a collo. martello, i-3-141: vassi al rio non lontano, mentr'ei dal
quanti furono oratori in ogni erudizione imperiti al tutto e sanza niuna lettera! piccolomini
di cicerone che tratta delle qualità necessarie al perfetto oratore (de oratore).
b. corsini, 10-66: dell'oratore al temerario dire / sentì nel cor la
congratulazioni o condoglianze (e si contrappone al rappresentante diplomatico, detto residente, in
e deputato con più altri per oratori al santo padre a visitarlo...,
guasto e di antonio di leva, scritte al duca di sessa, oratore cesareo in
c. bentivoglio, 2-706: né al sacro nome d'orator né al sacro /
: né al sacro nome d'orator né al sacro / diritto de le genti ornai
: i palermitani... mandavano oratori al papa a ragguagliarlo de'successi e impetrare
si serve in occasione di dover parlare al pubblico. -stor. nei secc
magistrato stabile di ciascuna delle città soggette al ducato di milano, che risiedeva presso
col mezzo de'loro sindaci et oratori al governatore... ritornarono gli oratori
oratori della città [di cremona] al governatore con nuove istanze. g.
tua e chiudi l'uscio e ora al padre tuo;... niuno sia
defunto]; ha detto molti paternostri andandosi al letto, e l'ave maria almeno
quindi oratrice [s. teresa] / al tuo signor te 'n riedi.
oratore, mai avuto niente e trovandosi al presente in qualche disastro, acciò possa
contrappone all'autonomia, alla serenità, al disinteresse e all'indeterminatezza dell'arte pura
altra cosa è il parlare oratoria- mente al vulgo, a'giudici, a'senatori,
probabilmente e oratoriamente parlando, procurar fede al mio parlare. galileo, 1-1-197: pareva
mio parlare. galileo, 1-1-197: pareva al signor salviati e anco a me che
pubblico; che è utile o necessario al raggiungimento dei fini che si propone. -
, sm. piccolo edificio religioso destinato al culto, isolato, accostato ad altre
de la detta compagnia essere debba di stare al detto loro uficio continuamente...
e governare le lampane che sono dirimpetto al detto oratorio. statuto dello spedale di
tenuto di levarse ogni mattina di lecto al sòno de la campanella de l'oratorio del
gittatasi in terra dinanzi dal signore, chiamò al signore. paruta, ii-146: patmo
. il che conosciuto da quelli che erano al governo, acciò la sedizione non passasse
vita cristiana, sorto a genova intorno al 1497 nel cenacolo di s. caterina fie-
dell'oratorio. i padri filippini provvidero al ristauro del tempio, ridotto a male
azione né apparato scenico, si rivolge al pubblico esclusivamente attraverso la parola e la
casa entra una nuova sposa, / palco al teatro pria d'ogn'altra cosa.
santuario ch'è infra la parete dinnanzi al propiziatorio con lo quale si cuopre l'arca
re di francia dal sec. xii al sec. xiv. b.
pineta. covoni, 9-249: la chioma al vento come un orifiamma.
più alto e luminoso dell'empireo, al centro del quale è situata maria.
forame, si raggirano intorno e tendono al mezzo e così vengono ad impedire l'altre
esce un liquore muccoso lì d'intorno al canale dell'uretra in un corpo glandulare
cocchi, 4-2-116: il male pare al presente ridotto in una rilassazione degli orifizi dei
gli orifici / de'vasi, che già al fusto hanno servito. 4
sinuosità, succeduta per quel che credo al tubercoletto, per l'orifizio della quale
questione trinitaria, dalla subordinazione del logos al padre, dello spirito santo al figliolo
logos al padre, dello spirito santo al figliolo (e tali teorie furono causa
, 8-32: come la fortuna si mostrò al re di francia e a'suoi allegra
... si fu che, al partire che '1 re fece di fiandra
religioso-esistenziale in cui si trovava l'umanità al momento della creazione nelle persone di adamo
dice misere cacia l'antichità de'firentini al suo tempo de li originali e de
di mano propria di massimiliano suo padre al granduca cosimo padre nostro et a noi.
: il macpherson aveva anch'egli presentato al pubblico un canto originale di ossian e
egli [erizzo] dà forma sì ingegnosa al suo ragionamento che, svolgendo idee già
goethe e lo schiller, in mezzo al tumulto della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche
1-i-279: ragioni storiche complesse hanno fissato al movimento operaio torinese caratteristiche originalissime con conseguenze
a passeggiar mi metto, / e al carattere penso originale. guadagnoli, i-i-
buona voglia, come voi dite, al balcone o alla loggia di questo gran teatro
xi-1-108: sor- delio, in confronto al gusto dei suoi contemporanei per le storie
, maggiori garbugli e più pertinace risoluzione al resistere. g. ferrari, i-323:
: ora non mi metterò ad originare al presente * pilastri 'e 'pilieri '
maniera tenuta in cantarli, percio- ché al suon della lira si cantavano. redi,
locuzione] ci conduce il pensiero dirittamente al piacer di dio, come a quell'oggetto
il martirio di lei... giovasse al nascituro, bastasse a mondarlo della colpa
come suggerimento, ora come reale impellenza al ben volere ed al ben fare, ora
come reale impellenza al ben volere ed al ben fare, ora come tardiva resipiscienza
virtù della gente. -con riferimento al peccato originale. f. f.
gli uomini negano ogni uso d'intelligenza al bambino, non possono poi a meno di
dall'assurdo che un essere intelligente sia privo al tutto di diritti, come sono le
, onde il diritto sorge in capo al soggetto in modo diretto e nella sua
1-1-91: per opporsi in qualche parte al corso di una sì dannosa consuetudine originata
avanti l'alba in cui può apparire al poeta nuovo il poeta antichissimo e sempre
/ e nell'infamia seguita, / al più si può dir misero / e di
1-1-311: commise [papa martino] al cardinal gherardo che predicasse contro re pietro
di 'originale 'che si dà al peccato adamitico mostra la congiunzione fìsica e
che è la origine generativa del figlio al padre, è chiamata dallo stesso santo
e senza questo non possiam gir dritti / al luoco de la santa compagnia)
... cavata di sangue fatta avanti al parossismo vero che alle volte lo fa
impeto della circolazione, ma, rispetto al togliere la cagione e origine intrinseca del
e 'l duca d'angiò; ed accostatosi al letto, dopo molte condoglianze del caso
scorressero d'ognintorno, fìnacché di nuovo al primo origine ritornando, il sole e
rosmini, xxvii-379: il primo male conseguente al peccato di origine dalla parte di dio
origine: nel luogo di produzione; al momento della confezione di un prodotto.
, 2-1-215: le faccende private chiamo al presente quelle che nascono tra private persone
vostri disegni di miglioramento, e guardino al popolo come a loro unico fine.
unico fine. -nascere, venire al mondo. -anche: discendere, appartenere
19-126: non torrai in mo- gliere al figliuol mio alcuna femina di i cananei,
sé un po'ingiusta e dà origine al peggio. -d'origine (con
gruppo di comunisti del paese comparve davanti al tribunale speciale. se ne parlò molto
dialetto d'origine. -che appartiene al passato, iniziale. pascoli, i-175
, i-175: si tornerà... al sistema d'origine. quale e quanto
cui origliava la mia cameretta, era al penultimo piano di un palazzone di porta
fiato e la mattina li fanno tornare al loro stato. parini, giorno, i-109
vi-228: al mattin sull'origlierò / gli occhi aperse,
. da porto, 1-357: voltatasi al giacente corpo di romeo, il cui
le sporgenze degli origlieri di pietra fino al filo delle pietre. -con riferimento
i. frugoni, i-n-143: eccola al primo cenno / balzar giù volentieri /
guerrieri / profondamente, e degli scudi al capo / s'avean fatto origlier.
