ben ci debbe stringere il debito di sovvenire al padre nostro in questa necessità; il
ma la dovea per quella porta dallato al camino. -ant. da parte
carducci, iii-7-367: forti lavoratori erano al modo nostro d'occidente, e non
ignavia orientale, i due dalmati fedeli al legnaiolo di nazareth. svevo, 3-786
/ coperti d'alghe, scivolosi, al sole / belli come smeraldi. bocchelli
, munita di larghe maniche lunghe fino al polso (originaria della dalmazia e diffusa
che essendo egli passato di questa vita al tempo del predetto simmaco papa, uno
ancora. d'annunzio, v-3-154: al vedere l'uomo ferrato e scet- trato
morale. -per simil. e al figur. sinisgalli, 6-164: qualcosa
portarlo [il bodoni] a ridurre al minimo la ricettività della sua retina al
al minimo la ricettività della sua retina al garbuglio dei colori naturali, e una curvatura
t'ama; / ned i'non so al mondo sì gran dama / che di
ornata a maraviglia / che di bellezza al sol tolgon la fama; / all'
delle milanesi. proverbi toscani, 144: al buio la villana è bella quanto la
, lat. mediev. decimalis 1 relativo al decimo *; cfr. fr.
così dire, il mezzogiorno in fondo al pozzo, con le industrie fiaccate,
, 4-1253: accorsero quei della guardia al caso, e beffeggiando o la semplicità o
una lunghissima colonna di decimati che andò al muro. 2. per estens
ricomporre le compagnie, tanto crudelmente decimate al passo e ripasso del chiese. de
le falangi non cadono a schiere come sotto al fulminar dei cannoni, ma restano scompaginate
; chi fa strage di uomini. -anche al figur. papini, 27-271
sia il rettore abituale, come quello al beneficio o altra prelatura, del quale sia
di un reparto (fuga di fronte al nemico, tradimento, sedizione, ecc
ecc.): consisteva nel condannare al supplizio (fustigazione, quindi decapitazione)
, in una serie il posto corrispondente al numero dieci; per formare i numeri
crescendo in questa voglia / ben presso al decim'anno. boccaccio, viii-2-180: tegghiaio
. parini, vii-53: e folle rito al nudo / ultimo caffro impone / il
taglio atroce e crudo, / onde al molle garzone / il decimo funesto / anno
il campo / per nove giorni. al decimo il pelide / convocò l'oste.
che cavi de la terra tu ne dài al prete e a'poveri di dio la
[la terra] ed infantile, corre al buio / con la benda sugli occhi
la corda e la cocca aderiscono ancora al suo piede. -decimo di guerra:
abitanti dei paesi meridionali, avvezzo inoltre al ministero del pulpito, e a leggere
ultimi. leopardi, ii-173: intorno al verbo * habitare ', che per virtù
, i-1-83: però la rota sino al presente non ha dato fuori la decisione
per la decision de quali bisognava ricorrere al consiglio dell'imperadore. p.
le seppe eluder tutte, rimettendosi sempre al giorno della decisione, e non volendo
portamento, alla precisione delle risposte, al maschio dello stesso tuono di voce lei potrebbe
mi fece stendere un memoriale da presentare al comandante. loria, 1-73: lo
pallavicino, i-578: stava per ammettersi al decisivo parere ancor domenico soto domenicano.
, 7-235: la conobbi giovanissima, al tempo in cui il suo destino non era
parole, ecc.). - anche al figur. p. verri, i-305
mutazione di discorso destramente introdotta, ovvero al caso estremo una decisa e placida dichiarazione
è deciso. = per il significato al n. 2 sembra probabile l'influsso
: il padre condusse la figliuola dinanzi al vescovo, santo arnolfo, e lo elesse
, alfonso, per legare l'attenzione al lavoro, usava quand'era solo di
la maggior parte degli eloquenti all'ozio e al privato esercizio di declamar nelle scuole,
.. parla alle plebi, non al popolo; declama e non prova. settembrini
ritirarmi. deledda, i-511: al suo fianco il compagno continuava a chieder
enfasi il pardi, sollevando la mano al ritratto -è vero com'è vero che
di profondo avello / vi cito ogni anno al tribunal del vero, / ceneri sacre
] con pia emulazione una gran tasca al declamatore, che, tesa in cima
: alcuno di voi, dissi, conobbe al certo questo declamatore di fastose dottrine,
tecniche, chiacchierone terribile, persuaso che al mondo non c'era uomo più furbo di
superbo declamator de'suoi tempi, mentre perorava al cospetto dell'imperador marco antonio, fu
tirano allo stil declamatorio, altri al dogmatico: questo correrà con passo lento
e degli altri, quegli che non al puro stile declamatorio e scolastico attesero..
15-91: già si disponeva a sorridere al tono declamatorio che aveva preso. landolfo,
per questa via ebbe il suo capolavoro al tempo di nerone nella 'pharsalia '.
carnovale, come usanza pemiziosa e che tragga al vizio. cesarotti, i-411: non
parole. bruno, 3-846: declamazione al studioso, divoto e pio lettore.
. einaudi, 1-222: qualcosa rassomigliante al declassamento avvenuto nell'opinione pubblica delle trasmissioni
., 211: quando fu al declinamento del dì, elli udì, che
che in quella ora ifiti era presso al castello. giannone, i-i-xxxvi: conoscendosi
/ declinanti sul mare, in braccio al sole! bocchelli, 4-111: frattanto
umori del terreno. 2. prossimo al tramonto (il sole, la luna,
acceso né molto chiaro, ma declinante al tanè. 4. disus.
5. figur. che volge al termine (un periodo storico);
per te se stessa occulta, / e al declinante secolo i verde vecchiezza insulta.
acqua benedetta, tutto si dissolveva innanzi al ghigno di giuseppe giusti. carducci, iii-15-258
. carducci, 31: o cara al pensier mio terra gentile / ch'a
regolatrice umile / il pian che largo al biondo arno dichina. linati, 17-46
tale da implicare scadimento). — anche al figur. latini volgar., xxviii-333
delle cose umane, che comunemente declinano al peggio, è da temere che quello
scostano dall'eterna, tanto più declinano al sommo dell'imperfetto, ch'è il
maiuscolo declinare in minuscolo, indi passare al corsivo, e così continuar sino al
passare al corsivo, e così continuar sino al fine. bottari, 3-2-74: tutte
doché a più grave età dechino, penso al vero frutto che si dee e può
soverchia facilità, e aprì la strada al manierismo. botta, 4-463: prese
la particella pronom.). volgere al tramonto (il sole, la luna,
luna, un astro). -anche al figur. dante, par.,
apollo, / e nella sera quando al mar dechina; / così diana avea capelli
mar dechina; / così diana avea capelli al collo. boiardo, 1-25-35: già
di aver tenuto per qualche tempo il diamante al sole, che già declinava verso ponente
un fitto tendone di nuvole, trovava vicino al tramonto un varco da mandare alla terra
, volgersi in giù. - anche al figur. i. alighieri, 206
falla / fermo sostenimento / di sotto al fondamento, / sicché talor dichina / tanto
appennino, e di quelli declinando, scese al piano. leonardo, 1-166: torme
, 2-39: quindi comincio a declinare al basso, / e tal furia a la
tanaglia, 3-831: egli è spelonca al monte ne'confini / suo intorno al-
un altro luogo errando, / si ritruovaro al fin sopra un bel fiume / che
sopra un bel fiume / che con silenzio al mar va declinando, / e se
di pendenza, tacque vanno liberamente declinando al basso. manfredi, xxii-71: vidi
, / toma dal caso obliquo, al caso retto. grandi, 6-116: lo
verso un punto determinato). -anche al figur.: inclinare, tendere (
d'intorno se vedesse alcun monasterio, al quale potesse declinare. bibbia volgar.,
e umanissimo tra tutti i pontefici declinò al rigore. leopardi, ii-3: questo
non spiacevole, ma temperata, quasi al bruno dechinando. firenzuola, 576
suo colore non è quel bianco che declina al pallore, ma colorito di sangue,
[cavallo] griso che va declinando al pardiglio, non pur con l'estremità negre
tentazione; acconsentire; arrendersi; mancare al proprio dovere. fra giordano, 3-8
la protezione, il favore, mettersi al suo servizio, dalla sua parte; tentare
rapporti esteriori. 18. avvicinarsi al termine, volgere alla fine. caro
le carni de l'oca sale e secche al vento. tasso, 9-16: quando
invidia molta ir piena l'etade, che al suo occidente dechina. cesarotti, ii-199
far cadere, far precipitare. -anche al figur.: umiliare. giamboni
73: se la superbia sarà levata infino al cielo, e col capo toccherà li
e di bellezza, / ardite spiega al ciel l'ale amorose; / ma sì
terra apprezza. monti, 13-788: al cono dell'elmetto irto d'equine / chiome
una determinata inclinazione). - anche al figur. c. ghiberti, 2-49
maratti zappi, xxii-64: ma tu declini al suol gli occhi vivaci? a.
dalle lunghe ammirazioni, declinò le palpebre al sonno. monti, 6-616: acuto
io t'amo, come de'gesmini al fino / olezzare, che l'anima saetta
. scansare, evitare, rifuggire. -anche al figur. cavalca, ii-150:
accademici tennero tre anni di consulte intorno al titolo del vocabolario, e decretarono che
254: sollecitato a rappresentare il nuovo collegio al parlamento, modestamente declina l'offerta.
