in ordine con pali e pertiche. alberti, 307: sarebbe lunga storia racontare
vi secolo). serdonati [d'alberti]: 'tirar l'orecchie a
maggiore (symphytum officinale). d'alberti [s. v. j: 'orecchio
qualcuno, fare insinuazioni maligne. d'alberti [s. v.]: 'metter
rilievi di una determinata regione. d'alberti [s. v.]: '
di compiere una determinata azione. alberti, ii-61: sempre volle [la natura
cosparsa di macchie nerastre. d'alberti [s. v.]: 'pardagata
una famiglia potente o nobile. alberti, i-iio: nel tór moglie si cerchi
può essere tra bene e male? alberti, iii-22: tengono gran parentado i colori
intorno avea una pariete altresì dorata. alberti, ii-160: vide costui a tanto
. sale tutte pare di grandezza. alberti, i-261: sian le spese pari o
offensivo; insulto, improperio. alberti, ii-204: di ciò elvelle vedono fanno
vermi... e de'parpaglioni. alberti, i-277: un gattuccio in casa
odia l'inglese. -parrucchina. alberti, iii-204: parmi poca prudenza amare questi
, onestade, parcitade e sobrietade. alberti, 1-6: la prudenza e moderanza
, però che si conobbe innudo. alberti, iii-256: vergognomi seguire l'altre parti
agli amici debb'essere convenientemente deputato. alberti, i-29: ogni parola di lorenzo
a mettere parte in forlivio. leandro alberti [rezasco], 280: fu il
verde come un amenissimo partèrra. d'alberti [s. v.]:
almen sia la partita onesta. f. alberti, lxxxviii-1-72: quando sarà che l'
/ or ha perpetuale e vera gloria. alberti, iii-283: perché altro partito non
donna volesse v'andasse a vederla. alberti, i-118: la donna...
acciò sia bene molle. d'alberti [s. v.]: 'parrucèllo
popolo de'giudei incontenente che nascevano. alberti, i-46: e'parvuli, quando e'
bere e si pasca di pochi cibi. alberti, 333: le spese pazze sono
tengono tante quante ne possono pascere. alberti, i-359: compera la villa per
e). t. alberti, 8: così trovassimo il pesce a
ove rade volte passa niuno. t. alberti, 21: passassimo per caracchicci,
per irrequietezza o nervosismo). alberti, i-83: lionardo... passeggiò
placidus est quam est aqua. d'alberti [s. v. bonaccia]:
, essere accorto. f. alberti, lxxxviii-1-66: sappia ch'io ho altro
lo più che dilatino. t. alberti, 27: camminassimo con gran patimento
conviene patire le grandi garriti del marito. alberti, 360: el servo potrà
necessario, occorrere. t. alberti, 134: il sarai agassi..
mia coscienzia non me lo patiscie. alberti, i-233: vuoisi,...
il ver, la rialloghereste? d'alberti [s. v.]: 'patrasso'
donazione di costantino. f. alberti, lxxxviii-1-149: ah, gostantin, che
ho troppo gran paura de'ferri. alberti, i-78: niuna paura può troppo
era onore ma paura di ribellione. alberti, i-31: sono le signorie riverite
veggio a la tua faccia paurosa. alberti, i-30: stiamo sempre coll'animo
5. reticolo. alberti, iii-60: io scrivo uno cerchio quanto
di una cosa a essere usata. alberti, 2-109: se pure ti piacie ritrarre
anche come soprannome). alberti, ii-231: voglionsi fuggire da'primi anni
che del giostrare o pazzeggiare o giucare. alberti, ti-363: noi fra noi.
sempre stare ne'diletti del mondo. alberti, i-229: sempre fu ornamento di gravità
ingrassano, e alcune fioriscono. d'alberti [s. v. fico]:
avea ragunato appo sé alcuno peculio. alberti, ii-213: il mercatante per acquistar
guarda in pace sua piccola greggie. alberti, 299: darei io modo d'
'politica 'pone quatro spezie pecuniarie. alberti, i-141: ei prestare sarebbe lodata
tonnara dalla parte di terra. d'alberti [s. v. j: 'pedale'
carrozze, sostegno del predellino. d'alberti [s. v.]: 'peduccio'
della molla di un orologio. d'alberti [s. v.]: peduccio
o una piccola statua. d'alberti [s. v.]: 'peduccio'
pò s'el dé esser compradho. alberti, i-193: chi vende le cose sue
tira un tramontano che pela. d'alberti [s. v.]: quando
grand'agio e poi il pelò. d'alberti [s. v.]: si
persona priva di capelli. d'alberti [s. v.]: 'egli
* soffiare '). d'alberti [s. v. l: 'egli
dopo cotti in buon brodo di carne. alberti [s. v.]: 'pelato
pellami e di carogne. t. alberti, 138: vi è un altro
della stessa risma. f. alberti, lxxxviii-1-98: a tal carne tal pelle
(gli occhi). antonio degli alberti, 2-28: di vari pensier meco
: a mal partito. f. alberti, lxxxviii-1-59: tu ben mi tocchi i
rosse, le carni e 'pegli. alberti, iii-100: molto giova a gustare
, fatto maravigliare ogni gentile ingegno. alberti, i-71: arei io caro che e'
ma perficere e compiere si può. alberti, iii-94: il perficere l'arte si
una pergola. baldtnucci [d'alberti]: in fin delle quali è un
al dirimpetto d'essa loggia. t. alberti, 201: non vi sono né
, sm. aristotelismo. d alberti [s. v.]: 'peripatetismo'
agg. architi periptero. d'alberti [s. v.]: 'peristero'
, uno spazio). d'alberti [s. v.]: 'peristilo'
, titubante, sorpreso o stupito. alberti, i-87: tu ora ferma contro a
effettuosamente dovesse in saper leggere ammaestrare. alberti, i-114: e'matrimoni non possono
cresta, / o che broccati! d'alberti [s. v. algiofra]:
brevi tratti di mare. d'alberti [s. v.]: 'pernia'
disus. mischiato, mescolato. d alberti [s. v.]: 'permiscuo'
, s'appigliano, vivono o fortificansi. alberti, 2-63: dico per la permistióne
amilcare cartaginese mandò i suoi cavalieri. alberti, iii-68: dirò io quella istoria essere
, ma da varie permutazioni infestata. alberti, i-274: erano in que'tempi
l'orlo di un'imbarcazione. d alberti [s. v.]: 'pemecchia'
di dio o in gran danno spirituale. alberti, 1-130: quando bene l'ozio
. = voce attestata dal d \ alberti in a. cocchi, regolamenti manoscritti
mare, non pigliava però nulla. alberti, 297: però, vedi tu?
per la ragione precedentemente addotta. alberti, i-240: donna mia, gli ornamenti
lo regulo del muratore, per desolazione. alberti, iii-147: questi fondi e questo
. riferimento alla linea retta). alberti, iii-116: retta linea si è quella
, vagliare attentamente, ponderare. alberti, ii-200: vacui... d'
. - anche al figur. alberti, i-5: quelle medesime armi e mani
in volgare. -elencare. alberti, iii-254: così in te mai non
della filosofia scolastica). d'alberti [s. v.]: 'perseità'
disseminare; diffondere. alberti, i-7: chi mai racontasse come spesso
sopra la viva pietra cristo dolce gesù. alberti, iii-216: sono gli uomini.
rimarrò io dimenticato appo te, signore? alberti, 2-70: persino a qui dicemmo
attore. - anche: maschera. alberti, iii-199: mimmi e personaggi soprastanno a
. sm. attore; maschera. alberti, iii-219: vorrei, ove qui il
relazione con una prop. subord. alberti, i-223: e'persuadevano alle donne.
le sue persuasioni ancora non intendea. alberti, i-108: queste e simili persuasioni
con mezzi subdoli; istigatore. alberti, ii-369: se molti saranno persuasori della
pertinacia il mio peccato. f. alberti, lxxxviii-1-59: n'è maggior la disgrazia
, ostacolare; interrompere, impedire. alberti, i-275: era de'cani uno leggiere
anche con macchinazioni e raggiri. alberti, ii-249: però che dal successo delle
lago e mettevala in una cisterna pertusciata. alberti, iii-169: in sul motto grosso
lo marmoro più de uno palmo. alberti, iii-145: abbiate un vaso atto a
perocché pervertiresti l'ordine della natura. alberti, iii-249: riconoscesti in quanti modi
sf. ant. pervicacia. alberti, i-325: tanta fu...
