, crede di soddisfarli portando il biscottino al letto degli infermi dell'ospedale.
e codino, i quali, premendo al petto il cappello a lucerna, s'
fr. ant. dame, che risale al lat. domina 'signora '.
persona che faccia dimora / avanti al conte: tristo chi lo aspetta!
linea avversaria; fare dama. -anche al figur. tavola ritonda, 1-122
seta l'operazione del 'damascare 'passò al cotone, alla lana, al lino,
'passò al cotone, alla lana, al lino, specialmente per l'uso delle
, nel loro autentico ermetismo, tiravano al barocco. = deriv. da damascare
magalotti, 1-21: e 'focchar'chiamano ancora al dì d'oggi i damasceni alcuni vasi
le prime, ower susine si seccano al sole ordinate in su graticci: e
non t'incresca / dir che dietro al baccel venga la pesca. -rosa
'damaschinare'l'operazione con cui si dà al ferro, all'acciaio, alle lame di
e pugnali. -per simil. e al figur. govoni, 2-10: ma
stato sottoposto alla damaschinatura. -anche al figur. allegri, 242: o
. allegri, 242: o stando al sol rimettere un taccone / alla scarpetta
mostrando il piede / damaschinato dall'ugna al tallone. milizia, ii-320: anche i
gran tazza damaschinata, mandata da aliatte al tempio di delfo. d'annunzio, v-3-434
di fucili che andavano dall'archibugio damaschinato al moschetto a ripetizione ultimo modello, a trofei
vi concedo che nella fabrile siate unico al mondo come ne fanno ampia fede 1
tommaso braccia 4 di domaschino bigio per donare al maestro lodovico, che ha 'uto una
con polpa rossiccia e aspra, aderente al nocciolo. soderini, iii-477: nei
ne l'orticello povero / per farti serto al crine / sorgea cespo odorifero / di
all'uso di damasco (con riferimento al lavoro di intarsio e di arabesco fatto
argento indorato, col ferro lavorato fino al mezo a la damaschina: io non lo
che gli stendardi, / per torre al duca l'onor trionfale, / sian posti
coperta di damasco giallo, tessuta anticamente al telaio. brancoli, 3-251: nel salotto
detta * damasonio stellato ', appartiene al genere 'alisma ', e l'indiana
damesca, che s'hanno ad esporre al pubblico sulle scene? damiana, sf
io. parini, xiv-17: male al tenero cor pose ritegno / damigella immatura.
costretta dai manigoldi per salvar la vita al padre bevve una tazza di sangue umano
che fa parte della corte o è al servizio di regine, di principesse o
con lor dame e damcelle, traggono al luogo. andrea da barberino, iii-309:
corte ricopriva incarichi di particolare riguardo al servizio della regina. -nel linguaggio moderno:
1-158: lo re... fece al palagio ragunare tutti suoi baroni e cavalieri
poco istante che morì, avante / al suo figliuol nulla non può più dire.
bel damigello, gli mandavano di sotto al drappo delle tenere occhiatine, e pur
bandi. 2. giovane paggio al servizio di re o principi. andrea
damigello del re, lo condussero al suo cospetto. 3. cameriere
scende; / e secondo il mandato al damigello / fa l'imbasciata. parini
: 'signora giovanna', nome dato scherzosamente al recipiente. damista, sm. e
damma e il cerviere, / che drieto al monte scorgea l'animale. boiardo,
più che la damma, quando salta al raggio della luna. betteioni, i-370
148: se la doretta faceva sempre al suo damo le belle accoglienze, tutti
continuò danzando a sfuggirlo, girando intorno al padiglione. il damo, un passo di
se minacciasse di togliere il posto al damo. = voce tose.
perlacea e sericea e per l'untuosità al tatto (e deriva per lo più
danda, sf. (per lo più al plur.). ciascuna delle
parte dietro a ciascuna spalla, al gonnellino, ovvero a una larga fascia
danda. altoni, 1-3: quanto al partire, si descriverà in due modi;
, di origine onomatopeica, con riferimento al dondolare del bambino che muove i primi passi
e la moda non son che larvati sussidi al bisogno imperioso che ogni società ha di
quasi la laurea, il titolo di accesso al chiuso e riservato mondo del dandismo romantico
. gozzano, 1030: la caccia al falcone... è riesumata da
cattaneo, iii-3-239: angli e sassoni aderirono al cristianesimo; e sottomettendosi al clero,
sassoni aderirono al cristianesimo; e sottomettendosi al clero, si avvicinarono alle moltitudini suddite
amore del mondo, l'odio che abbiamo al prossimo, e generalmente la dannabile offensione
sconcia si. diceva, pervenne nell'oste al re e al figliuolo; li quali
, pervenne nell'oste al re e al figliuolo; li quali turbati molto a perpetuo
voi foste / dei giudici, che attendano al volere / che la severitade in la
questo errore, / come giudicherà contro al primiero / giudizio? colletta, iii-49:
l'un l'altro con le pistole: al colpo il romano morì, il rosaroll
carnali, / che la ragion sommettono al talento. cavalca, iii-63: conciossiacosaché
da i giusti: e quei dannati al foco, / questi a la gloria
poi dannare il corpo e l'anima / al sempiterno orror. nieri, 103:
che gran tempo arser di zelo / contro al bel mondo, e dell'ignoto corso
scoli, 1179: non può morire chi al saver s'è dato, / né
o solchi cavati egualmente da bocca infine al fondo dalle latora, sicché le viti non
, un conto). - anche al figur.: scongiurare, abolire.
giorni dopo non sono già a cena al cova con qualche bella donnina.
atterrita genova: non pochi erano mandati al remo. mazzini, ii-774: cerco,
anime dannate, la quali volesse porre al fuoco satanasso, per il carnasciale di
naccia, / quanti quanti di voi al fuoco eterno / or qui presenti pure
ogni speme vote / son le dannate al duolo alme infelici; / e dio,
dannato. galileo, 3-4-170: tornando al proposito, veda come egli di nuovo vuol
tormentose, fatiche gravi. - anche al figur. petrarca, i-2-153: ivi
petrarca, i-2-153: ivi quell'altro al suo mal sì veloce, / ifi
morta fede; / e spero, al suon de'disperati stridi, / se non
sol non sedesti a parca mensa, e al lume / dell'incerto crepuscolo non gisti
, alla miseria ed all'ignoranza, inerenti al diritto di proprietà come l'ombra ai
giogo, / de l'insonne rimorso al laccio al rogo, / complice ignara,
/ de l'insonne rimorso al laccio al rogo, / complice ignara, santa e
tomba dell'autor suo, e sgrida quasi al cadavere in cui abitò un dì quella
, 45-64: la notte ch'andò inanzi al terminato / giorno de la battaglia,
dannata ei scorse, / come i ministri al duro ufficio intenti / vide, precipitoso
. pascoli, i-236: si restituisca al lavoro ciò che lo distingue dalla pena
lo distingue dalla pena; si renda al lavoratore ciò che lo distingue dal forzato
fiamma con oscurità. sacchetti, 181: al pianto de'dannati l'aspre strida /
come un dannato, alle carte, al bigliardo, agli scacchi, al domino,
carte, al bigliardo, agli scacchi, al domino, alla mora, al lotto
, al domino, alla mora, al lotto. dossi, 162: soffriva come
, uscì ratto rasentando la parete diretto al giardino pubblico, e come il dannato
pubblico, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la testa in terra rientrando
casse, zia rosaria ricorreva anche lei al prestito per poter concedere nuovi prestiti,
privo dell'amor di dio: come al contrario, il goderne era la sua
scrittura, facendo repetizione dell'appellazione interposta al concilio e replicandola per le stesse cause
, udita la dannazione, ne appellò al concilio; poi con la solita veemenza procedendo
6-368: strillava le più orribili contumelie contro al governo..., nomi,
8-i-12: or non sai tu che, al signore, ogni cosa composta debbe tornare
in grembo, e portolli così insino al sepolcro di san martino a veduta di
, gittati in terra i carboni accesi, al suo vestimento non apparve danneggiamento nessuno.
a cesare del nebbia buon pittore, al quale già era stata assegnata. orteschi,
vecchia e sporca, il corridoio era al buio, un tanfo umido riempiva l'aria
140: la vecchia società europea tornava ella al tenerume per decrepitezza o voleva far la
si chiamano decrepiti, e che son venuti al fine loro. giov. cavalcanti,
abbondanza di lagrime, alzando la mano al cielo, all'altissimo accomandavano i nostri
, ed a cui le forze mancano. al decrepito, ed a colui ch'è
colui ch'è travagliato per ogni maniera, al disperato, ed a chi ha perduta
la vita, massime i decrepiti e giunti al fine. alfieri, 1-1025: dissemi
campagne arse, famiglie trucidate dal decrepito al lattante. pascarella, 2-228: ve
per la strada di chieti due volte al giorno la gran carcassa d'una diligenza
; che è frutto di una civiltà giunta al suo tramonto. settembrini, iv-327
di decadimento fisico). - anche al figur. foscolo, xv-563: è
pervenuti ad una età decrepita ed inabile al lavoro. leopardi, ii-195: v'è
iii-41: la letteratura italiana essendo, al parer di certuni, smunta, vecchia
gradatamente, nell'esecuzione, dal forte al piano; diminuendo. = gerundio di
, che passa gradatamente dal forte al piano. tasso, n-iii-835:
in quanto elemento desideroso di tornare al suo luoco; alcuni altri a l'altre
inatteso che a un tratto sollevi fino al sublime una sinfonia decrescente. gozzano,
dispotico passa intera ne'dispotici ministri. al contrario quella del monarca vi passa diminuita
di numero, di intensità. -anche al figur.: di sentimenti, di
: ma tacque andavano e decrescevano insino al decimo mese; e nel primo dì del
per gradi insensibili decrescendo dal più sublime al più infimo. alfieri, v-2-506: di
. diminuito, scemato. - anche al figur. tommaseo [s. v
dal non averli per materia di credenza al ripudiare i decretali che li contengono e
decreti dello stolto tirano addosso le beffe al decretante. decretare (ant. dicretare
consiglio de'decurioni aveva decretate, dando al tribunal di provvisione l'incombenza di distribuirle
, il quale riuscì a fargli decretare [al nipote] l'interdizione. carducci,
la forma secondo che più pareva convenire al modo di decretare di ciascuna diocesi.