, allontanare, respingere. - anche al figur. trattato dei cinque sensi,
, 2-6-3: ed ei pur contro al grandinar de sassi / vanne intrepidamente,
bandisce di terre e lochi chimiche ricorre al foro ecclesiastico, e declina quello di
norcin con l'ablativo / fa torre al putto i gener masculini. / perché
acciocché ci sia apparecchiata una dimora confacente al nostro decoro. carducci, iii-24-189:
chinarsi, piegarsi, inchinarsi. -anche al figur. andrea da barberino, 1-227
or si declina, e con quattr'orme al lito / preme. 36.
non fece che un po'di scalpore: al senato fu ella cara, per non
in favor veniva, / sciolser la fune al declinar del giorno. dovila, 681
vario successo e con diversi abbattimenti sino al declinare del giorno. tesauro, 1-124
. giordani, v-12: venuto poi al declinare della età, gli accadde che
colletta, i-117: era il verno al declinare... stavano gli eserciti
1-164: poi lo vidi partire, e al dichinare d'uno poggio io lo perde'
declinare di dune e ombrelle aperte / al sole grigio. -il piegare, il
grandezza. monti, x-2-167: tempi concesse al declinato mondo scalvini, vi-67: o
falso e declinato pigliarono un numero conforme al descritto di sopra e diverso da quello
più e più s'inclina con 1'awicinarsi al polo boreale, e meno declina verso
del foro): valevole a ritogliere al magistrato adito la conoscenza della controversia.
sia tenuto e debba condannare il vinto al vincitore nelle spese. statuti de'cavalieri
senza più vincerla. -che corrisponde al lavoro di una giornata (stipendio,
vedi, che tornando a sera / al lor, quantunque misero, abituro, /
. li « diurni » uccelli muove al canto e caccia li notturni uccelli. crescenzi
antica madre, / né così bella al sol pioggia diurna. marino, 13-34
nel mio stile io dovevo la suprema testimonianza al grande velivolo nomato caproni che non mi
dal ministero degli esteri, che ha dato al comune cen- tosessantamila lire. non è
finito il suo diurno lamento, tornata al lito per rivedere i figliuoli come usata era
salvini, 40-171: santa chiesa prescrisse al clero... un compito diurno della
contando l'ore dalla detta intersecazione fino al circulo meridiano, che daranno l'arco
. tasso, 13-ii-245: cangiar puote al sol il ratto corso, / e da
epoche genesiache corrisponde alla loro natura e al corso progressivo della creazione. aleardi,
sannazaro, iv-190: tra le infide sorelle al mesto fiume / (ahi fatiche diuturne
da i boschi tramano i semidei / al sacro aspetto e le silvestri dive.
suo dio nato e sepolto. / dinanzi al simulacro accesa face / continua splende.
passione amorosa, è celebrata ed esaltata al di sopra di ogni altra donna.
legato con caten d'argento / condusse al mondo questa bella diva, / per consumar
accorse, / che con le braccia al collo il tenne stretto. p. fortini
strada, quella dello scoraggiamento, pretesto al divagare. -anche di concetti astratti.
fanno che parlare, per lo più tenendosi al lavoro, ma spesso, per volubilità
perché sviata dal suo giusto segno / al corporeo piacer l'alma divaga. cattaneo
, iii-6-475: in poesia e ritornò al medio evo e intese a ritrarre il
presto divagò dal reale, presto precipitò al misticismo e al sentimentalismo, depravazioni dell'
reale, presto precipitò al misticismo e al sentimentalismo, depravazioni dell'intelligenza e dell'
divaga l'anima, invece di guidarla al significato che hai voluto figurare.
voluttà, non potevano più far paura al consiglio segreto. cagna, 1-28:
e secondo [progetto] il messinese indulge al potente suggerimento cinquecentesco pur con divagazioni borromi-
: le ignote confuse giogaie che divallano al mare. tozzi, i-50: la campagna
falde. -per simil. e al figur. nievo, 582: giunto
; incendio, combustione. - anche al figur. simintendi, 2-2-97:
tizzo alto agitando / e furiando, vola al gran delubro / ch'unico avanza della
forza. -per simil. e al figur. trattato delle virtù, 153
bontempelli, 8-66: tutto l'animo al ricordo e al rimorso le tremava,
8-66: tutto l'animo al ricordo e al rimorso le tremava, le sue fibre
acceso il petto, divampando dall'anima al corpo, gli aveva inaridite le viscere.
leopardi, 348: divampò 'l foco al soffio di speranza, / ch'arder le
torino col marito. a quella notizia, al sapersela cotanto vicina, sentì divampare in
cotanto vicina, sentì divampare in fondo al cuore, non diremo l'amore,
momento un fuoco di voci sdegnose divampa al cancello. brancoli, ii-228: un urlìo
urlìo divampò dalla destra spargendosi rapidamente fino al centro ove si spense nell'impartecipazione di
fuoco, alimentare l'incendio. - anche al figur. ariosto, 24-106: veder
raccapriccio / nel pensar / che latente al diaframma / ci ho una fiamma, /
. boccaccio, ii-265: come legno al fuoco mi divampo, / né veggio
vampata, fiammata. -anche al figur. fogazzaro, 7-60: selva
. divampamento, incendio. - anche al figur. tassoni, ii-1-36: l'
delle maggiori corone d'europa si presentino al divano di costantinopoli con le loro lettere credenziali
/ dal suo divano, / c'insacca al circolo / a mano a mano.
di un divanèllo vicino, riprese a lavorare al suo golf. =
che 'l no stro signore al cominciamento fece una grossa matera sanza forma
. ant. far evaporare. - al figur.: far dileguare, annientare.
, allontanarsi, deviare. - anche al figur. beicari, 4-179: duo
questo mondo vene / per morire e andare al sommo bene, / ben che divariate
'l verso, ch'era d'intorno al batista, / papa giovanni ricordava solo.
da barberino, i-53: aiolfo s'inginocchiò al padre: e appena lo conobbe elia
[la lucertola] il nome acconcio al colore, abiendo stellato il corpo di divariate
divaricare, il divaricarsi. - anche al figur. cicognani, 2-63: le
tre volte il corpo insensibile fu portato al macello. e io conoscevo il lettuccio del
per la soverchia copia de'fumi che al cervello n'ascendono, divaricandosi l'unione de'
direzioni opposte; divergente. - anche al figur. petruccelli della gattina, i-31
infermiera... gli ha porti [al chirurgo] scalpelli, lime, bisturi
ci mandò, che facea piena ragione / al grande, ed al minor senza divario
facea piena ragione / al grande, ed al minor senza divario. boccaccio, vii-206
un signiore l'aveva compera, o al porgli pregio perché quello la comperassi.
spesso ho tremato con l'animo davanti al pericolo, senza darlo a divedere.
.: lo conte ioanni da barbiano fa al marchese che tiene ferrara uno grande inganno
corpo, ed ei le luci / chiuse al gran buio ed al perpetuo sonno.
le luci / chiuse al gran buio ed al perpetuo sonno. tasso, 1-10-21:
4. figur. strappare alla vita, al mondo. seneca volgar., 3-402
stella. firenzuola, 878: rivolgi al ciel le sbattute tue ale, / e
all'imperio, e che a lui, al quale era commessa la cura del medesimo
egualmente. tanaglia, 1-405: ogni frutto al gennaio par che sie imbuto / di
, sovvertirsi, disgregarsi. - anche al figur. s. caterina da siena
.. / quando con molte accette al suo gran tronco / stanno i robusti agricoltori
sforzo o del rammarico). -anche al figur. dante, inf.,
abbracciari divellendosi, la donna se ne ritornò al cortile. alfieri, 40: quel
che un grandissimo numero di traviati tornino al suo seno, e a fare che
divellere; l'estirpare. - anche al figur. pietro ispano volgar.
rimosso a forza; scardinato. -anche al figur. cavalca, 19-46:
radici, ma secate con acuta falce al lume de la nova luna. caro,
, 3-790: già dan l'assalto al bianco gregge [dei cigni],
muri divelti, tappezzerie e lavandini pendevano al sole. 2. figur.
amante. gioberti, 1-i-206: attribuisce al suo eroe il desiderio e il proponimento
divelto di sei braccia, / più atto al fresco, e le piante barbare.
son divenuto parpaglione, / che more al foco per sua claritate / e per natura
, informe del campo damasceno, rispetto al più bel corpo che già mai fosse
più bel corpo che già mai fosse al mondo, cioè quel d'adamo che
intenso e così ardente che mi appassionava sino al delirio. tozzi, i-387: ad
, li quali per piena ragione divegnano al comune di firenze. -in frasi
all'oggetto, e perciò dall'oggetto al soggetto, diviene e non ristagna.
quanto se ne potesse promettere, caso che al pericoloso passo de venisse. -divenir
, che un uomo, il quale al secolo ha potuto far dir di sé,
si è. alvaro, 7-188: al giardino zoologico di roma, un'elefantessa
. i giornali hanno tenuto il popolo al corrente di questa faccenda di famiglia degli
ventilando (il fuoco). - anche al figur. tesauro, 3-201: quel
agg. ant. ventilato, agitato al vento. -anche al figur.