2. igrometro. d'alberti [s. v.]: 'pesaliquóri'
degnitade in tutte le cose pesava. alberti, i-53: dimmi, adovardo,
di terra e di bestie selvatiche. alberti, ii-276: diremo de'cavagli,
sapeva bene il francesco. f. alberti, lxxxvtii-i-122: daddo buti e 'pescaiuol
esser chiamato il diavolo marino. d alberti [s. v. pesce]:
salvo alla riva del mare. f. alberti, lxxxviii-i 107: erari
patologiche). verga, 2-53: alberti si svegliò tardi, stanchissimo e col
sentimento, una condizione interiore). alberti, iii-216: per dio, fuggite questi
e più violento di tutti li tribuni. alberti, ii-71: numero infinito d'uomini
livido (l'occhiaia). alberti, 357: domandai d'una mia vicina
(la pelle del volto). alberti, 358: quella sì facta vicina mia
fritta negli appositi recipienti. d'alberti [s. v. j: 'pettegolóne'
far dadi e maniche di piccoli coltelli. alberti, iii-256: i denti, miracolo
e quella / stridendo vola. d alberti [s. v.]: 'pesce
, come fra i capelli. d'alberti [s. v. abbozzare]:
alla sensualità, lascivo, dissoluto. alberti, n-341: né ha stomaco a chi
è molto superficiale o inesistente. d'alberti [s. v.]: abbiamo
e successivamente cucite insieme. d'alberti [s. v.]: 'pezzo
-in espressioni ingiuriose e fortemente offensive. alberti, ii-29: chi pur s'ingombra /
per volta, gradualmente. f. alberti, lxxxvtii-1-102: se pronto non drizzi i
gello (pagellus centrodontus). d'alberti [s. v.]: 'pezzogno'
feste e musiche e piaceri. t. alberti, 106: delli altri [
inciprignisca. -piago lina. alberti, i-37: piccola piagolina a un tenero
1'intonaco. c. bartoli [alberti], 7-3: polisconsi...
con voce piangosa e di lamenti. alberti, 2-94: chi mai credesse, se
toni elegiaci (una poesia). alberti, ii-164: con modi e canti e
mare, montagna, piano e acqua. alberti, i-195: a fare buono grano
parecchi piedi di bellissimo bassilico salemetano. alberti, i-198: pianterei molti e molti
pianto a me pianger non lassa. alberti, 5-243: né are'tanta possanza
piatoso, ma è molto crudele. alberti, i-29: delle necessità de'miei io
d'accender l'amoroso foco errante. alberti, 5-243: vo forte gridando:
modo che tu sentirai qualche picchiata. alberti, ii-113: rammentami vedere la nostra
questo mondo che vi dessero entro. alberti, 1-50: e'teschi de'persi
; piccino, bambino. alberti, i-107: didone fenissa, poiché 'l
la madre non sana né forte. alberti, i-33: quanto io, sono di
, sballottato, sbattuto. alberti, ii-349: spesso per el comuoversi della
, nano. - anche sostant. alberti, iii-34: disse virgilio enea vedersi sopra
fazo per lo mondo andar tapini. alberti, i-348: e'nati piccinini raffrenano e
andarsi a picco in fondo. d'alberti [s. v.]: 'andare
perpendicolare all'ancora immersa. d'alberti [s. v.]: 'virar
fittissimi. -sostant. d'alberti [s. v.]: 'piccolo'
tempo usato dai muratori. d \ alberti [s. v.]: ^
sege, pialle, scarpelli. d alberti [s. v. j: 'piccozza'
italiana. s s alberti, i-362: volgi le spalle all'ombra
ò lavato li piei a voi. alberti, i-19: avere il piè negletto e
naturale; piegato e rialzato. d'alberti [s. v.]: 'passo
qualcuno in piego). f. alberti, lxxxviii-i-59: tu ben ne tocchi i
ventre e li ingenerati peccati. f. alberti, lxxxviii-i-141: vedrà'vi quella che
. maffei, 5-5-178: leon battista alberti, fiorentino, primo dopo le antiche età
da fuoco). f. alberti, lxxxviii-i-135: s'io posso mai riveder
, anch'ela no sia tanto apreciata. alberti, 5-243: forza d'erbe,
noi le pietre e 'mattoni. alberti, i-18: le priete più che l'
2. calca, ressa. d'alberti [s. v.]: 'pigio'
ad una casetta che tenea a pigione. alberti, 4-231: come faresti voi?
l'aver di piglio ». f. alberti, lxxxviii-i-105: se fusse pien,
cipiglio; smorfia di disprezzo. alberti, ii-32: l'altra [donna]
conferente, specialiter nei primi mexi. alberti, i-198: costui ancora di puglia ebbe
garanzia del proprio credito. d'alberti [s. v.]: 'pignoratario'
di leggieri cade in pigrizia di virtù. alberti, 1-206: la pigrizia, tralasciare
in esse da più parti influiscono. d alberti [s. v.]:
colonne con sopraomato e frontespicio. d alberti [s. v.]: pile
degli ovini, cachereuo. d'alberti [s. v.]: 'pillacola'
.., ma del rostro. d'alberti [s. v.]: 'pillola'
più in modo subdolo o astuto. alberti, 412: le richezze...
dei vetturini). perdonati [d'alberti]: sa dovè questa pincianèlla, cioè
(v. pinna2). alberti, i-268: cicerone scrisse trovarsi animali,
il misterio / de la passion. alberti, ii-131: non scrivendo, non
pinge alla disiderata parte da costoro. alberti, iii-147: l'acqua girà nella
mano spesso la morvida penna ritiene. alberti, i-57: e1 vizio negli
. varietà di abete. d'alberti [s. v.]: 'rolla'
fusto di un rocchetto. d'alberti [s. v.]: 'piolo'
-filo piombinato: filo a piombo. alberti, iii-159: questa equilibria misura ogni peso
con un cilindretto di piombo. alberti, iii-145: se volete misurare la valle
appesantire le forbici. d \ alberti [s. v.]: 'piombo'
e ogni cosa andò sottosopra ». alberti, iii-135: ficcate uno dardo in terra
per lo freddo e infangati di loto. alberti, 1-50: gli egizi persino da
un tempo remoto. f. alberti, lxxxvtii-i-112: amor ci è peggio [
fanno una piramida della veduta superfice. alberti, iii-20: questi razzi estrusici,
la punta del pirone. t. alberti, 147: non adopera [il re
. disus. caustico. d'alberti [s. v!]: 'piretico'
dettero al popolo. e tutti mangiorono. alberti, i-268: cicerone scrisse trovarsi animali
anche come soprannome). alberti, ii-231: voglionsi fuggire da'primi anni
concava. targioni tozzetti [d'alberti]: litomice pissidato. =
preparati, mandole, pistachi. f. alberti, lxxxviii-i92: gli occhi vi colan
una pistola sotto forma di serventese. alberti, xxxvi-4: questa per estrema miserabile
carducci, iii-24-316: altri perdoni al signor alberti le innocenti velleità dei suoi pistolotti,
gli scrupoli sopra il pitagorismo. d'alberti [s. v.]: 'pitagorismo'
portare tale indumento in permanenza). alberti, ii-30: non metalli cari né avolio
ammaestrato in tutte queste arti liberali. alberti, 2-55: solo studia il pictore
quelli del possessore. r. alberti, l-iii-223: ordinò nelli suoi instituti che
parrebbe, narrandolo, si richiedesse. alberti, i-17: bon è solo officio del
nella beatitudine celeste). antonio degli alberti, 2-56: a ciascun metta in ira
, prossimo a morire. f. alberti, lxxxviii-i-113: dentró si rode e fuor
pidocchi. -rogna. d'alberti [s. v.]: 'aver
. tose. rogna. d'alberti [s. v.): 'pizzichina'
(persea indica). d alberti [s. v.]: 'pizziri'
fratello vostro, il quale tiene. alberti, ii-325: io constante, offermato,
sonando panche, bacini e sportelli. alberti, i-352: uno vizioso indomito, quale
quaresima e in avvento. d alberti [s. v. pianeta]:
sotto la base della colonna. alberti, 1-iv-377: la sua base [della
campo (plinto vuotò). d alberti [s. v.]: 'plinto'
pesto e pelo animale. d'alberti [s. v.]: 'ploccare'
numero; io dico de'faraoni. alberti, 3-42: in plurale non s'adoperano
, perché più sono i cieli. alberti, 3-59: questo 'ne'...
batterica o traumatica. d'alberti [s. v.]: 'pneumatocèle'
in organi cavi; meteorismo. d alberti [s. v.]: 'pneumatosi'
. ant. capacità, dote. alberti, ii-197: l'altre poderosità e valenze
una competenza superficiale. d alberti [s. v.]: 'poligrafo'
la stessa composizione chimica. d'alberti [s. v. j: 'polimorfo'
, elevato a potenza. d'alberti [s. v.]: 'polinomio'
carducci, iii-24-311: il signor alberti in critica è pur sempre un buon
volatili di cortile. f. alberti, lxxxvtii-i-92: drento alle narre, se
mostrano infermi, a ciò che guadagnino. alberti, ii-172: o costui è poltrone
attività; mestiere, professione. d alberti [s. v.]: talvolta
per spargere la cipria. d'alberti [s. v.]: 'fiocco
-vezzegg. polverùccia, polveruzza. alberti, iii-206: interviene che 'l pollo quale
e la vana pompa dei publici ofici. alberti, i-182: abbiansi gli altri le
precede la camera della morte. d alberti [s. v.]: 'camera
un determinato ambito. f. alberti, lxxxviii-i-92: e sentesi isfrullar parecchie
. parte dei finimenti del cavallo. alberti [s. v.]: 'ponticello'
una classe, una famiglia). alberti, i-34: ben mi duole di voi
mi duole di voi non pochi giovani alberti, e'quali vi trovate senza eredi,
, poppa di bacco: vino. alberti, i-35: sai quanto sia nella inferma
cavallo, distanziate e pendenti. d'alberti [s. v. orecchio]:
calcare, friabile e puzzolente. d alberti [s. v. pietra]:
porfido, serpentino, etc. d alberti [s. v.]: 'porfirìtico'
levigazione, polverizzazione. d alberti [s. v.]: 'porfirizzazione'
che io vi dimanderò mi porgiate. alberti, i-252: ciò che tu loro [
dispregi ciò che 'l mondo porge. alberti, i-198: porge la villa utile grandissimo
allevati in un determinato territorio. alberti, i-199: porgeti [la villa]
, 50: scrisse [battista degli alberti] due libri d'amore...
non poteva la sua coscienzia dentro. alberti, i-17: abbiamo... veduti
fra loro. -rifl. alberti, i-170: sono queste l'operazioni dell'
non con compassione ma con isdegno. alberti, ii-189: uno de'giovani,
ogne mal dir per lui si porge! alberti, 5-243: né fu mai chi
guai e per lui acquistò infamia. alberti, i-244: di mie parole che grazia
in eliso del figlio s'accorse. alberti, 2-95: noi dipintori...
