qualità de'maestri che degl'insegnamenti. alfieri, i-223: per la prima volta
d'occhi abbagliato, attonito di core. alfieri, iii-283: gli attoniti abbagliati miei
ad abbaiare sopra un'ingiusta falsità. alfieri, i-306: aveva vinto questa difficoltà
la testa il più forte dolore. alfieri, 35: oh, come varie appaiono
la vista / mi ferivano il core. alfieri, 1-661: ecco un lampo,
parole vane e ne'superflui titoli. alfieri, iv-63: il popolo, soddisfatto di
vuol così, che se n'abbella. alfieri, 779: voi [siete]
. farsi bello di meriti altrui. alfieri, i-38: indispettito un tal poco che
, tuttavia [ecc.]. alfieri, iii-201: abbenché raro e più difficile
si ingannano. abbenché usò l'alfieri in poesia...; ma la
una volta gli abbisognò il topo. alfieri, iii-148: che vo io perdendo
quando tu vedrai lo ignudo, cuoprilo. alfieri, iii-131: i desideranti,
prendi un abbraccio, e parti. alfieri, 1-96: o figliuol mio, /
vanità femminile, sempre abborrita dalla filosofia. alfieri, iv-151: ma le aborrente dai
/ che di aborrevole esca si nutriva. alfieri, iii-9: e dell'animo
/ abborrita, ridicola e muffata. alfieri, 83: cede ei talor, ma
promossa in cotesta accademia di pisa. alfieri, i-39: gli studi di codesta filosofia
il divo ulisse i cani accarezzanti. alfieri, i-28: mi riusciva [lo zio
debitori, or che si accasa. alfieri, i-35: circa un par d'anni
, 4-n 60: l'esempio d'alfieri pruova ch'ella [la lingua italiana]
, scavalcare; valicare, sormontare. alfieri, i-115: mi vide...
, avventatamente; ciecamente. alfieri, 4-174: un uomo sì fatto,
, ch'io col capo accenno. alfieri, 1-658: tu [dio],
giusta arena il mare e i fiumi. alfieri, 20: d'udirti parmi
nostra mente con le loro tentazioni. alfieri, i-87: tutto questo me ne
, che vi dee importare del corpo? alfieri, i-32: ma tutto questo non
cacciar co'cani ed accertare il colpo. alfieri, 1-568: ciò che rileva,
, non rompe come fa il fulmine. alfieri, 88: cose, onde ognora
polsi del braccio, innanzi l'accesso. alfieri, i-224: quel penoso lavoro.
2. figur. infondere. alfieri, 1-317: amar virtude / quanta il
voi vi compiacerete di mandar loro. alfieri, i-145: nel bigliettino...
e la tenera man lo scudo prende. alfieri, 81: i miei prischi l'
fa morta cader nel proprio chiostro. alfieri, 1-176: cara vi sono io
si fosse lasciata mettere in quella buca. alfieri, 4-10: fermo di vivermi in
le accigliate gelide matrone / chiaman modestia. alfieri, 1-598: padre, che fia
l'acqua a chi col ferro uccise. alfieri, 5: in questa amar tu
/ quanto può caramente gli accomanda. alfieri, 1-574: io volo, e tosto
stesso nome ad ambi gli oggetti. alfieri, i-58: quanto ai molti cavalli da
, non soprastette molto in italia. alfieri, 1-692: allor parranno / a
s'avviò da manila al giappone. alfieri, 4-48: cicerone da sanga informa
: accoppiò la mercatura alle lettere. alfieri, 1-151: all'alto / desio di
sicuro accordati loro nello stesso caso. alfieri, 4-171: s'egli nelle mani gli
accordato uso di latte di somara. alfieri, 1-789: il solo / qui rimanerti
per udirne queste tanto desiderate novelle. alfieri, 4-167: metello,...
coglierlo nel punto della sua maturità. alfieri, 61: misera madre, che di
] per l'acerbo dolore divenne sasso. alfieri, 56: or duro, acerbo
anche al figur.: eroico. alfieri, i-20: dove poi avessi io pescate
e principalmente gli avevano acquartierati in vada. alfieri, 4-232: acquartierato ch'ebbe mario
cervello di quel troppo amabil sesso. alfieri, 65: nato in contrada ove ad
, e le nuvile rompe nel cielo. alfieri, 42: quando adirato il pluvio
rumore e senza scosse). alfieri, i-278: mi andai rimettendo adagino dalla
riconosce più adattabili alla lor natura. alfieri, 4-64: prendevano... dagli
addentare a dritto ed a torto. alfieri, 84: timido, incerto, intorno
dà in fuori, certe piccole punte. alfieri, i-117: la trovai [la
addentro, mente simili speranze. alfieri, 30: se voci v'ha dell'
per avere un fresco quasi che freddo. alfieri, 75: muori: ei n'
egli abbino imparato in loro scuola. alfieri, 4-57: gente scelta e addestrata a
/ si sono i passi addirittura aperti. alfieri, i-264: stimò più breve e
cercato a lo stranier ti addita. alfieri, i-265: nella fetida e morta italia
addobbi, magnifiche armi e collane. alfieri, 1-64: il mio fra tei
figura, e 'l suo figurato. alfieri, 1-343: tal di mia reggia addobbo
addolcirebbe il suon de'suoi sospiri! alfieri, 66: poesia, che addolcisce e
sperimenta ne'sommamente addolorati e allegri. alfieri, i-13: la privazione della sorella
gli uomini ad addimesticarsi con le religioni. alfieri, i-19: 10 non m'era
che ho troppo carteggio alle mani. alfieri, i-104: tra i molti pretesti
del gambo del martello si sollevava. alfieri, i-129: la porticina...
sarebbe andata a un dipresso così. alfieri, i-265: in francia...
uomini e per tirarli a peccato. alfieri, 36: ben è gran danno,
si sa che profittano di questo traffico. alfieri, i-133: le adiacenze..
facciano o che dicano gli altri. alfieri, 1-187: miste parole io gli vo'
uno che l'afferrò per lo lembo. alfieri, 85: da tergo (io
adombra / il mio stato infelice. alfieri, i-202: ricevuta per buona la prima
parti più facili che sia possibile. alfieri, i-152: io quanto potei mi adoprai
/ l'ombre agghiacciate ed adre. alfieri, 1-662: veggio una striscia di
ognor va presso a rimanerne estinta. alfieri, 7: 11 sole almo dal
occhi non godano d'alcuna luce. alfieri, 286: a versar trarrotti, /
falce il fiore e l'erba. alfieri, 3: bieca, o morte,
l'aere / orribilmente tacito ed opaco. alfieri, 79: pregno di neve gelida
una mensa delicata sono piaceri fisici. alfieri, 49: pieno ha [l'amato
fatica quanto alcun altro affaticante uomo. alfieri, 4-15: qual più saggio vi era
america diverrebbe indipendente affatto dall'europa. alfieri, 33: questo conforto (ahi lasso
affatto si confà colla mia complessione. alfieri, 89: chiuso in se stesso
pòte afferrar con le distese braccia. alfieri, 1: ecco egli afferra / lo
non domandar quanto dolor l'afferra. alfieri, 72: e qui il mio
di buon zelo affettuosissimamente mi amava. alfieri, i-59: quegli effetti sì dottamente e
un inevitabile disperdimento d'elettricità stessa. alfieri, 4-146: le forze nostre affievolite
assise sopra un masso dirottamente piangendo. alfieri, 1-542: dispersi poscia, affievoliti o
con la quale ha usato carnalmente. alfieri, 1-536: il cittadin ci abborre,
pupille ne'raggi del sole eterno. alfieri, 81: già di affisare in lui
sentimento di allegrezza e di ristoro. alfieri, 55: l'idioma gentil sonante e
compagno a cui senza timore manifestarmi. alfieri, i-41: mi pareva che io la
gran numero nello stesso luogo. alfieri, 4-44: quanti per scelleraggini e ribalderie
inusitata a'buoni scrittori, usata solo dall'alfieri; ma pur comportabile. panzini,
s'affrettano / nel gran consesso. alfieri, 46: verso gli occhi belli /
. che può essere affrontato. alfieri, 1-363: odi tu gli urli atroci
rimossa dal suo discorrimento, agghiacciò. alfieri, io: solo al girar d'
lo assume di proposito). alfieri, ii-247: pareami mill'anni d'uscir
. dimin. iron. aggiustatino. alfieri, 2-9: sol fino all'anche il
, / m'aggricciai, m'ammutii. alfieri, 2-67: uom che ha visto
è chi m'agguagli nel farle bene. alfieri, i-30: l'emulazione mi spronava
s'agguagli se non il metastasio. alfieri, 35: tempo già fu, ch'
e li avranno attaccati in buona forma? alfieri, 4-160: quivi stava adunando un
confida a qualche altro più povero. alfieri, i-9: io nacqui di nobili,
altrimenti fa le cose a suo agio. alfieri, i-271: una edizione bella,
/ di genti, illustre eroe. alfieri, 1-431: già in petto / le
moneti, autore della cortona convertita. alfieri, i-45: raccomandato agli altri pochi
a troia, esso vinceva ogni uomo. alfieri, 1-274: e in denso nembo
aguzzato l'ingegno a procacciarvi il rimedio. alfieri, i-32: quel benedetto semipollo domenicale
almeno per appropriazione e per apparenza. alfieri, i-24: l'aio fattore, avvisato
deggio chiedere aita a chi m'inganna. alfieri, 96: or tener cara
non poteva aiutarsi troppo della persona. alfieri, i-114: non mi potendo aiutare
le ali per trascorrere il cielo. alfieri, 39: di tua beltà la
, chiamandolo, disse alati accenti. alfieri, 25: fido, destriero mansueto
grande appare / su l'estremo orizzonte. alfieri, 15: celi un po'l'
mille basci a la sua innamorata. alfieri, 1-252: vedi: già albeggia;
animo celeste / albergasse tant'ira? alfieri, i-42: mi dovè albergare quella
: cecina mostrò la lettera segretamente agli alfieri. idem, i-108: avea cominciato
d'africa, e 'l privare gli alfieri ed i capitani dell'officio e del grado
., le sue bandiere e i suoi alfieri. nievo, 569: io non
una specie di casco: i due alfieri possono procedere diagonalmente lungo la casella di
la spirale del fumo / che gli alfieri e i cavalli degli scacchi / guardano
dell'indole e dello stile di vittorio alfieri: della sua durezza e fierezza,
alfieriano, agg. che concerne l'alfieri, o s'ispira ai suoi modi
tempo che sono alienati della mente? alfieri, i-110: adocchiata una delle più
buon pretesto le alienazioni de'fideicommissi. alfieri, i-50: le leggi del piemonte
,... di cui lagnavasi l'alfieri. idem, ii-203: i poemi
, si allacciò per fede con giuri. alfieri, i-71: l'ardentissima voglia ch'
quella, distratti dalle loro continue faccende. alfieri, i-209: l'amico..