. ventilato, agitato al vento. -anche al figur. tesauro, 4-503
povero, bensì tra lor due, aspirando al merito di far l'elemosina; ma
non limitarsi alla sola fisonomia, od al busto, anzi di ritrar tutta la persona
altro quando un sol chiodo li figgeva entrambi al legno infame. essi son volti in
lavoro. tutte l'operazioni particolari conducono al resultato generale: la moltipli- cità e
che forme strettamente affini riescono sommamente diverse al primo aspetto. 3. meccan.
divèrgo, divèrgi; non è usato al pass. rem. e al part.
usato al pass. rem. e al part. pass.). muovere in
divergevano. c'era chi faceva prendere al colloquio un'andatura commossa...
stati sì encomiati, né creduti corrispondenti al testo. foscolo, xiv-336: aspetterò un
e universalità in uno, esse tendono al tipico dei vari modi di commozione.
prima il re... vicino al luogo dove fu tentata la diversione dell'acque
spagnuoli molto eccellentemente hanno fatto conoscer al mondo gli stati dismembrati servir di buonissima occasione
la diversità delle cose che essa vole produrre al mondo. savonarola, iv-i: la
gente saracina, e farà molte diversità al popolo del figliuolo di dio. leggende
avessero a servire per diversivi, diretti al fine di dare sfogo o respiro alle acque
, 28-140: convien che varie cose al mondo sia, / come son varii
casamento, ad un piano superiore, al quale si saliva per una diversa scala
dal re fossero aggranditi i nipoti, al procurare la grandezza del duca di guisa
tanta onestà, avere tanto levata la foggia al cappuccio che n'hanno fatto berretta,
, come le mondane vanno, portano al collo il guinzaglio, con diverse maniere
, con diverse maniere di bestie appiccate al petto. castiglione, 143: se
differente (una via). - anche al figur. maestro alberto, 83:
che come vedevam poc'anzi portarsi i fiumi al mare per diversissime strade, così alla
nature, per diverse sorti, / più al principio loro e men vicine;
interviene talora che si genera figliuolo dissimigliante al padre; ma il parlare diverso da'
pioggia, ecc.). - anche al fìgur. g. villani, 10-92
troni, / da levante a ponente, al cel diverso, / così proprio se
, un mondo nuovo. 12. al plur.: molti, parecchi, vari
tangeli santi, che fanno li canti / al dever- soro / denante '1 fantino,
la perfezione appartiene alla meta, non al viaggio, né al diversorio e all'
alla meta, non al viaggio, né al diversorio e all'ostello, qual si
umor dissecca: / a far corte al baccanale, / su, si corra alla
pisa. -per simil. e al figur. castiglione, 143: noi
; e come la balia toglie il gioiello al bambino, e mostrandoli il cielo dice
, i-502: le precazioni sono ordinate al conseguimento del bene, e le deprecazioni
conseguimento del bene, e le deprecazioni al divertimento del male. -digressione.
. rucellai, 2-8-15-668: per non trascorrere al presente dalla proposizione in che noi ci
, e conviti, dando spesso diletto al popolo napoletano vaghissimo di simili divertimenti.
come farete per dar ragione in questo al padre cristoforo ». -sviare, non
ii-222: svelta di balza alpina / sovr'al suo capo in basso / se rompe
proposizioni, che si renderan più confacevoli al proprio genio, sopra le quali i
tedesco, secretarlo del cardinale de'medici, al re cattolico per divertirlo dallo abboccamento che
tristezza studiando. manzoni, 314: al pensiero, cui l'empia / virtù
ancora. / e poiché fatto ha scuola al diligente / uom della villa, e
quasi sentir dolore, e il bambino venne al mondo senza piangere. il padre pensò
tre o quattro amici li maneggiava dinanzi al figliuol suo di quattro anni, paffuto
m. benedetto taglia- carne vostro, al qual piacque, passando egli a vinegia,
divertisce oltre le solite vie che menavano al granaio del padre di sua famiglia..
paruta, 2-2-85: oltre ciò, al muovere l'armi contra cartaginesi nella spagna
l'armi contra cartaginesi nella spagna e al tenere divertite le loro forze, concorreva
sanguinasse, si rivolse con un'aria stordita al signor diacono, mentre i ragazzi la
ricevano sotto il mantello, la sera, al buio, il prezzo dei loro passatempi
a ora, avesse / a darsi al divettar, o al tener scuola, /
avesse / a darsi al divettar, o al tener scuola, / o a
medie. passaggio dall'allattamento del bambino al seno della madre o della nutrice a una
divezzata dalla birra. giocosa, 158: al piccolo san bernardo vive da trent'anni
/ dall'opre, il collo non indura al giogo. manzoni, fermo e lucia
usano. pirandello, 7-1011: si strinse al seno nòmida, ch'era tornato a
borghini, 6-iv-205: ella l'avea [al servizio di dio] prima dedicato che
poi divezzo con le proprie mani offerto al tempio. g. gozzi, 3-5-428:
cicognani, iii-2-231: era stato prolungato fin al possibile l'allattamento; ma poi era
: gittate giù tarmi, fuggirono diviatamente al castello. meditazioni sulla vita di gesù
, 3-161: dalle lodi e dalle acclamazioni al principe, passarono diviato alle ingiurie e
il dividendo degli operai azionisti fu eguale al « dodici per cento » dei loro
per rapporto all'utile, sia riguardo al capitale. chiamasi anche men propriamente dividendo
coltello. e portato il coltello dinanzi al re, disse: dividete il fanciullo
udivano e intendevano ciò che ser ciappelletto al frate diceva. machiavelli, 1-iii-690:
v'è altrimenti che come il diametro al quadrato che taglia e divide, né
ed apre l'aria che sta di sotto al centro della sua gravità con tutte sue
rei da i giusti: e quei dannati al foco, / questi a la gloria
[cin cinnato] / al campo suo e come si divise / da'
, il signor orazio ed io, al vostro chiamare accorremmo alla zuffa, e vi
? io voglio bene a te e sopratutto al bambino. negri, 2-338: dividendosi
non poteva arrivare. forse c'era al fondo di questa cautela, lontana lontana,
purg., 27-48: poi dentro al foco innanzi mi si mise, / pregando
cominciarono a penetrargli, che per forza al fine gli divisero, e ne fecero tante
ch'io vo'la parte mia insino al finocchio, / se s'avessi a dovider
uomo, metà a dio, metà al diavolo. tecchi, 10-139: le due
discrete e abili e pronte a rispondere al telefono, a « dividere » gli appuntamenti
quest'inerte vita il ciel destina / al giovane signore. monti, v-437: la
seguito fin qui, in cosa estranea al racconto principale. fogazzaro, 7-43:
diverse acque; ed egualmente spremuti e porti al sole in uno medesimo luogo, quello
il pigliare a contradire, sono molto simili al modo che noi usiamo di parlar ordinario
, 3-9: lello e uno che abitava al lotto secondo, lì accanto, buttarono
sposo la figliuola tua, o ferore, al maggior figliuolo di alessandro,..
figliuolo di alessandro,... ed al tuo, o antipatro, sposo la
divise. cicerchia, 1-142: sentendo al cor le dolorose punte, / poco
scura, / e 'l grido sin al ciel l'aria divide, / di sé
spezza, che squarcia. - anche al figur. boccaccio, iv-116: o
presuntuosi e a sé più vivendo che al sommo bene, dividitori di dio, dell'
turba a gesù: maestro, di'al fratello mio, che divida meco la
ecco bel amortarlo / o dive- tarlo al più che si potesse. sercambi, 257
g. ferrari, xxxiv-1087: confiscò al regno le diligenze che moltiplicavano le comunicazioni
loro: « sorgete, gioite; venite al banchetto della vita; e rovesciate coloro
che la prese e che la mise al ballo. rinaldo degli albizzi, i-335:
larve delle zanzare: ma nessuno bada al divieto. -la durata della proibizione
, e di cui la moda, obbedita al solito con furore, proprio in quell'
e spagna) potevano impedire l'elezione al papato di un cardinale a loro non
alle inibizioni del pudore istintivo, o al precetto divino violato col peccato originale.
a messa, o dal giovedì sera al lunedì mattina. fuor di ciò si tenea
, vergine, disse, / questo concorso al fiume? e qual disio / mena
masticar divieto / appoggiò lietamente il corpo al desco. note al malmantile, 9-6:
lietamente il corpo al desco. note al malmantile, 9-6: 'chi avea col
divieto; in onta, in barba al divieto; a dispetto del divieto: senza
spendere, e dispose le guardie intorno al macello e a quelli ch'avessono comperate cose
che discordia è questa? / contro al divieto mio? qual ha timore /
, 5-107: niccolò capponi, assunto al sommo maestrato della repubblica, non rifuggiva
uscire di celato dal palagio, in onta al divieto, per dare un'occhiata ai
genitori. bacchelli, 10-18: si crogiolavano al caldo delle stufe elettriche in barba a
quando cavalleria cinge i codardi / e al valor civiltà mette divieti, / a te
gentil che ardi / ne l'immensa al pensiero epica teti, /.
paese a persone o merci; mettere al bando, esiliare. g. villani
un luogo o una persona: chiudere al traffico (un luogo); mettere
traffico (un luogo); mettere al bando (una persona). fiore
a salvamento, [lot] contrafece al divieto dell'angiolo. foscolo, 1-45
divinale. bianco da siena, no: al sentimento ch'è spirituale / per la
anima] / ed annegata l'ha al divinale, / dove sarà in eterno beata
annunzio, iii-2- 1136: archimede domanda al sole la fiamma distruggi- trice del naviglio
, alle loro facce divinamente inespressive, al loro rituale di colpa. landolfi,
vecchio ed esausto di roma, indifferente al dolore mortale, all'odio mortale,
e queste e coteste cose, se ben al presente noi non sappiamo divinare esito buono
di quelle aurelia si domandava, che al paro col rutilante oro contendeva di pregiata
un cieco che porgesse il viso avido al divinato splendore di argento. 2
. a. verri, i-i77: andò al tempio di apollo per intendere dal sacerdote
di fortuna sentono il bisogno di rivolgersi al cabalista, al divinatore, al mago,
il bisogno di rivolgersi al cabalista, al divinatore, al mago, al taumaturgo.
rivolgersi al cabalista, al divinatore, al mago, al taumaturgo. 2
cabalista, al divinatore, al mago, al taumaturgo. 2. chi è
ne fai tempio [della tua carne] al tuo padre onnipotente, / dal vincer
; imperocché l'anima sozza non sale al regno mondo, e non si congiugne
pratolini, 9-139: si correva al premio arno e fernando ebbe la
, dimenarsi, contorcersi. - anche al figur. andrea da barberino, i-67
che rasentava la parete trotterellando e divincolandosi al fine di riscaldare la microscopica persona,
fa un ramo ancora verde messo vicino al fuoco. comisso, 7-123: due bambinelle
. caro, 5-129: di sotto al cavo / de l'alto avello un
e sette volte / con sette giri al tumulo s'avvolse. / indi, strisciando
con la particella pronom. - anche al figur. caro, 10-839: tra
l'astuto a tempo sì che sopra al capo / gli trapassò divincolando il colpo.
ma felina, tigre che si rivolta al domatore. -scattare, sbrigarsi.