. -anche con riferimento a personificazioni. alberti, 384: per prendere in sé qualche
pura. -essere prodotto. alberti, i-177: le semente, le piante
che tu tei vogli chiamare. d \ alberti [s. v.]:
problema matematico. d \ alberti [s. v.]: 'porìstico'
efficace opera di convinzione. d'alberti [s. v.]: 'ficcare
tonni catturati verso percorsi obbligati. d alberti [s. v.]: 'porta
sm. invar. crocifero. d alberti [s. v.]: 'portacroce'
gradi i limiti). d \ alberti [s. vj: 'portamento della mano'
basso si travolge e gira. t. alberti, 65: quello che rende superbo
in cui mie'prieghi tanto spargo. alberti, i-104: in tanta tempesta, in
mentre al governo ancor crede la vela. alberti, 5-233: pur m'argomento di
portonièri scudi 5 per uno. t. alberti, 126: quando nel mandar fuori
in una rappresentazione pittorica o plastica. alberti, ui-70: desidero in ogni storia servarsi
per tutto 'l giorno. t. alberti, 22: passassimo per carac- chicci
posari d'esse e variamente le posava. alberti, 2-92: sempre fu grata quella
, avendo tu a fare una cosa. alberti, 252: cominciò a piovere una
si dava nelle inezie. t. alberti, 84: le vivande sono positive e
precede la frutta. t. alberti, 78: le vivande gli vengono portate
l'uom singular da l'altra gente. alberti, i-42: sarà egli poco stimolo
un uso grafico o onomastico). alberti, 3-44: 'chi'sempre si prepone al
mai sanar non spero? antonio degli alberti, 2-36: turbasi il viso, e
volte vi si truova la sapienza. alberti, i-26: troppo ampia ricchezza,
niuna anima, ma sì di molestarla. alberti, 5-243: né arè'tanta possanza
soffrire, ond'io mi doglio. alberti, i-92: metrodoro... apertamente
compiere una determinata azione. f. alberti, lxxxvtii-i-103: contrari, iscarsi e deboli
costituisce togliendo i feltri interposti. d'alberti [s. v. j: 'posta'
altare, di un coro. d'alberti [s. v. dossale]:
. -denigrare, vilipendere. alberti, ii-205: vedi e'vecchi sdegnati,
risa di tutta la posterità. d alberti [s. v.]: 'posterità
. acconcime di vigne e posticci. alberti, ii-199: piglia piacere de'posticci,
e il solfato di potassa. d'alberti [s. v.]: 'potassa'
una persona; potere, prestigio. alberti, ii-246: dicono che dove abiti la
recante una o più pulegge. d'alberti [s. v.]: 'potenza'
chi onestamente usa la sua ragione. alberti, i-iio: sono tra le bellezze a
età della vita umana). alberti, i-47: nessuno uomo è di così
sostant. bando del 1569 [d'alberti]: i precettati ad esaminarsi in
gramm. ant. modo imperativo. alberti, 3-59: questo 'ne ',
docturi, abbati e preceptur de scole. alberti, ii-210: in questo dovresti spendere
. incline, proclive, propenso. alberti, ii-206: noi tanto siamo teneri allo
una persona, il carattere). alberti, ii-378: precipitosa femmina e sanza niuna
eccelso (dio). f. alberti, lxxxviii-i-143: se inclinar ti può miseria
di impedire una conseguenza. alberti, ii-227: circa le cose della fortuna
pre- tenderebbono un altro anno. d alberti [s. v.]: '
8. seggetta, comoda. alberti, 371: come ti parebbe dalle vicine
preordinare, prestabilire. alberti, ii-219: da te, paulo,
di nascosta fonte. -assol. alberti, i-24: non aggradire, non pregiare
avevano conquistato pregio sedettero alla tavola reale. alberti, i-29: chi o per avarizia
alienare per denaro. antonio degli alberti, 2-23: l'avara babilonia atterra e
hai dato del mordente, col carbone. alberti, i-266: questi poi erano,
stesa come riparo dalla pioggia. d'alberti, [s. v.]:
preparatorio a un'attività; allenamento. alberti, i-277: le cacce sono preludi e
. disus. premorienza. d'alberti [s. v.]: '
civ. disus. premorire. d alberti [s. v. j: '
civ. disus. premorto. d alberti [s. v.]: '
ricordare prima. d \ alberti, [s. v. j:
mia m'è una gravissima pena. alberti, i-157: questo suo male verso la
un comportamento. - anche assol. alberti, i-29: ogni parola di lorenzo premeva
] sconcio e guasto. f. alberti, lxxxviii-i-107: sia noto a tutti e
imparentato o ricco o virtuoso. f. alberti, lxxxvin-i-101: poi c'hai sì
alberti, 1-141: e1 prestare sarebbe lodata liberalità
-nei giochi infantili, pegno. d alberti [s. v. pegno]:
perché queste cose volea, si moveano. alberti, iii-212: così premuta da una
. letter. ant. prendere. alberti, 2-107: interverrà come a chi s'
la proboscide degli elefanti). d'alberti [s. v.]: '
il diletto che tu pigli a dio. alberti, i-273: sempre preponemmo la salute
epigrafe, premessa, ecc. alberti, 3-44: 'chi 'sempre si
, davanti, ecc.). alberti, 3-40: ogni parola e dizione toscana
prefazione o a una premessa). alberti, 3-42: e nomi masculini che cominciano
la presa del galeone. t. alberti, 15: venne con gran allegrezza [
o scopo del proprio agire. alberti, 1 -6: stimeremo noi suggetto alla
la testa dei chiodi stessi. d'alberti [s. v.]: '
« lontana » per « lontanerà ». alberti, 3-48: 'vi ',
tempo suddetto (un modo). alberti, 3-60: questo 'ne ',
. f f t. alberti, 78: alcuni serventi pongono a tutti
spaventato da'diavoli presedenti a'cerchi. alberti, ii-285: ottima e necessaria virtù ne'
carducci, iii-24-316: torniamo al signor alberti, che tengo preso gentilmente per un
-in espressioni ellittiche con funzione sostantivale. alberti, iii-40: veggiamo ne'tempi i capi
qualità spirituali, intellettuali, morali. alberti, i-o: l'altre essimie, prestantissime
-vivamente apprezzabile (un proposito). alberti, 281: vedete, gianozzo, che
noi abbiamo la vittoria nelle mani. alberti, i-4: non sanza cagione a me
posizione sociale, il rango). alberti, i-89: furono... non
farci accoglienza. -sostant. alberti, i-141: el prestare sarebbe lodata liberalità
utilità ne presta e i suoi servigi. alberti, i-320: furto, latrocinio,
in zò vui me prestati vigoria. alberti, i-293: sarà quasi niuno quale non
e ira sono contradie al buono consiglio. alberti, 2-112: in lavorare la istoria
che essere sottoposto a tanti pericoli. alberti, iii-246: cognosco veramente, speranza
attore in una causa. t. alberti, 76: dànno principio [i componenti
dell'órdine suo mai non preterivano. alberti, iii-145: non preterirò qui certo modo
. gramm. disus. passato. alberti, 3-48: non ha la lingua toscana
il preterito per lo futuro faccendo soloecismo. alberti, 3- 49: hanno e'
del signore e comanda- menti suoi. alberti, iii-102: conviensi per nostra negligenza
. -intr. t. alberti, 164: appresso il tempo di ramazano
previsa vien più lenta. antonio degli alberti, 1-304: poscia che morte l'
sono stati fatti prigionieri. d \ alberti [s. v.]: '
se medesimo in prima e del prossimo. alberti, iii-68: in ogni storia la
. principio, inizio. antonio degli alberti, 2-58: da l'alta roma iscese
gli altri in un'elencazione). alberti, i-iio: e'primi costumi in una
tiene le chiavi la fede cristiana. alberti, i-23: el primo grado a
profitto secondo la volontà de'suggietti. alberti, i-183: chi sé immetterà a
stato eletto all'altezza del principato. alberti, ii-193: il principato non concede arbitrio
secondo un regime monarchico). alberti, i-4: cerchisi le republice, ponghisi
beatitudine da. mme si sentia. alberti, iii-20: rotrebbesi di questo razzo
un'infezione, ecc.). alberti, i-123: quante terre già si viddono
splendente apparecchio. -sostant. alberti, 279: a noi, i quali
ragioni e le sue autorità. d alberti [s. v.]: '
diletto tu ài preso e pigliato. alberti, i-293: sempre conobbi ottimo segno di
quantità vengono chiamati 'problemi '. d \ alberti [s. v.]:
; libidinoso (una donna). alberti, ii-130: crates filosofo irritava una e
temeraria; sfrontatezza, impudenza. alberti, ii-167: al tutto modera a questa
equinoziale: purano. d'alberti [s. v.]: '
su- bord.). alberti, i-44: stimo a uno padre diligente
d'arme si narrino essere usciti. alberti, i-105: al procreare figliuoli niuno
con riferimento a dio). alberti, ii-122: su, dianci coll'animo
cui si è verificato. d alberti [s. v.]: '
siano spersi e le virtù siano esaltate. alberti, i-12: prego...
