testa '. de amicis, xiii-109: c'eran disegnati un violino
po'di sole le rende tali. de amicis, xii-16: ebbi un disinganno,
piacer loro è d'imboccarti. de amicis, i-740: l'agente mi disse che
una absoluzione a braccia quadre. de amicis, i-284: gli domandai se gli rincresceva
o esaminandone tutti i particolari. de amicis, ix-io: non vi stancate mai di
un corso d'acqua). de amicis, li-m: dinanzi, la mosa percorsa
mano / percosso ed incrinato. de amicis, i-152: cominciò e crebbe a poco
signora che aveva seco. de amicis, i-241: era un altro avvelenatore che
e la quiete della tua casa. de amicis, ii-855: per i nostri trent'
, una bellezza già venduta. de amicis, x-126: lettere di malmaritate di tutti
di cristiana e gentil damigella. de amicis, i-380: aveva [luisa] il
primo mese di regolare permesso. de amicis, i-953: pochi giorni dopo,
con nastri sotto e sopra. de amicis, xiii-206: ribalta:...
né rifiutare per non offender nessuno. de amicis, i-789: 11 giovane titubò un
prega a quelle are ». de amicis, i-273: la vecchia si sentì
dal positivismo, dalla apatia sociale. de amicis, ii-311: non c'è un
espressione ellittica di tono esortativo. de amicis, i-138: la stessa sera, incontrandolo
e dibarbicarle persino la lingua. de amicis, i-386: lavoravo per vivere e non
-con uso awerb. de amicis, xii-97: suo marito tremava ogni volta
una connotazione scherz.). de amicis, xi-272: si sparpaglian tutti ciabattando,
la signoria e il contadiname. de amicis, i-829: il personaggio che m'
sciupato il suo personalino. de amicis, xiii-138: vedi com'è graziosa la
per il materiale e il personale. de amicis, xii-11: non troverà un altro
avea la faccia fiorita di bitorzoli. de amicis, i-830: un perticone alto due
, di aneddoti nella memoria. de amicis, i-544: la prima ora è una
della polpa di tale frutto. de amicis, xii-266: ecco una gran donna seminuda
segretari che non facevan mai nulla. de amicis, xii-427: cominciavano i cocchieri e
piede altrui; pestone. de amicis, xii-468: ridevano... domandandosi
carlo, nella peste antecedente. de amicis, ii-212: la peste spaventosa, che
non ci ho rimedio alcuno. de amicis, x-81: se avessi tempo,
/ pestifera mefite intorno scocca. de amicis, xii-311: un operaio, seduto
tipica del petrarca). de amicis, i-855: tutta la foga della nostra
lungo tratto di via pianeggiante. de amicis, xi-64: finalmente, dopo un'
pettino ben bene la parrucca. de amicis, xiii-236: tu devi sentire alla prima
modo eccessivamente appariscente, vistoso. de amicis, xii-196: fiori troppo pomposi, rosseggiali
): pezzi di stoviglie]. de amicis, i-993: ad ogni colpo si
ma forti e ben ferrate. de amicis, ii-96: le tinozze sono d'
cancaro che mangi le corti. de amicis, xii-362: mi apparve per la
casa, un piaccichiccio il cortile. de amicis, xiii-138: con questo 'piaccichiccio'di
nell'espressione piallata davanti). de amicis, xi-203: c'eran dei bei pezzi
le tende, / campeggiandovi zamora. de amicis, 1-66: in poco tempo si
fronte e da le tempie. de amicis, xiii-110: lessi una 'pagina delle
balle e le pezze di lana. de amicis, x-245: scoppiata appena la guerra
baciarlo con forza e trasporto. de amicis, i-58: i ragazzi afferravano i soldati
in pianura umida e malinconica. de amicis, ii-350: di là si vede
e del non farsi scorgere. de amicis, xii-232: si prendono a parole fra
in salita e in discesa. de amicis, xii-129: mi decisi a prendere il
la piazza di san pietro. de amicis, 177: in piazza san carlo,
anzi serviva da prigion di stato. de amicis, xi-45: la piazza non era
del cane che lo guardavano attenti. de amicis, xi-233: nelle osterie meglio
suo comparire cessava il piccheggiarsi. de amicis, xiii-248: il signore medesimo,
/ di scalpelli e di marmi. de amicis, xii-387: il grande silenzio non
tutto lungo disteso sul pavimento. de amicis, xii-366: si lascia cascar di
estens. disseminato, punteggiato. de amicis, xi-249: il rongelli inneggiò alle bellezze
lentamente intorno a se stesso. de amicis, xi-113: noi stiamo per entrare,
piccolo: in minima percentuale. de amicis, xii-423: aveva avuti tanti doni dalla
a quelli che mi voglion bene. de amicis, i-876: avevamo da anni un
. piccola scure, piccozzino. de amicis, xi-151: avremmo creduto di essere in
fu sparta la città di ferro. de amicis, i-195: solamente, di minuto
marino, come dite voialtri. de amicis, i-757: alcuni mutavan qualche passo da
, tornarono alla loro patria. de amicis, ii-717: nel piegare e ripiegare la
segni di piegature e spiegazzature. de amicis, xii-119: avevamo in mano tutti
quella pieghevolezza che a lui manca. de amicis, x-200: per alto che fosse
fraseologia propria di tale parlata. de amicis, xlii-49: quello che ho detto della
fatto piena: essere incontenibile. de amicis, i-560: il nostro pensiero ha fatto
che si nutron del proprio incenso. de amicis, ii-518: mi fu detto poi
il manubrio di un organino. de amicis, i-614: vicino alla boccaporta del
ai magazzini di mastro-don gesualdo. de amicis, xii-454: intanto salì sulla piattaforma altra
pigiato da quella folla variopinta. de amicis, i-185: il povero portalettere è
: si era letteralmente pigiati. de amicis, xii-438: continuò a nevicare, e
scansando la gente che mai. de amicis, 125: tu prendi questo biglietto
pilastro in sé fondato e saldo. de amicis, i-956: era un pezzo d'
anche a scopo di divulgazione. de amicis, xiii-397: prova a seguitar per un
farlo restare in piedi. de amicis, xii-350: ci son quelli..