impiedi ricevevano le suppliche che poi presentavano al re, riferendone il contenuto. in
tortura., questa non poteva infliggersi che al veramente reo, la cui ostinazione poi
campana, 143: i ricchi sono potenti al giorno d'oggi / fanno le leggi
. c. bini, 1-96: al 'magnanimo alfonso'piacque decretarti pazzo. ungaretti
e voleva l'autore, gli attori al proscenio, per decretare un trionfo a quella
che tutti i fiumi soffrono dal più al meno un tal calo sopra meriti decretati
g. villani, 6-89: al quale consiglio s'accordarono tutti i cardinali
commosso, ha sospinto / il re al fiero decreto, al crudo impero: /
/ il re al fiero decreto, al crudo impero: / vinto aman,
sieda; ed intimi i miei decreti al campo. manzoni, 83: credete
quale ha l'obbligo di presentarlo immediatamente al parlamento per la sua conversione in legge
data in grenoble udienza ai magistrati e al clero,... promulgò [napoleone
compagni. levi, 1-46: grazie al provvido decreto ministeriale potei, quell'anno
decreto d'uno vescovo che domandava licenza al papa di mettere dua corpi di dua
mi vien dato da vossignoria illustrissima intorno al decreto fatto da nostro signore sopra la materia
graziano bastasse per innalzare l'autorità pontificia al sommo dove potesse ascendere. roberti,
traduzione del « santo », precedenti al decreto, non potevano, a detta
c'inchiniamo, benché con dispiacere, al tuo decreto circa bianca; ma prendiamo
non doni / che un retaggio dovuto al sagro impero; / e cedi a lui
suoi decreti questi deliri interessati e consacrati al predominio di pochi. leopardi, ii-457:
, 15-150: chi nega, dice, al giocator che mossa / la destra errante
dell'uomo, il quale era obbligato al diavolo, e alla morte per lo peccato
, dominio. fazio, ii-8-72: al tempo suo, il viver mio fu lieto
d. bartoli, 43-5-127: si venne al dì quartodecimo di novembre, destinato a
moleste e pertinaci infermità che non obbligano al continuo decubito. lampredi, 2-47:
, le notti di tortura, anche al decubito su la coscia affetta. govoni,
porte, e spezialmente alla decumana, opposta al nimico, e più sicura a fuggire
alta delle nove precedenti. - anche al figur. d. bartoli,
, 285: * decumano ', al proprio varrebbe * decimo '; ma s'
'; ma s'usa solamente oggidì al figurato per * grande, grosso, straordinario
guardie decuplate, le artiglierie del castello volte al popolo, una moltitudine correva al parlamento
volte al popolo, una moltitudine correva al parlamento per in vocar soccorso
-proleg.: essendo quasi sempre, anco al tempo de'romani, lo ariento inferiore
in decurie, in bande di dieci, al modo degli antichi romani. =
ai rispettivi corpi decurionali della città e al collegio degl'ingegneri. cattaneo, iii-2-164:
giurisdizione intorno all'annona a'nobili ed al popolo, che sotto nome d'ordini,
di sanità. botta, 5-103: al consiglio dei decurioni surrogava un magistrato municipale,
composto di nobili, che durò fino al novantasei del secolo scorso) informaron per
viva l'italia! ». si va al municipio. il decurione fuggito. s'
anno, ha di stipendio mille aspri al dì; il luogotenente, oltre al suo
aspri al dì; il luogotenente, oltre al suo rimarrò, ne ha ducento;
può sopra loro, chi li volge al bene od al male, è quegli principalmente
, chi li volge al bene od al male, è quegli principalmente che è
in occasioni solenni (in particolare intorno al rogo di un personaggio molto importante).
prenderebbe e così di leggero non si verria al fine. b. davanzati,
ruota, o tromba, / o girevole al vento esposta vela. pindemonte, 2-443
cibo, onde sì larga / mensa imbandivi al tuo dedaleo ingegno. gioberti, iii-2
dedalo rilievo. 2. abile al volo, capace nel volo. -fare
autografa. cicognani, 3-104: « al mio salvatore » diceva la dedica a
oggi troviamo che gli fu dedicata al tempo di aliprando vescovo e cittadino
del suo teatro, non punto inferiore al mirabilissimo ch'egli eresse in roma,
cognominato magno. caro, 4-707: entro al suo regio albergo / avea di marmo
bel delubro eretto, / e dedicato al suo marito antico. m. adriani,
di essere protetta dall'augusto imperatore, al quale il presidente dell'accademia veneziana la
, 7-107: queste colonne onorarie dedicavano al nome d'un sovrano il promontorio,
tu scriverai a questo proposito, dedicarlo al papa. praga, iv-7: l'altro
in qualsiasi modo dedicare i suoi pensieri al servizio del pubblico. verga, ii-44:
, feriti, mutilati, decorati più volte al valore, fieri d'aver dedicato alla
. serdonati, 10-129: ha dedicato al colto di cristo un suo figliuolo d'
assunto forme acutissime, i giornali dedicarono al « puzzle » articoli critici, storici
che altri dedica ordinariamente alla dissipazione ed al vizio. cattaneo, iii-3-56: campato
sua bambina le carezze che quella sera faceva al principino! pirandello, 7-175: nella
: come schiavo... si dedicava al servizio degl'infermi, e al sovvenimento
dedicava al servizio degl'infermi, e al sovvenimento delle necessità eziandio corporali di que'
1580, manifestò la risoluzione di dedicarsi al ministero ecclesiastico. d'azeglio, 1-58
s'era dedicato fin quasi dall'infanzia al giuoco del tiro col disco, o
il pensiero di tutti. -ecco, -disse al barone, -lei si dedichi a mariella
2-87: quando finalmente il conduttore ritornò al suo posto colla polizza in mano, nessuno
convertire tutte le chiese di rodi, dedicate al culto di cristo, in moschee.
, per quanto spero, alcun refrigerio al mio insoffribile ardore. guerrazzi, 6-
che ivi cadendo in quella grotta dedicata al silenzio, conciliavano il sonno...
egli in quel tempo dirigeva, dedicato al decimo anniversario dell'armistizio.
ha difeso in roma cinquecento tesi dedicate al pontefice, della qualità che vostra signoria
satira contra i tiranni, dedicata da lui al gran duca cosimo. monti, v-104
roma (ronciglione), dedicata dallo stampatore al nipote del papa, pe'tipi del
dedica. giannotti, 2-2-417: quanto al dedicarla, questo importerà poco, secondo
marino, i-232: vengo a portare innanzi al suo glorioso simulacro, di cui son
il che gli ha portato un gran giubilo al cuore; e, con poche mie
per timore; che si è sottomesso al dominio altrui. -nell'antica roma:
queste opere... sono agevoli al turco per l'immensa quantità di guastatori
spirituale e temporale di tutto 'l mondo al pontefice al debito suo luoco,
di tutto 'l mondo al pontefice al debito suo luoco, laudareti el mio optimo
amplifiche- reti ne la mia castitate dedicata al futuro marito. leonardo, 2-172:
ecclesiastico eccede in grandezza ed è sproporzionato al corpo della republica. baruffaldi, 100:
: nel buio di quell'ora dedicata al sonno, parevano destinate [quelle parole
sf. cerimonia con cui si consacra al culto una chiesa, un tempio, un
nella dedicazione del teatro, facesse vedere al popolo uno abbattimento di cento leoni e
i-163: tutto dedito alla ragione e al vero. verga, 4-241: è vero
tutta la gente che abitava in riva al mare, non dedita alla pesca soltanto
cedere, abbandonarsi ad abitudini viziose (al vino, al gioco, ai piaceri,
ad abitudini viziose (al vino, al gioco, ai piaceri, alla lussuria
vita, dediti a'piaceri, né ostinati al mal fare, né al ben fare
, né ostinati al mal fare, né al ben fare rivolti, perché l'uno
clero ignorante, / dedito all'ozio, al vizio, alla pigrizia. straparola,
sono fastosi, dediti alla dissipazione, al giuoco, alla crapula. colletta,
più antichi i tedeschi sono stati deditissimi al giuoco. fogazzaro, i-54o: certi
accampano in malo modo e sono dediti al vino, io desidero non lasciar sole mia
una signorina di trentacinque anni, dedita al gioco, al ballo...,
trentacinque anni, dedita al gioco, al ballo..., e un ragazzino
uomo e la donna fanno per mettere al mondo dei figlioli? 3. che
a requisizione del re de'romani, al quale era deditissimo, non riguardasse meno
dedito. botta, 4-526: assueti al dominio dei principi di savoia, ed
. stor. e letter. l'arrendersi al nemico per inferiorità o esaurimento di forze
mi spiaceva la dedizione fanatica di anna al bambino. « = voce dotta
roma. monti, 14-40: l'al tre [carene], che prima lo
onda perenne / d'ogni parte abbondava al popol folto / de'cittadini, e fea
presago e deducente di colei che indovina al solo atto i moventi e le intenzioni
corrispondesse a'suoi primi principii, e non al suo séguito. tommaseo [s.
o simili, è da lasciarsi al linguaggio burocratico. -condurre a termine,
fa ragionare quello che crede che appartenga al tema impreso della commedia. 4
ragioni); proporre, sottoporre, presentare al giudice (una domanda: a opera
fatti. -portare una contesa dinanzi al giudice. pallavicino, 11-153: ed
: ed essendo già dedotto il negozio al foro contenzioso, mi astengo di fare in
la valtellina si avessero a dedurre innanzi al re cattolico. 6. derivare
grossa fatta da me, che facessi fede al furto, crediate che a questa ora
abbia dedotto dal ricavo l'interesse da pagarsi al sovventore, ben poco gli rimane di
399: il duca, che portava al cielo le nuove leggi, gli consigliava di
congiunti. 6. dir. presentazione al giudice, a opera di una delle
la sig. principessa fece banchetto, al quale intervennero tutte le dame di corte
corte. agli abiti, a'portamenti, al viso, avrebbe creduto v. a
mia partita. cattaneo, ii-2-62: al complessivo valor fruttifero delle azioni anonime vengono
'l destriero affretti e punga / fino al loco ove fa dubbio paraggio / il sommo
/ il grido a la presenzia ed al paraggio. 4. far strage
berlingier trovò che i suoi difalca, / al qual con tasta dette sì gran
salto, un balzo; deviare - anche al figur. bartolini, 5-243:
defalcare; defalco, detrazione - anche al figur. varchi, 23-34: perciò
che è stata detratta. -anche al figur. dominici, 1-98: sappi
l'avrai ricevuta tutta intera da giuseppino, al quale non ho avuto tempo né testa
romana e tra l'altre, contro al ricevere da ogni parte l'appellazioni le
. affaticato, spossato. — anche al figur. livio volgar., 2-396
, che espelle gli escrementi. -anche al figur. papini, 27-1197: apparisti
, con le feci, una zampetta al primo zero di sessantamila, trasformando la
nel celestiale toro, non molto lontana al sole, quando ella fu donna.
