. govoni, 1-217: schiudendo all'alba palpebre e finestre, / come dolce sarà
lui un merlottissimo abbatucolo, che da alba di piemonte andava a spoleto a farsi frate
allora, apparve la prima luce dell'alba; e tutte le cose ripresero colore:
antro oscuro / a mezza notte l'alba, e lampeggiando / con sferze oblique e
boiardo, 63: ecco [l'alba] che di color rosato il cielo abella
vie di lucca e benché cominciasse all'alba, la sera non aveva ancora ultimato
che con trenta porcelli apparve dove / alba s'edificava, il nome abbranca.
sul finire di un festino la fredda alba sorprende i gaudenti, e l'uno vede
in maestà pomposa, / quand'esce l'alba a presagirne il giorno, / assisa
. govoni, 2-168: lottammo fino all'alba / una lotta un po'di conversazione.
iii-273: ombra di scura notte all'alba accanto. magalotti, 9-2-106: trovandoselo sempre
la moglie accanto / ne mangi all'alba il primo dì dell'anno. panzini,
aver posa almeno in fin a l'alba. poliziano, st., 1-61:
la moglie accanto / ne mangi all'alba, il primo dì dell'anno. svevo
sull'acclivio del monte glauco già d'alba denso di notte ancora: / anelante per
distrutta. idem, 20-5: l'alba lieta rideva, e parea ch'ella /
apre solchi d'arsura / che all'alba le rugiade / non addolciranno. idem
fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. mazzini, ii-50: tutto era gratuito
sfarzo, ne vantano la ricchezza, dall'alba si affollano innanzi alle loro porte,
fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza fare discorsi, con quattro
tutta la sua vita. / dall'alba all'avemaria / la cerca dove si sia
, 1-93: solo in te, alba, riposa / la mia morte affannosa.
guizzante come le sardine, quando all'alba affiorano alla superficie. manzini, 7-178
bisbiglia. calvino, 1-250: all'alba io e mio fratello dormiamo con le
e quando aggiorna, / alla fresca alba e all'ardente ora estiva. idem,
cresciuta per l'aggiugnimento del popolo d'alba. buti [par., 6-1]
e lustrato. sinisgalli, 1-60: l'alba guarda con occhi d'agnella.
sul ponte tutta la notte e all'alba rifece il punto e gli aghi eran
126: la lunga fatica / fin dall'alba, vai bene una breve agonia.
al commercio. carducci, 931: l'alba che affretta rosea / al campo ancora
pianta perenne della famiglia graminacee (agrostis alba), che attecchisce nei prati freschi
che con trenta porcelli apparve dove / alba s'edificava, il nome abbranca.
; l'airone bianco [egretta alba o herodias alba), detto
l'airone bianco [egretta alba o herodias alba), detto anche garza o
: ma andiamo a lavare al far dell'alba, / ed io, aitatrice di
cenere. linati, 30-65: messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre
dante, purg., 1-115: l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggìa
idem, purg., 9-52: nell'alba che precede al giorno. intelligenza,
/ ch'è vie più chiara che l'alba del giorno. petrarca, 22-7:
petrarca, 22-7: comincia la bella alba / a scuoter l'ombra intorno de
s'avvicinò al dì e cominciò l'alba ad apparire. poliziano, st.,
poliziano, st., 1-79: l'alba nutrica d'amoroso nembo / gialle,
, 1-42: l'aura soave e l'alba rugiadosa, / l'acqua, la
6-i-102: qual nel suo venir l'alba colora / di purpureo splendor l'aria smarrita
idem, 6-it170: ecco già l'alba appare, / e si specchia nel
. idem, 8-1: e l'alba uscìa da la magion celeste / con la
d'oro. idem, 17-95: l'alba in tanto sorgea, nunzia del sole
l'uscir del memorabil giorno. / l'alba lieta rideva, e parea ch'ella
. rovetti, iii-221: ride l'alba, il sol, gli augelli / lieti
zazzaroni, iii-477: e questa l'alba appar, quella l'aurora.
fuori / dall'indico oriente, e all'alba in fronte / la stella matutina i
: sorge il mattino in compagnia dell'alba / innanzi al sol che di poi
l'aurata testa / dietro candida nube / alba vermiglia. monti, 7-533: non
monti, 7-533: non biancheggiava ancor l'alba novella, / ma il barlume soltanto
aspettando / che dal bel trono suo l'alba sorgesse. foscolo, iv-329: -o
i tuoi raggi cadenti; né più l'alba inghirlandata di celesti rose verrà cinta di
sorgi. manzoni, 36: era l'alba; e, molli il viso,
fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. idem, 33-57: voi, collinette
cielo / imbiancar novamente, e sorger l'alba. nievo, 621: l'alba
alba. nievo, 621: l'alba scherzava sul mare spargendo dalle bianche sue
le stelle, e rosseggiaci / ne l'alba parean l'alpi. verga, i-145
l'alpi. verga, i-145: un'alba modesta e pallida, che ho ancora
serao, ii-285: ma come l'alba s'irradiava in tutto il cielo, bianchissima
le sorelle oceanine / a cui l'alba asciuga il vólto / col suo bianco vel
idem, iv-i-ioio: il freddo lume dell'alba lentamente saliva a coprire le stelle che
lo sorprese la luce, e l'alba rossa sorgeva. senza che nessuno le dicesse
che nessuno le dicesse niente, l'alba rossa sorgeva come una bella sposa che si
negri, 2-491: entrava un lividore d'alba, a render più smorta la luce
idem, 2-941: la nebbietta dell'alba fascia e confonde contorni degli alberi,
infallibile. deledda, ii-851: l'alba riporta l'illusione della gioia nel cuore dei
ojetti, ii-176: è il silenzio dell'alba, il mondo nuovo, stupito di
aprire la finestra. era un'alba leggera, tra le forme ancora confuse
livido com'è tante volte tra l'alba e l'aurora. cardarelli, 1-98:
l'aurora. cardarelli, 1-98: o alba, o dolce alba, /
: o alba, o dolce alba, / mare di luce incerta, /
. sbarbaro, 1-13: una livida alba cittadina. idem, 3-39: quant'
il rossore tragico e innaturale d'un'alba di finimondo che non ce la faccia più
illuminava di trasparenze rosee nel primo chiarore dell'alba. bocchelli, i-163: modesti contorni
tombari, ii-258: ecco: l'alba nasceva dalle schiume, rosee le vesti e
69: sulla nera collina c'è l'alba e sui tetti / s'assopiscono i
sett'albe ha rimenato appena. -l'alba dei tafani: l'ora in cui i
lippi, 10-8: perché il nemico all'alba dei tafani / vuol trucidare in singoiar
note al malmantile, 708: alba de'tafani si dice quell'ora del giorno
più vivaci... sicché levarsi all'alba de'tafani, s'intende levarsi di
. 3. locuz. farsi l'alba: cominciare a farsi giorno; sul
a farsi giorno; sul far dell'alba, all'alba, essere in su
giorno; sul far dell'alba, all'alba, essere in su l'alba.
all'alba, essere in su l'alba. machiavelli, 721: io sarò
alla sgocciolatura; e'si fa appunto l'alba. caro, 2-3-159: e mi
tempo di questa notte fosse in sull'alba. b. davanzati, ii-256: vidersi
: vidersi su 'l far dell'alba l'insegne. 4. figur
ché il cielo / notava in un'alba di perla. d'annunzio, iv-1-647:
vetri della finestra era come un chiarore d'alba; ed era l'alba che
d'alba; ed era l'alba che saliva dalla neve incontro alle ombre.
ombre. idem, iv-2-1031: l'alba lunare si diffondeva per l'ombra composta
., se vi sia per essere alba di speranza per l'introduzione di questo affare
questo affare. filicaia, 2-462: alba di fè che muove / i peregrini passi
utensile e con l'arme come nell'alba dei tempi. cardarelli, 6-32: la
fazione dove io mi trovai coinvolto all'alba della vita. manzini, 10-182:
donna innamorata, lucide, umide caverne all'alba del mondo e della vita.
6. canzone medievale (che cantava l'alba e l'addio degli amanti).
albus 4 bianco ': (dies) alba; si noti la distinzione che gli
4-97: questo medesimo c'è significato nell'alba e ne'paramenti, che li ministri
fra giordano, 3-304: lunedi mattina d'alba. idem, 3- 316:
, 3- 316: mercoledì d'alba di risorressio. g. villani, 11-6
gente e arnesi, il lunedi d'alba, addi 28 di marzo. =
dotta, dal lat. (vestis) alba. albachista, v. abachista.
sconosciuto (forse si potrà riconnettere ad alba * altura '; come 4 alterigia '
= etimo sconosciuto (forse dalla base alba 4 altura ', attraverso alla forma
, agg. letter. del colore dell'alba; biancheggiante, albeggiante.
. = lat. scient. alba ardeóla (dimin. di ardea 4 airone
rosso, cui cinge il bosso e l'alba spina. idem, 209
. 2. letter. spina alba. d'annunzio, iv-1-426: una
= voce dotta, lat. alba spina. albastrèllo, sm.
, sf. canto d'amore intonato all'alba dinanzi alla casa dell'amata.
. = dal nome della città di alba, nelle langhe, dove si produce
l'albeggiare; il primo riflesso dell'alba. magalotti, 21-150: svanisce
2. che ha i riflessi dell'alba. d'annunzio, iv-2-87: la
. (albéggió). biancheggiare dell'alba, farsi giorno, spuntare in cielo
giorno. piovene, 2-235: l'alba era lontana ma il cielo era già
ed eri fresca e odorosa come l'alba. eri un'alberella di primavera.
