, / rimarrà dentro per dar moto al seme. carducci, 739: e
cadesse per terra le dava un tuffo al cuore perché s'illudeva d'andar via,
; procreare, generare. - anche al figur. fra giordano, 3-46:
. anguillara, 2-79: allor fu al terren libio il vigor tolto, / che
opere, ove il vinci, se crediamo al vasari, spesso dava parole. rajberti
. gli alberi e gli orti intorno al paese non ne avevano dati. levi,
panca. leopardi, 20-96: se al ciel, s'ai verdi margini, /
da un lato della tavola, ora, al vecchio, dava un'impressione dolorosa.
a tali pitture fu dato di bianco intorno al cominciare di questo secolo, perché rendevan
: fu data l'acqua alle mani al duca di baviera e a balante. cantini
, 1-2-84: questo metodo di dare al vino il cotto nelle tina si propone per
che stia allegra. tasso, 9-14: al re dà l'alto avviso / del
. alfieri, i-150: avendo messo al pulito (senza forbirmene) il primo atto
) il primo atto, lo mandai al benigno padre paciaudi, perch'egli me lo
cose e non concesse, / rispose al granchio il conte lecca- fondi, /
beltà, par che si stime / al nostro tempo ritrovarsi in rade. castiglione,
più si desse alla sua prudenza che al valor di lui. g. bentivoglio,
di prima. daranno titolo d'oppressione al castigo, di tirannide alla severità,
572: la nota ugo gli diè [al sonetto] de'rusi- gnoli /
il sorso / che voi mi deste, al guado / della fiumana bella, vi
un personaggio teatrale). - anche al figur. alfieri, i-41: nelle
mi toccò di andare per la prima volta al teatro di carignano, dove si davano
accusa, alla podestà... incontro al detto messer corso. boccaccio, dee
contro agli usurpatori, male si danno contro al proprietario. -presentare in giudizio
andò la meschina a piangere amaramente davanti al giudice; che per pietà chiamato in corte
roma ogni cantina e forno, / al passar di sì dotta compagnia, / gli
, 736: su ricciu- tella, al tempio! a la regina / il buon
. soldati, 170: aveva dato addio al mondo, non alla sua reputazione nel
, 3-82: la rimasa notte fu data al sonno. boccaccio, 1-54: io
transitoria. tasso, 11-18: parte al ristoro e in parte questo / giorno
/ giorno si diede alle opre ed al pensiero. d. bartoli, 9-242-
che 'l foco alquanto ebbe rugghiato / al modo suo, l'acuta punta mosse /
/ così percossa, attonita / la terra al nunzio sta. rajberti, 2-99:
., vi-534: ciascuno darà aiuto al suo prossimo, e dirà al suo fratello
darà aiuto al suo prossimo, e dirà al suo fratello: prendi conforto. m
, / dargli il morso, e al fin voler che muoia. castiglione,
rivolse ognun gli occhi a messer federico ed al magnifico iuliano, aspettando qual di lor
pittori in due tempi danno rilievo e fondo al piano con l'aiuto d'un senso
di questa montagna a dare un'occhiata al pelago e ritorna. g. m.
subito arrivato, diedi prima una vista al castello che vi è alla marina ben
nuovo stile, firenze, se crediamo al vasari e ai seguaci suoi, non avea
mario dovette trattenersi dal dare un balzo al sentire che i due fortunati scrittori venivano
acquazzone ha dato alla lesta una ripulita al paesaggio: lavato la faccia alle case,
a proprio vantaggio o profitto (equivale al verbo che si può ricavare dal sostantivo
lato de l'amata donna, quella al modo usato se recò in brazze, dandose
nobil vanto / ten desti già dinanzi al signor nostro. p. della valle,
: don emanuele non si era dato, al solito, neppur la pena d'interrompere
davanzali, ii-151: anche muoiano scrisse al senato, e diede che dire: se
a poppare senza badar più che tanto al mugnaio. sbarbaro, 1-280: meno il
parole de'rimproveri, diete degli sproni al destriere, e cominciò a rotare per
150: come rompe il moscon la tela al ragno, / e non la mosca
altro scosso), / col culo al scanno e con li piedi al muro.
col culo al scanno e con li piedi al muro. poliziano, 128: dàtti
segno, se ne dia giustamente la colpa al mio poco sapere. fagiuoli, 3-2-267
si sollevò e gli parve di dar contro al cielo con la fronte, attraverso i
profani fossero meno citrulli e desser di leva al coperchio dell'arca, che cosa ci
fiero assalto agl'ini mici al fianco. tansillo, 2: s'alcun
bartoli, 1-8-155: diedero per mezzo al nemico con tanta gagliardia, che essi
. intr. cadere, precipitare. -anche al figur. m. villani,
valenti scultori sieno stati da principio introdotti al disegno sotto l'indirizzo di qualche bravo
un piacere rivederle unite / le due sorelle al solito lavoro! / ma quelle sere
vi-n-49 (19-6): 'n una dass'al fuggire / quando vede apparire / li
in carne e in ossa / datosi al giuoco, e non si tor di mano
alquanto, indi si diede / di nuovo al volo e al penetrar le nubi.
si diede / di nuovo al volo e al penetrar le nubi. g. bentivoglio
.. si era dato del tutto al dipingere. cattaneo, iii-4-18: dopo la
di tremendi dolori e si era dato al bere. 56. incominciare a
e baldanzosi i vostri figli / innanzi al re con sì leggiadri vezzi / bamboleggiando ad
balia di qualcuno), arrendersi (al nemico), cedere (a moti dell'
di darse in carne e in ossa al dio vulcano. 5. degli arienti,
questo capestro ch'è quivi, dandome al diavolo. poliziano, 2-36: il re
non senti divozione, non ti dare al tedio né alla tristizia; ma umiliati
: / che chi a voi dassi, al primo incontro perde / la libertade,
, mi do lieta e umile / al suo voler benigno. botta, 4-211:
e il castello di bitonto, si diede al dì vegnente la città di bari.
era un grand'uomo, si diede al diavolo per servir due padroni. moravia
, costrignendo la moltitudine, si dà al fiume. cicerchia, 1-203: e ginocchion
. guarini, 55: e tutta al nuovo amor si diede, / prima che
subito, senza imporle prima di darsi al sarto. tozzi, i-445: amelia mi
145: le mele in casa fino al cui ci danno, / i granchi fra
ch'era sol profonda tanto / che al maggior di persona dava a gola,
di persona dava a gola, / al minor sopra 'l mento. -dare
nelle campane in città e in campagna al minimo cenno del pericolo: fate altrettanto
porto? caro, 3-834: apparve al monte in cima / di pallade il delubro
per terra. -dare alla testa, al capo: rendere ebbro, stordire,
cibo grosso e fummoso, che dà al capo. giusti, i-533: è proprio
dell'erba ammonticchiata lì accanto mi dava al capo, e quella vista mi faceva
baroni, / che que'che son caduti al primo intoppo / porghino il brando e
a * principali liberti di cesare, al quale dava di rimbambito, o quasi
.. seguiteranno a dar del porco al guerrini e anche a me. de
si davano del tu fra loro, al primogenito toccava del voi. alvaro,
era addormentata, e lì davo dentro al mio piffero, cercavo 11 mio motivo
(con un sost.): equivale al verbo che si può ricavare dal sostantivo
: urtarsi fronte a fronte. - anche al figur. petrarca, ii-1-21: non
, / sì come i due guerrieri al fiero assalto. anguillara, 3-60: atteon
, 2-86: no 'l seguitammo, e al fin ne'propri lacci / andammo follemente
negli occhi, questa virtù che appartiene al grado più elevato della natura umana, è
. pascoli, i-614: i pastori al primo crepuscolo purificavano il gregge,.
3-14: e diedi 'l viso mio incontro al poggio / che 'nverso il ciel più
mettere avanti. serdonati, 9-303: al governatore fece legare le mani dietro,
429: aveva venduto una sua vacca al macellaio e la doveva consegnare come domattina,
dilaniare il figlio / e darlo in cibo al padre? g. m. cecchi
servitori potessero per carità legarmi e condurmi al canto alla mela. fagiuoli, 3-3-132
(contro qualche cosa). -anche al figur. giamboni, 4-320: credendo
animo di fare una cosa, e al primo do nel bargello. g. m
m. cecchi, 327: camminando al lor viaggio, dettono / ne l'armata
nervo. -dare alla luce, dare al sole: v. luce, sole.
l'uttile d'essi si possa dare al ditto nicolò. -dare fondo:
infi, 31-7: noi demmo il dosso al misero vallone / su per la ripa
mossero i passi e dièr le spalle al mare. monti, x-3-254: al
al mare. monti, x-3-254: al fracassato mondo allor le terga / darai fuggendo
annunzio, v-1-234: ecco che sono al mio posto, di contro alla mitragliatrice
vedere. nievo, 1-164: fate al prossimo quello che vorreste fatto a voi
fidanzata che non deve 'dargliela 'al morso, altrimenti lui la pianta.
e a un altro ne promette. note al mammantile, 2-708: * e all'
danno uno cantone [in pagamento] al compagno e lassanlo intrigato. -non
, / gridando, dalli, dalli al mascalzone. d. bartoli, 9-23-142:
invischiate. soffici, i-90: quanto al « diavolaccio », esso consiste in una
, 500: i santi, volendo dare al demonio nome degno della sua somma malvagità
poi si levi ed apra l'uscio al giudice. b. corsini, 9-52:
cader nel fondo / quante diavolerie trovansi al mondo. d. bartoli,
altre diavolerie dell'arte, e ciascuno al suo mucchio dié il fuoco, e
e bovini e fa lievitare, in cima al cocuzzolo, il cappellino sordido. tecchi
iii-590: questo affare dei due sessi risale al tempo del paradiso terrestre...
