4. deviazione, divergenza. - anche al figur. garzoni, 1-295: questa
, sinoché non ha innalzato il soggetto al sommo; nel sommo, sinoché non
. muratori, 9-253: non c'è al mondo istituzione, regolamento e ordinanza,
è equale a l'influsso, ed al fine va in declinazione, essendo l'efflusso
osservarsi nel mondo alcuna considerabile varietà rispetto al mondo tutto, dalla quale possiamo argomentare
sopraggiunto. carletti, 31: danno al paziente nella declinazione della febbre a bere
la declinazione, vuole che duri insino al settantesimo anno. davila, 14: il
si viene a rappressare e toma sopra al mezzogiorno un'altra volta. garzoni,
stelle s... se fossero al sud, allora le rispettive distanze dall'equatore
i diversi levamenti del polo, oltre al situarli ch'è necessario con la faccia
si ottiene aggiungendo la desinenza dei casi al tema del genitivo; nella lingua priva
nel girare e mutarsi, vanno calando al basso e declinando, questa mutazione si dice
ripeteva [il principino] le declinazioni al cavaliere don eugenio, il quale s'era
d. bartoli, 4-1-344: oltre al subito smarrimento, che tolse anco i
vole. deledda, i-243: il sole al declino penetrando per l'uscio aperto sulla
l'universo / con sì pessimi segni al dichino / ch'io credo tosto che
provvedimenti. landolfi, 8-99: ero al culmine della fortuna e certi segni chiaramente
dell'arancio, / floride voci conciliate al sonno / in una madre dolce di
. 7. locuz. -andare al declino, venire al declino: decadere
. locuz. -andare al declino, venire al declino: decadere, scadere, sfiorire
suo cadde, e sempre poscia venne al dichino, e diede speranza a quelli
conforme, / che non venisse la terra al dechino. g. villani, 11-130
11-130: e però cominciò a andare al dichino il nostro comune al modo de'romani
a andare al dichino il nostro comune al modo de'romani, quando intesono alle
, e massimamente i cherici, venuti al dichino e dispersi; il detto cardinale.
sì come cose eretiche contenente, dannò al fuoco [il libro]. ser
[lo imperio di roma], over al dichino, e a scemar la sua
, ii-437: ma quando venne l'età al dichino, e cessò ormai fuor di
di questo affetto giovanile. -essere al declino: in stato di decadimento,
ora sappia lo mondo che tristano è al dichino. a fine sono venuti tutti li
tutti li miei fatti. -mettere al declino: precipitare, distruggere; mandare
verace insegna: / lucifero ne fu messo al declino. serventese dei lambertazzi e
! / che la mia parte ò metù al dichino, / destruto serà 'l grande
buon'aria, e mettere vostro reame al dichino e ad aventura. a. pucci
/ e in quel di siena misero al dichino / venti fortezze de'suo'paesani.
e quella spa- gnuola furono ridotte molto al dichino, e quasi al niente.
furono ridotte molto al dichino, e quasi al niente. -avvilire, umiliare, abbassare
/ ad un tuo vicino / per metterlo al dichino. = deverb. da
l'acqua de'fiumi tutta si riduce al mare, è necessario che la superficie
pinaruolo parte è in colle, parte al declivo del colle e parte in terra piana
. davila, 498: si ritirarono al proprio alloggiamento, posto oltre la sommità del
declive]. de amicis, i-i77: al di là del fosso, dall'un
di marruche, e più oltre, sporgente al di sopra di quella macchia, una
erta / zòccola un mulo, grave / al lago veleggia una barca. montale,
semplice fanale, serviva anche di fortezza al porto, essendo ricinta d'un muro
gialli e turchini ridea tutta l'erba al di sotto, / ed il trifoglio rosso
vigneti, in dolcezza di declivio sino al mare. barilli, 5-119: la linea
la notte prima, sotto la luna al declivio, rosalia e dalle piagge,
declivio, rosalia e dalle piagge, al sommo del cammello ora come due sposi in
mi potessero una scala per discendere fino al suo piano. papi, 3-ii-90: i
dell'elaborazione elettronica dei dati, risalire al messaggio originario valendosi del codice con cui
coltello, e dicollò lo montone dinanzi al grande idolo; e ciascuno della sua
si dicollava / e tutto il petto al saracino intruona, / tanto che nulla
il timor conduce / le fuggitive turbe al torracchione. bellori, 1-339: dipinse
i corpi in terra, altri prossimi al martirio. baruffaldi, ii-51: splende
esemplo agli altri castellani di più intera fede al loro comune. leggenda aurea volgar.
nuovamente edificata il duca di mantova vicina al castello, nella quale è la decollazione
su le braccia del carnefice stesso portato al luogo della decollazione a lui destinata.
di san giovanni battista, fa discendere al limbo l'anima del precursore « sparsa di
e dai razzi). - anche al figur. panzini, iv-183:
questa lettura un po'faticosa, unita al lugubre rullar dei tamburi dei soldati che
inclinato, ovvero la cui direzione è al di sotto dell'orizzonte, come nelle cassie
sezionare. -anche per simil. e al figur. milizia, iii-22:
statisti, scrittori, tutti si opponevano al papato decomponendolo nelle più fini analisi,
. d'annunzio, v-2-705: fiso al feretro vedevo, attraverso la cóltrice e
; sceverare con un'analisi mi- anche al figur. nuziosa e severa. milizia
i dogmi, presenta la prima volta al mondo il sublime spettacolo del pensiero abbandonato
, corrompersi, putrefarsi. - anche al figur. targioni tozzetti, 12-3-464:
acido sebacico, e di là passa al gazometro, che con una leggera pressione lo
decomporvi, trasformarvi nell'immaginazione, dare al vostro pensiero altro indirizzo, ma rimane
, ma soltanto nei dizionari francesi, al cui idioma appartiene ». cfr.
. savinio, 152: di fronte al cadavere del commendatore già in avanzato processo
; disfatto, dissolto. - anche al figur. pascoli, i-118:
alzando lo sguardo dall'esigua vena lucida al volto delle statue, ogni segno d'
alla cassa italiana. ho rimostrato questo diritto al com -figur. missario
, quando tu l'hai oranata per menarla al vepressione del gas contenuto in un ambiente
decorazione, concedere un'onorificenza. -decorare al merito, al valore civile, militare
un'onorificenza. -decorare al merito, al valore civile, militare: per imprese
-cos'è quella sporcizia che tenete attaccata al petto? -questo è l'ordine della corona
si doveva decorare un soldato della medaglia al valor militare. paolieri, 139: ed
fedeli dopo dieci giorni con una medaglia puntata al petto: « vedo che siete stato
tratto del lungocanale intorno al cristianborg, al castello; ove la nota dominante sono
prima delle tre leggi di mendel relativa al carattere dominante. 2. geogr
i nati a dominar, gli abili al regno? cesarotti, i-391: se un
! -ant. comandare. - anche al figur. bisticci, 3-320: usò
e segue il peggio; / né sempre al senso domina ragione. -avere preponderante
chi combatte con disavantaggio di luogo combatte al medesimo tempo con due nemici. chi
e scuopre più, lancia più sicuro al segno il dardo, e più pesante e
pigliarsi a gioco d'alzar spesso fin al cielo chi par a lei senza merito
mai mostrato alcuna attitudine all'eroicità e al sacrificio politico. -sport. dimostrare
vedeva meschina, diminuita; ma, al contrario, più complessa, e misteriosa,
muffa, e di polverosi magazzini spalancati al sole dopo anni di rinchiuso.
6. per estens. sottomettere al proprio volere, alla propria superiorità intellettuale
. storia di stefano, 20-7: al suo proposito zexaro non fo lento:
frutto di profonda cultura, ma eccentriche al punto da toccare tincomprensibile, avrebbero finito
cieco, 7-70: io voglio che al presente tu mi nomini / qual virtù
nomini / qual virtù d'uomo è al mondo tanto franca / che in questa
circello. baldini, i-289: in cima al monte... la casa solitaria
tremano guglie di sambuchi / e sovrastano al poggio / cui domina una statua dell'estate
e forse per ciò soggiaciono più spesso al flagello della grandine. 9.
alla sfera delle proprie conoscenze, sottomettere al dominio del proprio intelletto e delle proprie
esso / dominarsi a la collera, al furore; / e non ricusa a
. comisso, 7-313: ella sorrise al risveglio, ma subito fu dominata dall'
della morale sociale conta il fatto di arrivare al denaro con qualunque mezzo.
/ espugnator ti mostra, e al re la via / dell'assoluto dominar fia
, dominativo, nel quale il padrone comanda al servo. -per estens. che
gli usurpatori mirano a stendere la loro dominazione al di là de'giusti domimi. qui
. stuparich, 5-322: assistemmo commossi al tramonto, dominati ormai anche noi dal
, non si arresta alle cervella ed al sangue, che entrano come immagini confuse
senza rispondergli, incapace persino di corrispondere al suo saluto e subito aveva ripreso a
linati, 19-96: per dar agio al viandante di godersi la vista di como che
sottomette alla propria potestà di padrone, al proprio dominio; che esercita il potere
spose, / dimessa turba, vengono al superbo / dominatore, e a'piè caggiongli
dispoticamente il discorso altrui, dai suoi sguardi al marito ed ai figli si capiva subito
le sue peregrinazioni fino alla cina ed al malabar; ciò le scusa il difetto
tempo a tempo certe uscite opportune contro al filosofismo seduttore del secolo, convengo che stieno
riguardi per la tua famiglia, e al tuo amore; e ti ho fatto un
che si erge con imponenza e maestosità al di sopra di tutto ciò che lo
/ è con le dominaziune: / al demonio porta amure / e granne prenne securtate
marino, vii-125: le dominazioni corrispondono al dominio del padre, le potestà alla potestà
domeneddio fece noi apostoli vilissimi, e al parere delle genti via più sottani che
, che si rife risce al padrone, al signore; relativo alla potestà
rife risce al padrone, al signore; relativo alla potestà di signore
il più ligio e il più fedele al servizio era padron piero bernardone; e ne
dir. che spetta, che è attribuito al proprietario. — parte dominicale, reddito
un bene immobile che per legge spetta al proprietario o che, nelle discipline economico-finanziarie
nelle discipline economico-finanziarie, viene imputato al proprietario in quanto tale (in contrapposto
stabilir tre dittadori, / che sovr'al consolato ebber dominio; / sonvi trebuni,
spalle, cioè da una filosofia, al dominio della quale s'erano assoggettati.