-farsi origliere di un libro: tenerlo vicino al capezzale per leggerlo sacrificando parte del
per leggerlo sacrificando parte del tempo destinato al riposo. rosa, 69: non
, ed inseguinsconlo, quantunque veloce sia al pari d'un cervo, con tanta celerità
dell'orina; e quando è giunto al collo della vescica, abbassare un poco insieme
miei figlioimi li rivedo idealmente lassù, al crollato quinto piano, annaspare nella culla
area tose., forse con allusione al colore dei fiori. orinalièra, sf
-spruzzare. landolfi, i-156: accostandosi al parapetto e prendendosi fra le dita i
609: io la diedi [sabatina] al giannella del mangano il quale se n'
un seme originario dell'etiopia e simile al sesamo. - anche: il seme stesso
5-48: stimerei dover essere opportunissimo mandare al padre l'oriuolàio per assettargli l'oriuolo
di auréus 'dorato '(con riferimento al colore del piumaggio), passato nel
pane. guittone, 1-50: negano al povero un pezzuolo d'ori- scello di
s. maffei, 334: al proprio letto, ove posare er'uso,
denti mascellari ed i posteriori profondamente incavati al lato esterno, occhio piccolo scoperto,
, una attorno all'orecchio ed una al vertice, la parte inferiore del muso bianca
sud del sahara e ha lunghezza superiore al m, altezza di circa 45 cm,
i-ii-ioi: la vailazza... apparteneva al marchese filippo macchiavelli, discendente dagli antichi
si suol dire, il pepe nel culo al di pascuale: esasperando il suo triplice
accordo nello stesso punto, ed ognuno crede al suo. pea, 7-39: un
: che misura le ore in base al moto degli astri. - oriuolo a
, col solo avvicinare alquanto i detti piombi al centro dell'asta rendono le sue
miglior terreno / ch'io m'abbia al mondo è un oriuol d'arena. monti
, fu fatto da lucio papirio, cursore al tempio di quirino. baldelli, 5-2-88
ubbidiscono, più che alla sinderesi, al ventre, che più si governano con
deve ridere e pensare, / appoggiato al calcolo. / d'ora innanzi,
nell'essere mandate ad essecuzione hanno rispetto al tempo si mandano ad essecuzione con l'
stimano nondimeno essere pervenuto il tempo destinato al desinare e cenare. -avere
cioè come il ato dell'ottaedro no al semidiametro rn del quadrato np. mascheroni
dall'occhio dello spettatore e risulta perpendicolare al piano verticale prospettico. accolti, 1-15
, e dicesi quella linea che stando al livello dell'occhio termina la vista nostra
. che ha la dimensione maggiore parallela al piano dell'orizzonte (un oggetto; e
si contrappone a verticale, dall'alto al basso). -diritto davanti a sé
questa nebbia del tedio. -giacente al suolo, disteso (un corpo umano)
città orizzontali. -che si svolge al suolo. e. cecchi, 6-15
o tratto di disegno che risulta parallelo al piano dell'orizzonte (e in araldica
ed orizzontalmente con una forza che equivale al peso d'una sfera o di se medesima
teoricamente la circonferenza di un cono tangente al globo e avente il vertice nell'osservatore
mattino in compagnia dell'alba / innanzi al sol che di poi grande appare / su
l'italia nei libri, estraneo ancora al mondo, e che non aveva ricevute altre
dante, xliii-2: io son venuto al punto de la rota / che l'
/ vien la stella d'amore avanti al giorno * / di ragi d'oro e
tenea fuor la fronte / e la lasciava al vento ed al nevischio / sino al
fronte / e la lasciava al vento ed al nevischio / sino al primo baglior dell'
al vento ed al nevischio / sino al primo baglior dell'orizzonte. saba,
di luce si protendono / come aquiloni al cielo che rimbomba. -blu orizzonte:
sono gli orizonti, uno retto simil al meridiano, o vero meridiano, passando egli
l'asse mondano d'ogn 'intorno sino al cielo. -per estens. circonferenza
medesimo emisperio, e questo è contrario al tiglio delle piante. lorini, 192:
non possono né supporre né patire che al di là dell'orizzonte della loro cattedra
4-1-30: bisogna che il lettore si alzi al pensiero dell'autore e si metta nel
chiudeva, in atto austeroi / quasi ardesse al suo pallido orizzonte / un sogno troppo
troppo dolce. palazzeschi, 1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa,
. del bene, 79: al mesto suon girato / la prora a terra
la fronte, / qui dove giunse al vital orizonte / l'alto mio sol
tempo e riverita dall'eternità, ridona al virtuoso la vita che la natura gl'invola
) per riportare le misure dal modello al blocco di marmo in lavorazione. c
, 4-245: si apre un orizzonte nuovo al diritto penale. pasolini, 7-133:
in futuro. palazzeschi, 1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa,
/ ad alcun tuo vicino / per metterlo al dichino. a. pucci,
con molta vergogna, / vennero infino al ponte a sa'ruffello, / e '
sponde, in un orlarétto simile al cursore. = voce venez.,
6-i-275: ella s'era data indefessamente al lavoro, era orlatrice di occhielli. marotta
le cose sembra abbiano un'orlatura nera intorno al loro rilievo incandescente. moravia, v-302
vi risiede. carducci, iii-3-332: al calpestìo de'barbari cavalli / ne l'
e re dei francesi dal luglio 1830 al febbraio 1848; che riguarda la '
alla casa d'orléans nelle sue pretese al trono di francia dopo la caduta di
per estens. simpatia per un pretendente al trono, in opposizione alla casa regnante.
monarchia di luglio ', delle pretese al trono dei duchi d'orléans, in
si è svolta vittoriosamente nei decenni seguiti al * 70. cardarelli, 982: halévy
forteguerri, 8-103: qui correvan subito al gran pozzo, / e sbattutili prima
, / vuol che si citi il cuoco al comparen- dum. soffici, v-2-641:
i. neri, 9-52: più stupore al cavaliere apporta / il veder tempestate a
bot. rigonfiamento che si forma intorno al taglio praticato nel tronco delle piante legnose;
un qualche vago / orlicciuzzo sopraffino / al novello gonnellino. ranieri, 1-142:
esso. graf, 5-683: in fondo al ciel rade una bianca vela / l'
, e un orlo dolcissimo di mare al limite d'una pianura. -striscia,
squarciò la camicia dalla spalla destra fino al fianco sinistro, e mi segnò una
, quando prendono alcuna cosa, pervenne al lito dell'isola di gurfo. bibbia
orecchie] d'una materia che tendesse al molle, ma non fusse languida, si
non fusse languida, si che al riposo non desse impaccio, e fosse atta
riposo non desse impaccio, e fosse atta al raccogliere delle voci; ne'quali,
ha la funzione di facilitare la presa al dente dell'estrattore.. bordo di
a passeggiare ora, spaziando dal lido al politeama e dall c>rlo del mare alla prima
afferrò una pagnotta e, tenendola stretta al petto, lesta lesta, con un coltello
dire nel centro di quel centro; al di là, sugli orli, sui lembi
orli di esse avendo un colore tendente al rame, indicavano un carattere piuttosto sifilitico
dall'altra riva, la qual fa orlo al catino dell'inferno. -finire l'
lo più naturale, attribuito dalla leggenda al passaggio di una divinità o di un
soprannaturale. cavalca, 20-616: infino al dì d'oggi si possono vedere e
/ de le rote, che lievi al par di coro / me porterebbon, senza
chi vi ha dormito. - anche al figur. a. pucci, ii-139
ad ago una sopravesta del marito, e al suo letto videro forma di lei solamente
molti anni in sua stabilità in sino al tempo dello abate paolo o vero dello
etterno valore, il qual è fine / al quale è fatta la toccata norma.
, ii-104: nui / chiniam la fronte al massimo / fattor, che volle in
ritenne orme. de sanctis, 9-279: al poeta non basta dire che una donna
. livio volgar., 2-445: raccontarono al console che gl'inimici avevano abbandonato la
core, / a pensar come tutto al mondo passa, / e quasi orma non
passa vagabonda e avvinazzata pel viale, al casto lume della luna che stampa in
, / ed essi stessi in preda al lor desire; / e, vista de'
di resistenza e d'armi / ceder fate al mio nome. parini, giorno,
rivolga, e d'altra / dama al fianco s'assida. foscolo, xi-1-
, andatura. -anche per simil. e al figur. petrarca, 73-58:
lito, un'ignota violetta / spuntò al piè de'cipressi. -con metonimia
passi spietati. carcano, vi-410: solo al mesto cader della sera, / la
giraldi cinzio, iii-25-78: sì destro era al corso e sì leggiero / che,
, / si tingea il pelo e al volto fea restauro. -sulle orme
parallelo nel passaggio dal genov. ciùsma al tose, e ital. ciurma) e
ormai vegliardo. / cercava ancora, al raggio della vaga / lampada, in
di quei popoli dal fondo delltdumea fino al seno issico. papini, iii-1038:
: assicurare una nave alla banchina, al molo, alla riva; attraccare.
ormeggiare 'si dice pure dei palischermi al modo istesso assicurati alla riva, o vero
colonne del molo, allacciare la grippia al gavitello, annodare la gomena alla cicala
simili. -tenere assicurata un'imbarcazione al molo, alla banchina (una fune
. assicurare un aeroplano o un elicottero al suolo per evitare che il vento lo sposti
o lo danneggi; ancorare un dirigibile al pilone d'ormeggio. -per estens.
di furia. -per simil. accostarsi al marciapiede, parcheggiare (e ha una
, 6-45: un taxi si ormeggia silenziosamente al marciapiede. 3. fermarsi
3-199: lunedi 8 settembre ci ormeggiammo al molo di siviglia e sparammo a salve tutta
le tracce, le pedate. -anche al figur., con riferimento all'imitazione
ormeggiate e ancorate, stetero forte, al despetto di eolo re dei venti.
nel ricordo / come gondola inquieta / al palo colorato del mio cuore. ormeggiatóre
con la nave libera di ruotare intorno al punto di ancoraggio; l'ormeggio a barba
che serve a tener fermo il bastimento al suo luogo in un porto. -'
assicurate ai moli, da esser presentati al bastimento che arriva per ormeggiarlo prestamente.
navigli pericolanti. pascoli, 672: tutti al mare trassero la nave / su travi
l'insieme delle operazioni necessarie ad assicurare al terreno un aeroplano o un elicottero,
ad ancorare un idrovolante o a trattenere al suolo un aerostato; sistema, modo
di ormeggio: quello che, oltre al peso di un cavo di una linea aerea
seminano [le biade vernereccie] innanzi al nascimento delle vergilie, come miglio, panico
l'orminio domestico produce le frondi simili al marrobio, ma maggiori e molto odorate
presa quindi la psicoanalisi, si spinge al confine delle cure ormonali che,
mi fioriscono, / e l'onda armonica al breve pentametro spira / in un pispiglio
queste si disponevano cinque carrucole, tre al di sopra e due di sotto,
direttorio che resse la francia dal 1795 al 1799. alfieri, 5-142:
partire dal 1883, guidarono l'opposizione al trasformismo di depretis. faldella, i-5-234
partire dal 1883, guidarono l'opposizione al trasformismo di depretis. verdinois,
che è proprio, che si riferisce al movimento di opposizione parlamentare al trasformismo di
si riferisce al movimento di opposizione parlamentare al trasformismo di depretis guidato, a partire
che dalla porta flaminia doveva giungere sino al ponte milvio. = voce dotta,
-ora *; 'bocca ', con riferimento al numero degli orifizi. pentastòmidi,
riassunzioni che si fanno quando si ritorna al primo genere degli stessi versi e dal
contraddizioni, mentre insieme dicon di credere al pentateuco insieme al talmudde. g.
insieme dicon di credere al pentateuco insieme al talmudde. g. b. martini,
comprendente cinque libri, fatta compilare intorno al 1230 da papa gregorio ix. tramater
numerosa ode e l'uliva / umiliate al giocator di pugna, / dov'io solo
con cinquanta remi, in uso fino al sec. v a. c.