= lat. albuàlis, da alba 'altura * (dove preferisce essere
. indovinello veronese, v-1-3: alba pratalia araba. leonardo, 1-150
suon delle divine tube. / l'alba colomba scaccia i corbi neri. magalotti,
bianche o di mota, apparirà alba o verdastra. papini, 21-78:
che ha la buccia bianchiccia. -spina alba: albaspina. vettori, 87:
pascoli, 44: e dice la rosa alba: oh! chi mi svelle?
al mio intento. filicaia, 2-1-241: alba gattice. pascoli,
albóre, sm. primo chiarore dell'alba, la sua luce leggera e diffusa
luna nascosta diffondeva un albore simile all'alba giù pei lunghi chiostri solitarii. bontempelli
urbane di torino, di asti, di alba, di acqui, di vercelli.
pascoli, 82: aliavano prima dell'alba / le rondini nell'uliveto. / aliavano
arici, 16: la rosata / alba destò soave alito vergine / di venticelli
non cessano. jahier, 274: all'alba ci atterrisce la sua [del cannone
. ungaretti, i-32: allibisco all'alba. / mi si travasa la vita /
montuosa '(connesso col ligure alba 'altura '). cfr. festo
: vidi gli alpigiani che sino dall'alba sudavano a sgombrare la strada d'uno
per aver posa almeno in fin a l'alba. idem, 86-3: io avrò
fatto, dall'altopiano mentre sorgeva l'alba si passò sopra la dancalia dove innumerevoli
fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza fare discorsi, con quattro
notte; e mai non fosse l'alba. idem, 71-23: altri che voi
/ e le tenebre nostre altrui fanno alba, / miro pensoso le crudeli stelle
chiarissima. negri, 1-651: e l'alba color d'ametista mi arride dal
, si beve, si ride fino all'alba. beltramelli, i-722: urla e
, ha le foglie de la vite alba, che chiamano briona. il più lodato
b. maccari, v-122: dimani all'alba desterammi il canto / degli augelletti che
. penna, 91: sotto l'alba piovosa se n'è andato / il mio
, e il vespero che muore / un'alba certa. slaiaper, 1-133: che
[plinio], 23-2: la vite alba, la quale e'greci chiamano ampeloleuce
plinio], ii-280: ècci la vite alba, che i greci chiamano ampeloleuce.
ad appostare i branchi d'anatre innanzi l'alba, tra le canne...
, 3-74: aveva veduto spuntare l'alba sugli alberi del viale d'un verde
dal sonno, in sul spuntar de l'alba / m'apparve un coro de la
fa, quasi, incontrare con l'alba. moretti, 31-60: sopra la tavola
., 9-53: dianzi, nell'alba che precede al giorno, / quando l'
per aver posa almeno in fin a l'alba. boccaccio, dee., 2-9
per aver posa almeno in fin a l'alba. crescenzi volgar., 9-87:
annotta e quando aggiorna, / alla fresca alba e all'ardente ora estiva. segneri
bagliori. idem, 494: è l'alba. la giornata che si annuncia /
: sordo fremito / che annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico
l'ali, o perigliosa / annunziatrice dell'alba. moravia, ii-52: apparve terribile
il giorno; che annunzia l'alba (la luce, lo splendore,
monti, 7-534: non biancheggiava ancor l'alba no vella, / ma
lunghi, particolari alle foreste, prima dell'alba e prima del tramonto. soffici,
assistere alla messa nei chiarori buoni dell'alba. = lat. anielucanus (
. il tempo che precede l'alba. bartolini, 1-126: so
= comp. da anti-4 prima 'e alba (v.). antialcalino,
antro oscuro / a mezza notte l'alba, e lampeggiando / con sferze oblique
fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. pascoli, 984: e sorse il
aspetta, / fiso guardando pur che l'alba nasca. boccaccio, dee.,
tu moia, / ché domattina a l'alba apariscente / tu perderai la testa veramente
ii-177: il ritrovarsi lassù all'apparita dell'alba è un bel piacere: vedesse,
delusi appellano col vago / nome di boreale alba i mortali. 2. per
/ un pastor, che 'n su l'alba appiè d'un orno / cantava.
fatto apposta per intonare coi colori dell'alba. idem, i-303: va a mangiare
, iv-2-1242: indovinai l'approssimarsi dell'alba dal colore del cielo stellato. negri,
senza pena: la calma stanchezza dell'alba / che apre un giorno di pioggia
, v-1-2: boves se pareba, / alba pra- talia araba, / et albo
pioppi del ticino la striscia argentea dell'alba. d'annunzio, iv-2-318: le
. rovetti, iii-221: ride l'alba, il sol, gli augelli / lieti
., 2-27: tempo era quando l'alba si avvicina, / e divien fosca
fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza ìaré discorsi, con quattro
cavalli. jovine, 3-191: all'alba, come per una misteriosa intesa,
, 13-17: vanno costor su l'alba a la foresta; / ma timor novo
può ristorar molt'anni, e 'nanzi l'alba / puommi arichir dal tramontar del sole
. idem, 102: respiro di un'alba che domani per tutti / si riaffacci
809: né l'iride né l'alba in vario manto / per rugiada è sì
mangiare, che si fa fra l'alba e il mezzo giorno, si chiama asciolvere
: il vento fresco e leggiero dell'alba rompeva qua e là la nuvolaglia del cielo
fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza fare discorsi, con quattro
destinando... il duca d'alba con autorità grandissima e con assai provvisione
luna tenera e brina sui campi nell'alba / assassinato il grano. assassinatóre
., 34 (593): all'alba, a mezzogiorno, a sera,
ignudo. sbarbaro, 1-82: un'alba d'olivi; abbrividenti; cui levavo ad
maestà pomposa, / quand'esce l'alba a presagirne il giorno, / assisa di
incerto e assonnato d'uomo ora guarda nell'alba di lassù. calvino, 1-234:
: le cose impigrivano nel grigio dell'alba come in un socchiudere di palpebre ancora
: sulla nera collina c'è l'alba e sui tetti / s'assopiscono i gatti
e quella notte si attardò fino all'alba, perché gli piaceva rientrare al mattino
attergati e sciatti della massaia che sotto l'alba gira per la cucina in camicia.
/ ma con tutte le lacrime dell'alba. panzini, ii-61: noi,
, fino all'attimo incantato della prima alba: quando l'ombra non è più
con la reggia, come la mattina all'alba fosse stato tentato il taglio della testa
landolfi, 8-103: nel grande attonimento dell'alba mi apparve il greto d'arno.
erranti / del mare, né dell'alba il lacerante / pallore sopra queste o quelle
l'aurata testa / dietro candida nube alba vermiglia, / nocchier di scior sue
. linati, 30-65: messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre
giorno; il primo mattino (fra l'alba e l'apparire del sole)
zazzaroni, iii-477: e questa l'alba appar, quella l'aurora. leopardi
pel regno di napoli il duca d'alba con autorità grandissima, e con assai
3. suono della campana che all'alba, a mezzogiorno e al tramonto,
: sui prossimi colli il cielo imbiancava nell'alba una campana, da una pieve,
. ora del tramonto (e anche dell'alba e del mezzogiorno), quando il
suono dell'antica avena / su l'alba ancora scialba ma serena. d'annunzio,
4-25: avvenimenti: l'abbraccio all'alba dei nocciòli guazzosi; il pozzetto ostruito
: sogno di casta notte che l'alba in luce avvera. bocchelli, i-17:
l'occhio. calvino, 1-234: l'alba andava scoprendo i colori, a uno
presanella, ch'era stato cenere all'alba e poi manifesto adamante, risfolgorò l'aurora
pulci, 2-25: come e'fu l'alba, ciascun si levava / e credonsene
. paolieri, 2-227: svegliandomi all'alba, intirizzito, travidi, nel fioco
tombari, 2-31: un giorno all'alba si avventurò [il pavone] sullo
teco, fanciulla, quando / l'alba è vermiglia sulla montagna, / e alla
rose sue ridenti e belle / fa l'alba in ciel ritorno, / tutta ridente
occhi per ognuno, / per fuggir l'alba, ch'ha le calze gialle,
pirandello, 8-523: lo squallore dell'alba... traspare di tra
; la ballerina propriamente detta (motacilla alba) ha il piumaggio bianco e nero
piano; la ballerina nera (motacilla alba yarelli) si distingue per il
baldini, i-22: al primo baluginare dell'alba si fece un po'di zaino a
guizzi dell'ottocento alle prime luci dell'alba di dopo la guerra (1914- 1918
guisa / d'un leprotto su l'alba. tommaseo-rigatini, 532: balzellare indica far
5-144: il brigante, inseguito nell'alba gelida, percorreva a balzi, come belva
la tua fronte / si confonde con l'alba, la nasconde. buzzati, 1-239
, e imposele che la mattina all'alba dovesse andare a lei per portarle liscio
de roberto, 776: il cielo dell'alba luceva come uno specchio freddo e terso
). marotta, 2-101: all'alba, quando l'operaio si rimette al
. verga, i-454: stavolta nell'alba che cominciava a rompere si videro sventolare
giornali che avevano bei nomi: l'alba, la patria, l'italia, e
azione lassativa, come la baptisia alba e la baptisia tinctoria, che dànno la
rapace not turno (tyto alba o strix flammea) degli strigidi (
1-10: le nuvole... all'alba sbucano in lunghe file, barcolloni barcolloni
1-i-76: il sole e la brezza dell'alba stentavano a dissipare i veli e i
annunzio di grande chiarezza, siccome l'alba del giorno. zanella, i-279:
od a rammaricarsi finché i primi barlumi dell'alba ruppero il buio delle persiane, e
i galli già cantavano al primo barlume dell'alba, e michelaccio in camicia finiva di
pregiatissimo del piemonte, nel circondario d'alba. colore rosso rubino, generoso, fragrante
. parlamento avea ordinato a bari sovr'alba in borgogna. simintendi, 1-134:
rivoluzione. settembrini, 1-197: all'alba mi levo, odo un rumore sordo
, 757: s'empiva, ogni alba, il cielo di poiane; / e
cerimonia, detta la venganza, all'alba del venerdì santo. 2.