di sustantivo, acquazzone intermittente. de amicis, i-654: l'ufficiale di guardia
dal saettarne e dal fuoco. de amicis, i-416: piovevano fiori da tutte le
egli mi piove il desinare. de amicis, xii-187: siede, piegato in due
gesso. -pipùccola. de amicis, x-42: continuava a discorrere riaccendendo
con la sua pipaccia. de amicis, xii-311: un operaio, seduto
unghie sozze e ogni pipita. de amicis, xiii-137: mostrami la mano:
piscialetto? -diceva tra me. de amicis, ii-406: questa è la terza promessa
diceria. -pettegolezzo. de amicis, xiii-240: 'pispilloria': discorso a carico
stare al freddo e tremare. de amicis, xiii-236: tu devi sentire alla prima
: 'pispolétta': fanciulla piacente. de amicis, xiii-139: 'pispolétta', 'pispolino'(dapispola
, rubacuori, lampo di fuoco. de amicis, xiii-139: 'pispolino': donnetta
lettera s che è sibilante. de amicis, xiii-241: di verbi non cito che
bisogno / di tanti pissi pissi. de amicis, xiii-241: 'dire il pissi pissi'
come una pistolettata a bruciapelo. de amicis, i-1014: si lasciò sfuggire dalla
simili trappole? -scherz. de amicis, i-877: preparai nella mente una risposta
servilità dei discendenti di roma. de amicis, xii-123: o miseranda pitoccheria signorile
-con mentalità angusta e meschina. de amicis, xiii-99: trattate la lingua da gran
tinge abitualmente i capelli). de amicis, xii-195: o tinti, il tranvai
peso di quell'anime venturose. de amicis, xii-396: altri pensavano ch'io
i vigili urbani). de amicis, ii-413: saluto il mio pizzardone,
davanti / e mi adoravan. de amicis, xiii-248: il signore medesimo, che
: dare altrui de'pizzicotti. de amicis, 344: nondimeno si riscuote, si
. - anche sostant. de amicis, i-884: io ero entrato nel corso
labbra col pizzo dello asciugatoio. de amicis, xiii-53: come v'ho da intendere
infondere serenità, tranquillità. de amicis, ii-343: quelle grandi montagne di color
, rigonfia e diviene turgida. de amicis, ii-538: -io sono un uomo
doreria dormiva placidi i suoi sonni. de amicis, xii-312: non l'avevo visto
modo di curare la composizione. de amicis, xii-244: la società civile..
, / quella di nabulione. de amicis, i-412: appena il primo plotone
occupazioni di questo eccellentissimo senato. de amicis, xiii-257: non ho bisogno di
gli diedero subito alla testa. de amicis, ii-784: per via la signora non
spesse e brutte dal riso. de amicis, i-199: di lì a un poco
travaglian che le lunghe veglie. de amicis, ii-161: stette un 00'senza
come nella più fresca gioventù. de amicis, i-524: un sola amicizia è
d'andare ad accattarlo per carità. de amicis, i-993: la strada che conduce
, per poderoso che fosse. de amicis, xii-306: voltandoci, vediamo il
che intonarono l'inno ambrosiano. de amicis, xii-68: alla signora venne su
e la poesia popolare friulana. de amicis, i-881: la poesia patriottica aveva
bizzarria, stranezza, stramberia. de amicis, xiii-66: il suo discorso era un
ingenui di lei, nella politica. de amicis, i-836: tutti quegli amori furon
. con la particella pronom. de amicis, xiii-284: è effetto del 'polarizzarsi'di
quando a quando le polpe ignude. de amicis, xi-203: la prima cosa che
a uno': gridarlo fortemente. de amicis, xiii-247: un signore di mia
gli dispiace passar da poltrone. de amicis, i-182: la folla dei soldati
mattone è fuor di squadra. de amicis, xiii-309: io ti voglio ben persuadere
soddisfatto se ne ritornò a parigi. de amicis, xii-333: sono alle volte
questa polvere contro 11 tasso. de amicis, xii-123: lo vidi andar con la
luccicano d'un colorito vermiglio. de amicis, xii-321: spandono sulla noia dei
pompa lontana delle nevi eterne. de amicis, ii-80: non ho mai visto
come un'anima di purgatorio. de amicis, ix-16: a che prò'mettersi
di terre e di metalli lavorati. de amicis, ii-305: i chioschi variopinti si
ultimi giorni del ministero rattazzi. de amicis, i-993: il fuoco dei cannoni
di lotta non c'è bisogno. de amicis, xiii-144: e ponza e ponza
levate a casa menano le spose. de amicis, xii-279: al passare lungo i
e là popolando di stelle. de amicis, i-308: intanto tutta la vasta
e men popolati di visioni. de amicis, ii-506: le torri della cattedrale sono
alla separazione delle classi sociali. de amicis, xii-415: erano occupati dentro tutti
consacriamo a lui ì'amor. de amicis, ii-176: il suono lamentevole di un
poppa sul vapore del lago. de amicis, ii-262: fra le vecchie navi di
boccetta per fare tallattazione artificiale. de amicis, xii-26: poco dopo si trasforma
