di firenze. machiavelli, 386: [alboino] chiamato in italia da narsete,
] come in suo arbitrio era o ammazzare alboino..., o esser
nella torre. panzini, iii-273: [alboino] come fu giunto in pannonia,
per un babuino, e non per alboino, e per questo elle ti hanno
che datava dal tempo di ariovisto e di alboino. beltramelli, i-91: nel frattempo
rosmunda, figliuola di commundo, la prese alboino per moglie, e si insignorì di
mi lasciava. tesauro, 3-92: [alboino] usò mansuetudine
arene. alfieri, 1-296: o d'alboino / figlia esecrata già, degg'io
come in suo arbitrio era o ammazzare alboino... o esser morta da quello
, fervean di suoni / di re alboino l'ampie magioni. rovani, i-190:
nazione longobarda, guidata dal suo re alboino, uscì dalla pannonia,...
c. croce, 37: il re alboino... si era insignorito quasi
. moneti, 2-43: dimandò [alboino] che cos'era quel fagotto legato
come in suo arbitrio era o ammazzare alboino e godersi sempre lei e il regno,
bandello, 3-18 (ii-351): destatosi alboino e conosciuto il manifestissimo periglio, diede
. collenuccio, 58: avere già fatto alboino ogni apparato per la sua venuta e
abbiamo in tutti gli atti pubblici, da alboino fino alla conquista di carlo, che
, 37: nel tempo che il re alboino, re dei longobardi, si era
del montanaro che capita in corte d'alboino non è... che la rifazione
[narsete] chiamò di panno- nia alboino re de'longobardi suo amico a..
poi facesse ogni opera per far remanere alboino da la impresa, nondimeno, per mal
.., ch'erano state occupate da alboino, dovevano formicolare di questi rimasugli d'
latte. tesauro, 3-85: invogliò alboino del regno (pltalia, mandandogli un
momento ecc. ». morte di alboino. 5. percossa inferta con
c. croce, 37: il re alboino, re dei longobardi, si era
-consolidare. bùgnole sale, 2-448: alboino, re de'longobardi, sotto l'
, il quale nella corte del re alboino più non si spaccia per trastullo di
re, come bertoldo fece al re alboino... sedeva egli in un salone
, il quale nella corte del re alboino più non si spaccia per trastullo di
la pensava bertoldo alla corte del re alboino; così la pensano molti altri bertoldi.