p. nelli, 78: quanti portano al collo una catena / di rame inorpellato
di similoro; inorpellamento. - anche al figur. f. f.
della valle, 250: s'è rivolta al supplicio, / e rimirando il ferro
domanda e che la bile / vi salti al naso a farvi incollerire. parini,
istrice pungente, irti i capegli / al suon di mie parole? foscolo, viii-204
accorgermi con quanta naturalezza mi ero adeguato al linguaggio della cliente. sinisgalli, 6-50
chiabrera, 1-i-47: fin nell'alta reggia al suo gran nome / del gran tiranno
uomini. parini, giorno, ii-423: al meriggio stanca villanella /..
: quel meschino / co'piedi al ciel rivolti e al suolo il capo,
/ co'piedi al ciel rivolti e al suolo il capo, / l'inorridito
della scambievole inosculazione de'canali che vengono al contatto. r. cocchi, 1-90:
'inosico'... aggiunto che, unito al nome generico di 4 acido '
per lunghissimo tratto incontra 'l segno / al quale è l'orsa d'aquilone opposta
pioggia. -per simil. e al fìgur. barilli, 5-67: -volete
brullo, desolato. - anche al fìgur. petrarca, 176-1:
strada, un sentiero). - anche al fìgur. ariosto, 8-19: tra
ii-469: nato, e passato dalle culle al deserto, cominciò [giovanni] a
amico, in questo inospite clima, al quale dopo trentaquattro anni di non interrotto soggiorno
movibile per essere attaccato colla sola cotica al capo; ma quando vuole combattere coll'elefante
e le imperfezioni delle lingue, inosservabili al maggior numero, non sono sentite che dagli
ragionevole che soggiaccia alle pene d'inosservante al noleggio il mandante e non il mandatario che
di fune da darseli in pubblico col cartello al petto, e ciascuna volta che si
aggrappatosi, si portò orizzontalmente con gli occhi al piano del castello; inosservato egli dai
cercando di involarlo delicatamente, inosservato, al suo proprietario per voi. d'annunzio
viii-267: peraltro, buonaparte poteva aspirare al trono innanzi di salirvi da sé; ma
. alfieri, i-18: ben rasente al prete ivaldi, sperai di passare inosservato
sotto il gomito del talare maestro, al di cui fianco appena la mia staturina giungeva
o seta inostra, / chiara divenne al par d'atene e roma. gabrielli,
e mesci. gonzaga, 11-66: al guerrier volta e che s'appressi il
il vermiglio... innostrò più vivamente al risalto del cuore la di lei guancia
inostra / il curvo grembo e rugiadoso al lume. marino, 2-67: [
, 16-140: la guancia, com'al sol pomo s'inostra, / dolcemente
? mi s'inostra / il volto al sol pensarlo; passa via! pindemonte,
penne, / e la fronte, che al sol s'inostra e inaura. mascheroni
, dalla laguna, / ei favella al mio pensier. d'annunzio, ii-713
nell'ovatta, ovattare. - anche al figur. marinetti, iii-503:
denominazione di vescovi titolari). -anche al figur., con riferimento a chi,
». - anche per simil. e al figur. = cfr. panzini
, internamente, senza proclamarlo, caro al proprio cuore, e si dice parlando di
germania. gramsci, n-165: attorno al partito socialista... si erano
a inquadramenti provvisori: classi dal 77 al 96! 3. figur.
italiano di queste forze? come ha risposto al compito storico che l'ingresso di queste
fin da principio, i problemi attinenti al lavoro s'inquadrarono spontaneamente nella cornice della
immagine in una posizione desiderata rispetto al campo visivo (e per lo più in
introduce una frase concessiva con il verbo al congiuntivo).
. goldoni, vi-52: -ciascheduno cooperi al lustro della famiglia... -vado a
bucò con una « inquartata » netta, al secondo assalto. calvino, 2-229:
gresso delle aule patrizie alla buona educazione, al giocondo brio ed al vero merito
educazione, al giocondo brio ed al vero merito, se anche uno stemma inquartato
oro e l'argento in una lega, al fine di trasformarla in modo da contenere
, 6-148: pensò... al vicolo inquietante e sghembo nel cuore della
-ant. indurre in tentazione, istigare al peccato (con partic. riferimento al
al peccato (con partic. riferimento al demonio). oliva, i-3-452:
tempeste, ecc.). - anche al figur. galileo, 8-458: lascio
di nuovo se n'andò per consiglio al suddetto arcivescovo di roano. bandini,
che di ricevere qualche ordine odioso e parteciparlo al consiglio. note al malmantile, 1-164
odioso e parteciparlo al consiglio. note al malmantile, 1-164: in maniera di minaccia
. borghini, 1-163: forse piacerà al signore quel cocchiere, inquietatóre di tanti
: bisogna, che io mi raccomandi al tempo e alla vita, la quale da
. che è in preda all'inquietudine, al turbamento; che è in continua apprensione
de'privati, lieto e contento muoio al presente nella solinga e romita casa di
volto, all'avvampargli sembra rovente; al bollir che gli fa fin dall'imo del
: le quali storie non possono sfuggire al laccio di questa critica se non in un
emorragia o si interrompe la circolazione venosa al fine di provocare un salasso o di
comparsa patologica di punti emorragici cutanei vicino al gomito, che avviene in seguito all'
circolazione venosa causata da un nastro stretto al di sopra del gomito per alcuni minuti,
. 16. locuz. -appendere al laccio: impiccare. -anche rifl.
/ laccio s'appenda. -cogliere al laccio: sorprendere. marignolle, 72
. marignolle, 72: mi colse al laccio un folgorar di lume, /
cuor da dipingere. -condannare, mandare al laccio; castigare, punire con il
ii-344: si condanni all'esilio, al remo ed al laccio chi usa violenza
si condanni all'esilio, al remo ed al laccio chi usa violenza a vergini,
di forca? -mettere il laccio al collo a qualcuno: ridurlo in servitù
se quei vigliacchi ci metteranno il laccio al collo; capite, barone?
trovarsi in un'estrema indigenza, essere al verde. g. gozzi, i-8-174
vanno tirati da bianchi cavali. -porsi al collo un laccio: ridursi in stato di
sproposito grande, / è un porsi al collo un laccio. 17.
e l'altre care cose / teco, al sepolcro, ascose. canaldo, 159
innumerabil carco / ven catenato giove innanzi al carro. 2. trappola,
anche di certe bestie, che caggiono al laciuolo; sanno che lo squotere non gioverebbe
pesci sono presi all'amo e gli uccelli al lacciuolo, così sono presi gli uomini
immaginato coperto, altri lacciuoli di sopra al piè, che le legassero. casti,
iii-69: la lisetta, aveva oltre al cestello della spesa, un involto in
di cui il diavolo si serve per indurre al male. bonichi, 190: il
con cierà e sepo, e fa laciola al petto. 9. locuz.
9. locuz. giungere la gatta al lacciolo: prendere di sorpresa, con
sé immaginava come potesse la gatta giungere al laciuolo. 10. dimin.
le pitture del quale erano tanto simili al proprio, ch'in quelle si conoscea un
persona austera e severa, molto ligia al dovere. vittorini, 6-60: percorrevamo
istituto non erano mai buoni di resistere al richiamo della campana e bisognava farli uscire
età senil, che porta / morbi infiniti al lacerabil corpo. = voce
laceramento coloro i quali eglino ingombrano quanto al corpo, ma eziandio si studiano d'
fendeva l'occhio destro per mezzo, oltre al laceramento dell'orecchia stanca. segneri,
del mal suo e ne mise appresso al re la madre in sospetto, che
sfuggiremo di adoperare una sillaba, o al più un dito, per mutare a chi
in un grido di disgusto e di dolore al contatto della realtà. montano, 1-182
'disruptive '). accostando la mano al conduttore di una macchina elettrica, se
. davila, 39: fattolo condurre al luogo della tortura per esprimergli la verità
abborriva e lacerava i disegni, senza mostrarli al maestro. chiari, 5-36: prese
dopo averla lasciata seccare per molte ore al tepore della stufa, ho dovuto consumare
guastare; compromettere irreparabilmente. - anche al figur. l. ghiberti, 55
... allor gridino / in sino al ciel ch'i'ne dò lor licenzia
vero nome corruttori, che per rendere al lor parere più vendibile e più spacciabile il
minerali, che rodono l'intestino e mandano al cerebro acre esalazione e calda e amara
era lacerata dalle fazioni, il senato al tempo di siila accordò la cittadinanza romana a
serafino aquilano, 261: tal patria al ben vivere contraria / se laceri e
, 6-67: i fiammenghi caricarono addosso al birone; ma, sendo essi lacerati
in veder quelle apparenze ed in pensare al fatto, sentiimi come quasi dividere e
i-403: nerone... bandì al popolo i condannati e fece registrare a'libri
per chiari, e illustri farsi conoscere al mondo. aprosio, 1-41: non
autore, che volea condannata l'opera sua al fine del protagonista, ad essere lacerata
, il giovane aspramente dava sulla voce al legato. percoto, 126: non mancavano
con quiete maggiore e non pensi più al suo debito, il canova vuole che sia
sciogliersi. benivieni, xxx-7-9: lacera al foco, al sole, il vitreo
benivieni, xxx-7-9: lacera al foco, al sole, il vitreo ghiaccio / ed
di ribrezzo ne scosse tutte le fibre al pensiero dell'inno- minabile donna capace di
liburnio, 3-40: ora, acciò ritorniamo al giardino, averesti veduta la varia e
, / fugge dinanzi ai cavalloni e al vento / ed al suo corso non può
ai cavalloni e al vento / ed al suo corso non può far ritegno.
moretti, iii-710: allora lui si accostava al misterioso mobiletto di mogano,..
e dal torpor tu balzi / repente al faticar, restan le fibre / dal
.. portava 6000 fanti di rinforzo al principe tomaso. 10. figur.