(di cui è una continuazione) fino al collo della vescichetta seminale, dove sbocca
che un tempo gli anatomici ritenevano servisse al passaggio delle uova dall'ovaia all'utero
, per rispetto, per stima, al giudizio, all'autorità altrui.
deferente a persona o all'autorità, al giudizio o all'opinione di quella. ferd
c. e. gadda, 351: al momento giusto, non mancava di manifestare
fede e con una certa giusta deferenza al giudizio, che ne ha fatto l'antichità
volare le mosche mentre la donna consegnava al principe una busta aperta, e questi,
, agg. anat. che si riferisce al canale deferente, proprio del canale deferente
i-i-cxlvin: si andò volontariamente a deferire al sacro tribunale. de sanctis, ii-15-231:
che debbono comporre la commissione d'inchiesta al presidente della camera. borgese, 1-135:
visibile la quale el viso comprende oltre al corpo diafano che deferisce al viso nella
comprende oltre al corpo diafano che deferisce al viso nella sua diafanità dalla diafanità dello
, che per non dividere i stati, al primogenito gli deferivano. compagnoni, i-9
c. e. gadda, 6-228: al pestalozzi venne deferita copia d'un elenco
intr. rimettersi, condiscendere, consentire al giudizio, ai consigli, alla volontà altrui
caro, 12-37: giovine valoroso, al tuo valore, / a la ferocia
questi ufficiali in francia non ubbidiscono che al re, tra le mani del quale
giuramento, e deferiscono solamente per onore al g. ciambellano. algarotti, 2-313:
: pare almeno avere il caro deferito al gusto del secolo che cominciava al tempo
deferito al gusto del secolo che cominciava al tempo suo a corrompersi in alcuni, e
tosto un deferire che un reluttare, al sentimento dei molti. = voce dotta
nell'uso giuridico 'portare (davanti al giudice), denunciare ', in
alla competenza, alla volontà altrui, al giudizio di un'autorità giudiziaria.
: era anche successo che alcuni deferiti al tribunale di guerra avesser dimostrato il difetto degli
defezióno). abbandonare il partito politico al quale si appartiene; disertare.
in senso politico e riserbiamo 'diserzione 'al senso militare. loria, 1-171:
la soddisfazione della determinata deficienza dà modo al complesso delle determinazioni di defìcere ancora.
di qualche cosa, insufficiente, inadeguato al bisogno. albertano volgar.,
si ristora. leone ebreo, 254: al nostro specchio intellettuale gli basta ricevere e
degli altri sistemi, lo applica rigorosamente al suo. periodici popolari, i-11: qui
a molte cose, alla poesia come al romanzo, alla filosofia come all'eloquenza,
è in passivo; che si riferisce al disavanzo. einaudi, 1-202:
defilaménto, sm. milit. protezione al tiro e alla vista del nemico data
: la retta che unisce l'osservatore al ciglio della massa coprente. -defilamento di
di cui la linea di defilamento sovrasta al punto stesso. -angolo di defilamento:
una batteria). - anche al rifl. fracchia, 659:
'dopo la rivista, i soldati defilarono al cospetto del re '. non
militare e riferito a zona o luogo al riparo dell'avversario: 'defilato alla vista
: 'defilato alla vista ma non al suono'. soffici, v-3-131: tenendoci più
sotto il ciglio di una rupe defilati al tiro del nemico. cassola, 1-269:
1-269: quattro secondi sarebbero bastati infatti al tedesco per infilare la curva, a
a metà della quale sarebbe stato defilato al tiro. 2. per simil
che dissero che astinenzia era tenere nimistà al corpo e combattere contra il ventre.
breve dimora, che pure è stata al buio. botta, 4-4: definì talmente
alcun signore / per dover diffinire / al qual de'dui s'accorda più,
giannone, i-3: altri si attengono al testo samaritano preferendolo all'ebraico nel definir
115): tornati che furon tutti al palazzotto, il griso rese conto, e
operativamente, efficientemente (e si riferisce al modo in cui, secondo la teologia cattolica
ritruova un'altra dalle parti della diffinizione al suo diffinito, cioè il collegamento e
non è ammesso ricorso in via amministrativa al superiore gerarchico, e che può invece
: ogni buona definizione ha da tornare al suo definito, ed 'e converso '
favella. carducci, iii-7-56: intorno al capo di san domenico rugghiano le fiamme
de'zoccolanti, non aggiungereste né tampoco al mento d'anassimandro! 3
medievali dell'italia centrale, il magistrato al quale spettava di risolvere sommariamente le liti
: ogni buona definizione ha da tornare al suo definito. genovesi, 1-83:
2. per estens. e al figur. descrizione, rappresentazione, figurazione
il passato remoto, un attaccamento eccessivo al passato prossimo. alvaro, 7-232:
agg. che deflagra. - anche al figur. soffici, v-1-119: si
a terra via via e formano intorno al pedale un tappeto di scorie ferrigne.
moneta è facile, difficile è ridurla al valore vero. = voce dotta
, il deviare. -per lo più al figur.: l'allontanarsi, il recedere
: * aria deflogisticata ': corrisponde al gas ossigeno de'chimici pneumatici. linati
donna la lacerazione dell'imene in seguito al primo atto sessuale; togliere la verginità
tu, scelerato, sperar di acquistare al nome tuo con l'infelicissimo esercizio di
roma, e lo sofferse, tratte al supplizio le vergini innocenti, e dal
*. -per simil. e al figur. govoni, 782: dorme
il peso delle pietrerie false in confronto al brillar d'una gocciola sospesa nell'aria,
. ant. stupratore. -anche al figur.: corrompitore, contaminatore.
bianca come le materie, che si sublimano al fuoco. = voce dotta, lat
, 2-214: ci fermammo in riva al canale, che defluiva lento ai nostri
che prima allacciava con larghe stringhe, al defluire di tante parole e di tanto
bottoni, e tutti meravigliavano e gridavano al miracolo. serra, ii-306: le cartelle
le pioggie, così contrari i venti al deflusso delle acque in mare. silone
su le colonie. baldini, 3-63: al tritone c'era uno sbarramento di reticolati
, ii-818: pensò tutt'a un tratto al fetore orrendo che sprigiona qualche volta la
c. mei, 158: al quale [bel sesso] i deformamenti e
in quegli specchi deformanti che ci sono al luna park. 2. artrite
l'intelligenza. landolfi, 2-195: al giovane pareva che fra ogni smorto riflesso
sua 9 aprile, voglia sottometterla quanto al greco ad un correttore speziale che emendi
lenzuola, accecanti, stavano già esposti al sole, persino le piaghe, le
con intuito meraviglioso che incantava bruno, al carattere di quel tale. -figur
norma / sempre essere stato il core al compor mio, / cui mai servii menzogna
bene chi ci pose mano per aggiustarlo al teatro, lo deformò in buona parte.
, ii-134: il barone sedeva vicino al letto del figlio, ignorando che, da
deforma il racconto per modo che questo manca al suo fine, il redattore del quattrocento
figur. rappresentare la realtà oggettiva conferendo al proprio linguaggio (sia nelle arti figurative
questo disastro, alla deformazione del corpo, al sintomo disgustoso d'una vegetazione indecente.
discreti fanno fede che il demonio insidia al gregge di cristo anco con le cose
polemicamente attivi, della realtà, rispetto al realismo oggettivo. soffici, iii-597:
vita sessuale, come prova di resistenza al dolore: e possono consistere nel tatuaggio
deformante, permanente, se non scompare al cessare dell'azione delle forze deformanti).
, i-216: la ghirlanda che al suo capo / io cinsi rupper le deformi
-disse dosolina spiacente, tendendo la mano al deforme, che gliela strinse.
deforme. anguillara, 8-99: non spiace al re, né de la fé vien
piante. spolverini, xxx-1-112: e al suol [il germe del riso]
grosse scarpe deformi... s'appigliavano al terreno come radici maestre. bocchelli,
secondo loro riti, del tutto deformi al modo nel quale iddio voleva essere adorato
sì deforme e abominevol cosa / che al paragon la morte è dolce e bella
di primavera, dopo il desinare, al margine d'un laghetto cinto di qua
pur mi parve deforme, ritornava frequente al pensiero, e l'intorbidava. aleardi,
(una lingua); che ripugna al sistema linguistico, che è segno deltimbarbarirsi
lingua si disse volgare, perché lasciata al volgo, e restava deforme e rozza.
le paio dunque bella, quando sono al buio, perché l'oscurità nasconde le
i nodi sociali e abbandonerebbero gli stati al terror del carnefice, alla congiura degli
a purgare i peccati: esibire ignudi al giudice le deformità: quelle di cui
per la prima volta da quando era al sanatorio, gli parve di distinguere chiaramente tutta
... egli fece e donò al magnifico giuliano de'medici, che per la
. muratori, 5-i-182: i poeti, al pari dei dipintori, per dilettar colla
di lavarlo, repulirlo e più vistoso, al mio iudizio, renderlo. muratori,
non produrre naturalmente, quando fanno violenza al buon senso per dare ad argomenti moderni
di azzone che ci sembrava una deformità al terraggio di s. pietro in campo
strada fu incominciata ad intervalli dai francesi al principio di questo secolo, cioè circa il
. lorenzo de'medici, 11-68: al poco molto bene, al brieve eterno
, 11-68: al poco molto bene, al brieve eterno / dài [o sommo
310: avete lasciato una parte che al principio nominaste, che son le « burle
ti preghiamo che tu non ci defraudi al desiderio nostro, ma che tu faccia noi
per lo più se ne applicasse la pena al comune..., non era
testa (pani defraudati alla pancia) volge al mio amico un musetto, che parea
, v-221: ho cercato di corrispondere al piano che mi sono proposto, e d'
che sottrae con l'inganno. -anche al figur. tommaseo [s.
aglio trito / defritto, ch'ancor vale al morso duro / del can rabbioso.