2. sf. offerta dei fedeli al parroco, o delle chiese minori alla
nella festa della 'pentecoste', da'parrocchiani al loro parroco; e qualche volta dalle chiese
sollicitamente i far fare la vigilia al cierchio, cho'candelotti in mano,
feste di pentecoste concorre tanta gente circonvicina al perdono di quella chiesa che vi si
so oio zova a la pentigene e al cancro. = voce dotta,
scomunicati, di altri che indugiarono il pentimento al punto di morte, di altri a
a una a una le angherie fatte al prossimo, pretendeva di dare prova pubblica
di pentimenti e di ripentimenti, si trovò al momento della professione. d'annunzio,
minore. ora soltanto, all'uniforme, al comando, alla vita propria, riconosciuto
'l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è breve sogno. boccaccio,
; vedi asdente, / ch'avere inteso al cuoio e a lo spago / ora
la supplica non era ancor forse giunta al suo destino, che gertrude s'era
t'i loro pensieri del cuore fossero intenti al mal fare in ogni tempo, allora
si messe a nuoto e ri- tornossi al lito. nardi, ii-189: non si
bagliva di galatina, 243: sia licito al denunziante pentirese infra iorni tre. bisaccioni
gualdo priorato, 3-iii-33: finalmente rappresentò al papa l'obligo che v'era di
ciascuna parola, / ché 'l pentersi al da sezzo nulla vale. luca pulci
... ma, per non essere al male avvezzo, con l'aiuto de la
a don fracassa, / e insieme al pentitissimo eremita, / che col suo
, lii-5-489: ha voluto regnare sino al momento di render l'anima, rappresentandosi
in croce domandava perdono a dio, al fanciullo et alla vedova del suo comesso
: le pentole di carne piene / davano al ventre più che sua tenuta. bandello
verrà poi, la pentola da mettere al fuoco, le camice da rattoppare.
sempre fallisce. quando toccherà a colui, al quale è destinata la burla, allorché
nostri. idem, 9-273: arrivò al luogo dove si combatteva e fatte discostare
: dire grosse stupidaggini (con riferimento al personaggio del contadino campriano, protagonista di
-avere la pentola piena, al fuoco; bollire la pentola: avere
ma non mi confondo, tanto la pentola al fuoco ce l'ho. f anfani
v.]: * aver la pentola al foco ': stare per fare da
in una conferenza venire a scodellare davanti al pubblico tutto quel che gli bolle in
che i filosofi avevano fatta delle arti al supremo concetto dell'arte, ammoniva:
. -non sapere come mettere la pentola al fuoco: essere in grande indigenza.
giorni non sapevano come metter la pentola al fuoco. -schiumare la pentola',
-soffiare sotto la propria pentola', badare al proprio interesse. verga, ii-427
ecc., vengono sospesi in alto, al fine i far ricadere, qualora la
. g. gozzi, 1-63: ricordisi al pentolaio nuova maniera di pentole, ma
: il pentolame con le carabattole appese al carro. pentolare, agg. elmo
dalla sua ben arredata camera che tenevasi al pianterreno; ed ancorché alcun richiedente non
, 4-no: adesso, com'ho posto al fuoco questo vostro pentolino di pappa,
che in un chiuso pentolino / bolle adagio al mio cammino. carducci, iii-18-143:
dì di pasqua, ed ora / al briccone putivano i fagiani. redi, 16-vii-45
22: non su lambicchi e pentolini / al rabbioso calor d'acre fornello / i
delle imposte, con un pentolino appeso al collo, arrampicato su di una scala
di carte, insieme delle poste destinate al vincitore. -giocare per il pentolino'.
de'denari che si metteva da parte al giuoco del giulè, tirandolo colui che
col suo pentolino d'acqua bollente scaraventava al basso napoleone, imperatore de'francesi.
lo staccio o il pentolino. note al malmantile, 3-69: dicendo 'fa lo
ricomincian le 'dolenti note', / tornando al pentolin con tal tenore / che 'n pochi
a. politi, 1-490: dicesi tornare al pentolino d'uno che, avendo goduto
[s. v.]: 'tornar al pentolino':... quando alcuno,
famiglia la disertano volentieri; e se tornano al pentolino gli è che gli affari vanno
che passano con gran facilità dal riso al pianto e viceversa. = dimin
capelli tosati male. -essere devoto al pentolo: essere goloso. p.
[s. v.]: 'devoto al pentolo ': alla minestra, alla
615): l'andò a riempire al pentolone]. c. e. gadda
, agente sui pentosidi, che appartiene al gruppo delle car- boidrosi.
ha una velocità di esplosione di 8400 m al se condo, mentre la
, 48: folle è chi drieto al tempo ha tal pentute, / chi non
. buonarroti, 2-104: l'allegoria al viaggio del martire s. lorenzo ideato dall'
la forma. penultimaménte, avv. al penultimo posto. bembo, 2-137:
le penultime scrissi che la fosse assegnata al bianchetto. mazzini, 12-78: la
dovrò. 2. posto quasi al limite. leonardo, 2-175: quanto
il conte di tavanes... pensò al modo di passar con li suoi nella
idee. berchet, 1-115: rinfaccio al tiraboschi penuria di filosofia. moravia,
dio a'fedeli suoi servi, anzi, al suo unigenito.
. carducci, iii-17-22: fu vantaggio al parini, uscendo dalla penuria che pur troppo
, 4-222: rifocillatosi dalla penuria, al fomento del cibo e dell'ottimo vino
soccorso, rinovò il navagiero le instanze al generale perché, riuniti gli sbandati,
perpetua non penuriava di argomenti per provare al padrone che la colpa doveva ricadere tutta
morali, intellettuali sono o appaiono necessarie al conseguimento di uno scopo, al determinarsi
necessarie al conseguimento di uno scopo, al determinarsi di una situazione. - anche
iii-961: la spagna pennuriava di soggetti abili al comando dell'armi. marco foscarini,
3. essere in quantità insufficiente rispetto al necessario. - anche con litote.
in un clima felice, in un sito al traffico più acconcio, si penuri spesso
lungo tempo ambasciatore in francia, trovandosi al tempo di quel penurioso assedio di cui
: il fante tolse il canestro e andò al detto fico, e salendovi suso,
. pirandello, 8-209: andò incontro al nuovo padrone, tirandosi sulle spalle la
coi capelli penzolanti. -appeso al capestro. misasi, 7-i-159: dalle
piazza ove i soldati ubbriache riddavano intorno al penzolante cadavere, scese la folla dei
lo stame filato si fa correre attorno al fuso che penzola libero. misasi,
un giorno due ragni che, attaccati al loro filato, penzolavano da'rami di due
con una corda e un fanciullino penzolava al suo collo. -essere appoggiato
essere lanciato in fondo, o ricondotto al suo posto. dicesi pure..
e poi fornirono due case a traverso al canale, l'una di sopra e l'
, iii-189: bisogna bene incalcarvi sopra [al ramo] il bucciuolo che vi ponti
dai tangoni, o dal bordo, terminati al capo inferiore con un occhio a radancia
un gherlino, fissato per un'estremità al colombiere dell'albero di maestra e per
mai in san marco stati, / al tempo che 'l parer più eh'esser buoni
/ che fa noto ch'io sono al vostro ruolo, /... /
alla celeste volta con due gravi / incudi al piede penzolon t'appesi? manzoni,
pel campo francese. nievo, 1-vi-252: al vederlo sostare molle di sudore colle braccia
covone, accanto all'uscio, colle spalle al muro, le mani penzoloni fra le
fossi la marionetta che s'affloscia / al muro, l'occhio vacuo, le braccia
i cani lupo che,... al menomo scalpiccio sulla strada maestra riempiono la
scarpe basse e con la cravatta penzoloni al collo, sacramentò da far tremare le
iii-1-709: andò passin passino, fino al muro colla testa penzolona sullo stomaco.
avendo ella gettate le gambe in collo al drudo, stava penzoloni in una strana e
]... dentro a'sacchi infino al collo e strettamente ve le ammagliarono:
le avesse in tasca. -appeso al capestro. - anche con uso avverb.
si pone [ferraù] / la corda al collo, e va giù penzolone.
guardava con accoramento la bella profuga penzoloni al davanzale. -avv. in bilico
frezzeria. marotta, 1-160: spacciava al defluente pubblico del teatro nuovo i peoci
defluente pubblico del teatro nuovo i peoci al succo di limone. = voce
estinzione del debito; il valore minimo al quale erano calcolate le retribuzioni contribuiva a
si continuò a esercitarlo in argentina fino al 1886, in messico, in
in perù, in ecuador fino al 1816-18; dopo la guerra di secessione
); la var. risale direttamente al nomin. peóne2 sm. (
, costretto nel periodo di dominazione spagnola al peonàggio. -anche: bracciante, operaio
. / tutto il piano occupàr, che al mare inchina. = voce
i fiori grandi come una rosa e simili al papavero rosso. guarino guarini, 1-29
comedia e tragedia greca si presentassero subito al pubblico romano coi loro trimetri o tetrametri
cavalcar il mare) che lo aspettasse al lido e preparata una gondola che lo
loro addobbare suntuosamente da serrurier per ricondurli al campo. graf, 5-644: da
li canali di venezia, e talora recarsi al lido od a mestre, cantare e
un zinzino di barricate e di minacce anarchiche al frollo mondo borghese, per pepare un
, basterebbe porgere orecchio ai gridi e al vocio della folla per capire quanto sei
denominazione di alcune specie di piante appartenenti al genere piper e, in par- tic
quali, raccolte ancora verdi ed essiccate al sole, divengono nere e rugose e
farmaco. giamboni, 8-i-165: al cominciamento d'india si è il monte
.. che fa de'semi simili al pepe già creduti atti a conservar la castità
7-24: se ne vengon... al vascello su le loro barchette, recando
phyllata ':... forse al medesimo albero si deve riferire il '
colore nerastro e di sapore piccante simile al garofano, detto anche 'cannella garofanata
'e della * bagnante ', come al caffè di roma. pepe accademico su
e vostre concittadine. me ne appello al tribunale del nostro grano di pepe,
in quella settimana gongolai nel sentir ripetere al dottor loero con molta compostezza le mie
si suol dire, il pepe nel culo al di pascuale: esasperando il suo triplice
biringuccio, 2-49: pietra che resisti al fuoco assai... è la
dian- dria monoginia, da'moderni riuniti al genere 'pepe ed una delle cui specie
bot. denominazione di alcune piante appartenenti al genere capsicum della famiglia solanacee e,
dato due peperoni e una ricotta abbrustolita al forno. pascarella, 1-122: tra
lussurioso di peperoni e di pomodori, al sole di luglio, tra la verzura
velluti di pesche. pancrazi, 1-150: al tavolo del trattore avevo appena asciugato un
espressioni comparative, con partic. riferimento al colore paonazzo del volto o del naso
distaccò dalla parete alcuni peperoni rossi disseccati al sole ed infilzati in uno spago,
passava per tutte le tinte dallo scarlatto al pavonazzo. panzini, iv-504: 'peperone'
qualche luogo l'ordine dei palchi sottostante al primo ordine nobile. 'piè piano '
rio ', simile molto al balsamino. = dallo spagn.