achenio avvolto dal calice: la basella alba o basella rubra dell'india dà foglie
: il comandante di battaglione cominciava all'alba la ronda del bosco, armato d'
. jahier, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tutti- tempi,
pisis, 215: grigio colombo nell'alba d'oro / lento rivoli, con la
società. slataper, 1-130: all'alba i muratori camminano battendo con i loro
quel batticuore della fuga, l'angoscia dell'alba. piovene, 1-67: vi scrivo
gagliarde sfrenatezze intravista come un miraggio all'alba del primo chicchirichì. calvino, 1-209:
.. la bellezza di roma, all'alba, quando le strade sono affollate di
fogazzaro, 2-136: poco prima dell'alba, andò a coricarsi bell'e vestito
tratto scoperto dove ci aveva sorpreso l'alba. pasolini, 1-210: s'era spostata
126: la lunga fatica / fin dall'alba, vai bene una breve agonia.
navigo fra la gente dei borghi d'alba, fatta di figliole per bene. soldati
misericordia somma, / tra roma ed alba non iscelga un fine / in cui la
, 75: rèndece il giorno e l'alba rinovella, / ch'io possa
slataper, 1-102: venite a bever l'alba sui monti! baldini, i-253:
al sordo fremito / che annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico
pascoli, 836: addio, sull'alba, trotto di cauti / cavaileggeri;
cosiddetta * betulla glauca '{ betula alba, comprendente le varietà della betula verrucosa
7-533: non biancheggiava ancor l'alba novella. foscolo, gr.,
dà riflessi tendenti al bianco. biancheggia l'alba, e qua e là dalle nebbie si
letto, se apparecchiò con la biancheggiante alba a li novi piaceri. firenzuola,
, 41-46: nel biancheggiar de la nuova alba armati, / e in un momento
acqua la bianchezza dei sassi indorata dall'alba. c. e. gadda, 204
castaido... già con l'alba a la città discese, / bianco di
indistinto / un bel misto facea d'alba e di luna. pascoli, 168:
la guida. idem, 96: all'alba del giorno fissato / in file infinite
. tartufo bianco o tartufo d'alba. -biancone falso: falso tartufo
gran biancore, / fin da stamani all'alba. comisso, 1-262: la
momento, alle prime luci dell'alba, quando sul biancore del deserto
a bere il bicchierino, prima dell'alba, che c'era ancora il lanternino
a'cipressi la campana / sonava l'alba: in alto, sul mon- giglio
, in una bisca, fino all'alba, morto di stanchezza e di nausea
: il comandante di battaglione cominciava all'alba la ronda del bosco, armato d'una
sul fiume, al primo impallidir de l'alba, / sostando tra le siepi
: il comandante di battaglione cominciava all'alba la ronda del bosco, armato d'una
b. davanzali, ii-76: all'alba s'infilzò in su 'l pugnale col
rassomiglia / bacca a bocciuolo, / alba a tramonto. d'annunzio, v-1-244:
la vicenda si riproduce, ed all'alba il cespuglio è di nuovo coperto.
e pesanti, che si stentava fino all'alba a prender sonno. comisso, 1-255
misericordia somma, / tra roma ed alba non iscelga un fine / in cui la
appellano col vago / nome di boreale alba i mortali. pascoli, 1227: vedi
fiacco. giusti, 3-122: l'alba... piluccò tutte le questioni.
versi altrùi. bocchelli, ii-70: all'alba il conte ugolino, augusto, ladro
il borsello era vuoto: insino a l'alba / vegliar soleva, e tutto il
risveglio veniva salutato, nel vicolo all'alba, da cento salve di « botte a
dell'omino che dovrà avere ammassato all'alba tanto blù, e nel buio brancica.
uh branco di suoi lanzichenecchi stesse dall'alba al tramonto schiamazzando contro chiunque si avvicinava
: la lunga fatica / fin dall'alba, vai bene una breve agonia.
fiume. pea, 7-120: l'alba è simile al tramonto, se non
: il brigante, inseguito nell'alba gelida, percorreva a balzi, come belva
. pascoli, 836: addio, sull'alba, trotto di cauti / cavalleggeri;
, iv-403: mi vedeano su l'alba saltare i fossi e sbadatamente urtar gli arboscelli
selvaggia notte con luna, / e l'alba con la brina, fin che saetta
luna tenera e brina sui campi nell'alba / assassinano il grano, idem,
disagio, a un allarme, a un'alba agghiacciata di brina. -per simil
. verga, i-359: la brinata dell'alba scura, e il soffione della mèsse
, vi-898: spunta il mattino e l'alba è scolorata, / sul salice novello
bryonia dioica, volgarmente detta anche vite alba o barbone), comune nelle siepi
bacca rossa (un'altra specie, bryonia alba, con fiori monoici e frutti neri
, 6-17: avrebbe potuto aspettar l'alba e partir di nascosto, senza rinunziare
gli astri nel brivido primo de l'alba / che sparge di cenere il cielo.
: il sole!... ogni alba nella macchia, / ogni mattina per
tumuli. alvaro, 1-63: l'alba portò un paesaggio diverso, una pianura spersa
brume / filtra, sul far dell'alba, un guizzo giallo, / l'
/ ch'euro batteva, e già l'alba l'inostra / con un sussulto e
brunastra tenda nel primo lume dell'alba, sgocciante di rugiada, e mi curvai
alvaro, 1-59: sotto il sole dell'alba lucevano certe fronde degli alberi, certi
/ sull'acclivio del monte glauco già d'alba, denso di notte ancora. e
/ veggiono in oriente, innanzi all'alba, / surger per via che poco le
indistinto / un bel misto facea d'alba e di luna. forteguerri, 18-87:
6-i-152: né l'iride, né l'alba in vario manto / per rugiada è
pascoli, 662: su la decimottava alba la zattera / egli sentì brusca salire
sm. dial. le prime luci dell'alba, albore. -a bruzzico: di
: brùzzico: la mattina avanti l'alba, il dilucolo, il crepuscolo, è
sm. dial. barlume prima dell'alba o al tramonto; crepuscolo; l'ora
crepuscolo; l'ora che precede l'alba o segue il tramonto. -a bruzzolo
. pirandello, 5-59: prima dell'alba... furono destate di soprassalto da
alvaro, 12-59: sotto il sole dell'alba luce- vano certe fronde degli alberi,
i pini del monte / già l'alba incorona del vergine raggio. verga, ii-298
buio inerte e smorto che indica l'alba vicina. -che ama le tenebre.
a visitare l'istituto di san paolo ad alba... quest'altro potente istituto
fredda, all'uncino / -era l'alba -nessuno ha voluto seguirlo: / si
venir, / sorgi quando apparir / l'alba si veda. / non ti curar
a morire; / e chi fu l'alba mia, / del mio cadente dì
cinque mesi a lavarsi ogni mattina prima dell'alba, per andare a girare il bindolo
calcinaio. e il giorno appresso, all'alba, si mise all'opera.
appena tolto dal forno nelle prime ore dell'alba: odore di giovinezza. e.
faceva un caldo da insolazione; e nell'alba lividiccia si vedevano sulle terrazze larve di
tutto orti, dorato e guazzoso nell'alba; e da sezzo, per isdrucdolevol
né dì lo lascia mai. / dell'alba al lume o della luna a'rai
marezzate) / parlano. è un'alba cenila d'estate: / non una randa
comisso, 1-48: alle prime luci dell'alba venni svegliato da mani che tentavano di
7-i-345: e veggasi che 1 " alba ', vestimento sacro, da noi appellato
. pascoli, 765: sostava sino all'alba del mattino / il cuor del gregge
, chi avvertirebbe i dormenti che l'alba è nata? -colare una campana
/ imbiancar novamente, e sorger l'alba: / alla qual poscia seguitando il
svaniti i futuri allori d'orlando. alba, 1-238: ora si ripasserà il volturno
una perla daba sua conchigba). / alba, tu sorgi e attendi il tuo
. tasso, 17-95: l'alba in tanto sorgea, nunzia del sole,
; cannella bianca, ricavata dalla cannella alba, della famiglia cannellacee, delle antille
, ii-396: « guardiamo innanzi, all'alba che verrà! » / chino la
tommaseo, i-171: gli uccelli svegliano coll'alba il cantico. prati, ii-249:
. -al canto del gallo: all'alba. garzoni, 1-456: gustar
/ nell'aria tenera / (torpori d'alba e primavera) / un timido cantore
, ricotte in forno: cantucci d'alba, cantucci di prato. idem,
9-428: avevano messo sù, già dall'alba, le loro capanne di frasche per
adorerò tacendo, ti veglierò sino all'alba sedendo vicino al tuo capezzale, e forse
. alfieri, i-121: alzatomi all'alba del sabato, e vistomi sul tavolino uno
s'ei riguarda in cielo / l'alba apparir, delle rugiade amica, / tra
. sbarbaro, 1-13: una livida alba cittadina che i tram carichi s'avventavano
al sordo fremito / che annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico /
marezzate) / parlano. è un'alba cenila d'estate. idem, i-57:
ai primi giorni della creazione, all'alba della vita, con sotto gli occhi
e de'passeggieri dal primo spuntar dell'alba sino alla più chiusa notte. leopardi
tuoi raggi cadenti; né più l'alba inghirlandata di celesti rose verrà cinta di un
partenza ai dormienti, sul far dell'alba, e il loro trionfale ritorno,
della martinella, / che suona all'alba, a sera, a morto, a
vecchie quasi invisibili / nella confusione dell'alba. alvaro, 7-208: un tavolo
campane che facevano don din don nell'alba chiara? risorgono dunque i morti?
aurato / non sorga al nostro giorno alba di pianti; / né ch'espero
glielo consentissero, e di aspettar poi l'alba vegnente, in un campo, in
: di state cavalcava la mattina all'alba, quando era in urbino, con
: la mattina dunque alla punta dell'alba, si mettono in viaggio col loro asinelio
dieci torme di cavalieri della gente d'alba. varchi, 23-281: io ho nel
stelle, e rosseggianti / ne l'alba parean l'alpi, cesare disse
negri, 1-851: non è sorta l'alba / che piombata è la notte;
mattina, / dopo gli amori dell'alba nelle siepi di nocciuolo, / gli
divenne quasi lirico narrandomi il silenzio dell'alba rotto dai richiami del merlo, la
, 75: rèndece il giorno e l'alba rinovella, / ch'io possa riveder
di pianto, con cui la primiera alba salutano gli esuli figli di èva, ma
richiamo / d'uccello della ronda avanti l'alba. levi, 1-47: c'erano
i-259: nel brivido primo de l'alba / che sparge di cenere il cielo
verga, i-269: spuntava appena l'alba cenerognola, e la valle era tutta
adunque condotto una mattina nel far dell'alba, da un'ombra (la qual con
dei tartufi non è libera come ad alba. essi appartengono al padrone del campo,
cerulo. pascoli, 27: è un'alba cenila d'estate: / non una
, 7-49: alla mattina prima dell'alba mi svegliai, e nella chiarezza della mente
fornir l'opra anzi 11 chiarir dell'alba. 14. rifl. figur.