, la volta era addosso / caduta al papa e avevaio difunto. anonimo,
19-90: gettossi in terra presso al corpo; e piangendo così fortemente, e
di quel buon uomo defunto fu tornata al corpo. frezzi, ii-14-36: diece
mi perdoni, / e fammi vivo al ben, ch'io son defunto. boiardo
/ balordito era e sì come defonto / al col del suo destrier stava abracciato.
si è già comprato due case al villaggio e un pezzo di terra nelle vicinanze
. anguillara, 3-88: così atteone al fin steso e defunto / da i
. rete lunga e larga, simile al graticcio, usata per pescare anguille in
imbestiati degeneramenti / de l'oriente, al guizzo de la fioca / lampada, in
, che provoca la degenerazione. -anche al figur. carducci, iii-17-190: il
[alberi] quasi sempre s'assimigliano al tronco; e se qualche volta degenerano,
ogni anno degenerando il seme, cosicché al quinto anno ha perduta tutta la naturale
in costumi esterni e troppo insolenti ed altieri al nostro vivere. getti, 15-ii-474:
. tasso, 8-6-1348: chiunque traligna al propio padre / ed a la stirpe de'
antica / dissimil fatto, e quasi al mondo è un mostro. / e spesso
: gli ambrosiani non avevano ancora degenerato al punto da proscrivere il * cervelaa '
tempi più antichi i tedeschi sono stati deditissimi al giuoco... i tedeschi moderni
in desolazione, e strascina gli uomini al precipizio. botta, 4-473:
andare a finire, ridursi. -anche al figur. equicola, 402: il
elegge, può all'inferiore degenerare e al superiore applicarsi. b. segni
degenerarono in laidezze sì stomachevoli, che al gregge de'più immondi animali furono assomigliati
e fantastiche allusioni, che risvegliano tutt'al più un imprestato sorriso. napoli signorelli
da pazzia degenerativa: costui è candidato al manicomio e al suicidio. michelstaedter,
degenerativa: costui è candidato al manicomio e al suicidio. michelstaedter, 641: e
, d'un colore azzurrognolo, simili al sacco ovale d'un polpo che sia
sanctis, 7-46: il passaggio dal manzoni al grossi sembra un progresso ed è una
una gala bianca o celestina / o al becco una ditata porporina. 2
far fruttare il più che fosse possibile al momento buono. -sm.
volte che se l'era trovata accanto al letto, durante la degenza. calvino,
giorni di squallida degenza in ospedale, al momento d'andarsene, scopriva una presenza
deglutisce, che inghiotte. - anche al figur. c. e.
degnamente, in attesa del treno, al braccio di suo marito; quella che pareva
e degnamente, imperò che la mente al male hanno inchinata, e col corpo la
affetto / lecito e generoso, degnamente / al tuo cenere avanza. monti, iv-164
a campagna, e tornò molto degnamente al logoro. l. martelli, 1-177:
aggirarono nel giardino alla francese, dietro al palazzo rococò, dove le statue, monche
cubismo che quella medesima critica degnava tutt'al più della propria derisione, oggi sono
lo fece dio? / per degnarci al paradiso. poliziano, 1-744: alto
li circostanti esortato a baciare il piede al re secondo l'usanza regale in simili atti
vi degnarete i passi volvere / cantando al mio sepolcro. machiavelli, 513:
straccio di porpora, e lo diè al poeta. de marchi, ii- 390
marchi, ii- 390: bisognò correre al municipio per le formalità e aspettare due
4-527: ma coloro che non credettero al guangelo di dio, quasi come contumaci,
la natura, / quando tu perdonasti al primo padre; / e poi degnasti farti
franca. -per estens. e al figur. francesco da barberino, 1
comprensivo; trattare cortesemente. - anche al figur. passavanti, 154: sogliono
beatrice. / come degnasti d'accedere al monte? / non sapei tu che
esagerazione la loro condanna: ce ne appelliamo al vico, da voi non degnato mai
divota degnazione circondano il cataletto e intorno al corpo della vergine finiscono l'usato ufficio
fatto bene il commediante, quando cicalavate al tribunale per degnazione; e quando stavate
. alvaro, 14-202: egli si accostò al nostro gruppo con una certa degnazione,
voi non siate, e non giudicaste disdicevole al vostro sussiego il far le baie.
affabili, e il piacere di sentirci al disopra del nostro amico. albertazzi,
spirito si purga / e di salire al ciel diventa degno. boccaccio, 8-189
scalco e secretarlo truova / il signor degni al grado. tasso, 1-34: ei
la quale terranno in secreto, infino che al re sarà palesata. foscolo, xv-66
fiumi degnissimi, e luoghi più convenevoli al culto umano. cantari cavallereschi, 179:
che viene il re: corriamo incontro al nostro salvatore, ordinandogli il luogo e
ii-132: la speme indi, ministra al ricco e degno / convito, non
degne accoglienze. 9. proporzionato al merito o alla colpa (il premio
penitenzia, come parrà a'capitani e al frate. guido da pisa, 2-59:
involi. dell'uva, ix-681: al del piace / darvi per le sue
fu punito di quanto male avea fatto al mondo. s. caterina de'ricci
, / mentre lieto ei sen toma al greco lito, / da'suoi tesori e
se ne occupi una volta, e trovi al 'brou- gham 'una degna definizione
, com'è degno / di render grazie al tuo dolce vapore. g. villani
chiame, / e ch'io sovvenga al cor, ch'i'ho feruto. bembo
il quale è fatto innanzi a me; al quale io non sono degno di dislegare
cenno di alcune che più direttamente contribuirono al suo degradamento. leopardi, i-1027: tutto
altro noi stesso, relegato in fondo al nostro essere come un congiunto inutile e
marchi, i-853: scomparso il filatoio, al suo posto sorse una bella casa bianca
punire con la degradazione. - anche al figur. iacopone, 58-24:
aguzzinato alla catena, l'eroico è al disopra dell'uomo. gianni, xviii-3-
col tempo, e il trapassar con applauso al cattivo. milizia, iii-447: le
sorge la città s'allarga degradando fino al mare. linati, 25-137: guardi
ecc., si perveniva finalmente sino al 'monsieur '. il birro,
e innanzi al mondo. de roberto, 1-389: si
profanata, degradata; pensava con amarezza al disprezzo che ora veramente meritava concedendo la
tante campane di vetro, quante corrispondino al numero de'biscari di un cembalo proporzionatamente
ritornasse alle fazioni civili o fosse al giudice civile sottoposto, se prima non era
tramasse la sua ultima degradazione per sollevar al suo posto glisomiro, da esso più
grado inferiore a quello da lui occupato al momento dell'avvenuta trasgressione. moravia,
l'infinita amarezza della disillusione era rifluita al loro cuore in quella improvvisa degradazione dell'
indi nel giro de'secoli resa soggetta al mal talento di tanti stranieri invasori,
... nella prospettiva; dando al tutto ed alle parti buona degradazione,
inferiore; gradazione. — anche al figur. ottimo, i-545: ed
. che si può gustare. -anche al figur.: che può riuscire gradito,
passate in saporosa degustazione di odio dinanzi al ritratto del padre... erano
ix-36: deh, pensa una fiata / al mio gravoso affanno / e a'sospir
, / deh, volgi i pietosi occhi al nostro essilio, / mostrandoci, madre
non mi sforzar, deh! padre, al fero eccesso / di oltrepassar quella terribil
intorno, / come novelli del castagno al piè. 3. nelle esortazioni e
io manderò uno messo della salute tua al tuo padre. giusto de'conti,
lungo, / che a questi lidi al fin ci tragge a stento. l'aurora
a voi, cime terrene / onde fiesole al pian sorride e mira? 6.
volto / traspare il duol c'ha dentr'al petto accolto! 9. nelle
.. / deh! chi l'effetto al tuo voler ritarda? carducci, 4
: come sta la rosa / in fondo al suo verziere, / dopo fulmini e
una fiera, se non vogliamo accomunare al dio uomo l'ignominia del traditore e
mandar via in malo modo. -anche al figur. elegia giudeo-italiana,
con un ampio orifizio, per me preferiscola al polso, alla lingua, all'orina
questa fede fermamente mantiene: e così al contrario per la deiezione, nella quale
. (deifico, deifichi). innalzare al grado o condizione di divinità; collocare
fra le divinità, divinizzare. -anche al figur. e in senso iron.
ciò par degno, / se al ben far loro e a l'usanza guati
quegli che volevano deificare,... al pari de'santi circondandole ancora d'intorno
sé l'onore che solo si conviene al creatore? mascardi, 1-34: m'
. 6. rifl. partecipare al consorzio della divina natura; essere assunto
degli eletti; indiarsi. - anche al figur. fiamma, 1-424: non
divinizzato. - anche per simil. e al figur. fazio, v-1-78:
il petrarca poeta di lama si accorda al petrarca scrittore latino e filosofo. oriani
. bernardo volgar., 2-44: fermisi al creatore suo, e dimetta l'alie
gli omeri. monti, 4-255: al ferito deiforme atride / facean cerchio i
spirito deiformi, cioè assimigliarsi e conformarsi al signore dio, di cui sono ministri
; / e lo infido israel cede al tiranno, / poi rompe al crudo assalitor
cede al tiranno, / poi rompe al crudo assalitor le coma. rosmini,
scendere da un luogo. - anche al figur.: invecchiare. francesco di
. aprirsi, spalancarsi. - al figur.: stupirsi, meravigliarsi.
