, / e quanto è in lei d'altero e di gentile. marino, 7-155
parlasse asciutto; ed a'ricchi pareva altero. [sostituito da] manzoni,
maia materdona, iii-318: costei ch'altero esempio è di beltate, / oh
: e quanto di magnanimo e d'altero / e d'eccelso e d'illustre in
idem, ii-435: la parola di quell'altero signore era adorna e correttissima come le
vinse, come la mia quel raggio altero,... / in che i
di seta cruda le aggraziava il volto altero con la frangia dei ricami screziati. bocchelli
, iii-333: or tu, pittor altero, / ch'agguagliar cerchi il vero
vostra città, vide un vecchio d'altero aspetto che strascinavasi sul bastone...
: re de gli altri, superbo, altero fiume, / che, qualor esci
lieto, / si fea del pianto nostro altero e bello. v. borghini
fronte. = comp. di altero. alteraménto, sm. alterazione
altieraménté), avv. in modo altero; con alterezza, con fierezza d'animo
alterezze. = deriv. da altero. alterézza2, sf. ant.
sapevano rovinate. = deriv. da altero. alterità, sf. filos.
ed ama; verrebbe scifo, e altero l'animo vostro, scifando, e disdegnando
: non si de'omo tener troppo altero, / ma de'guardar su'stato
or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva, e non
st., i-io: ma fu sì altero sempre il giovinetto, / che mai
luce / e quanto è in lei d'altero e di gentile: / e fuor la
/ né atto fa se non se altero e grande. marino, 356: a'
; / cangiato al fin quel vago altero aspetto, / ha la porpora l'un
pur, maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro oggi
siede. avanti a lui lo specchio / altero sembra di raccòr nel seno / l'
secoli cotanti / misti scesero al chiaro altero sangue. idem, giorno, ii-1081:
idem, xiii-76: tu col tridente altero / a tuo piacer la terra ampia
, / del caro peso te ne andavi altero. monti, 9-140: ma tu
9-140: ma tu, spinto / dall'altero tuo cor, onta facesti / al
, interruppe la signora, con un atto altero e iracondo, che la fece quasi
sesso a cui piegar sostenni / l'altero capo, a cui spontaneo porsi /
famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse
abitanti insieme. tommaseo-rigutini, 3265: altero ha men tristo senso di superbo. l'
men tristo senso di superbo. l'uomo altero può avere qualche ragione o pretesto o
, però, fuori del verso, altero significa l'altezza dell'animo e 11
campi sotto il gran cavallo / che altero agita in corso onda di chiome.
: essendo il fondo del suo animo altero e nobile, ripugnava di sfogar fuori
campi vuoti d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti.
sopra un'erma ed ha uno scarto / altero della fronte che le schiara / gli
ch'i'vo già de la speranza altero. caro, 9-410: quelle stesse armi
guarnite d'oro, onde va turno altero /... / sottrarrò da
/ e insuperbia di sì bel pondo altero. monti, 4-129: sorgevano alla
: al grande olimpo / di molti gioghi altero. d'annunzio, iv-1-883: ma
fu caro a le feroci genti / l'altero suon de'bellici istrumenti. 6
alteróso, agg. ant. altero. m. villani, 9-44
a siena. = deriv. da altero. altézza, sf. dimensione
altièro e deriv., v. altero e deriv. altifremènte, agg
grande valore, dignità, importanza; altero, orgoglioso. latini, rettor.
è fero, / ed è sì altero -ch'è chiamato amore. bartolomeo da
brando, / l'altro de l'asta altero, un'altra volta / a vittoria
si condusse. caro, 9-928: altero e gonfio / stava ne l'antiguardia.
con assai dentro. anguillara, 11-176: altero il mar, per la nova apertura
, donna, apparare / l'animo altero fare umile e pio, / e
ii-52: un popolo virile e nobilmente altero, ma forzata- mente ignorante e apparentemente
impiastro, appettato sopra quel labbro altero. 2. impettito.
caro a le feroci genti / l'altero suon de'bellici instrumenti. galileo,
o pur, maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro oggi
in bianco manto / comparia venerabile ed altero, / e de l'aquila sua l'
71: il suave tacer, il stare altero, / lo accorto ragionar, il
vento / e insuperbìa di sì bel pondo altero. salvetti, 86: ammiri l'
86: ammiri l'asia in suo trionfo altero, / sulla luna d'argento un
nei suoi confronti un contegno sostenuto, altero. pananti, i-37: fin qui
molti a lui pascean candidi armenti / l'altero etna selvoso. leopardi, 11-8:
pur, maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro oggi
mille / fe'gir di tante palme altero achille? tasso, 3-16: allor
consiglio, / portan con borsa asciutta altero il ciglio. magalotti, i-43: per
: un contegno asciutto che poteva parere altero. ojetti, i-273: don illemo camelli
parlasse asciutto; ed a'ricchi pareva altero. pellico, ii-126: lo chiamai.
schietto; / cangiato al fin quel vago altero aspetto, / ha la porpora l'
campi vuoti d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti.
. / cangiato al fin quel vago altero aspetto, / ha la porpora l'un
ii-312: un atteggiamento più leggiadro ed altero di quello non si poteva trovare.
orgoglio / tu aumili e il suo parlare altero. torini, 336: chi qui
o bella donna, e prendi il freno altero, / onde vi regga il destrier
. antenati. tasso, 5-16: altero è l'altro de'suoi propri pregi /
siede. avanti a lui lo specchio / altero sembra di raccór nel seno /
, / oro ed argento fanno l'uomo altero. goldoni, v-331: cosa
sono frasi come quella scoccata così spontanea dall'altero cuore di miss piazza navona, ma
veste / sia 'l vincitor di tua barbarie altero. leopardi, i-557: barbarie in
umile, / ed è gentile e d'altero barnaggio, / ed ha 'l cor
caro a le feroci genti / l'altero suon de'bellici instrumenti. idem,
: e quanto di magnanimo e d'altero / e d'eccelso e d'illustre
erma ed ha uno scarto / altero della fronte che le schiara / gli occhi
famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse
bocca / e sonò tanto forte e tanto altero, / che come il suon del
ordiva, / che nel giro del lembo altero e vago / ordin di fiori in
adorno, / della spelonca uscì l'altero iddio. tasso, 10-32: ma nota
, 7-48: dirò de'buriassi il nome altero / per far che viva eguale ai
aver fulminato secondo il suo solito quell'altero feudatario volse le calcagna, per uscire
tasso, 3-7: del cor l'abito altero / depone, e calde e pie
campi vuoti d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti.
in campi vuoti d'ogni grano: / altero al lato tuo più niuno aspetti.