dell'ordelaffi potè esser trafugata co'figli al dominio dell'atroce cognato. palazzeschi, ii-374
noi que'nuovi gianni. -avere al proprio dominio: in propria balia,
proprio dominio: in propria balia, al proprio servizio. giacomino pugliese, 191
pugliese, 191: poi che m'ài al tuo dimino, / piglia di me
1-68: quelli di pavia avevano mandato al commessario viniziano in campo per volerseli dar in
. testi, ii-203: che se al dominio lor soggetti alfine / fur i popoli
sarebbe bene unir l'italia, sottrarla al dominio diretto o indiretto dell'austriaco,
379: e1 cavaliere debbe essere al doctore e al conte apostolico in onore preferito
cavaliere debbe essere al doctore e al conte apostolico in onore preferito, el
molti giorni alle papozze, villaggio ferrarese al confino del dominio veneto. parini,
dell'età intermedia, il diritto reale spettante al concedente l'enfiteusi (detto perciò direttario
(detto perciò direttario), cioè al proprietario di un bene immobile sul quale
il diritto spettante all'enfi- teuta o al titolare di analogo diritto reale di godimento
distinzione del * dominio diretto 'spettante al concedente e del 'dominio utile '
e del 'dominio utile 'appartenente al concessionario, definiti dal dottore graziani,
in virtù di un apposito patto, al venditore fino a quando il compratore non
monte kal e spaccato, per ubbidire al tuo comando, su ima roccia a dominio
, i sudditi erano tenuti a pagare al signore feudale in riconoscimento del suo potere
. signore, padrone. - anche al figur. breve di montieri, v-49-40
con bavero, e, attaccato o no al bavero, un cappuccio che scende sulle
assai rara): nome in antico dato al camauro de'preti col cappuccio per difesa
difesa dal freddo. così per simiglianza al detto camauro venne nel secolo xviii in
giocava come un dannato, alle carte, al bigliardo, agli scacchi, al domino
, al bigliardo, agli scacchi, al domino, alla mora, al lotto,
scacchi, al domino, alla mora, al lotto, con chi e dove poteva
, agg. letter. domato. -anche al figur. petrarca, ii-1-2
, / e de gli uomini vidi al mondo divi, / i'presi essempio de'
e pur guardando / braman d'uscire al tepido sereno. arici, ii-320:
/ non domito nemico / della fortuna, al cui sdegno e dolore / fu più
. letter. domatore. - anche al figur. fr. colonna, 1-362
ant. casa, famiglia. -anche al figur. guittone, 237-7:
sezione investigativa. landolfo, 2-98: al paese settantanni fa c'è arrivato,
in scandea diello [un morione] al citerio / amfidamante; amfida- mante a
e col do- namento del tenpo insino al detto di. 4. dimin
di ferrara mi concedette o mi donò al signor duca di mantova, com'egli
/ novelli, che alla terra e al mondo / doneran nuove terre e nuovi
so crescerla: / l'offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.
parte; e cotai doni / conformi fieno al viver del paese. -disus
chiabrera, 326: dona per arte al poverel talora / il più crudel degli
donare alla moglie, né la moglie al marito, quando la donazione sia tale che
, ch'è caro, / donatelo al notaro, / ch'è nato da lentino
nel mio consiglio, il quale giusto al mio arbitrio donato v'ho, si
libro di sentenze, 1-19: intorno al dì della morte ti provvedi, e
e1 xanto con certi soi amice andò al bagno per lavarese e donarese piacere.
la mercé con dolci sguardi / ferma speranz'al cor par che ne doni. castiglione
regni tuoi, / e sano e salvo al fin se ne districhi. sempronio,
a noi, piacer perfetto: / coetaneo al dolor nasce il diletto / e gemella
ornai. dispera / l'ultima volta. al gener nostro il fato / non donò
ho voluto donare i rimorsi di timoleone al secolo in cui scrivo, e all'animo
i debiti e ragioni che si debbono al tesoro, o in alcun modo donarli.
feci alcuno torto, / donimi penitenza al suo volire. boccaccio, i-383: io
per donare / quel con gran pompa al suo divino altare. 11.
di donar voi anco / pochi momenti al cibo. 12. ascrivere, imputare
13. produrre, generare. - anche al figur. tasso, 10-64: era
condisce; e cento belle / servivano al convito accorte ancelle. boccalini, i-143
, vibrare (un colpo). -anche al figur. d. frescobaldi,
vostra signoria: e la presente donerete al fuoco. delfino, 1-386: d'atro
; rimettersi, affidarsi. - anche al figur. stefano protonotaro, 136:
inginocchiarsi lento / di rassegnazione / davanti al grigio altare / dell'aurora / la torre
aurora / la torre / si donò al mare. 18. offrirsi,
a dio s'è donata, / al tutto sia di lui e d'altrui do
orecchio, et odi or quale / cura al mattin tu debbi aver di lei /
passioni, diletti, sentimenti; anche al pianto, al riso, ecc.)
, sentimenti; anche al pianto, al riso, ecc.). anguillara
: né basta che si doni in preda al pianto, / ché dal pianto si
apposito sacello o in un luogo accanto al tempio; il sacello in cui si custodivano
or senza. ojetti, ii-777: intorno al tempio, al luogo cioè del culto
ojetti, ii-777: intorno al tempio, al luogo cioè del culto, erano secondo
buonarroti il giovane, i-267: al donatario si dee riguardare / s'egli
che il libro intitolatogli non sarà prestato al solito né a uomo, né a
propria chiesa davano la preeminenza del luogo al vescovo forestiero. tramater [s. v
nola di casa ursina, il quale persuase al re che chiamasse il parlamento generale per
, che ha ricevuto doni. - al fìgur.: fornito di qualità, di
confusione poi alcuni dei biglietti che accompagnavano al dono il nome del donatore andarono smarriti,
. 2. per simil. e al fìgur. chi dà, chi fornisce
valerio massimo volgar., i-346: al donatore della sua libertade...
accorto e saggio / io ne rendo al valor debito omaggio. alfieri, v-1-740
e grado / ne so non lieve al donator destino, / eh'oltre il dovere
è quella, che paga / i benefizii al donator celeste. imbriani, 2-43:
, e col pregiarlo si mostrava riconoscenza al donatore. 3. dir.
; dono, elargizione. - anche al fìgur. fra giordano, 3-139:
d'una sola paroletta gli fa [al ladrone] un ampio legato, una donazione
che consista nell'attribuire un diritto reale al donatario, o nel rinunciare, a
roba sua. segneri, 5-11: al suo ritorno gli si farà poi qui fare
, 1-374: aveva dato a vitalizio al nipote una sua possessione, facendogliene donazione
volgar., xxviii-329: allora riviene elli al punto medesimo donde elli si mosse al
al punto medesimo donde elli si mosse al primo giorno, e rifae suo corso
foscolo, iv-309: ti scrivo di rimpetto al balcone donde miro la eterna luce che
attendi sicura e fiduciosa, / le vesti al vento, ritta sullo scoglio. moravia
arbitrario, casuale; e lo era infatti al massimo grado. g. raimondi,
donde seme frutto non dà / chi monimento al fol dà. boccaccio, dee.
lo servo tuo iacob questi doni manda al signor mio esaù, ed egli viene
quando arrivò la prima testa de'cavagli al ponte, non 10 passomo, ma
le groppe de'cavalli l'una parte al fiume, l'altra alla campagna, e
, morte ed altre cose contro al servizio e comandamenti del signore. pulci
del signore. pulci, 7-58: appunto al bisogno qui inciampo; / caduto son
n'ebbero ben donde -non fecero buon viso al nuovo ritrovato. 6. a
di canto, / che s'imprimono al nostro sospirarne, / ci persuadono anime
leopardi, 195: percote i monumenti al mondo soli / con sua verghetta,
il parapetto, facendo gli occhi dolci al giovanotto che la teneva per mano e le
fretta, uno era ubriaco e appoggiandosi al braccio dell'altro dondolando il capo canticchiava
; scagliare a intermittenza. — anche al figur. foscolo, v-53: or
, due o tre volte la faceva dare al legno, e le lasciava a quel
canzone. -per simil. e al figur. carducci, iii-15-210: pur
poliziano, 197: la si gitti al primo tratto: / poi conchiude pure
il viaggio venne a ravenna, propinquo al campo d'ubigny; dove si dondolarono un
, a dondolarsela / prima d'andare al sizio, / un'altra mezza,
dondola, ch'io sconto. note al malmantile, 2, 445: * dondola
pescatori hanno attaccate alle reti: fino al levar del sole dondoleranno sott'acqua:
vogliono / la strada, se non hanno al culo il dondolo / de la carretta
pascoli, 1308: t'ho veduta al dóndolo, elisa, / andare,
risa / volare, e poi scendere al suolo. -cavallo a dondolo:
], se attendere / s'ha al suo * farò dirò '; che rompere
, / che tu non sei a lavorare al fosso? buonarroti il giovane, 9-410
e. gadda, 7-89: avviene spesso al filosofo... di trovar prive
onor fama. anonimo, ix-812: al re felice ei tosto fue andato,
/ ciancian le donne ed i fanciulli al sol. imbriani, 1-139: le donne
donne. e. cecchi, 7-24: al braccio orizzontale della croce era infilata con
dante, 57-1: tre donne intorno al cor mi son venute, / e
dire. caporali, li-io: vicino al letto -se il mio dir non erra -
, / e be'palazzi e donne al tuo talento. boine, ii-14: si
le bagattelle. baruffaldi, xxx-1-119: al lato largo chiama una gagliarda / e
a la sua donna, e la donna al suo marito. nardi, 447:
ogni inverno. han preso tutti donna al paese; solo al paese han fermato
han preso tutti donna al paese; solo al paese han fermato casa. -figur
scoperta, / e le sue donne al fuso e al pennecchio. s. bernardo
e le sue donne al fuso e al pennecchio. s. bernardo volgar.,
mette... sempre in mezzo al suo da fare di donna di casa.