cosa, che io desideri, rispetto al cavalcare, allo scrivere, e le altre
. cavalcanti, 102: non pensate che al tutto i cittadini di dentro si vogliano
v.]: ha fatto un diavoleto al servitore perché è tornato tardi dal mercato
dirsi ed aver detto a lei ed al giovane le maggiori villanie del mondo,
del mondo, si rivolse la dimane al commissario campagna. 4. vento
sottile, lunghissima avvolta a spirale intorno al corpo, si titillava l'orecchio sinistro
che i * diavoletti 'abissini che ho al mio servizio nascondono sotto terra i denari
rende più pesante e 10 fa scendere al fondo; diminuendo la pressione, 11
altro anche di donna, rimanendo al maschile. 3. bigodino,
l'orecchio all'abbaiare dei cani, al diavolìo che facevano oche e tacchini nella
marchi, ii-571: all'urto, al crepitìo dei vetri sull'ammattonato, la
5-71: nella domenica prossima in casa al pittore cascò, sto per dire, un
con incanti gli uomini / faccino far al diavol ciò che e'vogliono. f
, 13-38: per quanto abbiate e possiate al mondo, col basilisco non potrete mai
potrete mai competere, e rendetene grazie al signore; non dite stoltezza. avreste dimenticato
-ciascuna delle creature celesti ribellatesi contro dio al seguito di satana; angelo decaduto,
e non sa quello è chiamato, che al luogo dove va vi sono giganti cioè
daglia delle streghe, e degli stregoni trescava al solito in compagnia dei diavoli, delle
-il demonio che tenta l'uomo al male, in quanto dio glielo permette
contra ogni uomo, che misfacesse al diritto. cavalca, 21-196:
21-196: stando s. macario al diserto, vide passare il dia
che portava in quelle ampolle. al quale il diavolo per divina virtù
inferno, / e sì mi vuole avere al suo governo! burchiello, 2-45:
che si possano vedere, intensissime al tormentar l'anime dannate. tasso
carducci, 1056: di dietro al battistero un fulvo / picciol cornuto diavolo guardava
perversa moglie, che io credo che al mondo sia; imperocché ella non è
notte e dì tanto tempestò le orecchie al duca, che lo astrinse a devere
la scala, / belle diavole nostre, al nostro albergo. moniglia, iii-479:
donna per modo, che la forza al primo e la grazia s'appartenesse alla
, faranno uno scalpore del diavolo perché al tenore sia data facoltà di cantare a
: diavol, che bernardino avessi fatto al duca una così vituperosa giunteria. caporali,
vostro diavolo. rajberti, 2-230: al diavolo queste geremiadi da imbecille! dossi,
ho fame. i risparmi... al diàvolo! slataper, 2-226: al
al diàvolo! slataper, 2-226: al diavolo tutta questa generazione mucillaginosa e fetida
prendersi il lusso di chiedermi perdono? al diavolo! -corpo del diavolo!
. 23. locuz. -accomandare al diavolo: mandare alla malora, in
moncherin giù manda, / e tutti al gran diavol gli accomanda. caro, i-160
caro, i-160: agli inquisitori, al bargello ed al grandissimo diavolo v'accomando.
: agli inquisitori, al bargello ed al grandissimo diavolo v'accomando.
diavolo l'acqua santa. -andare al diavolo: andare in rovina, verso
franzesi fra tre o quattro giorni n'andranno al diavolo. se non ne avessimo altre
mi dorrebbe che le mie se ne andassero al diavolo, se questo non vi desse
che sia nei nostri dintorni, dovessero andare al diavolo per incuria di chi ha la
nipote, che sarebbe andato più volentieri al diavolo. montano, 114: da
l'intera europa in procinto d'andare al diavolo, e molte altre cose che
lo diceva l'autore, ma andava al diavolo, abbandonava la lotta, per quanto
tratta del matrimonio che può anche andare al diavolo, ma di sofia verso la
5-74: ma com'è stato andare così al diavolo? gente che aveva la carrozza
non sarebbe successo. -andare, stare al diavolo verde: in un luogo sperduto
in un luogo sperduto, in capo al mondo. civinini, 8-13: racconta
dice la verità, d'essere stato al diavolo verde a fare neppur lui sa che
, ché non si può far cosa niuna al lor modo. cantari cavallereschi, 85
sarò sempre una be- stiaccia. note al malmantile, 2-728: 4 io ho il
ha il diavolo nell'ampolla '. note al malmantile, 1-312: abbiamo un dettato
in questo senso si trova anche usato al maschile: un casa del diavolo).
strada, sotto il baldacchino, coi cani al guinzaglio, un gran numero di ceri
casa del diavolo, centesimi trenta. al povero diavolo che mi accompagnò per cento
cento passi, una lira: un centesimo al passo! fanno uno e trenta.
assediatrice di confessionali. -dare luogo al diavolo: cedere alle sue tentazioni.
vólgar., x-235: non date luogo al diavolo. quel che furava, non
coloro che patiscono necessità. -darsi al diavolo: mettersi al suo servizio,
. -darsi al diavolo: mettersi al suo servizio, cedere alle sue suggestioni
): io per tu'amor mi sono al diavol dato; / tu mi vuoi
fortuna simile, mi darei in braccio al diavolo, - disse una delle coglitore.
pene / che lo facevan talor dare al diavolo. lorenzino, 76: quel
spendessi pure un soldo, si darebbe al diavolo. buonarroti il giovane, 9-527
buonarroti il giovane, 9-527: dassi al diavol, mordesi le dita. marino,
marino, ii-45: io sto dato al diavolo, perché non veggo ancora comparire
non vedo il vecchiotto. mi darei al diavolo se dovesse venire quand'io fossi
fondo nel cervello, da dover darsi al diavolo per non crederle innate. verga,
tramontana, o per far dare al diavolo. -andare in malora, in
lui, le rispose che « si dasse al diavolo ». -diavolo cappuccino,
peccaminosi, che è causa di tentazione al male. frocchia, 30: sì
. -fare la pappa, la panata al diavolo: fare cosa da cui non
all'asino ho lavata, / ed al diavolo ho fatta la panata. crusca [
.]: * fare la pappa al diavolo ', dicesi in proverbio per fare
credo, se io non avessi guardato al peccato, e poscia per vostro amore,
cagione 'l diavol 'n un canneto. note al malmantile, 1-83: quando uno si
o le parti del diavolo: tentare al male. -contraddire, specialmente a fin
perché la mentalità popolare è solita attribuire al diavolo ogni sorta di avversità).
gravi e pacifici vecchi col bastone appeso al gilet,... quando insomma il
, nel convento: le cose vanno al contrario di quello che si vorrebbe.
, 209-33: là dove, parendo al minestra che troppo fosse stata, dice
col mantello del diavolo. -lasciare al diavolo: gettar via, mandare in
medicine. -lisciare la coda al diavolo: non concludere nulla, sprecare
v.]: * lisciare la coda al diavolo '. gettar via la fatica
e implacabilmente maligna. -mandare al diavolo: togliersi dai piedi senza tanti
ne hanno altri di risoluzione da mandare al diavolo le cameriere? foscolo, xvii-169
lacerai il contratto, e lo mandai al diavolo. d'azeglio, 2-38:
io sto passabilmente di salute: mandando al diavolo, per consiglio di questi medici non
lo ebbe gridato filosofo e dottore, mandò al diavolo dottorato e filosofìa, pose d'
e di rigenerazioni. li mandò ferocemente al diavolo. -mandare in rovina.
le orditure secrete che manderanno ogni cosa al diavolo. nievo, 1-8: dico
nostre braccia, e intendono che mandiamo al diavolo il cuore e la testa!
diavolo: di chi, tutto inteso al proprio interesse, non si cura,
solamente per sé. -offrire al diavolo polpette di carne umana: compiere
gara fra loro a chi fa più polpette al diavolo di carne d'uomini.
la coda o la scarpetta: essere al corrente di tutto, conoscere molte cose
di persona; e so quant'altri al certo, / dove la coda il diavol
fosse riuscito. -tirar l'orecchio al diavolo: amare il gioco, il
il gioco, cioè tirare l'orecchio al diavolo, a zecchinetto. -trecentomila
ho. che debbo adunque fare? darmi al trecento mila diavoli? grazzini, 4-134
-va, andate, vada, vadano al diavolo, col diavolo: in perdizione
! marino, ii-32: vadano pur al diavolo cotesti libri; ed attenda a guarirsi
profitti. arrossisco in pensarlo; andate al diavolo e non vi accostate più a questa
nievo, i-578: -vammi un po'al diavolo! -gli gridò dietro il barone
susurri tuoi, va', ingorda vecchia, al diavolo. de roberto, 493:
493: sposi chi gli piace e vada al diavolo, perché io non voglio più
si può. e poi che vada al diavolo anche il mare. -vendere
. -vendere, dare l'anima al diavolo: consegnarsi in suo potere.
consegnarsi in suo potere. - anche al figur. bandi, 274: avrei
, in quel momento, l'anima al diavolo, purché il diavolo avesse fatto sapere
alle notizie che giungevano di fuori, al vento che soffiava. soffici, iv-387
ei sia sottile e fili grosso. note al malmantile, 2-779 • 1 ii diavolo
gola esser ne'guai, / ecco al mio cuore ogni travaglio estinto. parini
non si può più, si toma al buon gesù. nieri, 53: ora
, 115: il vecchio sperimentato dice al giovane presuntuoso: quando il tuo diavolo nacque
particolarmente brutto e malizioso. — anche al figur.: persona cattiva e maligna
. e letter. che si riferisce al diavolo, diabolico. tesauro, 2-124
due formava la diapente, ed equivaleva al nostro tono maggiore, il cui rapporto
. chim. acido contenente, oltre al gruppo carbossilico, anche quello diazo- (
dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel
di iarba, / ch'io non levai al suo comando il mento. buti,
tasso, 1-9-43: non più rimane al gran soffiar de'venti / arida foglia
per dibarbicare le sue radici e rivoltarle al sole. 4. figur.