lacerato. -in costruzione ellittica affine al cosiddetto accusativo alla greca. carducci
limator crudeli. pindemonte, ii-161: al guardo inerme / per supremo voler s'
, che fa scomparire. - anche al figur. d'annunzio, iv-2-1222:
orrore quasi animale che sembra il castigo inflitto al laceratore dell'illusione, all'abolitore della
. d'annunzio, v-1-373: mi getto al collo del mio fratello sanguinante e schiumante
'. de roberto, 7-195: contusione al zigomo sinistro, con lacerazione ed ecchimosi
, 5-207: non volendo fare uno sgarbo al potente signore, e quasi traendo un
che è proprio, che si riferisce al movimento culturale sorto intorno alla rivista «
una sorta di veste da soprapporre simile al pallio,... essendo andata
petto lacero / di quante unqua ferite al patrio muro / ebbe d'intorno. dolce
. botta, 5-22: bel principio al governo loro il metter la mano nella roba
terra. d'annunzio, iv-1-726: al lume debole d'una lampada apparivano le
miseria? mazzini, 4-174: né al vecchio ecclettismo soltanto appartiene l'idea di tessere
(un fiore). - anche al figur. betocchi, 5-153: cuore
entrata. -in costruzione ellittica analoga al cosiddetto accusativo alla greca. marini
/ del suo gran duce, / e al sommo dio rivolta, / parma voti
del tuo valor guerriero / cadde lacera al suol l'alta cartago. algarotti, 1-ix-275
tutti i mestieri conducono alla miseria e al dolore. 6. sbaragliato,
raccoglie. pirandello, 7-939: sta al solito: ma così vecchia, capirete,
per nuocere possa applicarsi con verità anche al presente bailamme guerriero. 11
quel ch'è dalla pianta del piede al confine del lacerto, e di là a
polve. mamiani, 1-259: piacemi al bel lacerto / di ritondette braccia /
carducci, iii-25-367: spalancando in faccia al povero ministro, futuro autore della vita
. parte del manzo macellato che corrisponde al primo taglio della coscia fra il girello
, carnose, per lo più stese al suolo; stelo florale erettissimo, carnoso
sf. stor. lembo ornamentale attaccato al fondo e agli angoli di una toga o
l'estremità di una veste che arriva al tallone e perciò forse detta 'veste tallare
agg. ant. che è dotato, al fondo o gli angoli, di
insetti emitteri, della tribù lacnini, al quale appartiene il lachnus longipes o afide
», e suggerisce la parola probabile al senso. leopardi, iii-944: laconicamente:
severa madre spartana, la quale commandava al figliuolo nuovo soldato che ritornasse « o
egli è molto difficile il dar la riforma al mondo; e di già sono disusate
, chiedi / la perduta tua sposa al re dell'ombre. d'annunzio, v-2-596
, referendomi ad una domestica qual scrivo al signor cardinale santa fiora, come ad meno
vostro alto e virtuoso animo a far al sig. datario questa raccomandazione dell'amico
mio in rispondere alle sue laconice scritte al signor vinta. galileo, 5-214:
, che pubblicammo oggi, è venuta al triumvirato conferma laconicissima. cicognani, 3-184
. significa più che non dice; al contrario della iperbole, la qual dice più
, 1-375: questa linea sarà perpendicolare al raggio equinoziale: e si chiama questa linea
tiri una parallela all'* assone 'fino al semicerchio sinistro, dove è la lettera
dio, tua è la potenzia dinanzi al cospetto di dio nostro giudice. cavalca
, ti mosse mai; / oggi al prego mio devotissimo a'pianti ti muovi,
sue voglie / un nembo che dagli occhi al sen le piove. g. m
, 7-ii-275: ecco adunque il peccatore al quale dio ha dato mano nella valle di
, le nostre gioie che son neve al sole, la gloria del di là ove
limpida e chiara, quanto immaginar si possa al mondo. soderini, i-38: i
piatto d'oro il cui orlo infiorato tremava al vento della sera. viani, 4-132
mi si serrano intorno si costellano, al sorgere del sole, d'iridi sfavillanti
: il fante tolse il canestro e andò al detto fico, e salendovi suso,
che si vede la notte dal 9 al io agosto, perché in tal giorno ricorre
piangendo si corsero a gettarsi le braccia al collo, e strettissimamente abbracciandosi beveva l'
come uomo prudente cristiano, ma tenero al sommo ed affettuoso, onde le sue
. represso qualche lacrima, / danzano al fruscio di un disco. -ridere
lasso e quanti versi / ho già sparti al mio tempo, e 'n quante note
pensando che ogni mia lagrimetta sempre giungesse al bellissimo petto vostro. pasqualigo, 2-124
, giorno, ii-512: sorge intanto / al suo pietoso favellar, dagli occhi /
solo / di lei punire, / che al suo di monelluccia corpicciolo / può convenire
fra lacrimoni sconcertanti il bambino s'awicinò al gruppo seduto ai tavolini. -in
, turbamento, angoscia; che muove al pianto. dante, inf.
inf., 6-76: qui puose fine al lagrimabil suono. boccaccio, 1-vi-356:
: 'qui pose fine... al lacrimabil suono ', cioè ragionamento;
. bibbia volgar., viii-60: appropinquando al lago, chiamò daniele con una voce
3-64: ritentando ancora, / vengo al terzo virgulto, e con più forza
/ mentre lo sterpo, e i piedi al suolo appunto, i e lo scuoto
perticari, ii-409: né però tratta al disperar perdono, / questo a lui che
dolzie viagio / che già lieta speranza al cor mi porse. trissino, 2-1-183:
, / come candido cigno, è al ciel volato. g. rucellai, 9-213
parole che stavano sotto quelle figure sonavano al mio orecchio troppo meste e lagrima- bonde
non si potrà organizzare una gitarella a napolimagàri al nulla per cento per mandarli allo scoglio di
... e poi taglia allato al lacrimale dell'occhio. 2.
è una erbetta che ha le frondi simili al grano, ma più tenere;.
', succeduta per quel che credo al 'tubercoletto ', per l'orifizio della
tumefazione molle circoscritta, indolente, situata al di sotto dell'angolo maggiore dell'occhio
lagrimanti e piangenti... rinvenne al suo primo marito. sassetti, 2-64:
esser dien seme / che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare
iii-82: da una macchia vicina al tetto discendeva una troscia di umidore, per
e il lacrimare / qualche conforto porgerà al mio dolo. epicuro, 127: è
caste / dive, a'consigli e al lacrimar s'adiri, / vi ricopra il
: troppo scrivere et omni cosa frigida fricta al lacrimare. 13. per estens.
dell'ombre / per forme indefinite / al flacido baglior ch'estenuato / da fanale a
. ariosto, 6-3: al fin si trasse l'elmo, e 'l
plinio]: 258: quando le lagrimatoie al lato del naso sono carnose, significa
e il medesimo bevuto co 'l vino giova al fegato e alla vescica, e ponsi
si piglia dall'estremità del lagrimatoio fin al termine della parte opposta, cioè fino al
al termine della parte opposta, cioè fino al punto dove si uniscono le due palpebre
, regione della testa dei quadrupedi situata al di sotto dell'orbita, sulla quale
alcune poche piante, le quali al ritorno della buona stagione la
lagrimevol tanto, / misera, e diello al credulo consorte. botta, 6-ii-227:
così combattete che sanguinosa e lagrimevol vittoria al nemico rimangane. calandra, 6-50: avevano
mandando sempre di fuori quelle voci che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi
atteso, / fu con pompa solenne al sacro altare / vittima lagrimevole condotta.
gridando: ohimè! -atteggiato al pianto. chiabrera, 1-3-3: chino
d'annunzio, i-365: ride l'autunno al novo amore. dal ciel pluvioso /
guardava come chiedendo perdono. -ripugnante al buon gusto; scadente, privo di
andromaca nel divino esametro di omero, al primo incerto * meet '.
accentuata tendenza alla lacrimazione; abituale propensione al pianto. serao, i-659:
] -malinconico -errante -... volgersi al cielo cercando con gli occhi lagrimosi la
ingenochiun, smarrito e mesto, / al tuo licor suave e medicina. della
lagrimosi fiumi. tasso, 12-96: al fin, sgorgando un lagrimoso rivo,
volto, le guance); atteggiato al pianto; che lascia trasparire vivo dolore
ò facto, / pensato e decto più al dì presente, / pentito veramente,
di compassione, di pentimento; facile al pianto; immerso in una profonda afflizione.
-anche: afflitto da una morbosa propensione al pianto. matteo correggiaio, 16
figliolo prima che i manifesti 10 chiamassero al campo. -sostant. niccolò del
annunziare in-piena adunanza che venezia doveva sacrificarsi al bene di tutta europa. 4
di nostra legge, ma de'paesi soggetti al turco, andar volontariamente a rinnegar la
gl'infortuni di torquato furono perdite lagrimose al mondo, poiché il suo male,
, 2-130: i suoi occhi rivolti al cielo imploranti e il tono grave e
voce portarono nell'ultimo distico l'ilarità al suo punto più clamoroso. 7
jovine, 2-82: più che incline al sentimentalismo lagrimoso, si trovò pervasa da una
: s'avviò passo passo dietro loro al lagrimoso luogo, e quivi, postosi a
e lo prendea talora / sovra prostrato al lacrimoso marmo. 10. trascorso
frutto / ch'alia pace del mondo al secol manca. bandello, 3-60 (
quell'elettro che lacrimoso forma la corona al giglio. panzini, iii-55: -senza precedenti
il nilo vittoria, e aveva sostenuto che al nord di quell'ultimo bacino lacuale esistesse
finalmente insieme, scendendo sulla piazza davanti al porto lacuale grazioso. -che
allargava le braccia e alzava gli occhi al cielo. 6. dir.