ma il principio cristiano vi si riconosce al primo sguardo nell'espressione vaga,
proprio del deismo, che si riferisce al deismo. de sanctis, 7-418:
-ci). che si riferisce al deismo, proprio del deismo.
forza, / sì che 'l mio dire al sentir sia eguale; / e più
cecco di braccio, / che quanto al reverir del sommo impero / le sacre
è stitico / in oltre, emulo al nilo, il bue, la vacca /
, geni sì ingrati, / che al morto mai non donerebbe una acca.
squamosi in ocean di luce / guizzan al par le deità di gnido. metastasio,
immortalità. chiaro davanzati, ii-323: al primo quando amai, / di folle
mia donna, in veri tate, / al mondo saggia e ferma in deitate.
con queste parole fece fine il filosofo al suo ragionamento; avendoli per quel dimostrato
di lire sei, delle quali il terzo al delatore. d'annunzio, iv-2-1121:
di me, contribuendo a farmi condannare al confino per antifascismo. emanuelli, i-201:
: prima d'accettare, rammentò egli al ministro guizot le opinioni sue differenti da certi
altri (e anche di chi riferisce al superiore le colpe altrui o il nome
eredità: fenomeno giuridico che si verifica al momento dell'apertura della successione, e
della successione, e consiste nell'attribuire al chiamato all'eredità il diritto di accettarla
cancellato; che scompare facilmente. -anche al figur. crescenzio [tommaseo]:
, 203: nell'ordinanza di delega al pretore il giudice fissa il termine entro il
: devoluzione dell'esercizio di funzioni legislative al governo da parte del parlamento. -legge
: quella con cui il parlamento demanda al governo l'esercizio della funzione legislativa per
amministrativa a sé gerarchicamente subordinata o sottoposta al suo controllo. 2. atto
che in tali cause non si possa appellare al metropolitano, ma solo al delegante,
possa appellare al metropolitano, ma solo al delegante, ch'è il papa. segneri
la causa rimette alla ragione, / et al suo parlamento la delega. sarpi,
assonta dal solo vescovo, poi delegata al prete penitenziario, e finalmente rimessa all'
eleggevano il successore; poi si mandava al r. p. perché l'ordinasse
iii-291: delegato il comando dell'esercito al generai carrascosa, venne in napoli privatamente
della funzione legislativa non può essere delegato al governo se non con determinazione di principii e
dicesi nel linguaggio de'giuristi per assegnare al proprio creditore, od a chi venga
isola la causa delegata a lui e al cardinale eboracense. serdonati, 9-512:
verrà per informarti di una causa delegata al tuo tribunale di revisione. -figur
. 3. dir. il soggetto al quale, nella delegazione, un altro
credito, è assegnato da un debitore al proprio creditore affinché si obblighi verso di
dovrà indicare il trattario la persona delegata al pagamento, così il possessore indicherà al
al pagamento, così il possessore indicherà al trattario a chi dovrà fare il pagamento.
colui che taluno assegna in vece sua al proprio creditore, o ad un terzo
apertamente fallito o in istato di decozione al momento della delegazione. crusca [s
e dicesi di quello che taluno assegna al proprio creditore, liberandosi per tal modo
1274: se il delegato era insolvente al tempo in cui assunse il debito in confronto
delegato): funzionario di pubblica sicurezza al quale erano attribuite le mansioni oggi proprie
indicibile, e si pavoneggiavano, esponendo al rispettabile pubblico ed all'inclita guarnigione le
l'impero, perché era stato mandato al parlamento e anche alle delegazioni, ch'erano
di quelle provincie dello stato romano, al numero di nove, che hanno per
quando il debitore [delegante) assegna al proprio creditore (delegatario) un terzo
terzo la prestazione che il debitore deve al delegante (tale delegazione si dice cumulativa
per cui l'antico debitore assegna o al prio creditore od a chi venga da
'l'atto col quale uno dà al suo creditore un altro debitore, il quale
comp. da de-con valore privativo e [al] legramento. deleguado, sm
; sconfiggere, uccidere. - anche al figur. leggende dell'exsultet barberiniano,
quelli dell'interdizione e scomunica commerciale. al furor dei torrenti le deleterie esalazioni delle
letter. cancellato, distrutto. - anche al figur. anonimo [in s.
delfi (con riferimento alla città, al tempio, all'oracolo).
dal magagnati; e, avendolo consegnato al gran cancelliere delfico, si pose prima
alla delfina. magalotti, 24-317: al taglio della vostra vita fine, gentile
svelta vogliono esser parrucche di parata, o al più delfine, ma non di quelle
famiglia delfinatteridi, sottordine odontoceti, simili al delfino, ma privi di pinna dorsale
sf. chim. diglucoside colorato appartenente al gruppo degli antociani (e contenuto nei
senza amo traea / tutti li pesci al lito che volea. / veloci vi correvano
mare, / tempesta induce. note al malmantile, 9-53: vogliono che il
incitare gli altri a imprese rischiose e al pericolo e svignarsela al momento buono.
imprese rischiose e al pericolo e svignarsela al momento buono. moneti, 73
la vuol far, come il delfino al tonno; / io voglio dire qualche furberia
, nella monarchia francese, l'erede al trono. m. villani,
quamoso il manto, / teti solea ritrarsi al fresco claustro. soderini, i-56:
, / gran pruine all'ottobre e nevi al verno. = voce dotta,
0 di una bevanda. - anche al figur. ariosto, 33-1 n
tratto e sorridente / fissava in contro al sole il suo vinetto, / e mettendo
715: io la man porsi / al nettare beato; e poiché a sorso
. accarezzare lievemente, sfiorare. -anche al figur. arici, i-312: l'
dir. approvare, confermare. - anche al figur. cesarotti, ii-467: questa
cesarotti, ii-467: questa compiacenza mi va al cuore, ma non deliba veruna parte
una sentenza: sottoporre una sentenza straniera al giudizio di delibazione al fine di attribuire
una sentenza straniera al giudizio di delibazione al fine di attribuire a essa efficacia nel
de gustazione. - anche al figur. piovene, 5-100:
possiede determinati requisiti formali e sostanziali, al fine di attribuire a essa efficacia nel
ingegnosi, che all'apparir della fera porgessero al festoso popolo vago oggetto di piacere.
incanti si tengono in luogo accessibile al pubblico, avanti l'auto
piuttosto atterriti che deliberanti, e cedendo al tempo, stanziarono che fosse abolita la
nella mia diliveranza, secondo che piace al tuo savio
tra loro; e subito i priori scrissero al marchese ed a'consiglieri dell'oste quello
ti tenterò... disse lo inchiuso al diavolo: lasciami che io lo deliberi
per deliberare le cose del comune, al suono della campana mandano scherani a intimidire
, 264-130: pur deliberando ho volto al subbio / gran parte ornai de la
, di presentare le sue umili scuse al pontefice, dichiararsi di perseverare nell'obedienza,
l'usura è peccato mortale e mena al ninfemo; ed eziandio il peccato semplice della
schiarir l'accidente, e poi delibra / al cor- ruttibel dar notturna manna. passavanti
fiori, che fussino letto e piuma al suo gentilissimo corpo. bandello, 1-52 (
avevo deliberato di non amare più nessuno al mondo dedicandomi a dio. -figur
si era diliberato di scaricarne una soma al suo palmento, e più volte gne ne
bracciolini, 14- 17: essendo comparso al tribunale / della natura e citar fatto
: penzò in fatto far costar caro al frate tal piacere; e deliberatosi,
pendente, padrone di sé. - anche al figur. novellino, vi-160:
di me, sì come elli ebbero al tempo deltamoroldo, quand'io diliverai loro
. ma aggiunge qualcosa all'idea o al sentimento del semplice * liberare ',
. 3. sgombrare. - anche al figur. novellino, vi-146: dopo
dice che beato è colui che sovviene al povero; però che quello è il dì
preoccupazioni. giamboni, 4-68: bambillonia al di dietro in quello tempo fue da
, staccarsi; disimpegnarsi. - anche al figur. francesco da barberino, i-224
dipingere la tribuna del duomo, sostituendolo al coreggio che ne avea fatta promessa,
: l'uomo non può diliberatamente nuocere al prossimo, che in prima non offenda
sm. disus. assegnatario: colui al quale in un'asta o in un appalto
deliberative. d'annunzio, v-1-136: al solo comandante è riservato il potere deliberativo
li teologi delli stati della confessione augustana al concilio destinati abbiano non solo voce consultiva,
a'comanda- menti loro, e diliberati al combattere, l'uno ammazzò se stesso
dama in tal pensiero, / andò al suo marito quela dama vezosa, / dizendo
difficile impresa che non riesca, quando al volere massimamente e all'ardire è accompagnato
, in un'asta o appalto, al miglior offerente. boccardo, 1-988:
tanto fare, che dando ad intendere al marito, che gli era bene che andasse
avrebbero dovuto seguire alle sue deliberazioni, al matrimonio, alla vita coniugale insieme con
25: se tu vuo'ritornare umiliato / al tuo signore dio / confessandoti d'ogni
/ con diliberazione / di voler sempre al signor ubidire. collenuccio, 41:
in prima con loro ci appresentammo dinanzi al cospetto reale. livio volgar.,
che non fosse disegno da rimettersi semplicemente al caso, ma di reggersi con mature
prudentissimo che fosse degno di commandare, al cui giudicio ne credeano ne le cose
ser piero la deliberazione presa, intorno al mandato, stamani nel nostro consiglio.