dallo spagn. pepita 'seme che corrisponde al fr. pépin (v.
da un pezzo di stoffa quadrangolare, tessuto al telaio e talvolta bordato a colori;
1-781: ecco intanto venir di palla al tempio / in lunga schiera ed ordinata
dee / solea coprir da'piedi insino al cranio. algarotti, 1-ix-247: l'
le contende / di que'selvaggi attoniti al desio. carducci, iii-4-92: veggo fanciulle
bei pepli candidi, / serti hanno al capo, in man rami di lauro,
che è proprio, che si riferisce al processo digestivo; atto a digerire;
218: il preparato peptico che deglutisco arriva al sangue * prima 'dell'amido.
-peptide sinergico: ciascuno di quegli appartenenti al gruppo di antibiotici costituiti da due o
, agg. chim. che si peptizza al contatto di un liquido (una
: 'peptone ': nome dato da lehmann al prodotto liquido (e quindi assorbibile nello
dato a quel dutto che spetta al chilo. tramater [s. v.
le tenebre notturne, / finché giungemmo al mormorio d'un rivo. mazzini, 37-375
tassoni, 8-53: sentì per gli occhi al cor passarsi un foco / che d'
tonde delle belle e lodevoli operazioni, al felice porto della gloria. -per
vogliate negar l'esperienza, / di retro al sol, del mondo sanza gente »
di fiandra con sedici galee bene armate al soldo del re per guerreggiare per terra
casa. tasso, 7-24: esce al fin de la selva, e per ignote
lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'egli usciva. buonarroti il
, / e cattuna scendea dal trono al basso / giù pei gradini dal brac-
e ch'io son pel cammin ch'arriva al porto. della casa, 5-iii-144:
ca'da mosto, 1-214: dal castello al fondi del colfo sono mia 15,
appesi. g. gozzi, 51: al vedere la gran calca delle genti che
volgar., vii-293: loro core gridò al signore sopra le mura della figliuola di
. anonimo, i-628: mi discese al cor vostra figura / per li occhi
, / ch'è loro aviso ch'entro al mio cor porte. cielo d'alcamo
la biscia / mentre ella con tre lingue al sol si liscia. ariosto, 4-15
trapassa il core / per una sarta, al chiaro della luna. -in una
. un suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e
lor si puote / da quei ch'hanno al voler buona radice? cavalca, iv-149
tante risse, / che fu per molti al fin pestifero oppio. caviceo, 1-15
. tausilio, 1-115: per far bene al povero ed al ricco / una nova
: per far bene al povero ed al ricco / una nova prammatica si faccia /
minimo sentore ch'e'vi sia stato al mondo chi l'abbia saputo. gigli
crine / per via di stile, al bel monte poggiate / con quante si fé
non sono più tanto ossequenti e obbedienti al re come già erano, parendo loro
gotifredo vendè la ducea di bo- glione al vescovo di liege per sessanta mila scudi.
sedici. pascoli, 56: nulla al rosignolo, / nulla tu devi delle sue
annunzio, iv-2-143: per intervalli, dinanzi al forte passavano in precipizio tronchi enormi con
omeni ànno denari, dici il primo al secondo: se io montiplicasse li miei per
sembiante. giacomo da lentini, 53: al cominciar no mostri [amore] fior
: non falserai neiente / per altra al meo vivente, / ma tuttor la terrò
comun nostro amico / non potè trarti al mio amore, / se dal primiero
20) siccome v'era poi finalmente al mondo, e vicino a lui,
in cambio di, in luogo di, al posto di, in sostituzione di,
figura / si vede giugner le ginocchia al petto. boccaccio, dee., 9-6
, 11-50: chiunque prestasse sopr'esse al comune avesse di guiderdone libero e sanza
, 90: venimmo, dico, al piè d'un nobile castello, nobile per
che si ha di giustiziare i delinquenti al mattino. morire alla sera non deve
more e poi rinasce, / quando al cinquecentesimo anno appressa. cino, iii7-
preda. s. maffei, 6-326: al nocumento de'comuni insegnamenti crederassi per alcuni
giuro che già mai non ruppi fede / al mio segnor, che fu d'onor
la terra, levò la sua mano al cielo e giurò per lo vivente in
mano, sempre volere essere fedele amico al re di spagna. giraldi cinzio,
. giacomo da lentini, 35: al mio vivente amore, / io non
minuto, poi che egli infino dentro al seno, il quale noi nascondiamo, ci
essere buona la cera, cioè arrendevole al suggello e ch'ella ritenga, vuol
vendicare. granucci, 1-59: per al presente mi compiaccio che l'amicizia mia
è cara, men che tu puoi presentati al mio cospetto. serdonati, 9-363:
serdonati, 9-363: desiderava solamente per al presente polvere e vettovaglie. marino,
cervello di sasso, conoscerai quale fino al presente sia stato il tuo inganno. tommaseo
povera gente, l'hanno portato (al cimitero) con onoranza. pavese,
grembo de la sua balia solita e posto al governo di una nutrice strana, per
non ebbe più le mani rosse, sfuggì al rimorso e alla speranza, si scordò
prop. temporale per lo più col verbo al congiunt. piero della francesca, 102
si può ricavare una bevanda fermentata simile al sidro. francesco da barberino, i-264
: quando erano pere guaste ben calde, al compagno rimaneva il tagliere. crescenzi volgar
398: com'uno scrullo che tu dai al pero, subbito caggiono le pere.
di servire tale frutto cotto nel vino al termine del pranzo). pulci
sacrificarsi barbaramente, dando un pessimo signore al paese ed appiccando guerra con gli altri due
le pere monde. ibidem, 306: al contadino non gli far sapere, quanto
-tal pera mangia il padre che al figliuolo allega i denti: v.
di nivasio dolcemare esce molle di sotto al lenzuolo, cerca la péndula perina della luce
di signori e di donne, infino al menomo fante rimasero voti! guido delle
percorrere in tutte le direzioni (anche al fine di vedere, conoscere o cercare qualcosa
belli, 257: feci parte ieri sera al nostro dottore delle notturne peragrazioni celìache.
scarafaggi grandi e neri morati che in cima al capo hanno due corna o antenne lunghissime
, possedere (con partic. riferimento al diavolo). savonarola, 8-i-51:
: ma dimmi, o sol ristoro / al navi- lio di pier salvo peranco:
che questa voce non sia perappunto perappuntissimo al proposito nostro [ecc.].
radize, / e '1 porco andava al peraro con suo fosco, / e 'l
e con frondi picciole. il frutto al di fuori è verde e giallo, della
mammiferi marsupiali didelfidi, fossili dall'eocene al miocene. lessona, 1106
oltremare ', deriv. da 7répa * al di là, oltre '. peratologìa
che ha per oggetto ciò che è al di là dei singoli campi della psicologia
diletto in parlare aspramente che, se peravventura al cuna volta occorrerà in alcun
, e bisogna che si vada al consiglio, il quale o lauda o ta
pose il nome a l'acqua e al foco e al fare e al patire,
a l'acqua e al foco e al fare e al patire, ma 'l loico
acqua e al foco e al fare e al patire, ma 'l loico e 'l
peravversita de le demonia, essendo menata al sepolcro di san piero martire, a
landolp, 2-185: s'inginocchio vicino al capo spiccato di napoleone, lo guardò
. che riguarda, che si riferisce al perbenismo; che ne rivela i caratteri
fabbriano dell'ordine de'romitani si fece al perbio. bencivenni, 4-16: questa
nievo, 4-66: s'affacciò indiavolato al banco d'un mercante, e spese
ojetti, iii-280: sta in una stanzetta al primo piano, sedie e letto e
, sm.). tela simile al percalle, ma più fine e leggera,
è? -un percallino da tre lire al metro... via, lasci,
stregoneria. giannone, 26: raccontai al di napoli di aver trovata per me
.. / si dà un'occhiata al testamento, pura / scaramanzia perché i
percentuale degli stipendi, « scandalosamente inadeguati al costo della vita ». 6
essendo cose molto pienamente sensibili e percettibili al senso nostro. sarpi, vii-131:
di nuovo. piovene, 1-83: al bianco si mescolava un rosa appena percettibile
la percettibilità di questi enti astratti al pensiero e quindi il simbolo pri
, ii-293: -quanti anni sono che vennero al mondo questi vostri signori figli? -tredici
a percipiendo; per lo più è al plur.). -frutti percetti
a suo modo e manda la gente al tribunale. settembrini, i-71: i possessori
cossu, xviii-7-867: le tonnare dànno guadagno al proprietario e fittaiuoli, i formaggi a'
che se ne abbia attualmente, si conforma al 'tipo 'rimasto nella mente.