/ spirano dolcemente, / e l'alba in oriente / ricca di gigli e di
ch'è vie più chiara che l'alba del giorno. m. villani, 1
luminosità diffusa nell'aria (all'alba, al tramonto, sotto la
nel cimitero un chiarore, più che d'alba, che pareva incantasse ogni cosa,
sordo fremito /... annunciava nell'alba / chiatte di minatori dal gran carico
fra ci fosse la stella dell'alba, il carro, la chioccia con i
, 10-187: la mattina, alla prima alba, le lattaie presso le assisi sentirono
fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba. verga, 3-107: « ora addio
e de'passeggieri dal primo spuntar dell'alba sino alla più chiusa notte.
la reggia, come la mattina all'alba fosse stato tentato il taglio della testa.
delli cesendelli fino al l'alba. idem, 202: grossi e grandi
oriente ha nel riso, ha l'alba in fronte, / il di nel ciglio
giovane, 9-268: lievasi innanzi all'alba, apre usci e serra, / fa
, ii-422: coltivare garofani significa dall'alba alle dieci di sera non avere..
sui ciottoli di un paese, era l'alba. 2. per simil. e
la moglie accanto ne mangi all'alba, / il primo dì dell'anno.
il pavone... le rompeva sull'alba il più gustoso del sonno,
. sbarbaro, 1-13: una livida alba cittadina che i tram carichi s'avventavano
e de'passeggieri dal primo spuntar dell'alba sino alla più chiusa notte. parini,
dal vento e specchiante un cielo d'alba. alvaro, 2-14: gli altri
tinge in rosa / sul far dell'alba; immota al solleone / del meriggio sostar
11 primo mangiare che si fa fra l'alba e il mezzo giorno, si chiama
, 44: e dice la rosa alba: oh! chi mi svelle? /
era trovato, e il domani all'alba tutti scapparono dal belvedere dove il colera
/ imbiancar novamente, e sorger l'alba. nievo, 1-110: una greggia
colloquio con la cameriera, aspettando l'alba del giorno. beicari, 3-5-58:
rubricazione vermiglia. tasso, 6-ii-165: l'alba col / tira l'amaro e lascia
affannosa fatica, parea per apunto su l'alba una regia rosa che spuntasse in mezzo
manzoni, 36: era l'alba; e, molli il viso, /
peregrin, ch'ai far de l'alba / si consigli lasciar notturno albergo, /
... in competenza con l'alba, cominciò a versare le sue rugiade:
ii-396: « guardiamo innanzi, all'alba che verrà! * / chino la
doverrà avermi inteso. -dall * alba a compieta: tutto il giorno; di
9-11: ma non vo'già che dall'alba a compieta / diguazzi [il poeta
della martinella, / che suona all'alba, a sera, a morto, a
si volgea la notte / tornando all'alba e conducendo i sogni, / echi e
. bembo, 1-252: la bell'alba, solo e mesto / titon lasciando,
tua fronte / si confonde con l'alba, la nasconde. -intr.
il mio compagno doveva essere uscito all'alba, per portare i conforti della legge
vecchie quasi invisibili / nella confusione dell'alba. 3. letter. ant
la troviamo nella storia dei re di alba. alvaro, 9-499: quando qualcuno occupava
ciclo della giornata degli uomini, per cui alba, mattino, mezzogiorno, pomeriggio,
idem, purg., 1-117: l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggìa
sbarbaro, 1-235: mi ripugna in quest'alba a questo amorino contare degli spiccioli e
aspettar di quella / sacra solennità l'alba novella. monti, iv-321: io ne
un branco di suoi lanzichenecchi stesse dall'alba al tramonto schiamazzando contro chiunque si avvicinava
: conveniva che romulo non capissi in alba, fussi stato esposto al nascere, a
e discussa. alfieri, 1-801: all'alba / convocato ho nel fóro il popol
nipote, ci volevano due ore per l'alba, e 'ntoni avrebbe preferito starsene ancora
più vecchie quasi invisibili / nella confusione dell'alba. baldini, i-564: aderisco volentieri
. l'ora della mattina in su l'alba, o altro tempo coperto, per
e doveva restare in casa fino all'alba. quasimodo, 2-18: che non
impediva di muoversi; chi partiva avanti l'alba non chiese nemmeno una stanza.
predice. campanella, i-x24: l'alba colomba scaccia corbi neri. lippi,
di cent'anni; / vestiransi sull'alba, e corcheransi / in sulla sera
lucifero, che nasce la mattina avanti all'alba, e vespero perché riluce la sera
si vedevano salire... nell'alba che cominciava a schiarire, globi di
pigro letto, se apparecchiò con la biancheggiante alba a li novi piaceri. machiavelli
in orbe la cornuta fronte, / alba parea la vergine di deio / sorta anzi
, capirete. montale, 1-94: un'alba dovè sorgere che un giro / di
corso di cent'anni; / vestiransi sull'alba, e cor- cheransi / in sulla
la terra e fior produce. / l'alba il corteggia, e 'n queste parti
c'è cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui nulla accadrà
stata indovinata dall'istinto: perché all'alba della nostra storia una polarizzazione dei sensi
de pisis, 215: grigio colombo nell'alba d'oro / lento rivoli, con
. pascoli, 525: è l'alba: si chiudono i petali / un poco
tosto che le porte s'aprano / all'alba; crai non mi ci lascio cogliere
, 1-187: puccini lavorava sino all'alba, chiuso nel suo studio a torre
immersi una ventina di zolfanelli e all'alba credette di morire uccisa dal veleno.
cupido esigere: / ma fede, o alba del cristiano, / che crede all'
oriente prima della levata del sole (alba o aurora) e a occidente dopo
quello albore che la mattina è chiamato alba, e la sera non ha nome particolare
ponimento; e 'l cominciamento si chiama l'alba. 8. ant. il
foscolo, 1-115: ma cresce / l'alba, e cinto esser puoi da mille
capanne. sbarbaro, 1-260: all'alba avremmo salpato; ventate di fede in se
negri, 1-266: ma quando l'alba toma a la crociera, / trova la
crollin l'aure, o bagni l'alba. guidiccioni, ix-484: e borea ha
c'è cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui nulla accadrà
. pascoli, 765: sostava sino all'alba del mattino / il cuor del gregge
che riluca / ornai nel ciel l'alba aspettata e lieta. cuoco, 1-264:
curar piante e greggi / vede l'alba tranquilla e vede il vespro. carducci,
, / sorgi quando apparir / l'alba si veda. / non ti curar
? govoni, 2-109: non più quest'alba estranea / che s'alza come un
si vedean dattorno, / e cominciava l'alba già disfarse, / cangiando i suoi
: arrecava sommo dispiacere al duca d'alba questo successo, perché vedeva da una parte
vetrate della sala si schiaccia il viso dell'alba livido come quello di un nottambulo dibosciato
perché il tempo è scarso, e l'alba non ti deve veder qui.
verseggiata e declamata con una descrizione di alba e un'altra di tramonto; e il
giorno è dechinato. / aspetta l'alba qui col nostro duolo. idem, v-1-401
dissi pocofà, aggiunti a'xvm della alba, fanno il compimento quasi che intero
: il declino della luna annunciava l'alba. 3. figur. decadenza
e declive in una pura / chiarità d'alba il belveder t'appare. d'annunzio
aria di guardia svizzera decolorata dalla luce dell'alba..., anziché scoraggiare questo
. neol. operazione con un'alba d'amor, rosa vermiglia. brancoli,
preneste dominava su di otto castella; alba, la più superba, aveva dedotte
che ne'passaggi d'una voce all'alba vi sia distacco alcuno, ma anzi
rimasto scoperto partì 11 giorno dopo all'alba. dessi, 3-152: grandi ulivi mutilati
mortificante. morante, i-97: verso l'alba, come avviene ai vecchi e agli
torri e sulle mura aureliane cominciò all'alba, mentre le campane di roma suonavano
cenato; /... sull'alba un sonno smoderato / gli assai;.
mi lascio derivare per potermi trovare all'alba al loro fianco e iniziare le operazioni di
e al suo deschetto lo ritrovi l'alba. pioverle, 5-270: di fronte
verseggiata e declamata con ima descrizione di alba e im'altra di tramonto; e
aspetta, / fiso guardando pur che l'alba nasca. cecco d'ascoli
penna, 48: oh desolato all'alba / volo di basse rondini / sulla città
, i-io: israele, uscendo all'alba dietro mosè, si lasciava alle spalle la
in sul dì, poi che l'alba erasi desta. graf, vi-1170: ora
veggia. tommaseo, i-449: tornò sull'alba del dì de'morti, e la
bosco l'uccellin già pia. / l'alba di maggio t'imbianca il verone,
, torrismondo, 3: or che l'alba / nel lucido oriente a pena è
scipion nepoti, / sorgete, l'inaspettata alba apparì. carducci, ii-19-113: nell'
stabilito, la processione uscì, sull'alba, dal duomo. carducci, 1076:
idem, purg., 1-116: l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggìa
lo spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto (opposto a notte)
dormire, / e fu svegliato all'alba della dia. storia di fra michele,
ancor lividigna, nel grande attonimento dell'alba mi apparve il greto d'arno.