dala quale è un buso che va ingiù al palato diagonalmente. a. cocchi,
supplir le lacune moltissimi si offersero di andare al campo. = voce dotta,
-agg. temanza, 359: al loggiato di sotto risponde l'altro di
d'oro era in gran parte precipitato al suolo. -soffitto a lacunari:
guancie il monstran chiaro / e sieco al cuor cicatricosi strumi. =
. papini, 27-573: null'altro al mondo mi sedusse e mi appassionò al
al mondo mi sedusse e mi appassionò al di fuori di un bel testo classico,
', perché si attacca alla barba e al pelo delle cosce delle capre, che
fossero usciti di castello che per unirsi al popolo, per non morirsi laddéntro di
3. cong. mentre invece, mentre al contrario (per lo più con valore
vanno li gioveni e le giovene donne vane al li monasteri a fare le delicate merende
: quelli scritti, che utili sono al mondo, per lo più vivono lungamente;
ad alcune parlate dell'alto adige e al friulano, che sono varietà linguistiche arcaiche,
scriteriato. muratori, 6-412: opererà al rovescio madonna pococervello, perché ordinariamente instabile
primi, secondi e terzi spagnuoli che al principio vi cominciarono ad abitare. panigarola
, 645: l'avvocato ormenta era compagno al ven- chieredo in quella trista opera,
con le loro piccole gregge... al pascolo nei boschi. c. e.
ingegneri e governo e appaltatori, perché al solito faranno a metà; e il
né potendo impetrar da'fieri padri / al giogo maritai d'esser uniti, /
d'altra cosa, che si attacca al lucignolo di un lume; ovvero quel filo
9. locuz. -andare come il ladro al furto: camminare in punta di piedi
guisa di leggiadro, / ma, come al furto il ladro, / così vanno
in commetter male. -gridare al ladro o ai ladri: invocare aiuto
460): cominciarono a gridare: al ladro, al ladro. d. battoli
cominciarono a gridare: al ladro, al ladro. d. battoli, 2-2-117:
dei beni altrui; propenso, abituato al furto. -anche: disonesto, imbroglione,
quando, appesa con le braccia nude al tronco del fico, faceva forza per
o zentil fiore, / m'àn tenuto al to serviso. aretino, 20-167:
ladroni; covo di ladri. - anche al figur. g. morelli,
mercato fuori di porta torrelungo d'intorno al rebuffone, ove vendevano all'impazzata quello che
in fallo s'accontenta di far pagare al ladroncello del frutto proibito un maiale da
della selva laubiera, e li metteva al taglio delle spade. bettini, 1-102
il tuo non predi, / se chiedi al giure assistenza e aiuto, / ti
biasimo. ariosto, 2-3: rinaldo al saracin con molto orgoglio / gridò:
ribelle eroica che chiudesti in faccia / al mediceo ladron l'ultime porte!
che di piccolo e vile ladroneccio pervenissono al regno, terribile e forte e di
aveva instan- temente chiesto di esser mandato al campo. -occupazione illegale di un
se'te [o pisa] condotta al segno de'tiranni, / che fan dell'
. ladronescaménte, avv. conforme al modo di agire e di comportarsi dei
', la prima conserva in cui al tempo dell'empifondo, o per mezzo di
corrado, lxvi-2-284: di lagane al presciutto. cotte le lagane in brodo
rozzi [in gigli, 4-64]: al can che lecca cendare per fame /
240: lo duca mandò a dire al maniscalco suo... che pigliasse
hàflinge, ma i criminali portano accanto al numero, cucito sulla giacca, un triangolo
quadrifido, da quattro ghiandole petaliformi attaccate al calice e da una drupa con un
leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano. batacchi, ii-17: da
161: come si fa a pensare al lago con tutta l'acqua che da
; trafficante, maneggione. note al malmantile, 12-28: quando vogliamo intendere
. = voce toscana, analoga al piem. laida * gazza ';
penso, si potrebbe... telefonare al portiere -disse la lagna dal profondo.
e di soccorso. -certo la cagna è al guado - disse aldo impazientito.
sereni, / miracolo agli amanti, al mondo essempio! tasso, 6-80:
e in quella. murtola, 8-64: al dolce spirar d'aura gentile, /
del mio mal mi lagno, / al ricordo che la saga vestio, / che
: anche il cagnuolo sogna / che va al trotto col passo del cavallo / legato
io farò forza a'miei occhi e al mio cuore perché mi lascino scrivere.
lagnarsi solamente di se stesso, se al misfatto suo tien dietro quel gastigo che
grado, / e questo l'era al cuor pungenti spine; / ed una volta
le fu a grado, / disse al marito suo quasi con lagno: / così
. / ma lì sentii una stretta / al cuore. -di animali.
melodioso. saluzzo roero, 3-i-35: al magno / limitar della valle erano,
di un apparato morenico, in seguito al ristagno delle acque sul fondo impermeabile delle
laghi. -per simil. e al figur. scala del paradiso, 333
remi aiutati dal vento, fatto contrasto al fiume, è corsa al precipizio e
fatto contrasto al fiume, è corsa al precipizio e già caduta nel lago del peccato
edificio sopra el laco, proprio dedicato al genio e alle muse. tasso, 15-54
: di sopra da babilonia discosto alquanto al fiume fece uno lago cavato alla profundità
modo ragunate. tasso, 7-28: giungono al fin là dove un sozzo e rio
di mare,... congiunto al continente con una lingua di terra.
dante. purg., 5-84: corsi al palude e le cannucce e 'l braco
preziose lagrime, ch'in breve / furo al gelato core, / non pur caldo
magi e da'caldei, fe'forza al suo animo generoso, pianse amaramente, e
. lago del cuore). - al fìgur.: tanimo, l'intimo deltuomo
farmi perdonar la mia tardanza a rispondere al vostro obbligantissimo foglio. niccolini, iii-283
', voce panromanza, passata anche al bretone lagen 'falde ', al ted
anche al bretone lagen 'falde ', al ted. lache 'lago 'e
locuz. -essere in un lago: trovarsi al all'infuori, di questa palpebra;
lorenzo de'medici, i-295: teme vicina al tuon alta e robusta / volterra,
che lascia scoperte le sole unghie. al presente forma una sezione del genere tetrao
zool. genere di marsupiali notturni simili al canguro, ma di dimensioni analoghe a
prende il nome dal genere lagostomus, al quale appartiene la viscaccia { lagostomus viscaccia
in tane intercomunicanti, da cui esce al crepuscolo in cerca di cibo; vive
che si riferisce, che è dovuto al matematico giuseppe luigi lagrange (e a
. bergamini, i-2-132: indi presso al lagume, la pantera / d'ambedue
parte dove si dischiude / la siepe al fin dell'argine. = deriv.
le case loro, alcune lagune vicine al lito del mare. soderini, i-116:
una barriera corallina e la costa o al centro di un atollo. ca'da
la placida laguna / vedrà far specchio al cielo, / e il raggio della luna
mesti chiarori, la laguna / scivola al liscio buia ma sottesa / dalle muraglie
con partic. riferimento a venezia, al suo territorio, o anche alla sua storia
dall'infima lacuna / dell'universo fino al ciel sovrano / le cose ad una ad
266: dal carrosello / verso occidente / al fiore del crepuscolo, / in una
lagoa \ il termine it. è passato al fr. lagune (nel 1609)
lagunare che qua e là si corrugava al passaggio dell'aura. svevo, 8-350:
aura. svevo, 8-350: sedeva al finestrone che guardava il grande mare lagunare tanto
, 2-177: certi elegantoni irreprensibili hanno al dito grosse pasticche di corallo; e
pietrosa, purché ella sia corrente e al sole e a'venti scoperta; né ogni
folengo, i-63: or per dar fine al mio gridar infermo, / allenta,
soggetto amoroso o fantastico e comunque legato al mondo cortese e ai temi del ciclo bretone
, i-71: tu, che di gnido al tempio, spargi sì dolci lai,
. foscolo, gr., ii-517: al penéo / fuggiamo i lai della invisibil
che è proprio, che si riferisce al laico come membro della chiesa che non fa
. segneri, 5-171: lasci fare al padre magalotti, tutta da sé la deliberazione
dei tre, un solo si tenne fedele al cattolicismo, pur vivendo nello stato laicale
che passarono con l'imperadore e patriarca al concilio. 2. che è
i pontefici non avevano legate le mani al far grandi i parenti col- l'investiture
7); ispirato alla laicità o al laicismo. gioberti, 1-i-244: qual
carducci, iii-10-302: quel che più scotta al frate è la ristorazione e la volgarizzazione
, eretto o approvato dalla chiesa, al fine di promuovere fra gli iscritti,
. che è proprio, che si riferisce al laicismo (per lo più inteso come
un nobile motivo,... congiungente al patriottismo l'ideale della libertà, e
. che tende a laicizzare, incline al laicismo. gramsci, 12-87:
prosaicità di chiamarlo un contratto, ne offendeva al tempo stesso il carattere di sitituzione civile
membro della chiesa che non appartiene né al clero, né a un ordine o
ricchezza erano in larga misura in mano al clero, agli ordini religiosi e alla
e liturgica era riservata presso che esclusivamente al clero). documenti della milizia
a congregazioni religiose, i quali costituiscono al loro interno una particolare categoria, distinta
, dal più alto de'sacerdoti fino al più basso de'laici, le istruzioni
sorelle castalie. -ant. dedito al mondo, ai piaceri, agli interessi
fabbiche delle chiese roveri, che sogliono servire al fabricar galere, barche, ponti e
un ventennio di poi, dal 1293 al 1313, il primo filosofo laico del popolo
. lai (sec. xii) accanto al dotto laique (sec. xiii)
d. bartoli, 7-1-102: esservi al tutto bisognevole quel gagliardo freno, deh'
14-2-5: laida è ogni parte che al suo tutto non si conviene. sydrac
, 143: ma pensavo io, al bello, al brutto? oppure l'illusione
ma pensavo io, al bello, al brutto? oppure l'illusione mi copriva
ultima compra alla partenza e della prima al ritorno,... non finisce di
escono certi tipi, il laido studio fotografico al primo piano che non si capisce come
conviene alla formazione del corpo, intorno al quale egli si affatica, avvertendolo però
fino astarotte, / ad ogni modo al suo collo si butta / piero, la
da gran madonna, ti sei data al laido uomo che ti ha fatta divenire
fanfani, lvii-25: giangastone... al più sformato zelo di religione accozzava la
, disiderando per quelle più tosto venire al disiderato fine del laido lor volere.
