di tre anni, di millenovanta- cinque albe e tramontar di sole, tra una sveglia
cittadina. idem, 3-39: quant'albe nasceranno ancora al mondo / dopo di noi
quasi dolente bellezza profusa, mentre le albe eran umili e ritrose su quella terra
0. rinuccini, 2-20: questi l'albe e le sere / perde, cacciando
. chiabrera, 4-1-434: febo sett'albe ha rimenato appena. -l'alba dei
su le braccia un fascio di spine albe, incontrai nel vestibolo mia madre.
2-2-170: allor che de'porci d'albe zanne / i piccoli figiuoli, entrando
, aleggiando, nel tremulo biancheggiar delle albe. linati, 30-36: la donna
: una morbida pioggia, / d'albe, silenziosa / pioggia che su ogni cosa
albero e il piccolo uomo alternarono l'albe e i tramonti, chiusi in un cerchio
arsi orizzonti / sbuffano in faccia a l'albe aridi fumi. baruffaldi, 50
orizzonti / sbuffano in faccia a l'albe aridi fumi. parini, giorno, ii-288
anatrare che monta dal vallone come nelle albe selvatiche della nostra maremma quando si sta
abbondevol pace. montale, 129: albe e notti qui variano per pochi segni.
santissimo fu sciolto. montale, 129: albe e notti qui variano per pochi segni
a cavallo si partiva, nelle luminose albe di primavera e d'autunno, in
che passavamo così nella frescura delle albe già un poco brumose, seduti presso il
climi / dei grandi mattini / dell'albe senza rumore - /... /
densi climi / dei grandi mattini / dell'albe senza rumore i... i
mercato. piovene, 5-99: le albe precoci allungano la giornata, fanno accelerare
erano seimila lire. montale, 129: albe e notti qui variano per pochi segni
, 13: per un formicolìo d'albe, per pochi / fili su cui s'
prete aveva ancora la freschezza delle prime albe, quando lo spirito, lanciandosi a volo
climi / dei grandi mattini / dell'albe senza rumore, /... /
, / voli infiniti / e incantevoli albe, / io so, o cóco incatenato
16-iv-436: ho [le figure] in albe * materie coloranti ', in genere
montale, 13: per un formicolìo d'albe, per pochi / fili su cui
ne sono vedute delle crude, dell'albe, delle torbide, delle scarse.
montale, 13: per un formicolìo d'albe, per pochi / fili su cui
in austriache / piume e sognante su l'albe gelide / le diane e il rullo
il lutto. sbarbaro, 1-168: certe albe il senso di essere è così filiforme
quasi dolente bellezza profusa, mentre le albe eran umili e ritrose su quella terra
insubri. sbarbaro, 3-80: quant'albe nasceranno ancora al mondo / dopo di noi
rebora, 19: cielo, per albe e meriggi e tramonti / l'aerato seren
la spiaggia di las palmas dove nelle albe chiare d'inverno si fanno ancora i
auguri. cesarotti, ii-237: su quell'albe colà, sopra quel tufo, /
ti si legga / ancora picchiettato d'albe e canti / di galli, ben poco
). sbarbaro, 1-168: certe albe il senso di essere è così filiforme
d'annunzio, iii-1-1152: in certe albe nebbiose io l'ho visto...
seguenza avessero potuto solamente rendere albe le acque più impure. a
, 13-342: nella più incarnatina delle albe che si fosse mai vista...
montale, 5-12: per un formicolio d'albe, per pochi / fili su cui
acqua, nei pantani, nelle fredde albe dispente del gennaio. -tr.
di quei mattini che danno imagine delle albe primordiali nell'infanzia della terra. 4
notturno era terso e invetriato, le albe frizzanti, i crepuscoli nebbiosi. idem,
'l cerulo mare tra'pini / ne l'albe fredde, ne li occasi rutili;
forse morti eroi, / su quest'albe, dalle vostre altane, / quando ascolto
tenera membranza / m'assal de le fuggite albe più acuta. 2. locuz
compone. gnoli, 1-272: sconvolgevi albe e tramonti, inugual vecchio, ribelle
d'inverno e d'estate, nelle albe intatte quanto nel melodioso morire dei giorni,
rebora, 2-12: cielo, per albe e meriggi e tramonti / l'aerato
. frugoni, i-1-34: oimè, venti albe io vidi / pinger l'olimpo di
. graf, 5-164: opalescenti albe diffonde [la stella] e miti
dal medico londinese dott. fournier di albe e modificato da una officina meccanica di glasgow
montale, 5-12: per un formicolio d'albe, per pochi / fili su cui
umori, come le 'sierose o albe o virginee ', le 'sanguigne
per tuo cugino -disse la massa d'albe alla principessa. comisso, v-110: alcuni
austriache / piume e sognante su l'albe gelide / le diane e il rullo
. frugoni, i-1-34: oimè venti albe io vidi / pinger l'olimpo di color
composto, senza coffe alte, senza albe retti sovrapposti, senza sartie minori,
iii-163: in lei era il sorriso delle albe infinite, il balenìo dei gioielli,
di quei mattini che dànno imagine delle albe primordiali nell'infanzia della terra. gozzano
o se si mescoleranno tra le spin'albe e cotogni per tutta la siepe. tanaglia
, che si protraevano fino alle grige albe. -conservarsi, fissarsi.
austriache / piume e sognante su l'albe gelide / le diane e il rullo pugnace
e matronale luteole e di bulle albe e di pullifure purpurante e di fiori di
annunzio, i-172: puri ne l'albe i sogni erravano / di beatrice. fanzini
e. gadda, 18-101: nelle stanche albe, al risveglio, in sua morte dalla
in mezzo / al ribollir di spume albe, nell'ora / d'un tacito
/ dorarsi al rosso ritornar de l'albe, / e dei raggi al riflettersi
7 rinfrescate d'ottobre! oh roride albe, / quando ogni ciuffo di lor chiome
rie. chiabrera, 1-i-269: o belle albe serene, / che di roma
felici / rinfrescate d'ottobre! oh roride albe, / quando ogni ciuffo di lor
iii-163: in lei era il sorriso delle albe infinite, il balenìo dei gioielli,
latino, / occhi di stella nera sull'albe, 7... /
noi gustiam la gioia / di queste albe terrene. -alleggerito (una fatica)
. dei patriarchi, le sacerdotesse nelle selvose albe lunari. d'orso nero da
, di foglie (un ramo, un albe sicinio, 14: per
procreazione de molte progenie nigre rubee et albe et altre complexione varie e tincte per
smesso. sbarbaro, 1-168: certe albe il senso di essere è colga /
, che si protraevano fino alle grige albe. morante, i-50: la sua
dove il cielo s'annida. / albe e luci, sospese. fenoglio, 5-i-1326
volgar., i-140: ademane nanfe l'albe sen za null'altra piu
spinalba (spina alba, plur. spine albe), sf. bot. re
avendo su le braccia un fascio di spine albe, incontrai nel vestibolo mia madre.
, 18-102: nelle fredde notti ed albe quando il traino pesante era come sostenuto
perciò degli antichi tiepide e languide o albe o virginee. = voce dotta,