: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti, e
abete. slataper, 1-51: la bora aguzza di schegge mi frusta e mi strappa
: piccolo cilindro metallico, con punta aguzza, cavo internamente, per contenere una
nel mezzo corpacciuta e meno in punta aguzza, con molte spine pungenti tra le
insieme; ma prima gli pulisci e aguzza da ogni capo, si come stanno i
più basso, / e chi gli aguzza ad un volubil sasso. tasso, a
... / e 'l corno aguzza a i tronchi, e par ch'inviti
ne'tronchi per lei tarmi ritorte / aguzza e sfida il fier rivale a morte
856: il signor di turchia / aguzza tarmi, e tutto par ch'avvampi.
altro il ferro acuto, / ed aguzza l'orgoglio e l'ire accende; /
a la cote / d'amor gli aguzza ed a le fiamme avviva. marino,
/ là drizza, arrota l'armi, aguzza l'ira / del curvo rostro e
: mentre l'ire il can celeste aguzza. d'annunzio, iv-1-620: aspettai
. dante, purg., 8-19: aguzza qui, lettor, ben li occhi
fiaccola. marino, 12-20: l'occhio aguzza per tutto e muove il piede /
profilarsi. sbarbaro, 1-15: infiamma ed aguzza verso di me l'occhiolino. ungaretti
moravia, vii-183: quando ride o aguzza gli sguardi gli vengono tante rughet- tine
che l'usato (guarda quanto amore / aguzza l'intelletto!) mi sovvenne /
praticar genti diverse sveglia l'ingegno, aguzza il giudizio e fa l'uomo accorto.
crusca]: perché l'appetito se n'aguzza e lo stomaco se n'allevia.
. varchi, 7-247: la secchezza aguzza il calore e lo fa più intenso
e quanto più si stende / s'aguzza in cima ed è spugnosa e rossa.
/ a che lo 'ngegno mio s'aguzza e sforza. guido delle colonne volgar.
è più feroce, i e s'aguzza de l'ira a l'aspra cote.
pallavicino, 1-219: per tanto s'aguzza in esso [nell'uomo] la curiosità
nel mezzo corpacciuta e meno in punta aguzza. d'annunzio, iv-2-996: un'unghia
(femm. -trice). che aguzza. -al figur.: che acuisce,
17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti,
il raggio vivo, / che 'n piramide aguzza, ovunque il gira / si stende
stizza alto minaccia e grida / l'aguzza barba dimenando. foscolo, 1-377:
: l'inghilterra mi pare una testolina aguzza che gode al fresco del nord. negri
muso di una faina, stretta e aguzza, tutto naso e zigomi.
ciglio e ciglio la sua volontà angusta e aguzza, piantata là come un cuneo.
delle baionette. una preghiera irta e aguzza. idem, iv-2-1328: un'opera da
ii-72: la stessa classica e fredda e aguzza volontà di ritrovare nel fuggevole l'eterno
sentiti penetrare in qualche parte la punta aguzza della curiosità. 3. alto
voce di vera vergani, la voce aguzza di tofano. = deverb. da
, come l'alipede dio de'furfanti aguzza loro miracolosamente il cervello, così gli sospinge
con punta di ferro più o meno aguzza, per sostegno e aiuto nelle gite
/ là drizza, arrota l'armi, aguzza l'ira / del curvo rostro e
l'altro il ferro acuto, / ed aguzza l'orgoglio e l'ire accende;
simili alla lattuca (che ha la foglia aguzza), irsute, aspre, negre
una ragazzina con la faccia bianca e aguzza, due treccine bionde con i fiocchetti
nel mezzo corpacciuta e meno in punta aguzza, con molte spine pungenti tra le foglie
: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti, e
/ là drizza, anota tarmi, aguzza tira / del curvo rostro e
guari e avrà bisogno che sia ben aguzza ed anotata. tozzi, ii-315:
/ là drizza, arrota l'armi, aguzza l'ira / del curvo rostro e
della nera scorza / spogliava con l'aguzza ascia un querciolo. d'annunzio, iv-2-1273
che l'usato (guarda amore / aguzza l'intelletto!) mi sovvenne / d'
ed a la cote / d'amor gli aguzza, ed a le fiamme avviva.