letter. la donna amata. - anche al figur. g. cavalcanti, iv-74
. alfieri, 8-68: donna hawi al mondo oltre la donna mia? pascoli,
? leopardi, 29-34: raggio divino al mio pensiero apparve, / donna,
pos- seditrice, proprietaria. - anche al figur. giacomino pugliese, 185:
94-2: quando giugne per gli occhi al cor profondo / l'imagin donna,
una regione. latini, i-117: al tenpo che fiorenza / florìo e fece
taciturno aspetto / faccian fede e ricordo al passeggero. gioberti, i-30: rinfiammano nei
buoso donati, / testando e dando al testamento norma. trattato di ben vivere,
, un suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e
. magalotti, 1-16: ambiscono ancora al dì d'oggi di potersi ornare tutte
attribuita come forma di rispetto (analogamente al maschile don, ed è preposto al
al maschile don, ed è preposto al nome di battesimo; nell'italia meridionale
, altro offerere, / vederli dentro al consiglio divino; / ché quel può surgere
scheletrica, di moda, ma poco gradita al regime. detta anche semplicemente 'crisi'.
né donna né tela non la guardare al lume di candela', la donna è
chi ha donne ha brighe', donna al volante, pericolo costante', donna che
donne s'attaccano o s'appigliano sempre al peggio. g. m. cecchi
non sa'tu il proverbio, / che al peggio sempre le donne s'appigliano?
, che le donne s'appiglian sempre al peggio. -altri proverbi lodano tipiche virtù
donna savia. -donna in casa e al suo lavoro, non l'apprezzi ed
nelli, 8-1-17: donna in casa e al suo lavoro, non l'apprezzi,
dalle guerre presenti, e previdente quasi sino al timore, onde credo che l'anima
guisa di leggiadro, / ma come al furto il ladro, / così vanno a
3. divertirsi, svagarsi. - anche al figur. novellino, 80 (135
da padrone, signoreggiare. - anche al figur. garzo, xxxv-11-297: ancella
onde cader temea; / che poich'al boreo vento alma donnea, / rade volte
dello stuolo donnesco. pea, 1-211: al nostro 'prete'nessuna dote d'amore si
volge la punta contro il sesso donnesco, al cui servigio vien fabbricato dall'arte.
altra cosa poi che vorrei altresì suggerire al signor matani, è d'astenersi
in quel giorno io stava con voi al san lorenzo ad udire 1 buoni presagi
nel filare. moneti, 46: al chiacchierar so ben che per natura / voi
umana vita? sogno; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo
di sterili e dannosi idealismi, dinanzi al no d'un uomo, nato forte e
donno / cacciando il lupo e'lupicini al monte. folengo, ii-13: vedevi
, / legar li può sul cavalletto al sole, / onti di miele, tórre
2. titolo d'onore (premesso al nome di battesimo di personaggi illustri o
di personaggi illustri o di sacerdoti o al titolo di una carica).
è morsa da loro, ella incontanente corre al fi- nocchio ovvero alla cicerbita, e
forza, involontaria corre / la donnoletta al sozzo rospo in bocca. =
82): mi conviene, oltra al piacer mio e oltre ad ogni convenevolezza e
doni; / e il tesor, negato al fasto / di superbe imbandigioni, /
dono di sé. -con riferimento al rapporto amoroso. d'annunzio, iv-2-592
lo principio di questo mio tractato sia al nome di cristo, dal quale tucti
parlare. boccalini, i-240: disse che al sesso femminile scorno troppo grande sarebbe stato
dal letto; e con le mani al cielo / e con la voce supplicando,
fratello, la quale avea nome isabella, al re di geru- salem e di cipri
ò servuto a dono, / c'al bisogno che sono / amico né parente non
pascoli, 72: anche un uomo tornava al suo nido: / l'uccisero:
, 23-40: come quando donzella intorno al mese / decimo della luna, al
al mese / decimo della luna, al primo parto, / di quel trafitta da
vezzosi, inenarrabili, allor quando / al rapito mortai primieramente / sorridon le donzelle
. machiavelli, 822: sono al servizio suo molte donzelle, / con le
varie guise ornate, / che pareano al sembiante arder d'amore. fontanella,
, 6-138: donzellina, / volgo al certo non sei. foscolo, gr.
/ ornare ella si appresta / dimani, al dì di festa, il petto e
rossori. -per simil. e al figur. cellini, 2-86 (451
di essere una gentil donzelletta, et al bisognio egli si era de'più bravi uomini
38: noi siamo qui dreto al senso comune et alla fantasia; cose
bolognesi, v-342-21: eran begli dungegli al meo parere, / girlande egl'avea in
trovammo con il compiuto donzello simone donati al ponte ad affrico per assalire nicola dei
assalire nicola dei cerchi bianchi che andava al suo podere e alle sue mulina.
agosto, quando, ore e ore, al vicolo della paglia, presso al nato
, al vicolo della paglia, presso al nato buono delli stallaggi, si stava
di usciere. varchi, 18-3-74: al quale, per guiderdone di questo servizio
nel tempo (ed è unito direttamente al nome, mentre davanti al pronome personale
unito direttamente al nome, mentre davanti al pronome personale è per lo più accompagnato
. d. bartoli, 25-36: quanto al valore del significato, 'da poi
, 3-80: quant'albe nasceranno ancora al mondo / dopo di noi!
, in secondo piano; eccetto, al di fuori di; facendo esclusione di
di naturale filosofia. grazzini, 2-87: al famiglio, che di poco vi era
indica il susseguirsi nello spazio: oltre, al di là. ristoro, 1-18
lettera medesima come elle m'aveano eletto al principato, stetti alquanti giorni in dubietà
, ecc.; parteggiare. - anche al figur. giamboni, 152: chi
, comanda ch'io sia menato incontanente al corpo di lucullo et ivi morto,
. nella giornata che succede immediatamente al domani, due giorni dopo l'oggi
sm. invar. il giorno che segue al domani. boine, ii-57: quand'
restrizioni, in parte soltanto inevitabili, al commercio intemazionale hanno consentito a troppa gente
si balla gratis dalle tre alle sei al dopolavoro, e al cinematografo si balla con
tre alle sei al dopolavoro, e al cinematografo si balla con quattro lire.
. montale, 1-131: ora, al dopopioggia, si riaddensa / il verde
. il periodo di tempo immediatamente successivo al pasto di mezzogiorno. bar etti,
pranzo del mondo. cattaneo, iii-2-199: al dopopranzo, invano alcuni pochi giovani in
medie. periodo di tempo che segue al sonno. = comp. da dopo
4 dopo tutto 'questa locuzione appartiene al numero di quei modi di dire che
orli dell'abito; guernizione. note al malmantile, 2-851: quella striscia di panno
nastro, la quale si cuce poco al di sopra del lembo e parallelamente ad esso
logge a tre doppie, o tutte al piano distinte in colonati a guisa di
sia dolente e pesta della persona, al sicuro te la perdono. oh che
b. corsini, 1-23: si giuocavano al giuoco delle carte / talleri, ducatoni
a due a due. -anche al figur. giamboni, 7-18: uno
giovanni, ii-158: chi serve puramente al suo signore, / deve esser doppiamente
tale stato colla metà meno di danaro al doppio ricco dell'altro. cattaneo, iii-4-81
si declina, e con quattr'orme al lito / preme o l'arene o le
la signora lucia dedicava tutte le ore al corredino per l'attesa creatura. acquisti in
! dossi, i-185: nel ritornare al suo rinsaccante ombroso bidetto, portava in sghimbescio
aumentare in modo straordinario. - anche al figur. dante, inf.
doppiate fiamme a l'alma e strali al petto, / poi che 'l languir m'
suo oriente, / per doppiar forse luce al dì nascente, / da'suoi biondi
. monti, x-5-101: -vendi l'anima al lucro, e merca e fruga /
congiungere, unire; aggiungere. -anche al figur. zinano, 1-17: s'
, /... i più tosto al porto ed a la meta giunge. /
la meta giunge. / così eraclio al valor doppia ardimento, / or che 'l
doppia le palme e figge gli occhi al cielo. menzini, 6-113: non
. con la particella pronominale. -anche al figur. tommaseo [s. v
/ e di fretta angosciosa, / al cielo volto, che si doppia giù /
-disse giannino -anche chi passa, doppia al largo. quarantotti gambini, 6-37:
stuol veloce giunge / dell'aspra torre al prossimo confine. fed. della valle
accesi e con gran festa farese incontra al marito. boiardo, 3-2-25: lucea
/ qual rendea lume come il sole al giorno. da porto, 1-152: erano
suoi famigli con loro. costoro andarono al palazzo maggiore, ch'era disfatto. bocchineri
buia. botta, 5-300: scendevano al lume dei doppieri le scale,
lampadari della scena lontana. -con riferimento al candelabro con sette bracci che ardeva nel
fosse consegnato. calvino, 1-85: andò al fienile e prese a rovistare sotto il
creonte, e s'induce a dar veleno al fratello. de roberto, 2-116:
, v-148: il tempo d'un movimento al tempo d'un altro movimento ha necessariamente
sollevati da un accenno di argini, arriva al mare, adagio. levi, 2-145
, / vinto dal rio costume, al mondo diede / genti doppie di sesso
capelli simigliante, / de'quai cadeva al petto doppia lista. parini, 339:
era militare; ma il fratello che va al ginnasio non li vorrebde mettere: sono
, non vedendo i galli scampo veruno al periglio, si apprestano ad ostinatissima pugna,
/ e del rimaso in piè leggeasi al basso / del fianco onde ruscel doppio
quasi sempre doppie come le mandorle dentro al nocciolo, una più grande, l'
: ella restò doppia, / come dirassi al tempo, d'una coppia.