che, avanti il sole venga domani al meridiano cerchio, tu sarai renduta al
al meridiano cerchio, tu sarai renduta al re e tornata in quella grazia che solevi
). vasari, ii-64: trovossi al consiglio dello accrescimento di s. iacopo
l'equilibrio, sbilanciare. - anche al figur. rosmini, vi-40:
, iv-5-98: ora, se innanzi al pranzo non si beve, / pare altrui
troppa dilicanza / fa che 'l cibo comune al corpo è grieve. s. giovanni
, attrazione. frezzi, ii-10-146: al sucidume e suoi corrotti umori /
la casa d'un cittadino magnesio donò al cuoco (come si dice) in ricompensa
morbidezza, leggerezza; tesser liscio, soave al tatto, piacevole alla vista; squisita
complessione e di temperamento. - anche al figur. bibbia volgar., ii-348
delicatezza e tenerezza, sì avrà invidia al suo marito, il quale dorme in su
speroni, 52: soli quindeci giorni inanzi al tempo del nascere ben formata e intiera
5-278: tutti i giorni il bambino scrive al fiore una lettera, spesso con pensieri
tratta del matrimonio che può anche andare al diavolo, ma di sofia verso la
f. corsini, 633: si riserbò al giorno seguente la coronazione del nuovo re
esquisite delicatezze, per dar nuovi gusti al palato. d'azeglio, 1-127: tavola
inferma la piaga, come al pero et al melo. guarini, 44
inferma la piaga, come al pero et al melo. guarini, 44: a
e la sudicia barba ed incomposta / al molle viso e delicato accosta. forteguerri
dama dilicata invoca il sonno / che al talamo presieda, e seco invece /
, ma così ben acconcio, che al gusto lor pare delicatessimo. tasso,
che suol dare il sugo de'limoni al sorbetto dilicato di levante. magalotti, 7-21
(una medicina). - anche al figur. tasso, n-iii-718: superba
animali, di piante. - anche al figur. guittone, i-9-69: o
passione per esso [cavallo] andò al segno di guastarmi la quiete, togliermi
condito in maniera di manicaretti assai piacevole al gusto. lancellotti, 505: scorso che
stiro, in un punto delicato, al disopra della tempia, così che uscì
cibi, raffinato, buongustaio - anche al figur. machiavelli, 3-310: il
. machiavelli, 3-310: il cibo al corpo più diletta e vale / quando
passava una buona parte della sua giornata al focolare e s'era fatta una buona cuciniera
era fatta una buona cuciniera quale occorreva al palato delicato d'emilio. -in
macchina, un oggetto). -anche al figur. carletti, 177: usano
sfumato (un colore). -anche al figur. equicola, 7: dà
cinesi sono] gente dilicatissima, che al solo udirsi nominar la morte si raccapricciano.
di musici che dànno il delicato orecchio al minimo intervallo di suono, alla minima
specialmente in quelle cose che sono deputate al culto divino. crescenzi volgar.,
dice) che in certi dì solenni corrono al palio, evvi mai avvenuto di vederne
, 9-207: parte delle ampolle risalgono al quinto secolo, quando la scultura non aveva
delle sarte, alle rifiniture frettolose e al gran prezzo di quell'abito.
bocchelli, ii-106: così era arrivata al punto critico, sotto una cornice di
indebolito, infrollito da un'esistenza dedita al vizio, al lusso, ai piaceri (
da un'esistenza dedita al vizio, al lusso, ai piaceri (un'età,
carnale e lussurioso molto, porterà invidia al suo fratello, e a moglie che
e dissoluta. tasso, 16-30: egli al lucido scudo il guardo gira, /
esiga dagli scrittori di congiunger la gentilezza al sapere, non sono soli gli svogliati
, che si dibattono con immenso fervore al pari del secolo di agostino. goldoni
a imbarcarsi, e far ritorno / al delicato suo natio soggiorno. baldini, i-138
o in qualità di paggi, stavano al servigio de'gran signori. 13
molto nodrimento / che per natura serve al gennerare. 14. locuz.
popolosa e abon- dante di ogni cosa al vivere nostro non solamente necessaria, ma
, sensibile. marino, vii-254: al cui lavoro [del miele] di tanto
facilmente fa che l'uomo si assuefaccia al viver volentieri con ella. piccolomini, 67
miei. ottimo, ii-564: dietro al carro andavano a passo a passo per
tose. solletico. - anche al figur. pea, 1-104:
, la coscienza del « fine » al quale tendono istintivamente i milioni d'uomini
reticolati, delimitato da paletti, che portava al mare. -figur. b.
poc'anzi inviatigli da macao; e al delineamento delle figure geometriche accortosi ch'egli
par che i colori non rispondano perfettamente al vivo, e gli delineamenti non vi
, e gli delineamenti non vi parranno al tutto proprii, sappiate ch'il difetto è
. gozzi, i-28-94: non convien affidarsi al portamento della persona umile o altero.
lanzi, i-21: una pecorella, che al naturale [giotto] avea delineata sopra
vasi in quei dintorni; e chiestolo al padre, seco lo condusse a firenze per
nel mio petto, / la riscopro al fruscio di queste piante, / dal
labbra: un sorriso). - anche al figur. d'annunzio, v-3-384:
scritti sempre più grandiosa e severa innanzi al pensiero, come una montagna solitaria la
battaglia, nel cui profilo delineato entro al cielo profondo il popolo ravvisa la faccia
rapida rassegna critica da servire di propedeutica al suo sistema. c. e. gadda
delineazione, fattane dal serrano, diede al magallanes cinque ben corredati vascelli, acciò
. aveano stampata la loro solenne ambasceria al gran-kam de'tartari... con
delle « epoche della letteratura tedesca dal 1750 al 1820 ». = voce dotta
i suoi nuovi tormenti / ad insegnare al pretor di milano / in che modo si
; ma io uomo, ah! penso al ribrezzo col quale nasce la prima idea
legge condanna l'azione ed applica una pena al delinquente senza pretendere ad una vera equazione
, ritiene che il colpevole sia dedito al delitto (in altri casi più gravi
più basse e perverse; persona dedita al male, malfattore, mascalzone. -
un delitto, colpevole. - anche al figur. sarpi, i-2-57: aspetteremo
trivii e delle suburre, aveva sostato al mio tavolo o m'era apparsa nella
o m'era apparsa nella gabbia, al palazzo della giustizia. gramsci, 9-351:
deriv. da dèlinquère 1 venir meno al dovere '(cfr. delitto).
per se stesso / partecipa del lotto al privilegio. rovani, ii-875: le
voce dotta, lat. dèlinquère 1 mancare al proprio dovere, commettere colpa ',
sole. alamanni, 5-6-281: quando al freddo scorpion delio ritorna. =
tu [o sole] sai inventare al sommo dei tuoi splendori meridiani, allorché scendi
che delira, che è in preda al delirio; che è in uno stato
garruletta, / sdegnosetta, / proruppe al fine in così fatti accenti. pellico
febbre, aveva udito la madre rivolgere al povero dottore. -per estens.
: sulle mura interne del luogo sacro al culto de'defunti schizzano certe figure di
hanno diletto di raccontar le filostrocche appresso al fuoco. dotti, 98: il discorso
scarmigliate, di quelle che si affacciavano al balcone, un sol grido di invocazione
delirare, intr. essere in preda al delirio, parlare e agire in stato
spiriti del sangue distemperato che gli fumica al capo, farnetica e delira. carducci
i più savi, / andò egli stesso al fine, e gli ostinati / smover
d. bartoli, 42-i-208: converrà rendersi al credere, che proprietà del troppo amare
: il presente teatro altro non insegna al popolo che turgidamente favellare ed acutamente delirare
di sensi, / che ti gittasse al marinaio in braccio. carducci, ii-7-146:
verga, ii-313: l'indegno era arrivato al punto di fare oltraggio ai vezzi per
forsennato / come lo schiavo di catena al banco / quando rombare ode sul dosso
uscire dal solco. -per lo più al figur.: sviarsi dalla diritta strada,
solco quando impazza e non è obbediente al giogo. landino, 87: lira in
tanto s'ammira, / che vosco al giogo suo pene tre, e monte?
poi * lasciare la via diritta 'e al figur. * uscire di senno ',
uno i visi che gli stavano attorno al letto stralunati, borbottava: -quei poveri
, 12-44: lo si venerava fino al delirio [il comandante], ma dai
musicale creata da una sfrenata fantasia, al di fuori di ogni controllo della ragione
. ed era un rozzo dialetto, al paragone del delirio dei poeti per un
sia l'allegrezza d'un popolo portata al delirio. cattaneo, iii-4-20: si era
mezzo a un delirio d'entusiasmo dinanzi al quale le stesse dimostrazioni del sessanta parevano
e voleva l'autore, gli attori al proscenio, per decretare un trionfo a
incalzano e si confondono tra loro sino al delirio della tarantella; ecco la poesia napolitana
agg. letter. che è in preda al delirio, delirante, vaneggiante.
monti, x-3-488: ben senza frode al ver dirò che quando / all'attonita mente
e mammella / offri l'esigua coppa al re deliro? -che nasce dal
ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea, come per febre / rotto
x-2-30: ma tutte pose le speranze al fondo / la delira parigi, e liberta
furono fatti prigioni, e poi messi al remo: di che assai si rallegrarono i
cade in lor dal cielo irato / dietro al delitto il fol gore tonante
gore tonante, / credonsi esenti al fulminar del fato. goldoni, iii-80
lo più se ne applicasse la pena al comune..., non era però
sola preparazione, benché di atti remoti al delitto possa punirsi con gravi pene proporzionate
panzini, iii-30: non hai nemmeno al tuo attivo uno di quei gesti che
, e tracci della carcere dolorosa, dov'al presente ci troviamo pegli nostri delitti.
dio trovasse un altro modo per il quale al tutto si soddisfacesse a tale defitto;
per questo fece venire il figliuolo suo al mondo. flaminio, io: non sì
che questo ci fa fare; / al tuo cognato io dico, il quale ti
dapprima col senso di * mancare (al proprio dovere) ', quindi * commettere
delittuóso, agg. che attiene al delitto, che ha carattere di delitto
ha carattere di delitto; che tende al delitto. -anche in senso ironico
, ma pur son delizie; se state al fuoco, è delizia; se a
]. cesarotti, i-55: tali al fine quei tanti [motti proverbiali] che
. leopardi, 29-10: torna dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante,
, di molto cioccolato e, dolci squisiti al palato e grevi allo stomaco, ma
paradiso delle delizie, non lo levò al tutto di sopra la faccia della terra
quale, avendo le reali delizie usate al suo piacere, e lei di giorno in
/ o gemma de gli eroi, al tuo palato. zanella, vi-715:
del plur. anche per un soggetto al sing.). bisticci, 3-173
benissimo creati, e di maniere / al par di altri lodevoli e garbate, /
— avere, tenere in delizie: tenere al riparo da ogni avversità, con delicatezza
a me padre. avendola venduta e sbaractata al demonio, el demonio con esso lui
michelangelo, i-36: color c'anticamente, al secolo vecchio, / si trasser fama
morte, io ti prego che t'aweri al fine, / se può la morte
potè sapere. e fu in fino al deliziano, là dove un vecchio uomo li
nome etiopia, la qual è presso al paradiso diliziano, e non vi si va
la leggenda dei tre monaci che andaro al paradiso deliciano. pascoli, ii-75:
eccitato dalla campagna non dovea forse consacrare al suo pittore i miei canti? non
non ci resta tempo da pensar punto al sollievo e bene del prossimo. a.
