. vi è attestato bannir e * mettere al bando '). bandista,
. jovine, 218: si rimise mano al vino, i bandisti bevvero e mangiarono
cardarelli, 3-34: fanatici musicanti che al tempo della mia infanzia misero sossopra il popolo
, escludere. -al figur.: mettere al bando; esporre alla curiosità pubblica.
. e sm. ant. messo al bando, condannato col bando, esiliato;
la grecia regnator bandito, / offerse al guardo uman vista infelice. sarpi,
nimica. bruno, 3-724: con ciò al fine vegna richiamata la bandita concordia,
con tornei, con intrattenimenti. -anche al figur.: casa in continua festa e
volendo che ciascuno di quei dì mangiasse al palazzo reale. collodi, 505: per
molti e splendidamente fornita. - anche al figur.: e indica dissipata liberalità,
andrea da barberino, 1-55: dirai al tuo signore che io non voglio essere
bande. tommaseo, i-65: visitai dentro al carcere il bandito, / strinsi,
nocchiere, e rettore di nave sonnolento al tempo della tempesta, e come speculatore
duci e prencipi de'greci dovessero venire al generai parlamento. sacchetti, 120-9:
la voce / del banditore: apriva al suo bambino / le braccia, e le
dei banditori del progresso non si fermano al risanamento delle paludi,
alla viabilità ed al sapiente ed armonico sfruttamento della terra.
feci, / giusta il costume, al suon delle campane / e con la voce
, 663: desideroso di dare effetto al maligno suo pensiero fece per bando publicare che
questa parte e 'n quella, / al vincitor promesso e 'l ricco pregio. idem
la quale deduce la sua difficile materia al termine. vellutello [par., 30-34
mondo, che secu- ramente tutti ritorniamo al regno suo. 3. il nuovissimo
3. il nuovissimo bando: la chiamata al giorno del giudizio universale (che è
purg., 30-13: quali i beati al novissimo bando / surgeran presti ognun di
[purg., 30-13]: « al novissimo bando »: all'ultima richiesta
a similitudine di quando i beati « al novissimo bando », ciò è, a
carducci, 994: aprite le braccia al dolente. / vi aspetto al novissimo bando
le braccia al dolente. / vi aspetto al novissimo bando. 4. grido
uscire di bando pagando certa piccola cosa al comune. simintendi, 3-208: questo
a festa. -per simil. e al figur. caro, 15-i-109: aspetto
8. per estens. e al figur. dar bando, mettere al
e al figur. dar bando, mettere al bando, avere in bando: eliminare
sole / più che non deggio al mio uscir di bando. landino,
furor pugna! chiabrera, 341: pentito al fine / diè bando al mondo,
: pentito al fine / diè bando al mondo, e si rivolse al cielo.
diè bando al mondo, e si rivolse al cielo. allegri, 9:
galileo, 651: potrebbe dar bando al suo stesso libro, come nulla concludente,
tanta un re non ha, che al tutto / cacci la iniqua diffidenza in bando
a quel tempo di unire il mio al loro nome. de roberto, 101:
trattato da millantatore, fu posto quasi al bando dai compagni. panzini, ii-54
all'aperto. ora conviene ordinarne una al falegname. b. croce, i-1-174:
. b. croce, i-1-174: bando al sensuale e all'arte: sia pure
stato di divorzio: gli uomini sempre al bando da questo genere di vita. alvaro
autoritarii di qualunque genere misero e mettono al bando, considerandola un'arte di protesta
, 2-311: -oggi il cuore è messo al bando, - disse. - è
pericolo per il regime. -dar bando al denaro: spenderlo. vasari, i-623
in bando? parini, vi-23: al misero mortale / ogni lume s'ammorza
attacca col suo anello di ferro al ganghero o molla, che si tiene
5-70: quando in un circo, o al teatro, o al cinematografo, un
circo, o al teatro, o al cinematografo, un bel tipo di cavallerizza,
febbre, e parecchie volte, sentendo picchiare al portone, e immaginando che fosse arrivata
tracolla (di traverso, dalla spalla al fianco opposto). di giacomo,
bandoliera la fascia tricolore e di sotto al suo panciotto, dalle sue tasche profonde
bussi, seduto dirimpetto a lui, intorno al modo di regolarsi nel duello. -dunque
, da la spalla sinistra giù giù fino al fianco destro. = dallo spagn
spalla, passando dall'omero sinistro al fianco destro ', che a sua volta
perché, a confessare il mio difetto al signor salviati, io ci ho talvolta
delle case non ancora del tutto rase al suolo, quali coperti di tettoie improvvisate,
riattare le stanze lasciate tre giorni in consegna al vento e alle talpe. pasolini,
, sf. strumento a plettro, simile al liuto: a forma ovale,
c'era un vecchio banjo appeso al muro, nella camera della signora celeste,
grandi si arrogavano, di erigere un molino al quale tutti i vassalli doveano far
macinare la loro farina, pagando al signore un balzello, ed essendo loro vietato
), di robuste dimensioni, assai simile al gayal, di cui è più
: dietro il baobab, lo sciacallo al vederlo si volgeva da un'altra parte.
piedi o seduti su alti sgabelli al bancone, dietro cui stanno i
stanno i camerieri o baristi o, anche al ta volino.
chiuso. bar illi, 6-144: dinanzi al bar sono i giovani con la giacca
con otto clienti. comisso, 7-189: al posto dei vecchi caffè bolognesi, oggi
moravia, vii-106: di giorno quando al bar non c'era nulla da fare.
quattro giovanotti sportivi che pigliavano il vermut al bar, a parlare scandalizzati,
] / mover si volse, tornando al suo regno, / e al suo corpo
tornando al suo regno, / e al suo corpo non volse altra bara.
suo corpo, la preclara anima, tornando al suo regno del cielo...
cielo..., non volle al suo corpo « altra bara », altra
della madre spartana, che consegna lo scudo al figliuolo che va alla guerra, dicendo
quattr'assi, / nitida bara, chiuda al fin li oscuri / del mio pensier
: ivi a pochi dì mandò il re al castello dell'uovo per lo fanciullo che
testamento come omicida e ladrone, graziato al posto di gesù; cfr. matteo,
pasqua, che soleva la signoria donare al popolo uno prigione, qualunque volevano. era
sacerdoti e li antiqui mandarono a dire al popolo che chiamassero barabba e uccidessero cristo
lo più, si viene alle mani, al sangue. è più di baruffa,
d'annunzio, ii-894: or biancheggiano al vento i baracani. pirandello, 6-141
, che è prossima alla rovina, al fallimento. tommaseo-rigutini, 912: nel
piantare tutta la baracca occidentale e tornarsene al suo paese. bartolini, 1-283: alle
il fresco della luna, i baracconi al fondo accendevano l'acetilene. una
2. per estens. e al figur. 2. figur. fare
666: un copista regio con cento lire al mese guarda l'istituto del baracello
furto, fattane entro tre giorni dichiarazione al barracellato, ne riceve fra due settimane il
l'esperienza dei secoli crea successivamente racca al seguito delle truppe). due caratteristici istituti
2. = voce della sardegna (corrispondente al tose, bargello), deriv.
dal tagalo balangai (cfr. b al anco). baraónda, sf
non ci si raccapezza). -anche al figur.: condizione politica o morale
a galeazzo avesse potuto beccarsi una medaglia al valor militare. è presto detto: l'
tr., piùrar.). ingannare al gioco delle carte; vincere imbrogliando;
! leandro, che ha barato i zecchini al gonzo mercante, se li tiene col
fare un gentiluomo quando si sente battuto al giuoco. il gesto si fa anche
il male era che quell'altro aveva barato al giuoco ed aveva oramai perduto la sua
una voragine dalla superficie della terra insino al centro: baratro è luogo oscuro e
che te con tutto il germe umano al baratro profondo della perdizion risospingesti? chiabrera
invenzione, una vasta e profonda voragine sino al centro della terra, e dentro essa
/... / nella tebaide / al santo abate / piovean le luride /
dove c'era un baratro peggio che al comune. d'annunzio, ii-283:
e appena nato il mio amore, / al di là della grazia negata, /
« a tal baratta », rispetto al luogo ch'era de'barattieri. fatti
a quella gran baratta / fuggian dinanzi al porco, come fosse / ciascun coniglio
stato. boiardo, 2-28-30: come fu al campo, intorno ha la baratta /
a speranza, muor cacando. note al malmantile, 2-833: chi vive con speranza
cocer pasticci, che sta colà dietro al forno grande. 2. come
piccolo maggiore (una specie di cacasenno al quale non mancava che la gonnella.
alza su dal paglion, va dietro al forno, / e sborra una cacata da
5. locuz. avere la cacca al culo: avere una gran paura.
dettero a vedere d'aver la cacca al culo ». « era ogni cosa nostro
, xxiv-1062: ciò che rendea vaneggiale al sommo, era la presunzione di passare per
ed è la distruzion della vernaccia. note al malmantile, 1-271: le picce poi
, e con tale unto / pome dintorno al male ove si pasce / spesso la
cecchi, 6-227: mentre si filava al luogo dell'appuntamento, cominciavo a temere
donzelli del po smarrirò una caccia e capitaro al romitaggio. boccaccio, 5-52: amenduni
cacce d'ida / venne costui mandato al troian duce, / gran feritor di dardo
di pino da lungi odorante, / e al cìdolo ferve perarolo, i e tra
sue forze ed allestirci alla caccia, al combattimento, o alla fuga.
contro animali. -caccia di tori, al toro: corrida. aretino, ii-89
vantaggio, / fa con maggior superbia al disco oltraggio. tasso, n-ii-475:
la prima caccia, / l'altra al tambur, ma non quel che soniamo.