fuori e gli abiti appesi, petto al muro, davano l'idea di gente che
mara- vigliosa dottrina il dottore diviniloquo, al quale egli [il damasceno] attribuisce
l'antica / divinità, propizio sorridea. al varo, 13-110: dopo
divinità. -per simil. e al fìgur. persona o cosa che si
quali ultime divinità mi stanno sempre inchiodate al fianco e mi persuadono, oltre i
dottori di legge e di decretali, al tutto chiari. s. agostino volgar
. divinizzare, tr. innalzare al grado o alla condizione di divinità;
punto presso i veri uomini di lettere al favore e allo studio del loro idioma
unico parto: / divina imago, al tuo divino esempio / eguale. galileo
quale innamorò febo dio della sapienza, al quale se avesse voluto consentire sarebbe stata
però vidi ch'ei riguardo avesse / al divin che n'eterna e che ne
, 13-iv-420: seguiam cristo... al ciel sereno, / chi non è
non so che di divino, ed al suo corpo una forza, una facoltà più
, lo spirito che alita per entro al suo mondo, è dunque la progressiva
[il cielo empireo] è cagione al primo mobile per avere velocissimo movimento;
a gran voce, / e le ginocchia al divin nunzio abbraccia. gelli, 15-i-153
e grandissimo, e dipoi deputate da lui al governo di essi cieli. tasso,
orrori; / s'indorava la notte al divin lume, / che spargea scintillando il
acquista / del perder nostro, al corno tolti i suoni; / che
la poesia ne'suoi principii maravigliosamente serviva al bene della repubblica, inspirando l'amore e
e incitandosi con quegli encomii le persone al culto divino e all'esercizio della fortezza
alle notizie che giungevano di fuori, al vento che soffiava. -che rappresenta la
urna e le divine / sorti su messenia al sol cre- sfonte / dier diritto e
/ nel cospetto del popolo rimettersi / al giudicio divino. b. croce
: novissima verba: ma quando sarà al ricopiare in bella e pulita lettera il
dante, conv., ii-xm-8: al cielo quieto risponde la scienza divina,
. checchi, ii-1033: alzò gli occhi al cielo quella divina creatura, e giunte
, stupidità ed impeto irrazionale che tende al ferino insensato; altri consisteno in certa
, e diventò simile alle bestie e al demonio. * cicognani, 6-16: quando
. intelligenza, 106: airone tornò al tempio molt'umile, / e fecesi
boni antichi, nel tempo che fiorivano al mondo quegli animi gloriosi e veramente divini
. petrarca, 247-12: lingua mortale al suo stato divino / giunger non potè
divine cognizioni della morale filosofia, favellava al suo cuore. carducci, 578: del
socrate, sei un sileno, buffone al di fuori con zampogne con flauti in
chi non crederà assai agevolmente, / s'al canto d'arion venne il delfino /
raccolto; / soave ombra dirieto / rendea al collo e dinanzi alle confine / de
incoronazione, la mattina seguente, e poi al pranzo di corte, fu ludovico xiii
la sua natura e funzione. - anche al figur. g. capponi, 6-132
capitale, si estolle agli occhi del volgo al disopra dei feudatari, i popoli per
universalissima, di cui non appartiene trattare al filosofo naturale, ma al divino;
appartiene trattare al filosofo naturale, ma al divino; l'altra poi è la natura
. vinto, sconfitto. - anche al figur. bracciolini, 2-27-21:
); assisa, livrea. -anche al figur. boccaccio, vii-205: questa
porto, 1-32: scegliendo quelli che sono al proposito, fanno che i cornimi delle
6-21: trasse dal paniere e spiegò al sole una cortigianesca divisa, tra di
voi promossa, e dimanderei per favore al governo di non allontanarmi dalla milizia se
, 1-57: il ragazzo voleva entrare ora al corso per sottufficiale dei carabinieri, e
sentito fatto e provato dalla prima infanzia al cominciare della vecchiaia. barilli, 2-133
si torna a suo conto, cioè al divisamento del mondo. cassiano volgar.
esempli porremo avanti a chi legge, al discreto giudicio suo la cura lasciando in tutto
; stabilire, decidere. -anche al fìgur. pace da certaldo, 17
sciorinato dal loro affanno si aggirava dentro al padiglione. pallavicino, 7-213: vera cosa
ove da te si porgesse vigore e fomentazione al nemico interno. cesarotti, ii-353:
la epitome della inclinazione dello imperio infino al tempo di sisto iiij sopra la
potersi distribuire su molte spalle, fino al punto di renderla leggera e irrilevante.
tragge a qual lido il giovinetto: al fianco / pilade egli ha non divisibil
eravate sugli altipiani e sul piave, al comando di quel vostro bravo generale divisionario
quantità in parti). - anche al figur. malispini, 1-4:
alla divisione degli occhi, da quella al profondo delle nari e quindi all'estremo
forzato a pubblicare le mie osservazioni intorno al vocabolario e alla gran divisione a cui
non è nulla divisione del passato tempo al presente ed a quello che dee venire.
materiale e costante, non è rimasta al misero operaio nessuna attitudine di cui possa
: quella [letteratura] intendo che al di sopra delle divisioni di scuole e di
di scuole e di classi fa specchio al pensiero della nazione. de roberto,
accordo sono gli stessi che prima imprecavano al bizantinismo delle divisioni. moravia, i-135
fu difficile... raccordarsi insieme al cacciare gli aragonesi dal regno di napoli
di napoli; ma altrettanto poi furono facili al discordare tra loro sopra la divisione delle
la divisione del monferrato, essendo consentiti al duca di savoia trino, alba, san
, e molte altre terre più comode al piemonte, e toccando il rimanente agli
a bronte, nel 1860, dal 2 al 5 agosto il popolo si sollevò per
. bandi, 316: mi trovai al pizzo, due giorni dopo che la
bene le cose, si venne a porre al castello delle marcie, luogo centrale,
dovevan più tardi condurre... al divisionismo. = deriv. da
con util governo / le cose singulari al suo costrutto. galigai, 1-9:
l'altra in azzurro; e ponendola al lume della finestra sopra un tavolino coperto di
sia intra li nemici gittata, né al tuo lacerato corpo sia dato 0 fuoco
; distante, lontano. - anche al figur. beroardi, v-267-10: piangiendo
differenti e divisi, vi si erano al principio del rumore fortificati. alfieri,
delle prime poesie era venuta pian piano al viola elegiaco delle più recenti; per
: aspra tiranna, e poco cara / al popol suo, diviso in parti e
già vinto e conquiso / o dentro al petto mio s'alegra e sede, /
disposti in caccia, / ciascuno intento al suo ufficio e 'l suo loco.
a. pucci, ix-391: vennono al tempo poi a un ricco letto;
/ ed e'v'entrò né fe'al dir diviso; / ma quel signor da
e l'altre commodità, che si lasciavano al publico per non diviso.
a forza menò forse un'ora davanti al convito la contessa. zinano, 18-98
. parini, 281: ei sotto al cerchio divisor del mondo / vèr quel terren
onda in due, / imporrà leggi al più gran re degl'indi. bartolini,
espressione. -per simil. e al figur. beccaria, i-105: né
. - anche per simil. e al figur. della porta, 2-162
, queste due metà arrivano ad accostarsi al glande entrando sotto di esso, e
coll'altra che comprende tutto questo corpo al di fuori, serrando e componendo così
son soliti piantare alberi da frutto, al posto di divisori, fra l'una seminagione
degli dèi / e degli uomini vidi al mondo divi, / i'presi esempio de'
la diva fronte / la monda umanità levasti al fonte, / chiamano. monti,
viva, / contraria ho l'arte al disiato effetto. bruno, 3-364: a
eminenze falsatori. monti, 5-12: al calar della diva visione, / ratto
i nostri imperfetti strumenti / per accordarli al tuo divo concerto. -armonioso, melodioso
). petrarca, 204-14: sfòrzatì al cielo, o mio stanco coraggio,
, congregate mille glorie e mille trionfi al nome loro per tutti i secoli fatto
foscolo, xiv-291: non ho più altro al mondo per me se non la casa
3. padrone, tiranno. - anche al figur. michelangelo, i-17: serva
stanza del banco del signor omobono andava divisa al pari di tutti gli altri banchi da
, 9-458: riconosciuta ho la loquela al certo / di quei divoramonti e 'ngoiatori /
; svolgere, aprire. -anche al figur. francesco di vannozzo, 173
/ ha cominzato già divolger carta / al vulgo rio. 2. figur
bartoli, 40-iii-212: quel che nulla valse al marito di lei, che morì idolatro
s'interpreta divoratore di carne; assomigliato al cane, perché il cane è animale divoràbile
natura peccatrice essa non può sussistere davanti al fuoco divorante della maestà di dio,
di dio, come le spine non durano al fuoco materiale. pagano, 1-275:
non so qual divorante ed irritante attrattiva al desiderio, alla colpa, all'uomo amato
digiunare e la pigrizia del gravissimo sonno al monaco. = deriv. da
ambrogiuolo il dì medesimo che legato fu al palo e unto di mèle, con sua
divorò. -recipr. (anche al figur.). tasso, 8-5-336
dato. -per simil. e al figur. inghiottire, far scomparire,
nella cavità; risucchiare. - anche al figur. simintendi, 3-129: divora
, gli agenti atmosferici). -anche al figur.: cancellare, annullare, far
: due mesi di confusione hanno divorato al paese un tempo prezioso e hanno impedito
della polonia, e per aprirsi la strada al dominio d'italia. muratori, 7-i-20
sotto ogni aspetto falsa. perché lasciare al nemico quelle pingui provincie da divorare?
barilli, 2-143: l'austria divorerà belgrado al primo boccone. 6.
se quaggiù malvagità s'avanza, / al fin sua spada i peccator divora.