con due giri di chiave. - anche al fìgur. betteioni, i-169: troppo
: gli esemplari doppii, il paravia destinava al comune di sebenico. -tenuto in
levando l'uomo dalle vanità del mondo perduce al divino amore. francesco da barberino,
. frezzi, i-1-44: nella faretra al fianco avea gli strali / d'oro e
un bue doppio. alfieri, 5-305: al mio nascer ci fui
ma mezzo appena; / al mio morir io spero / che assiste-
proporzione del resto dalla punta della spalla al guidalesco, schiena non molto lunga,
convenuta, una data quantità di titoli al prezzo convenuto. 14. tecn
nella nostra lingua, non avrebbe agevolata al popolo e diffusa la conoscenza del doppio sesso
persone di dissimili costumi danno grandissima grazia al nodo ed alla soluzione della favola. tasso
ai dattili; e quando il ritmo al terzo verso sembra appaciarsi nella doppia dipodia
. goldoni, vii-576: vendete la roba al doppio di quel che costa, e
vita, più che uno schiratto, ma al doppio più lungo. magalotti, 2-141
, terra ricca; vanga sotto, ricca al doppio. 2. in senso
cosa, la quale ci dee indurre al ben guardare la lingua, si è la
possente e forte / giugner ne l'alma al grave antico foco, / tal ch'
invenzioni. alfieri, 8-122: i benefizi al doppio ognor rammenta; / le offese
sempre ragione, e se torto, ragione al doppio: al soldato non è concesso
se torto, ragione al doppio: al soldato non è concesso neanco lodare, la
, 4-527: ma coloro che non credettero al guangelo di dio, quasi come contumaci
un inno di gioia e un ringraziamento al cielo. e. cecchi, 5-265:
suoni di bande per le vie; ma al primo sorgere dell'alba tutta palermo era
giorno che la fellonia del conestabile chiamò al bottino i fanti del montefeltro: « sacco
suoni col battaglio a doppio; / al primo colpo il farò sbalordire. ariosto
passò: facciam dunque il partito. note al malmantile, 6-107: quand'altri,
mi vengono buone secondo collocazione per varare al meglio o per varare all'ottimo la
la penitenza e l'assoluzione, diede al prete un doppio ducato d'oro, di
ducato d'oro, di quelli che al buon tempo faceva stampare il signor giovanni
doppione per dare un ducato di mancia al facchino. cellini, 1-45 (121)
, 5-19: sono spariti dall'oggi al domani e non si vedranno più per i
: tutte le altre [risposte] erano al solito a doppio senso, oscure e
egli cominciava a parlare della bella abbandonata al caffè, al circolo, dove gli capitava
parlare della bella abbandonata al caffè, al circolo, dove gli capitava, ma
con la moglie, come che contro al piacer di lei fosse, gliele diede
. 2. per simil. e al figur. avvolgere di un colore simile
nubi e, sceso a terra, al ciel ritorna, / spiega l'ali ch'
si dorasse come la cima d'un cipresso al tramonto. ungaretti, ii-109: negli
: chi non ha visto rimini dorarsi al tramonto e spiccare con le sue chiese e
; nascondere, occultare. - anche al figur. giamboni, 8-ii-289: egli
e le bianche / torri d'incontro al sol raggian tal lume. verga, ii-114
cortiletto -la stessa corona dorata in cima al foglio profumato, lo stesso carattere elegante
dorata: quella che è stata sottoposta al processo della doratura (v. doratura
fosse ed empiuta di vino e portata al gentile yomo. boiardo, canz.,
villan... dotto intende / al dorato suo vin, la cui dolcezza
fiumetto la sua petulanza: né dentro al suo lucido grembo s'allargano in grotte meno
: ha visto uscir fuori, di sotto al panno nero, anziché la lastra della
d'uva di corinto su la stuoia esposta al sole. bocchelli, i-463: la
almeno, / lungo e dorato ti distendi al sole. -biondo (i
coronetta. sannazaro, 1-64: sparge al vento le dorate chiome. bembo,
tasso, 3-21: le chiome dorate al vento sparse, / giovane donna in
un prete -certamente irlandese -bello -che dormiva al sole un giorno di novembre, appoggiato
dalla fortuna. bernari, 7-224: davanti al « vittoria » c'era tutta la
sua gita, e schiavo con decoro / al piede ha la catena, è ver
papini, 26-206: non potendo più reggere al fetore di quella cloaca dorata chiese licenza
pulita, setolandolo bene, l'asciugano al fuoco, lo stropicciano con bianchi panni
dory at * cavallo bruno ', passato al bulg. dorija e al serbo
passato al bulg. dorija e al serbo dorin. doratóre, agg
di mobili e cornici, che venivano al lavoro (era d'estate) fin
altro. vasari, iii-12: fu [al vasari] dato carico...
che fare di dorature. si dorino al più le cornici dei quadri. ma
, 3-108: si storcono così un poco al vedere quelle minutissime miniature, quelle dorature
: una prospettiva di case plebee s'intravedeva al fondo della doratura pallida del tramonto.
vatica, né manco produce il seme simile al fiengreco. tramater [s. v
godiam ché il giorno / presto è al ritorno, presto al partir. casti,
/ presto è al ritorno, presto al partir. casti, xxii-832: lascia
che altri chiamano solano furioso, rappresenta al gusto sapore come di latte bevuto:
. rezzonico, xxiii-259: mi richiamavano al pensiero le amenissime descrizioni di tempe,
dalla soglia del tempio, di sotto al bel colonnato dell'ordine dorico addossato al
al bel colonnato dell'ordine dorico addossato al muro e sostenente un frontespizio triangolare,
, ii-199: saglion qui dritte dalla terra al sommo / del trabeato dorico annicchiate /
le lancie a terra e fecero riverenza al nome del re. 2.
propria casa, passando in mezzo al villaggio silenzioso che pareva disabitato,
carena, 1-117: quei vezzi che portano al collo le con tadine maritate
lo accompagnarci carnalmente, che il dorme al fuoco aspettava, come aspetta la ricolta
a fare il buon uomo e 'l dormi al fuoco. buonarroti il giovane, 9-560
l'occhio alla penna, e badar bene al giuoco, / né fare il serfedocco
, queste tornitine, basciantingoli e dormi al fuoco, son quelle appunto che saltan su
. dall'imp. di dormire, da al e da fuoco (v.).
. addormentato; intorpidito. - anche al figur. esopo volgar., 3-3
i loro luoghi, pareva che fussi al tempo de'sette dormienti, che nulla si
dorme moltissimo... 'essere al tempo de'sette dormienti ', è locuzione
lungo. 2. con riferimento al sonno della morte: defunto, estinto
chi mai vorrebbe avventurare il fatto suo al rischio dei naufragi e dei fallimenti? e
entom. larva (con particolare riferimento al maggiolino). = deriv.
ruppe il muro del comune di sopra al corso de'tintori incontro alla fronte del
agg. che dormicchia. - anche al figur. roberti, iv-191: andavalo
sua spaziosa e lucente cucina: ed al mio arrivo si stropicciava gli occhi e pronunziava
39: trovò la nonna dormicchiante vicino al focolare, in guardia di un po'
: non potrei giurare che in fondo al mio cuore non dormicchiasse la speranza di
dormìcolo). sonnecchiare. -anche al figur. e. cecchi, 6-374
6-374: da un pezzetto dormicolavo aggomitolato al sole come un vecchio gatto. banti,
che si trattava di svegliarli o spronarli al lavoro, per smorzare la sua tenerezza
: si destò smarrito il giovinetto. / al folgorar de le divine faci / tutto
e untuoso vapore facevano aprire gli occhi al dormiglioso alano. carducci, 446: quanti
la camicia di bucato / porger la mane al dormiglioso re? fogazzaro, 5-404:
per cui dal ciel si mosse, / al suon de'baci suoi dal sonno scosse
io, che son pietoso, / al pastor dormiglioso / collo spruzzo improvviso / vo'
occhi, il capo). -anche al figur. livio volgar., 2-74
mensa e pigro a la chiesa; sollicito al bere, pigro a l'orare;
; vigilante a le favole, dormioso al laudare iddio. = deriv. da
., 6-4 (113): vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che
la sbigottita figlia / tacita e fissa al ragionar di questa; / et ha
. con la particella pronom. -anche al figur. francesco da barberino, ii-191
a fidanza che dio / ti porti al nido per cibo la manna, / ché
2-7: dormendomi una notte, presso al giorno / in vision mi venne tal timore
ore / portasseno un vassoio di pane al forno. pulci, 19-74: morgante guarda
interno: dormire un sonno. -anche al figur. petrarca, 327-9: dormit'
e il più accorto tra i tuoi mandi al palagio / di lei, chiedendo se
, i-274: t'avvezzai dunque ad aspettare al varco / per l'arso suol de
/ sì lunga disciplina / tu fossi al fin l'endimion d'alcina?
il lago dormiva. pascoli, 58: al buio, accanto ai grandi letti neri
8. per eufemismo, con riferimento al rapporto sessuale dormire con qualcuno: congiungersi
, dormire della bruna: con riferimento al sonno dei bachi da seta. garzoni
grossa, dormire della grossa: riferito al baco da seta, trovarsi nell'ultimo
un religioso, ché si sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che
si sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che non se ne curano
ripone, / ma il savio cerca davanti al dormire / s'egli ha di novo
dormir dolce. redi, 16-ix-75: al che si aggiungono quei caldi, quei
, potendo dormirci sopra quanto voglio, vado al teatro. pratolini, 1-149: aveva
di dormirmela tranquillo e comodo comodo fino al mattino: quando una stregaccia genovese s'
notte perché gli si sciogliessero le palpebre al sonno. abituato a dormirsela a tradimento,
farmachi o bevande soporifere. -più spesso al figur.: stancare, annoiare.
monti, iv-32: il buon prete al momento di mandar gli sposi a dormire
letto, condurre a dormire. -anche al figur.: mettere da canto,
coi primi raggi, ed esci / al mormorio de'freschi venticelli; / chi dorme
., 4-250: dormitare così innanzi al sonno è infermare innanzi alla morte.
con criterio dormitivo, è da preferire al più sontuoso letto. = deriv.