può resistere che non vengano; ma al venire non è peccato; ma il
scrivevano laide novelle; ma nocevano piuttosto al pudore femminile che al buon nome degli ecclesiastici
ma nocevano piuttosto al pudore femminile che al buon nome degli ecclesiastici. betteioni,
.. non sapeva schiudersi ad altro che al laido gergo della cortigiana. stuparich,
vesperi / devoti della sera, / al dio che ride, querula / ergiamo una
canti di laide notti / ebbri caschiam al suol. 7. offensivo, ingiurioso
inni sacri, gli inni sacri. al diavolo tutti. = deriv.
e per laidume, con la stola al collo... intimare lo sfratto dai
acume / d'ogni occhio intrepido / al laidume. arlia, 1-196: 'laidume',
cose laide; ed anche laidezza; così al proprio come al figurato. es.
anche laidezza; così al proprio come al figurato. es.: 4 in generale
, d'una carezza onesta, tutt'al più di un bacio? 2
di bello, è viltà e laidura al riguardo di lui. 4.
teco alla prediche, alla messa, al vespro, alle lalde. 3.
un fucile da caccia, una pistola al fratello, una lama di sciabola al figliuolo
pistola al fratello, una lama di sciabola al figliuolo lig dessiè che ieri il fitaurari
vestono una livrea,... portano al fianco una lama di ferro. d'
moto delle due lame. e si accostò al rutòlo dicendo: -ella è toccato,
pochi gran, si sparte, / ed al calor del foco al fin si espone
sparte, / ed al calor del foco al fin si espone. trinci, 1-279
di sezione trapezoidale o triangolare, appartenente al mousteriano e al paleolitico superiore.
o triangolare, appartenente al mousteriano e al paleolitico superiore. -binario.
punta. -per simil. e al figur. c. bini, 1-90
di freddo salivano a infiltrarglisi di sotto al vestito e per i buchi delle scarpe
felice / di lame d'or coperta insino al piede, / colorite di smalto in
quatro sotterra. tanto come noi fummo al mondo, noi non facemo tanto di
pezzo d'acciaio che serve per dare al carattere la forza di corpo, la
contenuto fra pareti vicine (come intorno al forno delle caldaie o ai cilindri dei
agli occhi sei barlume che vacilla, / al piede teso ghiaccio che s'incrina;
. monti, xii-1-33: il castiglioni al tribunale della sacra inquisizion della crusca era
: la parte di questa campagna prossima al mare, detta la macchia di
miglia, ove in una gran lama vicina al sarno impaluda e crepita e rugge spumando
spazio sempre dentro acqua e lama fino al ginocchio. -ant. corso d'
governo. cassiano da macerata, lxii-2-iv-126: al carriaggio seguiva il supremo ihama vestito tutto
sono alcuni anni, in tartaria furono condannati al palo due giovani, che avevano guardato
o guanaco, che ha dato origine al lama domestico, e il lama vicugna
sm. e f. seguace o aderente al lamaismo. e. cecchi,
lamenter 'lamentare '(con riferimento al grido lamentoso dell'animale).
maiuscolo, x minuscolo), corrispondente al latino l; come segno numerale,
del fianco, e le trilici / fionde al vicino suo non davan pena, /
lambèllo, qual apunto mi fu presentato al giorno de la liberazione di frosinone. v
apprestano in lambèllo argenteo e fresco / al verde smalto della pianura, / fan da
manzini, 17-119: pur rimanendo immobile al centro di quella lambente attenzione, di
agg. che distilla. - anche al figur. f. f.
. federici, lxii-4-13: fatto lambicare al fuoco, diventa potentissimo liquore. bergantini
, strizzare, spillare. - anche al figur. aretino, 20-162: i
vene de'pedoni. guerrazzi, i-20: al popolo parve che il berlingare fosse senno
intr. sudare, liquefarsi. — anche al figur. parabosco, 3-9: in
è tanta differenza quanta veggiamo essere dall'oro al ferro. imperoché le lambiccate a bagno
, ne risultava un misto non ingrato al gusto. campanella, 4-319: il calor
: forse non vi è un sostegno al cavo delle cacupate, perché le acque
, essenza, concentrato. - anche al figur. gualdo priorato, 9-4
di quante pene tra noi si soffrano al mondo. a. cattaneo, iii-40:
vorrei ora sapere che cosa possano dire al popolo... tutte le astruse
tutte queste cose, e poi le stilla al limbicco. cennini, 39: rosso
e una di salnitro, e destilla al lembicco, e mettivi dentro la limatura
del 'refrigerante 'che fa seguito al collo del capitello. il 'refrigerante '
pallide fiammelle. -per simil. e al fìgur. aretino, c-1-375: il
, ac- cioché le parti si riduchino al tutto. orsini, 249: d'amor
si vede... nella sua lettera al giordani sopra questo argomento. lì gitta
colei che morire lo facea; ed ella al solito se li mostrava per limbicco,
dito e dito, l'aveva sfregato al muro, aspettava si consumasse lo zolfo
di sì saporosa dolcezza, si intrascina al letame de'presepi e, con abbomine-
1-viii-226: geme / come giovenca che al suo parto appresso / mugola in suon materno
: vidi la gatta... avvicinarsi al piatto, e lambirlo con la linguetta
e di altri animali robusti sono asprissime al tocco e squamose, in modo tale
. con le panchine collocate di fronte al fiume a distanze regolari...
. monti, 5-20: l'asta al tidide / lambì l'omero manco, e
; / volgo addietro lo sguardo; al pié mi veggo / nudo un ferro.
3-60: la tela che cerca interessarci al soggetto rappresentato... desta più raccapriccio
direttore, che m'attendea sotto un pioppo al vezzo di quell'ombra opportuna, mi
accarezzato; solleticato piacevolmente. - anche al figur. f. f. frugoni
li piedi. = da riconnettersi forse al lat. ambrices 'travicelli che sostengono
, sm. (per lo più al plur.). banda di stoffa pendente
). banda di stoffa pendente, sagomata al fondo o guarnita di festoni e di
elmo, usato dai cavalieri dal xiii al xvi secolo. -arald.: ornato
sua uva, ma la produce fino al fiorire,... l'altra matura
, i-6-147: a la forma, al color sembra che sia / un maturo
lambrusca; vite lambrusca. - anche al figur. crescenza volgar.,
1-vi-105: la domenica, essendo andato al passeggio di xamaica, lo trovai molto solitario
2. laminato. - anche al figur. lucini, 225: quasi
stili di scavo, dal di fuori al di dentro, discendendo nei quali si
che è proprio, che si riferisce al filosofo e teologo francese f. r.
e monarchiche; la seconda, ispirata al cattolicesimo liberale; la terza, improntata
leggi non osservate che dettò carlo v al suo passaggio di napoli per africa, commosso
. beicari, 3-2-62: quando giunse al monasterio, le donne feciono gran lamentanza di
pontefice] ne faceva lamentanza e protestazione al governo di napoli. = deriv
lamentate. ungaretti, i-49: volti al travaglio / come una qualsiasi / fibra creata
lamentare / orlando, gran pietà gli venia al core. ariosto, 1-47: questa
il sommo creator gli occhi rivolse / al giusto lamentar del vecchio carlo.
si vergogne, / tolto da quella noia al mio diletto, i lamentarsi di me
privato,... codino fino al punto da lamentare la caduta dei borboni.
... date una scor- serella al 'vocabolario della lingua italiana '. c'
. tommaseo, 1-129: anna bolena al codomero: musica adatta al tempo:
anna bolena al codomero: musica adatta al tempo: non creatrice, ma lamentatrice.
, la gnanza (e al termine è oggi per lo più connessa
; e così susseguentemente ponesi tutte l'al tre lettere del detto alfabeto). boccaccio
una lamentela s'era levata in fondo al parco. 2. letter. lamento
uragano imminente. -con riferimento al verso di taluni animali. leonardo,
un lamento, e, in partic. al fruscio delle fronde, al gorgoglio delle
partic. al fruscio delle fronde, al gorgoglio delle acque. tarchetti, 6-i-287
lamentevole e penoso non toglie la bellezza al volto di dafne. 2
conteso / fiume da venti o flutti al corso avversi, / del nobil carca e
borgese, 1-327: l'ambizione cedette davanti al timor panico di farci una lamentevole figura
cosa. il paesaggio lamentevole pareva ripassato al cinabrese. bocchelli, 1-i-572: gli
tentazione disperata, vedetelo alla domenica ed al lunedì, giorni baldorianti per gli operai.
finito il suo diurno lamento, tornata al lito per rivedere i figliuoli,.
so, con che dolce lamento / chiedevi al cielo e con che fiochi gridi /
madri i nidi / lasciano soli pigolare al vento? d'annunzio, iv-1-574: tenendo
suono che agguaglia l'uomo che soffre al bruto che soffre: 11 lamento istintivo
tuo compagno, alpino, è spirato / al paese non può più tornare, /
/ sull'erba dura di ghiaccio, al lamento / d'agnello dei fanciulli?
che posato sopra le alture chiami le campane al lamento deh'avemaria. gnoli, 1-50
, 9-39: il cuore tremava / al lamento notturno degli infissi. 2
farà intrapresa. cavalca, 9-9: al giudicio finale udiranno contra a sé il duro
dal fondo delle sue cogitazioni, e infino al lamento della penitenza. vangeli volgar.