e in furia una mia osservazione. note al malmantite, 294: in caccia
l'ali, e fa uova. note al malmantile, 185: sono in firenze
per dare un po'più di colore al pretesto. andarono, come abbiam detto
gli stivali, e la pistola appesa al ventre, quasi dovesse andare a caccia di
tormentarlo. boiardo, 2-6-47: sino al castel fu a lor data la caccia,
, / poi giù caliamo quei pagani al mare, / il quale era tornato
della mota e dei sassi, cominciarono gridando al pazzo al pazzo, a dargli la
dei sassi, cominciarono gridando al pazzo al pazzo, a dargli la caccia; ond'
moschin pur dia la caccia, / al fra gualengo et a'compagni loro, /
loro). -per estens. e al figur.: perseguitare qualcuno, cercare di
in fuga, inseguire. - anche al figur. giamboni, 242: le
dico solamente i legati, 1 quali al postutto misero in caccia, ma i
in conserva. -marin. manovrare al fine di sottrarsi a un attacco di
254: e quanto alle opere, oltre al tenere bene ordinati ed esercitati e sua
esorcizzatore. - anche per simil. e al figur. aretino, 8-285: che
caccia diavoli, parti che elle corrano al fischio? = comp. dall'imp
citerone: / sì comanda che sia prest'al mattino / il carro suo, ch'
accecata / del grande amor che portava al barone, / che dalla sua stessa arte
stessa arte era ingannata, / bevendo al napo della incantasone; / ed era
ad ubbedire con la fuga di sé al cacciaménto dell'acqua cadente, che la
donno, / cacciando 'l lupo e'lupicini al monte / per che i pisan veder
il dominio degli alti monti, e venite al misero. ariosto, 25-27: fiordispina
esiliare. -anche per simil. e al figur. ruggieri apugliese, xxxv-1-898:
apugliese, xxxv-1-898: gli diavoli prendo al laccio; / so far malie e sì
volgar., 2-60: l'aglio legato al petto dell'uomo caccia la cotidiana e
che v'ammalia / simili fatti v'ha al fantolino / che muor per fame e
impon che cacci / da la montagna al lido / gli armenti circostanti. d.
; assalire, aggredire. - anche al figur. malispini, 1-23: i
di dare e d'avere e verremo al bilancio. nievo, 98: uscii dunque
innanzi; incalzare; spronare, spingere al galoppo (un cavallo). -cacciar
inghiottire. -anche per simil. e al figur. rustico, vi-1-181 (42-9
. non mi cacciare qui in abisso. al quale rispose uarione e disse: se
ii-412: il duca di soffolc, al quale avea perdonato, e di nuovo sollevava
: or qui non v'è aria dentro al vaso, perché tutta ne l'ha
: per me m'andrei ad affogare al primo pozzo se il diavolo me li
la corda, il signor cancelliere riferiva al giurisdicente che quel tale spaventato dalla severa
comunali! d'annunzio, iv-2-46: al ritorno cantava una canzone dalla movenza vivace
vittima viene rubata di prigione, sotto al naso degli sceriffi e della polizia;
stimolare, incitare, urgere. - anche al figur. dante, inf.,
lungo tèma, / che molte volte al fatto il dir vien meno. ariosto,
; introdurre, immettere. - anche al figur. pulci, vi-83: faresti
serbarmi quello mazzocchio, et cacciarmelo infino al naso. idem,
6-32: dodon al suo [cavallo] gli spron ne'fianchi
85: [l'asino] essendogli [al leone] sopra, per non cascar
tu m'intendi, -per parlar onestamente, al vacuo, sotto la coda, dove
, affinché fossero cacciati tutt'e due al compagno. pavese, 7-73: cacciai
. ariosto, 8-9: ruggiero, al fin costretto, il ferro caccia;
, anche se non è desiderata, al maggior numero possibile di persone; essere
. / entro e mi caccio in mezzo al pandemonio. nievo, 1-56: «
moravia, iv-178: ogni cosa era al suo posto, la lampada dal paralume
erano piegate e aperte, tutto invitava al sonno: non c'era che da spogliarsi
). boiardo, 1-2-54: grandonio al rengo superbo minaza, / ma non
martire, / che ben fu presso al ponto del morire. guerrazzi, i-112:
. boiardo, 2-4-77: lui riposto teneva al fianco il brando, / perché avea
annunzio, iv-2-6: lasciò i porci al pascolo, e si cacciò per la china
senza impuntature. -cacciarsi qualcosa addossot al fianco (un capo di vestiario,
camice sacerdotale, e messasi la stolla al collo e lo diadema in capo e
ei non s'abbia a cacciar la spada al fianco. g. bassani,
stati la medesima securtà che era innanzi al '94, ma per diverse ragione. cellini
dell'italia centrale, la caccia al cinghiale con battute eseguite da cani
nessuno credo si meraviglierà di trovare al mio paese una tomba dedicata alla
paese una tomba dedicata alla caccia al cinghiale, che noi chiamiamo « cacciarèlla »
bandito; messo in fuga. -anche al figur. giamboni, 4-114: negato
, come sasso, / rotolar cacciato al basso? sbarbaro, 1-258: ma voi
3. locuz. -alla cacciatora: al modo dei cacciatori (e si riferisce
e aceto. beltramelli, i-85: al bollito seguiron i galletti alla cacciatora,
bella cacciatrice sopragiunse. caro, 1-5io: al collo [una donzella] avea di
seguir torme / de le fere fugaci, al fin fermossi. marini, xxiv-774:
, e li porti presi in mano al suo padrone, e pur così vittorioso e
faceva da cervo. monti, x-3-155: al corto arnese,
al portamento, / a le forme imitando /
gabbioline, dove il canonico, gran cacciatore al pare taio, teneva i
farmacista astronio tridapali, cabalista e giuocatore al lotto e cacciatore sfortunato quanto accanito.
partì, per prendere parte a battute al cinghiale. pavese, 5-38: i
in paese altro che maritato! colla catena al collo! ve lo dico io!
. chi manda via, espelle, mette al bando. -anche al figur.
espelle, mette al bando. -anche al figur. g. villani, 8-96
simile a quella militare, sedeva vicino al cocchiere nelle carrozze dei gran signori.
colla frusta fra le gambe, accanto al cacciatore gallonato, colle calze di bucato
dar soccorso. infinite famiglie sono rimaste al nudo di tutto; infinite danneggiate irreparabilmente
, con certe espressioni che vanno dritte al cuore. pascoli, i-303: i rossi
quindi [l'apparecchio] esposto anche al fuoco della fucileria e delle mitragliatrici. due
smussato, simmetrico, che si adatta al taglio della testa della vite.
2. figur. (per lo più al plur.). ciarle, pettegolezzi.
pirandello, 6-152: qualcuno, passando davanti al portone del fascio, talvolta lo poteva
per la caccosa. 2. al plur. scarpette. pulci, vi-173
smanceria. - usato per lo più al plur. aretino, 8-25: credo
non basta, senza cercare per insino al terzo parentado? caro, 6-65: quelle
malaticcio. - anche per estens. e al figur. libro delle segrete cose delle
. -aggiunto di que'rimedii che giovano al male della cachessìa. = voce dotta
carabine dei boeri, e han dovuto ricorrere al kaki, colore che si confonde col
consolo / che un regai sia per farne al cariamolo. bonomo, 1-14: i
topo sarà egli in questo caso, / al cacio nella trappola rimaso. ariosto,
di quella polpa; le seccano poi al fumo, e volendo le possono disfare e
dieci forme di cacio, e le porterai al capitano della loro compagnia. verga,
/ e di capretti, e ciascuni serrati al lor posto, da parte: /
, iii-925: stavano quasi sempre, esposte al fumo che le induriva, piccole forme
, dà l'estrema unzione, accompagna al camposanto, e, se c'è l'
povero prete? -calarsi, ricalarsi al cacio: ronzare intorno a una cosa
il topo certo, / che si ricala al cacio. il tuo peccato / 10
via di contrapposto e di specifico / al nostro amor che non si cheta mai
viene secretamente uno di loro e porta al piovano dua caciuoli per corrompere 11 piovano
saporitissime, e cacicavalli da mangiare rosolati al fuoco delicatamente. c. e. gadda
, / noci e castagne e sorbe secche al sole. = dimin. di
. cacióso, agg. affine al cacio. redi, 16-ix-282:
cacochimia; debole, malaticcio. - anche al figur. carducci, i-1243: cesare
all'acy- rologia, alla cacofania, al pleonasmos, alla perissologia, alla sintomia
, all'ecclessi, alla tapinosis, al cacozelon, al cacosinteton, e all'amfi-
, alla tapinosis, al cacozelon, al cacosinteton, e all'amfi- bologia,
che producono alcuni alberi caduca avanti al produr del frutto, come è
, come è quella de'nocciuoli, simile al pepe lungo. domenichi [plinio
di spine / il barbarico cacto; al sol si gira / clizia amorosa: sopra
in ceppi stretta / la mosca in seno al fior trova a tomba. tommaseo
. il collo d'un annaffiatoio, al di sopra di una riga verde-canuto di cactus
parente maniaco non verrà più a fotografare al lampo di magnesio il fiore unico, irripetibile
che portava / la sua faretra piena dietro al dosso. giov. cavalcanti, 4
in fretta, / né la torre condutta al suo cacume. varchi, v-962 (
pan si nutrì, / ma più presto al cocuzzolo selvoso / d'una montagna smisurata
parnaso alma spedita, / già sento al volo mio crescer le piume. fracchia,
, assotti gliava gli stipendi al cadastraro e ai maestri, rincarava i
dovete considerare che il sole, benché al rispetto de diverse regioni de la terra per
loco, a parte a parte; al riguardo però del globo tutto, come
cadere. ariosto, 23-41: ella presso al cadavero si mette, / e
l'anima de'morti non torna al cadavero, poiché lo spirito animale, ch'
sotterrare li morti, bisogna fare al contrario di quello che si fa nella terra
inno i cantori de'lamenti, e al mesto / canto pietoso rispondean le donne
, e ne mandò un bel regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere,
dalla forza grandissima del cuore, fecesi al primo capezzale e si curvò sopra la
emungea / l'ultime forze, e al fin su 'l doloroso / passo lo vinse
della castità, che la rende odorifera al mondo, era un fetente cadavero. d
2-122: un malinconico, / legato al fare / e alla grammatica / della comare
che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al soffilo creativo della filosofia; un cadavere
. intanto il mio specchio di rimpetto al letto mi dice ch'io oggi ho
scena. / lasciaron essi il ferro al vin concordi; / sorser dal vino al
al vin concordi; / sorser dal vino al ferro / temerari, discordi.