sono percepite in quanto tali e collocate al loro posto. pirandello, 6-505:
forma o configurazione, qualità che appartengono al senso della vista: ed ecco già
corporea e che trasmettono la percezione stessa al cervello. -sensazione fonica ricavata dalla
pari percezione dei nessi che li stringono al loro passato e al loro avvenire. pratolini
che li stringono al loro passato e al loro avvenire. pratolini, 3-166
erano imposte, quanto gravose ed intollerabili al popolo per lor natura e per l'ineguaglianza
lasso, perché, perché, contra al dovere, / perché di me pietà non
illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite? manzoni, pr.
leopardi, 23-52: ma perche dare al sole, / perché reggere in vita /
tragica sia di schiatta nobile e conosciuta al mondo. cesari, 6-29: arrivò a
con il verbo all'indie, o al congiunt.). latini, rettor
una prop. finale con il verbo al congiunt.). giacomo da lentini
/ non, come accomoda dire / al mondo, perché dio esiste: / ma
una prop. concessiva con il verbo al congiunt.). latini, rettor
rino, vii-511: già non m'oppongo al tuo voler costante / e
una prop. consecutiva con il verbo al congiunt.). chiaro davanzati,
tormentano. bruno, 3-54: risposero al fine da lungi dui barcaroli; e
ecc. siete voi ancora all'ordine? al tempo ch'io v'ho dato,
primo onor della felice impresa / debito al ciel. nievo, 481: anch'io
con il verbo all'indic. o al congiunt.). latini, rettor
spiagge di lepanto spinse un vascello, al soccorso del quale, per- cioché si
una prop. finale con il verbo al congiunt.). boccaccio, dee
una prop. causale con il verbo al congiunt.). innocenzo iv volgar
. 2). - per lo più al plur. = voce dotta,
una lunga e per- cipitevole scesa fino al fiume. = var. di
violenza in seguito a un urto o al contatto con una fiamma. tramater [
pettine,... le pinne ventrali al disotto delle pettorali, apertura boccale larga
. 2. chim. sottoporre al processo della percolazione. 3. intr
volere caldi, / sì dete in salvo al suo gastaldo avaro; / e quelo
uno più pesante (o viceversa) al quale cede o dal quale asporta, per
, 1-8: la quale istoria per essere al proposito de l'architectura, non me
avv. letter. ant. invece, al contrario. benci, 1-63: la
la cognizione. tesauro, 2-91: al prato ameno attribuisce il riso; agli sterili
stalle di sosta, alle pese, al dazio, al macellatoio, lungo l'intera
, alle pese, al dazio, al macellatoio, lungo l'intera percorrenza:
adombrare la necessità d'una posizione antitetica al dato. 3. ferrov. tratto
la rasatura nella camera ancora buia, al lume di una candela che rendeva enfatici
di fenomeni atmosferici o, anche, al propagarsi della luce. tommaseo [
la voce della ragazza che studia canto al piano di sopra percorre una voluta nel
del dramma umano, e che, al pari del goethiano wagner, gode gioie
, 140: alcune poche cosette, che al fatto nostro convengono, brievemente percorrerò.
1-85: dalle aspirazioni sentimentali di schiller al dubbio ironico di byron, dal fatalismo di
di lampedusa, 200: il percorso al buio sino al palazzo fu allietato da continue
200: il percorso al buio sino al palazzo fu allietato da continue schermaglie fra
concezioni della storia come percorso dal male al bene (progresso) o dal bene al
al bene (progresso) o dal bene al male (decadenza, regresso).
cui tocca la terra o l'acqua fino al suo arresto. 12. milit.
a competizioni che si svolgono al di fuori di una pista,
. arbasino, 33: ora giocava al golf perché il percorso era quasi a
cornino sottile e ben confetta con cera nuova al fuoco e vi si ponga spesso.
la paletta e sì gran percossa diede al marito su la nuca del capo, con
gozzi, 1-560: o ti disponi / al ripudio promesso, o là nell'atrio
mortale fedita diano, e senza dare via al sangue la percossa della pietra uccida il
sul sen del giovine amoroso: / onde al colpo solenne, il chitarrone / in
alle gravi / percosse che gli [al mare] dava africo e gli altri
i gridi, a le percosse, / al muggir de l'interne alte latebre,
lacerato. davila, 716: occorreva al primo impeto dell'oppugnazione una mezza luna
, 174: cesare vedrà la polveriera et al sentire le percosse del muro, sì
cent., 26-55: questa gli fu al cor sì gran percossa / ch'egli
pur mi conduce / con paterne percosse al dritto calle, / reggi la mente.
percossa / ch'io fé a filena al sommo della vesta, / che gli ha
, 10-53: ben ch'io fusse al cader vetro e non smalto, / tacqui
la percossa sia grave, sia riservata al papa, e sia di bisogno d'
schiume fan tacque percosse / da'remi nostri al sole ed a la luna, /
determinato, col quale movimento giu- gnendo al foro del nostro orecchio, percuote parimente
mani o con un apposito attrezzo, al fine di ottenere un suono (uno strumento
, iii4- 70: come api che al rauco / suon del percosso rame ronzando
adamo; non fu ripreso che sacrificasse al cielo spighe smunte dal vento, frutta percosse
acconcio carro / balza d'un salto al suolo; ibsuol percosso / geme al gran
salto al suolo; ibsuol percosso / geme al gran pondo. misasi, 7-i-189:
mare e per terra, si arresero al generale. brusoni, 231: videsi
marina scaldata... giova infondendola al cervello percosso. vasari, i-390:
giuste imprese / e mostra el porto al mio percosso legno. machiavelli, 1-vii-408:
così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all'
parole, prese la lanterna e la sollevò al viso del carbonaro. d'annunzio,
e colma di lode viva, / s'al tuo chiaro lume gli occhi aggravati girando
per legge, a versare un'imposta al fisco (un contribuente). 23
1122: la santissima vergine ponea la mano al col tello del percotitore,
conti, 168: molte stanno intorno al morto di quelle donne che piangono
piangono i morti le quali sono nude insino al bellico, e percotonsi le poppe
figlia, percuotendosi, dibattendosi e imprecando al destino, agli uomini, a dio.
il cuore, produce gli effetti simili al polso. -assol. f
: il nervo 'a ', posto al servizio di distendere l'alia, vole
delminio, i-231: di necessità consegue al sospirar che l'aere, che è davanti
dante, par. 14-3: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al
al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'acqua in un ritondo
egli erano e costrinsegli d'andare insino al monisterio. -intr. b
un muro e in genere qualsiasi fortificazione al fine di sfondarla, scardinarla, abbatterla;
tolti di mezzo da'macedoni, eh'erano al presidio della rocca cadmea, furono tagliati
sopra i convogli che da fragasi conducevano al campo assediante. botta, 6- ii-435
: / poi si getta in groppa al destriero. / e i cavalieri in lui
o, anche, un diverso oggetto al fine di ottenerne un suono. -anche
di ferro. ghislanzoni, 15-143: seduto al pianoforte, le maniche dell'abitino retroverse
speranze ombrate d'amaranto eterno; / e al suon d'un plettro che percote il
dispositivo di chiusura). - anche al figur. cellini, 670: fatto
. carducci, iii-10- 198: al 1300 gli svariati elementi del medio evo eran
europa rivestire, / non molto lungi al percuoter de tonde /...
mali / l'animo è come scoglio / al percuoter dell'onde: / non gli
dove percotono tonde. tasso, n-ii-260: al fine di queste parole quasi un turbine
g. c. croce, 217: al percotere dell'acqua tutte le rane scamparono
par che la percota, / tornasi al ciel, ché sa tutte le vie,
tremuli lampi / danzan nel tetto, al suon de tacque mote. ariosto,
impression contagiosa infetto, / opposto al chiaro dio che '1 dì con
che ne'primi chiari s'accostano al tono della luce che li percuote.
, 1-28: posso io percuotere il capo al muro, ché io non sento né
o. ccome non percuote il capo al muro. scala del paradiso,
alcuno gittasse un sasso in alto, al tornar poi al basso percote- rebbe in
un sasso in alto, al tornar poi al basso percote- rebbe in terra per gran
la palla nel percuotere in terra presso al segno... scorrerebbe assai lontana.
: il conte rinaldo... al vedere il feroce spettacolo percosse semivivo per
era molto grave, e percossela addosso al predetto fanciullo. straparola, i-223: tu
percuotere la di- done mia allo scoglio al quale, per lo mal costume altrui,
: un pianto... negli orecchi al re percosse. 23. colpire,
e di più forte operazione, e tosto al capo sale e bollire e scaldar fa
onde il fummo salente dallo stomaco nuoce al celabro e la mente percuote. lorenzo
di orribile odore arguisce gravità, nuoce al cervello, percote la mente. papi,
per divino giudicio fosse permessa a percuotere al coltello de'gentili, noi vedemmo in
biondo e ventenne /... / al sacro fulmine della parola / che da
disciplina, della quale noi fummo percossi al tempo della nostra trasgressione. f.
leopardi, 104: oh come rimasi dolente al leggere di qual fiero colpo era stata
. fiacchi, 201: le passere al romore inaspettato / furo svegliate e dal
, di meraviglia (con partic. riferimento al desiderio e alla passione amorosa).
non corer troppo e tien la mano al freno, / ché chi vuol gir più
donato degli albanzani, i-505: arrivò al monte chiamato pulcro, e piacquegli il
ssi fende dal capo a piede anfino al bellico. crescenzi volgar., 9-100
roche, cioè ripe sassose che son al lito di peleo. cellini, 2-4 (
lo spennato strale, / non mi aspettar al varco, / eh'e exemplo a
, / eh'e exemplo a me nuovo al vecchio male, / come a quello
-in partic.: approdare. - anche al figur. guido delle colonne volgar.