iii-1-556: videro / gli occhi miei l'alba / l'alba che porta la stella
gli occhi miei l'alba / l'alba che porta la stella diana / la nutrice
gioia, una diana che riportava l'alba serena della speranza. 5. figur
da diana2 (per il colore candido dell'alba). diàncine, inter. esclamazione
, 10-146: un alito, verso l'alba, dai pini, dai tigli,
, come tutti i pazzi, all'alba; lo vedevo uscire di sotto una
, e de l'altro dì l'alba surgea. pallavicino, i-126: per tanto
. b. davanzati, i-50: all'alba scassano i fossi, riem- piongli di
marino, 10-232: pur ne l'alba medesma alba è sorpresa, / e
, 10-232: pur ne l'alba medesma alba è sorpresa, / e pur da
[o lucerna], già nata l'alba, more, / e l'ardor
. fracchia, 144: vidi l'alba grigia di novembre diffondere la sua luce
guerrazzi, 6-45: ma se mai l'alba della libertà fia che tomi a diffondere
. chiabrera, 209: quando l'alba in oriente / l'almo sol s'
/ ma non vo'già, che dall'alba a compieta / diguazzi ognor nell'onda
luce di sole nuovo, in un'alba fresca, il canto dilatava il giorno
: una luce pallida pallida, un'alba d'un colore delicato, dilavato. c
sembrano laghi. bartolini, 17-73: all'alba... / le nebbie dileguano
pisa. viani, 19-436: l'alba diligentò di fresco dei festoni = comp
, 11-441: e 'l diluculo cioè l'alba del giorno non si comprenda sotto 'l
larve del dilu- colo noi spariremo all'alba. panzini, i-193: verso il dilu-
. 2. avv. all'alba. g. bargagli, xli-1-455:
ch'e'[l'aquila] fece in alba sua dimora / per trecent'anni ed
cagna, iii-191: già dall'alba il campanone della cattedrale dindondava a festa
vermiglio era dipenta, / perché l'alba serena, al sol davante, / facea
sul mare un primo frigido pallore d'alba. viani, 19-186: sono due mesi
finestre dischiuse penetra la timida luce dell'alba, e illustra la parola scritta nell'angolo
appena dischiusi quali convòlvoli tra notte e alba incerti. barilli, 3-49: dal
arici, ii-13: poi come l'alba in ciel 'ombra discioglie / umida
quest'esercito ancora d'avere il duca d'alba per capitano? oppure non teme più
nel sobborgo fangoso sul canale / trovai l'alba plumbea. bocchelli, ii-92: del
è rosa rugiadosa, / che all'alba si diletta / mossa da fresca auretta;
e di color di verde, / dall'alba, pria che si discopra il giorno
che pose il presidio di quegli d'alba intra'monti dov'è aguale roma,
ghiaccio se non la mattina a l'alba. campanella, i-133: se 'l quaglio
disfanno. betocchi, 5-88: giunta l'alba il gatto miagola / nel cortile per
vedean dattorno, / e cominciava l'alba già disfarse, / cangiando i suoi nativi
. settembrini, 1-254: spuntava l'alba del giorno 4 febbraio, e gran
quando, caduta la neve, all'alba, i suoni sembrano trasformati e allontanati da
. il cui vago lume fin dall'alba de'giorni suoi disfavillante in chiaro,
: sulla strada di latisana, nell'alba, la quantità di carri e di artiglierie
qualche tempo il sole e la brezza dell'alba stentavano a dissipare i veli e i
dissipazione delle ore, l'attesa dell'alba. 5. tecn. consumazione
alquanto. pavese, i-46: l'alba s'era ormai distesa in tanta nebbia che
; / sullo snebbiato orizzonte / l'alba comincia a spuntare. = comp.
negri, 2-491: con la certezza dell'alba veniva, a me, dalla partenza
le due ore che lo separavano dall'alba, abbandonandosi al distorto piacere di concentrare
, 9-158: l'altra mattina all'alba diede ordine di principiare l'assalto, e
v'è la ditola bianca { clavaria alba), la ditola gialla { clavaria lutea
relazione col periodo di tempo che va dall'alba al tramonto (ed è spesso in
e ore e lunghissime mi dividano dalla prima alba che mi svegliò, improvvisa e squallida
, una don- nuccia, che all'alba spalanca la porta e spolvera i santi.
marino, vii-97: ecco l'alba...: vedere quando spunta
d'annunzio, i-442: quando ne l'alba i fochi siderali / si spengono per
consentiti al duca di savoia trino, alba, san damiano, e molte altre
nella notte; mi destò avanti l'alba nella stanza divisa col padre.
si espone in un brivido alla doccia dell'alba. -figur. doccia fredda (
, ii-4: dall'ampia ansia dell'alba / svelata alberatura. / dolorosi risvegli
tasso, 1-65: come appaia diman l'alba novella, / vuo'che toste s'
d'annunzio, v-1-559: è l'alba, è l'alba. non me la
v-1-559: è l'alba, è l'alba. non me la na
ascose il pregio di dond'esce l'alba. marino, 5-124: dansi a la
noiosa guerra, / ch'a l'alba ordisce e doppia in su la sera.
vie; ma al primo sorgere dell'alba tutta palermo era in piedi. pascoli,
. e. cecchi, 6-12: nell'alba lividiccia si vedevano sulle terrazze larve di
fredde ore dello studio! per l'alba dei morti io vi ho sognato, placidi
ne festeggian cantando il primo avvicinarsi coll'alba: svegliatori de'dormigliosi, ammonitori del
. pavese, 8-309: è l'alba, un'alba di nebbia diffusa,.
8-309: è l'alba, un'alba di nebbia diffusa,... malinconia
salmi geometrici. verga, i-268: all'alba lo fece saltar su da quella dormiveglia
dormiveglia, l'indugio del sopore verso l'alba, quando la volontà velata guida leggermente
. pisacane, ii-165: il duca d'alba è il primo generale straniero che in
, / sì che dubbio facea s'er'alba o luna. -lasciare in dubbio:
aspetti. saba, 4-65: all'alba spuntare rivedo, / tra le griglie
era capace al caffè di fare l'alba, se trovava qualche avversario che meritasse
, non di più. rientro all'alba, come un buon operaio che ha il
laura, e mai non fosse l'alba. d. battoli, 27-265: durar
1-307: romilda, udisti? o all'alba / muovi buon grado il piede;
sono savi e moderati; perché l'4 alba 'sola dà in questi eccessi?
i grilli, in sul primo gelo dell'alba, udirono stupefatti il bisnonno di calibano
arcieri. manzoni, 300: sull'alba, / ad un'eletta di guerrier fu
la luce postuma, lo spettro / dell'alba: tremule colonne / d'opale,
augusto. panzini, 11-66: l'alba rugiadosa già elevava in oriente i padiglioni di
: qual inno v'udranno cantare / nell'alba le rupi sul mare? / qual
: non vidi l'ora che spuntasse l'alba, bramoso... d'estendere
lacedemonia, e latino silvio, re d'alba. beccaria, i-406: non è
pose il presidio di quegli d'alba intra'monti dov'è aguale roma, il
tua stessa pena: / attendo un'alba e non so dirti quale. alvaro,
affacio alla voce / che irrompe nell'alba, all'enorme / presenza dei morti.