, che crolla, che si abbatte al suolo. - anche al figur.
si abbatte al suolo. - anche al figur. albertano volgar., i-77
e ruina, / né ferma i balzi al rotolar cadente / se non valle o
vorrei passare il mare: / giungere al partenone / sotto un ombrello rosa / cadente
non sedesti a parca mensa, e al lume / dell'incerto crepuscolo non gisti
tommaseo, i-142: un dì che al bosco, incontro al sol cadente / inginocchiata
un dì che al bosco, incontro al sol cadente / inginocchiata, e,
/ inginocchiata, e, gli occhi al ciel, pregava, / e passe foglie
romor. nievo, 1-71: presso al cammino quasi cadente, eppur tanto pulito da
s'appoggia cadente per la decrepita etade al braccio dello scudier che 'l fiancheggia? stuparich
. parini, giorno, i-810: tu al mio giovane eroe la spada or cingi
qual richiede / la stagion bellicosa, al suol cadente. monti, 10-227: e
pelle di llon, cadente / fino al tallone, ed una picca impugna.
di strofe nel canto e in poesia, al termine di una frase musicale).
. d. bartoli, 40-i-151: oltre al consonar nelle rime, hanno [i
delle cadenze, parte intrecciati, e parte al pari. foscolo, xv-267: [
3. disus. ritornello. - al figur.: luogo comune. berchet
: egli cantava tutto il giorno. al reggimento aveva imparato certe canzoni napoletane dalle
ogni sera, all'imbrunire, stretta al cuore - fino a notte.
sanguinose. la mia testa pencolava in cadenza al pencolar delle loro. verga, 4-24
in mezzo a mucchi di frumenti alti al pari di montagne, si dimenavano attorno
. svolge in cadenza le sue spire al suono del flauto dell'incantatore. e
comisso, 7-21: balilla per quattro al suono della fanfara: « cadenza!
tutti gli strumenti, lasciando l'arbitrio al virtuoso o virtuosa di trattenersi quanto gli
vorrebbe così indifferentemente... abbandonare al musico la cadenza, la quale riesce
un ritmo speciale, a cantilena, al discorso. -anche al figur.
, a cantilena, al discorso. -anche al figur. rigutini-cappuccini, 29
cadenzata e sul fruscio delle coppie pensai al coro dei grilli, nella collina nera
vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al coro delle domande d'un maestro.
, inf., 32-29: non fece al corso suo sì grosso velo / di
: le sue labbra non erano ancora tornate al posto, che don abbondio, lasciando
appena, meno / che non la foglia al tocco della brezza. quasimodo, 1-48
spesso mi chiedevano di unire il mio voto al loro. -in particolare: dei
, 269: sembra la pioggia al cader folto e spesso / che giù
vecchiezza o per malattia). -anche al figur.: il fiore della bellezza
di parigi. pascoli, 46: al cader delle foglie, alla massaia / non
della spada cadde in su la spalla al detto luigi: e perché questo povero
alto decreto, / che, quasi al vento foglie, / ogni speranza tua dissipa
., 4-111: voglia assoluta non consente al danno; cadono nell'oblio, quello che
. siamo tratti, in omaggio al calendario e alle nostre ancora si
espongasi una carta bianca e piana incontro al vetro concavo, lontana da esso vetro quattro
petto: / così dall'alto orgoglio al fin cadrà. vico, 96:
s. c., 16-2-14: conciossiacosaché al valoroso uomo nel pregare caggia la faccia
. di currado, che cade intorno al 1140. d. battoli, 37-18:
non è mai caduta, credo, al ventisette del mese. e quella volta vi
. battoli, 33-61: più fedele al corrispondere mi riuscì una sperienza, parte
! /... / ma entrambi al fin nelle mie man cadeste. monti
, ii-23: si strigne improvvisamente addosso al nemico, lo gitta a terra, gli
terra, gli cade sopra. -cadere al varco: essere colto all'agguato (
, 6-i-141: chi non brama di cadere al varco, / colto dalla tua vista
mente la luce del sole. - al figur.: venire dimenticato, scomparire
vita mondana. galileo, noi: al che credere mi muove il vedere nell'eclisse
cominciò a tender la trappola in firenze al luogo usato. il primo dì che
gambe scoperte -e un braccialetto d'oro al polso... io facevo, correvo
; non s'interessava di nessuna cosa al mondo. pavese, 6-39: ginia appoggiata
vo', né deggio; / s'al tuo fermo voler poscia m'appiglio /
: non mancavo alcune volte di compiacere al mio buon padre, or di flauto or
idem, purg., 5-83: corsi al palude, e le cannucce e 'l
e1 colpo fu corto e partì la testa al suo cavallo; e cadendo il cavallo
/ poi si sommerse ivi entro insino al cinto / tal che per vinto io
dal cader percosso. leopardi, 23-30: al vento, alla tempesta, e quando
si lasciò cadere in terra, accanto al lettuccio. imbriani, 1-282: se una
con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda. monti, x-3-379
agguagliarsi, / caderà vinto e sanguinoso al piano, / bruttando ne la polve i
1-29: aperto appena l'abbeccedario, al quale per quattro mesi di dissuetudine s'
prigioniero « e così s'era messo al sicuro *. cardarelli, 1-72: distesa
1-3-10: in questo un messo venne al conte gano, / dicendo che grandonio
cavalieri a segno, / e venner furiosi al paragone: / ma ne l'elmo
, / finalmente cadde su l'erba al fresco. marini, xxiv-800: dove poss'
falangi non cadono a schiere come sotto al fulminar dei cannoni, ma restano scompaginate
passo. marino, 212: perché pur al foco / de'miei sospir non cadi
da lontan veduta / reciso dalla scure al suolo abbassa / le sue tenere chiome.
210: l'alto pregio di questa al fin sen va; / sua gran beltade
speranze nessuna / che mi valga, al ricordo, anche una lacrima, /
furare, altro offerére, / vederli dentro al consiglio divino; / ché quel può
nell'animo di quella giovane aventurata l'odio al peccato... credete voi ch'
, / e vinci tor mi composi al tuo piè. giusti, v-118: delle
figliuoli alla guerra, poi lo stesero al quasi castrense per invitargli alla milizia palatina
! ahi come / l'italica virtù cadde al vii fine! leopardi, 866:
risorse e giacque, / di mille voci al sonito / mista la sua non ha
fatto cader lei. -non reggere al paragone. arrighetto, 237: perché
cuocersi alla spera del sollione nascente fino al suo cadere, fermi in piè, a
- / la morte, o emone, al cader suo, scerrai. bertola,
bertola, 67: tomai sul ponte al cader del sole. gli sfondati de'
tregua / un dì rimane; e che al cader del sole / sciolto son io
intanto, dopo aver giocato colla pisana fino al cader del sole, quando la faustina
arrosso; cade / la voce; ed al rispondere / util pensiero in van cerco
., 6 (91): al cader del vento... un albero
ricordarci di queste cose da principio sin al fine. alfieri, xiii-96: infranto
, o mostri / della terra. al vostro morso è caduta la pietà,
testimoni legali, oculari, e contemporanei al momento in cui si è denunciata la trasgressione
metallici, il valore dell'unità monetaria cade al disotto del valore delle paste metalliche.
moto eterno, / anzi, di sotto al tempo si disforma: / e ciò
una lettera ne la quale la donna scriveva al santo frate come il marito era andato
intrinseca, e la bellezza che apparisce al di fuori. quanto alla solidità,
17-516: né ancor del morto amico al divo achille / giunt'era il grido;
me gran malmenata. ariosto, 30-20: al fin veggiamo in cui la sorte cada
. 30. figur. volgere al termine. d. battoli, 40-ii-30
simigliante, / de'quai cadeva al petto doppia lista. tasso, 9-8:
: la veste oltra 'l ginocchio al piè gli cade. patini, giorno,
patini, giorno, i-261: questi al fianco ti adatta il bianco lino / che
(io): avevano entrambi intorno al capo una reticella verde, che cadeva
motti da me sparsi nella mia lettera al soresi per vaghezza dello stile, e
ricordo: / ch'alquanti dì dinanzi al suo partire, / se non ha
tuo passo caggia: / pur su al monte dietro a me acquista.
ti fia ceduto il trinciator coltello / che al cadetto guerrier serban le mense. alfieri
9 (155): aveva destinati al chiostro tutti i cadetti dell'uno e dell'
sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito, destinato a conservar la famiglia
figli; in senso legale e relativamente al diritto di primogenitura, si chiamano cadetti
cadetti dalla maggior parte dell'eredità devoluta al maggiore, e gli obbligava perciò a correr
: la tradizione patriarcale, legalizzata fino al 1918 da un editto di maria teresa
morte del padre il fondo passi integralmente al fratello maggiore. questi poi liquida i
opposizione a ramo primogenito). -anche al figur. rajberti, 1-134: insomma
oragua e lo stesso eugenio, restavano al secolo, con pochi quattrini, in
il populo l'arme, e tornò al muro. g. gozzi [tommaseo]
diamanti, ch'io ebbi commissione di portare al cadì. = deriv. dall'arabo
onesto, e con alcuni sputi fatti al torno si ascoltava se medesimo.