: così al pubblico fato il capo altero / offerse. tesauro, xxiv-15:
di fede] ancora chinassimo il capo altero. pananti, i-108: a tutte le
che lasciava trasparire un non so che d'altero e d'inquieto. nievo, 206
sasso / che tira al fondo l'intelletto altero. de sanctis, lett. it
i tre atti d'umiltà a cui l'altero poeta s'inchina: l'inginocchiarsi a
, 1-154: e a che pur guardi altero? / tu che ne'tetti altrui
-al figur.: essere schizzinoso, altero. boccaccio, dee., 6-8
sparpagliato questo inetto cerebro, / onde altero già fui! sbarbaro, 1-133: sì
lasciava trasparire un non so che d'altero e d'inquieto. giusti, 3-113:
per secoli cotanti / misti scesero al chiaro altero sangue. monti, 7-241: ché
di credenza] ancora chinassimo il capo altero. baretti, 2-8: io chino
sian la fava pallente, il cece altero, /... / la ventosa
lodo quell'intero / animo incaparbito, altero e saggio, / che potrà far
tua dura cervice, e soggioghi el collo altero ed indomito alla santissima umilità.
maestro. della casa, 638: l'altero nido, ov'io sì lieto albergo
tasso, 6-iv-1-59: tu già colosso altero al sol drizzasti, / rodi,
/ ai suoi luoghi ritratto e in gesto altero / cerchio facendo ai combattenti degni.
cinquino, xxxv-1-324: aldendo dire l'altero valore / che 'n vostro core -regna
2-294: stupìo natura, ed inarcò l'altero / suo ciglio roma nel gran dì
/ che io sia sforzato amar quel viso altero? / ché, a confessar il
foscolo, v-183: a'ricchi pareva altero: evitava le sette e le
ella lo congedò, con un gesto altero, che nascondeva l'invidia. montale,
/ portan, con borsa asciutta, altero il ciglio. muratori, 7-iv-456: ogni
i testimoni. monti, 3-2-15: l'altero opimio, il tuo crudel nemico,
: assumere un atteggiamento scostante, altero, superbo. boccaccio, dee.
non dare confidenza; avere un atteggiamento altero e distante. michelangelo, 261
. b. corsini, 1-1: l'altero torracchione, / del qual si vede
corno / del re de'fiumi fate altero e adorno, / spargendo toro a
di tre corone, e del gran manto altero. 7. figur. l'autorità
trasser di dosso a sarpedonte, e altero / alle navi invidie il vincitore.
campi sotto il gran cavallo / che altero agita in corso
sovrana bellezza, / l'amante eternasi / altero del martir nella sua morte; /
incresca o curi / se 'l tronco altero, o gli frondosi rami, / o
secoli cotanti / misti scesero al chiaro altero sangue. pindemonte, 20-339: già i
. cesarotti, 11-86: questo è l'altero / figlio di starno. oh!
tondo forma / delle crocee sue frutta altero e gaio. savioli, 772: clizia
, ii-218: non potevo, come l'altero funambolo strochenaider del mio racconto (pubblicato
la fé mi desti / con maritaggio altero / voler farmi beata? diodati [bibbia
mie feconde lagrime / ed il fremito altero, / tutte le febbri generose, e
: spento ha degli occhi bei l'altero lume / la debile mia vista.
348: boleslao, per l'opposito, altero, crudele, orgoglioso, avaro,
» interruppe la signora, con un atto altero e iracondo, che la fece quasi
(150): con un atto altero ed iracondo del volto, che lo
rime con un voto santissimo e degnamente altero all'italia. 3.
va del mio scorno e del suo furto altero. m. adriani, ii-106:
affidarsi al portamento della persona umile o altero... né a'delineamenti del viso
reggia, e di là gittare il guardo altero sugli archi e sui colossi, sui
tuona anch'egli il re de tacque altero. / ch'a suon d'austri soffianti
/ e insuperbia di sì bel pondo altero. casti, 184: come destriero indomito
/ quel loco al mondo sopra tutti altero. bresciani, 1-i-158: io era sopra
il primo, il crin mi cinse altero / del gran diadema; e non al
/ ch'era a palla devoto, altero in mezzo / stassi de la cittade,
il primo, il crin mi cinse altero / del gran diadema: e non al
deductiones modulandi atque vergentes de uno in altero sono ». la voce latina è di
basile, iii-333: or tu, pittor altero, / ch'agguagliar cerchi il vero
medarse; / in te l'animo altero, / la giovanile etade in lui mi
beffa, è congiunto con disprezzo più altero... si fanno dileggi e con
fedelissimo servo accettarme e che 'l tuo altero animo desmentiche l'ira, l'isdegno,
se dio t'alegri, o valetto altero, / com'ha nome e und'è
pietra, / tal volta d'arbor sorge altero un fusto. / come poi si
duce aver, più assai che dotto altero! cattaneo, iii-4-125: disfece [
arte / cercar convenne al chiaro grido altero. - lasciare in disparte
sacerdoti. della casa, 658: l'altero nido, ov'io sì lieto albergo
/ così ti gonfii e ne divieni altero, / ch'osi troncar con dispettosa foggia
che non si abbandona al sentimento; altero, altezzoso; ostile, nemico,
fra due persone; comportamento riservato, altero, sprezzante, dettato da una consapevolezza
ma l'esametro illustre e il suono altero. redi, 16-v-233: io credo
numi è dono / servar nelle miserie altero nome. carducci, iii-9-47: ogni figliuolo
onde; a cui nettuno / prestò l'altero dorso. d'annunzio, i-112:
, / onde discese il nostro spirto altero / a dover informar cosa mortale.
. -rifl. assumere un portamento altero; ostentare imponenza, alterezza; pavoneggiarsi
no: grazie dovemo al dolce stile altero / che ne sospinge a sì leggiadra
: tu [o nume] col tridente altero / a tuo piacer la terra ampia
cento / gradi eburnei s'ascende, altero siede. maia ma terdona
, 5-24: quanto di magnanimo e d'altero / e d'eccelso e d'illustre
e sdegnoso, longevo egoista ed altero (ogni pianta che gli si avvicina la
, / per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il buon giudicio
spirto gentil, che tenti? ornai l'altero / sogno vanìo per l'aure,
quel dì parlar t'udimmo / meno altero d'alquanto. botta, 4-479: chi
modo di comportarsi); imperioso, altero (un gesto, lo sguardo,
caro, 16-52: o del terreno giove altero figlio, / padre di tanti illustri
. cesarotti, ii-196: il duce altero / di tromlo erbosa, il fier rotmano
. 8. superbo, orgoglioso, altero; sicuro di sé; presuntuoso.
il lustre e il suono altero. muratori, 7-iv-75: sempre ogni
maia materdona, iii-318: costei ch'altero esempio è di beffate, / oh con
vero, / onde discese il nostro spirto altero / a dover informar cosa mortale.
i-489: avanti a lui lo specchio / altero sembra di raccòr nel seno / l'
croce estendi [o roma], altero volo, / fra gli etiopi e gl'
ideale. ojetti, i-529: quell'altero estetismo... trent'anni fa raccolse
bellezza, / l'amante eternasi / altero del martir nella sua morte. redi,
: or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva, e
rolli, 518: di vaste fabbriche sostegno altero, / marmi e colonne, greci
i de i capei d'oro il folgorare altero. 4. figur. sguardo
, xviii-181: è uomo d'animo altero e gentile, e di molta dottrina;
sian la fava pallente, il cece altero, / il crescente pesel, l'umil
che di portar mia donna iva sì altero. pindemonte, 230: il leon
(falconéggio). raro. mostrarsi altero e orgoglioso. poliziano, 1-759:
bonichi, 28: saggi'òm di core altero / per non falsar sua mente /
, pieno di prosopopea; arrogante, altero, sprezzante, altezzoso, borioso;
= voce dotta, lat. fastósus * altero, sprezzante ': cfr.
di questo nuovo / suo regno insuperbito, altero e gonfio / stava ne l'antiguardia
mie feconde lagrime / ed il fremito altero, / tutte le febbri generose, e
la fé mi desti / con maritaggio altero / voler farmi beata? goldoni,
soavi, / e di speranze giovenili altero. sarpi, i-400: quei felici tempi
eleggersi altro marito -è dotata d'animo altero e di signorili pensieri. manzoni,
ci dicea, lo cui gran nome altero / per l'ampio ciel si spande
brutali. -aspetto fiero, sdegnoso, altero. conti di antichi cavalieri,
tutto tener per fermo che io son troppo altero, e troppo profondamente sento, per
a cane. 9. altero, superbo, sprezzante. boccaccio,
usando il ferro no, ma il guardo altero. pananti, 1-66: non si
/ per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il buon giudicio
come dunque / sì gran re ne l'altero e festo giorno / così negletta di
/ altro e indomito al dubbio ingegno altero / vorriasi a te seguir, bella
, / con tutto il foco prepotente e altero / de'miei fiere gentildonne.