non volle il capo indietro. ma se al tutto non fusse dibarbicata spiritualmente, temporalmente
tr. ant. abbassare, posare al basso, portare a un livello inferiore,
suo cadde, e sempre poscia venne al dichino. bibbia volgar., vi-296:
sconfitti a monte aperti, molto dispiacque al papa e a gran parte de'cardinali
. ant. abbassato. - al figur.: umiliato. giamboni
questo vento, / mentre dibatte intorno al fuoco l'ali. nannini [olao magno
egli è pasciuto, spande d'ali al sole a sciugare, e un buon
veggendo pur durar questo combattere, / diliberossi al tutto esser vincibile; / e,
punta ne la gola colse, / al cui colpo l'incanto si disciolse.
globo i sassi, e quello / scacciava al salto, e s'a lui fea
. maffei, 5-5-159: i gradi che al presente abbiamo, son 45. debattuto
, e in effetto entri come mallevadore al papa della fede sua; il che
in quelle che ciascuno pensava potersi accomodare al senso suo. giannone, 1-v-444:
guizzare; scrollarsi di dosso. -anche al figur. fra giordano, 3-3:
, x-23: come fui sì vicino al mio bel sole, / un gelato tremor
; il conficco / con mie ginocchia al suol. guerrazzi, i-4: egli si
labbia, / e non può uscire al predator di mano, / che vince di
la mano, / e addosso con essa al mostro andava; / che dibattendo si
. d. bartoli, 10-113: al toccar dell'ottava acuta nell'una viola
e morali; impegnarsi con ogni mezzo al raggiungimento del proprio scopo, al conseguimento
mezzo al raggiungimento del proprio scopo, al conseguimento del proprio ideale (superando gli
così sola, abbandonata, nel mettere al mondo quel bambino. michelstaedter, 486:
in un vicolo cieco, le spalle al muro, ora ch'ella si accorgeva di
mi di'... che ti dibatti al pigliar partito del fatto della donna.
zorsine adunque dibattutosi, se dovesse pensare al caso estremo di mitridate o al suo
pensare al caso estremo di mitridate o al suo regno, s'attenne all'utile.
impiego, chi ai vizi meschini, chi al domani. tutti si dibattevano e riempivano
violentemente a terra, atterrare. -anche al figur. guinizelli, iv-33 (16-4
, e mi combatti; / diritto al tu'rinscontro in pie'non duro / ché
: dall'impetuoso dibattimento agitate, tonde al ciel salivano: ed esso, non altrimente
tuo mantenimento. 7. abbattimento al suolo. - anche al figur.
7. abbattimento al suolo. - anche al figur. pallavicino, 269: da
una di quelle quercie nodose e antiche, al cui dibattimento non avesseno mai a prevalere
dibattimenti, ch'ebbero luogo qui intorno al romanticismo, venisse ora a domandare a
o l'innocenza dell'imputato in ordine al reato ascrittogli, attraverso un procedimento che
pubblicità (per cui chiunque può assistere al procedimento), dell'oralità (per
bene che si trattava del dibattimento davanti al tribunale, ripetendole il giorno preciso e
quattro anni, tenendolo legato per mesi al piede del tavolo con del filo di
convulsione, tremito nervoso. - anche al figur. d. bartoli,
pianelli si attaccò con una forza nervosa al braccio dell'amica, come per sostenersi
: da lui posta [l'arte] al sommo d'ogni dibattito e d'ogni
giustizia fa gli abissini litigiosi; e al tribunale di asmara i dibattiti sono animati,
alla mia parola durante l'istruttoria, né al mio giuramento durante il dibattito del processo
sm. chim. nome che si dà al di- fenildichetone (detto anche impropriamente benzile
strati cellulari primari (e si riferisce al processo di gastrulazione dei metazoi).
scrittura: inchina tue orecchie sanza tristizia al povero, e rispondi dibonariamente e cortesamente
del senno tuo in potere dire davanti al tuo cospetto. f. villani, 11-78
dibonarità di questa parola, dio perdonò al popolo, e rimase l'uccisione. cicerone
e'divenne alla sovrana dibonarità, quanto al disiderio dell'anima e del corpo.
. piovene, 5-516: si deve al disboscamento se ora la montagna frana,
uomini che hanno diboscato per conquistare terra al frumento ed al pascolo. piovene, 5-515
diboscato per conquistare terra al frumento ed al pascolo. piovene, 5-515: la sila
tassoni, viii-2-25: 'ite caldi sospiri al freddo core / rompete il ghiaccio che
ivi stette... / spettando al pian venisse ogni soldato / e quelli superar
buone regole, proporzionate alla natura ed al clima del paese, quel terreno diboscato.
o pelle di pecora rasa che rabbrividisce al vento. levi, 1-159: la
. che fosse alcuno che si levasse dibotto al romore. i. neri,
di quegli, aperse quei passi insino al fiume della magra e al porto di
passi insino al fiume della magra e al porto di limi. 2.
, far morire nel fuoco; condannare al rogo. tavola ritonda, 1-49:
per la reina, la quale è sentenziata al fuoco ad arderla e dibruciarla. cantari
dall'opre, il collo non indura al giogo; / né più cerca le vigne
di scure per tre anni; al quarto si potano, si mondano, si
critico giudizioso intitolato: « parere sopra al 4 poemetto delle raccolte '».
tutti tirati ad amore proprio e non al bene comune. = comp. da
. stor. tributo dovuto dai coloni al re degli ungari. montecuccoli,
, sf. letter. disposizione abituale al motteggio, alla mordacità, alla maldicenza.
chiamar possiamo dicacità, di cui parliamo al presente. 3. locuz.
dico, dichi). ant. destinare al culto della divinità (un edificio,
rado) vi ori, / né guardi al del né molto vi dimori. caro
, agg. bot. che si riferisce al dicasio. dicàsio, sm. bot
uffici dicasteriali, o dai ricettori più vicini al luogo ove sarà verificato l'arrivo dei
i favori del potere, e restituiva al popolo la petulanza e il disprezzo.
ii-1-903: aveva egli scritto e riscritto al dicastero delle finanze, a firenze, per
, agg. ant. consacrato solennemente al culto della divinità (unedificio, un luogo
edificato a marte, e poi dicato al nome di san giovanni batista. garzoni
: questo [tempio] dicato / al pio pastor, ch'ebbe virtù dal cielo
, 98-57: i prigioni e i reami al vostro onore / sono dicati. anguillara
vator di tavolette e voti / dicati al luogo pio, prendendo gioia / spiritual
l'avanzava poco spazio solo. note al malmantile, 2-860: 'terrei d'aveme di
! lei l'à un dicatti a stare al suo posto; e io ci metto
colà dove la riva / da convestine al maggior dicco arriva. g. bcntivoglio,
breve giornata di dicembre limpida e rigida volgeva al termine. penna, 259: come
. che appartiene, che si riferisce al mese di dicembre. pirandello, 8-704
e soavi pro- cedean verso le navi al più lieve urto dei giovani marinari,
de'quali i nomi non facciamo menzione al presente per non fare troppo lunga diceria
della diceria, le quali pare a noi al tutto che sono sei: esordio,
. sacchetti, 80-53: e però veramente al dicitore, che ha a dire bene
coro. pallavicino, 1-597: essendo al fine le scritture de'filosofi, le
adoperossi a dimostrare che la inviolabilità conceduta al re nella costituzione non poteva esimerlo dalla pena
c'era da scherzare e bisognava attenersi al testo: ne andava dell'elezione stessa
'n sù come le secchie. note al malmantile, 5-10: * lo dicervella
.. le parti principali, che al poeta dicevoli sono e necessarie,
ora poco dicevole a'miei anni e al mio stato. muratori, 5-ii-192: non
i versi numerosi e le parole dicevoli al musico genio della poesia. chiari,
è ricca, mi somministra quanto basta al mio dicevole mantenimento: ma in istato non
', come dicevolissimo all'anima ed al corpo, e complessivo di tutti i
uomo. 3. degno, proporzionato al merito. alamanni, 9-49: ma
prese [il bargello] e gli condusse al giudice, ove confessati i loro assassinamenti
a una dama della vostra condizione sentirsi al tutto fuori d'una dicevole e giovevole cornice
impersonale). bembo, 2-30: al petrarca e al boccaccio non sarebbe stato
bembo, 2-30: al petrarca e al boccaccio non sarebbe stato dicevole che egli
dicevole battezzare una reina quasi furtivamente e al buio. segneri, ii-616: era dicevolissimo
si rappresentasse con la decevolezza che al re de gli animali si conveniva. salvini
del guappo non dormiva, sempre pronto al < dichiaraménto ». = deriv.
, acciò che dichiarassino i sogni suoi al re: ed essendo venuti, stettero
: ed essendo venuti, stettero dinanzi al re. petrarca, iv-3-72: un di
comedia. serdonati, 10-119: dì al tuo maestro che venga qua a dichiararmi la
g. gozzi, 1-46: rivoltosi al padrone della casa, gli facea instanza
mente dichiarata da tutti equivale per poco al non essere intesa da nessuno.
il capo senza trame mai una cognizione al mondo. -liberare dal dubbio (una
una proposizione dichiarativa). - anche al figur. guinizelli, iv-24 (6-29
e ricominciare. slataper, 2-226: al diavolo tutta questa generazione mucillaginosa e fetida
. -denunciare (il proprio reddito al competente ufficio delle imposte).
si faranno per papa iulio, contro al prefato concilio e li aderenti et a chi
, come più prossimo de'parenti maschi al re morto, essere dichiarato re di
non si dechiarò se assentisse o dissentisse al colloquio. g. bentivoglio, 4-38:
, a una dottrina. - anche al figur. machiavelli, 491: neri
ella si sentì un fuscello in mezzo al prato. -sostant. per simil
le miserie umane), egli discende al bisogno suo particulare. buommattei, 270:
a un provvedimento della pubblica autorità e al potere che lo emana).