1-38: deliziavasi di frustare le gambe al cavalier caracciolo della castelluccia, e di vederlo
il mio corpo infangato ora si deliziava al fresco delle lenzuola. ma la spalla
vallisneri, ii-431: non pareva probabile al sig. vallisneri che fosse al mondo
probabile al sig. vallisneri che fosse al mondo una cotal razza d'insetti,.
paura che non avegna loro come avvenne al ricco uomo ghiottone, del quale dio
, intanto, nello studio in fondo al giardino, mi sarei dedicato deliziosamente alla
ed oro. bettinelli, i-295: al che si risponde esser questo appunto il gusto
gusto effemminato, molle, secondario, al confronto degli affetti sublimi, del terribile
all'ordine naturale o spirituale, o al novero delle creazioni deltuomo, o all'
tiene il dopo pranzo; tempo inchinevole al sonno ed alla inerzia. con queste
con una diffusione che mescola il delizioso al comune, la poesia che avrebbe voluto
qualche volta gli nasce, in mezzo al racconto, con una freschezza indicibile.
(8, maiuscolo a, corrispondente al d latino). garzoni,
alpini / sporchi di neve azzurra / al delta fangoso formicolante / di aironi cenerini,
sono due, il deltoide, posto al principio dell'omero prossimo alla clavicola;
, agg. anat. che si riferisce al muscolo deltoide. tramater [s
esterna dell'omero ove serve d'inserzione al tendine del muscolo deltoide. delubro,
costui [l'aquila] corse infino al lito rubro: / con costui puose il
il porto / più da vicino; apparve al monte in cima / di pallade il
chiara face. marino, 14-207: venne al delubro dispietato e crudo / la cruda
, e masse ferree, immani / al braccio de'ciclopi, a por delubro /
nere / cuspidi rapide salienti / con doppia al cielo fila marmorea, / sta su
gloria fece servire quel medesimo tuo colosso al simulacro di altri tiranni posteriori. alfieri
di me, infin che si convenne al pelo; / né quella rodopea che delusa
infamia e biasmo mio / vergognosa materia al riso altrui. rosa, 201: ei
: chi alle vendette il cor pose ed al sangue, / e chi deluse ambe
e chi deluse ambe le parti, al vinto / serbando l'ire, e al
al vinto / serbando l'ire, e al vincitor l'omaggio. caitaneo, iii-1-52
quasi sessanta miglia, passò il niester al di sopra di kaminiech, deludendo i turchi
, deludendo i turchi che lo aspettavano al di là sulle rive del zabruch dietro a
poste anche di notte, in riva al torrente- che ci separava dal quartiere occupato
della cieca s'arrampicò sulla scaletta fino al ballatoio sul quale dava la porticina della
, / e 'nfine ne l'abisso gire al fondo, / chiamato essendo papa guastamondo
. tenacissime funi, aspre catene / al collo, al piede, ed a le
, aspre catene / al collo, al piede, ed a le man le getta
quale fé la sidonia dolente / pruove, al parlar, che sai, alto e
si accendono i sensi, e tiransi sovente al male, e si deludono gli animi
fine crude. moravia, xi-514: quanto al foro italico, fu una delusione,
scornati e delusi rimasi, / mirano al cibo su le mense posto / e dell'
infida moglier così delusa / vuol ch'ivi al drudo suo si resti in braccio.
: pur non giunge / l'attesa al mio servir giusta mercede: / e duolo
li salutava con parole che facevan bene al cuore e i delusi, benché non avesser
mai mostrato alcuna attitudine all'eroicità e al sacrificio politico: sono da un lato
da un lato i delusi dell'aspirazione al capitalismo, falliti per la loro gretta
fronde cadendo anch'ei le vote / ossa al suol renderà, consunto il suo /
, come boscaglia infruttuosa, la condanni al fuoco? rosa, 141: tanto solo
desio, quanto a bastanza / serve al bisogno; e questo fiume infame /
e questo fiume infame / porta delusa al mar la mia speranza. varano,
parte / levavasi la nave, e al sen più basso / avvallando rendea delusa
bene in fondo, ci si accorge che al fondo della tragedia c'è una fede
terre pubbliche acquistate dall'esercito fossero distribuite al comune. alfieri, 1-113: mormora
, ii-142: la risposta data da essi al pontefice era delusoria. b. croce
promesse e di lusinghe, si rivolge al cieco istinto del popolo minuto, trafficandolo
panzini, iii-774: non si sfugge al dilemma: o sotto l'elmo a chiodo
che manifestavano verso la grandezza nazionale e al male che dicevano del democraticismo, del
popolo'. cuoco, 1-81: s'inviò al loro quartier generale una deputazione composta
de magoghi, perché rinunciassero al pensiero di entrare in napoli.
la fazione dei demagoghi, avversa perfino al guerrazzi, faceva correre di là le nuove
fascista, e i suoi compiti demandati al comune. = voce dotta,
, agg. che si riferisce al demanio, proprio del demanio o
del demanio o dei beni appartenenti al demanio. di costanzo, 1-391
: i monti senza pietà, quella scuola al delitto che sono i bagni penali,
. demanialità, sf. appartenenza al demanio. = deriv. da
dei beni appartenenti allo stato (o al sovrano) come persona giuridica pubblica.
di beni appartenenti allo stato (o al sovrano) come persona privata; beni
e dividevano tra loro i terreni appartenenti al demanio, o a proprietari che se
deriv. dal ted. demantoid 'simile al diamante ', comp. di
questo meridiano, fino a 180 gradi al di là. rigutini-cappuccini, 55: '
quando non porta, come conseguenza, al tirannico e strangolatorio predominio dei bianchi sui
allo sfaldamento della linea di demarcazione, al caos sessuale, alla miseria dei concubinaggi
dell'amore di sé medesimo, che al par del soverchio vino rallegra fuor del convenevole
sì demente, / ch'io non conosco al lume di lanterna, / ancor che
infami. boccaccio, v-252: vegnamo al foco amore che portavi a costei e
ebbri che sazi di sangue, si chinarono al giogo de'tiranni. foscolo, 1-52
l'abdicazione della personalità politica, imposta al popolo dalla santa alleanza in nome della beatitudine
, iii-3: ha [dio] predestinati al cuni a vita eterna per
979: così costei, per tornare al proposito / del suo mal dir,
, 3-1-302: 11 più proporzionato gastigo al lor demerito [dei peri- patetici ignoranti
. b. croce, i-3-283: al giudizio pratico spiace il debole e piace
, / dicendo: innesta il jota al democratico. (e ne avrai la bellissima
, sul diritto del popolo alla partecipazione al governo e sul livellamento economico-sociale.
. mettendone in luce le caratteristiche reali al di là delle apparenze, dell'immagine
proprio del demiurgo, che si riferisce al demiurgo. -al figur.:
dei gradi inferiori della gerarchia cosmica, al disotto degli eoni (e rappresenta l'ordinatore
cesarotti, i-359: ma immaginiamoci adamo, al qual il gran demiurgo schierò dinanzi tutto
). salvini, 6-7: questo al certo significar vollero: prima che gli
magistrato popolare è il municipio latino identico al nostro comune e al demo greco; il
municipio latino identico al nostro comune e al demo greco; il quale ebbe ne'
universale sembrano grandi mezzi democratici, diretti al trionfo della razionalistica ragione. gramsci,
, sf. conformità ai princìpi e al metodo democratico. -al figur.: affabilità
ispira ai princìpi della democrazia, conforme al metodo, allo spirito, al sistema
conforme al metodo, allo spirito, al sistema politico della democrazia. -anche:
buona compagnia dunque deve rassomigliarsi assai più al governo democratico che a qualunque altro; fors'
poi democratico perché incapace di ubbidire validamente al pari che di comandare utilmente. carducci
, ii-10-124: fui a rimini, al banchetto dato dagli elettori a bertani, che
è iscritto o simpatizza o si ispira al partito della democrazia cristiana. b
democratici cristiani o sarebbero passati senz'altro al socialismo o sarebbero diventati strumenti nelle mani
, alla mano, che sa porsi al livello delle persone di grado inferiore anche
: l'abuso dei vocaboli è arrivato al punto che un abito lacero e sudicio
a quel modo, fornivano un pretesto al ribollire del demo craticume balordo
montesquieu e voltaire designavano già in faccia al buio del democratismo radicale l'iride d'
le individualità ivi convenute non si troveranno al medesimo livello, gli uomini che la
ma di questi non ve ne abbisognava al certo uno per terra. s'
, affinché possano concorrere colle loro diseguaglianze al graduato concerto e ah'armonia del tutto
civiltà cristiana ancora giovane -secondo gioberti -ancora al principio del suo svolgimento negli ordini politici
11-79: tutti gl'imputati sono iscritti al partito comunista, meno due che sono
elettorale, e in quanti erano lì presenti al seggio, e a poco a poco
circa 1 / 4 di mm, al microscopio si può osservare la testa,
, parve allo autore molto meglio appigliarsi al demogorgone che al caos, sì come a
autore molto meglio appigliarsi al demogorgone che al caos, sì come a principio chiaro
interpretazione di stazio. il boccaccio dedicava al demogorgone il secondo paragrafo della sua genealogia
vita altamente qualificata, ciò che risponderebbe al suo ingegno e alla sua tradizione;
almeno per qualche anno, almeno fino al '30, tenuto in conto di demo-liberale e
b. croce, iii-22-10: se al demoliberalismo venisse a mancare quell'intemo concetto
alcuni edilìzi. cattaneo, iii-4-249: giunti al mincio, intanto che i feritori e
intanto che i feritori e cannonieri impedivano al nemico di demolire il ponte di govèmolo
govèmolo, i bersaglieri sbarcarono inaspettati dietro al ponte, e assalirono alle spalle il
resiste, impavida nelle sue pietre, al tempo demolitore, non si è trovato di
, prima di cedere per codesta ragione al decreto demolitore del nostro greco, noi pretenderemo
demolizione. -per simil. e al figur. de sanctis, 7-184:
i suoi prigionieri. le notizie relative al prodigioso effetto dei tiri di demolizione e
: non contento di avermi ferito, pensò al tutto di demolirmi. e cinque o
: voce interna che richiama l'uomo al suo compito, e lo ammonisce su ciò
estremi si chiamano demoni, cioè né al tutto dii, né affatto uomini, ma
uscì ratto rasentando la parete (eretto al giardino pubblico, e come il dannato
pubblico, e come il dannato dinanzi al demone, piegò la testa in terra rientrando
sfasciume, / tra polvere e péste, al meriggio, / la fusa scintilla /
. -ci). che si riferisce al demonio; proprio, degno del demonio;
su tutto regna la pandemia venere; al soffio della demoniaca ogni cosa si torce e
noi uno demoniato, e, appressandosi al detto corpo, fu liberato incontenente.