5. energico, deciso, altero, risoluto; altezzoso, sprezzante,
/ con gran virtute e con ingegno altero. boiardo, 2-1-56: rodamonte si chiama
: or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva, e
scodellò alcuni pas- seggieri e filò via altero come galletto. pascoli, 648: per
cesarotti, ii-52: sì fintamente favellò l'altero / re della neve, e meditava
, 2-343: hai barattato il tuo motto altero... contro una corona a
va [il cervo] con fronte minacciosa altero, / né, come suol,
. frugoni, vii-513: spiegava nel turbante altero penne flottanti di struzzolo. f.
, che l'ima man con modo altero / tenea là dove il fianco il busto
/ de i capei d'oro il folgorare altero. tasso, 13-ii- 363:
sia di animali); energico, altero (l'aspetto esteriore, le fattezze,
, /... di trionfi laureati altero / e d'illustri trofei fregiato
i legni / piccioli e frali del nemico altero. leopardi, 35-2: lungi dal
foscolo, iii-1-340: e tu quantunque altero / del tuo valor, divino eroe,
che le pare d'aver col silenzio altero, con le svogliate parole freddato l'animo
che induriva appena i suoi lineamenti e l'altero portamento della persona sarebbe bastato un niente
, st., 1-10: fu sì altero sempre il giovinetto, / che mai
sento el cor fremire, / sì poggia altero in voi pregio e valore.
/ il petroso torrente, il fiume altero, / dispregiando ogni legge, ardito
/ ch'era a palla devoto, altero in mezzo / stassi de la cittade,
quel po, quel re de'fiumi altero e grande, / figlio maggior de l'
e paventoso e vile / in così altero e così fiero aspetto, / armato di
, / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse.
battello scodellò alcuni passeggieri e filò via altero come galletto; sbuffando il pennacchio tumido
adirarsi. -anche: diventare superbo, altero. a. f. doni,
? 7. figur. altero, borioso; tronfio, vanaglorioso (
/ con tutto il foco prepotente e altero / de'miei diciassett'anni!
basso. della casa, 658: l'altero nido, ov'io sì lieto albergo
del mio scorno e del suo furto altero. piccolomini, 1-95: sempre qualche dio
/ a quel dritto, gradito, altero monte, / con cui morello ogn'or
, v-178: tanto signore e sì altero tiranno, con tanti geniti e con tanta
spanda, e in novi seggi / germini altero ovunque il sole arriva.
ch'io vo già de la speranza altero. giusto de'conti, ii-9: ecco
tracotanza, con presunzione, in modo altero (con riferimento al mitico episodio dei
: ei stassi in disparte / del fatto altero, e di veder gioioso / la
soavi, / e di speranze giovenil altero. /... / domani è
questo vento / contro quell'altro guerreggiando altero / in mezzo al sen del vasto mar
: ti vidi / giovenilmente generoso e altero. carducci, 445: italia dal
/ cui non per anche da l'altero collo / e non calloso la giogaia pende
, e più che umano sforzo) / altero in cor me'n giva, e
: il serchio può ben lieto ed altero / girsen non pur di libertà, ché
mio paterno amore / sdegna il tuo core altero, / più giudice severo / che
/ per adomar il dì festo et altero, / subito scorse il buon giudicio intero
. -anche: donna dal portamento altero, di carattere superbo e geloso.
maestoso, impo nente, altero (il portamento). dossi
onda levarsi infino al petto / l'altero fiume regnator fu visto, / e
sm. spreg. comportamento borioso, altero. bartolini, 17-29: oggi
mio grande e grave quanto vo'piacie, altero gramatico. fra giordano, 5-382:
, / né atto fa se non se altero e grande. marino, 2-arg.
gli andavano a seconda. quell'animo altero grandissimamente ne godeva. verga, 2-124:
rizzò il capo con un movimento impercettibilmente altero, civettuolo e grazioso al tempo istesso
2-5: mi grida e mi promette altero / che, s'al superbo voi cadendo
gamerra, 65-184: sul capro che groppeggia altero / giunt'è sotto minosse il buon
: tra colonna e colonna al peso altero, / sommessi i busti smisurati e grossi
guappi. panzini, iv-311: 'guappo', altero, superbo, bello...
. panzini, iv-311: 'guappo'. altero, superbo, bello. spagnolo '
conoscie ed ama, verrebbe scifo e altero l'animo vostro, scifando e disdegnando onni
i-12-110: germe immortai di prisco sangue altero / di sì eccelso destin tal ebbe idea
famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse.
tuo sesso a cui pregar sostenni / l'altero capo. d'annunzio, iii-1-548:
burchiello, 2-29: uno spirto pueril, altero e saggio, / nudo m'apparve
loro che, stando l'uno verso l'altero, l'altro abbia da essere a
non do in impazienze. non mi altero; non mi scaldo il sangue.
è cliente di un tedesco ben più altero, e poeta e filosofo originale,
del suo clodasso, / pien d'altero desio, rivolge il passo. tasso,
, ubertoso. molza, 1-389: altero fiume, che... /.
o sgradevole da avvicinare per il carattere altero e scontroso (una persona);
borea eternamente gela, / senton l'altero vertice premuto / dal guerrier, cui tributo
, 180-10: re de gli altri superbo altero fiume / che 'ncontri 'l sol quando
/ su 'l concavo maggior de l'arco altero, / che vastamente la sua volta
, il premio è dolce: onore altero / m'indiadema di glorie. s.
monti, x-5-231: egli era freddo, altero, indifferente, / ma di cuor
stravagante, autorevole per le sue individuità, altero per le sue prerogative. =
tuo sesso a cui piegar sostenni / l'altero capo, a cui spontaneo porsi /
ora è fuggito e sparso / tuo lume altero? d'eredia, 18: io
3-78: visse a lungo, sempre altero e sempre inedito. 3.
.. / o infastosir superbo affatto e altero, / o pur lussureggiar molle e
: ben sa quanta lo infrenar l'altero / popol di giuda altrui valse fatica
/ come fecero al prefato / mulo altero, ingalluzzato. ingalluzzire, intr.