, inoperosamente. giusti, 2-260: al popolo non rechi impedimento / l'abito
2. chi chiude gli occhi al bene e alla verità; peccatore.
si sognano, / bisogna far com'al caldo le chiocciole: / del nostro umore
giocondo, / vorrà rimettere / le brache al mondo? = comp. dagli
tanto i frati di arcella, temendo che al sacro corpo non si facesse tumultuoso concorso
che è collocato nella parte più prossima al dorso rispetto ad altre (un organo
. palazzeschi, 3-158: la mano al fianco, egli squillava alto la cornetta tenuta
verde fra la testa e la curva dorsale al posto del collo. -spina
2. bot. che si riferisce al dorso di un organo. 3.
di ciocco- latto, i quali, al vederci, fuorescono con occhi-gemme dall'insieme
dorsali petrosi, la quale, proprio dirimpetto al cimitero di pietrasanta, si stacca dalla
ingolfarsi nelle chiostre apuane, si sale al paesetto nativo di giosuè carducci, «
parte del dorso; nella pdsizione prossima al dorso. = comp. di dorsale
tristi vermi se gli mise a'dorsi [al pazzo]. caro, 5-283:
è tempo ormai che i tuoi valletti al dorso / con lieve man ti adattino le
la parte superiore del corpo, contrapposta al ventre). ugurgieri, i-586:
, / mostrando già quanto era buono al corso. straparola, 1-3: pre scarpacifico
dentro l'assale, / rizza le penne al dorso e s'addormenta / l'aquila
. boine, ii-58: rivide i conti al fattore, che non l'aspettava;
mano: la parte esterna, opposta al palmo. -dorso del libro: la
/ temerario, ne spingi or lungi al lito? galileo, 3-3-410: il che
delle zolle / umide, in cima al colle. jahier, 222: magnifico stradone
dorso: fuggire precipitosamente. - anche al figur. busone da gubbio, 1-73
il campo a tutto corso / volgono al ferro, a le procelle il dorso
quando ei fia, correte / alle spalle al nemico. udite entrambi. / se
, il dorso tanto curvo da prostituirsi al proprio simile: ora, che più
un'aria troppo eccentricamente esclusiva, e al tempo stesso da non sembrar mai troppo
vigore la grazia femminile non si metta al rischio di pigliar d'aceto. =
3 * 435: qualche sostanza analoga al sale ammoniaco nativo, ma ben dosata
forze loro mi potrebbono generar qualche vertigini al cerebro..., con una dosa
pensiero delle medicine somministrate a dosi velenose al marito! -per simil.
e dose ampia infinita / di mille al suo mortai virtudi ignote. muratori,
, 7-189: il marchese montauti, oltre al saperlo [questo giuoco], lo
la contessa clelia, appoggiato il braccio al dossale del canapè, nascondeva ancora la
viii-317: così si dà il tempo opportuno al materiale [della volta] di rassettarsi
a braccio dell'altra, col dosso al muro. pascoli, 836: addio
sui fucili curve, gli zaini / al dosso, avanti guardano, attendono. svevo
la grande fronte con l'alte corna al cielo, co'mugghi costrinse i venti:
trono di guanciali si volgeva con compiacenza al suo cagnuo- lino che le si accostava
come d'una / rossastra fotosfera, al dosso il teschio / umano.
mano: la parte esterna, opposta al palmo. malispini, 1-165: altre
se non il dosso delle case di costa al poggio. francesco da barberino, 186
i-15-61: sappi che la terra dentro al dosso / ha gran caverne, meati e
nel cielo di venere, del quale al presente si tratta, è una speretta
basta / luogo a veder sanza montare al dosso / dell'arco, ove lo scoglio
per tutto di uguale resistenza in riguardo al medesimo peso dovunque le si posi sul
le ammassano, e le lasciano, al cessare della piena, nel mezzo del proprio
canali. piovene, 5-464: intorno al peristilio, s'incurvano piccoli dossi battuti
tua, sua persona. - anche al figur. nuovi testi fiorentini, 218
dargli un uffizio nobile insieme ed adattato al suo dosso, convenne aspettare l'opportunità
corpo, dalla persona. - anche al figur. fra giordano, 1-295:
con tutte le forze. - anche al figur. bencivenni, 4-14: quando
da fare intorno, riaccostando le seggiole al muro, scuotendosi di dosso una gugliata
fu abbastanza levare la guerra da dosso al cognato. firenzuola, 202: io
una, allume di rocca parte tre, al quale per prima gli sia levata l'
sovra un dosserello la casipola in riva al fiume. -dossétto. de
in excelsis della messa). - anche al figur. tramater [s.
le diverse leggi de'paesi, si acquista al marito overo alla moglie respettivamente superstite per
2. stor. che veniva portato al marito a titolo di dote dalla figlia
che gianbologna non picciol grado ne seppe al villano, perché non solamente rimessi i palchi
poi che le sponsalizie fuor compiute / al sacro fonte intra lui e la fede,
dotare il vescovado, si tolse una pieve al vescovado d'arezzo, e una a
iii-362: poi si distese questa vigna al tempo di santo salvestro, quando fu dotata
gli altri ministri del culto, provvederà al decoroso mantenimento del suo primo pastore.
chiede. pallavicino, i-514: che al duca d'orliens cesare dovesse sposare la figliuola
buona o rea che sia, non porta al marito pure un danaio. pascoli,
lasciovvi i paramenti e altre cose appartenenti al divino ufficio. machiavelli, 390:
poi meraviglia la modicità della dotazione largita al ministerio di polizia generale. piovene,
) apporta, mediante apposito contratto, al marito per concorrere a sostenere gli oneri
, nascendo, ancor paura / la figlia al padre; ché 'l tempo e la
spontaneamente a trovarmi, e offerì dare al mio figliuolo una unica sua figliuola con
concezione patrimoniale dello stato, veniva portato al marito in dote dalla figlia di un
con dispensa del papa diede per moglie al detto carlo di valois la sua nipote,
re di francia fossono più ferventi contro al re d'aragona. dante, purg.
20-61: la gran dota provenzale / al sangue mio non tolse la vergogna,
-l'insieme dei beni che la donna reca al convento nell'atto di prendere l'abito
tutto distrutto, è ora dalle fondamenta fino al tetto rinnovato. vasari, iii-711:
murate d'arezzo,... dando al monasterio, oltre alla dote,.
padronato senza dote sufficiente, fu rimediato al disordine ordinando che nissuno ottenesse padronato senza
, x-4-295: se i repubblicani arrivassero al potere, forse la loro prima legge
riconosciuta la dote che voi avete assegnata al ducato cui foste innalzato fin dall'ottobre
l'alta speranza si conface, / et al foco gentil ond'io tutto ardo.
virtù te / e l'alte tue eccellenze al mondo sole / con mortali parole /
gherardino, 2-34: la fata bianca al cavalier pensando, / addormentar non si
. / -ogni dotta è perduta. -tristo al soldo / che peggiora la lira.
72: le incaute femminelle stimavano che al podestà niuna cosa si potesse né dovesse negare
-vannino, io ho dato tal modo al nostro scampo, che tu e io salvi
che dottamente gli disputarono, ma piuttosto al mio debole ingegno e alla mia non molto
i'credo che saranno alquanti / che daranno al tuo parlar difetto / per trista invidia
e pieni di grandissimo ingegnio, che al tempo d'altro re potrebbono mettere falso
la quale portandosi per lo dutto virsungiano al pancreas, muove il muscolo cefalo-faringeo
monaco, lo quale avea nome zozima, al quale come a molto dotto ed esercitato
vostra intelligenza della lingua ebraica, bevete al fonte. foscolo, sep.,
patrizio vulgo, / decoro e mente al bello italo regno, / nelle adulate reggie
. alamanni, 5-1-609: nulla cosa al pari / addolcisce il sapor ch'il
sebastiano molino. pindemonte, ii-156: al tacito chiaror di lampa dotta. monti
dotto, a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando come a figliuolo. lancia
armati e bene / instrutti, usi al disagio e toleranti; / buona è la
/ con la man leggiadrissima stringevi / al seno ascoso e desiato. e.
aggradare. anguillara, 4-157: tosto al dotto martel porge la mano. tasso,
dotte. marino, 1-71: presso al focon di mille ordigni onusto / travaglia il
. betteioni, vi-442: vo'che al volgo il dotto acciaro / faccia fé
: nel comune uso di favellare, sotto al nome generale di dotti vanno anche coloro
... non voleva procurare impicci al padrone con un calcio mal dato.
collegio, e del papa, concedettono al nostro comune privilegio, che nella città
costoro dicono che voi rinunziaste una volta al privilegio del dottoràtico. a. f.
doni, 88: vuoi tu ritornare al mondo? e medicare con i rimedi naturali
si aspettava alla età mia, e al numero de'dottori che erano in firenze.
che il tempo è corto ed io al presente mi ritrovo occupatissimo con queste benedette
il padre è constrecto comprare li libri al figliolo che voglia conseguire la dignità de dolorato
non fanno altro che abbassare l'opera poetica al grado di un prodotto d'industria.