, dichiarato patriottismo, è troppo noto al pubblico per simularlo. faldella, 3-15
stretto e dichiarato soltanto nel profilo, al modo d'un galletto. landolfi,
: la voce della luce s'apprestava al suo clangore e tumulto. 6
che il commune di perugia degga dare al commune di firenze, ciascuno anno,
tali dubbii, e declarazióne di quelli al reverendo preallegato maestro michaele sopra simile salmo
una legittima dichiaragione del peccato, davanti al prete. m. adriani, vi-25:
mutazione di discorso destramente introdotta, ovvero al caso estremo una decisa e placida dichiarazione
gomiti sulla tavola e tiene un braccio intorno al piatto -dichiarazione di accettazione dell'eredità
se fossero nate in quell'istante, al calore dell'occhio azzurro di angiolina. deledda
il proprietario di merci che vengono presentate al confine per essere importate o esportate comunica
possa stabilire se tali merci sono soggette al pagamento di imposta daziaria e l'eventuale
o se non esiste una procura anteriore al contratto. 6. dir. nel
messaggio, rendendosi manifesto, non dica al pubblico e al nemico più di quello che
manifesto, non dica al pubblico e al nemico più di quello che si vuol
giraldi cinzio, 5-1 (1996): al figliuolo, il quale, inteso ciò
che in questa opera non intendo seguitare al tutto l'ordine delle parole del libro
ci è grande differenza dal parlare volgare al parlare per gramatica. castiglione, 114
, dicenove testimoni di veduta si esaminarono al pubblico e legittimo tribunale. f.
di cui erano ancora fomite le persone al principio del nostro secolo, la parola
: alle corte: dal tre si giunse al sei; / si sdrucciolò dal nove
sei; / si sdrucciolò dal nove al diciassette. 2. agg.
diecesette e vint'uno di giugno, propose al le- ganès il suo pensiero. menzini
nel padre alamanni, quale ho detto al papa tutto il dicibile. imbriani,
. dicioccatóre, sm. boscaiolo addetto al dicioc- camento. = deriv
miglia. ariosto, 19-107: stupefatti al levarsi de l'elmetto, / mirandosi,
.., insignito di dieciotto ricompense al valore. pirandello, 7-60: rimasta
onde i virtuosi di parnaso tutti corsero al rumore. ojetti, iii-383: sono
tirato diciotto con tre dadi. note al malmantile, 9-2: 4 ha tirato diciotto
tenacia di una persona (con allusione al protagonista di un noto aneddoto, che disponendo
quel che successe, / ierlaltro, al nostro dicitor di messe. soffici,
utile e caro ad altri, sì al suo comune, sì a'suoi amici e
l'arte, si scema la fede al dicitore: e la lode a chi vien
lingue..., che altro resta al mio debole ingegno se non gittar via
insieme dicitore e uditori, e dà al pensiero quel colore e quel movimento che
. sacchetti, 30-6: fu in siena al tempo di gregorio papa decimo ordinato di
confini, / ebbe voce sì dolce al suo sermone, / che allo ascoltar
certo in gran parte alla lingua, al cui genio è contrarissima la struttura dell'orazione
non ve ne sono. -riferito al linguaggio comune, senza intenzioni letterarie.
zool. famiglia di mammiferi artiodattili appartenenti al gruppo dei bunoselenodonti, di cui
un giovanetto della stamperia lì dicontro, al veder sempre dietro i vetri quel visetto,
, quando il raggio gs fosse parallelo al raggio st. tramater [s. v
. inclinare, piegare. -anche al figur. s. girolamo volgar
., 3-57: quinci crebbe molto, al mio parere, / la division,
e 'l tuon mugghiare / dal boreal deserto al polo australe, / e sbattersi da
rifl. scuotersi, scrollarsi. - anche al figur. canigiani, 1-76: questa
boltari, 4-45: se... al dicrollare del suolo si sprigionassero questi fuochi
scosso, agitato, scrollato. - anche al figur. boccaccio, v-179:
animo vostro, agramente dicrollato, armare al suo sostegno. livio volgar.,
: bisogna... non guardare mai al meramente strutturale, ma sempre alla poesia
dall'autore o dallo sceneggiatore (al principio di un atto 0 di un
inoltre avuto occasione di scorgere, giù al porto, qualche rivista illustrata di cinema
è proiettato): scritta che appare al margine inferiore di un fotogramma o inserita
. in francia, per esempio, al pari della lingua, è più didascalica che
, quindi diffuso nelle letterature europee fino al romanticismo, che si proponeva di rivestire
nell'attitudine alla semplificazione). -anche, al contrario: che denota compiacimento pedantesco,
guidò per i corridoi e le scale. al chiarore della lampadina sfilavano le porte delle
uno sforzo di aderenza espressiva la quale al lettore richiegga un minimo d'attenzione, che
naturale. -disus. che appartiene al genere didascalico (un'opera letteraria,
guisa che il poema riesca d'utilità al cuore dei lettori ed all'ingegno degli
- anche riferito a persona, e al figur. de marchi, ii-840:
mura e bastioni. vallisneri, ii-550: al didentro del corpo umano pe'tanti labirinti
il simile si serve per andare incontro al simile, sia che stiano ferme,
che stiano ferme, ecco di dentro al soggetto spunta sempre l'oggetto. viani
l'oggetto. viani, 14-9: capitò al paese una compagnia zingaresca, che aveva
, un nano e un affricano gigantesco al quale, di dentro al baraccone,.
affricano gigantesco al quale, di dentro al baraccone,... facevano suonare
di uno stesso stato). - al fìgur.: morale, spirituale.
lor crespi risi / come son fatti al mal di dentro torbi. giannotti, 2-2-128
moneta nuova fiammante, a pena del collo al bascià, bisogna mandare, e ben
dentro, l'interno. - anche al fìgur.: l'intimo, l'animo
altra riservata. -ant. la parte al di qua. b. davanzali,
? segneri, i-45: talvolta il peccatore al di fuori dissimula questa grave amarezza ch'
fuori dissimula questa grave amarezza ch'egli ha al di dentro. menzini, iii-42:
. menzini, iii-42: ciò che sento al di dentro, trasmetto liberamente alla lingua
e che abbisognò di essere sussidiato al difuori e comandato al di dentro.
essere sussidiato al difuori e comandato al di dentro. leopardi, i-257:
l'uomo primitivo, la contiene tutta al di dentro, non ne dà segni se
dossi, 574: buio e pioggia al difuori, che consigliavano di andare a
di andare a casa, fuoco e lume al didentro che consigliavano di rimanervi. baldini
. baldini, 3-215: vivono cioè più al di fuori che al di dentro,
vivono cioè più al di fuori che al di dentro, con grandiose mostre fuori
da luogo, origine. - anche al fìgur. soffici, iv-32: -se
: rimanendo poi a quell'altezza sino al didiacciaménto. = deriv. da didiacciare
(perché in natura si trova sempre associato al lantanio). didimite,
dìdimo1, sm. (per lo più al plur.). testicolo. garzoni
(ma nella forma sostant. e al plur. usato anche in questa accezione
didinamo, agg. bot. solo al plur. nell'espressione stami didinami:
dieci zecchini; vi pare che io sia al coperto? pirandello, ii-132: come
che si incontrava per strada dieci volte al giorno. 3. sostant. la
giusti, 2-242: tutti si trovino al lavoro / di nottetempo, là dopo
borgese, 1-328: ora che filippo era al sicuro, giacone fece pubblicare un bel
ad andare alla quarantina a roma e al perdono più di diecimila lombardi gentili uomini
lor via più bisogno avranno / per contrastare al figlio di pipino, / che di
in una serie occupa il posto corrispondente al numero di diecimila. a
dieci unità; somma che arriva al numero di dieci; schiera di dieci
di essi la faceva da capo: al quale si portava una marmitta piena di minestra
e de le fantesche erano una ciancia al fatto mio. cellini, 1-27 (75
ch'io / ne sia servito innanzi al dieiudicio: / quando che non, rinunzio
: / quando che non, rinunzio al beneficio! sacchetti, 10-12: o dolcibene
, in questa valle dobbiamo tutti venire al dieiudicio a ricevere l'ultima sentenzia.
luogo di dante: * vidi io scritto al sommo d'una porta '. ove
, 2-386: se il cerchietto s'applicherà al primo tasto, si formerà similmente il
diesis. -per simil. e al figur. roberti, vi-2-166: la
i tasti di uno strumento musicale corrispondenti al diesis (in partic.: i
assicurare il fabbisogno proporzionato allo sviluppo o al rinnovo dei tessuti, e al consumo
o al rinnovo dei tessuti, e al consumo di energia. -nel linguaggio
augumentasse la sua flussione salivaie. note al malmantile, 1-243: appresso a'medici
già facean dieta, / quando al re detto fu, che per contanti
pane. bocchelli, 6-287: marchino fece al pranzo l'onore richiesto dall'occasione,
. g. villani, ii-112: al re [d'inghilterra] falliva la moneta
per cibare il corpo dietae, alludendo al fine per lo quale erano fabbricate »
conseguirono dalla conferenza molto maggiore vantaggio, al quale fine l'avevano addimandata; perciocché
italia conserverebbe appieno gli antichi diritti intorno al reggimento interiore de'suoi stati, e
vicini, piacque a fiorio di significare al padre la sua felice tornata. abate
volte a coloro, ch'erano presso al mondo quasi per uno migliaio o
amo la mia donna in ventate / al mondo sagia e ferma in dietate.