: a che quel chiaro ingegno altero / e l'altre doti a me date
sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! / oimè il parlar ch'ogni aspro
monti ancor l'estreme vette / soverchi altero e le s'inghiotta il flutto. graf
xiii-574: miratei là, come pomposo, altero, / sciolta la benda che gl'
a spasso / per colpa del governo altero e inimico. -irato, rabbioso
trasandato, rozzo, inof- fizioso, altero e fastoso... fino dagli antichi
: gloria maggior de l'asia, altero ottenne / che de'nepoti e descendenti
vero, / goderai d'un lume altero, / che fa notte a i rai
porta / un sogno falso a turrismondo altero. /... / al
serpeggia or per l'arena, / altero fiume un giorno / al mare insulterà.
sul ciglio! / e tu sì altero insultator, tu pieno / l'alma
: ecco, famoso eroe, vessillo altero / che insuperbia fra l'armi, umilio
primero, / che 'l suo visaggio altero / sovr'ogne altro paresse; / e
. 4. contegno sostenuto e altero; boria, sussiego. buonarroti il
4-588: il bianco lor d'un fasto altero / incominciò co 'l nero a intorbidarsi
. region. stare impettito; diventare altero, sprezzante. nomi, 6-6
. region. impettito, tronfio, altero. nomi, 2-108: creanze
, / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien, nè mai s'
, in apparenza onorevole e nell'intrinseco altero e mordace, ma in ogni modo
intronizzatura, sf. ant. contegno altero e borioso; sussiego.
petrarca, 28-110: amor che del suo altero lume / più m'invaghisce dove più
bel don, di sì bel caso altero. -inventore della tragedia: dionisio
di avere ', mostrarsene pago e altero, con affermazione tra provocatrice e ridevole
famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse
foscolo, xvii-317: l'essere onesto, altero e irremovibilmente forte ne'propri proponimenti,
. garopóli, 17-31: l'altero ferraù, che prima ad onte /
; / né osò mai ferro irriverente altero / scuoter fronda e troncar pianta o virgulto
, / l'acerbissimo sorbo, il pino altero. c. durante, 2-165:
, 1-ii-874: spargi il mio core altero / tu coll'isopo umile. pascoli
caro a le feroci genti / l'altero suon de'bellici instrumenti. bruni, 191
idem, 347-8: de le donne altero e raro mostro, / or nel volto
aure diffusa, / e 'l su'altero nemico ama e richiama. scalvini, 1-372
revere, vi- 487: forse altero il nome / a venture mestizie sarà
che m'à donato / voler cotanto altero intendimento, / che m'à di tale
marino, 11-121: di trionfi laureati altero / e d'illustri trofei fregiato e
/ alle lusinghe d'un bel guardo altero / cede ogni legge alfin, cede
101: s'è posto in grado altero, / recordi che leggiero / fortuna
avesse di legiero / preso bene sì altero, / e ch'io 'l perdesse avrei
sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! boccaccio, vi-72: ma non go-
parla lemme lemme; superbo più che altero, carattere di quell'arte; avaro
faggio alpestre; / vedi il popolo altero, il lento salcio. caro, 6-207
al cospetto / del suo signore e umilemente altero / accusò forte l'abusato impero /
par molto propriamente dipinta nel fastoso ed altero levar delle ciglia. pascoli, 545
: questo, che va di regio incarco altero, / più che di regio e
garrulo e loquace, / di trono altero e di confuso foro, / col suo
/ e quanto è in lei d'altero e di gentile, / e fuor la
elmo lucente. chiabrera, 1-iii-234: l'altero busto / era coperto di lucente usbergo
petrarca, 347-6: de le donne altero e raro mostro, / or nel
l'istesso d'armi e di bei fregi altero. c. /. frugoni, i-10-134
. corsini, 1-1: al fin l'altero torracchione, / del qual si vede
, dama) di aspetto nobile e altero, di portamento grave e dignitoso.
maestà. 8. aspetto nobile e altero, portamento grave e 'dignitoso, atteggiamento
costei di vivo lume, / l'abito altero, il saggio, ornato viso,
/ e quanto è in lei d'altero e di gentile, / e fuor la
2. che ha aspetto nobile e altero, portamento grave e dignitoso (una
). che ha aspetto nobile e altero, portamento grave e dignitoso, atteggiamento
se in teatro maestoso e vago / calzi altero coturno o socco umile, / innamori
fu doma / la natia ferita del core altero, / può bel gioco soffrir l'
13-55: di forma quadra è l'edificio altero, / fanno quattro gran porte in
chiaro davanzati, 90-8: ché de l'altero dicene la gente / che 'l fa
ria fantasia leger dormendo, / pareami altero amor con una lancia / fender a uno
vivo e maniato di parassito scaltro ed altero. gioberti, 158: il mastai e
ria manera / da lor con sdegno altero ognor si move. del carretto,
cagione che io, oltra il diventare altero, gustassi la manna di quelle consolazioni che
la fè mi desti / con maritaggio altero / voler farmi beata? brusoni, 509
melia stirpe ardita / al collalto sangue altero / si congiunge e si marita.
mascheroni, 8-335: un rossor casto umilemente altero, / quanto gentile e bella donna
, ii-2- 246: svanì l'altero inganno della gioventù prima, e oramai
/ e mai non fu di mecenate altero / gli scherni o l'ire a tollerar
freddezza e profondità di scelleraggine e repugnanti all'altero animo dell'eroe. mazzini, iv-6-314
non di peneo, ma d'un più altero fiume, / e 'n duo rami
a. tagliar la testa a toro altero; / e la menade insana, che
, 180-10: re de gli altri superbo altero fiume / che 'ncontri 'l sol quando
sol tu le vie febee, di lauri altero, / corri, ov'aura d'
/ l'ostinata grandezza il ciglio altero. -malandato, malridotto (un
per gran possanza, e per gran core altero / l'asia superba a ricoprir d'
obrio / non mi terà lo vostro viso altero, / ma secondo mesterò / del
pratesi, 1-179: nessun contegno più altero avrebbe potuto ispirare un così alto rispetto
a tagliar la testa a toro altero. = voce dotta, lat
doma / la natia ferità del core altero, / può del giogo soffrir l'ignobil
rigor pur serba; / veggio l'altero ciglio ad ora ad ora, /
, i-iii-324: ei d'ogni pregio mirerassi altero, / ovunque il mondo adorerà miei
de'numi è dono / servar nelle miserie altero nome. leopardi, 814: essendo
va del mio scorno e del suo furto altero. aleandro, 1-415: mitria.
riero / e delle nubi il peregrino altero / alla mobilità chiede sostegno.
del mio scorno e del suo furto altero. f. m. bonini, 1-ii-190
sparviero] è montato e salito sì altero, / assai più alto che far noni
: v. sorquidanza. -montare instato altero: insuperbire. sacchetti, 50:
50: chi vince suol montar in stato altero. -montare la bizza:
di quell'uomo non bastava il contegno altero, in cui man mano, per difendere
sottile / e si fe'tra le viti altero e lieto. = deriv.