i-12: prego... voi giovani alberti meco, come fate, facciate;
francia per procurare le sue vicende. alberti, i-5: doppo la morte d'alessandro
il vento della vanitade gliele toglie. alberti, 246: la prodigalità è cosa
nmpruovera all'altro lo suo peccato. alberti, i-162: l'altra gioventù, com'
parto). f f alberti, i-118: produtto el parto, non
produrre ad altri ed altri punti. d alberti [s. v.]: '
e de'neri, al canto degli alberti, nella loggia murata e profanata da
. adottare misure di profilassi. d'alberti [s. v.]: '
profóndalo tutto a tondo a tondo? alberti,, 1-10: chi noterà la desidia
-tenere lontano stati d'animo dolorosi. alberti, ii-135: qual convenga in noi essere
membro architettonico; sporto. alberti, i-iv-378: la cornice il medesimo partito
pietosa e compassionevole quando gli chiamò. alberti, iii-193: molto studia la lingua
troppo sarei prolisso nel mio dire. alberti, 3-48: potrei in questi pronomi
. a. cocchi [d'alberti]: si dovevano promiscuare con tutte
? -pubblicare un'opera. alberti, 3-61: si questo nostro opuscolo sarà
conoscere, divulga, diffonde. alberti, i-298: vidi io inseminare e farsi
posto della supinazione). d alberti [s. v. flessione]:
saver avanza / tucti i mortai'. alberti, ii-127: alcuni da natura sono
contrapposti agli aggettivi possessivi. alberti, 3-45: de'pronomi, e'primitivi
di un prospero evento. alberti, ii-204: circa i fatti pubblici si
- anche con metonimia. f. alberti, lxxxviii-i-99: compare, il tuo quesito
. aw. subito, immediatamente. alberti, i-177: le semente, le piante
e diconsi anche prontoni e sartie. d alberti [s. v.]: '
emissione di tali suoni). alberti, 3-43: quei nomi che si referiscono
delle persone mediante la carnale generazione. alberti, i-108: queste e simili persuasioni.
giusto rèdita le pene del colpevole. alberti, ii-277: qude stolto non sente
essere introdotto in giudizio. d'alberti [s. v.]: '
altro, come dire uno scacchiere. alberti, iii-30: diconsi proporzionali quelli triangoli
del vostro parentado. -preordinato. alberti, i-300: chi e'non poterono a
proposta (un accordo). alberti, i-51: che diremo noi di quel
. ant. preposto, anteposto. alberti, 3-44: * che ', proposto
la pri- maia singnificazione. f. alberti, lxxxvtii-i-121: venne [cristo]
luogo, da una posizione. alberti, i-217: gli antichi dicevano che gli
-rifiutare e respingere un comportamento negativo. alberti, ii-206: tu vendesti il servo tuo
, repressione (dell'ingiustizia). alberti, iii-286: siccome a difensione della giustizia
a forma di prosciutto. d alberti [s. v.]: '
l'aveva condotto a tal principato. alberti, 320: in questo modo spererei
landino, iv: dove lascio baptista alberti, in che generazione di dotti lo
come dai prospettivi vien dimostrato. r. alberti, l-iii-220: pietro della francesca dal
ed è acconcio più a tagliarsi. alberti, iii-38: così io questo osservo
. ampliare, accrescere, estendere. alberti, 1-9: chi conoscerà l'industria,
al suolo, prostrare, abbattere. alberti, i-277: bisognavavi chi interpellasse e arrestasse
-con sineddoche. antonio degli alberti, xxxix-ii-138: a donna cor protervo
si oppone a deuterocanonico). d alberti [s. v.]: '
sia né truovi memoria. f. alberti, lxxxvtii-i-77: questo ser goro afferma
. vasari, i-89: leon battista alberti, il quale fu il primo che cominciasse
longa prova de le cose vane. alberti, 247: tu sai, lionardo,
non sapea più che si fare. alberti, ii-279: sono gli animi e mente
or bene, come faremo? ». alberti, i-31: le ricchezze sono riputate
te? perche a te? ». alberti, ii-33: vostri lacci e legami
, debbono confessare avanti lo ricevino. alberti, iii-96: i nostri membri fanciulleschi
debile providdimento quello di messere benedetto degli alberti, né meno utile ad conservactione dela
molti altri ministri provvisionati. t. alberti, 203: in dette cappelle da tutte
dei fratelli con la vittoria. t. alberti, 19: alli 16 detto,
prudenti che lodati dalli non prudenti. alberti, i-53: qual prudente non giudica
fa scongiurando l'anime de'defunti. d'alberti [s. v.]:
copiosa di saliva per bocca. d \ alberti [s. v.]:
qui / chi non toma purello. alberti, i-33: stolti, che poco stimano
ipugnadori / msan dionigi con reali onori. alberti, ii-146: dicono che erodes fu
(un sedile). alberti, i-iv-385: il zoforo sarà come la
nostre colpe duro e giustissimo punitore. alberti, i-224: la disonestà dispiace a
punizione e per la stimulazione l'acume. alberti, i-29: chi o per avarizia
, sm. bulino. d alberti [s. v. accennare):
antichi matematici e ancora el mio battista alberti, il quale n'ha sotto brevità trattato
li termini della linea sono punti. alberti, iii-114: el punto dicono essere quello
tenne assai bene in punto. t. alberti, 135: sta sempre oculato
e più grasso, è subito infìato. alberti, 414: ove tu puoi tenere
silvestre apparve nel bel viso. f. alberti, lxxxvui-1-125: con gran quiete el
mercé della villania della sua putidissima lingua. alberti, i_3$2: quello che tu concederai
caldo ritenuto dal grosso. t. alberti, 27: alli 24 detto camminassimo sempre
; consumarsi, intristire; snervarsi. alberti, ii-166: tu così vedi e'cordogliosi
. donna di malaffare. f. alberti, lxxxviii-i-102: e'c'è pasto da
d'essi angoli così s'appellano. alberti, 2-57: mutato l'andare de l'
che sieno, ail'intomo. t. alberti, 67: per questa [porta
tu debbi sempre avere in te. alberti, ii-203: ora qual ignobile artefice
qual io intendo indarno non essere ministrata. alberti, i-268: noto animale el coccodrillo
, uccelli, pesci ed altre qualunque. alberti, 3-60: introduconsi nuovi nomi o
pos- sesse vegnire sovra de loro. alberti, i-347: l'uscio di qualunche
-estensione, superficie. alberti, iii-16: quantità si chiama ogni spazio
tempo di doverla trarre daltamari- tudine. alberti, u-125: daremo al corpo quantunche bisogna
a 0, 38). alberti, i-195: cercherei comperare la possessione
quello della quassia amara. d'alberti [s. v.]: '
disus. quarticroma, biscroma. d'alberti [s. v.]: '
lisimachia, nummularia. d alberti [s. v. quattrinaria]:
erba quattrina; nummularia. d'alberti [s. v.]:
è forzato a spender molto. d'alberti [s. v. bacio]:
sei non è raccolta. f. alberti, lxxxviii-i-145: e1 quatro e 'l
7. parsimoniosamente. t. alberti, 101: essendo avarissime, [le
questa quaresima in qualche luogo solitario. alberti, ii-220: per la bontà l
al nocchier de la livida palude. alberti, 2-54: a quegli antiqui..
di una malattia. paglini [d'alberti]: potrà nelle femmine...
a un nobile uomo chiamato cremete. alberti, i-13: non vi potrei con
. riparato, aggiustato. d'alberti [s. v.]: 'raccomodato
da lui in sul battuto pervenne. alberti, iii-166: ponete il vostro instrumento
carli, de'calandrini, de'maestri alberti..., de'proemi, delle
insieme; unire. f. alberti, lxxxviii-i-115: calamai, penne e inchiostro
memori ne diventan tremuli. f. alberti, lxxxvtii-i-111: barba ha canuta e la
..., racrescendo le gabelle. alberti, iii-259: proverbio delle astute mamme
in attenzione del momento di partire. d'alberti [s. v.]:
tenera e più plasmabile una materia. alberti, ii-135: la mano compremendo radolca e
radicarsi (l'odio). alberti, 1-332: l'odio ne'primi suoi
. sdegnarsi (una persona). alberti, iii-215: l'amante sospettoso, quanto
, riunirsi, raccogliersi. t. alberti, 74: in questo divano, che
fiore simile al radiccio salvatico. d alberti [s. v.]: '
(cfr. lapsana). d alberti [s. v.]: '
radice. gabinetto di fisica [d'alberti]: concrezione radici- forme.
forze, ristabilirsi in salute. alberti, iii-197: a questi dì in villa
e nella ragana o dragone marino. d'alberti [s. v.]:
gracidio forte e caratteristico. d'alberti [s. v.]: '
averla, in lombardia ragazzòla. d'alberti [s. v. velia]:
gli manda a concorrere. r. alberti, l-iii-208: volendo il pittore dipingere
che. tti dà exemplo d'umiltà. alberti, iii-46: con regola e arte
genovesi di loro ragione. t. alberti, 100: delli altri [garzoni]
lavoro. -modo, maniera. alberti, iii-56: dico composizione essere quella ragione
(detta estrema ragione). alberti, 2-88: conviensi tenere certa ragione circa
quello che fa suoi fatti con ragione. alberti, 373: dissi io alla donna
m'à levao ogni dubio de mente. alberti, i-17: debbono e'capi d'
, accumulato. c. bartoli [alberti], 3-5: li antichi fecero opere
e con sassi ragunaticci. idem [alberti], 8-2: in un terreno ragunatìccio
lato smusso della rasiera. d alberti [s. v.]: '
cuscinetto. c. bartoli [alberti], 7-12: sotto la punta del
spinta andrà dove tu vorrai. d alberti [s. v.]: y
(contrasti, guerre). alberti, ii-43: poi si volse strana,
darei d'una scure. f. alberti, lxxxviii-i-112: non cade, ma
in torno. t. alberti, 148: finito il desinare o la
, con acerbissimi soffiali e alitali. alberti, iii-252: ciascuno si riposa: tu
rammendasse la nostra invecchiata ne'peccati. alberti, 1-17: debbono e'capi d'
e mi rammente la mia dura sorte. alberti, 1-108: sarà utile rammentare a'
saviamente, provediate al nostro onore. alberti, 1-12: amplificate la fama di
e ascoltate a quello e'passati nostri alberti, uomini studiosissimi, litteratissimi, giudicavano
acciocché i ramuscelli non si dannifichino. alberti, ii-35: io ho visto ausello /
, adunco. l. alberti [g. f. pico della mirandola
una tenaglia. c. bartoli [alberti], 6-8: la forma di essa
germinare (un seme). alberti, 1-57: a chi scamozza il tronco
lepre, la ranella e 'l cornilo. alberti, ii-q2: e'populi chiamati obderite
gore de cristo in ogne parte. alberti, i-266: vespasiano cesare..