, far stare a dieta. - anche al figur. tedaldi, 36-11 (69
non aveva potuto sopravvivere all'infrazione al regime dietetico che gli era stato
, dare addietro, ritirarsi. -anche al figur. fra giordano [tommaseo
non dico io ch'ella rimanga di dietro al sole ogne volta, ma in
quel che fu di drié / al verso che « dolcezza » ridonò. machiavelli
alla sua faccia, ma di drieto al dosso. sannazaro, 6-101: tal
d. bartoli, 1-8-39: detto al padre villanie da barbaro, tutto in
beffa. pananti, i-31: m'aspetta al balzo, e me la suona dietro
nievo, 1-578: - vammi un po'al diavolo! -gli gridò dietro il
a quella che il cane accovacciato dinanzi al fuoco lanciava agli zoccoli che minacciavano la
, di chi cammina alle spalle: al seguito, appresso (per 10 più
). -anche per simil. e al figur. bartolomeo da s. c
. francesco da barberino, i-105: al tuo maggior davante / girai ad ogni
iva nel campo, or fiacca / sento al ferir la destra. manzoni, 314
bianca. b. croce, ii-9-328: al sorgere dell'umanismo... tennero
che tu mi darai mille lirre, al primo piato che tu vincerai ». lo
orbata e sola / corre sì leve dietro al caro pegno. caro, 15-i-8
127: sol perché non vaneggi / drieto al desir, che come serpe annoda,
s'ingannino coloro, i quali dietro al giudizio di marziale e di iuvenale credono che
1-147: noi gettiam via il tempo dietro al tempo, e i danari dietro a
appresso. - anche per simil. e al figur. dante, inf.,
di risulta rafforzato: di dietro, al di dietro, didietro, al didietro.
dietro, al di dietro, didietro, al didietro. novellino, 94 (152
vide cominciata la battaglia, uscì francamente al di dietro al dosso de'fiesolani che
battaglia, uscì francamente al di dietro al dosso de'fiesolani che nel fiume combatteano
punturette. -al dietro, al didietro: finalmente, alla fine,
giamboni, 4-39: moises uno degli scacciati al di dietro disse, che neuno adiuto
demo, questa / in tutto troverasi al dietro, vaga / de gioco,
., i-intr., 1: al di dietro diremo intorno alle cose che
grazia da quegli signori e comuni, al di dietro intorno di moggia milledugento.
alcuna ambasciata;... ma al di dietro fu presso non mi rintoscò.
da certaldo, 346: la provedenza dinanzi al caso e al fatto è troppo buona
: la provedenza dinanzi al caso e al fatto è troppo buona cosa; e la
il dietro a casa e svigna. note al malmantile, 2-791: 'volta.
buzzati, 3-130: gli uomini sono giù al paese; sono dietro a giocare alle
tirarsi dietro: con sé. - al figur.: accattivarsi 1'animo; attirare
. ariosto, 26-51: né giuliano al figliuol, né par che reste /
, né par che reste / ferrante al fratei dietro. -sopravvivergli.
santi, 3-52: oh rimarrò io dietro al maestro mio? or potrei io vivere
retrocamera. serlio [tommaseo]: al servizio di ciascuna saletta sarà una camera
nimici; e tanto adoprò, che giunse al dietro- guardo. = comp
sf. retroscena. -anche al figur. de sanctis, ii-1-130:
le ragioni de'cittadini quelli che difalliscono al loro comune. = dal fr
64: soltanto uno scemo / resterebbe al lavoro e di fatti quei vecchio /
veduto alcun argomentante chiuder talmente la bocca al difendente, che questi, ancorché professando
: niuna altra persona mi parve più al proposito di voi, la quale,
male, ora e sempre, sino al fine vostro. guarini, 293:
la vuoi salva. tasso, 4-80: al servigio di dio già non si toglie
poi accompagnava da per tutto e, al bisogno, difendeva con feroce zelo dalle aggressioni
lo difendevo oscuramente, irrigidendomi di fronte al male. stuparich, 3-122: per
stuparich, 3-122: per nessuna cosa al mondo avrebbe rinunciato alla sua domenica libera
mostrato prato,... dintorno al quale beffi e giovani arbuscelli erano assai con
legno e con qual'arte / vittorioso al fin tomi e felice. cadetti,
mancato di confidenza con mio fratello, al quale se tu avessi esposto il bisogno
son certo che egli sarebbe corso incontro al tuo desiderio. carducci, ii-6-131: occorrerebbe
ii-5-22: il casanova chiederà un'udienza al ministro: tu fa'd'agevolargliela..
del suo fratello, innanzi che istesse dinanzi al popolo difendendo la sua ragione. storia
ha difeso in roma cinquecento tesi dedicate al pontefice. moneti, 128: chi
impuniti i delitti e tolta la strada al giudice di rintracciarli. alfieri, 1-596:
, a cui sempre / come all'opre al parlar virtude è scorta, / con
torto) dell'ardir solo egli / al tuo cospetto la colpevol causa / difender
avocato di cattiva pronunzia, essendo dinanzi al cardinal gambara a disputar e (offendere
causa di rilevante affare, tanto si conturbò al veder volti in sé gli occhi e
viso abbruciato non difese / la conoscenza sua al mio intelletto. g. villani,
11. salvare, conservare. - anche al figur. dante, par.,
male, ecc.; cercare di sottrarsi al pericolo, alle avversità, alle tentazioni
? saranno. ei brama / che al mio campo mi renda? / io vo
, / non può far ciò che al mondo è di diana, / che mi
cavallo] legato ad una ferrata accanto al portone, sferzandosi colla coda più che
. petrarca, 19-2: son animali al mondo di sì altera / vista,
sì altera / vista, che 'ncontr'al sol pur si difende. michelangelo, i-120
lusso e gioielli, limitando i loro bisogni al puro necessario, riducendosi ad una parsimonia
. card-ucci, iii-20-258: né anche al tommaseo parve difendibile, o gli parve
intelligenza, 19: diaspide quart'è al mio parimento, /... /
per cui da questo composto si passa al difenile con due gruppi amminici.
riparo; proibizione, interdizione. -anche al figur. latini, ii-3
1-25: vedut'ò per constatare / al vento, perch'à potenza, / prender
villani. cavalca, vii-238: chi al principio non fa resistenza, / e
dotta, lat. mediev. defènsa (al posto di dèfènsio -6nis) \ cfr
. rifl. difendersi, proteggersi. -anche al figur. lacopone, 78-10:
, 3-655: [giove] ha ingionto al giudicio la defensióne e cura della vera
bertrando del poggetto... dannò al fuoco quel libro come contenente cose ereticali.
di alcune riforme, e poi di partecipare al governo, e poi di non esserne
preminente rispetto all'attacco e destina quindi al settore della difesa un numero di giocatori
(un'arma). -anche al figur. vasari, iv-123: signore
, una tattica). - anche al figur. guicciardini, v-286: sia
contro esseri che parte della terra necessaria al genere umano tutto, sequestrano per sé
anche le più sincere, son fatte al fine di perdere il meno che posso
della poca o niuna fede, che al difensivo del reo si accorda.
chiesa. pulci, 27-230: o gloria al secol prisco, o lume, o
la forza dove bisogni, provvegga universalmente al bene di ciascuno. caro, i-
difensore: angelo custode. - anche al figur. d. bartoli,
, se non gli era in forma visibile al fianco, ben gli fu coll'invisibile
: vanne, e tu difensore angiolo al fianco / sii di colombo; e
intenda. 5. per lo più al plur. chi difende con le armi,
dopo lieve contrasto, i difensori, al solito, capitolarono. de amicis,
difesa di santa chiesa, consentendo finalmente al volere de'popoli..., accettò
panzini, iii-182: quando mio padre fu al letto di morte, io gli feci
, che abbia avuto ventura di apprendersi al vero. filicaia, 2-1-207: così
, come egli era obbligato a dio ed al mondo per difesa della giustizia e della
mia, dove tutti quei bravi corsono al morto corpo, e contro a me
delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica difesa dell'impiego
di pisa nel nuovo acquisto, parve al duca di bisogno, per difesa de'nuovi
alla difesa di quella piazza, che è al suo valore raccomandata. algarotti, 1-275
ogni qual volta che non si ragguagli al tiro della moschetteria la linea di difesa
-per simil. e al fìgur. alamanni, 5-1-538: l'
principali attività civili allo scopo di ridurre al minimo gli effetti delle offese nemiche e
terzo delle sue spese, noi affermiamo dinnanzi al mondo che la spesa del ministero della
spesa del ministero della difesa è inferiore al vero. -difesa elastica: v
di molt'altre rimetto io per ora al parere della commune opinione. parabosco,
portata la nuova di ciò a roma al pontefice e al vescovo di vicenza,
nuova di ciò a roma al pontefice e al vescovo di vicenza, che si ritrovava
appunto dicevan quei latini che seguitarono dopo al secol d'augusto, a difesa della loro
a lasciar stampare, acciò siano note al mondo le giuste difese. muratori,
quella svolta direttamente dalla parte interessata davanti al giudice, senza l'assistenza o il
, 1-15-2-68: se gli dimanda [al reo] se abbia i propri avvocati e
di difensore d'ufficio. - anche al figur. imbriani, 2-274: se
deve, per patto o per legge, al compratore per l'evizione e per i
partic.: attività svolta dallo stato al fine di eliminare la delinquenza.
coefficiente di quattro punti che viene attribuito al pugile per la sua capacità di evitare
la possibilità di difendersi. - anche al figur. boiardo, canz.,
canz., 118: ormai son giunto al fine, ormai son vinto, /
difesa: difendere, difendersi. -anche al figur. guittone, i-9: or
fan poca difesa. tasso, 9-84: al supplice vólto, il qual in vano
incantato o fatato, / né forza alcuna al fin può far difesa / che battuta
qualcuno o qualcosa: opporreresistenza. - anche al figur. boccaccio, vii-28:
difese: stare sulla difensiva. -anche al figur.: stare all'erta,
. -stare alle difese: stare al riparo (dal freddo, dal caldo
, 2-99: appaion già color che dentro al chiuso / la diffesa tenean del gran
dante, inf., 4-108: venimmo al piè d'un nobile castello, /
potrebbe avere un'assai fiorita marina, al qual uopo non manca di foreste, ferro
a diventare allegorico. piovene, 5-666: al comunismo italiano, basato non sulle città
il giovane, 9-138: corrasi quivi al saggio, ivi alla mostra, / ed
ch'io non avea detto di quello che al presente tempo adoperava in me,
3. negligente, trascurato; inclinato al male. cicerone volgar., 1-209
: una delusione narcisistica dei genitori, al riscontrare la qualità impropria o la
colpa si dà a lo 'ntelletto e al parlare che è mio; ché, sì
difettivo: / sempre con l'imperfetto al congiuntivo. borgese, 1-391: era figlio
; quantità, qualità, misura inferiore al giusto. -contenersi fra il difetto e
defetto detto avarizia perché manca e non arriva al mezo; e lo excesso detto prodigalità
nobilissima e santissima virtù, pure anch'essa al pari dell'altre virtù s'ha da
altro difetto / che d'aver lei, al suo segnor la chiede, / e
, 4-40: e se furon dinanzi al cristianesmo / non adorar debitamente a dio
136: la seconda cosa, che concorre al peccato, è il difetto della dirittura
dei delitti si trova che desse riduconsi al difetto di sussistenza, al difetto di
desse riduconsi al difetto di sussistenza, al difetto di educazione, al difetto di vigilanza
sussistenza, al difetto di educazione, al difetto di vigilanza ed al difetto di
educazione, al difetto di vigilanza ed al difetto di sicura e spedita procedura. leopardi
effettivi, perché inutile è la parsimonia al difetto. cesarotti, i-i43: le
/ ma per difetto ch'ella sente al nido. ser giovanni, ii-194: sentendo
par che i colori non rispondano perfettamente al vivo, e gli delineamenti non vi
, e gli delineamenti non vi parranno al tutto proprii, sappiate ch'il difetto
salamone dicie, che noi uomini viventi al mondo sempre siamo atti a fallare per
è da imputare a dio, ma al difetto dell'uomo; però che iddio mai
occhi alzai / de'tuo begli occhi al troppo chiaro oggetto, / quasi gufo
orecchie e supplire con la buona volontà al difetto d'una gamba. comisso,
., 4-10 (455): al medico fu messo tra le mani uno infermo
profitto conosce; e oltre a ciò, al suo difetto cerca li opportuni rimedii,
vita, per che meno abbonde / al genital difetto umore e sangue.
