m. -ci). che riguarda aleramo e i suoi discendenti, le loro terre
= deriv. dal nome proprio aleramo. àlere, tr. ant.
, 2-27 (i-952): caricava alora aleramo certi asini suoi di carbone per andar
esultante di castella e vigne / suol d'aleramo. pascoli, i-416: gli ultimi
di castella e vigne / suol d'aleramo. nigra, vi-753: esultanti / di
... godrebbero di trovare nell'aleramo la colette italiana, al di sopra
, 2-27 (i-952): ancor che aleramo fosse poverissimamente vestito, affumicato, magro
-tr. letter. s. aleramo [in boine, cxxi-rv-645]: le
iii-22-330: la 'bellissima istoria di aleramo e adelasia 'in ottava rima..
assorbire in sé. s. aleramo [in boine, cxxi-iv-444]: giovanni
2-27 (i-943): quando il mio aleramo aver non possa, chi mi vieterà
un sentimento già affievolito. 5. aleramo [in boine, cxxi-rv-646]: ora
bella. carducci, iii-22-324: quando aleramo ciò intese, ammonì i compagni suoi
not.]: ho rotto con l'aleramo proprio come chi riesce a scampare da
, / supremo fior de l'alber d'aleramo, / stiè del carretto. betteioni
da vero sarebbero le origini sassoniche di aleramo, ove fosse lecito dar fede a
iii-22-335: vuoisi anche credere che egli [aleramo], oltrevaloroso, fosse accorto a volgersi
domandò strettamente chi egli fosse; e aleramo manifestò al vescovo tesser suo, e il
. conferì la dignità di marchese ad aleramo e a tutti i suoi.
/ termine ceva e nuova d'aleramo / forza feudale! = voce dotta
ivi conferì la dignità di marchese ad aleramo e a tutti i suoi.