e gli poppavano le orecchie. de amicis, xi-271: dei mangiapagnotte di tutte le
scontroso e di carattere ruvido. de amicis, xii-129: mi decisi a prendere il
ammirazione e gaudio degli astanti. de amicis, xii-346: era pur sempre la
finge scandolezzata dalla stampa pomografica. de amicis, xii-179: un giorno sul tranvai
/ alle donzelle in viso. de amicis, xii-450: prevenni la sua parola raccontandogli
poesia, sogni, esaltazione. de amicis, i-333: se tu li vedessi,
e le fu posto nome margherita. de amicis, i-624: a un passeggiere che
lontane in cima ai poggi. de amicis, i-942: i miei parenti abitavano
col prete fuori di porta. de amicis, xii-336: riconobbi desbottonass, che
la sua storia di e. de amicis (pubblicata per la prima volta nel
successivamente riveduta nel 1888). de amicis, xl-tit.: alle porte d'italia
è come tutti libri del signor de amicis, una lirica in prosa, una
tre paoli nel suo elegante portamonete. de amicis, xii-364: portava il foglietto in
ammazzare quarantamila francesi per loro. de amicis, xiii-62: fui salvo. mi
portiere, portineria. de amicis, xii-436: s'era dovuto fermare il
, usato per reggere soprammobili. de amicis, xiii-270: non voglio e non posso
, / lacero, sanguinoso. de amicis, ii-235: sono due correnti umane
affanno onde ì'infermo era travagliato. de amicis, i-24: qui diè un gran
altro poco dell'azeglio o del de amicis, si mescolano alle più vispe positure del
giorno e mi possedono ancora. de amicis, i-558: la campagna ci afferra
non mai usate dai toscani migliori. de amicis, xiii-17: nel campo di qualunque
morta, non si ferma. de amicis, i-857: contentandosi di dimostrarci la
spasso miglior di quella tresca. de amicis, xii-292: quando s'è in piedi
impartito a reparti militari. de amicis, 1-165: erano lassù tutti e quattro
o su un mezzo pubblico. de amicis, i-367: la gente fa un po'
non l'ha mai potuto soffrire. de amicis, ii-695: aveva vent'ott'anni
antica italiana a punto i 'suppositi'. de amicis, i-348: -no, babbo,
ce la potesse con me. de amicis, x-62: egli sente che non ce
con ferdinando ii (1830-1860). de amicis, i-950: tuonava in dialetto piemontese
in parte gli andava riuscendo. de amicis, i-434: nato di famiglia povera
abbiano ad andare le faccende. de amicis, i-97: s'allontanò brontolando:
delle favole cantate da'poeti. de amicis, xiii-232: sono stato tutto il giorno
mondo insegni la pratica della vita. de amicis, ix-69: le commozioni provate e
pratico da anni ed anni. de amicis, 258: l'uomo che pratica una
(cioè precetti di rettorica). de amicis, xiii-372: il conoscere bene i
tosto / precipitando fu discesa. de amicis, i-311: -ti aspetto alla stazione
d'un inviato del vero dio. de amicis, i-267: tra tacque e le
etiche, culturali, ecc. de amicis, xiii-285: di queste consuetudini e sentimenti
precipizio / di belle cose. de amicis, ii-638: in cinque minuti, con
nell'eseguire un lavoro. de amicis, xii-119: avevamo in mano tutti e
della nuova scuola drammatica in italia'. de amicis, 187: vedi di fortificarti
/ che scoppian da'precordi. de amicis, i-182: un urlo prolungato,
-devastato dalla violenza dell'acqua. de amicis, xii-399: un torrente su cui galleggiassero
piè, lo mostra intero. de amicis, xii-467: trovai a stento un po'
il marito e il figliuolo prediletto. de amicis, i-804: i miei primi compagni
o per una bevanda. de amicis, ii-747: molti uomini illustri ebbero qualche
di un sentimento). de amicis, xii-320: il settembre porta sui tranvai
quali il premio è aggiudicato. de amicis, 206: vidi garoffi...
scolastico di me-_ rito. de amicis, 206: nella platea avevan fatto due
-conseguire un titolo di studio. de amicis, 56: facendo il maestro studiò da
idealista 'stampa queste incredibili parole. de amicis, ii-782: il nuovo contegno che
-scattare una fotografìa. de amicis, ii-848: hanno preso molte fotografie?
a partire dai tre anni. de amicis, 330: allora la maestra si voltò
, senza vendetta e senza rivincita. de amicis, i- 804: quando commettevo
e schidionate che fanno terrore. de amicis, xi-213: il rogelli, pratico di
e nelle forme che essa prescrive. de amicis, ii-263: la legge che prescriveva
presidio. de amicis, i-820: dalla grammatica latina mi
qui presso ed ora pazza. de amicis, ii-729: corse a un roseto là
piacevolmente coi preti, pretaio. de amicis, xiii-241: * pretaio ':
ispecie, il pretendere in bellezza. de amicis, xiii- 26: benché ancora
-che denota immodestia e presunzione. de amicis, xii-214: c'era...