. e dial. rafano. alberti, i-362: sdegnano e'pampani il rapano
e dove negre. c. bartoli [alberti], 3-16: sono alcuni che
orlando e fello tutto istordire. p. alberti, lxxxviii-i-139: aprasi mongibello e del
altro modo uomini disutili alla battaglia. alberti, 277: che contentamento arà colui il
di siena ci gridava morte addosso. alberti, ii-233: l'omo pravo..
altra). c. bartoli [alberti], 7-5: in uno animante il
-trama rada di un tessuto. alberti, iii-54: qual velo pongo tra l'
-non raro: spesso, frequentemente. alberti, 1-1 * 3: non raro solea
di canaria detta da'fiorentini raspa. d'alberti [s. v. or ciglia
, ricostruirne le parti danneggiate. alberti, 1-196: il contadino...
. mettere in serbo; riporre. alberti, 349: poi che. lla donna
d'amare la donna che avete prisa. alberti, ii-146:
funzionalità (il corpo). alberti, 1-118: la donna...
, con discrezione, con moderazione. alberti, iii-268: io... sono
quale comportamento si recede. f. alberti, lxxxvhi-i-88: così m'ha giunto amore
5. prov. f. alberti, lxxxviii-i-84: l'etcetere son fatte pei
, cioè e'razzi visivi antedetti. alberti, iii-14: affermano [i filosofi
razzi: radialmente, a raggiera. alberti, i-215: voi vedete el ragio quanto
che può sfiorare la pedanteria). alberti, 321: se cosa fosse ascosa sotto
iii-24-316: questa volta, giacché il signor alberti è recidivo, io per amore.
); citato, menzionato. alberti, 3-45: gli articoli hanno molta convenienza
faccendo le bestie fuggire. f. alberti, lxxxviii-i-58: il tempo..
fiorite e redolente mi fate participe. alberti, i-199: neanche il verno si
corso d'acqua; gorgo. alberti, iii-159: ancora l'acqua rode sotto
negativo mutamento repentino della sorte. alberti, ii-174: la fortuna per sé,
. figur. rimuginare nella mente. alberti, ii-135: aristotile negava essere opera d'
a una percossa senza rompersi. alberti, i-50: e'teschi de'persi con
è amato tra qualunque gente egli dimora. alberti, ii-244: reggi quella fatica con
nel comportamento, nelle azioni. alberti, 378: chi per tempo e con
accostumata e che non vivono politicamente. alberti, 367: il poco senno di chi
. figur. acuire un dolore. alberti, 1-42: questa pena pare data a
le demonia colle cogitazioni della vanità. alberti, 1-58: chi non teme dio
. -lealtà, onestà scrupolosa. alberti, 282: a me mai parrebbe da
con grande reverenza vel mise dentro. alberti, 340: tenni le scritture..
.: maleodorante. f. alberti, lxxxviii-i-99: concluson tutti, se l'
il corpo (il braccio). alberti, iii-70: stieno alcuni ritti e mostrino
da lui se morte spenga sua figura. alberti, 345: riputai meno pericolo tenere
sono più remoti e più robusti. alberti, 1-8: le barbare na
giusta dannazione per la sua malvagia operazione. alberti, i-23: vostro officio, o
-anche in un contesto figur. alberti, ii-157: dicono che nulla si truova
-con metonimia: lenzuolo. antonio degli alberti, 2-73: coniugnendo l'uno e l'
con la forza delle armi. alberti, i-325: grandi e piccoli, maschi
; indigestione. f. alberti, lxxxviii-i-99: l'omor flematico / misto
da una tale organizzazione istituzionale. alberti, 5: cerchisi le republice, pongasi
reputava la gloria altrui sua infamia. alberti, 1-54: né mai nave si potrà
uomo di schiatta reale amata fosse. alberti, 2-114: noi... ci
e della nputazion mia. t. alberti, 120: vi sono anco di quelli
latin. quieto, tranquillo. alberti, i-104: con questa felice recordazione compenso
credette essere flagellato ingiustamente. f. alberti, lxxxviii-i-64: passa pur colle belle
. figur. conciso, stringato. alberti, i-328: dilettommi in tanta copia di
vino bollente e turisi che non rispiri. alberti, iii- 147 questi fondi e questo
secondo il tuo bisogno. l. alberti [g. f. pico della
, che spingono; calca. d'alberti [s. v.]: '
se medesimo non resta d'arricchire. alberti, iii-214: voleva, non voleva,
o fare restio). f. alberti, lxxxviii-i-83: so tener groppa e briglia
racconto, di un insegnamento. alberti, 330: di questi vostri ricordi,
altri, gli estranei. f. alberti, lxxxviii-i-62: parlami schietto e scorto /
così intorno della mensa tua ». alberti, ii-140: convienci resummere una delle divisioni
organo vegetale). saccenti [d'alberti]: poponi arancini, / retati e
giordani, x-73: nella lettera dell'alberti... noi troviamo solamente prolissità
ferro). d'alberti [s. v.] 1 retrattorio
di un fenomeno). f. alberti, lxxxviii-i-115: retrogrado natura farà il
partic.: retrobottega. t. alberti, 74: la stanza nominata divano pubblico
). f f alberti, iii-124: in una rettangula concentrica area
quattro volte. note al malmantile [d'alberti]: i nostri antichi che
chiama il 'metodo inverso delle tangenti d'alberti [s. v.]:
abile ad parar le reccze. f. alberti, lxxxvili-i-108: come pesci a rezza
febbre o agitazione o fatica. alberti, 2-104: eravi... uno
rialzato che in sé hanno. d'alberti [s. v. l: '
sm. tess. comandolo. d'alberti [s. v.]: '
-danneggiato dall'uso di sostanze caustiche. alberti, i-225: la guasteresti [la statua
. a. cocchi [in d alberti s. v.]: diversi altri
a. cocchi [in d \ alberti s. v. riattare]: le
al luogo di partenza; rientrare. alberti, 5-233: 1'mi pensava volteggiar quest'
l. alberti, lxxxvtii-i-142: d'ipolito presto inamorò /
g. del papa [in d alberti s. v.]: per le
. bucare di nuovo. d'alberti [s. v.]: 'ribucare'
ritorno o all; arretramento. alberti, iii-252: poi che tu pur bene
un braccio, una mano). alberti, 1-157: alzò su gli occhi insieme
tante ricadìe e viluppi sanza bisogno. alberti, 1-81: s'io a te ho
-milit. riserva. d'alberti [s. v.]: 'arme
una notevole accuratezza tecnica. alberti, 316: -come la terresti voi vestita
. -vezzegg. ricamuzzo. alberti, ni-204: con sue perucchine, frastagli
ricercata di bastone. fagiuoli [d'alberti]: gli ho col manico della granata
-accogliere presso di sé concedendosi carnalmente. alberti, ii-377: lais corinzia sopra l'altre
1435 io promissi a francesco altobianco degli alberti, posto che assente è a bonifazio
abisso fussino aperte per vomacare acqua. alberti, 1-167: ha'tu mai posto mente
che uanno non ne debbi aver ricolto. alberti, 300: vorreste voi campi da
n'aveva ogni anno un porco. alberti, i-247: a me sarà più
-anche: fare personalmente conoscenza. alberti, 1-17: debbono e'capi d'una
recordazione del forestiere d'uno dì. alberti, iii-254: in te mai non mancheranno
di quelli che si chiamano ricordini. d'alberti [s. v.]:
della donna, abbi a mente. alberti, ii-272: crederotti, seguirò ricordi,
nuovamente a cozzare, urtare nuovamente. alberti, 5-233: eccomi ancora ricozare a scoglio
è sua franchezza e suo recreamento. alberti, i-181: che recreamento arà colui al
chiacchierare, giocare, scherzare. alberti, i-71: né credere...
cominciasse appena a velar l'occhio. d'alberti [s. v. j: 'ridestare'
ant. chi scrive opere comiche. alberti, ii-74: se forse mi dilettano e'
, arditamente eziandio le maggiori commettiamo. alberti, 1-108: sarà utile rammentare a'giovani
collegiale, di un'assemblea. alberti, i-172: li fu donato grado e
quale, fondato e principiato da'nostri alberti, sempre fu ogni sua dignità e
mio ridotto / eravam già venuti. alberti, ii-121: alle tempeste del verno ne
bandiera loro bandiera uno grande albero. alberti, 1-23: né sarei mai.