lei, che adesso, mentre è appoggiata al balcone, minaccia di traboccare. levi
monta sune è con le dominaziune: / al demonio porta amure e granne prenne securtate
/ di noi che, disperati, / al basso centro, pauroso e brutto,
intorno le selve e li boschi consecrati al diavolo, ne'quali anco la moltitudine
ma pe- roché vide esser necessario così al governo di qualche imperio o persona.
un'osteria di campagna un contadino dire al suo figliuolo, neltoffrirgli dell'acqua vite:
monaco stia sempre apparecchiato e armato contro al dimonio della fornicazione. s. caterina
[s. v.]: al diavolo si attribuisce la malizia, al
: al diavolo si attribuisce la malizia, al demonio il furore. diciamo il *
costui facendo pagare un occhio del capo al principe di roccasciano cocci ed imbratti,
', e quando un demonio appropriato al caso le si agita in corpo, state
non era stata a pena due ore al mondo; che miracolo, se le meretrici
, 22: il balmet non poteva bastare al peso, il ferito era un demonio
-il demonio se lo porti: mandare al diavolo. foscolo, v-82: il
vi assiste. -mandare qualcuno al demonio: cacciarlo, levarselo di tra
, 1-90: gioventù d'italia, mandate al dimonio tutti questi stolti che vi danno
suonare l'armonia pittrice dei versi, darò al poema l'ultima mano. nievo,
voleva credere all'adorazione itifal- lica, al demonismo genetico, al feticismo sessuale terrestre,
itifal- lica, al demonismo genetico, al feticismo sessuale terrestre, e poneva la
capitano achab e del « pequod » dietro al demonismo impersonato dalla balena bianca.
2. teoria che pone l'uomo al centro della realtà del mondo come demone
disus. lasciare la montagna e scendere al piano (le greggi, alla
cominciare una campagna, con truppe nuove al fuoco, con un movimento retrogrado, demoralizza
fouquier non era contento. voleva 400 teste al giorno. 4.
, conc., iii-256: l'incentivo al contrabbando è minore; quindi minore la
mordere (lat. volgare * mordère al posto della forma classica mordere), sul
violenza demostenica, alla solennità ciceroniana, al furore archilocheo, alle salaci lepidezze catulliane
faceva dell'istruzione esclusivo monopolio degli addetti al tempio, e condannava i più a crassa
proprio del denaro, che si riferisce al denaro; denaroso. arrighetto,
: moneta aurea fiorentina, che risale al 1252, così chiamata dal giglio- stemma
vi piccioli per i° prestanzone a scontare al catasto,... fiorino 1 soldi
2. con valore collettivo (anche al plur.). moneta, soldi
non s'abandona; / pria s'adastia al ben fare, / ancor che li
: tutti son gente da trar al denaio / com esso 'l vaio bianco e
danaro serve a ogni cosa, e che al vivere d'oggi è stimato più
fellonia. palazzeschi, 4-40: erano giunte al punto di accumular denaro senza nemmeno accorgersene
8-123: che cosa dunque egli chiedeva al gioco? era evidente; denaro,
che il diavolo, il quale dette al primo uomo nel paradiso il danaio della
cose vendute che il venditore doveva versare al comune (e il fondo costituito da
botta, 4-21: levò l'obbedienza al pontefice, coman dando a'
comodità a vostra madre in gesù circa al pagamento; perché non abbiamo ora denari
'l confessore né anco tu non considerate al grande scandalo e disagio del denaio morto
limitata quantità e durata (in contrapposto al mercato finanziario 0 dei capitali).
). 4. paga, ricompensa al lavoro prestato. - anche al figur
ricompensa al lavoro prestato. - anche al figur. 5. agostino volgar.
quelli della vigna che non stavano contenti al denario. serao, i-109: -e i
levando una spalla, -per lo più al venerdì. verga, ii-20:
. 5. (per lo più al plur.). uno dei quattro semi
baston, danari e coppe. note al malmantile, 2-664: le carte 56 [
pegolotti, i-201: libbre una d'argento al peso di firenze, fanno in pisa
... libbre una d'argento al peso di firenze, fanno in siena
caro, percioché è la migliore medicina al morso del cane rabbioso, dandogliene a bere
ripulimento d'essi, con ricrescimento al più di denari sei per libbra.
per libbra. domenichi, 1-644: al dolore delle reni giova il seme secco
dolore delle reni giova il seme secco al sole, dipoi trito, pigliandone trenta
: noi gettiam'via il tempo dietro al tempo, e i danari dietro a i
denari da buttar via, son bene al mondo prodighi e facoltosi che ne sprecano
giordani, iii-59: quando napoleone venne al primo conquisto d'italia, e occupò
daddovero che i denari mal acquistati tomerebbeno al loro paese. -essere a corto
portera'gli colla tua mano, e anderai al luogo 11 quale eleggerà iddio tuo signore
no! -lasciare andare dodici denari al soldo o per un soldo; lasciare
ventiquattro denari: non prendere le cose al tragico, non darsene cura: non
due pani per coppia, o dodici danari al soldo. g. m.
sprecare il tempo e le proprie sostanze al gioco o in altri vizi. -al
ha denari, non abbia voglie: al povero non è permesso desiderare ciò che
alla vita economica e sociale. note al malmantile, 2-691: e veramente le partite
quale con tali ferite si cava d'addosso al prossimo. -il denaro
fate che sia col barra- gone: al fatto del denaiuolo il cognosciarete se sónno
scrittura che di cambi e d'ordini al cassiere. foscolo, xv-411: ho ricorso
, tr. alterare una sostanza sottoponendola al processo di denaturazione; sofisticare. -anche
processo di denaturazione; sofisticare. -anche al figur.: snaturare, far degenerare,
, agg. che è stato sottoposto al processo di denaturazione, alterato, sofisticato
aggiunta di piccole quantità di sostanze sgradevoli al gusto, e talora anche nocive,
: alberese da calcina forte, dentro al quale osservai molte belle dendriti, cioè macchie
in una direzione principale (che corrisponde al tronco dell'albero), ma anche in
mattioli, 2-1314: oltre a questi [al ciparisso], quello che si chiama
di molluschi gasteropodi opistobranchi, appartenente al sottordine nudibranchi; comprende il genere dendronotus
grazia che domandi il figliuolo di dio al padre suo iddio non li può essere denegata
1-69: tutta la sapienza di dio ridurrassi al suo non denegar egli concorso generale del
ii-633: a nome della giustizia dinegano al popolo la menoma parte di giustizia.
, 21: item, se gli dinega al tutto che non debbano volere imprendere a
eletto in concorrenza col principe di condè al governo di piccardia, quasi per tenerlo dubbio
giammai devoto priego / non denegasti, al mio pregar t'enchina. guicciardini,
laida condizione rappresenterebbono; e tanto bastò al dottor michele per dinegargli apertamente l'intervenirvi
la fedeltà de'complici, la pertinacia al dinegare, sicurano dal di fuori.
accennando con espressione intensa di comando affettuoso al ritorno. 4. rifl.
nell'errore, finiva per disperatamente ricorrere al bugiardo espediente di rivelare prette falsità a
bisticcio, ma vuol dire 'togliere al tabacco una parte della nicotina '
coardia,... sempre resta vituperosa al mondo. sbarbaro, 4-67: bolle
altro; screditarsi vicendevolmente. - anche al figur. foscolo, viii-162: le
, iii-73: anzi vi renderanno favola al volgo, nulla curarti del vostro buon nome
addentro nelle cose di un ceto superiore al loro. calvino, 1-276: la
frazioni. -ridurre due o più frazioni al minimo comune denominatore: dare a due
inferior numero maggiore dell'altro che è al di sopra. agnesi, 1-1-10: la
tutti gli scritti e tutti gli scrittori al comun denominatore della nostra lingua odierna?
della espressione e della rima spinse poi al più alto grado dell'arte o del-
giravano [i guariti] per mezzo al contagio franchi e risoluti; come i
superbia, dinotando / se stessa unica al mondo in esser forte, / o più
faci armata, / a denotar che lume al mal ne dia. gelli, i-104
21-93: abbassamento denota il grado, al quale dopo il suddetto salto deltimmersione,
pacifico dinota / che vengon come amici al capitano ». manzoni, 954:
fosse stata necessaria per denotare quel principato al cui signore si dovea la conclusione dedicare
lettera. foscolo, xvi-173: quanto al figliuolo di laerte e ad argo,
ferd. martini, ii-1-1157: parve al cappelli che con le lettere denotate dalle cifre
in quattro sorte: altra simile al grisolitro, densamente gialla, altra gialla
nella novella state per li fioriti campi al sole; quando mandano fuore li figliuoli
seno i vari raggi / trovin la sede al lor desir conforme. 2. rifl
invariabile figura, tutte qualità che convengono al secco. magalotti, 19-36: sbriga
, / che dal freddo densata, al fin risiede, / e convertita in chiaro