, per lo più in versi, al quale dà occasione un evento doloroso,
le proprie ansie; dare sfogo con lui al proprio dolore. malispini, 15
si mordeva il dito, dava de pugni al vento, e faceva un lamento crudele
mori si congregarono e andorono a parlare al re. forteguerri, 18-12: di tal
dottori di loro argomento / sono impediti al nostro regi- mento, / sanza poter
il fascino del richiamo. -con riferimento al verso di taluni animali. monti,
era rotto dal grido di un uccello tornato al nido. barilli, 5-79: nel
s'abbattevano come mazze pesanti, e al loro tocco ne usciva un suono stridente
figliuoletto lamentoso,... e al sacro fonte, ov'ebbe battesimo il capo
piantarsi e difendersi tra quelle rovine che danno al paesaggio quel tono lamentoso di grandezza morta
donare... /... al secondo un'armatura fina, / fregiata
cassiano da macerata, lxii-2-iv- 126: al carriaggio seguiva il supremo lhama vestito tutto
. piccola lama a due tagli, fornita al centro di fori o di fenditure mediante
ninfe sien chiamate lamie, / dando al cognome loro indegne infamie. g. m
). dial. piovigginare. - al figur.: piagnucolare. tramater
, 3-35: lo sbergo e le lamieri al baron franco / gli fu vestito e
, a modo di uno strolabio et onge al foco la ditta lamina per dieci dì
o di marmo; lapide. -anche al figur. fra giordano, 1-72:
una luce 1 gatteggiante ', tirante al turchino, massime quando è polita sul taglio
in sezioni di esiguo spessore per esaminarle al microscopio polarizzatore. 12. sport.
bel gusto d'un pover'uomo venuto al mondo per starci qualche decina d'anni appena
laminare: distribuzione degli ovuli, anziché al margine, sulla superficie interna del carpello
lamiere ottenute con la laminazione a caldo al fine di ricavarne lamierini o nastri d'
dial. amo da pesca. -anche al figur. fra giordano, 5-93
popolare il lamo, lombardo ed emiliano al lam ». lampa, sf
scottavi dal foco e, fatta orazione al signore, mi ontavi nel volto con l'
di nero. -per simil. e al figur. sanguinacci, xxxix-i-270: da
, / sì rare lampe d'onestate al tempio. campanella, i-148: deh!
. baruffaldi, 1-146: nasceran bene al mondo invitti eroi / pari al tuo pio
bene al mondo invitti eroi / pari al tuo pio buglion, che ne fu
/ ma con la cima tende / al ciel che me la diè.
è quasi lampa d'una stella che scorge al cielo qualunque ingegno gli ricorre innanzi.
l'occaso, / ponsi il turbante al saracin costume, / l'abito e l'
. xii), da riconnettersi probabilmente al lat. lampas * piccola torcia, poi
lumi. ariosto, 32-80: quale al cader de le cortine suole / parer fra
acetilene che frugava le acque illuminandole sino al fondo. saba, 484: un
elettrica costituita da un semplice lume sospeso al filo di alimentazione; in passato,
orologi e coralli. -con riferimento al processo fisico che determina 1'emissione della
utilizzata per elioterapia artificiale). -lampada al quarzo o di quarzo: a raggi
più in basso del becco luminoso, al quale viene addotto per capillarità attraverso lo
basso e di solito lontano dal bruciatore al quale viene addotto con appositi dispositivi.
fotografiche in locali scarsamente illuminati. -lampada al magnesio: lampada elettrica con filamento di
ma quell'uscita fa scattare cinquanta lampade al magnesio. l'incidente diviene, attraverso
incandescenza di piccolo formato che, applicata al berretto o alla fronte, serve per
2. lume, lucerna. - anche al figur. s. gregorio magno volgar
riempirli di quella carità, che ripara al passato, che assicura l'avvenire.
nelle chiese cattoliche rimane perennemente acceso davanti al ss. sacramento, come simbolo della
siena, 127: un luminano grande dinanzi al detto altare maggiore, con tre lampade
15-2-9: non gli era accesa davanti [al sepolcro] pure una lampada, onde
uomo, dell'uomo superiore, che viene al mondo con una missione e l'adempie
fronte occhio rinchiuso, / gli trivellammo [al ciclope]. galileo, 3-1-292:
cielo], quasi regai teatro, al cospetto di quell'onnipotentissimo monarca fa pomposa
insieme: / gettano l'arme insin al ciel scintille, / anzi lampadi accese a
colpo gli diserra / a mezza lama al sommo de la testa. / perdé le
. govoni, 819: invano alziamo al cielo / l'interrogante lampada del viso:
quale liquidazione. palazzeschi, 1-42: al centro del soffitto bianco a stucchi il
dall'impeto della corsa il portatore lo consegnava al compagno che la riaccendeva sempre correndo;
la riaccendeva sempre correndo; e questi al terzo, e il terzo al quarto,
questi al terzo, e il terzo al quarto, e così di séguito sempre
portava una fiaccola per illuminare la strada al re, a un magistrato, a un
. savinio, 2-115: il colonnello arrivò al galoppo, scortato da una dozzina di
di bassa portanza e con attacco inferiore al normale, costituita da un bulbo di
di luce che non si rischi di rimanere al buio? anche nelle chiese le lampadine
da la cella di san benedetto infino al cielo. testi fiorentini, 37: una
della regola, con cinquanta lampane intorno al suo corpo, tutte, ne'dì solenni
serran le paure / l'una dell'altra al sen. d'annunzio, iii-1-869:
lampane appassire! -per simil. e al figur. colombini, 32: lavate
della scienza, la quale è necessaria al clero, non solamente per condurre gli
che la tiene un ferro a carriola dinanzi al detto crocifisso di rilievo. b.
della trattoria. il tempo si metteva al brutto. cominciò uno a dire:
: i vecchi strascinatisi anch'essi pigramente al lampanéggio, ripetevano una litania di storie da
neve, o fiochi, / preziose faville al ciel sereno, / italia mia,
ciel sereno, / italia mia, al facto el dir non meno / tu fra
bisognato, / che lampanti do'scudi al sere snoccioli. magalotti, 7-161:
); lucido, terso. - anche al figur. segneri, ii-397: l'
ma sapeva di avere davanti un inquisitore al quale la sua storia era lampante e senza
ognuno facesse uno sforzo sovrumano per mettersi al passo con le cose. -con
spirerà dalla terra e le lampare usciranno al largo. sanminiatelli, 11-156: si
, brillare, rilucere. - anche al figur. stufa, 193:
paglia in bocca. grisone, 5: al lampasco [rimedio]. abbi una
membrana mucosa del palato, portata talvolta al punto di raggiungere il livello dei denti
diverso dal corpo (con partic. riferimento al leone o al leopardo).
con partic. riferimento al leone o al leopardo). tramater [s
lampata, sf. lampo. - anche al figur. pasolini, 3-225: 'a
ferro che si applica all'albero o al pennone di una nave per evitarne la
ove stanno a contatto coll'albero, al fine di preservarli dall'attrito, e
nave; applicare lampazze all'albero o al pennone di una nave.
dimostrativa segua più tardi o riesca imperfetta al confronto di quel lampeggiamento originario. papini
questi suoni familiari e donneschi, uniti al rabbioso barrito delle seghe elettriche e al
al rabbioso barrito delle seghe elettriche e al fruscio lampeggiante delle pialle dentro le botteghe
, iii-4-190: contra il nemico brulicante al piano / e lampeggiante da le valli
casa: vestito di nero, alto al di sopra di tutti, mi ricordava il
: aprì gli occhi e vide che stava al buio e che quel frastuono del terremoto
-con riferimento allo stesso lampo, al fulmine. ariosto, 14-78: dovunque
(una divinità, anche con riferimento al dio dei cristiani). r.
cape'd'or disposti / di drieto al vento... /...
certo modo di lampeggiare, quasi somigliandosi al girasole o all'occhio di gatta. caro
preziose, i cui vari colori, al riflesso del sole, lampeggiavano in modo
fuori e si rituffavano, facendo lampeggiare al sole le loro pancettine. e. cecchi
altro giorno. marini, iv-126: al lampeggiar del lucido acciaro tutto si rasserenò
del bronzo. bontempelli, 20-122: al primo lampeggiare dell'acqua fui travolto improvvisamente
a'verdi dumi / dài tanto onor al tuo fiorito chiostro, / suffusa da
né ci riveggia qui la nova aurora / al lampeggiar del matutino foco. s.
ferrari, 476: fiamme le vele al lampeggiar del sole! / seni le vele
lampeggiar del sole! / seni le vele al trapassar dei venti, / ed ali
dei venti, / ed ali amiche al sogno dei poeti. e. cecchi,
coll'alta chioma legando gli amanti / al ben servir con amorosi canti. giusto
., 1-50: volta la ninfa al suon delle parole, / lampeggiò d'un
folte, / ch'avea lor prima intorno al petto accolte. marino, xiii-261:
cigli languidi occhi / che v'aprite al mio grido ultimo e grandi / lampeggiate
a me stesso. guarini, 88: al mio primo apparir, subito sdegno /
un foco lampeggiava, / battendo dentro al cor come un martello. v.
che avaro / di fuor si mostra al tempo freddo oscuro, / dentro più dell'
fugacemente alla vista, alla considerazione, al giudizio. v. colonna, 1-310
. leopardi, 29-3: torna dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante
cosa di letizia. salvini, 39-i-53: al lampeggiare di dolce speranza e all'apparire
: lampegge / grata a fiorenza nostra, al mondo, a dio. cebà,
una ad una, / lampeggiare vittorie al duce invitto. 12. esprimere
in quel momento la sua testa levata splende al sole, e i denti hanno un
ed il messo municipale, venne fuori al balcone. d'annunzio, v-2-284: il
femmina affacciata. guerrazzi, 2-548: al lume di uno dei lampioni portati dai
nella classificazione degli insetti indica il genere al quale appartengono le lucciole).