. e e de amicis, xii-282: più amene, anche in
amore non ci sono pretese. de amicis, i-465: la sua amicizia non
che si intende ostentare. de amicis, ii-304: è la 'buvette '
casa e il poetino di sala. de amicis, xii- 368: il terzo contento
, con una pancia gloriosa. de amicis, i-958: era un bel pretone sulla
misure di prevenzione. de amicis, xiii-287: dove lasciate i verbi,
comparire sul fior dell'età. de amicis, i-851: una vergogna tale che,
primazia a tutte le altre. de amicis, xi-219: il professore sosteneva la primazia
quest'età prima dell'anno. de amicis, 7: oggi primo giorno di scuola
primi freddi sono i più pericolosi. de amicis, 83: ecco la bella amica
più ore nella civica biblioteca. de amicis, 9: la mia maestra della prima
fuoco nella mia camera di giorno. de amicis, ii-648: ebbe la cortesia di
celeste amor celebre il rito. de amicis, ii-690: se sarò io il primo
dei primi sovrani dell'egitto. de amicis, 118: vittorio emanuele ii,
capacità e competenza). de amicis, 17: -come primo della scuola,
un corpo di fuggiaschi russi. de amicis, 153: il muratorino, che e
la proposta fuori di controversia. de amicis, ii-713: quei due dei giovani
: all'inizio della giovinezza. de amicis, i-667: qui, nella cuccetta più
e principale esecutore del delitto. de amicis, xii-424: io pensai che il
più preziosi del suo stato. de amicis, i-214: divise i corpi in un
le veci di un aggettivo. de amicis, xiii-320: per continuare: chiudo gli
di guerra contro quella potenza. de amicis, ii-520: il viso di victor
/ all'abisso della morte. de amicis, xii-397: per il corso margherita
, ad afferrare il momento. de amicis, ii-598: commise a sedici anni l'
alla critica dell'arte antica. de amicis, ii-508: la stessa prodigalità nella
insegna le furono inutilmente prodigati. de amicis, xiii-299: tutte queste maniere viete che
produce l'aria che si fende. de amicis, 11-211: mi ricordo...
tecnici, alle scote professionali. de amicis, xii-301: era una lavorante in maglierie
i lontani profili delle vaghe montagne. de amicis, ii- 250: tutto l'
tutta prima un enorme profitto. de amicis, xii-io: il mio vicino era uno
posteri e presso i viventi. de amicis, x-126: una volta la settimana
. gramsci, 4-204: il de amicis era contro la politica africanista, il
in uno stesso luogo. de amicis, xii-23: signori e signore, rispetto
di studi scolastici. de amicis, 370: eccoci finalmente agli esami.
omero che chiama i baci. de amicis, i-759: delle donne inginocchiate in
volontà, si era accinto edmondo de amicis, che per de amicis che fosse,
edmondo de amicis, che per de amicis che fosse, ossia semiartista e pedagogo
pregiudizio, partito preso. de amicis, xii-294: era un uomo che in
la novella ancor! proprio così. de amicis, i-854: proprio, non fui
ferita (il sangue). de amicis, i-268: il ferro tagliente, ghiacciato
dileguare ogni disegno di congiura. de amicis, i-1008: la moltitudine proruppe in un
prospetto di colli appenninici meraviglioso. de amicis, ii-128: da tutti i crocicchi
dell'uomo ritto in piedi. de amicis, i-246: nela strada, dinanzi
così spesso la scena italiana. de amicis, 11-44$: quella vecchiaia che scherzava sulla
2. mestiere esercitato precedentemente. de amicis, xii-11: ce n'è [di
proscritti da tutti 1 mercati. de amicis, 1-579: la maggior parte degli emigranti
sicuro che nulla è stato scritto. de amicis, ii- 384: alla 'rosa
né potuto scoprire il reo. de amicis, i-81: mezza la strada era ingombra
parvenze e in vario stile? de amicis, xi-271: dice che l'anima dell'
vigilar le sue faccendole private. de amicis, i-825: la guerra di crimea
de'grandi centri di popolazione. de amicis, ii-348: infilammo la via principale
croce, ii-1-218: egli [il de amicis] biasima il pudore fuori di luogo
/ de la materna carezza. de amicis, ii-261: quale doveva essere il
fieri pugnali che trapassano l'anima. de amicis, 134: sapessi che hai conservato
fave nere e bianche alla mescolata. de amicis, 239: uscirono nel giardino e
minacciando la finestra col pugno. de amicis, ii-220: ci avviciniamo al centro
pugna e a digrignare i denti. de amicis, i-301: i vecchi ufficiali pensionati
fatto una pulcesecca al mignolo. 'de amicis, xiii- 147: 'pulcesecca
della maggior salubrità e pulizia. de amicis, ii-136: mi diede notizie curiosissime
ma non amici di libertà. de amicis, xii-279: 1 quartieri popolari, dove
delle barbe e de'germogli. de amicis, xiii-176: si chiamano nocchi queste specie
tal guisa arredato da minatore. de amicis, xii-258: una punta di stecco
guance, col mento obliquo. de amicis, ii-43: ai quattro angoli s'alzano
e sempre contendono e contrastano. de amicis, xiii-248: il signore medesimo, che
-occhiata pungente e astiosa. de amicis, xli-150: il mio onorevole nemico guyot
esecuzione vocale come abbellimento. de amicis, ii-624: non si trattava..
far le maiuscole dove vanno. de amicis, x-216: virgola e punteggia con una
intenzione maligna, punzecchiatura. de amicis, xi-31: l'esattore...