/ la mia speranza altera; / l'altero amor, tra l'ombre e le
vigne / d'inarime sassosa il mosto altero. campailla, 14-33: del mosto
di sasso, 67: lo suo visagio altero / mi si mostra piagente per pietanza
petrarca, 347-5: o de le donne altero e raro mostro, / or nel
che chi ama altrui sia saggio ed altero / e non guarde al doler con
n'arrabbia e mugge il fier gigante altero. forteguerri, 5-92: dal lido
, / ch'allor divento di speranza altero, / quando lei move quel riso
tiara, / cuopre gli omeri sacri altero manto / cui lume nabateo veste e
e senno intero, / il più altero - qual è di bontate?
doma / la natia ferità del core altero, / può del giogo soffrir l'
essere ucciso. caro, 8-1066: altero [agrippa] e '1 capo alteramente
. cavalcanti, 1-214: è sì altero ch'è chiamato amore: / sì chi
. tasso, i-56: superbo scoglio, altero e bel ricetto / di tanti chiari
attribuito a petrarca, xlvii-117: perché altero / non sia vostro argomento aver negletto
vecchia sua madre si rallegri in lui fatto altero di coscienza e di libertà. pascoli
del cielo, / un angelico, altero e caldo nembo / di spiritelli ardenti /
ma 'l bel nero / e forse troppo altero / indietro mi rivolve, ond'io
23: d'ardir senno e pietà l'altero nome / sparso, per aver tu
questo, che va di regio incarco altero / più che di regio e barbaro
de'medici, i-112: il cor mio altero e troppo nobile essendo ito ad abitare
su 'l concavo maggior de l'arco altero, / che vastamente la sua volta incurva
di freddezze noncuranti / l'uomo già altero. govoni, 6-33: una signora aggiustandosi
. gozzi, i-22-55: al parlar dell'altero giovanetto / bolle nel cor di giove
numi è dono / servar nelle miserie altero nome. carducci, iii-3-253: muoiono
1-69: rideasi il mondo in sua nequizia altero / del buon noè, quando,
gemente / vincitrice, a me sciogli altero il voi. -imperscrutabile, incomprensibile
d'oriente anco risplende, / ma lume altero da l'occaso or prende / (
crudeli, 1-125: giunon, che l'altero / tien sopra l'aura impero,
sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! / oimè il parlar. barilli
dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, / e spesso con orgoglio al
: spento ha degli occhi bei l'altero lume / la debile mia vista, sì
e lucente, / da sopracciglio ombrato altero e folto. fogazzaro, 13-85:
giamai non fu leon di core altero / sovra cervi com'el sovra pagani:
non di peneo, ma d'un più altero fiume. boccaccio, v-105: vicini
: spoglia d'orgoglio ornai l'animo altero, / né far, piagando a tutta
assuero, stando a mensa come re altero e innamorato, sta tutto appoggiato sopra
* 1 mancar di quell'ingegno altero / onde toscana nostra anco si duole
/ di trofei, mi darebbe nome altero, / e non minor di quello,
21-10): è onestà d'onore stato altero, / onore è cosa per sé
del tuo voler, basso ed altero. s. bernardino da siena,
, / che mostrando dal ciel l'altero capo / spaventevole in vista e minacciante /
città famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse
forze oppresse e dome / e questo altero tuo capo reciso. giorgio dati, 1-237
. -anche: assumere un atteggiamento altero, sdegnoso, sprezzante contro qualcuno.
/ la vostra grande spietanza / e l'altero orgol- gliare, tanto mi fa penare
, orgogliosissimo). che ha carattere altero, superbo, sprezzante; che si
. 2. con valore attenuato: altero, sdegnoso, sprezzante, sussiegoso (
ebreo / tornossi a'campi di maceda altero. 2. figur. azione
la trave. bassani, 23: o altero e festo die! /..
costei di vivo lume, / l'abito altero, il saggio, ornato viso.
, xii-6-307: dirò cosa che mi fa altero sopra quanti vocaboli d'erbe scritti sopra
schiatta. tasso, 13-i-781: lume altero da l'occaso or prende / (
ben conserto molo / di chiavati macigni altero ostenta. carducci, iii- 4-183:
2-3-82: in questo sempre eterno ciel l'altero / palagio del gran dio risplende e
). spolverini, xxx-1-100: l'altero / del riso imitator palustre miglio.
lei non poria, / tant'è d'altero e nobile paraggio. girone il cortese
, v-178: tanto signore e sì altero tiranno, con tanti geniti e con tanta
e alberga / tale anima divina e spirto altero / in le cui man fiorisce
di lor che l'uno e l'altro altero fiume / serra in passando.
petto d'anfimaco che vampo / menava altero per nettunio sangue / in lui trasfuso.
giusto de'conti, i-123: o passeggiare altero onesto e tardo. c. i
coraggioso. sacchetti, 98: altero capitan sanza pavento, / accorto,
, 2-5: questa bambina ha l'animo altero come suo padre, ha ingegno,
/ come voi col dir vago, altero e degno / ornate il mondo;
costoro, / benché pelato affatto, andare altero / arso di soldi, non che
nella stessa solennità del trionfo non si altero in sentirsi da un bifolco proverbiato,
, / né di favor desio vivere altero. marino, 12-138: ponno [i
su '1 concavo maggior de l'arco altero, /... / mi fa
modo impettito, fiero; con portamento altero. poliziano, 1-694: quando son
nel petto: / pensò farsi di fede altero esempio / e vendetta pigliar del suo
amor sa servire; / ca la speranza altero / lo tene, e li consente
. tasso, i-56: superbo scoglio, altero e bel ricetto / di tanti chiari
. batacchi, i-141: un signorazzo altero e pettoruto / grida:...
del guascon, quando egli ebbe il posto altero. milizia, ih-42: talvolta il
fusse morto, / lo suo risagio altero / mi si mostra piagente per pietanza.
bagno, 1-v-1: madonna, vostr'altero piagimento / e la gran canoscenza /
tuttor regna, / estat'àn prezo altero a conpimento, / con sì vera potensa
parini, xviii-158: di colui l'altero carme / che la patria onorò trattando
: essi il re di loclin, l'altero starno, / presero in guerra e
altri / con un passo di picca altero e lungo. zucchelli, 257: tutti
paffute e ridenti di beatitudine infantile un altero capo solito ad imperare nei saloni.
lui sospiromo! / ma fu sì altero sempre il giovinetto / che mai le ninfe
un errore, e più suol essere altero il linguaggio ch'e'piglia per dissimulare
ancor, donna, apparare / l'animo altero fare umile e pio. boccaccio,
che piomba fra di noi, gonfio ed altero del suo realismo microscopico e necrofilo.
esso, / salvo che nel suo mezzo altero sorge, / quasi eccelsa piramide,
: tra colonna e colonna al peso altero / sommessi i busti smisurati e grossi
, / da qualunque suo moto e gesto altero, / dalla banda prolissa e biancheggiante
. preux è carattere dispregievole, giovine altero a parole e servile a fatti: spirituale
scemato avea, / ma non lo spirto altero e bellicoso. stigliani, 1-35:
. atanagi, xxxvi-177: al fiume altero, all'onde poetiche / dell'arbia
, / che va sopra le stelle altero e solo, / lo sguardo suo vèr
: pluton, che meno dell'uso è altero, / senza l'usate sue deformi
vaghezza / qui pur s'innalza pompeggiando altero. cantù, 3-214: là presso
ampio, spirante maestà; con incedere altero; facendo studiatamente mostra di gesti e
e di mezzo alla sua corrente rizzarsi altero e al mare pomposamente avviarsi. mazza,
lucente l'elmo e per le piume altero. tassoni, 1-59: portar la secchia
della coda. marchetti, 5-76: d'altero pavon l'occhiuta coda, / qualor
vicino, / di fresca nobiltà pomposo e altero, / il corpacciuto cavalier dermino.
assai vittoriosa. 10. altero; festoso, cerimonioso (il contegno,
23: d'ardir senno e pietà l'altero nome / sparso... /.
pondo) / fai natura superba, altero 'l mondo. domenichi, 8-96:
, 180-n: re degli altri superbo altero fiume / che 'ncontri 'l sol quando
faggio alpestre; / vedi il popolo altero, il lento salcio. ricettario fiorentino,
populea fronda / non senza invidia dell'altero giove / lasciar per questa e girtene superbo
sacro collegio: far seguire a un altero papa 'complesso'un populistico papa 'semplice'.