, lat. lampyris -idis (passato anche al lat. scient.), dal
lampade e degli apparecchi di illuminazione destinati al servizio di una stazione ferroviaria, di
nazione, in genere destinati al servizio di una stazione ferroviaria,
di limaccia che ancora stagnavano in fondo al lume della stanza del signor capo.
di cielo, il quale dà lume al paese, che è bellissimo. tasso,
fantoni, i-231: i poli risuonavano / al fragor cupo degli eterei campi, /
in terra. -per simil. e al figur.: per rappresentare la sensazione
luce viva. oddi, 1-86: al primo splendor de i suoi belissimi raggi,
splendor de i suoi belissimi raggi, come al passar d'un lampo, restai prigioniero
i campi / nembo di fior tempesta / al balenar de'lampi / di una tonante
attesa la brevità della vita la quale al par del lampo fa un solco nel seno
nello scirocco. moravia, xii-217: al portone, invece, guardavo più spesso che
): prodotto da un fulmine che scocca al di sotto dell'orizzonte visibile (e
altro non sono che vapori che s'accendono al fine dell'orizzonte, senza tuoni e
, 25-80: mentr'io diceva, dentro al vivo seno / di quello incendio tremolava
tremuli lampi / danzan nel tetto, al suon de tacque mote. caro, 10-407
caro, 10-407: enea di cima al capo e de la cresta / del fin
carducci, iii-3-61: obliai le vergini danzanti al sol di maggio / e i lampi
lampi azzurri. -per simil. e al figur. algarotti, 1-iv-97: se
alcuno del diletto che nasce dall'armonia, al diletto che nasce dalla rima, qualificando
432: seguii dentro le arcate al mondo ascose / d'una lanterna spenzolata
lampo arancione. -per simil. e al figur. n. franco, 3-94
adorno, / che state erano ascose al maggior lampo. tasso, 7-5-19: segue
6-83: ch'a sol non fossi ed al notturo lampo, / accompagnata o sola
, 11-96: lampi di fiori in riva al cielo nero. montano, 36
del bene, 15: io un giorno al tuo splendente lampo / più noto farmi
investiva e di chi cadeva, misto al fumo ed a'lampi della moschetteria, che
1-37: un bagliore di convinzione simile al lampo inefficace che fanno i fiammiferi strofinati
i lampi del desio, / colei che al terzo ciel dà legge e nome.
mio mal brami / e ch'io corra al bel lampo che mi strugge.
/ venne lieto, e sgombrò quante al mio core / erano folte nebbie avvolte
della sua grazia... aveva al re fatto fin'allora rimirare i suoi
vezzoso gelsomino, / ma tosto giunge al fin; / ahi, che strano martir
il suo lampo. marini, 100: al lampo di quel chiaro e temuto nome
della sua spada. lubrano, 2-399: al lampo di voci sì furibonde, sopragiunse
lampo di passione, sciarada ambulante, gitta al pubblico i suoi levigati ma tenebrosi periodi
e ai rimpalli, che lampo d'intelligenza al suo autore, che cenno di attesa
stesso: / tu fia lo scudo al minaccioso lampo / che si raggira intorno /
braccio ostile / più raro e lento al suo ferir diè campo, / tosto ri-
una gonna d'acciar fino e sottile / al grand'impeto suo fé lieve inciampo.
alfabeto morse. -lampo breve: corrisponde al punto dell'alfabeto morse. -per estens
col magnesio, per provocare emissione luminose al fine di illuminare il soggetto.
pirandello, ii-2-1021: son già entrati, al richiamo di modoni, tre fotografi con
dominico braga apparire in prima fila e sorridere al crudo lampo di magnesio tenendo in mano
intensa dell'argento fuso che si manifesta al termine del processo di coppellazione.
tempo brevissimo (ed è solitamente posposto al sostantivo qualificato). -guerra lampo:
da una cintura elastica e chiuso fino al collo da un meccanismo lampo. pratolini
carducci, ii-8- 281: se al possesso incontrastato dovesse tener dietro la noia
spavalderia, salvo poi a eclissarsi di fronte al pericolo. d'alberti [s
di colui che fa gran romore, e al bisogno sparisce e si fugge.
pratolini, 9-1002: bevvero il lampone al banco davanti al ponte.
: bevvero il lampone al banco davanti al ponte. -gelato aromatizzato con
un tocchetto, / impantanati siam fin al cervello. dolce, 1-110: -come
: ho ben veduto le lamprede attaccarsi al legno e alle pietre in modo che un
-boccone saporito, appetitoso. - anche al figur., giovio, ii-59:
voga per le cucine de'ghiotti. note al malmantile, 2-522: le budella,
pratolini, 3-68: il trippaio è davanti al suo carretto: fuma nella vaschetta il
che è proprio, che si riferisce al lamprofiro; che è costituito da lamprofiri
, pirosseni, ecc.) rispetto al magma originario. = voce dotta
vestito bianco per tutta la settimana successiva al battesimo. tramater [s.
neofiti, perché nei sette giorni consecutivi al loro battesimo vestivano di bianco in contrassegno
spagn. lampuga), forse da riconnettersi al lat. * lampaduchius, dal gr
la eccellentissima lana succida è quella che al toccare è più soffice, e che si
apparecchiato qui da più giorni, unitamente al mio debito d'un paio di calzette di
feceli imparare lo abbaco; poi lo pose al mestiere della lana. lambruschini, 4-5
parallelo, che rende molli e delicate al tatto le parti che esso ricopre.
raccomandati,... altri aggruppaci al sasso, altri ad altro pesce s'avvincono
cento amori secreti, e accresce corone al regio capo di sua maestà ogni momento.
, ch'era una lana sardesca, / al cavalier tenea stretti i borselli, /
avevano seguito la virtù ec. entrati al servizio di v. e. in poco
svevo, 1-95: pareva volesse bene al marito: al figliuolo gustavo diciottenne, il
: pareva volesse bene al marito: al figliuolo gustavo diciottenne, il buona lana,
: quella buona lana di caisotti è giunto al punto di darmi della ladra!
madonna orsina, che avea la rabbia al culo, pensò potere il so apetito
ma ama fin che può levare la lana al mentecatto. giov. cavalcanti,
faccendo vista il fuoco accendere: et al suo montone accostò il fuoco di cazzu-
: con riferimento a chi perde tutto al gioco. tommaseo [s. v
. lanier 4 lanaiolo ', passato al significato di 4 vile, spregevole '
di pelle, che si avvolgeva intorno al tamburo dello scovolo usato per pulire l'
o che appartiene o che si riferisce al sistema didattico e pedagogico proprio di joseph
filantropi, non scrittori, a dedicarsi al diffondimento delle scuole lancasteriane. periodici popolari
senza esitar punto farete elezion di consentire al vero. fed. della valle, 200
chi diè moto alla terra e luce al sole / tutto cura ed osserva e in
: se vi si cognosca fermato il dolore al piede [del cavallo], e
angolare, prodotto da corrispondenti ruote parallele al piano della mostra, vanno indicando le
/ che se tu muovi la lancetta al piccolo / orologio che rechi al polso
lancetta al piccolo / orologio che rechi al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto
, 10-321: aveva... al polso un orologio con le lancette fosforescenti e
ferma giustamente per tramontana, ma piega al vento maestro. -gnomone della meridiana
, onde piantarlo in terra, intorno al quale s'avvolge la miccia per dar
s'avvolge la miccia per dar fuoco al cannone. è voce usata dal cattaneo.
]: 'lancetta ', barchetta al servizio d'una grossa nave. guglielmotti
davanti a mamma, a nencia, al dottore. dio! che lanciettate.
prime; l'altro, nel ritornare al suo rinsaccante ombroso bidetto, portava il
la riviera. / ruppe la lancia al sommo de lo scudo, / e fe'
pensieri? segneri, ii-327: contro al caro cadavero del mio cristo, benché
piglio alla lancia, dette un gran colpo al costato e vede, con meraviglia,
, poi risanò telefo. -anche al figur. mostacci, 149: di
negozi. moravia, i-119: quanto al giardino non lo degnò neppure di uno sguardo
povere bandiere senz'asta che si mettono al davanzale come parati da processione al villaggio,
mettono al davanzale come parati da processione al villaggio, bandierine paesane, umili,
in nelle lancie in modo di vivanda e al fuoco. -specie di spatola usata
acciocché il feudo dalla lancia non passasse al fuso. -beni della lancia:
, armato di lancia, che conduceva al suo servizio altri due uomini; ed anche
, con la quale i cittadini contribuivano al mantenimento delle milizie e delle cavalcature;
intenda essere e sia di nuovo concessa al detto comune. statuti della città di padua
guardia alla persona dei sovrani. indi al cavaliero di ventura, che andava ai
robusto, agile e resistente, adatto al combattimento. g. m. cecchi
purché tema lo sprone e obbedisca / al fren, mi basta. -colpo di
una battaglia dove fu prigione, fino al 'tuff, taff 'delle bombarde le
., 29-114: non disse cristo al suo primo convento: / « andate
convento: / « andate, e predicate al mondo ciance »; / ma diede
per trascuraggine, che si riduca quasi al niente. -farsi lancia di qualcosa:
italia co'suoi figli / si desti al suon del tuo chiaro sermone, / tanto
qualcuno o qualcosa: assalirlo. - al figur.: polemizzare. tasso,
contro alle quali con non molta ragione al parer mio pigliano la lancia taluni.
di ridere se mi vedrete andar discosto al segno con la lancia; ché chi
aretino, vi-737: di'pure al signor che si metta in punto,
.]: 'lancia', schifo, barchetta al servizio delle grosse navi ad uso specialmente
ii-1-145: nello stesso tempo si avvicinò al lido uno stormo di lance cariche di soldati
nobile, agile e forte, che sta al servigio del naviglio principale per sbarcare o
lancia', diciamo a colui che sta al timone di una lancia e comanda ai remiganti
', marinaio o cannoniere addetto al lanciabombe. = comp. dall'imp
fiocina nella caccia alla balena molto simile al lanciarpone. = comp. dall'
lanciagàs, sm. invar. apparecchio simile al lanciafiamme, nel quale, invece dei
perciò danno a credere d'essere ivi dentro al tufo cadute pel loro lanciamento in aria
colpo di lancia; trafittura. - anche al figur. bibbia volgar. [tommaseo
plastica, che il tiratore deve colpire al volo. = comp. dall'
famiglia attinotterigi, di dimensioni maggiori rispetto al comune sgombro. = deriv. dal
, / e 'n su la prima giunta al fero argante / l'asta ferrata fulminando
berretta fatata in un fiume: va'al diavolo, le disse, tu se la
perdono una che non lancino la fantasia al dove possino rubacchiar tanto che si rifaccino
elica prima di dare t * accensione al motore '-s'intende più propriamente la
(14): diede un'occhiata, al di sopra del muricciolo, ne'campi
(12): lanciò un'occhiata al di sopra del muricciuolo nei campi].