quando agisce, quando cioè raccoglie e aguzza la sua dispersa e con tradi ttoria
c. gozzi, 1-230: rispondi e aguzza quanto vuoi l'ingegno: / o
messo il cappuccio e portano la barbetta aguzza ed arguta del cittadin fiorentino. fogazzaro
sulla parete). 7. appendice aguzza e rovesciata di cui è fornito l'
base e quanto più si stende / s'aguzza in cima ed è spugnosa e rossa
. tasso, 7-55: e 'l corno aguzza [il toro] a i tronchi
tutta divorarmela. aretino, ii-16: ti aguzza l'appetito con certi intingoletti, con
. idem, inf., 29-135: aguzza ver me l'occhio, / sì
che nel grande: né deve esser aguzza, né piatta; e nello aprirla,
sarete sentiti penetrare in qualche parte la punta aguzza della curiosità, vi dovete domandare chi
ritropareti verticali e punta più o meno aguzza. 7. dimin. campanilétto
i cappari. -la loro insalata aguzza lo appetito ai bettolanti. alamanni,
. fogazzaro, 7-31: subiaco, l'aguzza catasta di case e casupole grigie che
ed assettati a sedere, e ti aguzza l'appetito con certi intingoletti, con certi
in sul quarto apparir, le coma aguzza, / e schietta mostra la gentil
/ scendeva a ciglia bieche, a bocca aguzza. -ciglia basse, ciglia rimesse,
il raggio vivo, / che 'n piramide aguzza, ovunque il gira / si stende
17-1: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti,
xv-491: quanto più l'intelletto s'aguzza a notomizzare le cause dell'arte,
compendiosa che reca sul gambo la foglia aguzza e il fiore ardente.
4. infilato su una punta aguzza. ojetti, i-120: dietro l'
/ fiamma più accesa, arma più aguzza. cicognani, 1-90: una folla di
. arma in asta con punta aguzza a forma di mandorla, munita lateralmente
/ l'aspro cinghiale, e l'ire aguzza, e i denti. salvini,
xv-491: quanto più l'intelletto s'aguzza a notomizzare le cause dell'arte,
della banda e della sbarra; croce aguzza, con le estremità a punta;
di macchie chiare arrotondate; ha testa aguzza, dentatura da carnivoro, piedi plantigradi
munge / con la sua lingua e aguzza l'unghione, / e col
/ alla fin vibra l'unghie, aguzza il dente. chiari, 12: se
a mano a mano / l'occhio s'aguzza in su gli estremi invano. carducci
lanosa a grattarsi un fianco con la punta aguzza d'un corno. = comp
di costei, ch'in disertarmi / aguzza le saette che passarmi / deon il cor
. figura di animale chimerico: testa aguzza, lingua sporgente e terminante a punta
scrittori nella durezza delle persecuzioni finalmente s'aguzza per ferir meglio. giordani, vii-83
in sul quarto apparir, le corna aguzza, / e schietta mostra la gentil chiarezza
capelli a coda di cavallo, faccina aguzza, pallida anzi livida, con qualche bruffoletto
: mandò l'angelo la falce sua aguzza in terra, e vendemmiò la vigna della
termina a punta, che ha forma aguzza '). in lat. anche l'
grossa, e tonda, e non aguzza, / pur non so che di voi
favor di costei, ch'in disertarmi / aguzza le saette che passarmi / deono il
in seno tra lo scapolare e la lama aguzza di campobasso che toccavano sempre quando giuravano
ragione; puoi indicarmela tu? e qui aguzza bene i tuoi ferri, perché bada
stesso il fiume varca, / ognuno aguzza qualche ferruzzino, / e cerca tirar l'
: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti e rompe
moderni filosofanti, ch'assottiglia, non aguzza, gl'ingegni. alfieri, 8-217
tenca, 1-150: lo scherno s'aguzza e si fa più penetrante, allorché
interiormente intagliato a trifoglio, con punta aguzza anziché ritondata (ed è propria dell'
intelletto] agile, il forbisce, l'aguzza. gioberti, 1-i-475: quando gli
. lalli, 1-1-68: le zampe aguzza [la mosca] e più forbite
quando, che è?, infiamma ed aguzza verso di me l'occhiolino. penso
suoi regni anche 'l disio / s'aguzza molto e, tra'viventi, amore /
talvolta sarà di ferro o di pietra aguzza, e la forano nell'estremità, acciò
cima di un boschetto, la freccia aguzza e scintillante del campanile. alvaro,
/ con occhio ardente e con orecchia aguzza / fremita, anela ed annitrisce e
nella bocca con una punta di palo aguzza, e tutta dentro lacerargliela spietatissimamente.