annunzio, i-442: quando ne l'alba i fochi siderali / si spengono per
fredde ore dello studio! per l'alba dei morti io vi ho sognato, placidi
. carducci, 840: monti d'alba, cantate sorridenti l'epitalamio; /
pascoli, 251: pregava all'alba il pallido eremita: / « dio non
pulci, 2-25: come e'fu l'alba ciascun si levava, / e credonsene
l'imo cor, quando a l'alba vicina / là innanzi non vedea che fusti
/ in sul dì, poi che l'alba erasi desta. aleardi, vi-536:
erranti / del mare, né dell'alba il lacerante / pallore sopra queste o
imparano nella scuola militare del duca d'alba? così all'assalto si va per
qualche tempo il sole e la brezza dell'alba stentavano a dissipare i veli e i
a due per vie deserte sulle quali l'alba stava per affacciarsi. alvaro, 7-205
dopo te quel grandissimo incorono / duca d'alba, che quasi emulo ardisce / contender
strepito delle catene nelle escubie mi risvegliò all'alba, quando la nave era già ferma
1-178: la mattina seguente a l'alba del dì il cavaliere del detto eseguitóre
. c'era già stato avanti l'alba, al cessato allarme, nell'ora
quando il tramonto pareva un'infuocata / alba, e la disperazione espanta / pena
. guarini, 127: chi fu l'alba mia, / del mio cadente dì
espone in un brivido alla doccia dell'alba. brancati, ii-194: un cerchiolino
e crescono e sono riconosciuti dal re d'alba. -sm. lettere e istruzioni
la donna, il giorno sarebbe senz'alba; non stella avrebbe o rugiade la notte
41-46: nel biancheggiar de la nuova alba armati, / e in un momento
quasi impaziente, attirato dalla freschezza dell'alba, dalla libertà del mattino. gozzano
. rovani, ii-948: era un'alba parigina dell'estremo autunno, nebbiosa e
età più consumato capitano del duca d'alba, né che meno avventurasse gli esiti
di pianto, con cui la primiera alba salutano gli esuli figli di èva, ma
: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. savinio, 10- 39:
era sempre in faccende; s'alzava all'alba, diceva messa, quando aveva una
guizzante come le sardine, quando all'alba affiorano alla superficie, azzurri gli occhi
e. gadda, 141: solo all'alba, la paura di finire con un
/ tutto dipinto del color de l'alba, / vedrai per entro a le
, / ed altri a consolar l'alba che piange / col venir de la dea
ove fischia col merlo a la prim'alba / il fanciul che v'abbevera la
1-533: vecchio capoccia, domattina all'alba / mi darai una falce per falciare
dolcissima -chiuse i begli occhi - all'alba del xx agosto mdcccxxi. =
tornavano bambini. jovine, 104: alba fece un cenno vago con le mani
, ii-251: iddio sorrideva con l'alba alle sue creature fanciulle. -per
, i due vecchi già pronti dall'alba, si disposero ad adagiarvisi con un
il primo mangiare che si fa fra l'alba e il mezzogiorno, si chiama asciolvere
qui facendo giornata; allo spuntare / dell'alba poi navigherete. nieri, 38:
era capace al caffè di fare l'alba, se trovava qualche avversario che meritasse
i e le tenebre nostre altrui fanno alba, / miro pensoso le crudeli stelle
/ e si partì pria che spuntasse l'alba. leopardi, iii-1037: l'ultimo
altro che lavorare, e la dolce alba mi trova a scrivere paginaccie che non finiscono
chi vi risponda, / sul far dell'alba, quando voi direte / pian piano
/ sì che dubbio facea s'er'alba o luna. lemene, ii-326: quanti
veterani; li ritrovo in rango all'alba che scattano alla parola. -testa
; / l'aura soave e l'alba rugiadosa, / l'acqua, la terra
molto contento di riprendere il lavoro. all'alba era già in fazione. si trattava
non riusciva per la febbricosa spossatezza dell'alba insonne a prender riposo, abdon fumava
alla renunzia. bartolini, 17-156: alba lusinghevole, / con i suoi serti
ostriche d'india, in sul romper dell'alba aprendosi et empiendosi del matutino umore quetamente
bello / se non la irrora l'alba rugiadosa, / se non la bacia il
xxx-5-201: desio di respirare / di quest'alba serena / i respiri fecondi / i
notte a sorridere al buio: all'alba avremmo salpato; ventate di fede in
in filuga, partì sul far dell'alba. baretti, 3-218: come c'imbarcammo
pascoli, 44: dice la rosa alba: oh! chi mi svelle? /
, il feretro prepara: / a l'alba di diman la madre e il figlio
la rugiada della notte e fiorivano nell'alba brevemente, prima che le ferisse il
arse e che s'era / all'alba, nell'ignara anima, spento. d'
natura... / vanne l'alba a trovar, ch'innanzi al sole /
ha più lunga mazza, / l'alba le porge, e se ne va con
applausi, di glorie / già l'alba apparì. meninni, iii-434: vientene a
; e la melodìa delle zampogne all'alba; e nulla più, o mia anima
cielo / imbiancar novamente, e sorger l'alba: / alla qual poscia seguitando il
: il fiammeggiante / sol declinando porta l'alba e il zelo / dell'opre a
delusi appellano col vago / nome di boreale alba i mortali. / quella freme,
quando il cielo traspare per la nascente alba. moravia, i-85: l'aria raccolta
. leopardi, 27-54: abbandonando all'alba il corpo stanco, / se beato chiamò
tanti fiati, nella squallida luce dell'alba, né l'esodo di quei ricoverati,
. parini, 460: torna l'alba a nascere, / e lievi fiati volano
stelle, né dal primo fiato dell'alba, ma da una lampada soprannaturale che
. gadda, 141: solo all'alba, la paura di finire con un piede
, i-171: gli uccelli svegliano coll'alba il cantico; / fide col maggio
sapeva nulla: e il frescolino dell'alba aggiunto a quello della notte e di quel
invidii i mandorli che indora / l'alba negli orti? 2. figur
, 3-29: a quell'ora dell'alba, agilulfo aveva sempre bisogno d'applicarsi
emanuelli, i-54: soltanto verso l'alba si addormentò e ancora sonnecchiava quando sentì
: ha piovuto tutta la notte. all'alba, sui fili della luce, come
rovesci e non cessava che verso l'alba. jahier, 86: le talpe.
: tu sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e oltre
improvvisa. levi, 1-200: verso l'alba 11 malato si avviò alla fine.
: la faticosa odissea di cui dall'alba di quel giorno erano state protagoniste era
9-139: dal finestrelle di cabina l'alba insinuò un raggio roseo e verde,
ha il rossore tragico e innaturale di un'alba di finimondo che non ce la faccia
la notte, e si chiudea sull'alba / avido ed aspro, senza più profumo
il farsi ogni mattina, sul fiorire dell'alba, versar sopra il capo, e
bella e vezzosissima licori, / e l'alba, allor ch'esce ridente fuori /
ove fischia col merlo a la prim'alba / il fanciul che v'abbevera la
govoni, 3-130: nei boschi d'alba, il cane raspa, / e fiuta
dall'aratro inciso / cui più né l'alba o il florido / aprii ritorna al
della signoria. cardarelli, 1-98: o alba, o dolce alba, / mare
1-98: o alba, o dolce alba, / mare di luce incerta, /
un chiarore. parve dapprima come un'alba di luna, ma fin da principio
/ imbiancar novamente, e sorger l'alba: / alla qual poscia seguitando il sole
sera / o nel folgoreggiar d'un'alba d'oro, /... /
in quel suo colore mattutino di un'alba attonita e già popolata, anche se
notturne... al fiorir dell'alba, abbandonate le cime e luoghi aprichi
-letter. la foriera del giorno: l'alba, l'aurora. marino, 1-20
testi, i-181: o che l'alba foriera / del nuovo lume il ciel di
fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. d'annunzio, iii-2-37:
pindemonte, 1-484: riapparsa la bell'alba, tutti / nel foro aduneremei, ov'
alla forza, l'altra mattina all'alba diede ordine di principiare l'assalto.
bocchelli, 1-i-96: da levante l'alba ingrigì, ed alto alto una foscaglia
-illuminato da una luce incerta (l'alba, il crepuscolo). - anche
., 2-27: tempo era quando l'alba s'avvicina / e divien fosca l'
che ancora rampolli, / su l'alba, / da'lampi notturni e da'crolli
annunzio, iii-2-168: danzerò fino all'alba, fino al giorno, / finché non
(plumiera rubra), bianchi (plumiera alba, plumiera acutifolia) o gialli,
disperdersi. socci, ii-1-635: all'alba partimmo e ci frastagliammo, compagnie per
larga prateria rorida nella fredda luce dell'alba. e. cecchi, 9-37: nello
landolfi, 8-103: nel grande attonimento dell'alba mi apparve il greto d'arno fregato
, tutt'intomo, salutavano freneticamente quell'alba lunare. = comp. di frenetico
wallace. pavese, 8-309: è l'alba, un'alba di nebbia diffusa,
, 8-309: è l'alba, un'alba di nebbia diffusa, viola fresco.
sapeva nulla: e il frescolino dell'alba aggiunto a quello della notte e di
con lei combatte, / il frescolin dell'alba mattutina, / che il verno è
non era. pirandello, 5-725: l'alba frigida... venne a
il tempo, quando al far dell'alba / spunta venere frigida. guerrazzi, 6-101
aprirsi sul mare un primo frigido pallore d'alba. cicognani, 9-116: sotto la
boscherecci. pascoli, 44: un'alba -si sentìa di due fringuelli / chiaro il
non mancò di mandar duecento botti / alba di vino alban dolce frizzante. bergantini,
... all'aria frizzante dell'alba. tommaseo, i-343: tagliato il viso
del verno. verga, 2-249: all'alba correva nei campi velati dalla nebbia del
frizzante. negri, 2-52: l'alba frizzante... fluttuava in veli di
, che non era il frizzantino dell'alba salubre, vellicava la nuca, scendeva
così ci aggirammo ai primi bagliori dell'alba... intorno alla grande villa imperiale
cipriani, ii-1-146: la mattina dopo all'alba si sentirono le prime fucilate. erano
219: tu sai che non vien l'alba novella / a fugar l'ombre ed
vecchia chiesa fugandovi le prelibate primizie dell'alba. moravia, i-366: l'acqua
7-234: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. 4. figur. sopito
dante, purg., 1-116: l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggia
. rovani, ii-948: era un'alba parigina dell'estremo autunno, nebbiosa e
grande incendio ideale che terminava su l'alba coi densi e gravi fumacchi delle batterie
tempo il sole e la brezza dell'alba stentavano a dissipare 1 veli e i
per un'altra giornata un parapiglia dall'alba a notte. -emanare molto fumo
scuro. jahier, 120: usciamo all'alba con il nostro vestito di tutti i
, 1-375: a troia / funestamente l'alba ultima sorge. balbo, ii-33:
, i-684: gli ospiti lasciarono prima dell'alba la casa funestata dalla loro presenza.
almeno battaglia politica che la sentissero da alba, di fare una bella funzione- sepoltura
. d'annunzio, i-442: ne l'alba i fochi siderali / si spengono per
rianimarono un focarèllo e confabularono fino all'alba. moravia, ix-102: l'aria
nella vallata il silenzio sinistro che precede l'alba; fuorché ogni tanto, da una
bella e vezzosissima licori, / e l'alba, allor ch'esce ridente fuori /
il tintoretto sembra alleviarsi inspirato dalla santa alba dove ha già cantato per la seconda
: agitato da mille furie alzatomi all'alba del sabato, e vistomi sul tavolino
alla sua furiosa malinconia rimirando lo spuntare dell'alba. carducci, ii-8-21: stamane mi
ii-869: la bisogna infernale principia all'alba; le piccole fornaci anelano fino a tarda
aleardi, 1-162: sul primo spuntar dell'alba au stera / di queste
da l'imo cor, quando a l'alba vicina / là innanzi non vedea che
civinini, 8-154: l'indomani all'alba salparono l'àncora, uscirono dal porticciolo
porta pia,... cominciò all'alba. = deriv. da gabbione
1-2-32: venne il giorno sereno e l'alba gaglia: / il più bel sol
: ridi plutone, ché giugne l'alba, che l'amico è dei nostri!
quando più gaio euro provòca / sull'alba il queto lario, e a quel susurro
gallastron col chi- chirrire annunzia / l'alba nascente, che del giorno è duce.
l'ultima parte della notte, l'alba. caviceo, 1-84: la terza
essere in piedi ai primi chiarori dell'alba. baldini, 3-235: quand'ero
, v-2-65: [la] santa alba dove ha già cantato per la seconda volta
del gallo; con il gallo: l'alba, le primissime ore del giorno,
cantano a ogni ora, non soltanto all'alba). busini, 1-244: il
cantar gli uccelli rigo udì su l'alba; /... / dei lor
quale è di mezzo al * populus alba 'ed al 'populus tremula '.