ii-15-120: io vorrei umilmente dirgli [al deputato mandoj] che, quando in
lepidamente le novità del giorno, tornava al suo ufficio. cagna, 1-163:
né un dubbio, né un interrogativo al di là delle quotidiane consuetudini. svevo
. figur. fare conoscere, rendere noto al maggior numero di persone possibile, mediante
il favore, la notorietà; portare al successo. tronconi, 5-73: se
avete chi voglia lanciarvi, sostenervi, imporvi al pubblico, finché non siate pienamente riuscito
lancia me fo lanciato, el ferro al cor me fo ritto. francesco da barberino
francesco da barberino, iii-410: diedi al cavallo in faretra, per pena, /
miracolo che avvenne sopra colui che lanciò al cavallo. fatti di cesare, 79:
lo padre in mano uno lanciotto, ed al collo le pose l'arco e le
grate, / lancian le pensioni / al pedagogo amico e i benefìzi. 10
lettere inedite, ii-156: io mi lanciai al sicario e lo seguitai buona pezza di
turchi... si lanciarono a terra al modo dei filibustieri, e si posero
fronte, / ninetta gli si lancia al collo. panzini, i-621: nel punto
biglietto: / dipoi si lancia, e al capo se gli serra, / sicché
-spiccare il volo. - anche al figur. liburnio, 2-27: questi
, 20-328: veduto il bello, lanciarsi al suo utile nel modo che il ragno
li respinse a colpi di lanciata fino al ponte loro. 2. figur.
sole, saluto la terra / lanciata al perpetuo viaggio. montale, 2-
segreto suo nemico, gli prescrivevano [al tasso] una simile cautela. de
landolfo, i-615: « tuttavia bisognerà al più presto parlarle un po'meglio »
ambiente o campo d'attività; portato al successo (una persona). frateili
sul diritto del tessuto, restano slegate al rovescio e vengono tagliate. =
. pascoli, 721: alla mano al lanciator ricurvo / restò sospeso impaziente il disco
squadra in difesa, che lancia la palla al battitore. 3. fiocinatore sulle imbarcazioni
. pisacane, vi-100: i lancieri che al presente esistono in europa sono un'imitazione
poco, / fra le feroci punte / al braccio, lancinanti del cattivo mio male
annunzio, v-1-725: il pensiero si trasmetteva al foglio con una specie di dolore folgorante
pié sugiella, / tragie per gli occhi al terzo vaghi lanzi, / tirasi dentro
addio piccolo, ai rischi eletto e al lancio / delle bombe. sbarbaro,
palla verso il battitore. -pesca al lancio: particolare tecnica di pesca,
missili o a razzi la velocità necessaria al decollo. -rampa di lancio: v.
all'attenzione del pubblico, a portarlo al successo. soffici, v-6-311:
dieci per cento. questo in seguito al lancio del piano quinquennale di sviluppo economico
6-6-59: aver presto alla vela in porto al dover un legno, sopra cui tragittarsi
, difilato. delfino, 1-457: al palazzo reale andrem di lancio.
fondamentali, quelle afferra e quelle presenta al lettore. tommaseo, 13-iv-24: anco
, siarn sbalzati, di lancio, al romanzo di costumi contemporanei. e. cecchi
, / che quasi erano uguali insino al ferro. aretino, 20-67: fattasi
ferro. aretino, 20-67: fattasi al balcone, vede alcuni suoi parenti in furore
, con spade tratte e le cappe al braccio; altri sanza berretta con lancioni,
felicemente il gran lancióne ha rotto. note al malmantile, 3-67: la notte,
notte, per guadagnar qualcosa, portava dietro al capitano o caporale de'birri, un'
dei nemici si preparavano a salire arrampicandosi al bastingaggio. = acer, di
buffone di colui che, per servire al barbaro capriccio del signore e guadagnarne un
che d'estenuarmi procurano) mi sento, al radiar della tua lucerna, crescer la
sm. milit. lancia corta, simile al pilo dei romani (col quale nei
: con questo [scudo] innanzi al petto, e nella destra / due lanciotti
anime dannate, le quali volesse porre al fuoco satanasso per il carnasciale di lucifero
, che si dice lancitano, dinanzi al quale s'inginocchia il con- chifù,
canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po. /
piano che sfugge al curvo reno e al po. / da gli scopeti della bassa
feudi. -per simil. e al figur. tarchetti, iv-59: ha
/ ritroverò la mia / arpa sospesa al ramo / dell'avellano involto / dal caprifoglio
e si distende in vaste anse ghiaiose fino al montello, non è più un torrente
che sorgevano ad acclamare alla vita e al cielo. gadda conti, 1-632: nelle
le bigotte delle sartie, mantenendole unite al bordo. tommaseo [s. v
che, prese le bigole ed inchiodate al bordo, contrastano lo sforzo delle sartie
, nei secoli xvi-xviii, era preposto al governo dei domini comuni della confederazione svizzera
un coperto intelaiato che apresi a cerniera metà al dinanzi e metà al di dietro.
a cerniera metà al dinanzi e metà al di dietro. g. g. belli
questo mentre umor non varia, / domani al far del dì facciami motto; /
ha da pagar lo scotto. note al malmantile, 5-55: * landra 'è
le landre maggiori 'stringono le sartie al bordo e le * minori 'alle coffe
della sartia, l'altra immobile e ferma al bordo o alla coffa: tra le
bigotta immobile non fosse ritenuta da forte legame al suo posto. questo legame chiamasi landra
, ma sempre come vincolo della bigotta al corpo. d'annunzio, iii-2-205: o
... quando fu notte venne al tempio aspettando l'ora, che tutte
suoi dodici figli arvali, / danzanti al sole ed invocanti il sole / con
, 10-30: vo'che la lettra al tuo diletto porte; / saprà ben ei
, mi sembrerebbe assai propria per dame al nobil fanciullo alcuna cucchiaiata mattina e sera
langhe e dice ch'elle vivono intorno al po. = voce dotta,
2-374: 'langardo', nome che si dà al brigantino ordinario di commercio quando vi si
, un brigantino ordinario di commercio, al quale si aggiunge, oltre la sua
il langio è un'infermità che viene al cavallo nella coda a guisa d'un cancro
, titolo di langravio. - anche al figur. magalotti, 20-245:
erano portate da parte del re nostro al signore lantgravio di hessem. tasso,
, senza far chiamare chi gli assistesse al morire, pentita di non aver tutto
, pentita di non aver tutto scoperto al consorte, con animo costante scrisse una
costante scrisse una lettera di sua innocenza al marito. salvini, 39-ii-167: avendo
stassi / egro e languente, e al suo morir vicino. -sostant.
bella viola, overo del languente iacinto, al quale né lo splendore ancora né la
nel ritornello, asseconda e si conforma al tono grave e languente, all'accento
. -che è costretto all'immobilità e al desolante abbandono del carcere, all'umiliazione
... è così bella e grata al signore, che gli piacque goderla in
loro parlare, e sì poco conforme al languente stato de'loro affari.
stanno languidamente seduti con belle sciarpe colorate al collo e volgono attorno i grandi occhi scuri
con duoi rivellini ov'erano i cannoni al fianco, che si scordarono o non
e scoppiò in una risata: -giù al capanno. perché mi è venuta fame
io semivivo. brignole sale, 2-356: al suo fedel s'appoggia e dal timore
, /... / ed al mio cor i languidetti amori.
. cassola, 5-120: questa volta al languore aspettando la cena si aggiunse un'altra
aita a dar l'anima e lo spirito al componimento, così vi dà tardanza e
tale qual fora se la natura desse al capo di bell'animale luogo di busto
.. può dar vigore o languidezza al credito pubblico. -indebolimento politico o
i progressi della grandezza spagnola si giontassero al re di francia, in
stimarono mai l'anatomia inutile e superflua al medico; ma bensì disperando con questa
venire in cerchio per dire qualche cosa al giuoco, si guardasse dal venire con una
li demoni per lui, sì si strinse al collo al padre, e disse:
per lui, sì si strinse al collo al padre, e disse: aiutatemi,
cap., 19-27: già morte al suo spron me pongie il fianco, /
mio fil spezza / già come neve al sol languido manco. castiglione, 114
13-92: il re della foresta, al di là delle spranghe, osservava languido
: la mia salute è languida e incerta al solito, e il caldo che abbiamo
ariosto, 9-2: anch'io sono al mio ben languido et egro, /
di gesù cristo e nel consacrarvi tutto al suo volere? -vago, impreciso
dama monumentale che fra i seni ciclopici, al posto di languide violette o serafici gelsomini
d'intorno a gli omeri / raccolto al seno avvinse / e tutta a me si
s'inchinano a due a due dinanzi al miharab, con un movimento maestoso e languido
. -dominato dal languore che segue al piacere amoroso. bocchelli, 5-183
rami / ch'a 1 sospiri ed al pianto la richiami. brusoni, 2-62:
2-40 (ii-57): s'accostò camillo al letto ove cinzia giaceva, e tutto
empio oriente / fausto l'anno novello al ciel romano; / e sente al suo
novello al ciel romano; / e sente al suo spuntar che l'ottomano / gonfia
young che il canto gemebondo / scioglie al languido raggio della luna. manzoni,
capponi, 1-i-351: eppure la toscana, al di fuori quieta ed oziosa, pareva
fede de'contratti. galanti, 1-ii-243: al di là di capua fa meraviglia il
diceva biante prieneo, due cose contrarie al conseglio, l'ira e la prestezza,
soccorso, / ch'io non dispero al fin fronda febea. manzoni, ii-1-77:
così continuate scosse, si ridusse appresso al mondo in così alto concetto di non mai
une colle altre; e il primo pare al confronto un po'monotono e languido.