pulci, 7-82: e poi si volse al marchese ulivieri / e chiese a lui
poco a poco passa dallo stato vitreo al latteo. = voce dotta, lat
e il piacere / come i serpi al tuo cadùcèo. 2. agg.
per qualche caducità si sia di nuovo conceduto al mede simo possessore, ovvero
menzini, ii-54: ch'altro non diede al vincitor, che nuda / e in
che nuda / e in breve tempo al suol caduca oliva? tommaseo, ii-259
'è stata aggiunta nelle nuove giunte al vocabolario. cesarotti, i-39: la
frale, a ciò che se fin al presente vivuta da pari mia senza biasimo sono
presente, e prolungare i giorni / al già caduco giovine t'aggrada / per alcun
monti, x-3-246: l'ale spruzzasti al vagabondo insetto / e le lubriche anella
a che schifavi gli alti tetti, pensando al fiero avvenimento de la antica caduta,
un conforto per lui attribuire a esso [al volo del pipistrello] la caduta della
forte imbaldanziti. segneri, ii-250: spedirono al re uno de'principali lor capitani,
: una prova della presenza dell'abisso al nostro lato, e lo spavento che di
, 668: avendo ripiena tutta la fossa al pari della bocca principale dove debbe entrare
10-35: veramente, o miei fidi, al nostro impero / fu il trapassato assai
4-8: ma non avvenne già [al saverio] nel giappone quel che nell'
249: la filosofia, per giovar al gener umano, dee sollevar e reggere l'
una terza palla lo ferisce in mezzo al petto, ed egli casca per non
io / per te come colui che accorre al lagno / del caduto, là dove
di città in città, e servire al trionfo del vincitore, né mostrò per lui
i-59: di ciò, che fai mercatanzie al tuo stato convenienti, non ti riprendo
in pace e in guerra, / e al zenit del merito arrivato. targioni tozzetti
voglio dire, col suo sogno ben nascosto al caldo sul cuore, per salvarlo dagli
linea mediana, di colore dal grigio al verde azzurrognolo e al verde oliva,
colore dal grigio al verde azzurrognolo e al verde oliva, avvolto in un sottile
ma bensì da un albero, il quale al suo aspetto paragonasi agli aranci ed a'
frutti sembrano quei del ciriegio verdastri al bel principio, poi rossigni, indi
nodriti da un filamento che passa loro al lungo. nievo, 1-54: dalla crimea
1-54: dalla crimea il discorso rimbalzava al caro dei fieni e delle derrate;
delle derrate; e dalla china tornavamo al capitolo delle sete nostrane, e dal
delle sete nostrane, e dal giappone al thè al caffè ed allo zucchero di barbabietola
nostrane, e dal giappone al thè al caffè ed allo zucchero di barbabietola.
riuscito che una stomacosa bevanda, nemica al capo e allo stomaco e disgustosa al
al capo e allo stomaco e disgustosa al palato. goldoni, iii-7: -è
cioccolato e mandino de'libretti alla stampa al tempo di carlo magno. p
era in uso la bevanda del caffè sino al tempo della presa di costantinopoli fatta da'
affrontò la morte con un'indifferenza eguale al suo coraggio. prima di avviarsi al
al suo coraggio. prima di avviarsi al patibolo, volle bevere il caffè. carena
macinati, ed acqua bollente... al caffè si unisce talora latte, o
: in quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una gran cocoma per farvi il
da mangiare, ecc. adesso che al mattino prendi il caffè e latte invece del
nissuno fra tanta gente ch'era dentro al caffè, che v'impedisse di battervi?
l'ultimo in ogni cosa. sino al caffè i garzoni servivano tutti, ed io
a un caffè, scrivendo in furia al lume delle lampade del biliardo. leopardi,
gli altri nobili seduti in fila dinanzi al caffè. svevo, 3-630: camminai nella
alvaro, 9-171: tornando con gli occhi al piattino, vidi che sulla riva nera
caffeàrio, agg. che si riferisce al caffè. caffèico, agg.
raccogliere altro ed allora io tentai di arrivare al fondo della tazza con la mia
: tutto qui gli appariva più gentile che al collegio, c'era un odore
pieno / il core, e fece al messaggier di gano / nel suo partir
tipo murano. 2. al figur. e scherz. locomotiva che va
c. gozzi, 4-259: diceano al caffettier que'ragazzoni / de'goffi sali
gli unionisti e gli unitaristi. invelenirono attorno al nome, ché gli uni volevano caffè
, di quello che non ne avessero al bel principio. caffo, agg.
, 1-131: in fine voi dite paio al paio, e caffo al caffo.
dite paio al paio, e caffo al caffo. berni, 67-56 (v-263)
28: il mestiero che tanto piaceva al berni, di starsene nel letto a contare
, specialmente per l'olio (corrispondente al peso di 11. 026 kg):
pomidori e una cipolla, e offrì al prete un pezzo di pane col condimento.
coi cafoni, coi ladri, ritornare al rispetto di sé e alla legge.
, agg. e sm. appartenente al gruppo etnico di razza bantu che popola
, 3-45: il calore aggiunto al calore accresce il calore, con la cui
mi sarà dal divino favore concessa, al nostro favoleg giare darò debole
3-32: il nolano, per caggionar effetti al tutto contrarii, ha disciolto l'
né col traballar delle masserizie che consentivano al dibattersi delle case. redi, 16-v-66:
in quelle bullettin venia gettando / contro al tal uom, al tal frate, al
gettando / contro al tal uom, al tal frate, al tal prete, /
al tal uom, al tal frate, al tal prete, / e cagionava
che vivete ogne cagion recate / pur suso al cielo, pur come se tutto /
diletto / di chi si mostra avante al suo cospetto / sono cagion di scusa a
. frescobaldi, ix-28: certo, s'al proprio ver noi riguar- diàno, /
si parebbe che si mandassono amba- sciadori al soldano per sapere la cagione di quello che
aria, li venne visto un lume, al quale subito si dirizzò, e,
ignudo, or s'è fuggito / et al suo antico rito è già tornata /
, che poco o molto non si smarrisca al sentirsi chiedere della cagione di certe sopragrandi
le vere cagioni della lingua latina ed al di lui essemplo lascia agli eruditi farlo delle
/ deh, ornai l'armi posate! al padre io resto / né sarò d'
d'europa... fecero presentare al papa un famoso memorandum nel quale lo
occasione, dell'attimo felice, affidandosi al destino, alle vicende del caso,
cui il mondo e la natura ebbero principio al farsi,... qùella,
9-78: ma castruccio, per essere al tutto signore, anzi che l'anno compiesse
in lucca che potessero per ambizione aspirare al principato. colletta, i-231:
: cercato di córmi cagione addosso, accusaronmi al re per istregone, dicendo ch'io
mente. -per cagione di: al fine di, con lo scopo di.
caxon de far dir messe, / al preite me volisti ruffianare: / ma nanti
g. villani, 4-19: era incontro al detto porto una isola alla quale per
macina de'pistrini come la circonferenza dintorno al centro, saria metafora veramente ingegnosa.
e non tanto ricco da poter fruire al più presto dei vantaggi della sua nascita
, 6-240: èva diceva anche che al momento dello sviluppo egli aveva avuto un
coagulato, rappreso. - anche al figur. c. mei,
14-200: i cirri color rosa, al di là dei monti celesti, erano messi
d'impiccagione ai lampioni, la porpora al pére lachaise, e il
, coagulazione; concentrato. -anche al figur. e. cecchi, i-iii
: cacciando il lupo e i lupicini al monte / per che i pisan veder lucca
la fame. pea, 1-55: eravamo al fuoco e pioveva. mio nonno aveva
: poi si saldano [le tele] al follo, onde derivano i follatori col
misotolma è quel cagnaccio là. guardagli al collare. manzoni, pr. sp.
e per ispaventi, e senta dire al padrone che il suo cane è un buon
mi condusse, sempre per- cotendomi, al monastero. cellini, 4-599: mi si
far riverenza le legioni, non gaie al solito,... ma lorde e
34 (601): mise mano al suo coltellaccio, lo sfoderò, si fermò
ceffo torto, comincia a pispigliare pianamente al marito, dicendo: « che non
: non mancate poi di toccar fondo fino al capo di buona speranza; e di
mai data una buona parola dalle fasce fino al giorno di oggi, che sono già
lo faranno cantare in tedesco: / al ponte di parisse era in effetto /
e chi sassi nel petto; / pure al battaglio stavano in cagnesco.
fine ha fatto? nuto pensava ancora al suo prete e alle spie, perché
. ant. guaire. note al malmantile, 1-329: cagnolare..
proprio del cane, che si riferisce al cane. salvini, 23-230:
gòzzoli, là, fuori il prato, al camposanto nuovo di pisa, farà una
mi sa di sale, / contento al poco, come sempre fui. collodi,
come quei cagnolini che scappano in casa al primo tuono. pirandello, 7-149:
destra di mia madre come un cagnolino al guinzaglio, ciò che mi faceva covare
alcuni marroni in quel fuoco, intorno al quale istava dormendo un cagnuolo e vegghiando
più mal vestito, la fa latrare al nome del graturco, la fa saltare per
da vino. montale, 3-223: accanto al giovane era bellamente seduto un cagnuolo rossiccio
procede quindi con gli arti obliqui rispetto al piano del corpo, descrivendo con lo
tenero di uno mio vile cagnucciuolo, al quale vedete che ha dato così ben
, sm. zool. grosso rettile affine al coccodrillo (caiman crocodilus), diffuso
cristallini, generalmente accom pagnato al salgemma e alla carnallite, negli
aperta, poco profonda), adatta al rifugio e all'ancoraggio di barche da
alcun tempo qualche piccolo navilio, e mettersi al coperto dalla burrasca; vale anche la
naviglio leggiero sulla testa'del delfino, al quale parve che un grande occhio bianco
cave e consistente in uno scavo fatto al piede di un blocco per provocarne il
naso, / o a giulè, o al trentuno, o alle min- chiate.
