non potè partirsi se non dopo lunga agonìa. 2. figur. angosciato
a volte, indugiata a mirare l'agonìa del fuoco o le imaginose nubi, spontaneamente
la poveretta di chiesa. toccheggio di un'agonìa. la si raccoglie intorno lo scialle
presto. oriani, xi-21-270: quella agonìa di una bestiolina conchiudeva 11 grande dramma
non potè partirsi se non dopo lunga agonìa. -fautore, seguace.
andonne, / che, mentre in agonìa coi diavol giostra, / le recise anguinaglie
3-7: si credeva da tutti essere in agonìa, talmenteché i parenti discorrevano del mortorio
lo ravvisa, lo afferra nel parossismo dell'agonìa, e, fattolo cadere, vi
quelle farfalle notturne sorprese dalla luce o dall'agonìa. -con valore recipr.
. cicognani, iii-2-160: comincia l'agonìa delle foglie ticchettate e stillanti e l'