dalla giunta esaminatrice del 1867. de amicis, 370: eccoci finalmente agli esami
sempre con vantaggio delle nostre armi. de amicis, i-350: proprio il punto preciso
generico: ripicca; puntiglio. de amicis, 82: votini allora si mise a
, anche compiangendo con te. de amicis, i-649: a un dato punto
tragedie son fatte per questo. de amicis, i-289: -allora., va bene
è o non è vera. de amicis, xiii-238: mangiare a macca, macinarsi
mai veduto.. ah! de amicis, x-16: non mi ricordo d'aver
raggianti di soli d'oro. de amicis, xii-290: il tranvai si fermo al
anche per tira). de amicis, i-311: l'atto impetuoso con cui
autore putativo della crisi municipale. de amicis, xii-96: suo marito era un
, intenso, ma gradevole. de amicis, xii-54: alla prima boccata di fumo
, non interessarsene assolutamente. de amicis, xiii-233: di politica non ne vuol
, ecc.). de amicis, ii-241: sono... camicie
quell'ira e quel furor. de amicis, xii-i: a metà di via
e profondo sentimento d'amicizia. de amicis, ii-200: prima che finissero, l'
mista, e perciò innocentissima. de amicis, i-480: noi ci avvezziamo a
incontrava, uscendo per via. de amicis, i-441: le differenze di carattere
quanto è lungo il giorno. de amicis, ii-774: eppure, quanto è possibile
-con uso appositivo. de amicis, i-853: c'eran con lui [
che passa la democrazia cristiana. de amicis, i-858: fu in quel giro di
tormentando me, te ed altri. de amicis, i-315: arrivai alla caserma ch'
l'inghh- terra qual è. de amicis, ii-534: scrivo ogni giorno quel
. faldella, 13- 134: de amicis fa come nerone, il quale, se
sempre scellerato fino alla morte. de amicis, i-624: anche su quello lì
riso in su quel punto. de amicis, ii-25: mi ricorderò per tutta la
non n'escirebbe neanco una craziola. de amicis, 58: quando i maestri son
/ prima il dolor mancò. de amicis, ix-259: sempre durava quel pianto
i mezzi necessari di convinzione. de amicis, i-639: la voce della querelante
è proprietà inscindibile della nuova linguistica. de amicis, xlii-8: non scrivo un trattato
autorità sta tuttaquanta ne'codici antichi. de amicis, ii-506: io lascio ad altri
per damasco, balbeck e paimira. de amicis, i-635: l'agente, incontrandola
-questi: i denari. de amicis, xii-383: con chi non ha di
di tosto sospendere la detta questua. de amicis, xìi-182: erano i giorni che
il medesimo duca per atterrarlo. de amicis, i-233: il capitano lasciò quetare
è collocato a riposo). de amicis, x-144: s'indovina ancora della forza
un quissimile di società pastorale. de amicis, xii-370: sarebbero forse state più
serviamo del 'rabattino '. de amicis, xiii-203: 'rabattino ': persona
più che nelle stesse tigri? de amicis, ii-40: un po'della sua rabbia
6. con disperata forza. de amicis, ii-764: le gambe gli piegavano,
'o rosolio da truppa. de amicis, xii-382: l'uomo non perdeva che
vale riempirli sino alla bocca. de amicis, xiii-175: sai cone si chiama
-con uso impers. de amicis, xlft-194: cominciò a rabbruscare verso
più in che secolo viviamo. de amicis, i-98: -ah! ora capisco -
-con riferimento a una personificazione. de amicis, ix-48: la verità non invecchia e
racchiocciolato ai piedi della padrona. de amicis, i-628: il gobbo, che
ambiente, una situazione). de amicis, x-13: son due stanzine raccolte,
di cattiva grazia lo raccomodano. de amicis, i-777: essa e la zia
ella si sentì come racconsolata. de amicis, xii-236: a me..
serviva qual repertorio di schede. de amicis, ii-196: il cerchio del cantastorie
segnato colle sue tracce ributtanti. de amicis, 273: oggi ho fatto vacanza
, pronunzia 'rachidinoso '. de amicis, xiii-240: 'sbiobbo, sghengo,
fosse diretto verso la spagna. de amicis, xiii-xxiii: so bene che non
del grappolo cavano un acino. de amicis, xiii-175: ciascuna di queste ciocchette
lo spaventato, si raddolcì. de amicis, ii-721: a poco a poco raddolcendosi
-accentuare un determinato comportamento. de amicis, xii-322: al suono di tutti quei
sarà vostro antemurale e vostro muro. de amicis,
/ i prìncipi ed i magi. de amicis, 1-851: il pretino dagli occhi
un capo di vestiario. de amicis, xii-196: quei cappellini fanno fantasticare,
altra fatica, per degli anni. de amicis, xiii-193: i capelli tagliati diventano
stanza, raggiante di gioia. de amicis, xii-323: taddeo, per dissimulare
in un raggio di fortuna. de amicis, xii-159: fattomi un saluto vivace con
. voce dell'uso famigliare. de amicis, xiii-202: raggirone: raggiratore che si
sia segno di troppo fermo volere. de amicis, 16: entrò il direttore con
andai nella camera di rosmini. de amicis, 52: intanto coretti accomodava i
coperte; rannicchiarsi, accoccolarsi. de amicis, xn-99: era un bellimbusto già brizzolato
teneva da piè del suo letto. de amicis, ix-269: altri, porgendo la
dalla rapidità nel pronunciarli. de amicis, xiii-80: ciascun dialetto è parlato con
di nobilissimo e gratissimo animo. de amicis, x-271: bisogna ragionarli, spingerli
fretta, non è impaziente. de amicis, i-421: eran soldati vivaci, facce
chiamare a rendersene minuta ragione. de amicis, ii-726: ora si rendeva ragione
elettrici, telegrafici o telefonici. de amicis, 298: erano quelle vie interminabili,
qua e là ha delle ragnature. de amicis, xiii-177: a questa radura del
. -assol. de amicis, 79: conta [garoffi] sempre
una filosofessa della vostra scuola. de amicis, xi-227: non era proprio un
nella elora / voluttuosi oblìi. de amicis, xi-272: si sparpaglian tutti ciabattando,
si dice 'fare ràncico '. de amicis, xiii-181: rincalzo, spiffero,
/ dalla destra pel due! de amicis, i-191: un altro squillo di
canto più lontano dall'uscio. de amicis, xii-438: trovai...,
una certa apprensione il medico. de amicis, i-716: stetti un momento in
rapata e la sua barba lunga. de amicis, 321: le capigliature che toccavan
veloce (un gesto). de amicis, il-qo: uscimmo a rapidi passi dalla
perché più tinte d'affetto. de amicis, xiii-341: dopo la prosa rapida
e col tempo rappicciniscono. de amicis, xii-35: la città via via dirada
di toscana in quella città. de amicis, i-816: fu una sera di quell'
si caccia verso la spina. de amicis, 34: uno spazzacamino, molto piccolo
asportare tappezzerie e rivestimenti. de amicis, xi-19: avrei voluto afferrare un raschiatoio
area merid.). de amicis, xiii-53: o piccolo abruzzese, e
siepi che limitavano la strada. de amicis, ii-306: son tre quarti d'ora
riviere, monti o colli. de amicis, xii-329: per ubbie igieniche o
di gallina: scrittura illeggibile. de amicis, xi-72: così dice..