. region. pioppo bianco (populus alba, detto anche gattero, alberello,
. d'annunzio, iv-2-1352: all'alba il semaforo di grado vede il 'jalea
importanti sono il gelso bianco (morus alba) e il gelso nero (morus
bel celeste / mai in fronte a l'alba apparse? n. villani, 4-191
la notte loro depone davanti la sua alba meravigliosa. -foruncoloso. d'annunzio
quanti in sulle prime / ora dell'alba in cielo erran sospesi / vapori, o
e. cecchi, 6-324: all'alba s'erano genuflessi in qualche chiesetta, pregando
/ veggiono in oriente, innanzi all'alba, / surger per via che poco
venezia è come il geranio notturno che all'alba si stringe in sé, diniegando al
splendore / s'al sole instesso l'alba tua pareggi? tesauro, 3-13: 'dani'
, che si chiudevano dal tramonto all'alba, sorvegliate da guardie cristiane; per
/ nel giorno sì lungo, che l'alba / sementa ed il vespero miete,
metà carezzevole metà ferina, domandò all'alba al milanese se egli soleva mangiare tutti
la talpa / che si leva all'alba all'alba / come il ghiro e il
/ che si leva all'alba all'alba / come il ghiro e il tasso cane
, e poi domani / voglio levarmi all'alba dei tafani. de roberto, 334
, 4-24: si svegliava sempre all'alba, inquieto, e giaceva nel letto
misero fino al re che si giace all'alba dentro il letto lasciato caldo dal bifolco
piovene, 5-148: a sud-est di alba... giace la zona del barolo
poliziano, st., 1-79: l'alba nutrica d'amoroso nembo / gialle sanguigne
non voleva cedere alla giada dell'alba. = dal fr. jade
, st., 1-79: l'alba nutrica d'amoroso nembo / gialle sanguigne
. dottori, 1-301: intanto l'alba tutta lieta in vista / uscia, tingendo
1-2-32: venne il giorno sereno e l'alba gaglia: / il più bel sol
d'acqua: nome volgare della nymphaea alba, appartenente alla famiglia ninfacee. -
rinnovò poscia ascanio, allor ch'eresse / alba la lunga; appresongli i latini;
/ gli mantenner gli albani; e d'alba a roma / fur trasportati, e
marciata e dell'assalto concertato per l'alba. -alla fine o a capo
gote. aleardi, 1-432: usciva un'alba / dal limpido oriente; una di
. rovetti, iii-220: ecco l'alba rugiadosa / che gioiosa / assai più
per un'altra giornata un parapiglia dall'alba a notte. verga, 2-114: aveva
annunzio, iii-2-168: danzerò fino all'alba, fino al giorno, / finché non
giorno, sul far del giorno: all'alba o all'aurora, in prossimità dello
. -anche: alle prime luci dell'alba. folgore da san gimignano, vi-583
restare in giro con lei fino all'alba. -diffondersi, propagarsi (un
nievo, 1- 380: l'alba rideva tutta giuliva pel cielo. carducci,
, / o più lieta che l'alba, e via più cara / a gli
come se il vespro si mutasse in alba, la quiete in risveglio. deledda,
cresciuto per lo giugniménto del popolo d'alba. = deriv. da giungere
che non veggia a l'occaso innanzi l'alba / giunte d'atlante le dolenti figlie
, 278: la luce dell'alba s'insinuava dai giunti delle imposte,
sei uscito? -chiese giovanni. -all'alba, quando serenella si è levata.
. pascoli, 317: su l'alba udì, ma piano, come fosse /
soave capinera, intenta sul far dell'alba ai suoi strilli ed alle sue cadenze,
. rosa, 129: ecco l'alba, che toma in braccio a fosforo
. viani, 19-16: verso l'alba cominciò il gracidare delle galline.
xxiii-432: debolissimi chiarori all'est, alba biancheggiante, aurora ricca di rosseggiane colori.
gli spinge. govoni, 2-25: all'alba i grandi buoi / uscivan lenti a
giorno, e non è pur l'alba. marini, xxiv-775: così balzata tra
m. adriani, i-347: all'alba appresso fece scendere gli armati alla grave
la qual lieta si leva inanzi a l'alba, / e lucifero ha nome.
navi. boriili, 5-8: all'alba del 12, con un fortunale da
muggire armenti. pascoli, 18: l'alba per la valle nera / sparpagliò le
per risvegliarmi,... all'alba, al suono angelico delle campanelle dei
e luminosa / che una stella su l'alba le donò. 2. ventre.
pascoli, 880: tra l'alba e la sera, / sta il segno
d'acque. alvaro, 12-104: l'alba si annunziava dietro ai monti con un
sbarcò definitivamente a milano - una grigia alba di autunno. chiesa, 5-94:
. per estens. luce incerta (dell'alba o del tramonto); atmosfera caliginosa
ancor chiusi. saba, 4-65: l'alba spuntare rivedo, / tra le griglie
colte / nel suo, prima dell'alba, le sue gronde ».
del ghiaccio se non la mattina a l'alba. marino, vii-84: chi non
. davila, 76: la mattina nell'alba ritrovò... essere ancora
mano. pascoli, 525: è l'alba: si chiudono i petali / un
mundus » ancor fosca di contro all'alba su lo scalo, ben costrutta, guernita
un temporale furiosissimo. sul far dell'alba, già rasserenatosi il cielo, un merdaiolo
/ tra i salici, alla fioca alba lunare. pratolini, 2-416: ella è
ora della guazza, poco innanzi l'alba. moravia, vii-108: la luna.
aurora. bocchelli, 9-10: un'alba guazzosa intride le glebe. = deriv
quindi t'è d'uopo allo spuntar dell'alba / far posare la guerra degli achei
valli. deledda, ii-85: l'alba gli parve vicina; il cielo era limpido
72: la giovine, appena l'alba luce, / poiché ha pietà del povero
/ mercé i ratti corsier, sarem coll'alba / lontani assai. carducci, ii-8-288
pavone... le rompeva sull'alba il più gustoso del sonno. -divertente
pianta arbustacea della famiglia litracee (lawsonia alba, l. inermis), diffusa nelle
. sinisgalli, 9-21: alla bianca alba di questi idi / chi ti ha
le idilliache malinconie chopiniane avevano propiziato l'alba del loro bene. 2.
tasso, 12-39: ier poi su l'alba, a la mia mente oppressa /
fine della notte, / su la dolce alba, piombo corda scure. beltramelli,
, i-1107: eccomi illeso / tra l'alba prima e la non prima morte.
. gozzi, 1-503: già spunta l'alba, e 'l buon iman ministro /
: nel crepuscolo l'acqua molle dell'alba / che s'imbeve di luce, rischiara
.. partiron sul- l'imbiancar dell'alba. forteguerri, ii-220: improvvisar su
azeglio, 6-562: tre ore prima dell'alba ti troverai imboscato nelle macchie dell'addà
, 5-272: era stata trovata all'alba, sulla strada del casalino, morta
tutte le mattine immancabilmente, prima dell'alba, io andava a svegliarlo, per
nell'intimo era punto dall'immane sfinimento dell'alba. -grandioso, fuori dell'ordinario
d'annunzio, i-iioo: sviene l'alba. ti piaccia, * exév7j,
e scolorate, in una luce d'immutabile alba. govoni, 804: la luce
18-ii-647: se, sul far dell'alba, un canterà, / sul luogo del
di un treno scopriremo insieme la perpetua alba elettrica che fa impallidire la notte sulle metropoli
spesse fronde. aleardi, 1-126: all'alba gli astri impallidirò. carducci, iii-4-38
con un sorriso, come suol far l'alba impallorita all'or che viene a sgravidarsi
e contagiosa avarizia. borsi, 1-195: alba temuta, non chiamata, che /
impunta il sonno, / finché l'alba sbianca l'oriente. -suscitare ansia,
e languida viola, / cui l'alba di rugiade mattutine / le guancie imperla
e lieti e pronti, / cortese l'alba, e aprii v'imperli e infiori
. botta, lxxvi-27: salutai l'alba di perla / e l'aurora di rubino
rugiada. pascoli, 472: l'alba il suo cielo rischiara, / ma prima
esperienza, l'ora della mattina in sull'alba o altro tempo coperto, per avere
d. sestini, 16: all'alba poi ci mettemmo in marcia, e
meditiamo. bocchelli, 1-i-156: l'alba comincia appena a imporporare l'orizzonte dalla
annunzio, iv-1-826: quella carezza che all'alba l'ha fatta gemere di delizia,
una camera d'albergo di terz'ordine all'alba,..., il letto
di canne. pascoli, i-525: all'alba ricomincia, e qua, in una
, 10-69: si stupisce qualcuno che l'alba sia tanta fatica; / di risveglio
lo riabbrucia, e così continua finché l'alba tropicale non spunti in suo aiuto.
fosca inalba. testi, ii-15: l'alba /... il ciel di
, / e per pubblica voce appellata alba. tasso, 1-2-83: quando il
onde s'inalba / la purità dell'alba. g. gozzi, i-22-92:
inalba, / ella mi è negra ed alba. f. f. frugoni,
da paradiso imparadisare. il petrarca da alba inalbare ». migliorini, 207: «
con lei... passeggiare sull'alba la state per l'inameno paese, ma
monti. landolfi, 8-158: l'alba s'era ormai inazzurrata, e poteva essere
per l'ultimo fulgore, ché l'alba da oriente incalzava. tutti i principianti incalzano
. baruffaldi, i-166: già dell'alba al primo pizzico / ipo- gastro è
pecchi, 15-187: qui, dopo l'alba, prendeva il rastrello e buttava via
e assonnato d'uomo ora guarda nell'alba di lassù. -leggero, interrotto
avicina; / l'aura soave e l'alba rugiadosa, / l'acqua, la
la nausea di false leccornie / rivedute all'alba che inciprigna l'ubriacatura. papini,
lunaparchi sfolgoranti di luce elettrica fino all'alba, dove l'uomo senza fissa dimora s'
: avendo battuto... dall'alba del giorno sino all'inclinare del sole,
il lunedì di pasqua dall'apparire dell'alba sino all'inclinazione del giorno,.