e allargamento di spendere e di donare. alfieri, i-57: aveva anche ottenuto molto
viene a fare questo nostro mediterraneo. alfieri, i-135: benché agli occhi dei
dico più, ch'è allargata. alfieri, i-46: allora incominciai subito ad
le pubbliche strade e le conversazioni. alfieri, i-17: fra molte sciocche istoriette
, ché altrimenti così non starebbero. alfieri, i-56: essendo andato...
antico abitante della savoia; piemontese. alfieri, i-64: datomi in mano dal bibliotecario
letter. allòbrogo fiero o feroce: vittorio alfieri (1749-1803), nato ad asti
iv-18: fiero allòbrogo chiamò il parini l'alfieri, e similmente il leopardi lo chiamò
largo / m'allontana e divide? alfieri, 35: or ch'io son da
, il diciamo esser come alloppiato. alfieri, i-149: era tuttavia sommo il guadagno
allor, difficile / rusticità sabina! alfieri, 23: ad ogni colle che passando
, / corron fanti e cavalli. alfieri, 29: rapido fiume, che d'
vicin la gota / preme furtivo. alfieri, 96: sempre tremar ch'anco mi
, ed a cagionar la morte. alfieri, i-24: quel suo dolore mi penetrò
l'ingegnoso fanciullo entrò per scherzo. alfieri, n: vaghi augelletti, che
notte un dì secondo / gode. alfieri, 52: più su, di querce
arie, tutte mirabili e dolci. alfieri, 1-353: stassi ella udendo dalla
tuo piacer la terra ampia dividi. alfieri, 25: sovvienti ancor, [fido
balconi in strada fa un salto. alfieri, 1: ecco egli afferra / lo
per terra tre otri di capra. alfieri, 1-81: sedendomi su la rena
resto la materia è tutt'altra. alfieri, 11: beati voi [au-
giovane dama, ed altrui sposa. alfieri, 1-5: così ingannar potessi,
piume, appena svegliati si raddormentano. alfieri, i-40: era l'ora fissata
a casa tardissimo ed oramai è alzata. alfieri, i-40: era l'ora fissata
'l divin rigore / amabilmente mi flagella. alfieri, 82: di puri inni celesti
da quel brutto nome di nonna. alfieri, i-43: il piacere di questo viaggio
mettea morte acerba il crudel morso. alfieri, 4-126: non tralasciava, fra le
suoi, da me ambitissimi comandamenti. alfieri, 1-808: tu almen della tirannide
ognuno vuol grandeggiare tra'suoi eguali. alfieri, i-io: mio padre era un
, / pinge smeraldi ambizioso il prato. alfieri, iv-30: ora, chi potrà
a piombo / sopra il sofà. alfieri, 1-6: lo scrittore a soldo
/ per nodo unquanco d'amicali stami. alfieri, ii-243: il lungo parlare,
faremo amicizia in un subito alla militare. alfieri, i-80: con nessuno però di
). / e breve inutil pianto. alfieri, 66: poesia, che addolcisce
tuoi baroni e 'l tuo reale ammanto. alfieri, iv-44: l'autorità più o
de'primi raggi il suo vermiglio ammanto. alfieri, 80: tutto è neve
ed ammendar i torti privati. alfieri, 3: nascer, sì, nascer
falli, e delle sue bruttezze ammendarsi. alfieri, 82: con leggi accorte,
conto; inezia, bazzecola. alfieri, i-123: ho voluto sminuzzare in tutti
abbiate ammesso quello della lingua spagnuola. alfieri, i-32: non ammetteva ascoltatori dei
d'un verso in altro trapassasse. alfieri, i-327: avrei ancor tempo di finir
proprio idioma colla mescolanza degli altri. alfieri, 1-86: a quella difficoltà parigina
sono stati creduti poco salubri da alcuni. alfieri, 1-677: sovra ambe le ri
. figur. impuro, corrotto. alfieri, 22: e, riassunto il cor
male / tu lo strascini a forza. alfieri, 58: stoltamente beato odo chiamarsi
, ch'ammutinati erano nelle valli. alfieri, 1-369: ancora / spersa non è
infatti] dal mio caro signor n. alfieri, 1-572: sposa, deh!
breve, leggero, irresponsabile. alfieri, i-41: un qualche suo amoruccio,
, ed è bene che si sgannino. alfieri, iv-59: una classe di uomini
confermato dalla fama universale più ampiamente. alfieri, i-221: del che ho ampiamente parlato
inglese, a pigliarla sul totale. alfieri, 1-475: per quanto / di questo
anabattisti,... degli zuingliani. alfieri, 2- 107: l'impulso
, al par de'cari figli. alfieri, 9: io vissi anima anceha /
anco / pochi momenti al cibo. alfieri, i-41: il tempo, che tanto
, se foss'anco un duca. alfieri, 34: s'anco incontro un piacer
. vostro affezionatissimo ancorché sdegnatissimo fratello. alfieri, i-70: quei suoni, ancorché
suoi andamenti in così fatta occasione. alfieri, i-120: egli era stato quello che
figur. agevolmente, senza difficoltà. alfieri, ii-267: continuato, finito e riprincipiato
. 3. comunemente. alfieri, i-29: durissimo paragone colla severità del
componimento, che tragicomedia si chiama. alfieri, i-35: ancorché u parlare italiano
ma è sempre sicuro ed infallibile. alfieri, 4-47: facile stimando il guadagnarsi que'
santi incoronar di tinche e lasche. alfieri, 31: le mie angosce sol creder
a gli altri mostri memorando essempio. alfieri, 59: or (cieca scorta)
è possibile, daha imminente calamità. alfieri, i-263: a voler tollerare quehe mie
case si costipano le numerose famiglie. alfieri, 21: o cameretta, che già
.. sono l'anima della poesia. alfieri, i-61: quella catena di dipendenze
van due tori animosi a rincontrarsi. alfieri, 49: non so che di forte
, e morir cristo per noi. alfieri, 1-420: credi, / che irati
in breve tempo annichilati ed oppressi. alfieri, 1-345: infranta a terra, /
che la felicità teco s'annida. alfieri, 58: stoltamente beato odo chiamarsi /
da quello che sarà creato arciconsolo. alfieri, i-39: avendo anche consumato quell'
che venivano ad annodarsi insieme. alfieri, i-114: aiutandomi dunque co'denti mi
i terrazzani al primo suo apparire. alfieri, 1-872: ei la sua roma
del vostro capo son tutti annoverati. alfieri, i-iio: fremeva e impazziva pensando
che pinger sempre accattatozzi e poveri. alfieri, i-87: questo mio nuovo compagno
parte proporzionato al numero delle ruote. alfieri, 1-243: ah! pur ch'egisto
ed in fin l'umore annulla. alfieri, 1-77 • questa mia materialità.
altra pena gli annullatori della providenza. alfieri, 1-689: ei delle leggi /
poi cuore di sollevar contra il cielo. alfieri, 4-52: annunziatori dell'esito dell'
mugghiò la punta della dura antenna. alfieri, 1-640: quand'io con fermo
la sua prima parte se non dispiacermi. alfieri, 76: del mio decimo
antepone i sensi ad ogni conoscenza. alfieri, i-274: di gran lunga antepongo
, e con loto intasala diligentemente. alfieri, 2-66: il timor di vergar
nell'anticamera del signor principe leopoldo. alfieri, i-71: le corti tutte non erano
più gravi degli antichi costumi de'popoli. alfieri, i-34: egli aveva fatta gran
molto decaduta dall'antico suo splendore. alfieri, 1-419: ai buoni / spettacol
gli menerei buono il suo austriacismo. alfieri, i-48: due altre cose parimente
è contrario alla geometria. alfieri, i-39: di quella geometria, di
contrario allo spirito della letteratura. alfieri, i-217: le mie composizioni..
una corrente, usitata e notissima. alfieri, i-242: si appagarono dunque di
i consigli e aguati loro antivenia. alfieri, i-236: antivenni allora raffronto dell'
, ma da un'altra pittura. alfieri, i-35: egli, benché amorevolissimo
giunta all'apice della sua floridezza. alfieri, 1-542: giunti all'apice ancor,
di poter intitolare apologie de'libelli. alfieri, i-235: non io certamente farò
accuratezza non appagano che pochi lettori. alfieri, 30: deh, se l'allor
tu non appalesassi il tuo pensiero! alfieri, 1-311: troppo a me rileva
. possibile che non sappi questo? alfieri, 20: e veggio intanto i
quando io l'invito in coppe. alfieri, i-28: la galleria superiore del
e in tutto aliena da questa professione. alfieri, 4-42: onorati con cariche vedeva
, sarebbe un odiare la propria natura. alfieri, 4-19: gli stupri, i
come gli altri, sì appassionato. alfieri, i-34: era appassionatissimo dell'arte
disillusioni, dalle sofferenze). alfieri, 1-644: or questi i dolci oggetti
che per usanza a lagrimar gli appella. alfieri, 9: là, se il
vola, e già trionfa armato. alfieri, 1: spinto è tre volte a
, che il travertino di roma. alfieri, i-217: sempre da giovane [ho
di ciuco. -figur. alfieri, i-137: a nessuna altra cosa inclinava
cavallo, abbandonare il cavallo. alfieri, 4-78: affinché un egual pericolo vie
nessun se stesso / conosce appieno. alfieri, 34: le pene mie lunghissime son
terreni non si direbbe mai appigionare. alfieri, i-61: aveva appigionato un piccolo
veneree, sogliono essere sufficiente cura. alfieri, i-47: ho sempre palpabilmente visto
condannato al gran buio della dimenticanza. alfieri, i-263: neppure per questo pacifico
parlar in prosa appo tutte le nazioni. alfieri, 69: poeta, è nome
tratto agli altri petrarchisti suoi contemporanei. alfieri, 14: non venia proscritto /
in qua appost'apposta per te. alfieri, i-123: a bell'apposta ho
essere alzato da quegli di dentro. alfieri, i-101: trovai da capo l'invemo
3. messo in agguato. alfieri, 4-135: da uno degli appostati manigoldi
i più be'squarci de'poeti. alfieri, 6: quanto io lessi, vidi
conoscere le cose tristi e buone. alfieri, 1-354: e fia pur ver ch'
, e lo considero come presente. alfieri, i-24: cento altre simili ideuzze
/ non vi mostrate dell'avere avari. alfieri, 5: adulto appena, alla
boccaccio circa la penna del pappagallo. alfieri, 60: non ch'io gli uomini
giovani in appresso / la bella argea. alfieri, 4-145: molti col ferro ne
per dire, quanto si vuole durevole. alfieri, 4-226: i disertori affricani,
ammiratori anco dove meno dovrebbon trovarsi. alfieri, 4-142: niuno potendo però,
rigaccio, secondo l'ap- puntamento. alfieri, 4-183: ma riflettendo egli poi all'
6. dimin. appuntatine. alfieri, 2-9: e all'imo / di
ad appurare e cernere il vero. alfieri, i-58: io debbo...
