esca). svevo, 3-797: agitavo la lenza in modo che i poveri
, 47: ogni giorno più volte le agitavo [le boccette] benissimo, acciò
alla tortuosa strada, tenevo alto e agitavo i fiori che, ultimi, essa
cerchio sempre più angusto in cui mi agitavo, nulla era per me chiaramente sensibile