. barilli, 5-187: incolore, l'alba in questi paraggi la si indovina a
. buzzati, 1-196: prima dell'alba potevano succedere tante cose, esattamente drogo
accese incoronato. chiabrera, 1-i-278: l'alba di luce incoronata il crine, /
betocchi, 5-88: questa increspatura d'alba, / pura linea invertebrata / come l'
, non dava indizio di sé che all'alba e alla sera. -fare
: già s'indora / l'alba ne l'oriente. preti, 69:
l'indugio / un po'triste de l'alba. -dilazione chiesta o concessa per
raggio / il vago giorno dopo l'alba induce. -predire, preannunciare.
e curar piante e greggi / vede l'alba tranquilla e vede il vespro. pascoli
b. davanzali, i-50: all'alba scassano i fossi, riempiogli di fascine,
fronte. idem, ii-335: ad ogni alba gli archi dell'urbe / sembrano vomire
buio inerte e smorto che indica l'alba vicina. -perenne, inalterabile (
, i-252: piazza del quirinale, all'alba, è il silenzio che l'infatua
f. frugoni, 3-iii-78: instava l'alba del dì secondo di agosto, giorno
intorno le saltella. / come dall'alba al tramontar del sole / fa quel
. pavese, 5-137: mandarono santina in alba con silvia dai parenti, per salvarle
infido. jahier, 2-103: sull'alba nuova, ancor più torbida e infida
b. davanzali, ii-76: all'alba s'infilzò in su 'l pugnale col petto
quella / che spare soltanto nel chiaro dell'alba. 3. che agisce con flemma
processione di stagioni / che fu un'alba infinita e senza strade, / dov'è
per aver posa almeno in fin a l'alba. boccaccio, dee., 1-4
prato. preti, 66: ecco l'alba in oriente, / ecco il ciel
lo sfarzo e la soavità indicibili dell'alba marina. 2. per estens
uomo. gadda conti, 2-668: un'alba perlacea infreddolita. infreddóre, sm
4: « infula est fasciola sacerdotalis capitis alba in modum diadematis, a qua vittae
indora. lalli, 1-3-34: l'alba... / ingemma i prati,
, sparsa di gielo, / l'alba sorgea dal liquido elemento. scarpelli, 1-81
13 * 38: or dopo questi l'alba mattutina / fosforo partorì, e le
campagne inrugiada e tetra ingialla / l'alba che le villesche opre apparecchia. -conferire
verso porta galliera ingialliva il bianco dell'alba. -conferire un colorito giallastro (
febbricitanti, pareva spirasse nello squallore dell'alba un'angosciosa oppressione. betti, i-87:
il tuo fazzolettino, / tramato d'alba, le riarse ciglia / al poeta cui
preziosa di purissimi raggi cacciava dall'oriente l'alba, che l'avea nudrito con dolce
sol di vezzi temprato / già de l'alba vid'io nel bel sereno. pananti
mi porta, / non viene, alba gentil, tanto oggi innante, /
: sorge il mattino in compagnia dell'alba / innanzi al sol che di poi
egli in effetto / che innanzi l'alba lascerebbe il palo. tommaseo, 11-7
dante, purg., 1-116: l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggìa
pero, nel melo, nella spina alba e nel cotogno. = deriv
ma non così fosca, inombrai ad alba il sembiante convertendola in nottola, di
sole / il dorato sentiero / l'alba di luce incoronata il crine, /.
torna, onde pria sorge / l'alba rosata, e l'oriente inostra. tasso
ch'euro batteva, e già l'alba inostra /... quelle brume.
l'alpe. corazzini, 4-88: all'alba, sempre una leggiadra / bocca una
tassoni, 283: quando al fin l'alba in oriente apparve / e le sue
lampedusa, 278: la luce dell'alba s'insinuava dai giunti delle imposte,
uno strepito insmorzàbile / faceasi innanzi l'alba. = comp. da in-con
e poco inanzi a l'apparir de l'alba / pose l'insonnio presso a la
debole. verga, ii-93: l'alba insudiciava le pareti untuose, da cui
: nel cielo della cava rigato / all'alba dal volo diritto delle pernici / il
dell'omino che dovrà avere ammassato all'alba tanto blu, e nel buio brancica
/ e questo è segno che l'alba aparisce. m. palmieri, 2-32-14
87: come sorse dal suo letto l'alba, / da'miei sonni interrotti in
d'aprile... tutti impazienti dell'alba, la prevennero col suono delle campanelle
accordo. cattaneo, iii-3-28: all'alba dell'n aprile 1809, gli avamposti
-attenuato. angioletti, 1-123: all'alba ogni suono era più dolce, come
in francia... intingono all'alba in un grappino. 3.
bastonate] l'intirizziva peggio assai dell'alba fresca. 7. figur.
a. cattaneo, iii-115: all'alba d'ogni dì e al tramontar del
22-8: io da che comincia la bella alba / a scuoter l'ombra intorno de
vesti intorno e, spuntando già l'alba, aprì a terra. g. gozzi
fosse intorpidito. gozzano, i-359: all'alba solo, quando l'acherontia / intorpidita e
aver intraudita nel mio ultimo sonno dell'alba, tu ti perdi in me per essere
pietra. bocchelli, 9-10: un'alba guazzosa intride le glebe. -ungere copiosamente
intrigatissima cifera, scritta al duca d'alba da garzia lasso della vega, agente
ci si trovava inumiditi e infreddoliti dall'alba alla sera. 2. bagnato di
buonarroti il giovane, 9-589: dall'alba alle squille udirsi ognora / strumenti lavorare,
non c'è cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui nulla
/ sarà ancora un piacere sorprendere l'alba / e discendere in strada tra la folla
baruffaldi, i-166: già dell'alba al primo pizzico / spo- gastro è
vederti / vo'talvolta ne'sogni all'alba. 6. contro (a
betocchi, 5-88: questa increspatura d'alba, / pura linea invertebrata / come
innanzi che 'l ciel mi renda l'alba, / morte amara non spenga la mia
: rimasero assegnati al duca trino, alba, san damiano e molt'altre terre del
nemico del suon, che insiem con l'alba / invita i cani e i cacciatori
. berchet, 18: nunziatrice dell'alba già spira / una brezza leggiera leggiera
passato / che s'invola, all'alba che sorge. 20. scampare
fino agli occhi / anche con l'alba adesso sudicioni. c. e. gadda
ch'or di gelo imperla, / nell'alba, ora a'gran dì scioglie in
sciocchezze. -figur. d'alba, lxxv-231: i fanali iperemici / -occhi
bruni, 310: qualor, languendo l'alba, apparir suole / su l'oriente
contengono nelli suoi ergastuli infino a l'alba, che debbe far forno de ragione
tormento. stuparich, 3-96: l'alba, l'aurora, il mattino grigio si
i sali. sbarbaro, 1-52: all'alba si cammina sulla carta vetrata. aghi
. carducci, 840: monti d'alba, cantate sorridenti l'epitalamio; / tuscolo
govoni, 328: al sorgere dell'alba, / ecco il canto irrisore /
ella intercetto sue lettere al duca d'alba che lo irritavano e sollecitavano a offendere
, da lontano / però che l'alba sorse illividita, / e sfece gli
irrori. pisani, 305: quando l'alba di perle il prato irrora, /
, / se non la irrora l'alba rugiadosa. tarchetti, 6-ii-461: bianca
inrugiada e l'etra ingialla / l'alba che le villesche opre apparecchia. sbarbaro
villa. jahier, 271: ascensione all'alba, con tutta la compagnia. e
fausto pastor, a l'apparir de l'alba, / snodò la lingua in sì
72: ho freddo: itera l'alba i suoi rintocchi. 3. aumentare
; / l'aura soave e l'alba rugiadosa, / l'acqua, la terra
sotto i seni, il viso sorraso dall'alba, rannicchiata contro il suo petto,
aspetta, / fiso guardando pur che l'alba nasca. trattato del ben vivere,
erranti / del mare, né dall'alba il lacerante / pallore sopra queste o
vaghe cacce. lemene, ii-280: l'alba in ciel lagrimosa spuntando / va destando
so dire che s'apparecchia di fuggirsene all'alba el ladroncello. s. caterina de'
., 9-54: dianzi, ne l'alba che procede il giorno, / quando
/ ma sospiri e lamenti infin a l'alba, / e lagrime che l'alma
, sentendo più forte la fame coll'alba, muggivano lamentose. -con riferimento
che di là, donde il di l'alba ne porta, / vennero ad adorar
resterò a tuoi piedi, finché l'alba / farà tutte le lampane appassire!
, / meteore di prima estate sull'alba, / comete lucide lunghe / sul
di persona la spedizione militare, che all'alba del 6 marzo « colse a letto
/ ch'e vie più chiara che l'alba del giorno. petrarca, 33-5:
l'abitudine di levarsi ogni giorno all'alba e di fare una lunga passeggiata per
., in fretta, / levando all'alba il canto, / volgea di giulietta
lascia il sol, trova ancor l'alba novella? baldini, 5-64: il suo
per l'aprile / quando si leva l'alba. magalotti, 9-1-131: sarà difficile
, in vista della levata con l'alba, ma non si finiva più di
del sole, del giorno: all'alba, di prima mattina. eneide volgar
banti, n-166: un po'prima dell'alba si addormentò: doveva partire a levata