, per indicare un atteggiamento eretto e altero). della porta, 2-46
1-377: quanta invidia ti porto, altero fiume, / che sì cupidamente il mio
religione e soventemente il procedere non poco altero de'plenipotenziari svetesi, avrebbero obbligato a
, / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien né mai s'atterra
, 3-78: visse a lungo, sempre altero e sempre inedito. diceva di lavorare
i-316: tornando poi di mille spoglie altero, / dopo il suo desiato posliminio /
1-138: posto che peregrino al giogo altero / passeggi alpestri colli, ispidi monti,
vista, gli occhi). -anche: altero, penetrante, seducente (lo sguardo
/ a briglia sciolta, con impeto altero, / dileguavasi in corsa luminosa. de
/ già precorrete con stil raro e altero. pindemonte, ii-350: oh foga male
stirpe ardita / al col- lalto sangue altero / si congiunge e si marita. /
alte lodi e i pregi / di pado altero e di sua figlia alma ferrara.
/ con tutto il foco prepotente e altero / de'miei diciassett'anni! e.
, autorevole per le sue individuità, altero per le sue prerogative: ha due
sovente è fero / ed è sì altero ch'è chiamato amore. /..
volare, / ed in tal loco altero / ch'avrei prima podere / d'esto
, la bellezza fisica, l'aspetto altero, il sussiego nel comportamento.
del cupo letto algoso / spinge l'adige altero e procelloso, / che 1 campi
/ il profetato nuovo altero suon etrusco / temprar. tesauro, 2-386
avesse di legiero / preso bene sì altero. dante, purg., 32-150:
/ salisti al ciel con passi pronti altero. campatila, 1-1-34: pur segue la
par molto propriamente dipinta nel fastoso ed altero levar delle ciglia. 5.
] sopra tutto un teorico, lucido e altero, e... voleva dare
prosmana / e sèguite larghezza al nome altero. crescenzi volgar., 3-15: la
8. senza connotazione negativa: altero, schivo, sdegnoso. dante
rapini, iv-1292: non più il pamassianismo altero e doloroso dei 'fleurs du mal
, / contempli il suo bel simulacro altero. scarpelli, 1-84: chiuder la
e bella / italica favella / d'altero fosti libero intelletto. s
burchiello, 2-29: uno spirto pueril, altero e saggio, / nudo m'apparve
trecento, lxxxiv-232: debbe l'animo altero in ciò che dà / fortuna avversa star
marino, 1-11-90: o del rodano altero inclito figlio, / per cui di gloria
sacchetti, v-178: tanto signore e sì altero tiranno, con tanti geniti e con
i-vm-20: qual ommo è di ricore ben altero / trova amici, parenti, serviziali
acqua). molza, 1-360: altero scoglio, a cui sospira intorno / il
337: tempra la cetra ancor pelide altero, / o che tra regi di purpurei
eterno ardore, / venga e miri l'altero almo splendore / del mio bel sole
cor mi trovo d'un bel sguardo altero. a. lenio, 273: attenti
vi si vedea nel mezzo un seggio altero / ove, sola, sedea la bella
cospetto, / vantando, fatto un giuramento altero, / quando da lui coi frati
/ e che dal basso in loco altero salte. getti, 15-i-156: fu ordinato
quete aure diffusa / e il suo altero nemico ama e richiama. deledda, 11-668
e alla stirpe avita / dobbiam l'altero sprezzo d'una ignobile vita.
rime inedite, lxv-304: raccendete / l'altero sguardo ed abbruciate quanto 7 è in
serpe -, concluse guido raddrizzandosi con piglio altero e risoluto. d'annunzio, iv-2-1205
si muta così in una minaccia di altero disprezzo. moravia, ix-153: il tedesco
: « ahi, ragazzaglia! » con altero core / dicean duo giovinetti sé assettando
/ scorgo fra 'l nubi- loso, altero ciglio / cne 'n parte rasserena il cor
custodir l'amata donna intende, / altero e ragguardevole risplende. 2.
gl'inglesi... così chiamapiù altero / animo, andrai nella tua chiusa stanza
a te l'estremo addio, palagio altero! 'per addolcirsi nell'attacco '
raggio / scorgo fra 'l nubiloso, altero ciglio / che 'n parte rasserena il
/ -chi è -disse - costui sì altero e rauco / ch'esser mostra ribelle al
'demittere supercilium 'per 'andare altero 'o 'raumiliarsi '. d.
/ e la terra devota al tempio altero offerir del tuo nume e bronzi e marmi
si schiudon quelle porte solo al patrizio altero, / che ad arte si ravvolge nell'
alpina, / come razzo di foco altero sale. galileo, 3-4-327: la
quel po, quel re de'fiumi altero e grande, / figlio maggior de l'
fero, / contempli il suo bel simulacro altero. -con riferimento a un epiteto.
oltre alla reale. -in modo altero. moretti, iii-570: si sa
parla a paride] 'l sembiante realmente altero, / che mi fa donna del celeste
e venir reddo. -sussiegoso, altero. gigli, 4-37: così diciamo
, lvt-53: l'adomezze del suo viso altero / farà redire in gioia mia doglienza
'l benediciti. 10. figur. altero, dignitoso, nobile (una persona,
, / regale in atto e portamento altero. duodo, lii-6-346: quanto alla persona
, per indicare l'aspetto nobile o altero di una donna. tommaseo, [
-da regina (con valore aggetti): altero, superbo. d'annunzio, iv-2-66
del bagno, 1-v-3: madonna, vostr'altero plagimelo / e la gran canoscensa /
tuttor regna, / estat'àn prezo altero a conpimento. latini, rettor.
cinquino, xxxv-i-324: aldendo dire l'altero valore / che 'n vostro core -regna
come una reina: assumere un atteggiamento altero o dimostrare disdegno e noncuranza verso qualcuno
pria volava nell'aria come un rondone altero, fui tracollato dal posto, scartato dalla
, i-21- 65: risuona il grido altero / sui rimoto tamigi. manzoni,
, / triplicherassi al iomo il lume altero / perch'uno in ciel e 'n terra
dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, / e spesso con orgoglio al
disserra / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien né mai s'
/ per ingegno o per arte o per altero / stato di signoria o sommo impero
. carducci, ii-2-246: svanì l'altero inganno della gioventù prima, e oramai
, 4-108: costei, con atto gentilmente altero, / nel mesto pastorei fissando il
obrio / non mi terà lo vostro viso altero, ma secondo mesterò / del meo
aure diffusa, / e il suo altero nemico ama e nchiama. tommaseo [s
per gran possanza e per gran core altero / l'asia superba a ricoprir d'affanni
: così gli disse e con rifiuto altero / già s'apprestava a ncusarlo [per
lasciava trasparire un non so che d'altero e d'inquieto; e subito s'abbassava
: essi il re di loclin, l'altero starno, / presero in guerra,
sopra tutti / leggiadro, riguardevole ed altero / sembrommi anchise. n.
nudrio l'eterno amore / nacque il mio altero e rilucente ardore, / ond'ogn'
). sanctis, ii-13-83: l'altero giovane rimbecca: « questa mi firenzuola,
orride bocche. carducci, iii-10-272: l'altero titiro appoggiato a un bastoncello da lui
che lo ripara, l'ideale e altero titiro è l'allighieri. 8
in cotal guisa rimordea sovente / l'altero giovinetto e'sacri amanti, / come
chiabrera, 1-i-15: o reai giovane altero, / nel cui petto 11 ciel
col guardo / là donde il nuovo altero carme uscio. pananti, i-407:
, il fratei vostro, / l'altero dinadan, sospinto a morte, / il
ardore / di lucio catilina empio ed altero. sagredo, li-4-536: rinversate..
tasso, 14-600: or qui giungendo argante altero grida / in voce di terrore e
/ né atto fa se non se altero e granae. papi, 2-1-145: egli
attribuiscasi tutto ciò ad / ma fu sì altero sempre il giovinetto / che mai le ninfe
, apre e dissolve / il monte altero e 'n paventoso tuono / getta i sassi
, sf. carattere scontroso, scostante, altero o, anche, eccessivamente timido,
(superi, ritrosissimo). scostante, altero; insofferente, irascibile; villano,
ben conserto molo / di chiavati macigni altero ostenta, / contro cui la corrente onda
rivolta le spume, / come più altero, che non era, fatto.