e tinfiammazione e la cagione. d alberti [s. v.]: 'rievacuare'
basso, ma perché e occulto. alberti, 1-144: gli essercizi, e'quali
fase di lavorazione. d'alberti [s. v.]: 'rifinito'
fortificarsi nell'animo. f. alberti, lxxxviii-i-58: molto ben si rifranca /
pertanto per la rifusione alla fornace. d'alberti [s. v.]:
comportarsi in modo irreprensibile. f. alberti, lxxxviii-i-61: e'rigan ritto / quanto
, rifuggire, aborrire il male. alberti, 1-20: ivi non era inimistà fra
gioia scritturata o righettata degli antichi. d'alberti [s. v.]:
rigidità di certe linee. r. alberti [in civiltà delle macchine, 76]
. p. de'bardi [d'alberti]: gallo così di fieri artigli armato
(il respiro). f. alberti, lxxxviii-i-iii: barba ha canuta e la
, inturgidito. f. alberti, lxxxvtii-i-112: pel gran peso che carica
la carica nei cannoni. d alberti [s. v.]: 'rigualcatoio'
-attuare una stretta sorveglianza. alberti, i-i7: debbono e'capi d'una
dove esse discipatrici desiderano d'essere. alberti, 265: delle cose care dobbiamo esserne
misura, anche monetaria. f. alberti, lxxxviii-i-145: el quatto e 'l tre
rilievi le pene non è presente. alberti, iii-226: ne oro né gemme né
consiglio, fu condannato per invidia. alberti, i-217: gli uomini hanno da natura
e rinchiuso e ultimo in israel. alberti, 300: accioché i miei rimanenti
le sarà più malagevole a rimanersene. alberti, iii-242: potrò io che mai
amante è così lunge. l. alberti [g. f. fico della mirandola
il valor di vaso in vaso. alberti, i-5: queste armi medesime invittissime,
vedine qui rimaso un mi- colino. alberti, 1-298: a tavola el vide,
è sodrawissuto, superstite, erede. alberti, 1-5: queste armi medesime invitissime,
colpisce di rovescio le vele. d'alberti [s. v.]: 'rimbatto'
riacquistare baldanza. moniglia [d'alberti]: questa speranza di ringiovanire, /
fammi rimbucar sotto ogni scheggia. f. alberti, lxxxviii- 1-66: né smozzicate code
ch'è di piombo e disamora. alberti, i-39: giudichi poco savio chiunque
. 5. medicare. alberti, i-170: per rimedire e sanare il
agitare, turbare, commuovere profondamente. alberti, iii-226: quanto più cercherai conoscere le
vilissimo uomo, timido e rimesso. alberti, 1-63: tutto il dì pruova
, alessandro rimise di farli guerra. alberti, 1-8: le barbare nazioni,
allo svolgersi di un evento. alberti, iii-254: né meno, se io
alle persone imbarcate. t. alberti, 5: vennero li ammiragli con le
affanno, preoccupazione. f. alberti, lxxxviii-i-147: io son pur fuor di
sostanza densa e untuosa. alberti, 356: tu la sera la lavassi
lmdietro, ritirarsi; icalcitrare. alberti, ii-26: come un giovenco mal uso
altro strumento da taglio. d alberti [s. v.]: 'rinacciaiare'
, e ella fu contenta. f. alberti, lxxxvtii-i- 143: mordi e
comportamenti tipici di tale età. alberti, ii-179: lelio e scipione sul lito
, con raggiri. f. alberti, lxxxviii-i-77: maestro marian s'è fatto
. nobilitare, elevare spiritualmente. alberti, 1-18: la inerzia e desidia inrustichisce
. prov. serdonati [d'alberti]: 'il fiume non ringrossa d'acqua
di pioggia. segneri [d'alberti]: io vorrei prima sapere..
o sgomberato d'italia. t. alberti, 16: lo condussero [il figlio
lieto o meno tristo di antonio degli alberti, 2-23: la colpa è tua ornai
resa dei conti. f. alberti, lxxxvui-i-50: parti bella civanza? /
sperimentato (una situazione avversa). alberti, 11-88: e'casi avversi spesso rintoppati
, rigirato su se stesso. alberti, iii-78: forse facendo io, quale
andò a monacarsi nel 1188. t. alberti, 28: vi è una
(una soluzione acida). d'alberti [s. v.]: 'acqua
e quella ripensa e riguardollo e rafigurollo. alberti, i-170: il tempo quanto e
che mai te ne puoi dare pace. alberti, i-161: agiugni...
insistere di nuovo sugli stessi argomenti. alberti, 405: quelli e quali sono in
l'adornamento e t riporto. d'alberti [s. v.]: libri
riposato, e rade volte parlava. alberti, ii-327: gli altri mariti,
lungo servigio domanda il riposo. d'alberti [s. v.]: 'dare
per appoggiarvi il mantice. d'alberti [s. v.]: 'riposo'
-con allusione oscena. f. alberti, lxxxviii-i-102: e'c'è pasto da
tossa / mi volse in dura selce. alberti, iiì-233: chi non può servire
tegno a valenza. magalotti [d'alberti]: potendo voi a quest'ora aver
corsa a cui hanno partecipato. d alberti [s. v.]: 'ripresa'
sbarre di un'inferriata). d'alberti [s. v. ferrata]:
denari ripresi). baldinucci [d'alberti]: comprando quantità di stampe devote
. e e f. alberti, lxxxviii-i-64: chi in bisogno si truova
continuando a sopportare la fatica. alberti, i-176: mai mi lascio stare in
cor scul- pite cum mirabil scampo. alberti, iii-233: convienti spesso ripregare benché
de la terra che allogamo a dino alberti, de la vangatura, s. xi
non senza infamia di lucullo edile. alberti, iii-215: dicovi, fanciulle,
bene esercitato (l'ingegno). alberti, iii-100: l'ingegno mosso e riscaldato
un corpo sottoposto a sfregamento. d alberti [s. v?]: riscaldo
organiche ammassate o immagazzinate. d'alberti [s. v.]: 'riscaldo'
la lana sgrassata. d'alberti [s. v.]: 'risciacquatóre'
il posto migliore. f. alberti, laxxvtii-i-84: chi sa giucolar me'del
6. evitare. f. alberti, lxxxviii-i-119: canzon, convienti aver
scorta (e anche risparmio). alberti, 377: qualunque altra cosa non buona
voi possiate avere esca da vivere. alberti, iii-278: non volere essere ad un
non a l'effetto. r. alberti, li-iii-235: si degni accettar questo
estens.: considerato, esaminato. alberti, iii-275: essendo già leonora d'anni
questo colore è tossico proprio. f. alberti, lxxxviii-i-143: carco di male carni
di cordialità, di seduzione femminile. alberti, ii-35: ho visto inserta / fra
futuri (il denaro). alberti [manuzzi]: non sa quanto è
alla magnifi- cenzia de questa novitate. alberti, i-21: debbano e'giovani riverire
graveda in 7 mesi. t. alberti, 27: lo passassimo [il fiume
mi racordo che abi facto. l. alberti [g. f. pico della
, la filosofia). l. alberti, [g. f. pico della
proprio effetto d'imperfezione. l. alberti [g. f. pico della
carte dello stesso seme. f. alberti, lxxxviii-i-64: passa pur colle belle,
replica con insolenza. serdonati [d'alberti]: egli è rispondièro. alfieri,
resolutiva. note al malmantile [d'alberti s. v. rettificare]: i
e ristudiare). magalotti [d'alberti]: tornando al gelsomino, gli dichiaro
passato fu ritagliato. t. alberti, 116: nel primo odà entrano tutti
ritemi la scomunicazione, tu menti. alberti, iii-254: tu non in tutto
una parte di un macchinario. alberti, iii-232: il nocchiero, se mai
le due facciate. d alberti [s. v.]: 'ritirazione'
-riconvertire. t. alberti, 18: convinceva costui in cristianità per
griecia fecende gran solazo. antonio degli alberti, 1-49: vuol ch'io sia
i lasci e tutte altre cose. alberti, 1-68: vorrei io vedere e'giovani
, dura, acerba e ria. alberti, i-241: li dissi come il
riferimento alle insidie della sorte. alberti, ii-174: la fortuna per sé,
completare ed amare le cose celestiali. alberti, 264: a voi crederrò io,
lo popolo et comune di firenze. alberti, i-17: non e solo officio del
dio ch'è sordo e muto. alberti, iii-211: io mai me saziava molto
cosa pare impedire o ritardare loro volere. alberti, i-21: debbano...
del corpo). l. alberti [g. f. pico della mirandola
, orizzontale (una superficie). alberti, iii-28: dico delle superficie alcuna essere
suo tesoro e possessione fece comune. alberti, 1-196: vorrà il contadino che tu
. g. del papa [d'alberti]: piccoli canaletti costituenti la cute
fior fa maggio adomare. t. alberti, 8: vedessimo quel luogo assai
acqua per rivoli o per solchi ordinati. alberti, 1-200: avete leggiadrissimo spettacolo rimirando
-ritornare in superficie, a galla. alberti, iii-146: la galla tirata dal piombo
di deferenza. -anche sostant. alberti, i-351: ben sapevo io che 'l
e solo iddio volere e desiderare. alberti, 1-22: se dell'avere, del
, il cui nome era muscacchio. alberti, i-49: né acade per ora referire
formazione fisica e intellettuale). alberti, iii-201: niuna età più si truova
audace, baldo, prode. alberti, i-217: e l'animo dell'uomo
rodimento d'animo e grave molestia. alberti, 242: al continuo abita in
commissione, lettera rogatoria). d'alberti [s. v.]: 'rogatorio'
agg. romanzato. magalotti [d'alberti]: né a nessuno ha mai preso
vuole, ardentissimamente si muove dio. alberti, 5-243: morte sia quella che mi
altra femena cha cum toa muiere. alberti, i-125: quella utile alla famiglia antiqua
ponendo ogni cosa a sacco. t. alberti, 9: alli 7 detto,
.. / e nel volto rosellìa. alberti, 1-35: mi pare questa età
rosso, tinto di rosso. alberti, 2-101: se ivi dipignierai diana guidi
parte del pesce rosto. t. alberti, 156: dall'egitto ancora hanno gran
: premio di rottamazione. g. alberti [« la stampa », 3-i-1988]
l'un con l'altro guerreggiando? alberti, 1-158: stanotte molto si riposò
[-72: archi rovesci furon proposti dall'alberti per consolidare i fondamenti degli edifici.