. venire in chiaro, chiarirsi. alfieri, 63: ciò che agl'itali spesso
venne a intendere [ecc.]. alfieri, 4-55: quasi a pieni voti
sorge, e perdesi nell'alto. alfieri, 81: l'adunco rostro, il
nido, e rotto il fiero artiglio. alfieri, 81: forse i miei prischi
d'aquilon si curva e piega. alfieri, 13: galli, russi, britanni
da pettini. -iron. alfieri, i-83: le pessimamente architettate faccie impiastrate
petto / con le saette sue. alfieri, 5: adulto appena, alla festiva
non s'avanzano ma vengono mancando. alfieri, 71: l'italo suol queste ossa
, quanto l'altro in perseguitarli. alfieri, 41: nell'atto io d'
parte alla guerra contro ai vineziani. alfieri, i-71: l'ardentissima voglia ch'io
fuoco, e ardendo non levano fiamma. alfieri, 98: allo sparir d'
corso / la scelerata polvere dannaro. alfieri, io: solo al girar d'
ardimentoso nume, scuora e sconfigge. alfieri, 4-27: noi tutti ardimentosi dabbene,
suo cenno / l'ardimentose favorisci imprese. alfieri, 1-27: le rie profane grida
la mia musa unir sue voci. alfieri, 6: or che a te sola
/ se in forti membri ha vita? alfieri, 13: che vai mostrarvi in
concluso; fermato, arrestato. alfieri, ii-260: tentato invano di stendere il
cote ivi affinando / l'armi. alfieri, 52: qui il pratello, che
, e il contrario è la diffidenza. alfieri, i-34: tra molte altre cose
pezzo che m'ha cangiato tumore. alfieri, i-215: io credei fermamente..
/ rotondetta, / leggeretta. alfieri, 2: vuota insalubre regìon, che
alla fine di ogni scena. alfieri, i-37: di nessun altro poi de'
desideri che tormentano gli animi amanti. alfieri, i-72: studiar la politica per entrare
l'ariosto di piccole dimensioni. alfieri, i-36: in quell'anno di pretesa
bel collo intorno / aureo monil adorno. alfieri, io: contro amor già da
starsene quiete l'armi; tregua. alfieri, 4-125: il console intanto manda
né da alcuna mezza tinta corretti. alfieri, 52: gran pittrice è natura
al vivo la musica del cuore? alfieri, 18: io canterò d'amor
purché abbiano belle ed armoniose parole. alfieri, 36: deh, che non
arpeggi. - anche al figur. alfieri, 1-353: stassi ella udendo dalla imbelle
o di arrabbiatissima ira le genti. alfieri, i-149: debole ancora a fronte di
prima vita non s'è disciolto. alfieri, 1-8: t'arresta. / deh
porre in arresto que'due cavalieri. alfieri, i-56: dopo tutte queste mie
trombare ad arringar gli achei criniti. alfieri, 4-133: memmio arringava la plebe insuperbita
a'quali le parole non arrivano. alfieri, 52: gran pittrice è
, per un'impresa). alfieri [tommaseo]: stimando riuscirebbero dispiacevoli
promettono fedeltà, obbedienza e valore. alfieri, 4-39: credendo perciò doversi il
aver sì malamente pensato di me. alfieri, 95: è don del cielo
/ chiamando allesso arrosto e fegatelli. alfieri, i-216: semplicissimi cibi di riso
sottopongano all'arbitrio del più potente. alfieri, 1-350: non dubitar: neltarte
per que'poveri ladri -diss'io. alfieri, 78: bella, oltre farti
abbia a provare qualche piccola indisposizioncella. alfieri, 1-350: grand'arte / oggi
all'uso medico dell'acque termali. alfieri, 62: bella arte-fatta selva, in
. artificioso, affettato, manierato. alfieri, 1-872: altri qui faccia, /
6. dire, pronunciare. alfieri, i-17: mi occorre di articolare una
la quale se ne va coll'aria. alfieri, 1-66: quel nostro orribile u
. 2. figur. alfieri, 78: o del forte sentir più
tortorelle e d'altri simili innocenti animali. alfieri, 81: donde ch'ei nasca
si partirono sei ambasciadori di firenze. alfieri, i-72: essi stettero tutto l'
o per li pori della carne entra. alfieri, 1-412: vedrà che un prence
isfug- gire il tedio delle mosche. alfieri, 15: spesso i pensier del
a mia fortuna l'onor di servirvi. alfieri, 63: agl'itali spesso a
né i grappoli delle viti. alfieri, i-97: non mi dava neppur più
/ gente asinina, maledetta razza. alfieri, i-54: quei due o tre anni
asinità che cinge l'anima vostra fella. alfieri, i-38: un mio compagno,
questa turba d'asini da soma. alfieri, i-217: feci su questo proposito
lingue aspe e scorpio di più code? alfieri, 1-322: so l'odio immenso
muoia, i cattivi lo desiderano. alfieri, 39: son lieto, è
eternarsi dietro alla tua gloriosa rinominanza. alfieri, 4-111: il di lui esercito,
bella è su le sponde amare! alfieri, 19: uom, che a primiera
con troppo rigor t'aspreggia il verno. alfieri, 1-496: o cielo! /
, aspra, innocente e pura. alfieri, 1-33: d'aspra virtù gli
morti alor vita al mio amore. alfieri, 71: io di biasimarti, o
/ de'naufraghi il feroce aspro destino. alfieri, 3: nascer, sì
mai un momento di mal umore. alfieri, 45: adirato e torbido, ogni
grande enrico tuo vince d'assai. alfieri, i-203: su tal punto io era
d'assaissimo inferiore alla vostra prima. alfieri, i-91: mi doleva però assaissimo
vivo, di adularlo, di assecondarlo. alfieri, 1-875: lungi / da tue
[che andasse via di firenze]. alfieri, 68: se avvien,
, ed affamare, ed assetare. alfieri, 4-211: i numidi...
adatti); tenuta, divisa. alfieri, i-17: io mi credeva..
il numero di 23. 000. alfieri, 12: s'io, qual mel
s'asside / il mio signore. alfieri, 67: oltre l'alpi varcata indi
una morale necessità di peccare assiduamente. alfieri, i-335: assiduamente dunque lavorando.
. -al rifl.: accompagnarsi. alfieri, 4-53: interrogato volturcio...
assoluti di tutta quanta l'intera somma. alfieri, i-335: assoluto di questo timore
lingua parlata, non nella scritta. alfieri, i-48: io era assolutamente troppo debole
dipende né anche assolutamente dalla velocità. alfieri, i-93: non trattava assolutamente con
. autoritario; perentorio, deciso. alfieri, 1-344: assolute parole odo, e
in ogni stato un assoluto impero. alfieri, 54: costui, macchiato di
cui trascorse per soverchio d'ira. alfieri, 1-26: e nel severo ad
fiume. -figur. alfieri, 20: mentr'io di pianto l'
disse, non ha spirito regale. alfieri, 1-302: ma non assonno io già
schiume / tu non rimanga assorto. alfieri, 45: adirato e torbido, ogni
sopra il nostro spirito l'assuefazione. alfieri, 1-21: una certa inclinazione per lui
il magistrato di procedere all'inventario. alfieri, 71: di giovenile insofferenza carco
il diario del medesimo signore bonomo. alfieri, i-5: accennerò quindi il modo
di asti, abitante di asti. alfieri, i-io: [mio padre],
che lo tengono sì fortemente astretto. alfieri, 30: or brune brune,
sillabe e al numero de'piedi. alfieri, i-29: a niuna regola erano
mio sovrano per avere una pensione. alfieri, 96: libare appena ai tuoi
, astuto, galante ed elegante. alfieri, 2: prepotente, e non libero
vi lasciassi frecciare? -astuziòla. alfieri, 1-226: diedi proseguimento e compimento al
o circonferenza intorno a quel corpo. alfieri, i-133: il bellissimo azzurro del.
irti, da la mischia uscio. alfieri, 59: or piango e strido;
campi e l'atra inopia caccia. alfieri, 24: malinconìa, perché un tuo
descrizioni di battaglie e di morti. alfieri, 1-243: notte! funesta,
poco di riflessione sulla nobiltà di quelle? alfieri, i-202: le mie tragedie.
... rappresentava alcuna faccenda. alfieri, 70: eccola in fogge mille,
, e bene atteggiati a divozione. alfieri, 1-228: e lei turbata / non
non vo'dir vecchio, ma attempatetto. alfieri, i-138: una donna, distinta
l'attendamento di tutto l'esercito. alfieri, 4-147: ma poco era militare quell'
l'ozio di attendere alle lettere amene. alfieri, i- 29: gli altri attendevano
ciò s'attenebraro gli occhi nostri. alfieri, 1-110: oltre l'usato /
in aristocratiche, tutti furono spenti. alfieri, i-53: non mi veniva fatto d'
lasciarsi alle spalle, non curare. alfieri, 65: dal volgo pria dell'alme
: « dentro dai grand'atto. alfieri, 1-186: ei fida / nella viltà
ella tanto scarseggia atteso la sua vastità. alfieri, 1-109: 10 era stato da
e buoni e tristi egualmente lodano. alfieri, 1-43: il mio affetto per lui
acconcio a questa spezie d'urbanità. alfieri, 2-59: eccomi all'arno,
vengono a far salire il nutritivo umore. alfieri, 4-224: mario, prendendo allora
, ma l'opinion che decide. alfieri, i-79: tutti i beni e tutti
o se il cantar noioso? alfieri, i-150: pervenni ad appiccicare alla meglio
/ sotto la terra argute sibilar. alfieri, 70: tutto occhi, attonito
elmata fronte e il coturnato piè. alfieri, i-232: fra quei loro attori non
iside colle serpi al capo attorte. alfieri, 1: braccia con braccia in
pur ciascun col suo veleno attosca. alfieri, 59: e d'un pestifero angue
3. dimin. attrezzùccio. alfieri, 2-90: così non che le scarpe
al garrir degli augelli eco risponde. alfieri, 46: verso gli occhi belli /
prole / col cibo a ravvivar. alfieri, 11: vaghi augelletti che tra
gli àuguri per prendere gli augùri. alfieri, 1-199: ai vani sogni /
intorno a lui con alti suoni. alfieri, 15: non, perché celi un
del grande eroe trabocca il flutto ingiusto. alfieri, 2: città, non cittadini
aulico dell'augustissimo leopoldo regnante imperatore. alfieri, 1-7: l'aulica turba, /
qualunque fosse il soggetto, sapeva d'alfieri. palazzeschi, i-65: e le
fuggitivi / e da limpidi rivi. alfieri, 26: era l'ora del giorno
ch'ogn'aura di fortuna estolle! alfieri, 76: dolce lusinga, in un
in argento / l'imagini famose. alfieri, 72: celeste azzurro, d'
d'esser eterni nemici della plebe. alfieri, 27: italia, o tu,
letter. guidare un cocchio. alfieri, i-261: nell'ore che cavalcare ed
da'suoi biondi volumi avea disciolto. alfieri, 5: mi additò [amore]
col bianco e l'azzurro). alfieri, 41: a un cenerino drappo avea
cammino della vita scosceso e difficilissimo. alfieri, 1-6: di una corte austera /
polo boreale e porle nell'australe. alfieri, 26: per l'austro io
indicare la pienezza dei poteri. alfieri, i-103: neppure mi volli far presentare
, con due vasetti di legno? alfieri, 64: deh, quanto ancor
avanzata agli agi e al riposo. alfieri, i-85: giovane di bellissimo aspetto,
n'avanzerà ti riporterò l'avanzo. alfieri, i-325: ho assegnato a me stesso
fece apparir vede a la sponda. alfieri, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar
si allena, più si avvalora. alfieri, 92: malinconìa dolcissima,..