. slataper, 1-51: la bora aguzza di schegge mi frusta e mi strappa
936: a la fucina de l'inganno aguzza / lo strazio e 'l gioco.
capelli a coda di cavallo, faccina aguzza, pallida anzi livida, con qualche
, 2-14: il primo ber sì m'aguzza la testa, / piglio 'l secondo
furbettuzza, / che d'amor ti s'aguzza l'appetito. menzini, 6-36:
il voto si veddero uscire per la parte aguzza molte gallozzole d'aria. algarotti,
v.]: la gemma foglifera è aguzza e nello svilupparsi produce solo foglie;
cerro] è più lunga, più aguzza e men foggiata di quella della quercia
alla cui estremità era infissa una punta aguzza a cuspide triangolare o quadrangolare (e
gogna, / facendosi veder con quella aguzza / mitra acquistata con tanta vergogna.
movimenti sismici, segnandola con la punta aguzza sul sottoposto cristallo affumicato. 5
se sotto il labbro imberbe gli sbiechi aguzza e vezzosetta la bazza calcolatrice. d'
sua lima / schiarisse, embianca, aguzza gli entellette / col gran desio che dentro
4-188: l'aver visto i librari m'aguzza 'l desio d'andar per gli studi
salutifera immagine. canaldo, 30: aguzza su la cote de'diletti la spada de'
flessuoso corpo / e con la coda aguzza / sferzando l'erbe, incontr'a
increspa le ciglia, / e i labbri aguzza, e rannicchia le spalle, /
.. /... l'unghia aguzza e i fieri denti indura / contra
le infilò a caso, sulla sua voce aguzza e povera. manzini, 18-215:
intingolétto. aretino, vi-17: ti aguzza l'appetito con certi intingo- letti,
battista, i-423: unghia lace- ratrice aguzza torso / e dente avvelenato il mostro ircano
appuntito; che termina con una punta aguzza. caro, 2-350: due serpenti
corta, alquanto larga, e molto aguzza; la adoperano per uccidere i buoi,
vescica, si forò nella parte più aguzza. galanti, 1-ii-148: il lago di
scaglia, ed ha la testa alquanto più aguzza. 2. squalo (scymnorhinus licha
dante, purg., 8-21: aguzza qui, lettor, ben li occhi al
un modello per bambola, con una scollatura aguzza e un fronzolino grottesco alla gonna:
ottusa, ma in longhezza la punta aguzza; è commendata presso gli antichi medici,
il giovane, 9-570: l'appetito aguzza, / strega squarquoia, lercia:
. idem, purg., 8-19: aguzza qui, lettor, ben li occhi
stanchi, / pei nuovi tempi dolci aguzza e lima. cellini, 523: avvertisci
, strangola cotesta maliarda chiacchierina, che aguzza le forbici per tagliarti la libertà.