* calabrese ', nome che si dà al cavallo che ha lunghe orecchie e che
accomodare la partita dei tre sette al padrone, ed occorrendo la calabresella, ed
calabrone. caro, 12-ii-245: quanto al calabrone, ricordandomi de la similitudine di
si sviluppano, simili a'genitori. note al malmantile, 2-784: calabrone è una
addosso. -per simil. e al figur. firenzuola, 205: gran
trafitture alla tempia, alla mascella, al costato che l'eccitazione e la lieta
intuona. / indi dal madrigai sale al sonetto, / e dal sonetto ascende
, ii-105: è ancora simile il detrattore al calabrone, il quale non cerca se
il calabron fa la pallotta. note al malmantile, 2-784: la bassa gente
se quel dèe morire; / così al contrario per contrario effetto. = dal
circa le virtù divinatorie attribuite dagli antichi al piviere, cfr. anche alberto magno
i-400: nei porti vi sono operai addetti al calafataggio; e in quello di genova
tappare, otturare, tamponare. -anche al figur. soderini, i-569: et
avverrà, acconciandole [le uve] al coperchio d'una cassa, e poi mandate
calafatate le orecchie col cotone l'amore, al vinneri le dilatava il sospetto.
che li califati non faccino rissa né conspirazione al cuna di lavorare u di
di penne e di fogli; accostasi al tavolino; m'apparecchia ogni cosa davanti
colla pellegrina, lasciando penna e calamaio al demonio, il quale, come egli
calamai, e ne mandò un bel regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere
. 2. (di solito al plur., e nella forma calamari)
a giovenale, ruppe la ganassa destra al berna. = variante di calamaio
procurare; quel che può utilmente precedere al calaménto della cortina. calaménto2
molto dura, di un colore che tende al gialliccio. vallisneri, ii-285: la
... l'altra è simile al pulegio, ma maggiore, e imperò alcuni
pettinato e arricciato col calamistro. -anche al figur.: agghindato in modo lezioso
e violento / rovesciare ogni cosa, al suol spargendo / rotti cristalli e calamistri
compassionevole di lui, pensò seco istessa al gran danno che pativa la terra,
, 3-109: la calamita se muove al ferro, la paglia a l'ambra
. ago calamitato; bussola. -anche al figur.: orientamento, indirizzo.
la porta onde si varca / per ire al fondo dello scuro abisso; / tu
soccorso. infinite famiglie sono rimaste al nudo di tutto; infinite danneggiate irreparabilmente,
tr. trasmettere la proprietà magnetica al ferro o all'acciaio, magnetizzare.
magnetica. -anche per simil. e al figur. bencivenni [crusca]
l'attrattrice sua forza, lo che accade al ferro e all'acciaio naturalmente calamitato.
; ma l'ultimo tiro restava sempre al rivale, che liscio liscio, colla sua
guerrazzi, i-56: il cuore dell'uomo al pari dell'ago calamitato devia dal suo
ed ago a se stessi tornano oscillando al punto dove la necessità li costringe.
. manzoni, 314: come rugiada al cespite / dell'erba inaridita, / fresca
vita, /... / tale al pensier, cui tempia / virtù d'
ogni calamo tra nodo e nodo teneva al meno quattro o cinque fiaschi.
sempre di fuori quelle voci, che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi
buona parola; dico io le opere mie al re. ma la lingua mia
affilato il calamo de'paduli di bambilonia al modo del rostro dell'aquila. baldini
possono entrare de'piccoli bastimenti e mettersi al coperto dai tempi cattivi. d'annunzio
le argute cicale cantando si affatigavano sotto al gran caldo; la mesta filomena da
3. mascherina ornamentale collocata davanti al radiatore degli autoveicoli. -carenatura che riveste
-eh uom dabbene, noi non siam più al tempo di calandrino; io mi vi
soffici, ii-33: noi tutti intenti al fischio e al volo degli uccelli calanti
ii-33: noi tutti intenti al fischio e al volo degli uccelli calanti incautamente nelle reti
calante malinconia lungo il corpo avvinto / al suo destino. pancrazi, 1-107: la
di superbissima altezza, avea cominciato cadere al deliberato iudicio della sua malvagità. galileo
numeri, sì che i primi sino al io sieno i crescenti, e gli altri
-di moneta: che ha peso inferiore al giusto. segneri, iv-521: agguisa
. 5. sole calante: al tramonto. carducci, i-985: voglio
il sole calante che dà nelle vetrate al pian superiore della villa, e quelle paiono
villa, e quelle paiono incendiarsi come al riflesso d'uno scudo incantato...
s'abbandonar nelle braccia, ella ricorse al confessionale; e ne tornò, riandando
riandando che gli occhi èrano la prima porta al peccato, che con la chiave di
ariosto, 9-43: il mio compagno al mar mi cala in fretta / da
l'altro insieme si son calati dentro al corpo d'un gran pallone di vetro,
. alfieri, i-35: essendo essi andati al vesuvio, mio padre a viva forza
/ delle man giunte le fei croce al petto, / e i fior mesti di
, / e i fior mesti di morte al crin le posi. manzoni, pr
senz'acqua, abbandonandolo alla pioggia, al vento, alle fiere, alla fame
, volgere in basso. - èliche al figur. dante, purg.,
occhi, d'un bel castel vicino al mare / sopr'una montagnetta, onde calati
, ix-448: io vorria in mezzo al mare una montagna / che fosse lunga
è succeduta, pubblica e privata; al protagonista [jacopo ortis] non resta che
una bandiera; ammainare. - anche al figur. boccaccio, dee.,
che scemi. sannazaro, 8-119: al fine veggendo la preda essere bastevole, allentavamo
lo buono marinaio, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele, e
e menò il brando per le gambe al basso, / ed a quel tempo il
altro di roverso / ben se gionsero insieme al contrapasso / ma il brando, che
anche a cose). - anche al figur. dante, inf.,
dante, inf., 12-27: corri al varco: / mentre ch'è in
attaccati co'piedi e con le mani al canapo, tenendo e'piedi entro una
ariosto, 13-17: ebbe ricorso subito al battello; / calossi, e me
di quella torta scala / che di mezzo al cortil gli archi distende / gli eburnei
le porte delle fortezze o città, e al bisogno si fanno calare, caso che
/ ma subito tacque, / e al sommo dell'acque / rimase un corbello /
ecco nuove difficoltà per incominciare a calare al piano. carducci, 863: e
carducci, 78: da le patrizie magioni al popolo, / premio d'industria,
nella recluta. allora vedremo calar le creste al discolo e disperarsi senza rimedio. nievo
sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere « ohmè tu cali! »
di fame, / o corvi anelanti / al nostro carcame; / sparvieri, calate
. -locuz. figur. calare al fischio: lasciarsi prendere in un inganno
, siete stato tanto buono di calare al fischio, e creder subito ima tal
, 40-iii-236: in nanchin, tutto al contrario, vi calò, non so
antri e boschi eterni, / calano al pian di notte, e nelle chiuse /
i croati, i bavaresi, i tirolesi al gran passo militare, calare su le
. lippi, 1-76: si cala al buon mercato [del vino], a
], a quella macca. note al malmantile, 1-116: calarsi è traslato dagli
il tuo pensiero a calarsi per giugnere al suo concetto. 10. figur
/ perché una donna mai non cala al primo. b. davanzati, i-394
è ad alto spiegata; / si che al calar del monte fòr vedute / dal
queste acque a i fonti e quelle al mar converte, / e mentre ci vien
speranza, una curiosità affannosa: sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il
calare i raggi / del gran pianeta al nido ov'egli alberga, / e 'mbrunir
lui sole, / e noi, benché al chiar fonte, con più sete /
quando il sole si diparte per calare al mare atlantico, fa la terra rimaner
quella guisa / che suol, calando al pallido occidente, / passar tra i verecondi
ornare ella si appresta / dimani, al dì di festa, il petto e
a passignano, potei vedere il trasimeno al calare e al levare del sole,
potei vedere il trasimeno al calare e al levare del sole, spettacoli antichi quanto
fogazzaro, 5-147: il sole calava dietro al ciglio del monte brè e l'ombra
del mare. barilli, 1-128: al calar del sole, l'ora del rosario
che cala. 14. volgere al termine, venir meno (il giorno,
/ assorda la cicala, / e impreca al giorno, che affannoso cala, /
, i-127: la qual opera ben reduta al suo ultimo termine, si trova che
segneri, li-m: indarno voi durate al presente tante fatiche per arricchirli [i
, che voi morti calin di nuovo al loro pristino stato. algarotti, 3-13
platea come dovevano, prima che fussero al mezzo di quella fabbrica, ella inchinò
gesù, / or l'hai calata al povero avveduto. grazzini, 4-481:
. alfieri, i-35: essendo essi andati al vesuvio, mio padre a viva forza
[della mercatura], troppo necessario al genere umano, e che anche dopo la
in venti libri e si stende dal 1494 al 1534. comincia con la calata di
un gentiluomo, andando alla chiesa o al magistrato ad ogni cento passi spiccassi una
vasto sviluppo di calate, il quale permetta al massimo possibil numero di barche e di
oltrepassata la riviera, erano giunti dinanzi al porto... -bisogna sapere a quale
, 14-115: il pescatore a mazzacchera, al mattino, con la zappa alle spalle
i vermi che, aggroppati in fondo al filo della canna, sono ghiotta esca
: morire. lippi, 11-1: al ciel gagliarde alzando, e capriole, /
farà verso volterra la calata. note al malmantile, 2-782: gagliarda e calata
travaglio stemmo 18 giorni senza mostrare la vela al vento e con l'alberi della gabbia
vento e con l'alberi della gabbia calati al basso. magalotti, 9-1-131: oh
da regioni lontane). - anche al fìgur. marino, 5-145: s'
antichi fòri delle città romane annunziavano calati al comune i signori feudali. ungaretti,
, i-247: la macchina / calata al fondo valle / ora muglia sulle rampe
a toccare primi quel luogo. aderivo al silenzio; mi trovavo nell'erbe che l'
e la cantatrice, che dovevano convenire al pozzo. soffici, ii-91: si vedevano
della penombra, con le spalle poggiate al tronco di un oleandro, premuto sul petto
verso di lui come cercando un consenso al loro sorriso, consenso che naturalmente non
quella povera lingua un brullichio che mai al mondo. ojetti, ii-622: di
, e tanto più il dare poi fuori al pubblico i parti dei propri studi,
che una trappola tesa la prima volta al genere umano da qualcheduno di calca, che
, scappare; dar di sprone al cavallo (per fuggire).