, un condimento). de amicis, xiii-190: 'rassegare ': d'
(una questione). de amicis, xiii-190: dicendo 'un affare rassegato
presagire il rasserenamento dell'aria. de amicis, xii-240: seguita un tempo matto
nascosero dietro i due rateili. de amicis, xii-359: anche questa volta la buona
nervo, un muscolo). de amicis, ix-68: non immaginiamo...
venia d'un carrettier tedesco. de amicis, xii-134: m'arrivò all'orecchio un
ogni cosa a suo luogo. de amicis, xiii-226: se è proprio e grazioso
già sopiti e ravviva l'offese. de amicis, i-115: quel viso di donna
nuvolo di polvere che volava lontano. de amicis, ix-9: si rialzano i vapori
rifl. rotolarsi per terra. de amicis, ii-423: allora ebbi un momento d'
di un'opera letteraria. de amicis, xiii-260: non è un bel modo
sorta di forconi a più rebbi. de amicis, xiii-175: sai come si chiama
soldati fatti di qua dal po. de amicis, xiii- 51: certo,
sa che cosa m'affibbiano. de amicis, ii-645: benché conoscessi dai ritratti il
mera più o meno mobiliata? de amicis, ii-24: prima che cominci lo
/ da me lunge disvia? de amicis, ii-336: allargati, povera mente mia
epidermide umana; plica. de amicis, xii-62: di là...
o arrosto dopo la scannatura? de amicis, i-454: ci chiamiamo reciprocamente col titolo
e de'genitori co'figli. de amicis, i-446: tutto questo non è l'
, si rompe nelle pieghe. de amicis, i-393: il colonnello, con un
gli effetti disegnati dal poeta. de amicis, xii-55: era un recitatore spietato dei
quali introduceano in loro recitare. de amicis, ii-563: veramente non avevo mai
piccinaccio, di quel reciticcio. de amicis, xiii-203: 'reciticcio ': si
recriminazioni sono inseparabili dal commercio. de amicis, i-6q9: era una cosa che faceva
un vaso coltivato da lei. de amicis, 1-360: un giorno, insieme
i vasti tragitti del mare. de amicis, i-515: v'è una sola amicizia
un cuore puro di povero. de amicis, ii-257: é un monarca maomettano,
terminazione la più superlativa possibile. de amicis, xii-42: di prepotenti come quello
dive liguri / regina e diva! de amicis, ii-25: quali ombre passano sul
ad esaminarne una decima parte. de amicis, xiii-96: io non sono
il verbo al caso obliquo. de amicis, i-844: aveva il furore dei quaderni
della città, esso è regolare. de amicis, xii-319: i tranvai! ma
pallida fronte della pisana morta. de amicis, xii-288: quell'immagine...
tipico di un altro luogo. de amicis, ii-174: in un punto [di
e rimoti dall'uso comune. de amicis, xii-17: pareva d'una professione
con forza e con esattezza. de amicis, xiii-197: non oso dirti quali
si sciolgono in pasta morbida. de amicis, xiii-ex: 'sgrigiola 'si
metteva nel 'cantuccio '. de amicis, i-845: il professore castigava i
anco d'impronto, importuno. de amicis, ii-395: un vero serpente questo
e delle fasi della rivoluzione. de amicis, xi-257: già mi par di
, non assillare continuamente. de amicis, i-75: uno alla volta, da
nel 'ma- schinenbau '. de amicis, xiii-373: sarà la stessa respirazione
e non capii più nulla. de amicis, xii-454: salì sulla piattaforma altra
un elemento del paesaggio. de amicis, ii-314: arriviamo finalmente alla senna.