parte cercando qualcosa in ogni angolo. alberti, 341: io vego alcuni e quali
-inabile, inetto. alberti, i-50: alcuni per veemente essercizio sono
di una superficie, scabrosità. alberti, ii-273: l'arme ben pulite e
importanti o urgenti. l. alberti [g. f. pico della mirandola
tempesta (il mare). d alberti [s. v.]: 'rubbolare'
v.); voce attestata dal d'alberti nel fagiuoli. rubbóne, v
, / fi- lippa bella degli alberti nata. -rubino artificiale o ricostruito
raccoglie inacqua riscaldata. d'alberti [s. v.]: 'ruffiana'
-decaduto (una famiglia illustre). alberti, i-3: ah! quante si veggono
il figliuolo non castigato riesce ruinoso. alberti, ii-374: a chi inconsiderato e
facce scintillanti / rota industre figurò. d alberti [s. v.]:
scricchiola sempre la più trista mota. d alberti [s. v.]: 'la
dai gallinacei. segnen [d'alberti]: lo sparviere ammaestra i suoi figliuoli
-sfregare con le unghie, grattare. alberti, iii-260: questa medesima, quale tu
di fiorini secento d'oro. l. alberti [g. f. pico della
l'antico rustico eleggere e pigliare. alberti, 304: inségnanti e rustici non poco
. persona villana, zotica. alberti, ii-249: dico a quello rusticóne allevato
ugner subito con olio rutato. d'alberti [s. v.]: 'olio
ruzzando la sua bella cucciola. f. alberti, lxxxvtii-i-103: vedrai che 'l ronzin
. -anche sostant. f. alberti, lxxxviii-i-85: a nessun piace il ruzzar
spedale., forse dei u'alberti [s. v.]: 'ruzzolare'
. r. cocchi [d'alberti]: ruzzolati giù dalle scale.
preparano insetticidi e antiparassitari. d'alberti [s. v.]: 'sabadiglia'
teneva periodicamente il sabato. d alberti [s. v.]: 'sabbatina'
, che è nel fosso. d alberti [s. v.]: diconsi
-parte posteriore di una fornace. d alberti [s. v.]: 'sacca'
in stato di suppurazione). d'alberti [s. v.]: 'far
di cultura e di erudizione. alberti, ii-264: in altro sta il vero
avido di beni materiali. f. alberti, lxxxvtii-i-90: questi gabbadei...
giurata; fargli prestare giuramento. alberti, [crusca]: conciossiacosaché tu puoi
per mallevadori parenti e patrini. l. alberti [g. f. pico della
e fue gravemente ferito da loro. alberti, i-50: non sono eglino pure
alpina o piovanello pancia nera. d alberti [s. v.]: 'sagginale'
o dalle disavventure altrui. d alberti [s. v.]: farsi
a un compratore. fagiuoli [d'alberti]: la nostra provision...
dire sconce parole per istizza. l'alberti ha sacrare in questo senso, da cui
salume; piatto di salumi misti. alberti, 377: se tu manometti il vino
grasso, spesso anche umido. d alberti [s. v.]: 'salciaia'
neente del saldo o di stabilità. alberti, i-26: niuno sarà più in alta
bene o male. f. alberti, lxxxviii-l-56: proverbio è comun detto,
/ mettavi dentro uno staio salma. alberti, ii-270: e1 pesce nato in
sociali o professionali. f. alberti, lxxxvhi-i-85: fa'pur che dal dover
con l'asta e triplo. alberti, i-50: non sono eglino pure tra
corso d'acqua). alberti, 313: quelli fonti e rivoli chiari
la cui abitazione ci si reca. alberti, 404: salutatori, lodatori, assentatoli
ricevendone in cambio una ricompensa. alberti, i-73: cesare... rispose
perché comincia a quel modo. d alberti [s. v.]: 'salutazione
a un'immagine sacra. r. alberti, l-iii-228: coloro che dicono bastar l'
offre protezione, sicurezza, tranquillità. alberti, i-104: prometto alla pazienza e fortitudine
caso di naufragio. d'alberti [s. v.]: 'salvaggio'
in salvamento. -integrità morale. alberti, 1-53: dimmi, adovardo, quale
a salvaripa). d alberti [s. v.]: 'salvaripa'
scostossi sana e salva da quella isola. alberti, i-40: ad altea..
di salvo porto mettersi in tempesta. alberti, i-413: se voi avessi il
, alle sue opere. l. alberti [g. f. pico della mirandola
ant. forziere. t. alberti, 171: ha il re appresso queste
delicato. - anche sf. d alberti [s. v.]: 'sangermana'
a le sanguinolenti tue rapine. l. alberti [g. f. pico
, 2-413: 'sanguisòrba': pimpinella. d alberti [s. v. j:
sano, rimettersi in salute. alberti, ii-172: era una consuetudine che gl'
vanno inseriti? fagiuoli [d'alberti]: presi a caso la bibbia e
, sancto nicolò e sancta chiara. d'alberti providente; e nel tutto insieme di ciò
grande idea della sua maturità [dell'alberti]. 5. ant. bigotto
s'accostò e l'òmero m'offerse. alberti, ii-147: tu voglio, scrisse
da sargia-, voce registr. dal d'alberti che lo attesta in baldinucci.
e dall'onde ci sono state tolte. alberti, i-54: né mai nave alcuna
3. diavoleria, stregoneria. d alberti [s. v.]: 'sataneismo'
pensiero, di azione. f. alberti, lxxxviii-i-117: ché se lor [dei
, ma più tosto grave. f. alberti, lxxxviii-i-100: che 'l satollo al
alla massima concentrazione possibile. d \ alberti [s. vj: 'saturare': far
ma de giudaica setta son cernuti. alberti, iii-277: in breve tempo [
ant. ferito, piagato. alberti, ii-172: quanto mi sollievano, niccola
, stalliere. t. alberti, 36: si narra dei beglerbei,
salamone fu il più savissimo uomo. alberti, i-39: giudichi poco savio chiunque
. -saviòlo. l. alberti [g. f. pico della mirandola
delle malattie polmonari. f. alberti, lxxxvtii-i-92: gli occhi vi colan su
cor d'altro ornai diletto prende. alberti, i-89: vecchi...,
comportamento e nel modo di esprimersi. alberti, i-63: tutto il dì si pruova
sbardellati! -con sineddoche. alberti, ii-150: doma questo tuo animo sbardellato
per sospendere un paranco. d alberti [s. v.]: 'sbirro'
eccogli un messo del re. d alberti js. v.]: in marineria
sono licenze coteste da permettersele il signor alberti e il signor rizzi nella sbracataggine delle
carducci, iii-24-306: ecco il signor alberti a sbraitare come un onesto facchino:
di forza (un sentimento). alberti, ii-37: né par che mai si
in un intento. f. alberti, lxxxviii-i-75: chi vi vegghia interrompe,
ogni costo. f. alberti, lxxxviii-i-128: o donne, per foian
, rigido, rigoroso. t. alberti, 114: è [nel serraglio]
. coprire di ingiurie. f. alberti, lxxxviii-i-75: comodi propri e segreti ridotti
-con riferimento a satana. l. alberti [g. f. pico della mirandola
l'operazione di battitura. d \ alberti [s. v.]: 'scacciata'
. passo scacciato: scacciata. d'alberti [s. v.]: 'passo
riuniti in un medesimo nucleo familiare. alberti, i-191: vorrei tutti i miei albergassero
membri i miei gravi abbracciamenti non iscalfiscano. alberti, i-59: se 'l fanciullo arà
ripetuti passaggi, comprimere, calpestare. alberti, i-198: pianterei molti e molti alberi
non curare che para cosa soza. alberti, i-57: come a chi scamozza il
altro. questo vocabolo, registrato dah'alberti, che lo ha tolto da non so
i tuoi beni e onori e utili! alberti, i-116: puossi riputare felice marito
lavorarlo per la conservazione. d alberti [s. v.]: 'scapare'
che è l'estremità superiore. alberti, 1-iv-377: la colonna tuscanica debb'essere
.: fare atto di sottomissione. alberti, 274: che vedi tu da questi
di scarico). lami [d'alberti]: fosso di scolo e di scarico
(lychnis chalcedonica). d alberti [s. v.]: 'scarlattèa'
si sciolgano dei lor legami. f. alberti, lxxxviii-i-61: tal c'ha ancor
-acer. scarpettóna. fagiuoli [d'alberti]: certe scarpettone / grosse, con
. 10. prov. alberti, i-160: quello proverbio de'nostri contadini
gomene di corrodersi. d \ alberti [s. v. j: 'scarsellame'
scartocci: deridere, burlare. d alberti [s. v.]: 'appiccare
ve id est la scarga. d alberti [s. v.]: 'scarza'
dalle casse. baldinucci [d'alberti]: per ritrovarsi presente alla scassatura
(l'anima). f. alberti, lxxxviii-i-108: la straccurata mente, che
loro vizi e scelerità. l. alberti [g. f. pico della mirandola
nobilissima città diventò scelestissima. l. alberti [g. f. pico della mirandola
trattavano indegnamente e contaminavano. l. alberti [g. f. pico della
negligenza li favori e sussidi di natura. alberti, i-200: puoi in villa nasconderti
-vita scelta: comoda e agiata. alberti, i-118: la donna...
poco tutti i vinti l'abbandonaro. alberti, i-78: niuna paura può troppo
godeva; scadere di condizione sociale. alberti, i-124: le famiglie per essere divise
vantaggio dalle proprie azioni. f. alberti, lxxxvlii-i-115: calamai, penne e inchiostro
a quel momento tenuto nascosto. d alberti [s. v. j: 'levar
da altri etiopi, chiamati sceniti. d alberti [s. v.]:
- anche assol. antonio degli alberti, 2-44: poscia che morte la mia
che aveva nome sche- raggio. d'alberti [s. v.]: 'scheràggio'
, e 'n questo diventerai isperto. alberti, i-55: catone... non
dovero o da scrizzo ». l. alberti [g. f. pico
iperb.). serdonati [d'alberti]: 'morirsi di fame in un forno
arabeschi, tutto di ottimo disegno. d'alberti [s. v.]:
beltramelli, ii-145: 1 marchesi alberti appartenevano al più antico e schietto patriziato
la tua op- penione non lodo. alberti, ii-144: che credi tu, niccofa
prendergli a questo oficio non schiferemo. alberti, iii-72: chi mai credesse,
più degni ed eletto i meno sufficienti. alberti, ii-10: sotto il sol mi
e fervore religioso; bacchettone. d alberti [s. v.]: 'schiodacristi'
ongni virtù del corpo e de'nervi. alberti, 1-48: dicono e'fisici.