, un sistema che non risponde pienamente al suo fine; incapacità; insufficienza,
ma per correggermene avrei bisogno di vivere al vostro fianco, non questi pochi giorni
mattina, e si corica più presto al dopo pranzo, che quello di parigi.
terra parla / e grida contra te vendetta al cielo. guarini, 458: amai
parta intatta. delfino, 1-371: sotto al suo impero è la bontà difetto,
gli abbracciò, e perdonò a loro e al loro padre, perché avieno avuto bando
scopra il suo difetto / a torla al mondo il cor barbaro inspira. 18
credo che saranno alquanti / che daranno al tuo parlar difetto / per trista invidia
preso il falegname, e per far comprendere al governatore che il difetto non veniva da
non mantiene. / ma questo è al parer mio lieve difetto, / e
- difetto delle cinque dita: tendenza al furto, cleptomania. d'annunzio,
l'agiatezza, dall'ignoranza sospinti, al patibolo. -adempiere, empiere,
13-71: padre e signor, s'al popol tuo piovesti / già le dolci rugiade
piovesti / già le dolci rugiade entro al deserto, /... or rinnovella
/ petto latin, pur come suoli, al fato / dura, e di te
esserne privo o scarsamente fornito. -anche al figur. bartolomeo da s. c
guarini ch'eno qui in deffito / mo al presente. -esservi, avervi,
sana se l'acqua non va accompagnata fino al mare, per forza di pompe in
/ in difetto d'arena / merope al sacerdote. magalotti, 9-1-183: io
io non fo differenza nessuna da te al signor michel agnolo; e se in
. monti, iv-367: egli è al presente in parigi, e in suo difetto
fare, di tutto se'tenuto a ristituzione al suo signore, cioè di ciò ch'
: il dì e la notte, supplendo al difetto dell'acqua, si aggiravano intorno
qui conviene che la viva tua voce soccorra al difetto delle mie parole, e mi
, fino a un certo segno, al difetto. carducci, ii-10-84: io son
1-i-162: scacerni non sapeva come rimediare al difetto della macina ingorda. -senza difetto
perfetto senza difetto, come si conveniva al suo stato, dice così. bibbia
suo amore. -venire in difetto, al difetto: venir meno, accasciarsi.
, vi-532: e li fanciulli verranno al difetto, e affaticherannosi: e li
nel lume degli occhi, interpretò benignissimamente al popolo la ragione civile, e compuose
uomo veramente singolare e grande si distingua al di fuori per un volto o un occhio
siena, 718: fra l'al tre volte aviamo che essendo difettuoso delli
difettuoso delli occhi, li fu posto al céllio il ferro rovito, e non li
prima che fussino o conosciute, o al manco annoverate le disadattaggini tutte della difettosa
difettosa per qualche infermità, la mandano al serraglio vecchio. c. dati,
morire, come inutile a'genitori e al mondo. leopardi, ii-244: persone imperfette
a colui che è difettuoso per vecchiezza, al quale conviene guadagnare ciò che gli bisogna
all'interesse di cui regge, che al commodo de'sudditi, non può la ragion
natura. ma il difetto dà risalto al bello. giordani, xi-23: queste parole
alto della pagina, e subito dopo al titolo: segno evidente che non di
quella strada diritta e scivolosa era funesta al traffico convulso di quei mesi, alle
che dottamente gli disputarono, ma piuttosto al mio debole ingegno e alla mia non
qualche sua parte. -che spinge al male, scandaloso, provocante. ricciardo
eh'essa s'aconciasse e azionasse per piacere al mondo, e però la maledice.
che in effetto dimostrano, prima d'arrivare al sillo gismo difettuoso. rosmini
suo collegio de'cardinali diede sentenza contro al detto piero d'aragona. fra giordano
ritorni in alto, / non te lasciare al vizio sì invilire, / che più
moglie. sassetti, 113: dentro al quale tempo [di 40 o di 50
sfinii, perdei la voce / pensando al sovrastar del mio tracollo, / ch'io
beicari, 1-101: parlarono contro loro al santo padre, diffamandogli e calunniandogli.
, 3-130: i'so che, parlando al comun uso, diletto si è cosa
non viene ad alcuno, se non al savio solo. borsa, xix-4-717:
sperai d'esser padrone di poter dare al pubblico il quadro de'non considerabili accidenti
restar in milano, mi è sopraggiunto al momento che io stavo per partirne.
non 'diffamazione '; quanto al processo di falsità che ci si minaccia temiamo
della famiglia aveva acquistato con la moglie al momento del matrimonio per con- farreazione.
. m. villani, 8-47: davanti al re veniano dame e cavalieri con finti
differenti l'una dall'altra, scendevano al borro nascosto giù tra la fila doppia dei
subito, senza imporle prima di darsi al sarto. gentile, 3-77: secondo
bilancia argomenti sostanzialmente diversi, guardando unicamente al generale ed al comune e non tenendo
diversi, guardando unicamente al generale ed al comune e non tenendo conto del differente
6. locuz. avverb. al differente: al contrario, invece.
. locuz. avverb. al differente: al contrario, invece. rajberti,
invece. rajberti, 2-58: al differente: vi sarà occorso di vedere
, né da luce ad ombra, / al discoverto resto. maia materdona, iii-314
due oggetti, che paiono gli stessi al non conoscitore e all'uomo distratto e frettoloso
contaminava, le casse dell'erario accettandogli al valor legale, ne venivano a scapitare
perdite, quale risulta dai calcoli compiuti al termine delle varie partite. de roberto
ecclesiastico fa differenza dal riso del savio al riso dello stolto. cassiano volgar.,
religiosi e altri; tutte erano rimesse al cardinale, e colla sua bontà e autorità
ed il popolo, donde si venne al tumulto ed altarmi, né si potendo la
diplomi, non davano luogo alla differenza e al contrasto. 6. ant
1-168: la differenza cercata, aggiunta al numero che esprime i pagamenti fatti nell'
angolo del contatto acb... appartiene al genere delle seconde differenze, non delle
dei più sovrani poeti che sieno mai stati al mondo. leopardi, i-512: ma
da paesi stranieri o a essi dirette, al fine di ostacolarne i commerci. -politica
, e di tutto ciò che appartiene al calcolo differenziale o sommatorio. buonafede,
in tempo a riparare un brutto guasto al differenziale. = voce dotta,
il duca] i nostri cittadini che al presente governavano la repubblica dai preteriti che
; e il volgersi [per filosofare] al gran libro della natura...
se anche avessero colonie di loro, erano al tutto da queste differenziate, come si
richiamo, un invito alla rinunzia, al differimento almeno dei suoi progetti.
: mostrato di differirla [la battaglia] al dì seguente, come fu notte,
in lungo menino, / che stanco al fin di spese, affanni e strazii,
. ariosto, 24-30: ognun che vive al mondo pecca et erra: / né
tempo di sospettare ch'io non ho soddisfatto al mio obbligo. d'annunzio, iii-2-1141
iii-2-1141: in cabiria, già consacrata al dio vorace e ripromessa vivente al sacrifizio
consacrata al dio vorace e ripromessa vivente al sacrifizio differito, non s'adempie il
a confermare, mediante la sostituzione al pref. con-del pref. privativo
). ant. ribollire. - anche al figur. cecco d'ascoli,
, malagevole. cavalca, iii-39: al magnanimo ancora s'appartiene per fortezza d'
. ariosto, 36-1: natura inchina al male, e viene a farsi / l'
ceduto il trin- ciator coltello / che al cadetto guerrier serban le mense. manzoni
lo stile del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione
avveduti, ad antiporre lo splendido pericoloso al sicuro meno apparente. p. verri,
, i-93: tutto il difficile sta al bel principio che un giovane intraprende la
se medesima. serao, i-898: al momento dei soldi, fu il difficile;
., iii-70: non è difficile al signore a salvare con moltitudine, ovvero
: erano stati cacciati in rotta presso al fiume aoo in passi angusti e difficili.
provvedimento. pindemonte, iii-452: se al più duro e più diffidi tempo /
nume propiziatore della considerazione, del diritto al lavoro, della pietà, quando ne ha
di prospettiva], getta il tempo dietro al tempo, affatica la natura, e
restio (riferito a persona e, al figur., anche a cosa).
di disfrenati, tristi, labili al male ed al bene contrari o difficili,
disfrenati, tristi, labili al male ed al bene contrari o difficili, temo non
sereno il ciglio e mite, ed al sorriso / non difficile il labbro.
lo sono e si rassegnano a presentarsi al medico, temono un pronostico troppo grave.
