, dell'artiglieria): modificarne l'alzo dato, in modo che le salve
lui rimira. idem, 8-27: alzo allor, ben che a pena, il
, i-130: dio sa se mai più alzo il capo, ché gli anni crescono
, io gliel'ho detto che l'alzo del tiro nostro era sbagliato saba,
, come porrei del mio fucile / l'alzo. fracchia, 520: nelle esercitazioni
quando in quando il comando: « alzo a zero! » per abituare i suoi
dare il livello, la direzione e l'alzo. = deverb. da alzare
lo mescoli, o giochi in borsa all'alzo ed al basso, se tu sei
contentava. battista, iii-398: m'alzo a pensieri arcani e lascio intanto / all'
. baruffaldi, 71: la man alzo e l'aria trincio. verga,
di chi gli ha murati. io alzo el capo là sopra quello uscio; io
pane asciutto. baretti, ii-200: m'alzo, mi faccio sbarbare, bevo il
112: io sol nello specchio / se alzo il capo / vedo il mio volto
una barbieria ed ho pregato per l'alzo zero. rapata, la testa è
lo mescoli, o giochi in borsa all'alzo ed al basso. 5.
tremolar brividoso dell'erba m'avverte, alzo la testa incontro al soffio dell'aereo
. bibbiena, xxv-1-49: -io mi alzo per metter la chiave nella toppa.
non posso accertarmene, se non mi alzo dal letto... intanto il
le compagne / nebbie pendenti, ovunque alzo la faccia / per l'immense del ciel
briganti! *. mi volgo, m'alzo in punta di piedi,..
. bibbiena, xxv-1-49: io mi alzo per metter la chiave nella toppa.
sono ben io che non mi alzo alle cinque. almeno per l'ultima
le compagne / nebbie pendenti, ovunque alzo la faccia / per l'immense del
briganti! ». mi volgo, m'alzo in punta di piedi,..
sulle cose della religione. io mi alzo e vado via, quando questi discorsi cominciano
jajtier, 117: a ogni sbocco, alzo gli occhi verso le erode bianche con
.. / in trionfo sì lieto / alzo la voce, e i secoli fugaci
non s'assicura. tasso, 1-9-29: alzo allor, ben che a pena il
fastidio incredibile. fontanella, iii-357: alzo gli occhi bramoso, / spio tra'
un poco il piede; io l'alzo. pascoli, 628: presi / l'
, 331-8: or, lasso!, alzo la mano, e l'arme rendo
tubo della baionetta, ne'fucili privi di alzo, fa sì che la linea di
italiani dovrebbe essere fucile di guerra con alzo mobile, e con quelle modifiche che
ad evacuarsi. alfieri, v-2-749: m'alzo alle 4 la mattina già da 4
posa. pavese, 1-68: mi alzo in piedi e mi metto a ridere,
trecce. soldati, i-210: mi alzo alle cinque, accendo la stufa, mi
mio, / onde ne'miei martir m'alzo e dimando / se vita è questa
strapparli. pavese, 1-129: allora mi alzo, mi ficco in bocca una sigaretta
, le indolite reni / dal pancon alzo e sulle pigre piante. / in cui
bei colli a le frondute cime / alzo 'l pensier, che, dal duol vinto
mira in altezza, in direzione, alzo, fiamma, rinculo automatico, slancio
di una mitragliatrice incaricato di manovrare l'alzo e il cursore per il tiro.
savinio, 267: di tanto in tanto alzo lo sguardo, lo protraggo di là
. battista. iii- 398: m'alzo a pensieri arcani e lascio intanto / all'
cielo). ojetti, i-355: alzo gli occhi come per purificarli, a
persona. mazzini, 14-252: io m'alzo più tardi del solito, perché il
del papato. onofri, 11-45: m'alzo io stesso / nel vertice -potenza,
era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia, increspo la fronte.
io dunque inghirlando, e molto gli alzo / sovra tutti color che forse io veggio
, / quando ve- dran chi i'alzo il mio cappello, / vengan via con
d'indaco. bartolini, 18-28: alzo la mano sbrodolata d'uovo...
sera dalla dolce dama, / m'alzo il mattino a nuovi oltraggi e liti
. petrarca, 331-7: or lasso alzo la mano e l'arme rendo /
di fili esistente neltintemo del cannocchiale dell'alzo. quando è rettificata, coincide con tasse
cannone. nelle artiglierie non fornite di alzo a cannocchiale, nelle armi portatili la
sull'anima del pezzo per determinare sull'alzo i gradi delle elevazioni e delle distanze
dare il livello, la direzione e l'alzo. 7. nel linguaggio scientifico e
ombra. lampredi, 4-102: io alzo il mio edifizio e tolgo la luce
. petrarca, 331-7: or lasso alzo la mano e l'arme rendo /
i mezzi toscani! se la mattina mi alzo di buon ora, e non riesco
messo. leopardi, iii-574: mi alzo alle 7. scendo subito al caffè
trasecolato. marinetti, 2-iii-100: mi alzo dal letto ma vi ricado miracolato nel
molla e di meccanismo di puntamento e alzo con collimatore o cannocchiale; ai
. d'annunzio, v-2-212: alzo gli occhi al fregio che ricorre intorno
¥jpa>, forma contratta di o$po> 'alzo, sollevo '. notarésco,
trenta in poi /... / alzo alle nuvole / le tre giornate.
giovane, 9-611: allungo 'l collo, alzo la testa spesso, / e fommi
. d'annunzio, v-i- 413: alzo l'orlo della benda che copre l'occhio
mira in altezza, in direzione, alzo, fiamma, rinculo automatico, slancio
crudeli, 1-110: per correr maggior acqua alzo le vele: / piacerosa è la
/ minaccio invano di polverizzarlo / ed alzo il braccio / per fargli sentire il martello
come porrei del mio fucile / l'alzo, col sol che più le fa vicine
« ah, -fece anna. -allora mi alzo ». si vestì rapidamente..