. oriani, x-5-280: gli si avventò al collo, gli prese il volto con
, i-145: 10 guardo e dico al cavalier del dente, / che avrebbe
vaso / ove il ripone, e al maggior uopo, e serva. viani,
lavoro febrile, quando rimanevi dodici ore al giorno dinanzi alla tua creta, divorato
ingordo, goloso, crapulone. -anche al figur. (con valore iperbolico)
voragine; risucchio, gorgo. - anche al figur. cassiano volgar., xxiii-18
che puote intervenire a uomo, interverrà al tuo popolo israel. gregorio ix volgar.
di scorza; / ma riguardare al troppo stare al sole / che del
scorza; / ma riguardare al troppo stare al sole / che del morbido molto gli
imperatore in italia, si fosse dato luogo al divorzio tanto contrario alle massime della chiesa
, cioè dopo un lungo divorzio, al re che accidentalmente, e per tutt'
spolverini, xxx- 1-113: or ecco al fin da l'odiato esiglio, / dal
ne fu contenta, e dettela per moglie al figliuolo. poliziano, orfeo, 352
divorzio dal senato, e si porta al palazzo delle scienze. -ant.
iddio / non fa divorzio dalla notte al giorno. -fare divorzio con la
il divergere; biforcazione, bivio 'e al figur. 'separazione '(in
plur. m. -i). favorevole al divorzio. bacchetti, 6-299:
iv-202: * divorzista '. persona favorevole al divorzio. (divòto e
popolari, i-476: grazie siano rese ancora al nostro governo, che...
antico aneddoto greco, le muse fecero al filosofo che voleva « divulgarle »,
. con riferimento a un artista o al suo stile: che traduce in forma
eterne del nome loro; così come al presente divulgate per tutto il mondo le
una generale rivoluzione d'idee e prepara al secolo che succede un teatro nuovo.
necropoli di cerveteri; talvolta da mattina al tramonto, percorrendola per lungo e per
sopra tutta la bibia; dato buon principio al dizionario teologico. serdonati, 10-125:
dizionario e ne aveva appoggiato il dorso al listello inferiore della libreria. -figur.
non intende di quel propio di che al presente favelliamo noi. 2
messer domoneddio 1367 nella dizione quinta, al tempo di messer urbano papa quinto,
e in altri stati italiani fino al secolo xviii). -per estens.:
era venuto ricco di tunisi, prestò al re carlo quarantamila doble d'oro.
un cameriere, che dà quattro dobble al giorno. beccaria, i-24: prendendo fra
di venti o trentamila. 2. al plur. denari, quattrini. soldani
lontana dimoranza / doglia m'ha data al cor lunga stagione: / or mi
un cappel di brùcioli alla moda. note al malmantile, 1-198: 'dobrétto *.
per condotto da lungi sette miglia, al modo di quella di roma, acciocché per
ove corre l'acqua che si dà al molino. g. villani, 1-38:
di sezione semicircolare o sagomata, posto al margine inferiore dei tetti per raccogliere le
5-1209: ugo allora si gittò addosso al giogante e ferillo nel ventre di molte
con fianchi quasi verticali che si uniscono al fondo con un profilo semicircolare e in
per farmi visitare e prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto bere, o se
davanti a un piatto colmo di maccheroni al sugo. comisso, 12- 147:
più bella? -per simil. e al figur. cattaneo, iii-2-130: si
con cambio graduale di temperatura. -anche al figur.: il verificarsi continuo di situazioni
dottrina antica e rancia / e dice che al dolore il freno impone / la volontade
di vari, i-iv-1-3: si trova al bagno a san filippo per docciarsi,
sarà sbucato quatto, si sarà aggrappato al marmo sporgente del davanzale, e poi
letter. sottoposto a doccia. -anche al figur.: che ha perso ogni
io me ne sento docciato e infradiciato al punto da rabbrividirne. docciatura,
lo fan l'acute zanne, / che al ventre pe'doccion van delle canne.
e lo lasci a bocca aperta innanzi al vero, a lui estraneo e al quale
innanzi al vero, a lui estraneo e al quale deve per forza piegarsi. negri
che non gli è propizia agli occhi: al punto da obbligarlo a ricorrere alle cure
tiene attraverso concorso per titoli ed esami) al libero esercizio dell'insegnamento in una determinata
323: pur non di manco sta male al pe- destro / a cui doce l'
perché esercitandosi in molti e varii modi al fare conti vengono a svegliarsi e a
amputandi per averli docili e immobili sotto al ferro operatore. verga, 4-219: -non
donnaccia forestiera. pascoli, 724: sempre al buio tu con lui giacesti / rabbrividendo
li imitano e trovano anch'essi penne docili al l'uopo. pea,
timori. -per estens. e al figur. foscolo, gr.,
i montanini zefiri fuggiaschi, / docili al suono, aleggiano più ratti / dalle linfe
la cavalleria dell'esercito sibaritano usava muoversi al suon della sinfonia, a uso di danza
. parini, giorno, ii-161: al solo sposo è dato / nodrir nel
docilissima strada, è il passaggio dal vomàno al tordino. quasimodo, 100: il
100: il vento s'innesta / docile al mio sangue. bonsanti, 2-19:
in cotal guisa l'infelice vita / sospesa al troppo docil tronco stette / fra certa
chioma in trecce sciolta, / molle catena al docile / tuo collo intorno avvolta,
il disgraziatamente celebre ministro, nella relazione al re, allegati anche de'fatti d'
12-20: fra le mani del vasaio al tornio la docilità dell'argilla.
1-29: amano il marito e sottostanno al drudo, che par loro un cilicio;
e il più delle volte si frappongono al suo cammino, si era docilmente calata
a cui veniva sottoposto (in base al diritto pubblico ateniese) il cittadino eletto
requisiti richiesti (e anche i giovani al momento dell'ingresso tra gli efebi,
p. neri, 5: congiuge al profondo studio che ha fatto nella materia
baldini, 3-297: avete mai veduto al cinematografo una di quelle proiezioni documentarie che
accelerato all'aprirsi della gemma fiorifera, al crescere, allo svilupparsi e allo spampanarsi
documentato, che stimate di dover presentare al cardinale consalvi, ma francatemelo per la
odierni autori di storie documentate, ma al gran padre della erudizione e della critica storica
padre della erudizione e della critica storica, al muratori. pirandello, 7-319: autorità
essa si sia non può trovarsi davanti al più grande spettacolo della natura o
. è certo che la fotografia occorse al lamarra pel suo quadretto e fu la documentazione
avieno promesso,... fece fine al detto comune per suoi documenti e cautela
biasimo presso i posteri, un'idea che al tempo stesso segna un'epoca. b
. ojetti, i-205: -rimaneste davanti al canova, nuda così? -la stanza
parlato come di poche scoperte archeologiche, al punto che questo singolare documento ha quasi
ciò come rappresentazione. facciamo l'occhio al delitto e alle catastrofi come se accadessero
un documento razionale e perpetuo che, al pari di un grimaldello, può aprir
adriani, 4-3-5: venuto che fu al dodicesim'anno,... lo rimise
damasco scarlatto, si appressa in grande sussiego al barocco faragginoso orologio, ne apre il
dodicesimi di atomo anche li decimali fino al millesimo. leopardi, v-770: dividendo
quattro pagine). -per simil. e al figur.: a indicare un grado
quali avea due catene d'oro lucente al collo, e l'altro, per dio
medesima autorità che si solevano creare innanzi al dodici. g. m. cecchi
astrologi, zato diede l'insegne dell'esercito al capitano. g. m.
. 7. neol. vincita al concorso dei pronostici abbinato alle gare del
ed alli gentiluomini, e la demo al popolo: instituimo bellissimi ordini di magistrati.
in una progressione, il posto corrispondente al numero dodicimila. dodicina, sf
del cielo che si muovono circularmente intorno al perno del cielo, l'una più
esatti, vincendo uno dei premi (al concorso dei pronostici calcistici o ippici).
ore del dì et un dodrante, al medesimo numero della notte. =
, e sua moglie andava a piantar al limite della vigna le cannucce colle immagini
altro girone. buti, 2-291: al tempo dell'autore, occorse, secondo che
di tavole. -anche con riferimento al fasciame delle navi. d'annunzio
. g. villani, 7-109: al tempo del detto papa onorio de'savelli
3-189: le maschere sono fermate intorno al collo delle figure, da una balza
doghe e fasce di marmo avoriato intorno al roseo-grigio brecciato del vascone. -arald.
. locuz. dare a rimettere le doghe al cervello: perdere la testa.
che ha dato a rimettere le doghe al suo cervello... il suo signor
dogale, agg. che si riferisce al doge (di venezia); proprio
veneziani che accompagnavano il doge nell'ingresso al maggior consiglio). giannotti, 2-2-67
i due censori (de'quali diremo al suo luogo); tutti, eccetto i
, anche fu scritto per gli otto al detto francesco che da genova ne mandasse
mare e ci accompagna fino a napoli, al primo sole, così chiaro, così
quella, è dato per li detti al mercatante un magazzino, nel quale esso
vedi in banchi, alla dogana, al porto. g. c. croce,
. gemelli careri, 2-i-369: appresso al ponte si vede la dogana, edificata
, anche fu scritto per gli otto al detto francesco, che da genova ne mandasse
, faccendosi poi del lor diritto pagare al mercatante, o per tutta o per
conc., iii-256: l'incentivo al contrabbando è minore; quindi minore la
altra passion ti tocca! / cercati al collo, e troverai la soga / che
là in più file disposte a semicerchio intorno al seg giolone del doge e
quel ragazzo, ch'è un narciso al fonte, / era l'onor di questo
e feciono popolo, e chiamarono dogio al modo de'veneziani uno simone boccanera de'
, / che dalla scala è sceso alquanto al chino. d. acciainoli,
antico bucentauro / l'anel d'oro dava al mar, / e vedeasi, al
al mar, / e vedeasi, al fiato amico / de la grande sposa cerula
vi-201: il signore levò gli ornamenti al convento de'rei e distrussegli insino alla
di dogesca dignità. -sottomesso al potere del doge (o, per estens
catalani il duca ci potrebbe sottomettere; al quale così dubbioso pericolo al tutto ci conviene
sottomettere; al quale così dubbioso pericolo al tutto ci conviene rimediare: e questo
può essere più ottimo, che tornare al vivere dogesco. doghettato, agg.