calpesti i campi / l'inimico destrier. alfieri, 79: a me fiamma cotanto
vi dica qualcosa del gentile aminta. alfieri, 4: il cor s'è avvisto
sponsali [con la murena]. alfieri, i-213: mi persuadeva di essere in
chi pone il piede in fallo. alfieri, 7: ah! tu non odi
/ bene ammaestrato nella mia costanza. alfieri, 89: dopo gli anni di
l'awenta entro le chiuse mura. alfieri, 57: ira... i
e gli armenti e i pastori. alfieri, 1-58: con minacce avvilirmi, e
lieto aspetto il bel giardin s'aperse. alfieri, 88: e del mio core
uno e l'altro sensibile si rende. alfieri, 1-458: con sue picciole mani
/ ad avvisar la luce sulla terra. alfieri, 1-348: le due anzidette malattie
, / dar ne'mie'avvolgimenti. alfieri, 1-8: gli avvolgimenti infami /
] e per preparare i terreni. alfieri, i-73: giunto in roma,.
/ per superbia nefanda di giunone. alfieri, i-133: l'altro mio cavallo,
sereno, la distesa del mare. alfieri, 72: celeste azzurro, d'ogni
. azione stolida, sciocchezza. alfieri, i-60: ma quanto io mi teneva
. tumultuoso, chiassoso, strepitoso. alfieri, i-222: tanto poi crebbero quei dispiaceri
/ con un empio pensar macchiavellista. alfieri, i-161: che diremo de'brutti
a nulla, e quelle solo adora. alfieri, 1-130: l'avrai [la
si dice e si indica). alfieri, 1-25: il ferro / già innalza
sole, nel rasciugamento de'venti. alfieri, vi-57: ch'io non bagnai mie
desto e ciò vide al mattino. alfieri, viii-77: delle calde mie lacrime
commercio ed al passaggio dei cittadini. alfieri, 1-376: or mentre sola io
direi il ver, signor curato. alfieri, i-188: ella è pur dura e
ancora cominciato a balbettare la lingua turchesca. alfieri, i-35: la gente stessa che
spirito che sente le proprie forze. alfieri, xiii-29: ei fia troppo /
modesto e timido, poi baldanzoso. alfieri, 1-15: non baldanzosa, né impunita
gli sdegni a balenar sul ciglio. alfieri, 1-46: io sol ti offesi
suo tempo la manderà a livorno. alfieri, i-331: non già che io mi
2. piccola balla. alfieri, i-333: ritornato poi a parigi avrà
de'quali è proprio il verbo baloccarsi. alfieri, i-ioo: e mi baloccava così
fa sua delizia e suo balocco. alfieri, i-47: in quell'anno mi erano
erudito e per un serio balocco. alfieri, i-39: ed eccomi dunque in età
: per gioco, per distrazione. alfieri, i-286: verso il giugno del 1790
parallele, nelle difese, nelle offese. alfieri, i-278: cercai casa, ed
, / ecco il padre che vien. alfieri, 1-456: oh del!.
/ dal balzo orientai dubbio apparia. alfieri, 1-800: il sole giungea già
senza veruna ellissi di qualche articolo. alfieri, 2-47: in bambinate il tempo lograto
incognita, trovata da un pellegrino. alfieri, vii-42: -io te solea
chi si dà alla gozzoviglia. alfieri, 4-20: chiunque impudico, adultero,
e si gettarono dal suo partito. alfieri, i-46: ma vedendo poi ch'io
, a se stesso, egli [alfieri] bandì pubblicamente: -che la religione
per sempre le cerimonie in bando. alfieri, vii-65: virtù mai tanta un re
! -mi è un poco stretto. alfieri, i-52: sepolto dunque lo zio,
monte e al mio ritorno ricuperarli. alfieri, i-32: mi capitò in quell'anno
menando il can per l'aia! alfieri, i-162: le velenose lingue, e
osservazion necessaria per uno storico filosofo. alfieri, i-67: il soggiorno nostro vi
, codesto facchin livornese, dispregiatore di alfieri, oltraggiatore del monti, noncurante del
estremo, e vanno alla corruzione. alfieri, i-82: nell'andar poi successivamente
bruttissima barbarie di lingua e di stile. alfieri, i-64: del resto, essendo
erano vizi ben degni della sua sferza. alfieri, i-350: sì l'uno che
larghissimo di frumento, perorando barbarizzò. alfieri, i-242: m'informai pazientemente,
del mio cuore il barbaro destino. alfieri, viii-23: creonte iniquo, /
voci / smarrite titubanti al tuo cospetto. alfieri, i-io: il mio padre chiamavasi
i-io: il mio padre chiamavasi antonio alfieri, la madre, monica maillard di
più superbi sono i più cornuti. alfieri, i-242: modestamente quei barbassori mi
non volle a questi barbassori mancare. alfieri, i-18: era venuta in asti
sulla fredda cuccia le bar- boge. alfieri, i-351: a rivederci, o lettore
/ tardo legislator trarrà gran lumi. alfieri, i-32: mi capitò in quell'anno
aggira per le bocche del popolo. alfieri, 1-77: ho osservato poi, paragonando
, si licenziò da quel prencipe. alfieri, i-90: il marito della mia donna
ferro, le palizzate, le barriere. alfieri, i-iio: e su quello [
. / mille galanti aneddoti avea pronti. alfieri, i-243: volli anche in quell'
e pretenderebbe ch'io ne fossi gelosa. alfieri, i-307: onde se sarà poi
di base a un vergognosissimo reato. alfieri, i-95: questo pensiere veniva fomentato
se ne procacci la solida estimazione. alfieri, 1-353: ella di te
la bellezza d'un corpo femenile. alfieri, 1-17: dal cor ti svelli il
discernere il ver con vista acuta. alfieri, i-89: egli era uomo di
] non difendono bastantemente un cittadino. alfieri, i-44: ma lo zio, che
mio padre, basterebbono anche per lui. alfieri, i-116: venuta la mattina del
col cardinale sono andate a monte. alfieri, x-21: non di ottenerlo, abbi
non bisogna adesso scialacquare tanta filosofia. alfieri, viii-64: or basta.
anco a dispetto di sua madre. alfieri, vii-42: cor non mi basta /
feroce, quale erano i goti. alfieri, vii-80: al pian per altra parte
ligi e delli ermunduri, battagliare. alfieri, 1-673: mentre israello a battagliar si
i-1-99: in questi vari tentativi d'alfieri che rivuole i suoi romani, di chateaubriand
inerme battelletto, / inesperta di pugnar? alfieri, i-102: il giorno dopo approdò
(o il pallone elastico). alfieri, i-36: e mi prestò opportunità di
che vi bazzicano per la casa. alfieri, i-323: poi li leggeva [
/ di tutti quei belligeri animali. alfieri, 1-564: e sai che muove
, e in vari incontri sperimentato. alfieri, 1-5: ardito, umano cor
all'improvviso; al più presto. alfieri, i-19: io, a bella prima
utili fra lor lumi introdurre. alfieri, i-224: il bel primo di
il grasso il bel non toglie. alfieri, 1-31: io stonami / co'miei
sereno, l'aria era chiarissima. alfieri, vii-64: assai mi giova, /
veli / di benda gli occhi. alfieri, xiii-92: il traditor non volli
della morale dei secoli futuri. alfieri, 1-12: ma tu non sai qual
settanta anni, per nome ligiucìn. alfieri, xiii-66: o figlia, morir ben
ti stava bene, avendolo cercato. alfieri, vii-22: dunque a me sol reca
potere / d'autorità assoluta imperiosa. alfieri, xiii-64: questo è ben altro
bene che cerchiamo di acquistare. alfieri, xiii-26: oh inaspettata / immensa gioia
/ di bene in meglio devete procedere? alfieri, 1-21: e tu, regina
è il solo che il faccia. alfieri, xiii-77: è ver, che l'
la bennata porpora che qui v'attende. alfieri, i-123: quel bennato e moderato
e gene rose speranze. alfieri, i-31: nell'atto dell'esser vinto
le già devote a lui anime chiede. alfieri, viii-47: t'inganni: in
che imparino / a sospirar d'amore? alfieri, vii-71: entrambi, a gara
, l'umor ch'è in loro. alfieri, vii-19: bramoso e presto a
ciceroni, e i demosteni medesimi! alfieri, i-34: io argomento quella sua
al berzàglio, bersaglio della lor maldicenza. alfieri, vii-55: ahi dura reggia,
soli il privilegio esclusivo della ragione. alfieri, i-128: e qui narrerò brevemente una
). -spreg. bettolàccia. alfieri, ì-295: ma v'era accanto alla
, né di approvare questa tendenza. alfieri, viii-32: io t'odo / biasmare
per ordinario nulladimeno biasime- volissimo è. alfieri, viii-78: ah! vivi. di
certi altri capitani biastemavano che i loro alfieri e caporali avevano condotto fanterie stracche,
cura già biasmo impotente o critica. alfieri, 1-17: oda tua reggia intera /
vedrai fra poco le scelte rime d'alfieri nella biblioteca diamante di barbèra.