, manesca e d'ambo i lati aguzza, / con leggiadro, d'oliva,
ed assettati a sedere, e ti aguzza l'appetito con certi intingoletti, con certi
che porta sul gambo anche la sua foglia aguzza e il suo fiore ardente. calvino
. di sotto il mantice spunta la faccia aguzza, rosea e cordiale del generale cittadini
, manesca e d'ambo i lati aguzza, / con leggiadro, d'oliva,
il marzo, quando amor suoi dardi aguzza / e tutti gli animai senton suoi
delle sopracciglia. moravia, 17-158: aguzza gli occhi e mi dà l'ombretto
cocchio passa, / e gli occhi aguzza la rivai contessa); / pur quelle
la faccia / nera e la mitra aguzza... / troppo ai bei dì
i loculi delle antere aguzze e la capsola aguzza biloculare con pochi semi. diverse specie
nuca il duro della terra e la sporgenza aguzza d'un sassolino, ma anche il
100: il fiele mesticato con mele aguzza la vista. -in partic.
di torre, per lo più sottile e aguzza, annessa alle moschee musulmane, avente
, sente nella sua rigidezza minherlina e aguzza i pettegolezzi claustrali. baldini, 4-167:
, sente nella sua rigidezza mingherlina e aguzza i pettegolezzi claustrali. bettini, 1-234
vedrò la faccia / nera e la mitra aguzza. -come simbolo del potere regale
gogna, / facendosi veder con quella aguzza / mitra, acquistata con tanta vergogna
caldi e forniti di una spinadorsale sottile e aguzza. = voce dotta, lat
: ecco la fiera con la coda aguzza! /... / ecco colei
il sole cade dietro la montagna più aguzza. d'annunzio, iv-1-762: sola da
il sole cade dietro la montagna più aguzza. e. cecchi, 2-12: l'
, della nera scorza / spogliava con l'aguzza ascia un querciolo, / e grandi
a graffito, eseguita con una >unta aguzza su uno strato d'oro o su una
, 6-iii-254: si allunga stretta ed aguzza una finestra co'vetri colorati a mostacciuoli
agg. che termina con una punta aguzza; fornito ai spine, pungente. -in
fitta dentro. -zool. sporgenza aguzza, breve e dotata di una base
ognuno esce di guai, / mi s'aguzza il mulino più che mai? note
note al malmantile, 4-22: 'mi s'aguzza il mulino ': mi cresce l'
denti munge / con la sua lingua e aguzza l'unghione. -prendere o attingere
17-2: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti e
spiana / e la bocca viril s'aguzza in muso. targioni tozzetti, 12-7-167:
strisce della neve, senza una punta aguzza o una asperità rocciosa; quell'ondulazione di
/ cielo passare, stecchi e stili aguzza / da ficcargli a se stesso dentro agli
feritor, ch'a duri sassi / rinoceronte aguzza. bocchelli, 16-182: ginocchia,
, che è?, infiamma ed aguzza verso di me l'occhiolino. penso
: l'arredo delle tempie che s'aguzza / sulla nocchiuta fronte del marito /
: il suo volto olfattivo, la testa aguzza, il naso lungo vagano chini sulle
e sottolineatura nera. moravia, 17-158: aguzza gli occhi e mi dà l'ombretto
flessuoso corpo / e con la coda aguzza / sferzando l'erbe, incontr'a
pass, ottuso). rendere meno aguzza la punta o meno affilato il taglio di
altro, un panciutèllo dalla tenue barbetta aguzza di satiro, strizza le labbra. moretti
si compone principalmente di un'asta meccanica aguzza che sorge nell'aria, e di un
17-2: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti e
. tenca, 1-150: lo scherno s'aguzza e si fa più penetrante, allorché
sentiti penetrare in qualche parte la punta aguzza della curiosità. tornasi di lampedusa,
il corpo è compresso, la testa molto aguzza, massime verso il muso; le
] tre lingue e ne le fauci aguzza / un tripartito pettine di denti.
nudo dell'altra gamba su una punta aguzza. = dal fr. piquet,
. 2. ant. punta aguzza del pungolo per buoi. ciiolini,
. (plur. -chi). sommità aguzza e ripida di una montagna;
intronati, 39: 'pimpinnàcolo': cima assai aguzza. 2. locuz. stare
li: la testa termina in una proboscide aguzza, ed appare come triangolare; l'
lacrima. -per simil. sommità aguzza e ripida di una montagna; cima
, sente nella sua rigidezza mingherlina e aguzza i pettegolezzi claustrali. e. cecchi,
d'iddio mortai nemica, / ove s'aguzza tutto il nostro ingegno. sacchetti,
le infilò a caso, sulla sua voce aguzza e povera. -privo di vivacità,
costui ad ogni gran peccato / l'animo aguzza e cala le suo vele. molza
col pennello, con una punta aguzza, ecc., a seconda
1-6-187: moviti, o conoscente fanciulla, aguzza l'intelletto a questa grand'opera,
due occhi a spillo ed una boccuccia aguzza, atteggiata al più propizievole sorriso.