anziani del popolo, e li restrinsero al solo ceto sacerdotale. pascarella, 2-180
li raggi minori. savonarola, 7-ii-160: al tempo delli eretici era grande contradizione,
dicevano che il padre non era equale al figliuolo, e li dottori della chiesa
ed in vesti fiammanti, si stringono intorno al trono del signore, passiamo ai
dante, par., 32-2: affetto al suo piacer, quel contemplante / libero
, elessono i dottori, e feciono al tempo ricominciare lo studio in tutte le
dottori di loro argomento / sono impediti al nostro regimento, / sanza poter far cure
i-1-43: gnesa il dottor due volte al dì mugnea, / e ber di latte
dì mugnea, / e ber di latte al vescovo una dosa / mattina e sera
: giovanetti, non vergognatevi d'attendere al mestiere dei vostri di casa. meglio un
i-126: andavano dottoretti storcileggi, messi al terzo o alla metà del guadagno, a
, 8-218: sempre interpretano le tue parole al contrario, mangiano per dottoria,
de'quali [medicanti], oltre al numero degli scienziati, così di femine come
la dottrina, / con l'occhio aperto al suo ferire attende, / e ben
industria, sollecitudine e dottrina, tratteremo al presente de'prati e delle selve, i
quegli antichi scultori peccare tanto gravemente contro al decoro e al verisimile, per aver
peccare tanto gravemente contro al decoro e al verisimile, per aver campo di mostrare
corpo umano; perché non sarà anche lecito al pittore moderno... dipartirsi talvolta
e nozioni (che possono riferirsi sia al sapere in genere, sia a una
vi-3-107: nel secondo esempio viene insegnato al superiore con che carità e con qual
alla vita. vittorini, 5-17: al tempo ancora dei dubbi eterni circa la dualità
: con questa dottrina pose modo fileta al suo ragionamento. a. verri, ii-54
parini, giorno, iv-504: alto al genio di lui plaude il ventaglio /
risponde; / ma le giovani madri, al latte avvezze / di più nuove dottrine
dagli studiosi, specie da quelli appartenenti al mondo accademico (in contrapposto a giurisprudenza
/ e giudicò che la paglia vicina / al fuoco sempre perse e mai non vinse
necessaria cosa giudico quelle, di cui al presente ragionar intendiamo, distinguere dal- l'
quiete dello studio dottrinale, e parte al necessario negozio dello operare. buommattei,
alcuni di essi in un modo appertiene al naturale, in altro al morale, in
modo appertiene al naturale, in altro al morale, in altro al retore o
, in altro al morale, in altro al retore o altre discipline, nientedimeno il
, 7-420: con favella più adattata al nostro grosso intelletto ha egli parlato in tutte
che avea finito co 'l divenire insoffribile al leopardi. b. croce, iii-22-113
francia, durante la restaurazione, apparteneva al 'partito dottrinario ', che professava
di subordinare la complessa realtà dell'economia al semplicismo preconcetto di uno schema politico
o moto per luogo. -anche al figur. giamboni, 7-90: il
d'erba che trema / sul davanzale al soffio / che viene non si sa /
il valente uomo... si attenne al più sicuro di fidar la sua vita
luogo o il moto a luogo, anche al figur. (con riferimento a un
ruote innanzi si pigne, e viene al luogo dove sotterra è cavato, per
, con lor dame e damcelle, traggono al luoco là due el torneamento essere dovea
immensità di onde mescolate col cielo, e al petto tanta e così vasta purezza di
non si dice mai una schietta verità al padrone, ma gli si grattano l'orec-
figliuolo] ad essere con altri gentili uomini al servigio del re di francia, là
sarebbe stato giudicato ambizioso e violento, al presente sarà giusto e piatoso esistimato.
esser dovea del vincitor mercede, / inanzi al caso era salita in sella, /
iii-434: [tiene] una mano dentro al libro per segno del dove egli leggeva
un sole / più che non deggio al mio riuscir di bando. sbarbaro, 1-75
del petto / la tanta fé che debbe al suo signore? tasso, iv-100:
, favori, benefici. - anche al figur. ariosto, 1-3: quel
abbelli, iii-180: di quanto i'deggio al tuo cortese affetto / darti mai segno
ad ogni altro. 3. al passivo essere dovuto (e impers. doversi
.. ch'ad assai / fosse al ricevitor così dovuta. pulci, 20-83:
combattuto. ariosto, 3-1: questa parte al mio signor si debbe, / che
tasso, 1-70: resta appresso / al re de'greci a procurar l'aiuto,
: fer [i romani] che al morir fosser dovuti / nove giorni per
, 9-215: da quello che si deveva al suo domestico vivere in fuora, tutto
si capisce -si tocca con gli occhi -che al posto
differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. -a che cosa
bar uff aldi, 103: è dovuta al gran redi ia spiegazione intorno alla cervogia
4-188: il ritardo era dovuto soltanto al trattenersi all'infinito con gli amici per
, / che 'l viver di clorinda al suo fin deve. marino, 11-42:
seconda, e quale terza debbia andare al lavorio, e che mestiere fare le convenga
da bene, io non arò una paura al mondo. delfino, 1-6: alma
mio giudizio, il suo libro rispetto al contenuto non mi pare che abbia un
all'idea di dovere un giorno provvedere al mantenimento dei vecchi. pavese, 8-22
ciascuno si dee studiare d'essere leale al suo comune, perché il più delle volte
7. con valore attenuato e spesso al condiz. per esprimere un consiglio,
confessare: / assai tempo porrai dare al segnor per perdonanza'. dante, conv
te sol abbia, / e non al re agramante, ad obligarsi / che tratto
l'imagine sua, quand'ella corse / al cor là, dove forse / non
interna alle cose, quindi, rispetto al futuro, la certezza che esso avvenga
gravina, 106: né si dee negare al poeta, che dipinge colle parole,
acquolina in bocca. 12. al condiz. pres. o pass, (
come farò »? 13. al condiz. pres. o pass, (
. con altri tempi dell'indic. o al congiunt.), per esprimere desiderio
grave, / chi vive in odio al ciel viver non deve. manzoni, pr
decidere e che mandarli o non mandarli al catechismo è già una scelta...
- pref.: quindi è che al tutto mi son dovuto... astener
ago mattina e sera in due stanzuccie al quarto piano di una torre in una
in breve, veggio / nostra eccellenzia al fine; onde m'incresce. boccaccio,
. -nelle proposizioni 'ondizionali concessive (al congiunt. imperf., e talvolta
. giustiniani, 25: dezo sempre servire al vostro aspetto / che me destruge l'
dovesse poco / di capitare il paladino al varco. g. m. cecchi
parole esser dèn seme / che frutti infamia al traditor ch'i'rodo, / parlare
crede che nulla ormai resister deggia / al feroce turcan che s'avvicina. leopardi,
innumerabil carco / veri catenato giove innanzi al carro. boiardo, canz.,
., 9-48: tosto fia che padova al palude / can- gerà l'acqua che
acqua che vicenza bagna, / per essere al dover le genti crude. busone da
fuori della vigna imperciò che faresti contro al dovere. bembo, 1-233: in ragionar
idea. il dovere è attaccato inevitabilmente al nostro essere; ce n'avverte la
di ragione; ce n'avverte più forte al crescere della ragione, e sempre più
uomo sentendo di avere il diritto, adempie al dovere. carducci, iii-7-226: il
: da questi suoi doveri non è obbligato al mondo, ma al suo mondo;
non è obbligato al mondo, ma al suo mondo; al mondo dell'arte.
mondo, ma al suo mondo; al mondo dell'arte. -figur.
va, figliuola, e guarda / al tuo dovere e al mio greve morbo.
e guarda / al tuo dovere e al mio greve morbo. fogazzaro, 7-177
massa, e per aggiungere qualche lira al sottile stipendio, insegnavo storia, geografia e
il dovere; / ma la debilità contro al potere fa / spesso un omo affaticarsi
se finalmente la regina non s'acquieta al dovere, dubito che la manderanno a
questo modo, quando la barba venga poi al suo dovere, la mia medaglia non
i pensieri spando, / più di volar al ciel vago di- vegno: / e
, anzi per lui giudicherei che fosse reso al merito il suo dovere. -fare
mi riprendeva e parte mi bravava: al cui io risposi che, se loro
, xxi-1-63: e'gli farà il dovere al dappo- chello. magalotti, 23-341:
quale mi paressi a una sola parola, al quale io dissi che dugento scudi era
7. ant. debito. - anche al figur. dante, purg.,
8. per lo più al plur. ossequi, saluti deferenti, si
es.: 'fate i miei doveri al babbo '. * vi fo mille
9. disus. per lo più al plur. i compiti di piacer più tosto
10. locuz. -a dovere, al dovere, secondo il stato impugnato alla
a danno de'portoghesi. forme al giusto, al veto. - a volte
portoghesi. forme al giusto, al veto. - a volte con semplice
rassegni, che è dovere, / al mio cugin famoso orlando calma del volto
, combattere valorosamente). - anche al figur. iacopone, 26-12: le
m. frescobaldi, 1-45: io sono al suo piacere / e sarò sempre che
vuo'tu fare il dovere? / ritornati al martello et alla 'ncudine / dov'hai
l'attitudine. -fare stare qualcuno al dovere, tenere a dovere: costringere
costringere all'osservanza del suo dovere, al rispetto delle leggi; anche: costringere all'
appaltatore usuraio, e ottenne di farlo stare al dovere. -ridurre al dovere:
farlo stare al dovere. -ridurre al dovere: ridurre all'obbedienza, piegare
suo figliuolo pensavano ai mezzi di ridurre al dovere il torbido bellegarde. -rientrare nel
bellegarde. -rientrare nel dovere, tornare al dovere: emendarsi, correggersi.
monaci..., alla perfine tornato al dovere, molte volte benedisse il figliuolo
, monterotondo, che non voleva ubbidire al reggimento de'dodici, si ribellò;
che sono più doverose e necessarie. note al malmantile, 1-105: per esprimere una
passo né guado / che mi valesse al male ond'ho diviza. angiolieri,
dovizia delle monete... nuoce al commercio, e però alla felicità.
il nostro ortolano, tre volte ogni settimana al mercato della vicina città portandovi dovizia dei
. 2. per lo più al plur. abbondanza di beni materiali,
sul banco: mani che paiono assaporare al tatto quei lussi e le sciorinate dovizie
addorno con tutte le bellezze che io sapevo al mondo. baldi, i-128: so
, 3-139: mi prosternai nell'animo al creatore, e per la prima volta
uno o due fiati, o in tre al più. 5. prov.