del guido. de amicis, i-305: al terzo piano, sopra la ninfa languida
cari. cicognani, iii-2-78: allora, al vederla così per la prima volta languida
bronzo, ammonitor del tempo, / al consueto rintoccar diffonde. aleardi, 1-88:
vero elisir d'america latina. dietro al fumo di tale caffè, ci si
.. d'una materia che tendesse al molle, ma non fusse languida,
ma non fusse languida, sì che al riposo non desse impaccio, e fosse atta
riposo non desse impaccio, e fosse atta al raccogliere delle voci. p. fortini
gozzano, i-36: giova il sapere al corpo che ti langue? / vale ben
simile spirito. petrarca, 342-6: al letto in ch'io languisco / vien tal
guariti dalla peste erano, in mezzo al resto della popolazione, veramente come una
, ed in essa imbarazzato dà campo al cacciatore di saettarlo: e se bene
a dolori e sofferenze atroci; giacere al suolo (o in un letto o
oppresso, / tra l'inutile ciurma al suol languendo. fucini, 282: dalla
due sorti di persone non gli posson piacere al signore: quelle che languiscono in un
(un frutto). - anche al figur. petrarca, 323-70: punta
11-57: già corre lento ogni lor ferro al sangue, / e de le trombe
a. boito, 50: ti tentavano al male / e allor la prece pia
l'ultima stella il raggio langue / al primo albor ch'è in oriente acceso.
impasto. 11. volgere lentamente al tramonto. marino, 205: già
il giorno più languisce. -volgere al termine, stare per finire (un
/ languia tanno, o gran carlo, al verno in braccio. betocchi, 5-119
la mia [mano] (né torpe al ferro o langue) / ferire,
tali e tanti sono gl'intoppi opponentisi al movimento suo progressivo, che pare che esso
, del popol senza legge, / al qual come si legge / mario aperse sì
speranza, d'amor nobil guerriera, / al soverchio desio ben spesso langue, /
/ onda, che per lui tinta al mar sen vada. monelli, 1-7:
in mezzo a tanti / dal cielo al suo terren largiti doni, / languia la
d'agricoltura, che si raggira intorno al nudrimento degli animali, è trascurata e
superiore... fu trascinata dalla camera al senato, e mandata a languire in
, per disordine, dal 1 aprile al 30 giugno. 16. mancare
fede intera ed in amor corale / lorenzo al foco ed alla croce andrea. chiaro
e a prezzo tal, ti dice, al crudo esiglio / tu se'ritolto,
crudo esiglio / tu se'ritolto, ed al nemico artiglio / di quel che t'
, indispettirsi. pagliaresi, xliii-62: al popol disse [pilato]:..
e ballo / e cantando e ballando al suon languisco. ariosto, 16-2:
d'amore. testi, ii-169: al tuo celeste ardore / mio sposo,
che ti farà languire di beltade: / al fin godrai del suo felice amore.
ferto à languire, / poich'è al bene tornato, / è egli più
di un fenomeno naturale che si avvia al termine; tramonto soffuso di mestizia.
bella qual esser suol vermiglia rosa / al bel languir de * mattutini albori.
bandello, ii-1125: non è martir ugual al mio martire, / che d'estremo
guerra guerra? / perché pace non trovo al mio languire. -in partic.
, ininterrotta spasmosità che avrebbe portato volentieri al lamento s'io non mi fossi dominato
. cassola, 5-120: questa volta al languore aspettando la cena si aggiunse un'
curan oggi il languori / se non al tento, a caso e a ventura,
.. / come mai -tornar potrai / al languor di servitù? 4.
berchet, 305: mi sono appigliato al verso sciolto, che mi parve l'
adversa e rapid'onda, / che giunta al porto posa ogni langore.
sia l'istabile suo viso / pronto al pianto e pronto al riso. / abbia
viso / pronto al pianto e pronto al riso. / abbia a fingere perfette /
, / languir non so di dorilo / al tenero languor. crudeli, 1-173:
avesse più importanza di quelle certe merende al sole, calde e grevi: torpori
, sensibilità; proclive alla languidezza, al sentimentalismo, alla svenevolezza, alle smancerie
per estens. che rivela propensione abituale al sentimentalismo, alla languidezza, alla tenerezza
, sm. specie di scimmie appartenente al genere piteco; entello. =
beicari, ii-153: per non por freno al nostro primo fomite / colla ragion,
: non credo che laniata fiera fosse mai al mondo come seria essa. machiavelli,
, sedute sui deretani, facevano intorno al mostro uno schiamazzo infernale. =
iolo '), passato in età merovingia al significato di4 codardo, pigro, selvatico'
, che si riferisce alla lavorazione o al commercio della lana. panzini,
spolverini, xxx-1-53: si renda al monte / il lanifero armento, ed
, 3-683: per convocar cirene madre al coro / delle ninfe, che attente
delle ninfe, che attente lavorando / al lanificio. bandello, ii-1028: per lo
, tanto onorate da'lor mariti, al lanificio attendevano. zanon, 2-xix-
proprio, che si riferisce alla lavorazione o al commercio della lana. ottimo
non s'avede il miserei che corre / al vizio sempre, e la vertute aborre
mio core, / non sol dareste venia al nostro errore, / ma di me
e portavano la corda di vimini intorno al collo lanoso. quasimodo, 2-51: qui
quinci fuor quete le lanose gote / al nocchier de la livida palude. caro,
esperte che toccano il lanoso / mento al pilota reduce da mari / sconosciuti.
con foglie ovali, rugose, dentate al margine e tomentose, frequente nei luoghi
che è proprio, che si riferisce al lantanio o ai lantanidi e alle loro
di presentare raggi ionici gradualmente decrescenti al crescere del numero atomico. =
'lantee 'e che vogano con remi al modo delle 'funee 'del giappone
: con riferimento alla leggenda che attribuisce al filosofo cinico diogene, vissuto nel iv
, con il quale si dà luce al piano scenico; è dotato di una
con il quale si dà luce diffusa al fondale dipinto in tinta neutra che imita
lanterna di ferro, nella quale, stando al coperto nella strada coperta, si metteranno
alto del parapetto o si gettano accese al piè delle scarpe. -letter.
in ginocchion mi butto, / e volto al ciel devote le lanterne. cantoni,
: il signor m. s'era affacciato al parapetto e guardava in basso l'immensa
in essi indizio alcuno di telescòpio, ma al più se ne potrebbe dedurre qualche specie
: la cupola è da terra insino al piano della lanterna braccia cento cinquantaquattro;
rimangono cinque sesti di voto, dentro al quale ad ogni cinque braccia sarà uno sprone
e tutti questi in giro andranno a finire al piano della lanterna. pirandello, 5-279
scrivo qua, nella chiesetta sconsacrata, al lume che mi viene dalla lanterna lassù
si vedevano gli alberi della fortezza, al di là dei quali svettava la lanterna
vogliono rischiarati e ad un tempo chiusi al vento come all'intemperie. la 'lanterna
, sfogato, le scale che portavano al piano superiore. 9. marin.
cavatoia e la puleggia per ghindarli, al modo stesso che la rabazza e la
la rabazza e la chiavarda per ritenerli al posto... 'lanterna', altresì.
parte del rotore che collega l'albero motore al nucleo magnetico. 12. metall
. / chi più farà la guardia al mio bel campo / adesso, che t'
t'hai chiuse le lanterne? note al malmantile, 2-606: 'hai chiuse
* lanternuccia', lanterna o troppo piccola al bisogno, o meschina ancorché non piccola.
. ant. illuminare. -anche al figur. zenone da pistoia, 1-38
troppo il flusso del corpo luminoso, / al lanternar tu sia scoperto e teco /
valletto comunale incaricato di portare i lumi al seguito delle guardie addette alla sorveglianza notturna
f. d'ambra, 4-25: stanotte al buio, / quando ogn'un dorme
con un certo suo lanternino proibito sotto al ferraiolo, or a casa di questo accademico
comanda, quasi tutta notte / si va al lume o di luna o lanternone.
palmo e mezo in circa. note al malmantile, 1-75: portano...
gratis dei biglietti di piccionaia, e conduceva al ballo tutta la famiglia, il carbonaio
quatte fin che mastro apollo / mantenne acceso al mondo il lanternone, / che avean
ant. accompagnatore di ciechi. note al malmantile, 1-64: paolo magherini, cieco
bianca lanugine coperto / con barba lunga al petto. ojetti, i-614: questo buon
nel radere ogni mattina la prorompente lanugine al mento, non si curi d'apparire
4-ii-37: su 'l braccio, vicino al gomito, c'era una macchia rossa
interiore, per la delicatezza quasi insensibile al tocco, fanno una lor maniera di
e avendola mandata a pisa a vedere al tilli, mi son protestato di rivolerla
del cacao (con molta lanugine bianca) al numero di io o 15. lastri
iii- 215: questa materia è al sommo gelatinosa, ed osservata ad occhio
giovinotto il capo appena lanugginoso pare attaccato al tronco per la nuca.
... i mirmi- doni fecero al capo / con digrossati tronconi d'abete,
soderini, iv-416: i bozzoli tenuti al sole accanto si deono spelare di
, 6-112: mandò con l'aviso al campo un messo / che non armento od
segreto sapeano intorno alle lanute pecorelle, al pigiare delle uve, né vi era masserizia
betti, 196: di sotto al palmo la ruta lanuta / prudeva come
. stor. servo o valletto d'arme al servizio dei raitri, cavalieri tedeschi del
ai battaglioni di fanteria svizzera e, al servizio di numerosi signori (re, imperatori
per estens. spreg. uomo d'arme al servizio di un potente; sbirro,
ritrovi, e con gabriello talora giochiamo al lanzichenecco. ghislanzoni, 123: al macao
al lanzichenecco. ghislanzoni, 123: al macao, al lanzichenecchi, all'ecarté
. ghislanzoni, 123: al macao, al lanzichenecchi, all'ecarté...
, a sei giocavano a dadi o al lanzichinétto, o a germini. guerrazzi,
; li lanzi fatti poltroni, volti al tornare. f. d'ambra, io
galera. de roberto, 5: dinanzi al portone, trastullava il suo bambino,
braccia, mostrandogli lo scudo marmoreo infìsso al sommo dell'arco, la rastrelliera inchiodata
sommo dell'arco, la rastrelliera inchiodata al muro del vestibolo dove, ai tempi
quei marmorei lanzi, / gente nemica al camminare innanzi. d'annunzio, v-2-232
n'andò 'n oga magoga. note al malmantile, 1-52: 'lanzi', soldati a
manderai altre due, se pur giungeranno al lanzo libraio? o se no, come
chiaro davanzati, 18-47: or sono al paragone: / laond'io m'alegro e
, per effetto del quale; intorno al quale, di cui (e ha per