, 126: ancora una bicocca che fece alfieri dietro alla cucina loro, si fece
come forza viva sugli spiriti italiani, alfieri « fremeva di rabbia » di esser
non mi vedrete più doglioso e mesto. alfieri, i-295: gridarono che tutti i
della strana / bisbetica collerica sovrana. alfieri, i-124: non mi volli piegar mai
, quanto si giudicò che bisognasse. alfieri, i-320: disposi dunque tutto per
e sopraffà il mio debole intendimento. alfieri, i-34: poi alle volte nel suo
, come è preso nel presente luogo. alfieri, i-105: di codesto incontro di
prospera e lusinghevole, cioè blandiente. alfieri [tommaseo]: agli augusti blandiente
lei più saggio / usa del tempo. alfieri, 1 * 233: quell'io
e nata in bocca all'ignoranza. alfieri, 1-27: il prence orridi spregi,
i denti, ma alquanto spuntarlisi. alfieri, xiii-60: patria, onor, libertà
chi non se ne sa profittare. alfieri, i-32: avrei caro di sapere se
che... al costume derivano? alfieri, i-159: io finisco col dirvi
governo di caso e di necessità. alfieri, i-117: tutta questa narrazione a pezzi
ch'ella lo minchionava a credenza. alfieri, 1-66: con tutto ciò, io
boia. de sanctis, i-195: alfieri e foscolo, avuta propria esperienza della
trasportate fin qua, accecarono roma. alfieri, 4-192: innalzando dal suolo densi turbini
bollente sangue di una effervescente pulcella. alfieri, 1-352: signor, tremar per te
del mondo, senza pregiudizio ricavarne. alfieri, viii-43: supplice vengo: il
giuochi delle carte e de'parlari. alfieri, 1-19: là dove più sediziosa
che l'impressione della cosa imitata. alfieri, i-13: speculando poi dopo su quegli
maniera del... poeta romano. alfieri, i-35: ma è tempo,
sue palme / il pio buglione. alfieri, i-103: sbarcato per l'ultima volta
i boreali: i popoli nordici. alfieri, i-29: noi dunque giovani studenti eramo
/ rivide sin all'ultimo borghétto. alfieri, i-io: fatto si è, che
: la usò [questa parola] l'alfieri nella satira contro il commercio, chiamando
, 70: a noi pare che l'alfieri abbia scritto: « e in te
.. vediamo questa botta segreta. alfieri, i-114: finalmente egli nel parare
dante dalle scuole, il leopardi l'alfieri e lo schiller dalle biblioteche;..
/ verso l'eburneo braccio tornito. alfieri, 1-34: ecco, le braccia
anche una delle più gloriose vittorie. alfieri, vii-22: ah! venga, ei
nella piazza di s. domenico. alfieri, viii-52: io, sposa, /
qual fiammeggiante / braccio di morte. alfieri, vii-26: non volli / fidar sua
avida brama / sussurrando ti chiama. alfieri, i-52: il priore dell'accademia avendo
uomo onesto bramare e coadiuvar le riforme. alfieri, vi-80: gran tempo è
/ gl'incauti sposi al talamo bramato. alfieri, xiii-50: rinasce appena or
già familiari nella bocca degli uomini. alfieri, vii-19: in armi ei chiede
si sente / il ripercosso acciaro. alfieri, 1-41: ahi menzognera / turba
dolore un menomo indicio di sentirlo. alfieri, 1-44: ma intanto, vanne;
anche fuori dell'armi. esempio, alfieri, il quale narra aver preso d'assalto
d'amor, la vita è breve. alfieri, vii-28: sì, pur ch'
, non brieve discorso da tener sarebbe. alfieri, xiii-54: chi la plebe temesse
giorni di me si sia scordato. alfieri, viii-83: in questa / reggia
un punto impla- cidirsi il mare. alfieri, 1-21: riedi, o regina,
9. dimin. brevino. alfieri, i-322: vi si era pure aggiunto
brevità. foscolo, vii-223: l'alfieri scrisse con brevità e proprietà italiana.
ti fa manifestare li tuoi secreti. alfieri, i-49: poiché quando, o per
fatto avevano i primi scrittori della lingua. alfieri, i-243: l'amico gori per
, o ubbriachi sino alla brutalità. alfieri, v-1-781: balzelli, oppression, soldateria
del tuo nobile incarco i bruti ancora. alfieri, i-56: da questa vita di
drammi buffi dilettano con poca spesa. alfieri, i-42: nelle vacanze di quell'anno
smorfie ad un fanciullo vicino a lui. alfieri, i-54: il continuo conversare con
alla divinità medesima odiose ed oltraggiose. alfieri, xiii-77: non sono io, che
cielo, ognun paventa essere infranto. alfieri, i-70: mi toccò di albergare
al sole / escon dal buio. alfieri, i-22: questa [piaga] durò
da più forte guida esser condotta. alfieri, vii-51: ottimo figlio, / buon
[seme] cadde in buona alfieri, i-347: gli diedi però a leggere
buono alzato in aria s'era. alfieri, vii-20: solo, a tutti davanti
/ senza tanti permesso ed elicona. alfieri, i-87: non che gli individui
in quell'età, de'buoni. alfieri, xiii-61: corrotti i vili, intimoriti
; poco serio; superficiale. alfieri, i-48: le scuole parimente della scherma
ma di ciò si burla gellio. alfieri, i-35: la gente stessa che al
della natura falliscano. alfieri, i-144: viaggio veramente burlesco,
.: lo stile giocoso. alfieri, i-70: il mio più vivo piacere
per essa al porto della felicità. alfieri, i-123: dopo aver sopportata una sì
buscherate non sono perché il march. alfieri è un gran brav'uomo, e
si fan le polpe e possa. alfieri, xiii-52: è questo il capo
il quale ci ha dato un busto di alfieri che mi dicono esser bello, sta
/ busto ricoprirò di sacra terra. alfieri, viii-28: severa guardia in campo
iv-720: due zecchini li buttate via. alfieri, i-35: [in opere futili
fretta e in furia al luogo. alfieri, v-757: posta è persino a molte
ricerca ostinata di qualche cosa. alfieri, i-186: questi furono i miei santi
come spurio dal ruolo delle parole? alfieri, i-19: mi cacciarono dunque,
o ima cuffia ad una contadina. alfieri, i-187: in quella prima lettura
in amore / sol quello che vien. alfieri, i-54: [si facevano cose
trassero allora su torme sue gloriose. alfieri, vii-32: deh! dimmi;
la forma, fors'anche a perpetuità. alfieri, 1-43: fin che n'hai
con un odor un'etisia. alfieri, i-244: con quell'occasione io poteva
eruditi moderni con molto danno del fòro. alfieri, vii-24: un re, dal
cadere felicemente nelle mani del galilei. alfieri, 1-45: oh quai di rabbia /
verità dopo averla lungamente ignorata. alfieri, i-178: cadutomi dunque pienamente dagli
passati, più di nuovo vi cadea. alfieri, i-108: essendo in età più
di un libro scarsamente interessante. alfieri, i-187: alcune altre tragedie o nostre
squadre / cadde il tuo genitor. alfieri, vii-25: pria che a colui servir
che desta / beve l'aura molesta. alfieri, viii-53: intero io ti concedo
queste cose da principio sin al fine. alfieri, xiii-96: infranto, nullo,
in mente di domandarmi di voi. alfieri, i-80: non mi cadde mai nell'
, a portata di mano. alfieri, i-129: non ho mai battuto nessuno
al cadetto guerrier serban le mense. alfieri, i-ii: essa, benché vedova
passò alle terze nozze col cavaliere giacinto alfieri di magliano, cadetto di una casa
tranquillità e di pace stabile e vera? alfieri, i-209: più di dodici anni
l'altre che restavano in piedi. alfieri, i-275: cavalcando egli meco fece
né i pensieri su i modelli ereditati. alfieri, i-99: ma quei perpetui soldati
sollievo della stanchezza cagionata dal primo. alfieri, i-i7: l'effetto straordinario in
ch'egli usi / tanta licenza. alfieri, i-82: il progredire poi quasi in
, tirato su tosto per aria. alfieri, i-35: essendo essi andati al
colei, ch'è sua maestra. alfieri, i-35: essendo essi andati al vesuvio
tonorate vestigia del suo magnanimo genitore. alfieri, i-179: ma per mia somma
preme e calca / robusto amore. alfieri, vii-63: ancor rammento, /
perfezione con un suo spirituale ragionamento. alfieri, i-94: io, per natura,
versi di su per gli ontani. alfieri, i-22: un giorno tra gli altri
nel collo le ha d'una saetta. alfieri, xiii-65: tua nobil destra /
/ dentro a la calda fantasia venir. alfieri, vi-54: me sorger fai,
concetti e degli affetti dell'animo. alfieri, i-220: in mezzo a sì calde
parole, come alle medaglie la ruggine. alfieri, vii-84: non ravvisi / quella
oggi caldi caldi ho dati al papa. alfieri, i-308: la lettura di questa
a cianciare e a prendere aria. alfieri, i-124: parigi... né
cibo le nuoca o qual più giovi. alfieri, vii-50: eppur, mostran suoi
per giungere ad ottenere l'intento. alfieri, viii-23: ah! ferma il
calessi scoperti d'ogni genere. alfieri, 1-27: quel volar del calesse mi
di spettatori. i concorrenti furono otto. alfieri, i-57: la delicatezza di questo
. -spreg. calessàccio. alfieri, i-43: all'entrare in carignano,
con passo a compasso que'calli erbosi. alfieri, vii-46: i tanti suoi /
grosso, cioè l'utile dal feccioso. alfieri, i-275: la mancanza del calor
si cambia in calore d'invettive. alfieri, i-89: una certa simpatia fra
. marrè si crede in dovere di difendere alfieri non annunzia veruna gretta causticità letteraria,
; con entusiasmo; animatamente. alfieri, i-93: in quello stesso inverno studiai
dire, calpesta e maltratta un altro. alfieri, 1-27: biasima il culto degli
stata facilmente calpesta da tutti gli oltramontani. alfieri, vii-19: come ei calpesti il
che sulle azioni di un uomo. alfieri, xiii-86: ed io te credo;
sua parte un'aura di vita. alfieri, i-230: ma molto badava, ed
a una determinata scadenza. alfieri, i-134: richiesi al su detto banchiere
. rifl. disus. rinnovare. alfieri, i-33: cominciò con lo scoppiarmi in
si fanno da un luogo all'altro. alfieri, 1-134: per testificarmi la sua
discorso col suo maestro di camera. alfieri, i-251: appena io giunsi in
addetto alla persona di un principe. alfieri, i-67: e ancora adesso, benché
volte anche negli ospedali. alfieri, i-29: ciascuna galleria conteneva almeno
disus. camera vasta e spaziosa. alfieri, i-128: ma già in quel frattempo
da qual lato si vuol prendere. alfieri, i-54: [si facevano cose pazze
di che hanno bisogno gli infermicci. alfieri, i-56: verso la sera mi alzava
: loreto impagliato e il busto d'alfieri, di napoleone, / i fiori in
balordo e facchinesco mestiere dell'antiquario. alfieri, i-349: inventai dunque una collana,
passo. - anche al figur. alfieri, i-298: successivamente poi riprese caldamente
di vincere il resto dell'armata. alfieri, 1-298: ampia messe han lor brandi
medicato un po'più a bell'agio. alfieri, i-75: non solo non andava
sbrigliate lussurie campeggiava quasi in tutti. alfieri, 1-67: e ancora adesso,
, ed alloggiò nel villaggio d'harmenes. alfieri, xiii-57: icilio! oh ciel
ariosto a'principali maestri del tempo suo. alfieri, xiii-30: il campo / mal
o conallo; è campo d'ombre. alfieri, vii-48: all'odio, all'
vasto da correre una bella carriera. alfieri, xiii-66: piango... in
li purissimi canali de'nostri antenati. alfieri, i-252: ed io, per
mano / sanguinolenta i posteri tiranni. alfieri, i-149: era tuttavia sommo il
erano che in assisi pel perdono. alfieri, i-128: balzato in piedi più ratto
v'erano che in assisi pel perdono. alfieri, 1-86: era il freddo sì
candelotti. -per simil. alfieri, i-33: io non cresceva punto di
questa parte lavorato di sua fantasia. alfieri, i-234: ma mi conviene altresì.