tiranni in mano; / e kant aguzza con la sua 'ragion / pura '
il giovane, 9-570: l'appetito aguzza, / strega squarquoia, lercia: puh
hanno tale lunga, la coda corta, aguzza e pongente. targioni tozzetti, 2-211
-di punta: con l'estremità aguzza del pennello. cennini, 3-182:
; è costituito da un'asta metallica aguzza a un'estremità che si punta sul pavimento
, che termina con una punta molto aguzza e può essere fornita di manico e
un composto di carne olivastra con una testa aguzza, due fori neri, un naso
affina il lussurioso e monda il cuore e aguzza l'occhio alla visione: tra
, 2-14: il primo ber sì m'aguzza la testa, / piglio 'l secondo
l'onfemo solo contr'a te s'aguzza. esopo volgar., 4-172: spiritualmente
il marzo, quando amor suoi dardi aguzza / e tutti gli animai senton suoi colpi
di sezione quadrangolare e con punta molto aguzza (ed era considerato un'arma particolarmente
è de'tiranni in mano / e kant aguzza con la sua ragion / pura il
ed increspa le ciglia / e i labbri aguzza e rannicchia le spalle / ed alza
è erba di foglia stretta e nuda, aguzza in punta et ha i piccioli fusti
dentro a quelle calde atre fornaci / aguzza e tempra il fulmine tremendo, /
, 1-128: tu suogli pure aver fantasia aguzza: / or mi mandi sonetti rattoppata
subito riconosciuto per frode che ha la coda aguzza, sebbene la coda non mostri?
: lettor, ben ben qui l'intelletto aguzza; / e compitando, come il
. poi le lanciava sulla sponda, aguzza di restucce, dove finivano infilzate o stordite
». dunque alla corta larga e aguzza spada romana. -diritto di ereditare
/ contrapporsi a'cavilli, onde s'aguzza / de'sofisti l'ingegno, reti tende
], 645: lo scarafaggio verde aguzza la vista a chi lo guata, il
è di lunghezza di mezzo palmo, aguzza e rilevata e intagliata tutta attorno di minuti
collo largo e corto, / la fronte aguzza e 'l naso adunco e stretto
, della nera scorza / spogliava con l'aguzza ascia un querciolo, / e grandi
, / e jole sullo specchio il guardo aguzza: / compiesi l'edilìzio, e
un doppio vetro altrui gli occhi sì aguzza / ch'ei vede nella luna e monti
. dante, inf, 29-135: aguzza vèr me l'occhio, / sì che
in cocchio passa, / e gli occhi aguzza la rivai contessa. ghislanzoni, 17-47
17-2: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti e
fiume vi sono alcune pietre con punta aguzza e tra loro spesso sotto l'acqua
-che ha punta molto lunga e aguzza (una calzatura). f.
pure per la frequenza del rugomaré s'aguzza molto. s. bernardino da siena
cosa è che prendi la ruta che aguzza lo vedere e ciò che nega li
alle donne è noioso, perché loro aguzza la voglia e non la sazia.
per salassi munita di una punta molto aguzza. trattato delle mascalcie [crusca]
che talvolta sarà di ferro o di pietra aguzza, e la forano nell'estremità,
pace. 26. protendersi in forma aguzza. rebora, 46: oh,
rimanga larga da basso e di sopra aguzza; sapore grato, libero dall'amaritudine
utile, morale, civile, sbieca aguzza e assennata la bazza della vecchiaia calcolatrice.
libri che teneva appoggiati contro l'anca aguzza, ebbi un momento di esitazione.
, / perché a seguirlo ogni sua forza aguzza; / e balisardo se afrettava anco
plinio], 645: lo scarafaggio verde aguzza la vista a chi lo guata.