la mira e drizzar la mia frezza al cielo. -percuotere le mani:
/ tai che 'l cavo dell'uno al pien dell'altro / s'adatti,
suono, che a le volte precede al terremoto, a le volte li va dietro
iacopone, 1-26-35: questa morte naturale al corpo dà percussione, / che la
di torce bianche e rosse torno torno al piazzale / o giovinezza, cieli vicini,
o giovinezza, cieli vicini, percussione al cuore! -per estens. impulso
l'acqua freddissima è percossiva e nociva al petto, a'nervi ed allo stomaco ed
spumante / più s'attrista il dolor e al percussore / sempre più fiero d'avventarsi
rispose similmente senza rispetto ad una donna al giuoco de'ricordi, nel qual giuoco
: quando il caso avvenne, porse al percussor il ventre, dicendo:
villani, i-4-57: de la sua mente al percussor fé segno, / che l'
stato sarebbe il percussor mandarmi / tosto al career. carducci, iii-1-82: egli
! l'han còlto / come agnello al suo presepio; / e di mano al
al suo presepio; / e di mano al percussor / sol dai erfidi fu
fazio, i-23-101: ma tanta grazia al mio lutazio presta / il cielo allor
/ abendui. cione, h7a-4: al tempestoso mar lo buon conforto / conduce
perdente / contra la donna di dordona al ponte, / lasciato avea sospese ai sacri
nell'ambito amoroso (anche con riferimento al sentimento stesso). giacomo da
/ tornasse indietro, e le tornasse al core; / tanto poteva in lei,
broggia, 144: quando il paesano vende al forastiero la derrata a prezzo di perdita
se poi il denaro a conti finiti costa al sovvenuto un prezzo d'usura, non
. quota fissa di bestiame che compete al padrone di un gregge come risarcimento dei
fatti schiavi 300 de'nostri, mentr'erano al foraggio nella vicina palude; e 'l
cales per non saper provvedere in tempo al pericolo. tasso, 6-12: s'indugi
, iii-7-279: fu ferito di saetta al grosso del braccio sotto te spalla mortalmente,
., 3-18: noi siam venuti al loco ov'i't'ho detto / che
terror biga e diperde, / corsermi al cor, lasciando in sé smarrita /
ultima stella ancor non perde il lume / al biancheggiar dell'alba, e per la
s'intende anche perdere la velocità necessaria al suo sostentamento. -presentare una
in fondo: / dentro l'acqua infino al cinto, / perché perda il cavalcare
, inf., 13-63: fede portai al glorioso offizio, / tanto ch'i'
: ho perso il sonno / oscillo / al canto d'una strada / come una
donna mi fece andare ogni sera costantemente al caffè indicato; ma dopo qualche tempo
. pallavicino, 10-iii-177: farei torto al mio sì ereditario, sì personale ossequio
od argento, quando fu sortito / al loco che perdé l'anima ria.
[il capitano] in detto tempo quanto al civile, e del criminale possi presentargli
civile, e del criminale possi presentargli al successore. castelvetro, 8-1-317: lieo
-con riferimento al possesso di un bene materiale. leonardo
si avviliscono; e avvilite pensano più al fuggire che al combattere, onde perdono
e avvilite pensano più al fuggire che al combattere, onde perdono l'ordinanza.
sposo perde, / quanto era avante al suo santo ritorno. cellini, 4-3-349:
capestro o di coltello / per fare al suo dolore medicina. metastasio, 603:
. villani, 1-22: gl'inglesi fermi al loro carreaggio, con l'ordine dato
gridi inutilmente e perde, / parlando al sordo mar, questi lamenti.
desiderosi d'ascoltar, seguiti / dietro al mio legno che cantando varca, /
poi che la perse, / volsesi al segno di maggior disio. s. bonaventura
la camera e diedesi a l'orazione ed al pianto. e diceva: o signore
fatto piova e avrebbe tolto via il lume al cielo, la qual cosa certamente fu
, la qual cosa certamente fu sciagurata al re e utile ai romani, ed
più spesso all'apparenza del bene che al vero bene ci appigliarne, e secondo
della legge che vi diè moisè, al dassezzo quella pugna perdeste. cavalca, iii-14
difficoltà da una coppia di nonclassificati: al punto di perdere il primo set per dieci
portar dovea a bottega e venuto al gioco, senza pagarsene di neuna volta quelli
d'armi con le quali è messo al rolo, massimamente se le avesse perdute
rolo, massimamente se le avesse perdute al giuoco o fuggendo [ecc.].
. gozzi, 1-21: una maschera al ridotto, dopo d'avere perduti molti
varano, 1-303: s'egli s'arrende al tuo desir, compiutaj hai già la
s'ei ricusa, / tu appresso al re tìnger lo dei ribelle / e perderlo
avesse rubata una monaca e li chierici dinanzi al beato giovanni e'rimproverassero il detto giovane
giorno 29 settembre scaduto e continuata fino al punger dell'alba ebbe poco meno che
, ecc. (anche con riferimento al valore semantico della componente caduta).
290: sono per la parte che tocca al detto piero di libbre 59. 228
una scommessa. giamboni, 10-82: al dassezzo perdeo la fede cristiana per lo
villani, 4-70: si mosse la proposta al consiglio æl popolo, e sette volte
risultare inferiore o peggiore; non reggere al paragone, non essere alla pari.
modo lucenti / che perde il sole al paragon di loro. vasari, i-656
carro per un boia. / domandatene al figlio di teseo; / domandatene ad ettore
lavorandoci circa 200 donne che sogliono atterrire al rumore di una moschettata, non solo
sam- niti, né altri, e al fine essa medesima per sé si perse.
roma tre di loro, per rappresentare al papa che, se non viene comandato da
se perde. 39. pervenire al termine delle funzioni vegetative (una pianta
travasato due volte. imbottigliato, invecchia al massimo per altri due o tre:
sp., 11 (205): al punto aov'era... il
., 33-66: così la neve al sol si disigilla; / così al vento
neve al sol si disigilla; / così al vento ne le foglie levi / si
signore, non vi saria stato prencipe al mondo che non si fusse perso per
e di monte lauro, e rallegravasi al vederlo scintillare improvvisamente sulle finestre delle casipole
mescolanza). dante, xliv-3: al poco giorno e al gran cerchio d'
dante, xliv-3: al poco giorno e al gran cerchio d'ombra / son giunto
ombra / son giunto, lasso, ed al bianchir de'colli, / quando si
fanciulla. brancati, 4-199: in fondo al bosco si andava perdendo il suono d'
lavoro, si perdeva nella pianura aperta al soffio montano. calvino, 7-109:
; sfumare (per lo più rispetto al centro focale del quadro). lomazzi
, 2-162: c'era, accanto al tavolo, una scaletta di legno che si
che si perdeva tra i finimenti appesi al soffitto. -proseguire nella propria traiettoria
la mascella di ugo e si perse al disopra della spalla. -finire,
-non venire recapitato, non giungere al destinatario. leopardi, iii-184: delle
suono). gnoli, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade
, 1-40: invece di ricercar medicina al tuo male dalla costanza propria di cavallier
curato, / poiché questa scienza, al dir de'pratici, / ella è per
fil di raucedine gli dette di volta al cervello e l'aspirante sceriffo balzò dalla finestra
conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche
solcar tonde rubelle, / a rischio al fin di perderci la pelle. gemelli careri
cosa alcuna, perdé la vita sotto al bastone. g. gozzi, i-18-69:
i-414: le banderuole delle torri esposte al vento, le onde del mare portate
le tre: ma volendola tutta fece profetizzare al proverbio del * chi tutto vuol tutto
don abbondio rispose con un sorriso forzato al quale voleva far dire: -certo è una
per (che indica deviazione) 'al di là, oltre 'e dare '
a che schifavi gli alti tetti pensando al fiero avvenimento de la antica caduta, se
erba fresca a l'asino, forgio al cavallo, come a te il pane di
, più alla perdita / disposto che al guadagno. 3. ornit.
il conte orazio era allora inginocchiato davanti al focolare, e soffiava a perdifiato in certi
festa. pavese, 5-13: ragazzo, al cancello della mora mi appoggiavo al badile
, al cancello della mora mi appoggiavo al badile e ascoltavo le chiacchiere dei perdigiorno
si debbe dire che coloro abbiano atteso al bene comune, i quali, con sudore
catone, lassonno lo canto e corseno al monte. girolamo da siena, ii-116:
'n perdemento. bembo, 10-iii-192: al re de'turchi non si dessero [i
beni che tu fai, perocché quanto al merito di vita eterna non ti vagliono nulla
di contradizzione, cioè non manco atta al ricevimento che al perdimento di quell'atto
cioè non manco atta al ricevimento che al perdimento di quell'atto over forma di cui
salasso sino alla sincope o vogliamo dire al perdimento dell'animo conceder si possa,
autodistruzione. d'annunzio, iii-1-1085: al suo gesto di supplichevole amore, corrado
del fiore con una fame che somiglia al perdimento e al rapimento. comisso,
una fame che somiglia al perdimento e al rapimento. comisso, 1-126: si narrano
-dannarsi. latini, i-2534: al mio creatore / non ebi provedenza,
anonimo, i-539: com'orno ch'è al di sotto / e crede su montare
tota greca andava e veniva dal baraccone al magazzino: presentò l'anna vestita al
al magazzino: presentò l'anna vestita al marito. -non ci si perde nulla a
normale riposo (con riferimento polemico al lasciapas sare che nelle città
uscire di casa di notte, in deroga al coprifuoco). s. bernardino
eri a pisa? così lui. scrissi al dazzi perché lo sollecitasse: nulla.
certamente! batacchi, ii-22: al tempestar degli orridi cazzotti, / che
demagoghi del nazionalismo e i loro valletti al potere. pratolini, 3-117: -ti
quindici giorni senza far niente, finivo al manicomio. 4. sm. (
di se stessa, diedela ad ingravidare al marito. = deriv. da disperato
si impegna a distribuire, in aggiunta al pagamento del salario normale, fra i
perdite sofferte. -somma di denaro perduta al gioco o in una scommessa.
confessò d'aver fatto una grave perdita al giuoco. pecchi, 13-100: venne fuori
grosso debito, in seguito a una perdita al giuoco. piovene, 14-34: vincendo
potendo un guerreg- giante, per riguardo al suo comodo, cagionar incomodo e danno
e la perdita del profitto che causa al neutrale nel frastonar- gli il cammino.
fino da due ordinari addietro, consegnai al signor moratti il manoscritto del petrarca,
, xxvii-379: il primo male conseguente al peccato di origine dalla parte di dio
vita, occorrendo, è sacrificio dovuto al patrone che si serve.