vene. -per simil. e al figur petrarca, iv-2-129: chi de'
splendore in oscure tenebre, fa fede al mondo della sua doglia. menzini,
, 32-11: colei / che fu bisava al cantor che per doglia / del fallo
5. locuz. -venire a punto al bagno per la doglia: giungere proprio
bagno per la doglia: giungere proprio al momento giusto per avere cattive notizie.
figlio, / tu vieni a punto al bagno per le doglie: / saper vuoi
l'impresario] darà un ordine espresso al poeta e al compositor della musica di
darà un ordine espresso al poeta e al compositor della musica di guastare il dramma
molti, e inoltrandone le doglianze sino al papa. manzoni, 1000: gli
e bionda testa, come di colore atto al pianto e alle doglianze, volendo il
, 7-10 (2087): giunto curzio al fin della sua dogliente canzone, disse
panni che pareano tinti in loto, dinanzi al podestà, con la doglienza che ciascuno
cagione de'miei pianti e sospiri e dell'al tre amorose pene. guicciardini, iii-53
all'obbligazione di confessare le nostre colpe al sacerdote. forteguerri, 18-12: di
sostegno. nomi, 11-3: dentro al dolio / diogene albergava. 4
. -raro. contrariato. - anche al figur. foscolo, gr.,
cupo, / e che pareva che abbaiasse al lupo. negri, 2-694: s'
di violoncelli. valeri, 1-106: al cielo si protende / l'ombra dogliosa
caro, i-351: quasi infuriata d'intorno al lago aggirandosi, a guisa di vedova
., 88-17: come la lingua va al doglioso dente, / il cavalier co'
, i-87: per il cattolico che resti al di qua del dissidio tra fede e
sia in rapporto alla verità razionale e al pensiero filosofico. giannone, 1-v-465:
oppressura del principio di autorità dogmatico congiunto al feudale e dinastico. b. croce
. piovene, 5-94: se voltaire tornasse al mondo, le sue ironie sarebbero dedicate
viani, 14-70: ci siamo seduti al tavolo che sapeva di resina e, dopo
kantiana e postkantiana, atteggiamento (opposto al criticismo), che tenta l'esplorazione
. -nelphegelismo: punto di vista opposto al punto di vista dialettico, che porta
suo partito e si collochi necessariamente o al dogmatismo o al pirronismo. de sanctis,
si collochi necessariamente o al dogmatismo o al pirronismo. de sanctis, lett.
indiscuti bili. - anche al figur. garzoni, 1-90:
e religioso). -per estens. e al figur.: parlare in modo dogmatico
orlando e il piovano s'era impancato vicino al focolare a dogmatizzar di morale. periodici
, statura piccola: nel rimanente simile al dogo. = adattamento dell'ingl
garzoni, 1-750: le cose pertinenti al lignaiuolo sono la cetta, il cettolino
d'un'acqua dolcissima e molto grata al gusto. tassoni, ix-407: niun
tenete, ché, bel frate, al mondo, già è noiozo a chi ben
sensi. -in partic.: gradevole al gusto, buono a mangiarsi, ad assaporarsi
si acquista con sudore, pare dolce al lavoratore. tasso, n-ii-346: i vini
(un albero). - anche al figur. dante, inf.,
li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico. nannini [olao magno]
; ma è schietta e dolce conforme al genio e qualità del popolo. giordani,
g. villani, 5-29: scesono al piano e al paese d'india ch'
villani, 5-29: scesono al piano e al paese d'india ch'era fruttifero e
aspetto / del mezzo, puro insino al primo giro, / alli occhi miei ricominciò
, se ben grava in prima, / al fin al fin le sarà caro e
ben grava in prima, / al fin al fin le sarà caro e dolce /
privato dolce, infin ch'io tomi / al fatai parlamento. c. e.
eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena quella cifra che il
parole, alfine deliberò... esser al suo amore benigna. tasso, 4-26
la fioritura del gusto provenzaleggiante (rispetto al quale appunto si propone come « nuovo »
cavalcanti... ma ben presto al nome di guido cavalcanti si accompagnò quello di
dante, inf., 5-118: al tempo de'dolci sospiri, / a che
danno e scorno / dell'umana progenie al dolce raggio / delle pupille vostre il ferro
fu dato. pascoli, 545: pregava al mio guanciale, co'suoi lenti /
dolci parole dette per gli assenti / al buon gesù, dette per me:
e dolce spira. marino, 5-14: al garzon s'accosta e sì lo scote
/ deh, volgi i pietosi occhi al nostro essilio, / mostrandoci, maria dolce
braccio. caro, 5-126: di sotto al cavo / de l'alto avello un
e sette volte / con sette giri al tumulo s'avvolse. / indi, strisciando
ebbe raso, / perché la barba al petto gli dirocca, / e menò
di troppi muscoli, e quei pochi che al proposito farai dimostrare, falli dolci,
materiale). -legno dolce: tenero al taglio (e poco calorifico).
animali e vegetali, e in partic. al sangue: che non contiene, o
certo vigore nel suono e senza andare al di là del mezzo forte.
, 3-218: fedele anche in ciò al suo buongusto, e pari all'autore di
drammucolo ai nostri danni porge esso medesimo al male l'impiastro. -andare dolce dolce
-dare la mano dolce: allentare le briglie al cavallo. -al figur.: concedere
(un cibo). note al malmantile, 2-76: una vivanda poco salata
, 4-2 (401): donna zucca al vento, la quale era anzi che
io tenni duro / e mostrai il viso al mio dolcione che / gli pareva un
dall'agg. lat. dulcis * dolce al gusto '(in opposizione ad amarus
ingredienti dolci, e cotto di solito al forno, in forme grandi (torte
-anche, genericamente (per lo più al plur.): caramelle, confetti,
, di molto cioccolatte, dolci squisiti al palato e grevi allo stomaco, ma che
cfr. dolce1), specie al plur. dulcia 'i dolci '.
dolcezza. -per lo più al figur.: l'essere dolce, gradito
, o mamma, e in fondo al cuore / rintronar dolcemente odo gli spari
si muore / la sua stringendo fanciullezza al petto, / come i candidi suoi
corte. firenzuola, 328: venere al suono d'un soave conserto dolcemente ballò.
i buoni ingegni, nati, quanto al fior della lingua, in non buona parte
,... / dolcemente appressando al volto afflitto. verga, 4-56: bianca
segreto che per invidia tardasse la fortuna al fratello, che minor d'età,
vilucchio] s'attorciglia / sul gambo al nostro arbusto. leopardi, 16-7:
il capo nella cassa / si culla al suono delle sue campane. barilli, 2-43
dolcemente il nostro battello si porta in mezzo al fiume. de pisis, 50:
. -in partic.: riferito al pianto quando è sommesso e composto.
che per gli patti della pace doveano al presente dare a m. luchino trentamila fiorini
succosa; l'uva, adatta anche al consumo diretto, viene usata soprattutto per
e * barolato 'dicesi a seconda che al mosto del * dolcetto 'si
verso torinese, se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa, se è fatto
, diletto, gioia. -più spesso al plur. guittone, i-23-19: non
6. persona amata, prediletta (spesso al vocativo). leggenda aurea volgar.
che dà per gli occhi una dolcezza al core, / che 'ntender no la può
, 141-6: così sempre io corro al fatai mio sole / degli occhi onde
/ non ha ricorso alla sorella o al padre, / ma a lei ritorna,
disse: « ero arrivato, come al solito, sotto i portici, verso le
dolce e di amaro (e, al figur., di piacere e di dolore
delle digressioni mitologiche: rimarrà in fondo al cratere sbocconcellato un liquido viscoso e dolciastro
leggitori, com'ella dà del signor al marito, e dol- ciatamente lo chiama
beozie rive, / traesse i sassi al celebre lavoro. = composizione dotta sul
soverchi del corpo, ed il sangue toma al suo stato. 3. ammorbidire
alquanto dolce, di sapore che tende al dolce. soderini, i-463: che
soderini, i-463: che tutte sieno dolcigne al sapore, dan segnale espresso di stagionata
sposa che dopo molti anni ritrova in fondo al suo cassone di nozze un confetto dimenticato
siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'è pura luce: / luce
/ siccome arida fronda, o paglia al vento; / a cui staman fu chiara
, che tu possa avere conoscenza incontro al mio creatore. -affabilità, amabilità
. che porta dolci pomi. - al figur.: che ha graziose mammelle.
i cavi spechi, / che quindi al tempo poi più dolce mele / premendo riporrai
scandolo), se ne 'mpieva sino al gargatto. 2. figur.
a la lunga. beicari, 4-186: al mio giu- dicio mai non fu incredibile
stucchevole). - per lo più al plur.: paste dolci (e,
: già non posso vedere creatura, / al creatore grida tutta mente; / cielo
ch'i'mi discosti un passo: / al ballo, al campo, in chiesa
discosti un passo: / al ballo, al campo, in chiesa e 'n ugni
cioè nelle quali il termometro stette sopr'al grado 6. d'annunzio, iv-2-1274
nelle tamerici. govoni, 69 7: al far dolco, / [l'omarino]
landolfì, 8-192: l'aria era al dolco. 2. figur. morbido
sventurato giovane la cui morte è apposta al mio marito; la qual morte io
e dolenti / altamente riposte in mezzo al petto. metastasio, i-55: 1
lettere segrete narravano al montemar i dolenti fatti di napoli;
e dolenti, / o insegna a sofferire al corpo mio. n. franco,
4. che è in preda al dolore dell'animo; addolorato, afflitto
, 3-42: oi quant'è dura pena al cor dolenti / stare tacenti -e non
1-843: deh! voi pietosi; o al mio presagio fero / crediate; o
le aveva fatto visita. -destinato al dolore. marcheselli, iii-189: fatale
, 333-1: ite, rime dolenti, al duro sasso, / che 'l mio
* dolenti note ', / tornando al pentolin con tal tenore / che 'n pochi
allegramente. pananti, i-60: volto al guardian del carcere dolente, / dissi.
della stagione. matraini, ix-516: al balcon sovrano egra e dolente / col
d'immenso inusitato gelo / stava latona al suo bel sole assente. caporali,
inducendomi ancora la paura del nigromante, al qual forse messer ansaldo, se tu il
in preda all'angoscia (o anche al rammarico, al dispiacere). n
angoscia (o anche al rammarico, al dispiacere). n. quirini,
d'annunzio, i-616: nessun dolente al mondo / da noi fu consolato.
asciutto. pulci, 17-87: orlando al re parlò discretamente: / sappi ch'
destro sole / de la mia donna, al mio destr'occhio venne / il mal
'l nostro sole, / anzi è salito al cielo, et ivi splende; /
altre persone, che vennero con lei al monimento di lazzaro, sì si dolvé
, 6-74: non sai com'egli al tuo doler si dogli, / come compianga
tuo doler si dogli, / come compianga al pianto, alle querele? fed.
