cielo albeggiante. 3. che albeggia, che comincia ad apparire -anche al
. alfieri, 1-252: vedi: già albeggia; / e s'anco eterne qui
si dice arte. da quando albeggia in lui la coscienza, per tutta
pende, ed intorno al nero collo albeggia. 0. rucellai, 2-10-250: come
1113: mi trovo in un piano che albeggia, / tra il verde, di
. d'annunzio, ii-433: il ghiacciaio albeggia solo come un cammino che attenda /
puro. non balena, / non albeggia. idem, v-i-795: il destino
« si dirompe il cielo! / albeggia dio! piaudite con le mani,
alfieri, 1-252: vedi: già albeggia; / e s'anco eterne qui durasser
. stuparich, i- 212: albeggia foscamente sulle paludi. moravia, i-493:
de bosis, 76: o mondo che albeggia malcerto / sì lunge e sì presso
/ pende ed intorno al nero collo albeggia. gellati marini di forma
immagini / (entra la luce, albeggia, / cristo apparisce), or itene
, la coscienza della propria realtà sociale albeggia nelle manifestazioni pacifiste e non violente,
. pascoli, 26: di ninfe albeggia in mezzo alla ramaglia / or sì
piova in terra la imminente / luna, albeggia così che veramente / d'un gran
. turbo, / dove mista albeggia, / ignota fea di sé mirabil mostra
tal, lungo la via, / tela albeggia, onde godi in tuo pensiero.
, i-520: alle quattro, quando albeggia, vediamo passar sul ponte al gran