mezzo paolo. parini, 677: pendeagli al fianco una larga e lunga cinquadea;
, che avrebbon potuto servir di piedistallo al colosso di rodi. d'annunzio,
. calcagno, sm. (al plur. anche femm.: le
cattivi / che nudi stan colle calcagne al culo, / perché si son di
turcasso, / avvelenato, e fessi al bucolino / e trasse, e détte in
; / e se non fussi che giunse al calcagno / quanto potè più basso,
perdeva nella veste e sembrava giungere fino al calcagno come la corda è tesa tra manico
credessi a namo / e molto meno al duca di brettagna, / ch'ognun ha
attaccarlo con violenza, aggredirlo. -anche al figur. giusti, ii-240: la
le calcagna. -dare le calcagna al cielo: andare a gambe all'aria
lippi, 11-49: perch'ei fattegli al ciel dar le calcagna, / non
sulle calcagna: da presso. -anche al figur. -essere, stare alle calcagna,
passi: / se un lieve accento muovo al compagno, / ratto ti sento sul
calcagno a qualcuno: tentarlo, indurlo al male. bibbia volgar., i-34
e sua progenie, talmente che l'uomo al serpente fracassasse la testa ed egli a
de le calcagna / colei lo caccia al bosco e alla campagna. aretino, 8-75
, gli faceva fare, come faceva lui al suo cavallo. tassoni, 1-39:
erano là, seduti sulle calcagna davanti al cataletto, e lavavano il pavimento dal
fra quelle quattro tavole, coi suoi lupini al collo, che lo zio crocifisso glieli
avete ragione, i calzini si rompono al calcagno, e fanno i buchi anche
quella faccia della matrice che è opposta al carattere. serve il calcagno a puntarvi
con piegatura a foggia d'anello, simile al calcagno delle forbici. 8
l'albero scricchiolava tutto vivo dal calcagnolo al pomo. = deriv. da calcagno
sopra i profili e lineamenti del cartone, al cui calcaménto cede la calcina per essere
calcaneare, agg. che appartiene al calcagno, che si riferisce al
al calcagno, che si riferisce al calcagno. = voce dotta formata
fra gli sassi, / che non rimbombe al mio continuo pianto; / né fior
guardo e si trattiene il passo / al bel lavor, che 'l pavimento copre:
/ e la comun salute / sacrificossi al pasto / d'ambiziose mute, / che
/ sembra calchi le cose, pari al sorriso / che le ignora e le
simil. percorrere, frequentare. -anche al figur. -calcare le orme, le vestigia
cuoco, 1-156: la polizia, al pari di ogni altra funzione civile,
fischi. -calcare terra: essere al mondo. baretti, 2-259:
tasso, 17-32: uom fido e caro al re d'egitto / sovra quanti per
grapptolini che vi trovò, e recogli al palmento, e mandonne ogni persona
l'unghia non calchi, né s'accosti al luogo magagnato. ariosto, 12-1:
là dove calca la montagna etnea / al fulminato encelado le spalle. biringuccio, 1-155
fortemente il calca e strettamente lo serra al contatto della ruota mentre ella gira.
6-19: e tornò il re d'arme al suo viaggio / per torme ch'
, una frase). - anche al figur.: insistere. pallavicino,
circostanze particolari di chi scrive, o al bisogno di calcar con più forza sopra un
del mondo, a un tratto, sonassero al fuoco, a le armi, a
aderire. negri, 1-518: esule al par di te, che di calcina /
erano di alberese, o sasso calcario bianco al di fuori. milizia, ii-189:
il vitreo fiato sulfureo che tremolava al sole vaporando dai « calcheroni *
che calcato spira, / del nume al fianco / siede una diva, / che
il pianto. foscolo, 1-297: sgabello al seggio fanno e fondamento / cataste di
, con una striscia di pelliccia nera al collo e alle manopole. baldini,
, un cammino). - anche al figur.: seguito, imitato.
. disus. ricalcato. - anche al figur. c. dati, vii-97
stesso calcato risalto, ogni chiara luce al ritratto vien meno. 5. ant
aguglie dell'oro / sovr'essi in vista al vento si movieno. boccaccio, i-146
-colmo, gremito. - anche al figur. fra giordano [crusca.
(eryngium campestre), di aspetto simile al cardo e con fiori piccoli biancastri,
luca pulci, iii-98: il dì al sole andrem dove non ventola, / lungo
della calce / m'è sempre stato al celabro nocivo. tesauro, xxiv-16:
salce / romper con bell'incontro infin al calce. bocchelli, ii-266: dalla prua
fucile che si appoggia alla spalla o al fianco; impugnatura (cfr. calcio1
/ così n'andaro in tronchi fin al calce. idem, 38-89: or inanzi
, or col martello / accennan quando al capo e quando al piede. caro
martello / accennan quando al capo e quando al piede. caro, 8-365: era
caro, 8-365: era de la spelonca al dorso in cima / di selce d'
si mise; e sic- com'era al fiume / da sinistra inchinato, egli a
e portanlo a vendere a ucara (al catai) e hannone assai e buoni.
: area fabbricabile, -aveva detto quinto. al che la madre: - e bravo
luca pulci, 1-98: sempre insino al calcese l'artimone, / con
sopra l'utilità grandissima che apporterebbe al corseggiare delle nostre galere il potersi
la terra] ha dato per sostentamento al terren poco duro, e il terreno durissimo
il panno tinto, allorché si lava al fiume » (tommaseo, s. v
con i calcetti / ballando, suona al par d'ogni strumento. note al
al par d'ogni strumento. note al malmantile, 10-6: calcetti...
il culo in un calcetto; e al polso danno un braccio di panno; mettono
e sm. ant. chi gioca al calcio (fiorentino). allegri
amicizia e fratellanza di quelli di colle al comune di firenze. m. villani,
calcina viva e aceto fortissimo, è ottima al canchero. s. bernardino da siena
bartoli, 34-327: gli spiriti dentro al lor seme immobili e cheti...
calcina viva, vi stavano come morte quanto al non risentirsi né operare. baldinucci,
egualmente che il buon vitruvio, come al tempo suo tanti ci fossero consumatori di calcina
acqua e ben rimenato colla marra dentro al bacino, e talora passato alla cola.
terra è calcina: si vede anche al buio. / là non vengono foglie,
): quando noi fummo arrivati vicino al banchi e vicino alla casa nostra,
delle case intatte che ora si aprivano libere al sole, e asciugavano un'antica ombra
e specialmente dei pulcini), dovuta al rassodarsi dello sterco e all'impossibilità di
giusti, iv-82: ora pare che [al duca] gli sia preso il calcinaccio
. mai non si è veduto avvenire al cristallo di rocca, più di quel che
, più di quel che si faccia al porfido, e al serpentino, possibili a
che si faccia al porfido, e al serpentino, possibili a calcinarsi, ma
in senso più generale intendendosi del sottoporre al fuoco una pietra, una terra, un
polvere di calce alle sementi (specie al grano) per preservarle dalle crittogame.
essere già stata un'ardente fornace simile al nostro vesuvio, e però avere dentro di
, l'arco del mare si stendeva fino al promontorio calcinato, colore di vecchia rosa
colpisce il baco da seta: dovuta al fungo deuteromicete botrytis o beauveria bassiema (
4-34: con grande umiltà venne al papa e gittoglisi a'piedi chiedendogli misericordia;
disfacendola e tritandola, si possi mandare al calcio dei magliuoli. targioni tozzetti,
tempi caldi ed umidi, maturano anche al calcio deltappennino medesimo. idem, 12-10-362
magliuolo, facendo che il calcio giunga al fine del sasso, schiacciando un poco detto
. viani, 14-181: branchi di pecorelle al calcio brucano erbette e fiori di maggio
, ora all'uscio d'oroboni, ora al mio. nievo, 149: ma
candido piè movere / ballando e dare al vento qualche calcio. / poi stanca
con imo di detti marinari, al quale per dispregio li dette un calcio,
degione, / dato m'ò calci al core, fatto m'ò annichilare.
ha pensiero di volere ma'più tornare al siqondo dolore di mai più avere a piagnare
asino'. è quello che l'asino diede al leone morente per vendetta...
rudemente, con violenza. - anche al figur. giusti, 2-78: c'
buono, ma favorivano sottomano e mettevano al punto i luterani per aver quel calcio
luterani per aver quel calcio in gola al papa, e tenendogli in bocca quel
messo, / la vuol dotar conforme al grado loro. tocci, 1-44: m'
la sai per bioccolo. -dare calci al vento, al rovaio: venire impiccato.
bioccolo. -dare calci al vento, al rovaio: venire impiccato. - anche
a rovaio. pulci, 15-71: al messo sue vivande ebbe ordinate, / e
, / e fecegli de'calci dare al vento. boiardo, 1-6-67: non li
minato; / or tra'di calci al vento sul sabbione, / perché da banda
pur tempo di avvolgermi / un laccio al collo, e dar de'calci all'aria
vendicarsi, deliberò vederlo dare de'calci al vento. firenzuola, 471: se
altrui, non arebbe dato de'calci al vento sul merca- tale. berni,
(i-176): e dà de'calci al vento in sul sabbione / da una
per le genti valorose e conte / e al ver tutte impronte / che molto tosto
crebbi in gran piacere, / e vidi al mio volere / quelle seguire ch'or
, padre carissimo, diamo de'calci al mondo con tutte le pompe, delizie e
te la fede di dare de'calci al mondo e a settenasso. savonarola,
, si ritirarono, dando un calcio al mondo, provvedendo a sua salvezza.
