tiberio al popolo, tanto più l'allegrò con questo parlare. morando, iii-230
firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al ghibellin fuggiasco. manzoni,
sua natura,... se ne allegrò e divenne più chiara; che doveva
firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al ghibellin fuggiasco. idem,
, e fa che colei, che si allegrò d'averti dato al mondo, si
periodici popolari, i-578: l'oratore si allegrò della caduta assai vicina della feudalità finanziera
firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al ghibellin fuggiasco.
firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al ghibellin fuggiasco.
g. capodilista, 167: ogniuno se allegrò et iubilava. giov. cavalcanti,
venti anni, dal '50 al '70, allegrò, con la garbata comicità delle sue
: tutta la cavalleria del cielo s'allegrò allora d'una indicibile letizia. bandello
natura..., se ne allegrò e divenne più chiara. leone ebreo,
de coelo et mundo ', se ne allegrò e divenne più chiara. scala del
per questo lampare che santo iacopo s'allegrò d'avere trovata tanta sufficienza di questa
ch'avea avuto orlando, / s'allegrò astolfo e sansonetto molto; / non sì
il gonnella, udendo la profferta, s'allegrò dentro, e di fuori si mostrò
, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato al mondo si rallegri oggi
laberinti. menzini, ii-79: si allegrò la natatrice e snella / turba de'
erma e negletta, / pur s'allegrò di rivederla. cerretti, xxii-485:
santissimo ostello / al romeo quegli indugi allegrò. -rifugio di animali; tana,
, firenze, udivi il carme / che allegrò l'ira al ghibellin fuggiasco; /
ricci, i-196: il padre si allegrò, se bene con qualche paura di
mio, e fa'che colei che si allegrò d'averti dato al mondo si rallegri
ballo, tutta si scommosse e s'allegrò e cominciò, or con una parola
non avea fortuna esperta, / s'allegrò che marsilio avea ridutto / parte del
non avea fortuna esperta, / s'allegrò che marsilio avea ridutto / parte del
allora erma e negletta, / pur s'allegrò di rivederla, e fenne / non
b. giambullari, i-373: non si allegrò giammai fantino in fascia; / quando
periodici popolari, i-578: l'oratore si allegrò della caduta assai vici na