. monelli, i-236: chi fuggì e alzo le mani è ajace ora; o
il frate si sentì, e subitamente alzo il viso e conobbe chi ell'era;
monasteno. lampredi, 4-102: io alzo il mio edifizio e tolgo la luce al
più vicino all'argomento di stamane, alzo la tenda e apro il proscenio, discoprendo
membra mi pesavano. stuparich, 1-312: alzo la testa per dire qualche cosa a
savinio, 267: di tanto in tanto alzo lo sguardo, lo protraggo di là
con la mente all'alme antiche / m'alzo, è teco, o gentile,
e pulisce le scarpe, per quando mi alzo. cassola, 9-11: quando fu
dei pezzi, unità di misura dell'alzo del tiro, equivalente a un dodicesimo
, iii- 193: sebben m'alzo talor di buon mattino, / a ritrovare
alla distanza telemetrica prima di dare l'alzo, per tener conto delle differenti condizioni
, ora disvoglio; / or m'alzo, e spero; ed or temo,
ricascando con la testa su i guanciali, alzo gli occhi al cielo e spirò.
con un altro macchinista. allora mi alzo e dico: -se l'ha lasciato tornare
mira in altezza, in direzione, alzo, fiamma, rinculo automatico. c.
, fissata a cerniera allo zoccolo dell'alzo (in partic. nell'espressione alzo
alzo (in partic. nell'espressione alzo a ritto). -sport. per
. foscolo, xv-531: io m'alzo a sviarmi e a far rivivere più
suscitatrice ultima tromba, / voce non alzo al ciel, non occhio affisso,
a. tàbucchi, 11-35: alzo il bicchiere e con voce che avrebbe
aprire. amenta, 4-131: io alzo il saliscéndo: spingi un poco la
ho averto. bartolini, 16-272: alzo il saltarello dell'uscio interno (che dà
spiego la rete o la sollevo et alzo, / nel procelloso mar non caggio e
corpo). bartolini, 18-28: alzo la mano sbrodolata d'uovo.
collo. 4. balist. alzo a scalare: tecnica di tiro consistente
o di colpi d'artiglieria con angoli d'alzo via via crescenti o decrescenti, in
di danimarca. pananti, i-264: m'alzo, mi lavo, poi scendo in
resta. passeroni, iv-294: alzo la voce sì che paio un tordo,
più fuora. goldoni, xiii-295: alzo gli occhi e miro in cielo / balenante
mira in altezza, in direzione, alzo, fiamma, rinculo automatico, slancio
. aretino, 20-125: nel vederlo alzo le voci: « oimè, che
/ d'un fosso. po s'alzo, scosse la brina, / scodinzolando,
le regie porte. vittorini, 1-44: alzo gli occhi e unenorme naviglio mi viene addosso
, 4-47: alla mattina appena mi alzo non cerco niente, né caffè né latte
e fortemente, ogni mattina che m'alzo è una lotta contro la mia tristezza
per uno sforzo d'ali, i gomiti alzo. 2. azione di una
eccellentissima. alfieri, xiv-2-50: mi alzo la mattina per tempissimo e mi metto
più riguardi. - uh! mi alzo appena dal letto. 3. sgombrato
/ in uno sforzo d'ali i gomiti alzo. vito facendo perdere le proprie tracce
lo spalto. ungaretti, xi-214: alzo gli occhi, vedo spalti. perché queste
altro; è usato per stabilire l'alzo deh'artiglieria. galileo, 4-3-250:
. ant. squadra graduata che indicava l'alzo di un pezzo di artiglieria.
sto a tanta stretta ubidienza che qualche volta alzo un poco il capo per vedere se
: a questo un strido / lagrimoso alzo, e grido. poesie musicali del
antica. alfieri, 7-50: mi alzo la mattina per tempissimo e mi metto
accademico. foscolo, xv-531: io m'alzo a sviarmi, e a far rivivere
era la diva, stringo i labbri, alzo le ciglia, increspo la fronte,
la mente all'alme antiche / m'alzo, è teco, o gentile, il
a precida. alfieri, xiv-2-50: mi alzo la mattina per tempissimo, e mi
mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano, dal mio
più vicino all'argomento di stamane, alzo la tenda e apro il proscenio, discoprendo
-alzare un divisorio mobile; porre in alzo uno scatto. davila, 338
; ed io non posso dormire. mi alzo. corro per riquaranta giorni. quando
mi purgo il naso, / la man alzo e l'aria trincio, / apro
? c. gonzaga, 1-2: m'alzo da terra: et a più degni acquisti
inanimati). marino, 14-240: alzo gli occhi alle stelle, ed alla luna
vi sono. lampredi, 4-102: io alzo il mio edifizio e tolgo la luce
. petrarca, 331-8: or lasso alzo la mano e l'arme rendo / a
-sparare a zero: con l'alzo in posizione orizzontale. -al figur.
di blocco dei cronometri. -parte dell'alzo di un'arma da fuoco fissata alla
g. caliceti, 2-42: alzo faticosamente le palpebre. intravedo queste belle
naso, si piega urlando. mi alzo mentre un vecchietto, probabilmente il gestore del
cipria. baretti, ii-13: m'alzo generalmente alle otto, mi faccio sbarbare e
cipria. baretti, ii-13: m'alzo generalmente alle otto, mi faccio sbarbare e
magnaccioni. l. mastronardi, 3-75: alzo gli occhi e mi vedo davanti un
la repubblica-affari&finanza [16-xii-1988], lxix: alzo il telefono e rispondo sell, vendi