un modo di esprimersi). de amicis, i-894: aveva la parola fioca e
per più nobile del cavallo. de amicis, 28: sì, caro enrico
il restio nel discorrere '. de amicis, xiii-182: 'avere il restìo
facoltà ed arti che prima ebbe. de amicis, i- 142: tu sai
e si ntirassero un poco. de amicis, xii-208: il vento sbatte le tende
non possono attirarmi nuove inquietudini. de amicis, ix-184: avendo perso per sempre
rete sopra disegni o pitture. de amicis, xiii-197: ricordo d'aver fatto un
vocaboli, la retata sarà vostra. de amicis, xiii-86: aveva là una gran
metallica per scuotere la verdura. de amicis, xiii-176: questa parte della lattuga,
modo da formare un reticolo. de amicis, xiii-197: ricordo d'aver fatto un
intrecciate a guisa di rete. de amicis, 11-88: la parete pare tessuta
persone (un volto). de amicis, xii-55: salì all'angolo del corso
fargli subito abbassar gli occhi. de amicis, ii-49: v'affacciate a una
letterarie fan presto a riallacciarlo [de amicis] al manzoni, ma i legami sono
. vetta raggiunta dal pensiero. de amicis, xiii-374: c'è lo stile che
, ammazzar un maial spropositato. de amicis, ix-92: c'era del rialto
letterario. faldella, 13-134: de amicis ha il cuore come una spugna.
sonno, i casi della giornata. de amicis, xii-32: stavo riandando queste osservazioni
qualvolta questa mostrava di languire. de amicis, i-505: il piacere dì riprendere,
, la fiamma). de amicis, i-433: quell'accolta di giovani è
superare ripetutamente un ostacolo. de amicis, xii-73: si voltava a ogni boccone
e 'l terren tremi e traballi. de amicis [« l'illustrazione italiana »,
vostra sentenzia ne fia giudicante. de amicis, xiii-248: il signore medesimo,
l'amore delle eleganze italiane. de amicis, xii-443: ribevo dei sorsi d'
..; granai riboccanti. de amicis, ii-377: per le porte semiaperte si
avea fatto affluire sul continente. de amicis, xii-456: la mattina di natale
vene, alzar le chiome! de amicis, xi-228: dal giorno dell'entrata
rancore in una persona. de amicis, xiii-187: cerca, e non troverai
, come bruscoli, ecc. de amicis, xiii-187: noi sogliamo dire rintracciare,
cattivo tabacco ammorbava quell'atmosfera. de amicis, 1-686: dopo quel giorno di
spalle in perpetua cortina triangolare. de amicis, ii-15: tutte codeste tombe son
, è cosa da femmine. de amicis, xiii-133: 'pan ai ricatto'che
... gli pareva impossibile. de amicis, xiii-226: è proprio e grazioso
, e i stemmi unica laude. de amicis, ii-608: era la moglie d'
della riunione straordinaria delle cortes. de amicis, i-175: tornati a casa,
all'avere una più agiata sussistenza. de amicis, i- 461: la storia
l'alleanza da lui proposta. de amicis, ix-121: così mi riconduce ai
la posizione sociale di qualcuno. de amicis, ii-403: la screziatura della lingua è
la ricreazione di questa sera. de amicis, xi-19: le ricreazioni intellettuali dovevano
cotta perché s'imbeva del brodo. de amicis, xiii- 197: non oso
che prima ben si recurve. de amicis, i-9: strada, strada e sempre
- anche sostant. de amicis, x-204: nessuno ha mai mostrato sul
la canzone del tuo petrarca. de amicis, i-860: quel grido mi snodò il
postazione, avamposto. de amicis, ii-383: di lassù si discese alla
spirito del signore il riempirà. de amicis, i-577: un sentimento mi riempiva
di un'opera; zeppa. de amicis, x iii-328: il suo elogio [
erano ovunque riempite di spettatori. de amicis, i-693: la finestra in fondo
e sagrestie fanno il manzoni. de amicis, ii-565: un artista solo ci potrebbe
). - anche sostant. de amicis, ii-491: egli vedeva spegnersi a poco
battere il capo nel muro'. de amicis, xlii-no: lessi una 'pagina delle busse'
vasi e incorporate di quell'odore. de amicis, xi-219: lontano dal chiasso dei
rifrittumi di cose tanto meschine. de amicis, xlii-199: 'rifrittume': lavoro composto
e presolo / strascinatemi qui. de amicis, xiii-188: 'rifrustare', che, traslato
cronache e memorie resane. de amicis, xiii-xiii: a furia di rifrustar vocabo-
istrumenti, navigano per perduti. de amicis, 121: ha [franti] cartella
il torrente si divise in rigagnoli. de amicis, xii- 397: sui ponti
su un argomento troppo settoriale. de amicis, xiii-394: non lasciar deviare in rigagnoli
stare sempre inchiodata in casa. de amicis, 327: la ragazza era vestita di
può avere valore polemico). de amicis, xiii-112: benché mi destasse un senso
ne miro e ne rimiro. de amicis, ii-195: la palla s'alzava,
torto ti se'presa la ragione. de amicis, xiii-188: amministrare, impiegare non
in uno spazio ristretto. de amicis, ix-56: un rigirìo d'insetti sotto
vago e festoso di cose. de amicis, 35: era bello a vedere quel
di tamarindi che vi si mischia. de amicis, xii-102: ammirare il profilo poetico
che serve per il riposo. de amicis, ii-279: la loro posizione meno rilassata
dai rinforzi del generale loison. de amicis, xii- 305: è l'
de amicis, i-353: quei cinque bravi soldati facean
-che culmina in un'altura. de amicis, i-786: la città di montevideo,
persona che indossa tale indumento. de amicis, 199: c'è una nonna curva
e rilisciarsi; poi il desinare. de amicis, 134: io gli vorrei bene
autunnale. - anche sostant. de amicis, 370: eccoci finalmente agli esami.