« che si tratta di fare, e al più presto possibile ».
, 1-i-215: andò di poi a roma al pontefice e ritornò a napoli, di
rotta ovvero perdita in ungheria, pareria al re d'esser tenuto a risarcirlo della
, ma pura perdita. -abbandono al peccato, perdizione. pratesi, 5-464
3-298: lei non poteva riprendere sonno al pensiero che quelle perdite e quella febbretta
: tra gli impedimenti che si frappongono al corso dell'acqua, uno dei più considerabili
altri più corti, quando sono tagliati al luoco destinato, vengono a causar diversi
la perdita d'alcuna nave il risospinse al lito di barberia, volendo egli andare
atti, per l'obbligo di consegnarli al successore in una carica, in partic
.. alle spalle del gentiluomo, al quale conviene sempre star sulla perdita. imperato
, un tutto dato alla gola, al sonno, all'oziose piume, un perdi
essere in grazia, trama qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto a questa
per la età o in uomini vacui al tutto di dottrina e di lettere e.
i francesi. 2. perdente al gioco o in una scommessa; che
in una scommessa; che deve sottostare al pagamento del pegno o all'esecuzione di
, xvii-522-5: deli ben m'aven com'al giu- catore / che più si mette
, 1-273: ne gli altri giuochi al perditor le guance / si spargon talor di
l'autorità di chiedere una grazia al perditore. metastasio, 1-iii-1098:
può restare per così dire perditore e al di sotto. -incapace di imporsi
cavalca, 20-42: ilarione isdegnandosi disse [al demonio]: tu, perditore di
iacopone, 1-3-56: eo li [al prossimo] aio tolto l'avere e
la dannazione eterna (anche con riferimento al demonio in quanto tentatore). testi
sfrenato o anche tentazioni e allettamenti al vizio (e può avere una connotazione
infedeltà vanno in perdizione. -andare al diavolo (in un'imprecazione).
cavallo, il quale pareva che andassi al sicuro in perdizione. -fallire,
nuovamente venuta qui, un poggio simile al nostro, che nostra iurisdizione era,
/ di quello sventurato ormai ridotto / al rischio di morire in perdizione!
. -portare a perdizione: indurre al vizio. moretti, i-963: «
esempi, o sono errori perdonabili al quindicesimo secolo, che fu negligente nello
. carducci, iii-6-212: è perdonabile al secentista, seb- ben corretto scrittore,
pesa / la corporale offesa, / poi al suo pentimento / si dà perdonamento.
: per lo nostro perdonare si perviene al perdonamento de'nostri peccati. leggenda aurea volgar
d'argento / et un altro trecento / al qual volessi tutto perdonare; / se
che perdona facilmente, che è incline al perdono; indulgente, tollerante, misericordioso
. -proprio di chi si dimostra incline al perdono; che induce a tale atteggiamento
il papa, ad petizione dello imperadore al decto papa in lombardia, per molti giorni
domando perdonanza, / sì corno fin servente al suo segnore, / s'eo dico
e con parole pronte / dimanda perdonanza al paladino / se mai dispetto gli avea fatto
grandi, gli ebber da vero presentandosi al p. matteo ricci per chiedergli perdonanza
erore, e domandonne infinite volte perdonanza al papa. guicciardini, iii-212: andò.
in ginocchio, tersite, e la corda al collo! come usavano i rei del
perdo nanza ': presentarsi al superiore prima d'uscire di casa.
flagellanti di pomarance, 217: domanderai al crocifixo grazia e misericordia e perdonala.
andò con la sua gente ed offrì al tempio grandi e belle offerte. varthema,
tosto de la benignità, che incitovvi al dire di perdonargli, che de la
che de la presunzione che non mi spinse al chiedervelo in perdonanza. -portare
urtante, poco opportuno o inadeguato al momento, alle circostanze, al
inadeguato al momento, alle circostanze, al l'interlocutore.
, e tu perdona / s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte /
davanzati, 81-8: per dio vi piaccia al fallo erdonare. cavalca, ii-145:
a l'ardire, / deh, perdona al mentire. menzini, i-231: se
questa nostra seccagine a la fortuna e al bisogno. brusoni, 1-70: perdona all'
fratello. muratori, 8-1-15: perdonerete al desiderio di chi cerca il meglio e
uomini dalle mal opre et in invitargli al ben vivere, questi col rimunerargli e
: dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso, / ché 'l
... perdona / tu ancora, al corpo no, che nulla pavé,
peccatore. cavalca, 21-22: perdona al prossimo tuo che t'offende, e
li occhi [stefano] facea sempre al ciel porte, / orando a l'alto
poscia ch'ai rio / perdoni come al buono e faili eguali, i hai te
. ulloa [guevara], i-3: al gran giulio esare più invidia avevano i
chi l'ha rubato. -con riferimento al celebre verso virgiliano 'parcere subiectis et
: nella sua patria l'aver servito al nostro governo è delitto che non si
d'argento / et un altro trecento / al qual volessi tutto perdonare. cavalca,
, 9-166: lo re aveva perdonato [al servo] diecimila talenti. nuovi testi
quello signore che perdonò i mille talenti al suo servo, il quale non volse poi
il quale non volse poi perdonare cento al suo conservo e però bisognò poi che lui
. f. frugoni, vi-247: perdonai al poeta, ch'era (secondo la
s. c., 16-2-14: conciossiacosaché al valoroso uomo nel pregare caggia la faccia
perdonò misericorde- volmente un poco di paglia al capo. 7. intr.
colui del quale i'serò sposa: / al tuo piacer comanda tutto il resto,
a quella prima etate, / quando al giovin marito unir destina / pronuba agreste
quali poi che i remi perdonarono, al mare fuorno date le bianche vele.
: il cantù non perdona né pure al metro degli amori; il savioli 'belò
e camerette fattevi, senza perdonar neanche al commessario generale della mercede e alle dame
. perdonando e alla pazienza vostra e al mio correre invano pel cammino non mio,
ii-258: essendomi accostato a sommo studio al tempio, di nuovo vi pregavo,
boccaccio, vii-16: ti prego, al tuo arco perdona, / e bastiti per
esser fraudato da la moglie e perdona al coltello. 10. astenersi o
né a viaggi per far pago un desiderio al quale parea che non potesse bastare la
ogni biltà perfetta, / ha perdonato al mio diventar vano. 12.
castigare a misura di carboni. note al malmantile [crusca]: 'dio
cui sisto v, papa dal 1585 al 1590, represse il brigantaggio che infestava
perdonate a ciascuno tutte le ingiurie fatte al papa e a'suoi amici e servitori
57-20: trappo iaccio a la piscina, al portico de salamone; / granne
ant. e letter. facilmente disposto al perdono; incline a perdonare le colpe
più che crudeli, siccome impuose cristo al detto san piero nell'evangelio di san
letter. inclinazione, talora eccessiva, al perdono e all'indulgenza verso le colpe
foco ardono i petti, / pronti al perdono, al beneficio, e pronti /
i petti, / pronti al perdono, al beneficio, e pronti / a consolare
. carducci, ii-3-211: chiedo perdono al tuo gusto di parecchie strofette e di
, un nemico vinto dalle sanzioni conseguenti al suo operato; atto di grazia.
castiglione, 281: andò messer marc'antonio al vescovo per impetragli qualche perdono. delminio
deliri di entusiasmo, aveva dato principio al suo regno, accordando piena amnistia a
giudice può astenersi dal pronunciare il rinvio al giudizio, quando, avuto riguardo alle
. finfo del buono, xvii-192-7: al fatore chere perdono. iacopone, 10-20
nostri atti non sono / a satisfare al debito d'un'oncia; / né devemo
perché da tutti loro fa promettere perdono al peccatore. loredano, 2-128: raccomandò
l'essercito al duca di valmar e, sollevando gli occhi
duca di valmar e, sollevando gli occhi al cielo, implorò con istraordinario sentimento perdono
, pregava con una preghiera che saliva al cielo come una fiamma. c. e
possono riconciliarci nella vita e nella morte al perdono d'iddio. -indulgenza,
(anche nelle espressioni andare, venire al perdono, per il perdono).
mesi / per poter più legger'ire al perdono. boccaccio, dee.,
serberai in altra volta a alcun perdono, al quale io per avventura ti farò compagnia
: quando dante fecie questo libro fo al tempo del perdono del mille trecento.
la notizia, incamminossi a roma al generai perdono gente di qualsivoglia stato ed
..., poi duecento leghe al ponente, mutando il viaggio a la
la quarta verso garbin fin in tredici gradi al g) lo artico per apropinquarse più
trova dove loro il pensavano, ma al settentrione in dodici gradi. -essere
romani, ogni reato rivelante uno spirito ostile al popolo e alla patria; varie erano
sebbene, accostandosi alla nostra legislazione ed al linguaggio dei codici francesi, esprima codesto
iv-1-832: sempre aveva potuto ella sottrarsi al desiderio del marito, col pretesto della malattia
forte, ordinata aristocrazia che potesse partecipare al proprio la virtù propria di lei, la
condizioni nelle quali li trovò e descrisse al fine del 1860 il chiarissimo prof.
, 62: sancta aria fino al parto perdura / facendo ogni servizio
iesù. dominici, 3-21: andai al sommo pastore, perducendomi colui a me
dobbiamo cercare e desiderare che ci perducono al cielo. guido da pisa, 1-2:
[dio] ha perdutto e menato al cielo. s. agostino volgar.,
spirituale sia molto difficile, sì rispecto al fine debilmente cognito per essere sopranaturale,
cosa maggiore o più potente potrebbe avvenire al popolo di atene. pallavicino, ii-205:
e lede, / che non perdussi al fin la bella impresa. -perdursi
, uomo dissoluto e perdutamente abbandonato al piacere della gola, dell'ostriche faceva
: 'perdutissimamente vivere ': darsi al male. = comp. di perduto1
mattina partendosi, vidde verso pescia venire al quantia cavallo: pensò volere i denari
265: ora addio. non por mente al disordine delle mie idee, perché la
scampi da mano di nemici e ritorni al primiero stato della libertà,..
così dolci, così struggenti; perdute al ragazzo che fu, perdute dall'uomo
. -con riferimento alla considerazione, al favore, alla stima di cui godeva
i volumi di regolette inventate per rimediare al male della pronuncia perduta. g.