il nero, e l'odiato rosso. alfieri, i-208: un dolce focoso negli
confrontano cobe candide animavversioni d'aristarco. alfieri, i-214: quand'essa lo seppe [
/ e lor dignità prostri. alfieri, viii-51: non cangerai tu stile?
, cangiarsi colle rivoluzioni dei secoli. alfieri, i-252: risposi: che io ritornava
. -per simil. scherz. alfieri, i-150: verso 184, il latrato
. d'annunzio, ii-913: taranto, alfieri / d'alò, quel tuo figliuol
legale, volle applicarsi ai tribunali. alfieri, i-46: nel finire dell'anno
popolari] cantanti per le piazze. alfieri, i-185: alcune scene di essa [
dua piane, e una cantata. alfieri, i-14: una tal quale consolazione di
cantilenano senza vergogna molte frottole disonestissime. alfieri, i-231: voleva convincermi da me
due canti del malmantile del lippi. alfieri, i-225: avendo finito l'anno
filosofo e dottore, [il povero alfieri] mandò al diavolo dottorato e filosofia
e i divini / antiquissimi sangui. alfieri, xiii-62: squallido padre, canuto,
coprì canuto senno, affo consiglio. alfieri, xiii-72: pianto di madre,
derisione; beffa, irrisione. alfieri, i-191: io non aveva mai vista
più che d'oro o canzoni. alfieri, i-131: il degnissimo e compiacentissimo
sentivano, chiacchierarono, come dice benissimo l'alfieri. e. cecchi, 2-30
serviva a rilevarne meglio la difformità. alfieri, i-269: mi ritrovai in parigi
intelletti degli altri uomini non arrivano. alfieri, i-71: convenne dunque ch'io
ma non ne riceve la legge. alfieri, i-30: il giorno dopo il mio
n'esce e per la lingua audace. alfieri, xiii- 80: tant'oltre io
dalla disperazione di poterlo capir mai. alfieri, i-33: sempre mi ricorderò,
le idee accessorie trionfano delle principali. alfieri, 1-86: mi piacque subito e
, né nei vizii del morale! alfieri, i-i77: eccomi ora dunque,
sotto alle narici colle bianche dita. alfieri, i-121: alzatomi all'alba del
cantica distinta in tren- tatré capitoli. alfieri, i-180: e benché io nel primo
giorno dietro verso le ventitré ore. alfieri, i-258: quel mio lunghetto capitolo,
ima lunga zimarraccia foderata di pelliccia. alfieri, viii-61: bada, allor che
molti capi / rovinano le imprese. alfieri, xiii-50: costui, / d'ogni
un memoriale per ottenerne l'ingresso? alfieri, i-14: in capo a più
il mondo, chimerizzavano cose ridicole. alfieri, i-257: eccomi dunque da capo
capo a fondo da autore anonimo. alfieri, i-196: nel soggiorno in firenze verseggiai
imene / da capo a piè fatollo. alfieri, i-84: squadrando l'uomo presentatogli
bevuto della malignità del suo lume. alfieri, i-33: cominciò con lo scoppiarmi
altri mali gli caggiono in capo. alfieri, vii-37: e il tuo voto si
forse per ancora rizzato il capo. alfieri, i-25: era dunque anche questo
terminare la totale necessaria sua colmata. alfieri, i-197: la brevità ed eleganza
o melanthio sonnifero come l'oppio. alfieri, i-23: quella fasciatura dunque non
quinta festa appellerete capo d'anno. alfieri, i-84: prima ch'io partissi
ad una o ad un'altra schiera. alfieri, i-187: perché quel pomposo galleggiante
trice della chiesa ne'dì festivi. alfieri, i-29: ogni giorno per andare
-spesa di capriccio: voluttuaria. alfieri, i-57: essendo essi dei primi signori
aron. de sanctis, iii-93: alfieri era tenuto una singolarità, o,
n'è né ombra né segno. alfieri, i-271: prima dunque di decidermi
appresso a poco nel modo che l'alfieri corresse il panegirico di plinio a traiano
dice, mi professo di avere. alfieri, i-98: io non avrei consentito mai
, non men felice, 'civetteria'. alfieri, i-i7: per meglio dar conto
senza l'uno e senza l'altro. alfieri, i-n: per le fatali mie
, e i rapporti delle sostanze. alfieri, i-69: io mi son compiaciuto d'
parecchi giorni che non mi scrive. alfieri, i-116: ma qui, nel descrivere
da quelle puzzolenti e sordide carceri. alfieri, 1-54: si tolga / dagli occhi
.. quando [ecc.]. alfieri, i-255: chi per mero ozio
; contatto dolce e lieve. alfieri, 1-102: il vento essendo, la
deciso. de sanctis, i-168: alfieri... corse l'europa a passo
parlare, nello scrivere). alfieri, i-49: quel mio maestro di ballo
adige una barca carica di truppe. alfieri, i-295: costoro, viste due carrozze
fronti or spalle / carche di ferro. alfieri, viii-76: sorella...
pieno di sonno come un tasso. alfieri, xiii-64: a terra china / veggio
fussi andato fuora con mia licenzia. alfieri, vii-27: 10 tutto / ne
pellicelli le depositano sotto la cute. alfieri, i-270: né abbandonai, da esperto
questo istesso non merita di ottenerla. alfieri, i-40: il mio zio pensò
la vista fuggendo / del carnefice orrendo. alfieri, xiii-30: e se pur nullo
onor di dio oltraggiato da lui. alfieri, i-270: né abbandonai, da
tempo di carnovale se ne abusa? alfieri, i-42: nessun altro teatro ci
pudica altrui sposa a te cara. alfieri, i-240: e di là, trovandomi
essi a la tua dama è caro. alfieri, vii-15: d'edippo io moglie
: mantenerne vivo il ricordo. alfieri, xiii-27: in un col latte /
risa e continue picchiate di mano. alfieri, i-36: essendo sempre infermiccio,
instigata di far andare il peregrino lontano. alfieri, i-248: avviatomi nell'aprile con
da duemila specchietti in un baleno. alfieri i-288: noi vi ci trovammo impicciatissimi per
offro: odimi, e avverti. alfieri, i-343: ma io oramai pel troppo
e per la ricchezza ed eleganza loro. alfieri, i-295: costoro, visto due
quanti stanno su una carrozza. alfieri, i-49: passò di quella città la
de'carrozzini matematicamente molli e dondolanti! alfieri, i-m: per quanto mi dicesse
, e nel commercio 'lucidonica'. alfieri, i-334: si sarebbero vendute piuttosto
dotte carte / immortalar se stesso. alfieri, i-47: in ogni epoca della mia
carta pubblica: carta monetata. alfieri, i-288: quest'avvenimento abbuiò sempre più
a saper la carta del paese. alfieri, i-47: in quell'anno mi erano
sentimento sapesse ben porre in carta. alfieri, i-258: questa volta poi mi
carta moneta o titoli azionari deprezzati. alfieri, i-289: contristati ambedue e costretti da
che doveva darsi alla nuova amministrazione. alfieri, i-107: l'amico, col quale
cosa è andata in indicibile precipizio. alfieri, xiii-28: è questa. / sì
virtù d'una palla di cannone. alfieri, i-23: mi ricordò bensì che
di tivoli tanto da'pittori studiata. alfieri, i-229: alcuni giorni impiegai in un
di quelle de'banchetti più nobili. alfieri, i-94: io, per natura,
un rigido inili » tarismo. alfieri, i-98: uscii di quella universal caserma
d'anni e di casi esperienza? alfieri, vi-92: scorre di sangue (e
parte de'beni, ed alcuni no. alfieri, viii-71: tu pur pietà sentisti
/ non passa in questo istante. alfieri, viii-39: ah! meglio / costui
pagina e l'altra indice nastro. alfieri, i-64: essendomi capitato un petrarca
rimedi per le malattie dello spirito'. alfieri, vii-54: ahi! troppo io tacqui
è caso di poterle nemmen vedere. alfieri, i-45: ma quel mio carattere
.. venne e cassò quell'uccello. alfieri, i-14: cercai ne'due vocabolari
cassetta, se fossero anco dell'arcidiavolo. alfieri, i-63: eramo una carrozzata dei
, quei stipi, e quei stipetti. alfieri, i-12: di quella stupida vegetazione
coverte d'argento e color di rosa. alfieri, i-126: siccome io senza cavalli
noi abbiamo oggi rinnovata l'arcadia. alfieri, i-240: e di là, trovandomi
gastigatóre dei cattivi mostri della terra. alfieri, i-102: rimedio efficace ed unico,
i fiori / de la cara gioventù. alfieri, viii-52: -io, sposa,
, e i più lontani dal sole. alfieri, i-131: di cotali strade se
uomo, ve lo presterei volentieri. alfieri, 1-34: ecco, le braccia /
canuto spettacolo / mostrato non sarò. alfieri, i-71: l'ardentissima voglia ch'
per mostrar loro ingegno e sapere. alfieri, i-39: nella prima mezz'ora
venga fatto da una persona distinta. alfieri, vii-61: temprare il vero / spesso
pesatamente e colpiva nel buono. alfieri, i-311: io allora replicai con
e mio babbo e figliolino cattivino. alfieri, i-136: c'era fra questi giovani
nel patteggiare o donarsi fra di loro. alfieri, xiii-92: ucciso icilio, hai
che impedendo i progressi de'collegati. alfieri, i-281: vedo conti
marrè si crede in dovere di difendere alfieri non annunzia veruna gretta causticità letteraria,
tanto andrai cauto, tanto andrai circospetto. alfieri, i-95: 10...