seguì a fare una doviziosa ricolta sino al fine di quel carnovale. cattaneo,
vaghissimo tetto che fa coperchio e cupola al palagio del nostro mondo? goldoni,
pranzo dovizioso e si sarebbero sentiti pieni fino al gozzo. bacchetti, 3-185: lo
trìpode basti a creare l'oràcolo; al dovizioso, il miglior posto a tàvola,
, il miglior posto a tàvola, al do > izioso una turibulatura continua, turibulatura
pazienza solenne d'alberi giovani centenari attende al variar del cielo del più giovane e più
, a cui parve che in tutto stessero al piacere del re, dovunque gli fosse
il lavorìo del detto tabernacolo, intorno al suo giro ordinarono una chiusura di legni
una corona di ebano / riconosciuta l'ho al collo. bandello, ii-845: l'
, senza vene, liscio, e simile al corno brunito, e che nel romperlo
e che nel romperlo sia denso, al gusto mordace, e leggiermente costrettivo:
: ne le selve / spiega ivi al vento i rami il denso e nero /
con le acque forti, onde innanzi al tempo, di sode e morbide diventano grinze
/ grande che le faccia ombra sino al mento; / sia la sua bocca sì
? non dan segno ancora / le tende al tutto di levar? idem, pr
radici si colgon la primavera e si seccano al sole, e si serban per tutto
ogni tristezza. pascoli, 1542: distraendoti al fine, carezza il tuo cuore col
. reazione di orientamento degli organismi acquatici al passaggio di una corrente elettrica nel mezzo
somministrando inoltre ottimo e copioso pascolo al bestiame. = voce dotta,
: i bei fiori che assomigliano pur tanto al loro frutto eleusinio dai tanti dolci grani
riferisce a eieusi (e in particolare al culto di demetra che vi si celebrava
offriamo intanto le nostre più fresche corone al bronzo di delfo, al marmo eleusino;
fresche corone al bronzo di delfo, al marmo eleusino; e leviamo al cielo
delfo, al marmo eleusino; e leviamo al cielo le preghiere e i voti.
contemplare, si è elevamento d'intenzione al cielo. -latitudine. d
poco elevamento di polo, agghiac- ciarvisi al primo far del verno anche i gran fiumi
in su l'altare, elevarono dinnanzi al signore, e s'appartenerà a te e
: che traiano lo elevasse [plutarco] al consolato, e che adriano lo avesse
fare emergere dal suolo. - anche al fìgur. milizia, iii-423: spesso
rallentarsi, e le parti terree cadere al fondo ed elevarlo. 5.
nella sua mente idee sublimi per elevarli al di sopra dell'umana imperfezione. foscolo,
di riduzione allo stesso centro, elevò fino al segno di penetrare quasi ne'misteriosi ed
io elevassi il saggio dello sconto dal 3 al 4, dal 4 al 6,
dal 3 al 4, dal 4 al 6, dal 6 al io, ossia
dal 4 al 6, dal 6 al io, ossia a quel livello che a
; innalzarsi, ascendere. - anche al figur. canigiani, 1-118: muoviti
cissima di ciascun fiorentino, e appresso al padre celestiale e benigno t'eleva lacrimando
corpo quella parte che si eleverebbe insino al cielo. galileo, 3-1-199: le parti
4-305: le grandi nuvole si elevano al di sopra del col giana con molta
che le bilancie piccole del saggio attaccate al trabocchetto facilmente elevino. -salire sul
, esporsi alla vista. - anche al figur. casti, ii-8-42: ma
alto, / con gli occhi volti al brennero, l'antico / lion posava
: dal rosaio salgo con gli occhi al tetto; e vedo, di lassù,
tristi querele e pianto / sparger dinanzi al vincitor, disdice / a chi fu
come uno scoppio di tuono, si eleva al cielo da ogni parte del campo;
: contrapporre. denina, iv-217: al re di sicilia non potè piacere questa
lungi, al piede di annosi alberi, maestosi per ricchezza
passando il tempo. leopardi, i-101: al sopravvenirmi di un pensier tristo, immediatamente
. -piano elevato: inclinato rispetto al piano orizzontale. -pezzo di artiglieria elevato
non essendo l'artiglieria elevata, ma al piano dell'orizzonte,... venivano
parallelo allo orizzonte arrivano nel tempo medesimo al piano sottopostoli della terra. -offerto
un luogo sopraelevato (anche con riferimento al livello del mare); eminente;
, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo. dossi, 959: per
elevato, / tanto che paul pareva al ciel ratto, / chiamando morto chi in
a quelli imaginabile, i quali, elevati al cielo, calcano dispreggiando la terra,
fu medico di pio iv, elevato al pontificato nel 1559. cuoco, 1-160:
è una dilatazione erbacea della pianta aderente al conno, propria delle felci e delle
a palermo. -per simil. e al figur. stuparich, 5-331: stiamo
goccia d'acqua o di sangue guardata al microscopio. alvaro, 13-271: parve
signore con una vocina filiforme e adatta al suo corpo tubolare. buzzati, 5-153:
, 2 (38): intorno al collo aveva un vezzo di granati alternati con
, 5-207: non volendo fare uno sgarbo al potente signore, e quasi traendo un
tutto. -per simil. e al figur. negri, 2-696: gli
una frase tutta di filigrana, rubata al creso di tali frasi, -due volte
colori. -per simil. e al figur. deledda, iii-149: le
di certo) / calare i filunguelli al paretaio, / fate razza; parlate a
ia, famiglia delle ombrellifere, appartenente al genere enante, distinta dalle foglie bipennate
e solletica il palato; / buona è al sonno e all'ammalato, / forse
frugoni, iii-256: scoppiò finalmente contro al re, per- secutor di stellaura,
ii- 6-13: i padri filippini provvidero al ristauro del tempio, ridotto a male
luigi filippo re di francia. -anche al figur. cattaneo, iv-2-138:
aver si possano, a mezzo filippo al braccio. beccaria, ii-35: era indifferente
. e sm. (per lo più al plur.). che si riferisce
tutto israel dava le spalle, / al primo sasso del garzon ebreo. frezzi,
te interverrà come a gulias filisteo contro al popolo d'iddio. machiavelli, 28:
il pastorello ebreo / spezzò le corna al filisteo gigante. 2. retrivo
pianta oleacea con fiori piccoli, simile al leccio, che cresce in luoghi montani
una foglia; può essere posto trasversalmente al ramo che lo porta o passare per
. anellide policheto fanerocefalo, appartenente al sottordine nerei- diformi, con corpo lungo
. chim. composto organico, appartenente al gruppo delle porfirine, derivato dalla clorofilla
si era chinato a guardare le viti al calcio e diceva: « la filossera.
. invar. (usato in passato anche al femm., rar. il sing
battista mi parla con serietà del film al quale dovrei collaborare, mi racconta la
conclude invitandomi a venire il giorno dopo al suo ufficio, per la firma del contratto
1095: nella concorrenza che la film fa al teatro non soffrono che gli elementi drammatici
io dico a voi fate un nodo al filo e poi ve ne portate a casa
. anguillara, 4-29: dopo intorno al fuso il fil raccoglie, / tanto ch'
trama. -per simil. e al figur. francesco da barberino, 7
che debba avvenire di questo negozio simile al gomitolo di molte fila. baldi, i-85
cattaneo, iii-1-10: spazzola quattro volte al giorno un abito, del quale si
-filo di guardia: filo conduttore teso al disopra dei conduttori di una linea adibita
disopra dei conduttori di una linea adibita al trasporto dell'energia elettrica e collegato a
, / che gorgiera dell'elmo eragli al mento, / la molle gola al giovine
eragli al mento, / la molle gola al giovine strozzava. massaia, vii-196:
: strumento semplice formato da un filo al quale è appeso un corpo pesante,
galileo, 3-1-17: io attaccherei un filo al palco, e con un piombino,
lascerei liberamente distendere sino che arrivasse prossimo al pavimento. cicognani, 3-29: ignorava
lo filo con le correggie lo distese al tondo per terra e, quanto questo filo
doni, 3-99: quando io giunsi al luogo, mi fermai su duo piedi;
stesse di cui mi stava un filo doppio al collo nudo. negri, 2-71:
quale si muove un equilibrista. - al figur.: per indicare un'azione
barocchi. -per simil. e al figur. botta, 5-211: essere
pescatore... aguata lo pesce al gran filo o allo cigulo, o alla
, ii-302: giace da un lato al suol mesta la cetra, / che con
dentro la guaina di seta, fino al filo di carne sopra la giarrettiera rossa
lingue cotte, prendete un piatto che resista al fuoco e mettete nel fondo alquanto di
paion fila di seta, e brillano al lume del sole d'uno splendore aureo soave
2-92: gli ultimi fili di tabacco / al tuo gesto si spengono nel piatto /
si spengono nel piatto / di cristallo, al soffitto lenta sale / la spirale del
bernari, 5-211: tirò il filo al fagiolino con ira e pensò con amarezza
selvatico postovi un po'dentro, intiepidendolo al fuoco. -gambo, stelo (
d'erba che trema / sul davanzale al soffio / che viene non si sa /
: leggeva a lungo con la testa appoggiata al muro succhiando un filo dolciastro di paglia
e di piombo, mescolati insieme, simile al nostro argento filato. redi, 16-iii-121
le poche fila nervose, che vanno al cuore dai gangli o nodi dei nervi intercostali
mio amore è il filo d'acqua al margine della strada campestre: scorre,
egli hanno simili alle capre e volte al filo della schiena, e non aperte
, di una lama. - anche al figur. ariosto, 35-49: sì
. pascoli, 1131: il carbon nero al vento / prenderà fuoco e brillerà sul
giusti, 3-210: altri arcimatti, rinfacciavano al guerrazzi la doppiezza e la dappocaggine e
occhi sei barlume che vacilla, / al piede, teso ghiaccio che s'
ferro crudo / in man d'orlando al venir giù voltosse: / tirare i colpi
e confuso / piegando inver gli egizi al destro corno; / urta il primo
: la lingua, che era aderente al palato, si abbassava come una valvoletta;
bocca storta e rientrante colava, alternato al respiro, un fischio unito ad un
stecche della persiana di una finestra al pianterreno, di faccia alla sua.