le rare, gli piaceva di persuaderle al peccato colla sua gratuita presenza d'uomo aitante
su una ripa d'un monte altissimo, al quale difficilmente si potea andare. l
dall'artiglierie dell'armata franzese, accostatasi al lito quanto poteva, comincio- rono a
i muscoli del mio volto si movono difficilmente al riso. serao, i-1047: solo
nostre braccia, e intendono che mandiamo al diavolo il cuore e la testa!
testa. d'arzo, 1-14: vicino al saccone di foglie se ne stava seduta
istata la sua grande resistenza che fece al pontefice ed al collegio de'cardinali,
grande resistenza che fece al pontefice ed al collegio de'cardinali, difficilmente si sarebbe
si lascia mettere e si mette da sé al fastigio dell'ordine sociale e politico quasi
lo stile del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra
far menzione, perché il pontefice, al quale si tiene che per- tenga la
oppone all'attuazione di un progetto, al compimento di un'impresa; ciò che
impedimento, ostacolo (per lo più al plur.). -anche: pericolo
5: negli stati ereditarii e assuefatti al sangue del loro principe sono assai minori
1-339: è la difficoltà d'intoppo al vile, / ma gli spiriti altieri invita
preparare la più modesta capacità di giungere al limitare della poesia, spianate le difficoltà,
(ed è per lo più usato al plur.). s. giovanni
un'altra mia giustificazione, et è intorno al vostro non credermi intorno alle difficultà di
. sarpi, vi-1-7: promosse difficoltà al duca di parma per certe gravezze imposte
alcune, le quali vanno tremando al cembalo, e dopo cento difficoltà,
4-1635: le maggiori difficoltà sorsero intorno al punto dell'indie. c.
che non è solito, il pretore al tempo della visita, inteso dalle parti e
6-1-121: la quale risposta, quando al papa venne riferita, gli fu sentito dire
disegnano trattenersi in villa, siano obbligati al principio della quarantena mandare nota in cancelleria
, o fornire a noi selvaggina presa al di là dei nostri confini.
non diffi- culterei d'aggiungervi, oltre al vino di spagna, un fiasco ancora
/ fuggo; ti lascio; e al mio fatai soggiorno / disdegnosa ritorno.
della strada coi piedi nella neve fino al ginocchio. = comp. di
. testi non toscani, 130: al presente se trova el campo loro contra
., vii-328: noi peccammo inanzi al nostro signore iddio, e diffidandoci non
belle ragazze, che proibiva di sedersi al caffè dalle due alle sei. bilenchi,
punto d'onore, ella si era iscritta al fascio. 7. dare la disdetta
, e coll'autorità d'esso dierono al papa il governo della città liberamente come a
. da pubblicarsi prontamente un avviso diffidatorio al pubblico che deve rimanere in piena osservanza
p. verri, i-264: al bel principio della mia amministrazione cominciò il
a condurre grani, previa diffi- dazione al governo e al magistrato di ordinare le condotte
, previa diffi- dazione al governo e al magistrato di ordinare le condotte. =
ch'egli si dovesse arrendere e dare al popolo di roma, acciocché non volesse piuttosto
dell'imperatore, attribuiva l'alleanza sarda al buon volere dell'inghilterra. de roberto,
. svevo, 6-489: in quanto al nonno mi guardò diffidente e si fece in
sospetti e diffidenti. botta, 4-407: al quale non tornava conto che il monferrato
ii-803: la diffidenza è sempre proporzionata al numero delle sperienze infelici o conosciute in
facevano ad ogni rumore sospetto mettere mano al fucile con una rapidità scattante. moravia
-ridursi a diffidenza: dar luogo al sospetto, alla sfiducia. g
: il che presto accadde e durò fino al nascere delle sue figlie, o piuttosto
nascere delle sue figlie, o piuttosto fino al crescere che queste fecero, e al
al crescere che queste fecero, e al separarsi da lei, perché per lungo tempo
imperio della sua nazione, e contemporaneamente al di lui misero * difflusso \ =
di diffluére 'scorrere sparsamente ', al figur. 'ridursi a nulla,
o altri liquidi). -anche al figur. dante, purg.,
altra per le fruttifere campagne effondendosi rende al vicino mare il debito tributo. sassetti
: da la negra pece ardor vorace / al ciel diffuse le faville e i fumi
chiuse / alta virtude immensa: / quanto al corpo dié meno, / ne l'
l'aere diffuse / non per anco al mortai noti piaceri; / o se tu
dare a i mobili plettri o pure al canto. alfieri, 1-809: quando
prendeano per diffondere la lingua loro, al conto che ne facevano, all'ardore
una malattia), contagiare. - al figur.: anche vizi, colpe,
il molle seno, / ond'arrestato al picciol legno il volo, / in questi
il gambo e i rami; / molte al panico, ed a l'avena molte
: il sol con lieti rai, / al cui apparir il tuo vel nulla asconde
bocca chiuse, / le cui voglie al ben far mai non fur zoppe, /
parodia; della lingua italiana, son essi al contrario che l'hanno pallavicino,
stesso. monti, 1-5: 209: al picciol corpicciuol nulla diforme / in questo
flussi e reflussi: adunque bisogna che tal al giudizio che generalmente si suol fare di quegli
. bandello, 2-5 (i-695): al / o del pastor ch'ancor
i-271: il rimedio che altri vuol applicare al formazione, alterazione. -per estens.:
, i-723: il lanternino appeso sotto al carretto, proiettava sulla neve ombre difformi,
aspra fune / le stringerò le molli braccia al tergo; / io canterò l'orrendo
profondità del cratere da'suoi labbri sino al fondo sembra essere d'un sesto di
voci difformemente per latinismo, benché certo al suo tempo non si pronunziassero così,
ben è vero che la diformità precedente al concilio non era più negli ecclesiastici che proporzionalmente
secondare il vero ne'suoi difetti, che al vero aggiugnere mostruose difformità, a seconda
da lui fu concepito direttamente come pari al valore di cento, egli dice una
valerio massimo volgar., i-341: incontinente al consolo dando vesta di chiaro onore,
dice dell'adulterio come non solo pertenga al peccato di lus suria ma
signori. carducci, iii-7-315: anteriore al decameron, come quella che è ricordata
abbondantemente, in gran copia. -anche al figur. ottimo, ii-126: colui
come diffusamente mostra l'apostolo alli ebrei al settimo capitolo. zanobi da sfrata [
di così. silone, 4-207: al momento della partenza di oscar da sant'
3-118: buttato il letto sossopra fino al paglione, agilulfo prese a rifarlo secondo
opponendo una insuperabile bar riera al contagio, ne troncarono la diffusibilità.
). -anche per simil. e al figur.: a indicare l'estendersi sciolto
risvegliato un antico senso di parentela, al disopra di quanto oggi, coi prodigiosi
e creare distanze quali non furono mai al tempo della diligenza e del lumino a
: 'affetti e pensieri 'dan principio al volume, e ricordano un poco la
con una diffusione che mescola il delizioso al comune, la poesia che avrebbe voluto
qualche volta gli nasce, in mezzo al racconto, con ima freschezza indicibile.
sul mercato il turbamento recato dall'imposta al contribuente colpito. 7. fis
limpida come un prato di giunchiglie in mezzo al bosco, 10 mi sentivo adagiato in
alla diffusione. -per lo più al figur.: che ha la virtù di
, / né paragon più bello / al divino intelletto, / che il chiaro sol
cingerne l'augello. / quei lento, al collo suo del flessuoso / collo s'
il morir. mamiani, 1-27: al subito apparir della regale / matrona,
vano, / da un avel gli occhi al del lucente
lasciato un sentore azzurrognolo di pipa. misto al fresco della notte, quel filo diffuso
alpi de le virginee / cime più al sole diffusa raggiano / la bianca letizia
barbaro nome, in dolci accenti / diffuso al mondo, avrà perpetui onori, /
così diffusa e benemerita istituzione non esistesse al mondo. banti, 8-150: da
fe'la sidonia dolente / pruove, al parlar, che sai, alto e diffuso
da sublime scoglio / volgesti il guardo al mar con gli occhi intenti: / quante
del sol l'occhio misura, / al cui scettro natura / partorì fuor del
delicatamente (di un colore). -anche al figur.: pervaso (da una
, i cui raggi sono disposti simmetricamente al di sotto e al di sopra dell'apice
sono disposti simmetricamente al di sotto e al di sopra dell'apice vertebrale (e
/ credo con pazienza soffierei / drieto al difìcio ch'amarla mi mosse.
testi fiorentini, 135: puosero il canpo al vescovado vecchio, ed asediaro la terra
fare un grandissimo difìcio di legname, al quale posero nome cavallo di pallade. a
bibbia], 3-120: tenne tassedio contr'al santuario per molti giorni, e vi
. 4. congegno. - anche al figur. dante, purg.,
da provar le / mazzate tocche, perché al criminale / proceda. = da
nube atra scoscende; / delle punte al richiamo, obbediente / si difila diritto
alto emerge, e lei segue insino al cupo. -con significato generico:
4-240: voleva che si corresse difilatamente al soccorso di roma. =
un sorso di vino, e via difilati al borgo. fogazzaro, iv- 270
sulla strada e alcuni uomini vennero difilati al canotto. pascoli, 1497: entrò
magagne vanno difilato ai magazzini deposito o al reparto spedizioni. bocchelli, 4-120:
, diceva: -coi rammolliti che abbiamo al governo, si dovrebbe andar difilati al
al governo, si dovrebbe andar difilati al disastro. ma vinceremo lo stesso.
. scoria di rame che rimane attaccata al fondo della fornace. mattioli [dioscoride
che come un fondaccio si ritrova sotto al rame fuso nelle fornaci, ho più
ho passeggiato di là dall'astico fino al sasso della diga, in una frescura odorosa
, dalla corrente dorata della strada cittadina al fiume violetto del cielo che ruota lassù le
facciano ogni sforzo per mettere una diga al torrente delle novità? mamiani, 1-309:
e alli traversi fati / opposi e al fiotto risorgente e truce / del vandalico
liberare dalla gabbia. - anche al figur. dossi, iv-175:
arcaico (f o e), corrispondente al suono semivocalico u (e scomparve quasi
che in iscrizioni dialettali dove compare fino al ii secolo a. c.,
bartoli, 3-128: aggiugnere qualche altra virtù al calore perché digeli l'acqua, come
digeli l'acqua, come si vuole aggiunta al freddo, perché l'aggeli.