, / da un avel gli occhi al ciel lucente gira / e in quel diffuso
intorno intorno / gir l'aure insino al giorno? / fur segni forse de la
dante, purg., 7-126: anche al nasuto vanno mie parole / non men
calonaco, che s'era ito a dolere al cardinale, e che avea così bene
, all'aperto / colore degli anni, al sollievo / del fiume, in eterno
ne dolga. 6. partecipare al dolore altrui (o a un dolore
g. c. croce, 64: al buon confortatore non duole il capo.
presuntuoso ne'tuoi andari, et attienti al proverbio, il quale dice: non motteggiar
, della famiglia leguminose papiglionate, simili al fagiolo, da cui si distinguono per
anat. anormale lunghezza dell'avambraccio rispetto al braccio. = voce dotta, comp
acque meteoriche sui calcari superficiali o anche al cedimento della volta di cavità sotterranee;
con pelliccia. gli ungheresi, venendo al servizio di luigi xiv, portarono in
, dal dolmen della fontaine- bouillante al sasso forato di morsain, dalla rupe druidica
, dalla rupe druidica di ostel al mastio di coucy. alvaro, 8-132:
: non vedeva altra luce che ricorrere al raguseo, ma gli ripugnava, perché
, ma gli ripugnava, perché ricorrere al raguseo era come riconoscersi in dolo,
che il de saussure nel 1792 diede al minerale per onorare il celebre naturalista déodat
quello / che s'apre in mezzo al campo di granturco / col suo tetto di
negri, 2-586: si mise sull'istante al lavoro, prestandosi alle più modeste faccende
de le mense, / muta la noia al fianco tuo s'assise, / non
donde mai non torna / l'anima al basso, a dolorar la vita.
. intelligenza, 19: diaspide quart'è al mio parimento, /...
beni veniva riposto nella assenza del dolore quanto al corpo, e quanto all'animo in
accenti apprese / de le regali vergini al dolore, / o ne'tragici affanni /
varano, 131: così, quando al gran figlio i rai sereni / morte oscurò
che nel mio dolore / sete contro al dovere sempre sì accorte; 1.
ornai non vale, / donna, al mio cor che si consuma e tace.
vivere umano. -per lo più al plur. avversità, sventura, disgrazia
serio, con quella forma di partecipazione al dolore degli altri per cui i ragazzi
nostro dolor. negletta prole / nascemmo al pianto e la ragione in grembo /
immaginati; / e dico, gran dolore al cuore avendo. passavanti, 58
perdita di questo figliuolo fu dolore inistimabile al padre e alla madre; eziandio fu dolore
che 'l conoscevano e a'vicini, al maestro suo, agli scolari. caro
discorrere di molte cose, facendo capo al suo vecchio dolore: adua. vi s'
, temperare il dolore; avere schermo al dolore: cercare, trovare sollievo alla
, 131: il tempo vola come al vento polvere; / passano i punti,
misero! però che iddio aggiunse dolore al mio dolore; io mi affaticai col mio
morte prima, / ch'altro dolor al mio dolor aggiunga. -avere,
10-34: del detto accordo da'pisani al bavaro s'ebbe grande dolore per gli
, 1-71: poi che gran pezzo al caso intervenuto / ebbe pensato invano,
una mano, se la guardò poi al chiarore della luna. non c'era sangue
, 5-422: ma egli rise lungamente al ricordo. egli aveva spiato quell'organismo
ci teneva. -darsi, abbandonarsi al dolore: cedere alla veemenza dell'afflizione
promesso or'ora. -fare posso al dolore: assuefarvisi. bartolini, 17-66
: assuefarvisi. bartolini, 17-66: al dolore ho l'osso fatto / finalmente!
ho dei do- loretti alle spalle e al collo che si fanno maggiormente sentire nello
praga, 2-180: stamane io aveva gridato al mio cervello: / si chiudano le
, 302: la vita lasciva causa al corpo doglie, e ogni diletto suo è
amor, che mi donò favilla / accesa al cor, m'ha sì spento ogni
, e confessòe ogni cosa per ordine al prete suo. -relig. madre
che, vestita di nero, tendeva al cielo e ai fedeli la mano con
. verga, ii-49: in mezzo al crocchio allegro e civettuolo delle altre ragazze
, / avean fatto sembiante il loco al loco / ove si piange con eterni
rovesciò l'acqua sulla prima verga più prossima al casello. saba, 81: che
michelangelo, i-44: dal dolce pianto al doloroso riso i... i
lugubre, ferale (con particolare riferimento al pensiero della morte e alla caducità delle
il diluvio. 8. destinato al supplizio (un luogo: spesso con
., 5-16: o tu che vieni al doloroso ospizio, /...
tu sarai rapito, / e meneratti al doloroso letto. caro, 12-i-85:
finché 10 venga a strapparla da luoghi al suo cuore così dolorosi e funesti.
: quella percorsa da gesù per salire al calvario. p. della valle,
dolci pensier, quanto disio / menò costoro al doloroso passo! idem, inf.
son pur già condotte / per lo tributo al tempio. campanella, i-84: la
, miseri e gottosi; / e mentre al mondo vivon, son chiamati / cattivi
fu macometto, / che profeta s'infinse al male acquisto. boccaccio, dee.
, 6-105: per la tempesta trasportato al lido di sicilia e alla grotta di polifemo
del fatto, esse sono da settantanni al servizio della famiglia. piovene, 5-294:
la morte di druso riuscita franca e al pubblico non doluta, come fiera insanguinata
seco. leopardi, ii-586: i moderni al contrario sono così domabili, che certo
il ciel concesse / domabile midollo entro al cerèbro, / sì che breve lavor basta
vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al coro delle domande d'un maestro.
questo. guicciardini, i-93: oltre al favore immoderato prestato da alcuni de'suoi
inviolabile e severo / il decreto de'cieli al bel desio? loredano, 1-30:
andai per presentare domanda di essere ammesso al concorso. mi risposero: badi,
e dell'offerta: principio in base al quale il prezzo di un bene cresce
accessoria: nella, i-152: canzon dì al mio signor: -chi per te giace
parere grande per dignità? sottomettera'ti al datore, e quando per onore disideri
faresti oltraggio / di non far grazia al meo domandaménto. cappellano volgar.,
da valente fatto, può serrare la via al dimando di più valente. giov.
iv-518: stando cheto, e non dando al domandante alcuna risposta, l'angiolo gli
dee., 1-5 (100): al re domandante, baldanzosamente verso lui rivolta
: la domanda accessoria può essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale
scrive alle donne? -potete fare domandina al direttore. - faccio conto di andarmene.
domandar qua e là cosa sia accaduto al mio padrone? carducci, iii-23-
domandò se i padri avean nemici. al che subito il ricci, che affatto
rarissime volte o quasi mai non domanderà al signore cosa alcuna per se stesso.