, e con due zii ch'erano stati al pranzo... e uno di
italia dischiuso è per tutti. / al popol d'italia chi un calcio vuol dar
rettangolare, di dimensioni stabilite (al mas simo 120 m di
maschere, o ire a fare al calcio. aretino, 8-173: io vorrei
azzicchetti, che fanno coloro che giuocano al calcio, mentre hanno il pallone in
con artificio. ottonaio, 1-40: al prato, al calcio, su giovani assai
ottonaio, 1-40: al prato, al calcio, su giovani assai, / or
principio a un bellissimo giuoco di palla al calcio, ordinato da quella leggiadrissima e
, con la racchetta, col bracciale, al calzo. boccalini, i-159: la
il suo dilettevol giuoco del calcio, al quale concorsero i letterati tutti di parnaso.
assai valenti / voi da bottega passerete al calcio. salvini, 39-vi-99: il nostro
in certi luoghi di toscana davasi al pallone o col calcio soltanto, o non
diviene fosforescente alla luce solare diretta e al calore (ed è usato come fondente
o quattro giocatori) con caratteristiche analoghe al gioco del calcio: si gioca su un
sono fissate alcune aste metalliche rotanti intorno al proprio asse, in modo da mettere
pasolini, 3-213: quattro più piccoletti giocavano al calcio balilla, e altri due giocavano
calcio balilla, e altri due giocavano al ping pong: altri stavano a guardare
plur. specie di ravioli cotti al forno, con ripieno a base di formaggio
). sport. che si riferisce al gioco del calcio, che è proprio
che calcitra (un animale). -anche al figur.: recalcitrante, indocile.
animali comupeti e calcitranti non ne molestaro al ritorno come alla venuta; perché,
. frugoni, xxiv- 992: al fieno pareggio le opinioni dei sofisti novatori.
delle cose provedute da dio, et al loro avvenimento, come chi calcitrasse nel
caro, 10-1164: acron per terra al primo incontro / ne va rovescio;
. segneri, iii-3-195: non si vuole al corpo negar mai nulla di ciò che
dili- catamente, tanto divenga più calcitroso al padrone. = voce dotta, lat
lastra di metallo incisa in incavo sia al tratto, sia a mezza tinta.
algarotti, 1-153: parecchie difficoltà intorno al modo di calcolare tenuto dal de piles furono
per el passato, parte è al presente, parte sarà in altri tempi ed
la certezza del delitto, è necessario concedere al reo il tempo e i mezzi opportuni
necessaria e giusta, perché era giusto ubbidire al vincitore. manzoni, 157: se
talleri. d'annunzio, iv-1-116: andando al punto di partenza, egli pensava freddamente
punto di partenza, egli pensava freddamente al metodo che avrebbe tenuto per vincere;
persone venute a visitarmi prima di recarsi al commissariato. di solito erano individui smarriti
, agg. che si riferisce al calcolo. bruno, 3-29:
capacità mnemonica di settantacin- quemila cifre decimali al confronto della calcolatrice americana che arriva a
sottomessa all'osservazione, all'esperimento e al calcolo, non è certamente più la
è stato per el passato, parte è al presente, parte sarà in altri
sostituire nelle grandi opere stradali il legno al sasso, urta colla natura del paese,
. calcolo morale: scelta (in base al valore dei piaceri che ne possono derivare
; non è più un ragazzo: somiglia al gentiluomo d'un quadro.
ant. calore eccessivo, afoso. -anche al figur. dossi, 235:
a cena come si prendono le galline al pollaio perché quando la gente è satolla ha
, 29: il figliuolo tagliò la testa al padre e portònela via, e il
palco scenico: tra il fumo si vedono al fondo le scene raffiguranti un castel feudale
2-7: sugli spiazzi le caldaie fumano al fuoco, le grandi caldaie nere sulla bianca
erbe selvatiche. -per simil. e al figur. aretino, 8-329: sa
mi veniva all'orecchio un fremito somigliantissimo al gorgogliar che farebbe l'acqua, se
ne fosse una caldaia, che bollisse al gran fuoco che ha sotto. giusti,
caldaia nella quale ebolliva il cuore umano al fuoco del melodramma. bocchelli, 2-11
calda, che di continuo tengono sempre al fuoco per simile effetto in una caldarétta di
e grande. tassoni, 12-19: or al legato que'signor portaro / rinfrescamenti di
sartagine degli scritti piovuti d'ogni parte al povero acerbi, che molti han bisogno
declina la sola prima voce, dicendosi al plurale calde allesso', scritta così si
assediare loro; e molto caldamente scrissono al capitano. bembo, 1-671 gl'infelici
sangue); ac censione al viso. -al figur.: ribollimento del
paese natio, spesso andavano le caldane al capo e stava lì lì per dare
il giovane era balzato ritto -una caldana al viso che era diventato rosso fino alla
. prese la coppa e portò bere al padre. b. giambullari, 1-1-288:
). letter. crogiuolo. anche al figur. ontale, 96: il
in casa sale, / non s'accosti al caldano né al cammino. carena,
, / non s'accosti al caldano né al cammino. carena, 2-144: 'caldano
è spezie di stufa secca. note al malmantile, 1-228: caldano appellano i fornai
scaldino. pananti, ii-63: qui al paretaio / non temi che grandini o
v soldi in una caldaneta. note al malmantile, 1-269: nella suddetta sporta aveva
: gl'intransigenti più fanatici, contrarii al cardinale segretario di stato, caldeggiavano la nomina
di stato, caldeggiavano la nomina sgradita al quirinale per la sede arcivescovile di torino.
: prima che fusse questa filosofia conforme al vostro cervello, fu quella degli caldei,
ed altri di prima memoria, conforme al nostro capo. baretti, 1-145 • poi
squillante martello con che i calderai appesi al fianco d'una nave ribadivano i bolloni delle
2. sf. luogo esposto al sole (perciò più caldo).
calderotto di rame bene stagnato si ponga al fuoco. carena, i-351: 'calderotto',
buon cappone, fece alzare il bollore al brodo, e riempitane una scodella già
[l'olio malvato] in calderottino al fuoco; scaldato che è, si levi
., 8-3: sopra certi arbuscelli presso al palagio posti, si faccia a modo
ambrogio dice che sia eresia tórre il calore al sole, poiché l'ecclesiastico parla della
. ant. luogo riparato ed esposto al sole. -a caldino: al riparo
ed esposto al sole. -a caldino: al riparo dei venti e bene esposto al
al riparo dei venti e bene esposto al sole. boccaccio, 20-137:
-a caldio: in luogo caldo; esposto al sole e riparato dai venti.
riscaldare l'aria contigua alla terra ed al mare, per il qual calore le conchiglie
: or quegli spiriti adunati in mezzo al gelo, si mantengono senza gelare, e
mani / quando a'vapori e quando al caldo suolo. idem, purg.
egli vi conoscessi drento grandissimo pericolo rispetto al tempo caldo e alla lunghezza del cammino,
il tuono, / che speranza di pioggia al mondo apporte. bruno, 59:
annunzio, ii-687: caldi soffiano i vènti al bianco mare, / calde passano e
9-146: e tu, priapo, al rinovar de l'anno / onorato sarai
di caldo latte, / se porrai fine al mio amoroso affanno. e. visconti
birra e le bevande calde; in riva al gange l'ombra degli alberi, i
che aspettavano la messa, e a scaldarsi al braciere per l'acqua calda, e
passato che ha l'anno, nuocesse al mio stomaco, e gli giovasse il
4. del calore del corpo (contrapposto al freddo della morte), di parti
è in podere / di sangue, al mio parere, / ch'è caldo ed
: / ed ogni caldo umor corse al suo loco. d'annunzio, iv-2-218:
di potenzia caldo, / la sera al conte orlando aveva detto: / « poi
gloriosi con le operazioni degne e rare; al che nelle persone da bene fa assai
ne la guisa che, ne lo offerire al gran vostro nome il primo parto del
, / di lor che sordi furo al proprio danno, / caldi d'amor di
giusti, i-40: troppa carne al foco, eh? sì è vero:
: dalle sale calò tosto l'araldo / al campo ad apportar l'avviso caldo.
il cielo si vedeva altissimo da questa finestra al primo piano; le case si levavano
, usciva un caldo odore di pane al forno. stuparich, 5-366: giunsi all'
una donna ci attende nel buio / stesa al sonno: la camera è calda di
vii-84: non ravvisi / quella che al sen ti stringe?...
d'eroe, starsi li vedi / giunti al bel carro colle teste inchine / e
ma domattina poi voglio condurre mia madre al camposanto e parlarle un'altra volta!
