lagniam de'mali / perché son usi amareggiar sovente / i nostri dì mortali.
/ che ti fa 'l gusto amareggiar. menzini, 5-198: o pur
menzini, 5-198: o pur ti senti amareggiar la strozza, / come se dessi
lamenti, / a turbar sonni e amareggiar le mense. nievo, 1-20: voi
forte: i cuori / toccare, amareggiar, molcer, di falsa / pietà colmarli
a sciupar la vita alle indovine, o amareggiar l'anima alle cartomanti.
forte: i cuori / toccare, amareggiar, molcer, di falsa / pietà colmarli
porgevano il salso altrui, senza punto amareggiar il gusto e l'udito. bertola
d'ordine del senato fortificata, volle amareggiar la fortuna questa prosperità delle armi cristiane