a modo d'acqua. f. alberti, lxxxvtii-i-99: burchio dolze amichevole, /
per risciacquarli o detergerli. d'alberti [s. v.]: 'sciabordare'
, gallinagó). d'alberti [s. v.]: 'sciacora'
note al malmantile [d'alberti]: 'andare a sciacquabarili': dicesi
la sciacquatura delle sue inguistare. d'alberti [s. v.]: 'sciacquatura'
fine è ai danno al prossimo. alberti, 243: anche passiamo il git-
in veste, scialacquato in costumi. alberti, i-110: sono tra le bellezze a
calore, ché è scialba e intirizzita. alberti, i-49: a'fanciul- letti più
rinsecchendo (una foglia). alberti, iii-24: veggiamo le fronde verzose di
non la vede, diventa ignoranzia umana. alberti, per i fini dell'azione, definiscono
-pronunciato in modo svenevole, languido. alberti, iii-263: eh, sì, [
presto a montare un albore. f. alberti, lxxxviii-i-65: quel che l'altrui
, leone): leontocebo. d'alberti [s. v.]: 'scimia
(un astro). f. alberti, lxxxviii-i-133: drizza'mi colà dove scintilla
.: scomposto, in disordine. alberti, iii-04: piacerebbe ancora vedere quelle tre
non si debba sciocamente lassare. l. alberti [g. f. pico
talvolta che scioccheggia. l. alberti [g. f. pico della mirandola
o vocalizzo. fagiuoli [d'alberti]: a'bei passaggi e scivoletti grati
perché ti facciano più uova. d'alberti [s. v.]: 'scodare'
tartaruga. note al malmantile [d'alberti]: come stanno le tartarughe dentro
7. bot. scifo. d'alberti [s. v.]: 'scifo'
torrente o configurano una cascata. d'alberti [s. v.]: 'scogliere'
mettersi nei guai. f. alberti, lxxxviii-i-69: parvi, donne, ch'
, riservargli dure prove e traversie. alberti, 5-233: così mi stracco indarno a
capitolo sopra la sposizione del genesi. alberti, i-285: queste... simili
l'altro è mistico e secreto. alberti, i-154: chi apressoli antichi non dico
separazione di elementi collegati. d'alberti [s. v.]: 'scollegamento'
un capo di abbigliamento femminile. d'alberti [s. v.]: 'scollo'
2-84: m'arrampicavo per scommessa su tuttigli alberti della campagna. p salari [« omnibus
infra- gne, tutte le scommove. alberti, i-332: come ne'templi antiqui
re di così fatto scompagnamento. d'alberti [s. v.]: 'scompagnamento'
scorretta e poi lo scomporre. d'alberti [s. v. j: 'scomporre'
raltre inutilmente scomposte ed ammucchiate. d'alberti [s. v. arma]:
falso nome di scienza. l. alberti [g. f. pico della mirandola
non fa altro che piagnere e lagnarse. alberti, anche: trucidare, uccidere.
piccolo, sgraziato e deforme. d'alberti [s. v.]: 'sconciatura'
. sbagliarsi, errare. f. alberti, lxxxviii-i-58: non si avvede / che
le venisse di chiunque vedesse o scontrasse. alberti, iii-260: questa medesima [donna
coperte di arbusti. d'alberti [s. v.]: 'scopaiola'
marzaiola (anas querquedula). d'alberti [s. v.]: 'scopaiola'
, benché molti lo dicono. d'alberti [s. v.]: 'scope'
. -indicare un luogo. alberti, 5-233: amor, che a nostra
di luogo quasi in uno punto. alberti, 5-233: s'io spando lemie vele
, e l'amo entro non scorge. alberti, i-61: stimi tu ora che
discernimento, capace di giudicare. alberti, iii-102: mai se non con ingegno
di quello che veramentesia bene. alberti, i-43: come uno buono e sollecito
in pubblico, minacciolla di repudio. d'alberti [s. v.]:
. -scontrarsi. t. alberti, 5: vennero li ammiragli con le
rebbe iscorrere la lingua a cotali cose. alberti, iii-193: molto studia la lingua
disposizione d'animo). alberti, i-63: stimo mi sarà licito potere
corretto fra una brigata di scorretti. alberti, i-43: niuno dubita ogni scorretto
gli animali macellati. d \ alberti [s. v.]: 'scortichino'
di questo corpo ch'è detto. alberti, iii-114: superficie appelliamoquella estrema scorza del
legnoso, di un frutto. alberti, i-198: costui ancora di puglia ebbe
di animale; guscio di crostaceo. alberti, ii-90: agli altri tutti animali sia
mez rito uscitone fuori. alberti, i-201: sia nostra opera fare,
. lontano, distante, discosto. alberti, iii-151: questa prima stella sarà dessa
abominevoli parole dice o fa atti. alberti, i-35: sai quanto sia nella inferma
. scotoma); è ripresa da leonbattista alberti prima del 1452 [ms. vat.
un aspetto policromo. d'alberti [s. v.]: 'screziatura'
reai gabinetto fisico di firenze [d'alberti]: schisto scrit -
officio di signori officiali della conducta. alberti, 346: tutte le mie fortune
anco soa penna era de fino ariento. alberti, ditto amador, quello
egli [zeusi] scrisse vergini ignude. alberti, iii-60: io scrivo uno cerchio
che la messa di natale ». d'alberti [s. v.]: 'scroccare'
'l ventre si possa bene sostenere. alberti, 1-196: vorrà il contadino che tu
. bocchetta di una serratura. d'alberti [s. v.]: 'scudetto'
]: le vivande degli scurri ghiottoni. alberti, ii- 236: chiamo scurri
-plur. rar. -e. alberti, ii-76: a qualsisia de'tuoi settatori
/ più de podere parlare con mi. alberti, i-92: metrodoro,..
veggendo che il soldano era vincente. alberti, 257: sono... operazioni
o sdegni tra gentili uomini fosser nati. alberti, 1-20: ivi non era nimistà
macchina, di un utensile. d'alberti [s. v.]: 'sdentare'
ant. dimenticatoio. fagiuoli [d'alberti]: fa'un po'che i conti
suono consonantico). d'alberti [s. v. sdoppiare]:
2. liberato dalla passione amorosa. alberti, ii-18: a che son io,
seccaggine, come gli era il filatoio. alberti, 11-335: ne'teatri, ne'
se- - seccùccio. alberti, i-49: vedilo come sieno e'fanciulli
dalla memoria, dalla considerazione. alberti, ii-96: ah, microtiro mio,
infermò e aggravòe malamente della persona. alberti, 270: ciascuno, quando le cose
o a sinistra in un parlamento. alberti, 280: se inmetterà a volere sedere
. per motivi religiosi; sobillatore. alberti, i-352: uno vizioso indomito, quale
un affresco per rimuoverlo. d'alberti [s. v.]: 'segare
nella sua seggia puose. l. alberti [g. f. pico della mirandola
in cui tali organi si riuniscono. alberti, i-172: li fu donato grado e
quale, fondato e principiato da'nostri alberti, sempre fu ogni sua dignità e
di tutti i malfatti e di tutta iniquità alberti, 1-88: crisippo, dottissimo filosofo
i lavori di cesello. d'alberti [s. v.]: 'segnatoio'
cuciture o motivi ornamentali. d'alberti [s. v.]: 'segnatoio'
ii-2 (4): beneto legname. alberti, ili-io: dico in principio dobbiamo sapemaravoglandose
sapere lo segreto dell'animo suo. alberti, i-221: e'secreti e le
-in relazione con il gerundio. alberti, 5-233: s'io spando le mie
/ la croce santa con amore dericto. alberti, ii-99: lasceremo noi seguitarli [
.. si è delle sue parti. alberti, ii-205: sino a qui anotammo
scudieri / per voler selvaggiume assai pigliare. alberti, i-52: ètt'egli manco utile
quanto è ogni possessione in semente. alberti, 301: che dite, gianozzo?
circolo e maggiore del semidia- metro-semicircolo. alberti, iii-122: in su una data linea
da una linguetta laterale. d'alberti [s. v.]: 'semiflosculo'
ammasso de'semi- fioretti. d'alberti [s. v.]: semiflosculoso
(una pezza araldica). d'alberti [s. v.]: 'semipotenziato'
lieve irregolarità. r. alberti [in civiltà delle macchine, 76]
di forma pressoché cilindrica. d'alberti [s. v.]: 'semiterete'
continuo, perenne, ininterrotto. alberti, i-283: di dì in dì muta
, il sempliciotto ». l. alberti [g. f. pico della mirandola
gioia, di serenità. antonio degli alberti, 2-55: canzon, mia vita non
caprate, sfociature e sgoraiate. d'alberti [s. v.]: 'sgoraiata'
noto offìzi caddero infruttuosi. d'alberti [s. v.]: 'sgradevole'
n. 6). u alberti [s. v.]: 'sgraffa'
vasi, con rompimento molto forte. alberti, i-50: e'teschi de'persi con
di un'arma da fuoco. d'alberti [s. v.]: 'sgrillettare'
v.). t. alberti, 72: il finimento [della lettiera
tettoia dei doganieri; f. alberti, lxxxviii-i-84: guardici ancor da goro e
, n. 3). d'alberti [s. v.]: 'sgusciato'
.: l'incavo ottenuto. d'alberti [s. v.]: 'sguscio'
qualità di quelli che la ricevono. alberti, ii-178: certo giova pigliare nuovi
in partic. le consonanti fricative. alberti, iii-255: pure, se forse vuole
fare la sibilléssa). d'alberti [s. v.]: 'sibilléssa'
di trascrizione). d'alberti [s. v.]: 'sic'
sido: la luna. antonio degli alberti, 2-35: quando il notturno sido,