* delle lodi della pazzia '. alfieri, i-52: il priore dell'accademia avendo
fatta una cavalcata di molte leghe. alfieri, i-54: intanto essendomi stretto d'
ch'egli usi / tanta licenza. alfieri, i-87: ma dopo circa tre
la maestà di cavalier non sdegna. alfieri, i-io: non so se egli si
qualche cosa di più men- sualmente. alfieri, i-245: coll'occasione di questo nuovo
soldati che ne facevano parte. alfieri, i-60: da prima io aveva chiesto
viso all'aria, la tracannò. alfieri, i-248: io provavo ogni giorno
genere bovino, pecorino e cavallino. alfieri, i-250: col capo ripieno traboccante
in osservar se un cavalluccio i'aveva. alfieri, i-54: intanto essendomi stretto d'
lei armonia e'non sarebbono usciti mai. alfieri, i-43: so bene, che
gli destina ad aridire sotterra sepolti. alfieri, i-23: circa un anno dopo,
cavi un'oncia di aiuto per ammogliarti. alfieri, i-242: mi trattenni alcuni giorni
sogliono cavare continuati e grossi emolumenti. alfieri, i-21: io dunque con questo
coltivare il gelso nelle loro chiusure. alfieri, i-77: riuscitomi dunque il soggiorno di
di mestiere ancora cavare il sangue. alfieri, i-91: feci chiamare il chirurgo perché
ha corrisposto all'invito delle leggi? alfieri, i-215: l'affare con la
che seco porta l'interesse domestico. alfieri, i-227: mi sentii destare improvvisamente
valore / un vincitore / usar mercé. alfieri, vii-80: innanzi / al suo
guardo aprirò / dei nipoti di giano. alfieri, vii-40: a mie ragioni,
per molti capi far invidia alle moderne. alfieri, i-46: -ella? in ardir
, / gli alteri vostri vanti. alfieri, xiii-87: in te vedrassi /
lo lascia più. una botta ad alfieri e ima pedata al pubblico. una botta
crudo / snudò i denti ineguali. alfieri, i-42: codesti ceffi francesi mi lasciarono
per entro al seno del silenzio. alfieri, 1-44: va: cela il pianto
allegorico cognome di 'scannabue '. alfieri, xiii-74: sol si cela da te
la dama al tuo sagace tatto! alfieri, 1-39: di vano pianto, e
limosina per qualsivoglia messa ai celebranti. alfieri, v-1-764: -signor maestro, siete
vero imita. foscolo, vii-114: l'alfieri, il più celebrato tra i moderni
pietro bembo cardinale, celeberrimo scrittore. alfieri, i-240: da questo celebre e
addiettivi si cancellino dal suo libro. alfieri, i-191: io non aveva mai vista
il natal mio dì febo tornò? alfieri, i-93: in quello stesso inverno
e preparati più e diversi pensieri. alfieri, i-196: onde in quell'estate m'
a te ministrino / contaminate cene. alfieri, i-40: e ciò, quanto a
-dopo cenato: dopo cena. alfieri, i-118: ancora si stava discorrendo a
: il tale ha quattro cenci. alfieri, i-188: chi gli avesse ben
, oggi firenze, felicemente fiorì. alfieri, vii-25: pria che a colui servir
dal cener tuo per sempre muto. alfieri, 1-108: ad ottenerne / da
risoluta- mente volevano la sua morte. alfieri, i-247: questa rabidissima passione [
di fuora ne'cenni o nelle parole. alfieri, vii-66: che ascolto, o
voce ognor mi sonerà nel core. alfieri, xiii-52: io leggo / già del
allegoria alluda a qualche lascivo sentimento. alfieri, i-102: e subito altri ed altri
io lo faccio per 1'altnii opere. alfieri, i-243: siccome pochi mesi
che dire qualche cosa di male. alfieri, i-243: ma io, volendo
la vorrebbero svincolata dai loro ceppi. alfieri, i-238: poco m'importò, a
i pedagoghi, per le belle lettere. alfieri, i-193: subito mi parve di
così gloriosa, a così santa opera. alfieri, i-312: e mi posi all'
.. si contavano a centinaia. alfieri, i-70: mi si venivano destando a
accertarmene col mio criterio di verità. alfieri, 1-17: un sol tuo detto,
trovano o si congiungono in rettangolo. alfieri, 4-79: stringendosi egli coi liberti e
ove sorgono gli edifici principali. alfieri, i-18: mi fu di bel nuovo
venticinque pagine di scrittura senza virgole. alfieri, 1-254: ferir, centuplicare i colpi
pensiero, che avean così libero. alfieri, 1-331: or dianzi / con lui
la vorrebbero svincolata dai loro ceppi. alfieri, xiii-86: ove per noi cadano
nostre cassette o cassettini delle limosine. alfieri, i-137: si era stabilito un ceppo
essere molto magro e pallido. alfieri, i-33: io non cresceva punto di
male, è perché non possono. alfieri, xiii-62: per ora il campo
i quali ne restano sempre voti. alfieri, xiii-28: -che ascolto?..
giordani, ii-72: se lo stesso alfieri non conseguì quel tanto da lui pregiato e
calca e strazia / nemici corpi. alfieri, xiii-91: icilio, a ferir presto
dà grato ristoro al corpo lasso. alfieri, xiii-89: vedi tu d'appio i
/ vaghe carole esercitare in danza. alfieri, xiii-85: giunge l'ora fatale
o poco più, con piccolissimo stoppino. alfieri, i-14: [i novizi
che possono venire ad un uomo. alfieri, i-35: essendo essi andati al vesuvio
dire di cerimonia coll'argomento medesimo. alfieri, i-51: dovendomi nei seguenti anni
altra beltà di me portar trofei. alfieri, vii-69: il traditor fra voi
5. razza spagnola di cavalli. alfieri, i-126: siccome io senza cavalli non
mi risi della leggerezza del vostro cervello. alfieri, i-196: in quell'estate m'
non voler di ciapino udir parola. alfieri, 2-83: ogni impudente ottuso cervelluzzo.
si chiama gola, posteriormente cervice. alfieri, vii-47: è chiaro ornai, ch'
il cervo per la sua cervetta. alfieri, i-54: si facevano cose pazze
di uomo e di artista. alfieri, v-1-779: e il mal venduto profanato
dell'acutezze venir notato di leggierezza. alfieri, vii-69: possenti numi, / in
d'errar già mai non cessa. alfieri, i-18: tosto che si entrò nelle
o franchi no, ma franche? alfieri, xiii-30: il campo / mal scegliesti
infinita / a te chieder mercede. alfieri, xiii-96: il cielo / cessi,
di speranza in uno strettissimo cerchio. alfieri, 2-4: voi che appellarvi osate il
percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri, i-149: vestito da apollo assai bene
che nutre / la libertà magnanima. alfieri, 1-855: ciò ch'io dico e
che a lui venia d'intorno. alfieri, 1-243: a te mi serbo;
io sono, mi sbigotti'tutto. alfieri, i-18: arrivai nella piena chiesa,
necessariamente fine, quando che fosse. alfieri, i-95: avea accolto nell'animo
fa quel genio divino del signor viviani? alfieri, vii-45: il valor contro all'
bisogno? -che? avete da darmene? alfieri, vii-23: in mia reggia ei
ma chi dritto la mira, lacrimevole. alfieri, vii-18: polinice udrammi / rammentar
io, nello animo del peccatore. alfieri, i-294: si ottenne...
il natal mio dì febo tornò? alfieri, viii-20: in questa reggia il piè
. -al figur.: morire. alfieri, vii-75: sola mi avanzi, /
, quella via al nimico chiuse. alfieri, viii-29: a me non fia,
rimova, o pur l'erculea calpe. alfieri, xiii-78: roman, pur troppo
del tutto la propria attività. alfieri, i-320: volli col compiere degli anni
e non chiuggo né occhio né orecchio. alfieri, i-209: feci ima scorsa a
cui siano i chiusi passi aperti. alfieri, xiii-66: piango in vederti /
spiarne / i mal chiusi dispetti. alfieri, vii-22: figlio, (ahi me
sempiterno, onnipotente / chiusi giudici! alfieri, i-ii: chiuso inaccessibil core / di
; passa il cigli- aggrottato e taciturno alfieri, stoffa di dante;...
cielo e dio tiene una ciancia. alfieri, v-1-759: non è da rider di
fo ciarla volgare e non latina. alfieri, i-282: né penso di rileggere
in raccontare le strane loro venture. alfieri, i-269: pure, essendo il mio
legittimo depositario ed amministratore di quelle. alfieri, i-29: ciascuna galleria conteneva almeno
del sole, di color bianco. alfieri, 1-29: speranza ei dolce /
avea aggiunto un po'di cacio. alfieri, i-267: avrei finito o col delirar
egli ingoiava per elogi ed esaltazioni. alfieri, i-241: egli è dunque un privilegio
cicatrice o deformità rimasta sul volto. alfieri, xiii-62: roma vedrammi intorno intorno
/ a pietà che non giova? alfieri, i-15: io avea sentito dire non
aggiugnere al del lumi e concenti. alfieri, viii-26: tu, figlia non nasd
dimostro / con sì nobili versi. alfieri, viii-82: contro al tuo padre.
ad esser gran fatto fatica al persuaderla. alfieri, xiii-80: tanto del tuo icilio
quelle che reggono gli affari umani. alfieri, xiii-29: ne attesto / il
improvviso annunzii / il villano sartor. alfieri, 1-193: il ddo / cessi,
, e mi raccomando di cuore. alfieri, vii-61: oh ciel! ch'io
sentiva; passa il cigli-aggrottato e taciturno alfieri, stoffa di dante;..
n'aveva uno tra ciglio e ciglio? alfieri, i-24: il pianto / mi
maggiore, / che richiama a sospirar. alfieri, xiii-87: tua man sul brando
il regno tuo co 'l ciglio asciutto? alfieri, i-44: va: cela il
come 'l vecchio sartor fa nella cruna. alfieri, v-1-761: ma il filosofo stesso
tra il guardiano e i superiori. alfieri, i-278: cercai casa, ed ebbi
andranno. aretino, 1-143: anco degli alfieri e dei capi di squadra si danno
corde d'oro / nel cimbalo sonoro. alfieri, i-47: in quell'anno mi
anche più rigidi riceve la ricompensa. alfieri, i-214: non volli esporre il delicato
un campo assai vicino alla casa. alfieri, i-115: la spia...