-drappeggiarsi alla romana: assumere un atteggiamento altero e sprezzante. nievo, 506:
reale in un aspro cilicio, lo scettro altero in una povera croce, per acquistar
ritegno, / ten passerai con bel trionfo altero / il promesso a goder celeste regno
: sorgi, silvia: al letto altero / gli amoretti con le faci / già
244]: rosso del sangue del nemico altero, / il piave mormorò: indietro
costui gran tiranno, uomo rubesto e altero, ed ogni sua volontà legge voleva
luzi, 4-52: tirando in un guizzo altero il filo / delle labbra rugose e
anco. 3. sdegnoso, altero, sprezzante. buonarroti il giovane,
in cotal guisa rimordea sovente / l'altero giovinetto e'sacri amanti, / come talor
è l'autore costui, che ardisce altero / cignersi al crine il sacrosanto alloro
: ad un re, o principe altero, le rotte de'suoi gli sono saette
/ con cortesia e con fin pregio altero, / alcun om no'nde poteria
/ va'tumido, superbo, inflato, altero, / tra 'sagittanti ormai tu
/ con tutto il foco prepotente e altero / de'miei diciassett'anni!
in primero, / che 'l suo visaggio altero / sovr'ogne altro paresse; /
: folle è chi va di suo sapere altero / e sé con falsa opinion trastulla
seco non have, onde va meno altero. delfico, ii-123: muzio scevola sbagliò
. viani, 19-265: il cipiglio altero della gente di liguria era sbalzato sul
fianco scorse / vicin venirse il giovinetto altero; / né pria la vista ne'
, / benché pelato affatto, andare altero, / arso di soldi, non che
scemato avea, / ma non lo spirto altero e bellicoso. codemo, 333:
i gradini del suo solio, maestosamente altero, sin colà dove con l'auree
questi fogli, / torcendo il capo altero e sogghignando, / schernirà 'l
/ e con un ghigno isprez- zator altero, / e con un atto, ischemitor
reggerà cauto il corso / del legno altero a cui fu pier piloto, /
4. che respinge in modo altero e sprezzante una persona o tutto ciò
, comportamento sprezzante o disdegnoso, altero. aretino, iv-4-120: io,
conoscie ed ama, verrebbe schifo e altero l'animo vostro, scifando e disdegnando
schifo. -per estens. sdegnoso, altero. g. villani, iv-io-130
sbarre / men, difficile ingresso al prence altero / offerto avrian. fusinato, ii-143
, sf. ant. atteggiamento sdegnoso e altero. compendio dell antico testamento [tommaseo
/ l'alma sciogliea solo col lume altero. ammirato, 1-i-306: pàrtiti, amico
'l lume, / mira 'l sembiante realmente altero, / che mi fa donna del
il sol tinger non osa, l'altero star. tir sciolto, / quel nell'
, avv. con atteggiamento scontroso e altero. moravia, i-210: il mancuso
scontrosità, sf. carattere scostante, altero, poco socievole. tommaseo [
del prossimo; che ha un carattere altero, scostante, permaloso. batacchi,
terribil testa, / ha 'l fronte altero, ha minacciante il guardo. anguillara,
deponi / de'sovrani del tebro il fasto altero, / né ti scordar giammai,
tasso, 13-i-868: è qui l'altero po, di cui l'imago / nel
v.]: 'scrafo': per disprezzo altero o sprezzante1-20: parleremo con i soliti politici
pensier che screde, / e al sogno altero del saper sospira, / a quell'
cheto dicea / de la ciprigna dea l'altero figlio, /... / e
tasso, i-56: superbo scoglio, altero e bel ricetto / di tanti chiari eroi
ant. che ostenta un aperto e altero disprezzo. -in partic.: che
. ménté). con atteggiamento altero e offeso; in modo che esprime
, 29-266: con core sdegnosamente grande e altero, egli era ridotto chiedere a uomini
. 3. fiero, dignitosamente altero. -con connotazione negativa: superbo,
/ non mi terà lo vostro viso altero, / ma secondo mesterò / del meo
che prende / l'aureo di libertà vessillo altero / e de la patria il primo
1-3-297: sorgi, silvia; al letto altero / gli amoretti con le faci /
il regio fianco e 'l nobil collo altero, / venner con gli occhi bassi
e senno intero: / il più altero - qual è di bontate? / mostratemi
i-3-297: sorgi, silvia; al letto altero / gli amoretti conle faci / già ti
or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva, e non
sovente -è fero / ed è sì altero - ch'è chiamato amore: / sì
in cotal guisa rimordea sovente / l'altero giovinetto e'sacri amanti, / come talor
veder nostro, / e di rara bellezza altero spregiar lo vano parlar de'malvagi
/ sia 'l vincitor di tua barbarie altero. bacchetti, 9-274: non ho idea
numi è dono / servar nelle miserie altero nome. -continuare a nutrire un
preux è carattere dispregie- vole, giovine altero a parole e servile a fatti. grafi
'nsegnaseguì, / oggi di bella palma andranne altero / che fido l'obbedì'. magalotti
nobile disprezzo sfavillanti / contra il tirannoin atto altero, e tace. leopardi, 17-61:
spirito divino, / se ne va altero e gonfia e sbuffa e brava,
anima intesa / si mova al volo altero in altra piuma. giraldi cinzio, intr
in ver- sca virtù l'esempio altero, / degni lo sguardo a noi volger
lui sospirorno! / ma fu sì altero sempre il giovinetto / che mai le ninfe
signorilmente. -con atteggiamento dignitosamente altero. aretino, 14-43: or egli
, e 1 miei detti intendi: altero / gran simolacro, maestoso ergea /
/ del suo bel volto il simulacro altero. -simulacro vitale-, il corpo
dinoccolato. murtola, 12-22: altero il collo torreggiante, ardito / slogò il
. tommaseo, 2-iii-55: oh intelletto altero e senno smagato, / pe'mali
smeraldo ei [il ruscello] scorre altero, / sopra tarane d'or con piè
222: chi cerca d'imitar l'altero stile / o 'l dolce canto vostro,
/ pensando quanto amor m'ha fatto altero / per farmi servo a la sua signora
se in teatro maestoso e vago / calzi altero coturno o socco umile, / innamori
sdegnar non ti consiglio re per costume altero. / lascia ch'ei lo punisca.