, i-1395: non so se possa fare al caso l'osservare che noi diciamo
: lasciando stare queste digressioni, torneremo al filo della nostra narrazione. giovio, ii-226
un galantuomo, ma corto e attaccato al filo di roma. saba, 3-45:
, è l'unico filo che la unisce al mondo. moravia, i-136: pensando
. 12. per lo più al plur. le fila: ciascuno degli
europa. de sanctis, 7-427: al tempo che comparve mazzini v'era una certa
colorite, da l'altro poeta condotto al fine. bracciolini, 1-12-48: disordinata
in fil di poppa: che soffia al centro della poppa. - vento in
, 636: era una torre / slanciata al ciel dal sommo tetto a filo /
le ruote, sibilando nella discesa, sforbiciavano al filo. -alla superficie.
in linea retta, direttamente. - anche al figur. fra giordano, 5-2
1-105: fe'dar le vele al vento, e venne a filo / ad
mutare sapore e colore bastò loro insino al vino nuovo. pirandello, 7-378: quell'
il reno] benché non sempre dirittamente al filo della tramontana, se ne va poi
filo: molto stretta- mente. -anche al figur.: per indicare stretta unione
roberto, 2-151: costoro chiedevano favori al governo ma gliene rendevano anche, assicurandogli
deliberò urbano d'imporre questo onorifico personaggio al vescovo machiavelli. c. gozzi,
a irene. -fare il nodo al filo: concludere un affare.
partito in su 'l fare / il nodo al filo, e'si ritira in dietro.
andrea da barberino, i-179: furono messi al filo della spada quanti ne furono giunti
le fila: rimanere compatti. -anche al figur. de sanctis, ii-i5-290:
alle lucerne. sbarbaro, 6-116: fossi al suo sole zolla che germoglia /
e ne esca, con un pensiero sempre al lavoro e con un tremendo bruscolo
sm. stor. tendenza politica favorevole al bolscevismo. b. croce,
filobus), sm. veicolo destinato al trasporto collettivo di persone su strada,
filocarro, sm. veicolo destinato al trasporto di cose su strada,
in: a) filobus: veicoli destinati al trasporto di persone; b) filocarri
persone; b) filocarri: veicoli destinati al trasporto di cose. = comp
mi ha ricordato la torino d'intorno al 1920, e il gruppo di giovani provenienti
il gruppo di giovani provenienti dall'università al quale egli apparteneva e che io conoscevo
e i parecchi di essi che si volsero al comunismo o al filocomunismo, e il
essi che si volsero al comunismo o al filocomunismo, e il gramsci che vi primeggiava
gobetti, e una visita che io feci al loro giornale comunistico, 'l'ordine nuovo'
emanuelli, i-77: era stato fascista sino al 1943; poi era entrato nel partito
che doveva recitare, da filodrammatica, al teatro di san ferdinando. d'annunzio,
possibile d'ottenere due biglietti d'ingresso al teatro filodrammatico per questa sera. palazzeschi
domeniche carnevalesche... si recavano al circolo ricreativo del rione dove agiva una
la decadenza: dall'opera era passato al teatro di prosa, da questo all'
da questo all'operetta, e poi al varietà e finalmente a qualche raro spettacolo
dall'alto dei campanili, e riferito al comitato di guerra con pronti avvisi,
rapporto con l'evoluzione. - anche al figur. panzini, iv-263:
facili parole del fastidio e dell'irrisione dinanzi al 4 cor- tegiano 'del castiglione,
tegiano 'del castiglione, o anche dinanzi al 4 galateo 'del della casa,
4 galateo 'del della casa, al 4 dialogo delle imprese 'del giovio,
dialogo delle imprese 'del giovio, al 4 dialogo della pittura 'del dolce,
per filologicale senatoconsulto che possono venir fatti al poeta i due versi: 'questi che
mascolino, specialmente passando all'accrescitivo o al diminutivo. massaia, ii-8: questo
in quella parte di rime che spetta al secolo decimoterzo, basti ricordare che codici
; che spetta, conviene, o compete al filologo (un lavoro, ecc.
il signor niebuhr mi onora molto superiormente al mio merito, quando egli mi propone
indubitabile che il materiale e lo stimolo al suo nuovo pensiero gli furono offerti [
suo nuovo pensiero gli furono offerti [al vico] dagli studi filologici.
facoltativo) una cattedra di letteratura italiana al politecnico di milano, aiutando il bilancio
aiutando il bilancio domestico con lezioni serali al circolo filologico. -facoltà filologica:
legittima della storiografia, è stato portato, al pari di me, a distinguere le
, iii-164: mentre me n'andavo pensando al perché il filologo pur mi ha fatto
giel comprese, / fugge, e cercando al suo morir difese, / ogni dolce
insieme con la sorella progne avrebbe imbandito al cognato tèreo, da cui sarebbe stata violentata
m'hai tessuto / è floscio sì che al tasto non si sente, / cresposo
'scer- ghiglia ', di sotto al quale spuntava la camicia di tela di
vedrai qual è, pur ch'entro al monte guardi, / ne'suoi filoni la
uomini in corsa che tentano di aggiungersi al grappolo di coda di una vettura; le
sono gli ulivi e le viti, al termine dell'estate con grave danno di
sera se ne ritorna per la stessa via al pozzo centrale -modestamente. baldini, i-580
cólti d'esse [viti] intorno al reno, dove sono sassi a filoni per
. è dunque simile il suo rimedio al fìlonio, il qual bevuto da chi è
di fili; filamentoso. - anche al figur. redi, 16-ix-345:
. filosocialismo, sm. tendenza al socialismo, simpatia per la dottrina socialista
'(dirà la prima) fa al femminile * filosofa 'e non * filosofessa
trucco escogitato per fare i comodi propri al coperto, e imbonire i vecchi coll'
, con ampie voglie / scuotere il trono al regnator d'olimpo. / gli vide
io avevo quasi in animo d'intrattenermi al negozio del fare avere lo stipendio a
, intitolata le nebbie, tutta acconciò al dosso di socrate che ne fu il
. giusti, iii-213: anco quanto al modo di scriverlo [il periodico]
così, senza aver punto di riguardo al contrariare a'vostri filosofamene. 5
2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante / polare stella! ippocrate
vico, 382: risponde [zenone] al metodo de'moderni filosofanti, ch'assottiglia
qual potrìa pur essere, s'innalza / al ciel chi scrive e il leggitore a
averti vestito; mentre, se dai retta al francese sai tu chi è il ladro
baretti, 1-335: so che predicherei al deserto, predicando alla turba de'nostri
referendo la causa della scintillazione delle stelle fisse al vibrare che elle fanno dello splendore proprio
di specie vana e superflua. ma al filosofare melanconico indulgeva brevemente. 3
, giudicare o filosofare i fatti: al quale fine né si può restare immersi
restare immersi nei fatti, partecipando direttamente al loro farsi come nelle lotte, comprese
filosofare il possibile nella vita e adattarsi al « bisogna vivere ». 7
gioventù, che la fan saltare disadatta al lor tuono stonato. g. gozzi,
hanno anch'esse questa smania di tenere al loro soldo uomini istruiti che le accompagnino
» (dirà la prima) fa al femminile « filosofa » e non «
faba, xxviii-17: andato sono al prato de la filosofia bello, delectevele
perché il sistema se crediamo solo più al problema? se la filosofia si identifica
, filosofia - / dice la turba al vii guadagno intesa. parini, giorno,
nota: e quale asilo appresti / filosofia al morbido
del secol nostro; e qual ne appresti al novo / diogene dell'auro spregiatore /
ma per gioco, / nello inverno appresso al foco. alfieri, i-39: fra
vicende,... chiamato poi al solito esame fui giudicato capace di entrare
sopra narrate scoperte, di passo in passo al pensar vero quanto tra gli uomini trovar
tra gli uomini trovar si può, ed al vivere socievole e urbano. cuoco,
. di giacomo, ii-580: vi troverete al cospetto di una grande commedia tragica,
di abolir il cristianesimo l'avessero richiamato al suo vero spirito, spruzzandolo d'un
figli di una violenta passione, piangerei al suo pianto; ma con tutta questa
dietro via, / mandate gli episodi al badalone, / voi, che parlate per
: da parte de i tavemari s'espone al giustissimo padre giove come non possono più
, ma per non avere altro ricetto al mondo. f. negri, 132:
ii-313: lui aspettava filosoficamente la dea fortuna al caffè biffi. giocosa, 74:
e perfettamente reggere. oh miseri che al presente reggete! e oh miserissimi che
a poco a poco / cedendo, al tempo mattutin diè loco. tommaseo, i-412
foggiandole, sì che riuscissero ricettacolo degno al nuovo spirito caldo e pacato del filantropismo
filosofiche scuole? -lasciatelo castigare a me, al sangue, al corpo. -un cinedulo
castigare a me, al sangue, al corpo. -un cinedulo, un presuntuoso capestrulo
bosco della facondia mangiato in foglia assorgevano al bozzolo della pratica. -che
, xxii-132: nuovi vocaboli sono necessari al presente come neologismo, filosofismo. roberti,
., 106: ha dato un corpo al platonismo, vi ha spirato per entro
filosofistica o mitologistica..., al pensiero hegeliano rimane affatto nascosto il carattere
per tanto che sono que'filosofi conformi al volgo, han prodotta una filosofia volgare
l'intervento di un filosofo peripatetico, al quale pareva che niuna cosa ostasse maggiormente
, favolosamente o misticamente più tosto: al filosofo morale per aventura si conviene il
anche e più eccellente perfezione insegnò cristo al filosofo e discepolo dell'evangelio. bartolini
possano esser filosofi, inventivi e accomodati al tempo, che in somma è quanto dire
della temerità di dichiarare la guerra al dio vivente medesimo. leopardi, i-312
, ch'è apellato filosafo, disse al suo figliuolo: lo timore di dio
con la contessa d'albany, scriveva suppliche al viceré, mandava articoli in sua lode