non domito nemico / della fortuna, al cui sdegno e dolore / fu più
, che oggi caldi caldi ho dati al papa. alfieri, i-308: la lettura
ripararsi dall'inclemenza del clima, tenersi al riparo dal freddo. fra giordano,
freddo, non odora né puzza. note al malmantile, 2-602: si dice ancora
». -avventarsi come la fame al pan caldo: senza esitazione, con
, ti si avventerà, come la fame al pan caldo. -battere il
sp., io (167): al legger quella lettera, 11 principe *
lecito di accarezzar la fante, fece carezze al signore in questa foggia (dopo aver
: tutte le nazioni che più s'approssimano al cielo per troppo caldo disseccate dicesi che
letizia sì mi si nascose / dentro al suo raggio la figura santa. idem
gli ulivi; per che l'andare al presente in alcun luogo sarebbe senza dubbio
caldo per ubbidire, e rendere il frutto al tempo ordinato: il bosco s'adoma
le lingue diverse, / dal freddo al caldo e da sira a l'aurora,
, giudicò cosimo, per sodisfare meglio al suo disiderio, che fusse bene,
campanella, i-15: il caldo è male al freddo, non al mondo, a
caldo è male al freddo, non al mondo, a cui pur serve la morte
, 9-189: venivano avanti donne e ragazze al primo caldo della primavera, e altri
, 3-69: quelli che siedono vicini al sole del regio splendore, con la
fatto nulla e ora dormivano saporitamente, al caldo, mentr'io tremavo e spasimavo
freddo. ungaretti, ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il
.. « ci troviamo un posto al caldo. si beve una volta ».
col mezzo del quale esse tenevan caldo al bisogno, le di- vengon cartapecore da
cristo acceso il petto, divampando dall'anima al corpo, gli aveva inaridite le viscere
le fauci, asciugata la bocca, incollata al palato la lingua, onde tutto adusto
mettere in caldo una vivanda: vicino al fuoco, perché non si raffreddi. -anche
, perché non si raffreddi. -anche al figur. c. dati, 3-173
/ dolce et acerbo e passò dentro al core, / del qual poi vissi,
/ lei, che pur dianzi oltr'al dover gli spiacque. tasso, 4-34:
ad amor: / benché gran tempo al saldo / animo in van tentassero /
né osò chiederne grazia, se non al tempo di tiberio, col caldo di
strani, / che'guelfi volien mettere al disotto. idem, cent., 65-50
trazia ritornando, / si fè sentire al crucciato teseo, / in lui di sé
impegnastemi la fé. -al caldo e al gelo: sempre, in ogni tempo.
, / che per mia morte, et al caldo et al gielo, / de'
mia morte, et al caldo et al gielo, / de'be'vostr'occhi il
zuffa aiuto e soccorso, si misono al fosso arnonico. naddo, i-38:
donato mi ha lasciato pigliare un caldo al suo focone, e l'altra [la
che ancor traeva, d'intorno al fuoco raccoltisi, preso prima da ciascun
come una chioma. -tremare al caldo: di paura, di orrore.
vanno, / che tremar li fan spesso al maggior caldo. -non sentire
il vano delle scale da quello riservato al trasporto del materiale. = etimo
altro che indifferente all'economia sociale ed al diritto civile, che il calendario sia
era or letto or sedia; a capo al letto giaceva un piccolo calendario di stecchi
un altro giorno di lagrime da aggiungervi al cumulo. pellico, ii-147: talvolta ei
maniche di seta rossa della madre, al calendario appeso al muro; tutto
seta rossa della madre, al calendario appeso al muro; tutto è vero,
: e il generai, che tutta notte al fresco / andò coll'astrolabio innanzi e
fatto di stelle un calendario. note al malmantile, 2-688: avea fatto di stelle
il segni segretario / scriva gli atti al calendario. 4. ant.
6-3-282: e la sorte per me giva al contrario, / ma giri pur,
noi mortali... disperatamente aggrappati al calendariuccio delle nostre labili vite. =
cavata di calende, / rivolge l'occhio al popol delle navi. -n
cittadini, i suoi tornei e le feste al dio d'amore, le danze delle
amore, le danze delle sue fanciulle al calen di maggio. serao, i-290:
le mie corde e l'ali concedimi al linguaggio: / cantami il plenilunio pio
impermalita [la primavera], perché al calen di maggio gli uomini attendono a
. ardente, infiammato. -anche al figur. masuccio, 196: quante
lui, poi da altri, fino al 1772). cfr. fr. calepin
[dei figli] glien cale [al pellicano], / che lo suo lato
], / che lo suo lato fino al cor
, / che è tal cosa al mio cor avvenuta, / ch'a l'
(55): ma gianni, al quale più che ad alcuno altro
3-1172: miseri! ormai siam (bench'al tardi) avisti, / ch'
bettinelli, i-204: farà miglior senno al parer mio colui che gli approvati esemplari
manzoni, 76: pensate voi che torneranno al duca / que'prigioni? che l'
: di lei gli cale, e al mal di lei ripensa / con più molle
non vorrebbe. carducci, i-78: al visconte di beaucaire minacciante l'infemo a
summae deus clementiae, nel seno / al grande ardore allora udi'cantando, / che
cose, e quello che sentivano mettevano al non calere, e provvisione alla loro guardia
che m'appello umile sonetto, / davanti al tuo cospetto i vegno, perché al
al tuo cospetto i vegno, perché al non caler non feggi. idem, purg
più che non fa la foglia al vento / di grande paura che agio e
., 65-48: e mise al non caler la donna e il figlio.
seggiolino sostenuto da cinghie e molle al di sopra delle stanghe.
pananti, il-n: ma se dietro al gabbion sempre si schiaccia [la
sol cavallo. foscolo, v-74: al dì seguente la fleur assumea la sua carica
e per la prima volta ei vide al balcone la camilla, che, asciugandosi gli
... e il calessino / pari al carro del sol fiammante e bello.
fondo alla rimessa colle stanghe rivolte pietosamente al cielo, mentre tu batti il paese in
la natura del calestro; che assomiglia al calestro. targioni pozzetti, 12-7-206:
agg. unito mediante calettamento. -anche al figur.: sistemato, messo insieme
staccano durante la lavorazione. note al malmantile, 2-542: calia si dicono quei
= di etimo incerto; si pensa al lat. tardo cadivus (sec.
: la risposta dei grossi calibri cinematografici al manifesto degli esercenti non poteva mancare,
dal mio pianto, / dalle pleiadi al vischio al calicanto. = voce dotta
pianto, / dalle pleiadi al vischio al calicanto. = voce dotta, lat
, / rivolti in prima i cupid'occhi al raggio / de'bei lumi ridenti,
, fin che il rito / v'appelli al canto, tacite sedete. manzoni,
in forma di calice, lo presentò al padre. carducci, 916: non
sponda del pozzo che era in mezzo al sagrato. c. e. gadda,
erano state mangiate, ciascuno aveva davanti al suo piatto un calice, e leo
, o creatura, è simile / al brusir della pioggia sulle foglie / di giugno
: ogni piazza fa un brindisi / al cielo d'italia / con il calice alzato
era gentile, anzi gioviale, pronta al sorriso e alla conversazione. vidi che,
quel luogo, fecesi dare le ampolluzze al cherico, e rifornì il calice col
questo particolare che nella santissima comunione ministravano al popolo il calice, nelle altre cose
in un calice il sangue della vittima al cielo della gloria. de roberto,
il calice della vendetta, il prolungarla al di là del pericolo e dell'ira del
. manzoni, 322: voi tempraste al mio / labbro un calice amaro; 'ei
imbuto che portano forma dalle papille renali al bacinetto o pelvi renale. -calice gustativo:
restando la tunica esteriore col picciuolo appiccata al graspo; la qual membrana, perché
un caliciuzzo che la madonna ha donato al suo servo santo antonio, odi che villania
ceppi stretta / la mosca in seno al fior trova la tomba. monti, x-3-464
chiama ». -per simil. e al figur. carducci, 904: o
, agg. bot. che si riferisce al calice del fiore. = deriv
mandorle, di forma romboidale, affine al marzapane. canti carnascialeschi, 1-337
'n calicioni / vo'sotterrarvi infin sopr'al ciuffetto. a. f. doni,
, di qualità corrente (destinato al candeggio, poi alla stampa- tura e
in calicutte: andare in capo al mondo. garzoni, 1-800: se
quattro o sei cestaroli, i quali sono al tuo comando, e andaranno fin'in
caldo; che riscalda. -anche al figur. - sm.: calore.
per morir constretto, / ponendol dentro al mio calido petto / senz'esser già
calidi giovino ai calidi, e i frigidi al frigido, e fi distemperati al temperato
frigidi al frigido, e fi distemperati al temperato, è cosa impossibile in natura.
altra di state. campana, 123: al porto il battello si posa i.
macon seguace; / e tributario al calife. idem, u-ii-431: e fra
/ e da le caliganti / isole al mar che sotto pola dorme / una stupenda
coprirsi di nebbia; oscurarsi. - anche al figur. dante, par.,
folta e confusa caligine per essere attenti al comando del capitano. ariosto, 34-44:
non caligine e gelo, / poggiando al suo bellissimo orizzonte, / come l'altra
tra gli achei / ancor non veggo al doloroso ufficio / acconcio ambasciator: tanta nasconde
speranza. -per simil. e al figur. marino, 2-26: spuman
.. non è a fatto immobile al male, ma difficilmente è mobile,
campanella, i-235: apri la mente al suo calor fecondo, / ché frutti produrrai
quando il sole si diparte per calare al mare atlantico, fa la terra rimaner
lasciandoci l'aria caliginoso, ne forzavano al ritornò. galileo, 945: ecco
verga, 4-70: il paese in cima al colle, arrampicato sui precipizi, disseminato
: ma l'arte mia per sé dentro al futuro / non scorge il ver che
fra i boschi, segnano la rotta al battello del lido, ai bastimenti,
penzolo sotto alle coffe e l'altro al parasartie. = fr. caliorne (
cossi bene adaptati, come questi che al presente io son per dimostrarvi qui exarati
questo particolare che nella santissima comunione ministravano al popolo il calice, nelle altre cose
dama monumentale che fra i seni ciclopici, al posto di languide violette e serafici gelsomini
erano tutte sbocciate, le bianche trombe al cielo. = lat. scient
qualche tragetto, che faccia veduta di menargli al medesimo alloggiamento. 2.