spiacevoli o strane o ridicole. de amicis, xl-152: dànno alle volte sui
la qual mi minaccia rimbambimento. de amicis, xii-84: era un vecchietto pulito
e la valle ne rimbombava. de amicis, ii-29: la folla immensa faceva rimbombare
che poi piglia delle indigestioni. de amicis, xiii-239: soltanto per esprimere facetamente
ragnata, rimendata e sdrucita. de amicis, 86: è vestito così da povero
in quel rimescolamento di persone. de amicis, 370: era un rimescolamento, un
la storia di quel grande. de amicis, xiii-429: non c'è studio che
quando mi toccò fusamente. de amicis, i-1008: un altro rimescolio, un
sacebbe un rimescolo nel sangue. de amicis, xii-260: ebbi un chetti,
gran furor la grandine rimetta. de amicis, ii-286: a momenti, pareva
3. rinnovato, trasformato. de amicis, i-514: da ciascuna delle vostre lunghe
un grave rimpianto nell'anima. de amicis, i-874: ho un rimpianto nel cuore
numero (un gruppo). de amicis, i-166: il terreno è coperto di
sempre più piccolo in lontananza. de amicis, i-673: con un sentimento di pietà
rifl. ingozzarsi, rimpinzarsi. de amicis, xiii-239: soltanto per esprimere facetamente
; ricrescere, riformarsi. de amicis, xiii-196: la roba in quella casa
. e rimpolpate le aride gambe. de amicis, ii-571: la sua ferrea tempra
a breve distanza di tempo. de amicis, xii-249: seguita un tempo matto,
atto che intende ribadirla. de amicis, xii-4 ^ 4: se la pigliò
, per l'amor del cielo. de amicis, xii-252: ouant'è mutato anche
capo. -rifl. de amicis, ix-322: conoscerete pure voi certi signori
rincivilito che offerse tabacco al notaio. de amicis, xii-467: il conduttore era tempesta
persona divenuta vizza e passa. de amicis, xii-329: avantieri era un impiegatuccio
si fa simile a fico secco. de amicis, xiii-241: 'rinfichisecchire', 'insatanassare',
distanza odesi il loro canto. de amicis, xii-188: il mio soliloquio fu
luminose. -promiscuamente. de amicis, ii-713: io credo che i ragazzi
ma di tirare il calzino. de amicis, xiii-182: con questa raccolta anche i
pronunzi, ringozzar tei faccio. de amicis, i-895: bisogna dire che avessi dentro
rinnovai per l'appunto quella mattina. de amicis, i-72: fin dai primi giorni
rompersi una vena sm petto. de amicis, ix-274: ingrossando la vocina e rinquartando
il capo fra le spalle. de amicis, xii-346: ne rise per un
. -con metonimia. de amicis, ii-702: ha bisogno d'aria e
ritornare a vivere in città. de amicis, xii-323: il secondo che ritrovai fu
scherz. ritornato in città. de amicis, xii-323: il secondo che ritrovai fu
nel fisico e nello spirito. de amicis, xii-320: il settembre porta sui tranvai
membra. -rifocillare. de amicis, i-65: mangia, mangia; è
. impacchettato, incartato. de amicis, xii-366: raccattò sotto una panca un
.. non dèe risuscitare? de amicis, xii-251: mentre il quadro davanti,
, gioia, piaceri. de amicis, ii-784: sì, all'ultimo momento
generai paterno comandante la provincia. de amicis, o: al pian terreno, dove
passavano e ripassavano nella sua memoria. de amicis, ii-374: mi ripassava pel capo
(anche come eufemismo). de amicis, xi-238: se qualche cosa li trattiene
dove l'ho io stesso! de amicis, xi-3: duelli, ammazzamenti, furti
, tutto ritinto e ripicchiato. de amicis, xiii-254: s'era avvicinata al
ripiegano gli uomini il capo. de amicis, xii-113: la signora che tiene
ripigliano il compito di tavoleggianti. de amicis, i-17: adesso se ne va.
a me e agli altri. de amicis, ii-358: dopo ogni persecuzione..
montagna: ricominciare a scalarla. de amicis, ix-22: 1 più ripigliavan la
e diritta di un oggetto. de amicis, xiii-206: la colonna è quel ritto
, e subito si rituffavano. de amicis, i-429: non le pare che le
partic.: raduno militare. de amicis, i-318: le grandi riunioni militari hanno
un intento comune di rinnovazione. de amicis, i-151: la porta s'aperse
aspetta una carrozza del cardinale. de amicis, ii-54: camminai un pezzo senza incontrar
-con riferimento a un veicolo. de amicis, xii-93: svolta il carrozzone nell'ariosa
se non l'avessi mai vedute. de amicis, ii-527: è curioso che quasi
relazione col compì, pred. de amicis, ii-517: la sua memoria prodigiosa.
nell'aspetto e nell'abbigliamento. de amicis, i-988: i loro nomi correvano
come morta, senza remissione. de amicis, ii-16: provai per la prima
ritessevano tutta la tela fiorita. de amicis, 226: sempre il suo pensiero [
col viso rivolto in su. de amicis, i-598: egli s'appoggiò al parapetto
2. rotolandosi più volte. de amicis, 347: andavamo rivoltoloni nell'erba,
; non 'governare'ma 'rivoluzionare'. de amicis, xiii-262: tu non hai bisogno di
il caldaro per le bruciate. de amicis, i-18: in campo, se pigliavo
; far spuntare fuori. de amicis, i-559: da quel momento la campagna
e l'alte orecchie rizza. de amicis, ii-685: ecco ora che [il
pergola o si rizza un fico. de amicis, ii-292: alberi frondosi si rizzano