', quando la convalescenza lo obbliga al riposo. 15. definitivamente trascorso
. soldati, 2-504: il lago, al centro delle rive opposte e lontane,
asma, / con l'occhio perduto al fantasma / (presente a lui sempre)
: senza togliersi il cappello, sedette al tavolo libero... e rimase immobile
alfonso... aveva commesso espressamente al figliuolo e ordinato a gianiacopo da triulzi
e ordinato a gianiacopo da triulzi e al conte di pitigliano che non mettessino senza
vedeva prostrata, soffocata, recar le mani al sommo del petto, in un gesto
perduto, come per aprir la via al respiro, dove si sentiva premere e soffocare
in un dibattito, ecc. -anche al figur. cino, iii-no-35: posso
, 7: si debbano tanto gli eletti al detto consolato quanto gli perduti tener secreti
possa ponere più al consiglio dell'arte. statuti della corte de'
: una pettinatrice ch'era già stata al servizio della famiglia, una donna perduta,
strato di materiale refrattario e di esporlo al calore del forno; la cera,
. ant. fante perduto: soldato scelto al quale venivano affidate le azioni più pericolose
venti mutati in modo che, oltre al correre per perduti perdutissimi, quando noi
. pulci, 22-24: io ho al sepolcro andar, poi al gran barone,
: io ho al sepolcro andar, poi al gran barone, / e così fare
peregrinazzo. -niuna terra è aliena al morto. boiardo, 1-7: solone,
divise le sustanzie sue e dettene una parte al gliuolo più vecchio e l'altra al
al gliuolo più vecchio e l'altra al più giovane, e indi a pochi
che forse non vi lamentiate di me al fine, quando, dopo aver fatto sì
vannozzo, 177: chiamaivi guida al mio peregrinagio, / e voi, non
, non perch'i''l merti, al gran periglio / ben me guidaste, e
ottimo, iii-357: altrove è il palagio al quale conviene dirizzare il disiderio: elli
/ alla città santa d'olimpia, / al tempio di zeus cronide, / con
rendere omaggio a una persona illustre o al suo sepolcro. pascoli, ii-782:
peregrinare, una volta in sua vita, al tempio di dante.
a sé sembianti / mille che già peregrinaro al mondo. cesarotti, 1-xxxii-296: tale
cor per disadatte spoglie / peregrinando, al suo limpido zelo / vide tinger di
dove peregrinò dante. -con riferimento al pensiero stesso, alla mente.
me ne sia il povero galileo, al quale parve dover essere sicuro peregrinando colla
lontano del nostro mondo e speculando intorno al sole e a'pianeti; ed ebbe pure
cotal devota lectione, refferendone infinite grazie al nostro signore dio, al quale, in
infinite grazie al nostro signore dio, al quale, in tuti li luochi sancti
vi dovete partire di qua e tornare al vostro munistero. ottimo, ii-109:
, mi sarebbero di poco conto, rispetto al piacere di trovarmi con voi. ma
nello stato pastorale. -con riferimento al viaggiò biblico di abramo verso la terra
. bibbia volgar., i-85: al seme tuo darò la terra della peregrinazione
, quanto quel grande patriarca abraam, al quale iddio disse: 'esci della
portato quel giorno dall'edicola dei giornali al bar, dal bar al tabaccaio,
dei giornali al bar, dal bar al tabaccaio, dal tabaccaio alla cartoleria, avrebbe
serano portati o vero serano menati al detto ospidale, se seranno da essere
peregrinità delle frasi, alla difficoltà e al congegno delle rime, alla costruzione delle
costruzione delle strofe. cardarelli, 1034: al rimprovero che il gobetti mi muove di
mondi tolta ogni pruina; / avea fatto al suo nido già ritorno / la stanca
sacro. ariosto, 19-48: al monte sinai fu peregrino, / e galli-
, a cipro, a roma, / al sepolcro, alla vergine d'ettino,
ancor vi si mantiene, / è che al fin del suo male è già vicina
del suo mal presaga, / parlava al cor che palpitava forte, / dicendo:
ecco ch'ora prendo il palio, al quale infino a ora ho corso combattendo.
guirieri. ariosto, 15-65: in ripa al nilo in su la foce / si
uccello peregrino, / mal convien, disse al guerriero, / sì vii pregio a
che verbi cotai come ornati e commodi al verso siano stati a prestanza tolti dalli
antico, tanto peregrino e tanto rancio che al parer mio bisognerà scongiurare i morti che
i peregrini tuoi fatti non possino durare al par del mondo se essi non ne
/ lor legni se ne vanno incontro al fiume / com'a seconda, sì
tanti regni / a te fatti suggetti al tutto priva, / e quel valor,
ed alto ingegno, / ch'ascende al cielo, e gli stellanti chiostri /
ma per danno di lor non prova al fine / sì possente venen che non si
., 46: tanto son perrigrine al mondo e nove / le dote in che
par non have / che, solo intento al bel guardo suave, / a l'
figliuolo, l'accerto che ne sono al presente in pienissima cognizione. butti,
peregrine invenzioni. scaramuccia, 23: al primo appa rir..
uno possa immaginare, le più adattate al luogo che nulla più. buonafede,
il suo lume, / né tórre al ciel sì peregrina stella. aretino, 33-18
pudicizia, anzi restituisse la più bella al marito ricusando il riscatto. -soave
iì-43: porgean [le colonne] al sole opposte ed a la pioggia / peregrino
bruni, 191: qui cominciansi i balli al suon canoro / di peregrini e musici
, onde ghirlanda / peregrina ed illustre al crin m'intrecci, / di cui fin
1-64: le cittadi e le terre al mar vicine / tutte son nostre: e
che sul suo labbro arte compose / e al vario suon le fé concordi e pronte
gli disse eh'erano peregrini ch'andavano al suo viaggio. della casa, 671:
parte li peregrini il governatore fa intendere al senato che debba eleggerre alcuni prudenti cittadini
... / baciò la mano al buon re di parigi. -chi
lasso, e quanto è 'l mio stato al tuo simile, / peregrina del nilo
e in ermo e strano / regno ricovro al rifiorir d'aprile. 29
pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra / che le ricetta.
iv-26: i'ti vidi, bistolfo, al collaretto / l'altrieri un peregrin ch'
/ l'altrieri un peregrin ch'andava al ciaffo. firenzuola, 2-257: il
dire tap- pulso de le parti al tutto e del peregrino al proprio loco.
de le parti al tutto e del peregrino al proprio loco. idem, 3-412
efflusso è equale a l'influsso, ed al fine va in declinazione, essendo
comp. da per 'per, al di là 'e ager 'campo '
invecchia... l'uomo, al contrario, gode d'una verdezza perenne.
il molteplice all'uno, il transitorio al perenne. piovene, 8-130: fatta eccezione
. parini, viii-37: io, rapito al tuo merto, / fra i portici
aria nelle vene all'abbassarsi del sangue, al suo rialzarsi sospinta ne usciva. foscolo
tonda perenne ei reca della sua pace al mare. bocchelli, 13-86: c'eran
di stile, e non potere attingere al perenne fonte della città, ne viene
. lorenzo de'medici, 11-66: al fonte di quest'acqua corre il core
perenni, come il bruco, / luccica al buio. -che non subisce interruzioni nell'
egli [il vico] assegna talvolta al rapporto tra filosofia e filologia: di
, avv. ant. nella locuz. al più perentemmo'. al più presto,
nella locuz. al più perentemmo'. al più presto, nel minore tempo possibile
di rimandar- lici [i panni] al più perentemmo che potete, da la san
giusti, non ho mancato di subordinare al tribunale le occorrenti emergenze e di perentoriare
a. ccui è addomandato, non comparirà al termine a. llui assegnato, un'
perentorietà, passa in seconda linea di fronte al giornale murale. 3.
: il papa ha fato uno monitorio al re di franza per ultimo perentorio che
p. prefetto parlò con il re, al quale gli diede il tempo perentorio di
rimanerne, con inestimabil miseria giunte trovavansi al perentorio de'giorni loro, per aver
di pace ventilata e cullata dal sì al no. questa sua perentoria certezza forse
e per ultimo perentorio tutto si riduce al consiglio reale, dove si giudica secondo
punto nulla son gravi, prima di venirsene al perentorio della sentenza... passan
perviene. scalvini, 1-305: qual perentro al lieve aere la terra / regge librata
regi, provinciali e comu- nitativi ed al successivo regolamento. baldasseroni, 121:
.. sono oggi ridotti a trepidare avanti al doppio pericolo di arbitrarie perequazioni del già
: dal momento in cui sono entrato al ministero io mi sono occupato della questione
statistici relativi a un determinato fenomeno, al fine di eliminare gli eventuali errori.
mi svegliai che urlavo davvero e cercavo al capo del letto la peretta della luce
che alla mala parata si inonda come al premere duna peretta. 5
la pressione: quel manicotto d'elastico qui al braccio, e la peretta, puff
un tempo, si poneva sul dorso o al sottocoda dei cavalli per stimolarli a correre
uno arguto ingegno paragonò il governo papalino al barbero spossato, cui, per eccitarlo
il palio, acciocché sia più veloce al corso sentendosi da quelle punte stimolare.
: stimolo che un tempo si applicava al sottocoda dei cavalli che correvano il palio
che un tempo si poneva sul dorso o al sottocoda dei cavalli per stimolarli alla corsa
, comp. da per 'oltre, al di là 'e ire * andare '
folto e con frondi picciole. il frutto al di fuori è verde e giallo,