nuovo. il duca cesarmi sforza, al quale avevo domandato settecento scudi, che
offrire trecento. serao, i-13: al cimitero, in quel giorno consacrato ai
gliuol farmi marito, / ch'unico al mondo avea, nomato ar- bante,
domanda, ma molte fiate / liberamente al dimandar precorre. s. degli arienti,
3-67: oh, nulla è simile al cuore perduto come il sole che vuole entrare
appresso, vedrai il paese, in quanto al terreno, tanto vago e piacevole
, cioè quello de l'umana vita al quale l'uomo è ordinato in quanto elli
tuo: se tu deliberi / dar donna al tuo figliuol -di che dimandi? /
petrarca, 237-39: sovra dure onde, al lume de la luna, / canzon
punto esclamativo anche punto ammirativo; e al punto interrogativo danno per sinonimo il punto
questo si dimostra per sei cose spettanti al domandato. baldi, 1-411: un cavallo
, 1-411: un cavallo domestico domandò al selvatico della strada; e trovandosi mal
difenda? boccaccio, i-33: poi che al mio consiglio non ti vuoi attenere,
12-611: non avendo potuto rimandarlo salvo al padre, non poteva mancar al desiderio
rimandarlo salvo al padre, non poteva mancar al desiderio paterno de la vendetta dimandata da
traeva la somma domandata e la consegnava al postulante. 4. chiamato,
33: [l'isola] vallona, al tempo de'romani apollonia dimandata. grazzini
dotto, a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando come a figliuolo. capellano
da vaiente fatto, può serrare la via al tarmi e vigilar, mostrando /
t'esalto; / oggi negar disdice al tuo dimando / grazia veruna; accenna
: po'tornar a casa e dir al cuoco: -to'queste cose e acconcia per
queste rive. manzoni, 310: domani al destarvi, tornando infelici, / saprete
/ ornare ella si appresta / dimani, al dì di festa, il petto e
altra vendendo, appena s'avvidero che quasi al niente venuti furono. storia dei santi
lamentazioni de la reina, andava dietro al viver suo consueto, ed oggi con
ediz. 1827 (175): al domani gertrude si svegliò colla immaginazione dell'
la era più rifinita che mai, e al giorno seguente peggiorò ancora, e poi
: il fanciullo, il domani, era al lavoro; / verso sera il lavoro
né speranza alcun riposo / posson prestare al mio crudel dolore: / così m'affligge
quei duo cavallier pien de ardimento / al re s'appresentamo una dimane i sopra
dottori, 1-68: anch'io lascio al fin la scena vota, / e ripigliati
pascoli, 978: né pensare al dimani: esso, ci pensi. /
203: quando la lasciai, al portoncino della sua abitazione in brook
abitazione in brook street, risposi al suo sorridente e fiducioso: « a domani
fiducioso e sorridente. -dall'oggi al domani; di qui a domani: in
consigliere nazionale, che, dall'oggi al domani, s'era fatta a roma
1-iii-649: la incoronazione si è differita al domani ad otto dì. della casa,
doman l'altro; io la metterò al corrente della situazione. -domani mattina:
o selvatiche); render trattabile, atto al lavoro, a farsi cavalcare (muli
non facea mai spina, / né anco al giogo si domava il toro. pulci
1153: prese il cavallo nella mandra al laccio, / frenò, sellò:
è domare, / che la morte al core ho ministrata. simintendi, 1-214:
394: morto federigo, restava solo al papa a domare la contumacia de'romani
argine continuato... serve di'freno al fiume per domare tanto più i gonfiamenti
barilli, 2-250: almeno due volte al giorno strepito di fanfare e di carri
consiglia alla mendicità, alla prostituzione, al delitto. baldini, 5-194: la sua
or baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai saltano in groppa. pascoli
bianco dell'occhio, come di bestie accapate al giogo. 2. figur
. campanella, i-235: mi consacro al pio celeste nume, / cui son mie
terre. trattato d'amore, 50-4: al re giuba pur andar volìa / veggendo
aria domata / osa portar novelle genti al polo. monti, x-3-274: l'igneo
/ e già domato ed utile / al domator servire. -assuefatto, abituato
i-158: niuno animale è più superbo al suo signore che lo cavallo; onde debitamente
una domatrice, e che avesse il serraglio al chili. pirandello, 5-268: in
e di nettuno il figlio, / contro al ferro fatato e contro al foco.
/ contro al ferro fatato e contro al foco. tasso, 17-31: evvi orindo
e di lontano / le sue merlate al ciel torri sospinge / la domatrice di
dell'uomo, se sono più facili al cambiamento, sono anche più capaci di
ardente zelo / d'alzar la gloria al cielo / del prencipe oloferne, anzi
venir, senza tremore, innanzi / al glorioso domator di troia, / innanzi
glorioso domator di troia, / innanzi al re dei re sublime? carducci, ii-1-261
, / e già domato ed utile / al domator servire. carducci, 1047:
(75): stasera, o domattina al più tardi, mi rivedrete. nievo
dopo; né quel primo addio fu al tutto privo d'un ombra di melanconia.
boine, ii-120: corse il domattina al villaggio; non chiese, salì al
al villaggio; non chiese, salì al cimitero ed era già chiuso. =
(che presso i popoli cristiani è consacrato al culto di dio e in cui è
novellino, 6 (174): al tempo di federigo imperadore, era un fabbro
22-2): a la domane, al parer del giorno / venente, che domenica
per molti rigagnoli / della città, com'al presente scrivo. l. frescobaldi,
tu sei nato di domenica, sei fortunato al gioco e in amore.
già da tertulliano e introdotto da costantino al posto di sólis diès, calco del gr
v-2-196: profittai della vacanza domenicale concessa al giardiniere, corruppi cice infermiere e carceriere
dell'una / lo riportò d'un tratto al suo guanciale. cassola, 4-165:
unità overo numero 1, quale comincia al primo di gennaro, sì come l'aureo
muti / per il noto viale / al convegno dell'ultima tristezza. c.
lati, è quella di non voler mostrare al pubblico altro che la parte scelta di
e per dirle che ritornerò in avvenire al domenicale. cicognani, 1-13: tutore celebre
proprio del padrone, che si riferisce al padrone. ottimo, i-545: l'
: lungo tempo i soli vescovi parlarono al publico, onde tanto commosse e allettò
propagò la predicazione, e ne restò al primo il titolo de'predicatori. foscolo,
bandello, 4-20 (ii-761): al marito si sforzava persuadere che il bene
spezie d'animali, spaventati e ridotti al fu. dimesticamente in compagnia de'fuggiti omini
: parlando con esso lui uno cardinale al quale avea appalesato così dimesticamente questo suo
pompa, la quale riserbavano con più agio al suo tempo. 5.
leprotto / laggiù nel me'bacìo presso al pantano; / e s'è di
tal dimesticato, / ch'e'diàce sempre al mè giordano allato. 2
rendersi amico o alleato; rendere docile al proprio volere (una persona);
-ridurre in servitù. - anche al figur. petrarca, i-4-5: poscia
gl'inferiori. imbriani, 2-136: dà al ren- nenpfenning lo incarico di domesticarsi col
cura. carducci, iii-6-3: che al leopardi, dimesticatosi co'greci quasi con
farsi ardito, disinvolto. — anche al figur. machiavelli, 698: tu
di sorte, che pure che abbia al volto la maschera dell'utile e dell'interesse
che come un delizioso cagnolino faceva vezzi al suo signore. gemetti careri, 1-iii-181
-anche: educato al bene (l'animo umano).
confidenza con una persona. -più spesso al figur.: che ha familiarità (
molto scura e tenebrosa, e ancora al dì d'oggi non è troppo dimesticata.
: in lugano, dal settembre 1859 al maggio 1860, alberto ebbe la consolazione
2-744: solea / andromaca infelice al suo buon tempo / gir a'suoceri
soletta, e seco / per domestica gioia al suo grand'avo / il pargoletto astianatte
si potesse riunire l'illuminamento della casa al riscaldamento delle stanze. manzoni, pr.
donne. soffici, i-24: tenne discorso al mio futuro padre della sorella del suo
particolari negozi de'cittadini, giusto fosse al maggior segno, pure negli affari pubblici
domestico: la casa stessa e, al figur., la cerchia familiare.
la vista miope... nulla vede al di là delle domestiche pareti, nulla
di là delle domestiche pareti, nulla al di là dei congiunti di terzo grado.
: protettori della casa. — anche al figur. speroni, 67: li
prender ogni giorno più sicurtade, sì che al quindecimo giorno ella sia quasi nel tutto
avverb. alberti, 154: torniamo al proposito nostro, del quale ragioneremo quanto
(femm. -a). servitore addetto al servizio di casa; cameriere, donna
-sm. ant. soldato addetto al servizio personale di un ufficiale; attendente
cantini, 1-24-301: dal generale fino al maggiore in- clusivamente, vuole [s
è riserbata a quel soldato che è addetto al servizio di un uffiziale, sebbene anche
sangue umano e dimestico ten voi, tegniavi al meno timore e amore de
ant. concittadino, compatriota. -anche al figur. guittone, i-14-117: o
offendei omo a omo, e spesialmente al dimestico suo! ariosto, 28-88: di
alvaro, 10-34: la scalinata al mattino è domestica, come ima chiesa che
usato d'avere, e molto dimestica al vento, disse. petrarca, 328-6
che con più semplice e dimestico modo portano al di fuori la vaghezza de suoi pensieri
, 3-78: il popolo lieve e dimestico al giogo, dimenticata l'antica franchigia,
e ricovero e da cui è addestrato al lavoro, fornendogli aiuto, cibo e
uno studio generale, per venir poi al particolare di quello di cui si ricerca
, 249: lo sparviere domestico consegna al padrone la preda, che fa alla campagna
legatolo con filo, si debbe corredare al modo predetto: e quando pare che sia
taglisi lo stipite ovver pedale di sopra al bucciuolo, imperciocché la sommità ovvero vetta
vidi un'altra / più dimestica assai al parer mio. tavola ritonda, 1-213:
potevano, sed e'piaceva loro, andare al palagio del signore della contrada. boccaccio
là infin dove la mano si congiunge al braccio nella parte silvestre; e nella
che è proprio, che si riferisce al domicilio. -visita domiciliare: quella fatta
domiciliare: quella fatta da pubblici ufficiali al domicilio di qualcuno per controllo o per
foscolo, xviii-201: tutte le leggi anteriori al 1796, e il recente decreto della
un villaggio per domiciliare il contadino vicino al suo campo. -intr. ant
che è proprio, che si riferisce al domicilio. papi, 1-1-122: rivocossi
3. nel diritto canonico, relativo al domicilio in una determinata diocesi.
e domiciliato da quindici col figlio vostro al franchino? -figur. di un
3. cambiale domiciliata: che va pagata al domicilio di un terzo, cioè di
cambiale, per cui essa va pagata al domicilio di un terzo, cioè di un
gli ambasciatori] si tornarono e portarono al loro domicilio male novelle come egli avevano
a gomiti e a giravolte, saliva al terribile domicilio, si spiegava davanti a chi
affittare. -per simil. e al figur. gravina, 246: solo
nel mezzo del foro, quasi centro al circolo, starà l'edificio quadrangolo che
concorrenti dovranno aver rimessi 1 loro scritti al segretario delle corrispondenze dell'accademia dentro il
, la gente più affaccendata in mezzo al via vai degli * omnibus ', delle
territoriale (in genere, il comune) al quale spetta l'obbligo di prestare assistenza
pattuito include le spese di trasporto fino al domicilio dell'acquirente. -industria o lavoro
dominante, in virtù del contrasto, al cessar del rumore. -sm. chi
tiranno, l'oppressore). — al plur. anche: i regnanti.
2. per estens. e al figur. che predomina, che prevale
belle, / tacita s'apre la memoria al core / e la speranza. viani
-per simil.: con riferimento al tema fonda- mentale e ispiratore di un
. savinio, 200: quando arrivò al fortissimo do bemol che ritarda sul si bemol
è un certo tratto del lungocanale intorno al cristianborg, al castello; ove la