-per estens. pietra per lo più aguzza, sasso. muse padovane, lxv
sua lima / schiarisse, embianca, aguzza gli entellette / col gran desio che
/ a che lo 'ngegno s'aguzza e si sforza. antonio da ferrara,
una figura di cera; portava una barbetta aguzza, i capelli spartiti da una scriminatura
seconda / con- tra i sanesi, aguzza vèr me l'occhio, / sì che
antichi, ma seguente, continova et aguzza di modo che l'acqua potesse calare dal-
se sotto il labbro imberbe gli sbiechi aguzza e vezzosetta la bazza calcolatrice. imbriani,
: la pallottola, di minimo calibro e aguzza, le aveva soltanto aorato due volte
. g. gozzi, i-25-196: aguzza il tuo intelletto, metti l'occhio
« ecco la fiera con la coda aguzza » /... / sì cominciò
sa che reca sul gambo la foglia aguzza e il fiore ardente. -discorso
compendiosa che reca sul gambo la foglia aguzza e il fiore ardente. b.
rimanga larga da basso e di sopra aguzza. spallanzani, ii-21: i globuli del
con sua lima / schiarisse, embianca, aguzza gli entellette. carducci, ii-1-290:
dante, purg., 8-20: aguzza qui, lettor, ben li occhi al
ma rimanga larga da basso e di sopra aguzza. are. lamberti, 238
di seduzione. candido, 30: aguzza su la cote de'diletti la spada de'
dal dente ei detto fu, peroch'aguzza / in fuor del grugno ed arrotata
allungato, coda lunga e pennata, testa aguzza, orecchie piccole, gambe lunghe,
luna; la punta del freddo si aguzza. con il dissòlversi di una spolverina di
firenzuola, 23: con una bocca aguzza sportava lo mento in fuore, che
-per simil. punta metallica molto aguzza. iacopone, lxxxiii-517: da li
vincenzo, tozzo, quadro con la piramide aguzza e squamosa del suo coperchio, guarda
/ per tua merenda: l'appetito aguzza, / strega squarquoia, lercia: puh
altro, un panciutello dalla tenue barbetta aguzza di satiro, strizza le labbra. fracchia
.. forse perché studiare il talmud aguzza la vista. t. regge, ii-4
pure per la frequenza del rugomare s'aguzza molto. boccaccio, vii-107: era
g. visconti, 1-63: le zanne aguzza il crude! tarlo / che sempre
: prese la forte lancia in ferro aguzza / fermossi fuori dalla tenda e tosto
arco tende / amor, se quivi non aguzza i dardi. melosio, 2-81:
, 22-37: la distinzione è molto aguzza nell'ordine teorico, anzi teoretico,
se stesso il fiume varca, / ognuno aguzza qualche ferruzzino / e cerca tirar l'
dante, purg., 8-21: aguzza qui, lettor, ben li occhi al
vesti. / con quel cibo di belve aguzza i gesti / a morder l'alme
di foco, / la tremebonda, aguzza fiamma d'una candela. 4
] tre lingue e ne le fauci aguzza / un tripartito pettine di denti.
ottusa, ma in longhezza la punta aguzza, è commendata presso gli antichi medici,
all'orto nudo. fenoglio, 5-iii-382: aguzza gli occhi verso l'invisibile tumulétto di
termine disusato cor- che presenta un'estremità aguzza e molto incurrispondente a gancio.
fastoso dei garofani, e alla base aguzza, all'unghia come dicono, gli ritrovi
d'annunzio, iv-1-739: portava una barbetta aguzza, i capelli spartiti da una scriminatura
dante, purg., 8-20: aguzza qui, lettor, ben gli occhi al
/ e l'unghie e 'denti aguzza infine l'agiunge. giuliani, ii-203:
vivanti, vii-52: la viperetta aguzza e minuscola mi è scivolata nel cervello
vero vuoto e un'arrampicata sulla cima aguzza dello scoglio a piramide. 9
sinistro dell'accoppato andò a incontrare l'aguzza punta d'uno di que'chiodi, che