rapirmi sento / che natura vi dié. alfieri, xiii-44: d'appio all'eccelso
mio volto è di beltà mendico. alfieri, xiii-42: a popolar salvezza, /
e madrigaietti da ventuno al quattrino? alfieri, 1-346: è ver; tacersi /
che parve fra cipolla da certaldo. alfieri, i-99: in quell'inverno mi
cinguettano ancora l'italiano, come faceva alfieri prima dei suoi trent'anni! c.
le varie scale della prima cinta. alfieri, i-115: la spia...
diverso dalle selve cinte di muro. alfieri, vii-20: già le tebane porte argine
vaghe immagini, e d'errori. alfieri, i-94: ma pure, cinto
/ il moderno zerbin par cipriano. alfieri, i-128: entrò elia per ravviarmi
esseri capaci del conoscimento di dio. alfieri, i-94: in quello stesso inverno
non ho fatta più lunga menzione. alfieri, i-311: 10 allora replicai con
di quello che gli dovea accadere. alfieri, i-212: così feci nella più solenne
sarebbe bene che il sarsi specificasse. alfieri, i-242: m'informai paziente- mente
/ da sua lionesca maestà firmata. alfieri, i-334: quanto poi alle sei balle
quando manzoni, tutto ancora pieno di alfieri, fu a parigi, ebbe le
restano però sottoposti alle dette piene. alfieri, i-237: le lunghe intere mattinate
, si ridurranno ad una sola. alfieri, i-306: comprate dunque grammatiche a
l'economia ne è necessariamente disturbata. alfieri, i-31: tutte le idee erano
baccanti. de sanctis, i-176: alfieri spoglia della vita tutto il mondo circostante
se ne perde anche la memoria. alfieri, i-218: andava anche scrivendo alcune
sé stessi il suono della cetra. alfieri, i-184: oltre l'abate letterato,
e recitava litanie di dottori. alfieri, i-97: mi facea bensì molto scorno
per niente offesa la dignità dell'uomo. alfieri, vii-63: ancor rammento, /
. s. e come miei cittadini. alfieri, xiii-48: di roma i dritti
, non men felice, 'civetteria'. alfieri, i-23: [la] mia reticella
ebbe a vile / la salute civile. alfieri, xiii-50: costui, /
(contrapposto a diritto canonico). alfieri, i-46: nel finire dell'anno '62
d'avere scritto ragionevolmente e civilmente. alfieri, i-336: il loro generale comandante
tutta ben disposta per la civiltà. alfieri, 4-12: ma, cresciuti poi
esempii di civilità e di buon costume. alfieri, i-141: il colonnello volle ch'
persona, una folla). alfieri, 4-165: dato quindi il segno,
classi medie qualunque comunicazione colla scienza. alfieri, 2-30: onde voi primi [
che i grandi artisti della grecia. alfieri, i-299: ma allo studio vero quale
, se avete i gusti di vittorio alfieri o di ludovico xiv, attribuitele anche
de'signori contro i loro miseri schiavi. alfieri, viii-51: bada; / clemenza
le facezie e le novelle spandi. alfieri, xiii-75: è mio cliente / marco
quest'ampio anfiteatro volse l'uomo collocare. alfieri, i-116: ma qui, nel
clima innocente / passerò i dì sereni. alfieri, i-132: di siviglia me ne
essa gli escrementi del suo cervello? alfieri, i-82: il progredire poi quasi in
, senza contrame giammai nuovo vaiuolo. alfieri, 4-12: incredibile a narrarsi, come
porta: e mal sa dove ancora. alfieri, i-87: ma dopo circa tre
28: loreto impagliato e il busto d'alfieri, di napoleone, / i
, costano al padre cocenti dolori. alfieri, 1-415: ciò che non fero /
-per simil. e al figur. alfieri, i-139: senza contar poi la coda
coda dell'occhio fuori delle carte. alfieri, i-306: consumati avendo dunque già
? vien fuori se hai coraggio. alfieri, xiii-91: allor gridan da lunge /
la persona] accosto a chi ascolta. alfieri, i-333: io per aver parlato
mio amico genialissimo e padrone coetaneo. alfieri, i-145: formato in me tal proponimento
, e non erano gran fatto corrivi. alfieri, vii-78: per chi far voti
ratto la scopri, e sfolgorando abbaglia. alfieri, i-233: colto il momento in
dama per nascita quanto lei stessa? alfieri, i-251: appena io giunsi in
/ s'accolla un doppio aggravio. alfieri, i-37: di nessun altro poi
allegorico cognome di 'scannabue '. alfieri, i-io: era [mia madre
coincidano diversi avvenimenti o diversi personaggi. alfieri, i-23: la mia partenza si
, io non la so bene. alfieri, i-277: la bellezza di quei caratteri
da non tenersi in considerazione. alfieri, i-150: sentendomi io pur troppo debole
ladri mestieri egli sia costretto ad esercitare. alfieri, i-349: inventai dunque ima collana
e spreg. collarùccio, collaruzzo. alfieri, v-1-765: una zimarra, un mantellon
dittatore in quell'anno nel consolato. alfieri, 1-687: già mie discolpe ei fece
in alto mar per dritto segno. alfieri, i-38: con tutto ciò, dopo
preso in iscambio per collora ed invettiva. alfieri, ne indovinate una benedett'uomo
sotto il collettivo titolo di eruditi. alfieri, i-230: ogniqualvolta si troveranno riuniti dodici
ubbidiva solo quanto voleva. c. alfieri, i-49: certamente, chi ricercasse
e del crin l'aureo volume. alfieri, viii-27: alla tebana scure / porger
, ad abbellire la propria lingua. alfieri, i-258: quel mio lunghetto capitolo,
trovare un impiego, un lavoro. alfieri, i-51: finalmente poi essendosi egli collocato
, corteggiato, applaudito, apprezzato. alfieri, i-29: noi dunque giovani studenti
essere superato nelle lotte politiche. alfieri, vm-65: più tu il credi immoto
e le forze del suo regno. alfieri, i-35: essendo essi andati al vesuvio
, crostóne (sm.). alfieri, i-102: era gelato gran parte di
/ e insulti al mio dolor? alfieri, xiii-96: il cielo / cessi,
il fido cavalier chiede a consiglio. alfieri, viii-31: il tuo crudel divieto
infrante e seppellite sotto i tetti. alfieri, i-104: caterina seconda nel subentrare
signori contro i loro miseri schiavi. alfieri, vi-66: -guai, se pietade alcun
radunarsi putrida zavorra nelle prime strade. alfieri, i-15: ributtato poi dalla insopportabile
crudo / snudò i denti ineguali. alfieri, vi-63: che confessar degg'io?
sentimento, una passione). alfieri, xiii-59: un marco parla, /
a dire quindici piedi francesi circa. alfieri, 1-642: con l'altra mano,
forse se ne farà qualche ritratto. alfieri, i-56: non volendo più ricevere
fede = cristoforo colombo; volontà = alfieri legato; poesia in generale = dante
e li ha chiamati la « vita d'alfieri ». soffici, ii- 321
stesse leggende [ecc.]. alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare
parentela, e non le femmine. alfieri, i-85: partii dunque di parigi verso
/ tutta pur d'auree fila contesta? alfieri, vii-30: ecco eteócle; ah
/ suoi figlioletti intiepidir la notte. alfieri, xiii-73: il severo militar costume,
è il mio secondo sol questa fanciulla. alfieri, i-239: di padova ritornai a
di religione, conoscono la poesia. alfieri, vi-54: il prence...
la nobiltà e la ricchezza dello stile. alfieri, i-183: era quest'abate nativo
-figur. de sanctis, i-176: alfieri spoglia della vita tutto il mondo circostante
cicerone sia ancora fuori della sua cuna. alfieri, viii-17: questa è l'orribil
vago / sol di virtù sia pago. alfieri, xiii-27: plebea, mi vanto
la tomba ove sortii la cuna. alfieri, 1-276: null'altro in argo il
tenero cor pose ritegno / damigella immatura. alfieri, xiii-26: in cor d'icilio
volge i riti del bel mondo. alfieri, xiii-59: componeasi un volto /
ritrovato il cuore di cera molle. alfieri, vii-61: or vedi, a trarlo
uomo... di pochissimo cuore. alfieri, xiii-91: aronte / cade primier
profondo, a un'amara disperazione. alfieri, i-18: rifattomi orbo all'uscire,
core, mi manca il fiato. alfieri, i-38: io rideva veramente di cuore
non l'ode o noi cura. alfieri, i-95: cagione di questa mia
suono, un rumore). alfieri, 1-32: qual odo fragor cupo?
dopo vaneggiar lungo in sé riviene. alfieri, i-91: il mio dolore era cupo
/ rimosso avea da la patema cura. alfieri, viii-27: il pargoletto in cura
calmavano i differenti affetti di chi ascoltava. alfieri, vili-77: ma che veggo?
/ te ad alte imprese ammaestrar cantando. alfieri, vi-69: a me sol fida
i medici il fame la pruova. alfieri, xiii-87: il quando, il come
giovinetto / mia cura e mio diletto? alfieri, viii-33: tralascia / di
i tiranni / superbi ad agitar. alfieri, vi-19: oh gioia! or ecco
piacer di villa apprezzo ed amo. alfieri, vii-25: in me quest'odio è
/ né curaron fatiche anche indiscrete. alfieri, vii-81: ebbro di sangue,
pinge ingenuo rossor tua casta gota. alfieri, 1-86: non mi curo di
tutori, curatori e figli in adozione. alfieri, i-50: le leggi del piemonte
studio e alla curiosità di ognuno. alfieri, i-100: la forma del governo della
soggetto d'un piacevole ed erudito viaggio. alfieri, i-75: non solo non andava
provincie agli occhi della curiosa posterità? alfieri, 1-37: ma qual ti punge /
e non sa nemmeno parlare italiano. alfieri, i-84: prima ch'io partissi per
turgido il sen d'erbe odorate. alfieri, i-148: mi era sovvenuto di ripescare
core / anche prove più grandi. alfieri, i-41: io andava dunque ottenendo
fresco valor de gli ottimati illustri. alfieri, xiii-64: delle patrie leggi / nata
i lavoratori che per gli animali. alfieri, i-x3: rimasto dunque io solo di
forti, tutta la loro energia. alfieri, vii-57: -l'orrido arcano svela,
... / faceva da curato. alfieri, 1-275: spesso è da forte
insensata dabbenaggine colla più fredda crudeltà. alfieri, i-141: io frattanto strascinava i miei
/ ebbe di nobilitade il ticchio strano. alfieri, 1-1137: più nobil meta dei