, come fanciullo che mangia molte volte al giorno. mattioli [dioscoride],
naturai calore / v'arda temprato, e al digerir ti vaglia, / scegli il
elefante. -per simil. e al figur. meditazioni sulla vita di gesù
3-83: stava rintanato in casa, al buio, a recitare paternostri e avemarie per
era rotolata anche più giù, caduta al grado di serva volgare, rientrando in
atto a una femmina, s'attaccò al collo, disperato, una fune, e
riescono su le prime nauseose ed aspre al palato; ma poco dopo le digerisco
le cose, che s'intendessero acquistate al duca di savoia nel monferrato ottantaquattro terre
parlò di non so che libro intorno al montecuccoli ch'io aveva letto, riletto e
secreto e privato, per poter servar al pubblico consesso il decoro. o. rucellai
talché si possa dir: noi siamo al fine; / quante dovran passare estate e
consumare (beni economici). -anche al figur. bandini, xviii-3-913: quel
stessa. pavese, 8-49: che al signore piacciano le cose chiare mi sa
peggio digerita. -per simil. e al figur. viani, 14-71: ha
le operazioni. dossi, 109: quanto al discorso poi, mai botte e risposte
mantova, con intenzione di andare poi al pontefice con le cose digerite e quasi
mal pensate e mal digerite in risposta al suo grazioso estemporaneo. botta, 5-503
licenza dal ministro dei culti di favellare al papa, posciaché appunto di questa licenza
congruo de far degestione, / né al naso parlascione, né a l'ojrecchie andare
d'annunzio, iv-2-189: girava in tomo al quadrilatero del biliardo, con passi misurati
: si produce la foglia alquanto distante al frutto, acciocché non sia contradia e impedisca
de'fruttiferi arbori mettono i loro frutti al sole, il quale a tutti dona maturamento
consistenza, ed in una materia analoga al succino, evaporando prima esso petroleo alla
si separano: la seconda concozione va al fegato e fassi acquosa: di lì va
si lasci così smosso a riposare sin al suo tempo, perché con i freddi
facile, difficile a digerirsi. - anche al figur. crescenzi volgar., 3-8
, i-1-225: il cardinale diede una mentita al gentiluomo, ed il gentiluomo sfodrò il
2-8: l'umore [nei rami innestati al piede dell'albero] più lungamente dimora
polveri, gocce che aveva sulla tavola davanti al suo posto. bocchelli, 1-i-152:
si fa col dar loro da rodere al piede buon letame trito e digestivo; questo
, chiesta col semplice cenno della mano al cameriere che passava e lo comprendeva,
[infermità] alcuna volta avviene [al cavallo] per orzo o per altra
mio stomaco ripieno d'iniquitade sempre ritorna al vomito, né mai per un momento pure
nemiche voglie, purgati, possano difondersi al cuore o ascendere al capo e quivi
, possano difondersi al cuore o ascendere al capo e quivi tranquillare con la memoria
. santità ha di nuovo spacciato in dietro al nunzio che procuri che questa negoziazione.
imperò che lo cibo digesto si dice disposto al notri- mento del corpo, e così
cioè l'aurora, la sera, ed al mattutino; perocché in queste ore l'
disposizione dell'imperatore giustiniano (dal 530 al 533), nella quale sono ordinati,
, rispettivamente, dall'inizio del digesto al libro 24, titolo 2, fr
, fr. 2; dal libro 39 al libro 50; dal libro 24,
iii-9-316: il quale [avvocato] al primo sentire una nota d'organo getta
digestorio di papin divengono sì fragili da rompersi al minimo strofinamento. = deriv
ogni parte di quel mare gelato, al dighiacciarsi. d'alberti [s. v
, 36-28: elli credendo avere li nimici al gherone, diede delli sproni alla giumenta
verdi e d'oro del serpente in faccia al sole; stimai la digitale degna quanto
felci e il giallo della ginestra mescolato al cremisi della digitale porpurea.
dalla mano floscia. ancóra / mi regge al riso il cuore / ammalato. anzi
con piè lesto e scaltro / battillo al primo e teosseno all'altro.
cui veniva diviso dagli astronomi (fino al secolo xix) il diametro del sole
tale penitenzia, che tu togli la virtù al corpo tuo, ma dei sì digiunare
, stare senza mangiare; essere costretto al digiuno; cibarsi assai meno del desiderio
giamboni, 72: per le dette cose al signore le cure e le rangole e
è parola come ben s'intende, al tutto francese, che può traslatarsi in colezione
lamh. frescobaldi, xlii-1-50: fèra scienza al vostro core è giunta, / poi
dovizioso e si sarebbero sentiti pieni fino al gozzo. piovene, 3-24: eravamo.
rallegra e gode, / e dentro al nido suo si strugge e rode / per
cercavano di levare la testa di sopra al cumulo dei morti, fino a quando si
faccio cenno al servo di non insistere ché, domani,
viver digiune. folengo, ii-98: al santo damigel graditte un puoco / furarsi
1-309: tu volgendo, regina, al cielo i lumi, / allor che placherai
in greco e in latino, mi presentavo al concorso completamente digiuno di dante; tanto
exaudir non dorme / volontà giusta, al mal sempre degiuna, / mostrato m'
e superni / grazia e virtù te al mio cantar iocondo. ariosto, 23-2
petrarca, vi-1-61: o mente vaga, al fin sempre digiuna, / a che
di noi non ti perturbi, ma al contrario ti sia grato per così mara-
digiuno. della casa, 641: tomo al mio conforto, e presto / son
: nel giardino dell'albergo moresco, al lume dei riflettori, sfilavano seminude, come
seminude, come ranocchie rosate, davanti al sindaco di new york, le sette
vo'morire / se gli è suggetto al mondo più digiuno. pallavicino, 8-6:
. f. rondinelli, 164: conforme al proverbio, il sazio non crede al
al proverbio, il sazio non crede al digiuno. -testa digiuna, barba
, secco, scarso ': si riconnette al verbo iento e ieiento * fare la
despre- siare se medesmo e dare tribulazione al so corpo cum dezuni e desipline.
unite insieme nocciono alla salute, cioè al ben essere, cioè alla perfezione dell'esistenza
, inf, 33-75: poscia che fummo al quarto dì venuti, / gaddo mi
pianto; per cagione de lo avvenimento al giudicio, è detto digiuno di pianto.
digiuno / di veder lei che sola al mondo curo, / fummi il ciel et
/ sì che 'l cibo fu poco al gran digiuno, / e nel suo refrigerio
questa a certa temperanza che egli spinse al digiuno. 7. figur.
che rabbrividisce al rovaio, ora trasecolando per boscaglie fra
di digiuno, e questo fu quanto al corpo. -cantare compieta a digiuno
: quello che dura dal giovedì santo al sabato santo. - per simil.
fagiuoli, 3-4-142: io gli esorto al digiun delle campane, / celebro la
ho rotto il digiuno; sono stato al corso, a casa appiani.
). baldelli, 5-6-318: al digiuno... fu dato questo nome
sempre vuoto. campailla, 13-56: segue al duodeno il sempre vuoto, appresso,
ant. disgiunto, separato. - anche al figur. guittone, i-20-44: ai
il padre è constrecto comprare li libri al figliolo che voglia conseguire la dignità de
verità. boccalini, i-195: per ovviare al bruttissimo inconveniente dell'ignoranza di quelli,
si viene il più delle volte a levare al discorso armonia, grazia, sospensione e
aiuto. ottimo, i-355: costantino diede al detto papa tutte le dignitadi dello imperio
: il padre è constrecto comprare li libri al figliolo che voglia conseguire la dignità de
'mirabile ', e concilia dignità al poeta, facendolo comparire ispirato. foscolo,
sopra la groppa, o il campanaccio appeso al collo. bocchelli, 10-31: il
grado in grado sedeano le genti, al di sopra i più nobili, e poi
spazio del terreno, che si dee al verziere diputare, secondo la facoltà o dignità
più grande / di chi va incontro al regno / forse ha colui, che volontario
dà in alcune chiese a que'canonici al cui beneficio è annessa qualche parte di
aver riguardo a la infelicità mia o al suo valore, temendo che la lode d'
lui con le sue terre crebbe le dignitadi al ferrarese, e dalle nostre si ribellò
., i-304: disse lo figliuolo al padre: -io porto nello animo questo con
il che non voleva credere) mancassero al debito loro con inragionevole assenza, non
intorno alla famiglia imperiale, in sequela al gran dignitario borromeo e al podestà casati.
in sequela al gran dignitario borromeo e al podestà casati. compose una guardia nobile
ecclesiastico o politico, dal peccatore pentito al curioso importuno. piovene, 5-353: si
impassibile e con occhio asciutto, fedele al principio degl'indiani di celar sempre dignitosamente
nella sua tristezza, senza fame trapelar nulla al di fuori. svevo, 6-600:
dignitoso, / e ha dato riposo / al mio grave languire, / facendomi sentire
italiano si piegano naturalmente e quasi da sé al dignitoso. pavese, 8-55: quell'
del dovere presuntuoso non deve mai aspirare al dignitoso carattere di scrittore, che vale
, qual suolsi ogni accusato, / al foro / non son io tratto?
il più dignitoso, il più confacente al luogo dove si dee collocarlo, e
mesi collaretti foderati, se vollono poter resistere al freddo che sosteneano per la levata gorgiera
i-107: in questo primo del digradamento al quarto circulo, dove l'avarizia si punisce
, alte montagne, / che, digradanti al piè, più mollemente / vestonsi d'
fratte adorni, / eran pometi digradanti al largo / piano, cui bagna sotto verdi
nuovi edifizi si spianassero sopra linee concentriche al vertice del monte, da porgere allo spettatore
e l'altro strade larghe e pianigiane al pedone. carducci, 996: da