, diciamo, e allora vien su altero con le spighe bene imposte. pascoli
xxx-10-297: se bramate che 'l mio nome altero / mai sempre in bocca di ciascun
città). molza, 1-360: altero scoglio, a cui sospira intorno / il
. g. stampa, 23: altero nido, ove 'l mio vivo sole /
marino, 1-9-3: io sol del vostro altero orgoglio anelo / su 'l monte alpestre
: a quei ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni tenebroso
, 5-96: ha uno scarto / altero della fronte che le schiara / gli occhi
, / regale in atto e portamento altero. tasso, 19-17: con gran lena
meccanismo). molza, 1-360: altero scoglio, a cui sospira intorno / il
che, volendo alle destre maniere sostituire altero procedere, spesso si priva di quello che
. donna dal comportamento 0 dall'aspetto altero, superbo e, anche, autoritario.
ritruova / con gallinante, il giovinetto altero / di giron nato e della bianca
diletto. berchet, 365: tu sì altero insultator, tu pieno / l'alma
affettato, cerimonioso, sussiegoso, eccessivamente altero e orgoglioso (tradizionalmente attribuito agli spagnoli
: in modo tronfio, pomposo, altero (con riferimento al modo di camminare di
i-613: a quei ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni
voi, che siete spero / palese altero - d'onni tenebroso. =
a milano giardini dominati da camerus a ciuffo altero e tronco smilzo quasi spezzabile.
in medarse; / in te l'animo altero, / la giovanile etade in lui
la vostra gran spietanza / e l'altero orgolgliare, / tanto mi fa penare /
e mira / di cavalier gentil drappello altero, / e lo staffil severo / dagli
100: ecco su base che d'ingegno altero / ornò scultore, a pra- sitel
st preux è carattere dispregievole, giovine altero a parole e servile a fatti; spirituale
di voi primero, / fu lo visaggio altero / ch'io vidi a l'avenente:
dèe d'opre e non di spocchia altero. g. bufalino, 1-151: «
/ l'ira spogliare, e l'atto altero e obbligazione e svuotarlo della sua importanza
manto / ch'altro vestisse mai sì altero andasti / qui fra'mortali, e poi
/ ne'miei non volle entrar pomposo e altero, / come in segno d'impero
imperiali, 4-401: con un ghigno isprezzator altero / e con un atto ischemitor superbo
frugoni, iii-189: voi vederete nel giovinetto altero i lineamenti d'un eroico aspetto e
, passerom, 1-23: gonfio e altero / di bel nuovo il gran volume
/ non che de'vincitor l'aspetto altero, / fermo stabilimento al nostro impero.
e mira / di cavalier gentil drappello altero, / e te staffil severo /
numi è dono / servar nelle miserie altero nome. montale, 14-45: 'alle muse'
xxxv-ii-482: non se dev'omo tener troppo altero / ma dè guardar so stato e
, 24-107: or già di clodoveo l'altero figlio / primo a quanti altri sono
, / né d'amor raffrenar l'impeto altero, / che contro il figlio suo
e più selvaggi / vive un augello altero, / c'ha di tutti altri impero
/ cinge il superbo crin del capo altero, / ma di steril gramigna o di
stizzoso. -che ha un aspetto altero, sdegnoso, sprezzante. boccaccio,
comandamento l'aggio, da voi, altero, / però sofero, -ciò che domandate
scontroso, permaloso, poco socievole, altero, sprezzante; che ha modi duri,
grazzini, 422: se ne va altero e gonfia e sbuffa e brava, /
caro a le feroci genti / l'altero suon de'bellici instrumenti. testi, i-76
2-1-2io: stupìo natura ed inarcò l'altero / suo ciglio roma nel gran dì che
deponi / de'sovrani del tebro il fasto altero, / né ti scordar giammai,
da l'un de'capi avea un suggèsto altero / coperto di bellissimi tapeti, /
sultana (con valore aggett.): altero, superbo (un comportamento).
, sultanéggi). assumere un atteggiamento altero e superbo (un animale).
2. figur. superbo, altero. bacchelli, 2-xix-331: la povera
di grande agio e lusso o un atteggiamento altero e superbo o di assoluto dominio maschile
del proprio valore; mostrare un atteggiamento altero, orgoglioso, sprezzante. bonichi
or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva. giovanni da
5. con valore attenuato: altero, sussiegoso; ritroso, sdegnoso (
fecero qualche illusione. -distaccato, altero (un atteggiamento). betteioni,
e mira / di cavalier gentil drappello altero. bertanni, lx-2-139: si svelò
con le braccia incrociate e un sorriso, altero sulle labbra. del giudice, 2-12
angelico, pareva al cuore dolce e altero... e però prima diventavo tutto
tasso, 7-9-17: grata fierezza, altero portamento, / unite con mirabil tempramento
i-613: a quei ch'è sommo dicitore altero / e ched è spero -d'ogni
voi che. ssiete spero / paleze altero - d'onni tenebroso. -che
/ quel loco al mondo sopra tutti altero. graf 5-252: eccelsa splende nell'azzurro
figur.: pieno di sé, boriosamente altero e saccente. bisaccioni, 1-283:
tiranna (con valore aggett.): altero, impietoso, prepotente (un atteggiamento
prepotenza gli altri (una persona); altero, superbo, prevaricatore (l'indole
, iii-3-37: e gittava un guardo altero, / muta, a tonde, al
fogazzaro, 2-64: passava sdegnoso e altero nella sua tona- chella bianca fra la
imperiali, 4-108: costei con atto gentilmente altero, / nel mesto pastorei fissando il
casti, ii-6-107: di fatto tal ferocemente altero / gli accolse il tonchinese e li
città famose / che coi torrenti suoi l'altero monte / dall'ignea bocca fulminando oppresse
, 1-139: posto che peregrino al giogo altero / passeggi alpestri colli, ispidi monti
fortuna / serbò per semi del suo sdegno altero. -acuto, stridulo e inquietante
del viver queto, onde n'andai già altero, / del cor, de l'
e più d'un'ambra puro / altero iva e securo, / or gir co
. parini, 1-xxii-157: di colui l'altero carme, / che la patria onorò
del trecento, lxxxiv-232: debbe l'animo altero in ciò che dà / fortuna avversa
« chi è » disse « costui sì altero e rauco, / ch'esser mostra
pulito /... / si volge altero al sole, e muove e vibra
, / triplicherassi al giorno il lume altero / perch'uno in ciel, e 'n
f f onili e ne divieni altero, / ch'osi troncar con dispettosa foggia
goséllino, 104: non però sempre altero ambe le sponde / percote irato, o
perché occupata da bonifacio vili, pontefice altero vendicativo e turbolento. sbarbaro, 5-66
tucte cose non son, / di stato altero, / di le'nascono / e
vibrato / ornai non penda più dal fianco altero. b. corsini, 17-7:
imperiali, 4-435: l'arco altero, / che vastamente la sua volta
. conoscerti ben parmi. / del fantastico altero gregge sei / de'veggenti di roma
adorno, / della spelonca uscì l'altero iddio. l. aaimari, 1-50:
s'opponga spesso a cor leggiadro, altero. carducci, iii-6-193: in quel vecchio
: or superbite, e via col viso altero, / figliuoli d'èva, e
e più selvaggi, vive un'augello altero, / c'ha di tutti altri impero
metastasio, 601: volgimi il guardo altero, / parlami in volto umano;
divin reggerà cauto il corso / del legno altero a cui fu pier piloto, /
di un singolo », ha lamentato altero matteoli. = deriv. da
forme); maestoso, imponente, altero (il portamento). rajberti