per ordine della reina, ognun ebbe agio d'entrarsene alla sua camera. foscolo
giacomo da lentini, 13-44: non agio abento - tanto 10 cor mi lanza
città del poggio, e tornaro all'agio del piano. abitato1 (part
propria e da per sé, e ricercherebbe agio e buio, e voi le mi
10. rifl. mettersi a proprio agio, mettersi a sedere; sistemarsi;
2. disus. mettere a proprio agio, sistemare comodamente; rendere comodo,
= comp. di agiare (da agio). adagiato (part. pass
2. disus. che ha l'agio, la possibilità; agiato, ben
, con tutto comodo, a tutt'agio; posatamente (spesso con una sfumatura
prudenza (l'uso antico preferiva ad agio). leonardo, 2-224:
). = comp. di ad agio 'con agio, con comodità'(cfr.
= comp. di ad agio 'con agio, con comodità'(cfr. agio)
'con agio, con comodità'(cfr. agio); il detto adagio, biagio
: e s'altri m'adomanda ched agio eo, / eo non so dir se
/ ove si sterno con diletto ed agio. berni, 40-58 (iii-307):
qual capitolo voglio pur rattacconare quando avrò agio, e che la fantasia, che
per tal mezzo abbia il cibo più agio... di permettere ai solidi ed
, io dico. -parlate a bell'agio, / non v'affollate. tommaseo
, altrimenti fa le cose a suo agio. parini, giorno, iv-79:
mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava a
parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi leggi e consigli
aggio. cuoco, 1-57: l'agio era tanto più pesante quanto che non
cento. = probabilmente la stessa voce agio 4 comodità, utilità, agevolazione '
'. dall'ital. il fr. agio (docum. nel 1679),
. nel 1679), ingl. agio (nel 1682), spagn. agio
agio (nel 1682), spagn. agio (nel 1831). àggio2
credito. panzini, iv-12: da agio i francesi hanno dedotto le parole agiotage
dall'ital. aggio (fr. agio, docum. nel 1679). il
/ a passo lento fa muovere ad agio. = deriv. da giro
agnelli / lungo i lupi veder pascere ad agio. angiolieri, vii-151 (33-7)
agiaménto, sm. ant. agio, comodità. fra giordano,
la stanza di firenze per l'agio dell'acqua, e per la sana aria
sec. xii); cfr. agio. agiare, tr. [àgio
àgio). ant. mettere a bell'agio, provvedere di comodità e conforto;
-anche rifl.: mettersi a proprio agio; sdraiarsi, riposarsi. ^
nel sec. xii); cfr. agio. agiataménte, avv. (superi
superi, agiatissimaménte). con agio, comodamente; senza fretta, senza
. 2. comodità, agio. b. davanzati, ii-472:
e chi vale, perde valore in agio;... ma come si perde
... ma come si perde in agio, in misagio s'acquista; che
3-57: tutta la vita vostra avete fuggito agio, e dimandato travaglio, onta perdendo
prova auro: e sì non in agio molto, ma in tribulazione prova vertù.
ii-231: perfetto om valoroso / de'fuggir agio e poso, / e giorno e
. tali sono palafreni da cavalcare per agio del corpo. g. villani, 3-5
del poggio, e tornaro all'agio del piano e del fiume. idem
] la stanza di firenze per l'agio dell'acqua. detto d'amore, 345
. i sì 'l t'ho mostrato ad agio. / se mai vien'per mi'
. / se mai vien'per mi'agio, / pensa d'esser maestro / di
sotto la coverta del comparatico avendo più agio, perché la sospezione era minore, più
ritrovarono insieme. proverbi antichi, i-5: agio si fa disagio. -agio sì fa
risguardo solo a se stessi ed all'agio loro; e d'altrui niuna considerazione
, che possa un dì cooperare all'agio e alla felicità. idem, ii-159:
procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita
saldavano alla fiamma ossidrica; con un agio di spazi e maniere così casalingo,
fa tutt'uno con l'agio della giovinezza. 2.
però ve prego, per merzé, che agio / e loco date me, du'
): incitandogli il buio e l'agio ed il caldo del letto, le cui
che noi abbiamo a fare, anziché l'agio, di quello che noi pensiamo di
poi quando un tratto vide tempo ed agio, / il popol ragunò tutto al palagio
tempo, e, come noi diciamo, agio; che è propriamente quando una cosa
dovere, pare d'uopo di più agio che non ho. [sostituito da]
(377): di luogo e di agio ai concorrenti, per istudiare, non
di mente da afferrarli, e quiete ed agio da meditarli. -l'essere intellettualmente
gran gioia, questo limpido e fresco agio della mia intelligenza, crescerà ancora sempre
sempre più. -avere, dare agio: avere, offrire il tempo,
, ii-4-53: e sol ch'eo l'agio avisse, / già non saria giornata
: egli misfa tanto come ne ha l'agio. guido delle colonne volgar.,
occupano, spogliano e rubano, abbiendone grande agio. tasso, 10-48: il mago
gli disse: -or vuoi tu darli / agio, signor, ch'in tal materia
, iii-3-235: datemi almeno tanto d'agio, o signore, ch'io possa prima
più s'indugiava, tanto più si dava agio ai birboni del paese d'entrare in
solitudine, di sconforto, ho avuto agio di riandare più e più volte la mia
pacatezza. getti, 4-2-153: agio... significa una certa commodità,
furia il boccone, si mangiava con agio borghese parlando del più e del meno
, 3-71: tornando a casa vostra nell'agio vostro, bono parvo sormagno sembrerà voi
[il visconti] preso in prima agio, rinfrescamento e ordine,...
, pel troppo freddo mancante, acciocché l'agio del fuoco sentisse. cantari, 7
.. e cavalcanti là per prender agio. marino, 7-100: l'allor non
/ che per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio
bianche piume / presta al languido corpo agio e riposo. 5. l'
/ 6. locuz. -ad agio; a grande, a bell'agio;
-ad agio; a grande, a bell'agio; a mio, tuo, nostro
; a mio, tuo, nostro agio: con agio, con tutto comodo;
, tuo, nostro agio: con agio, con tutto comodo; nel
se non fosse che, vegnendo a grande agio, penaro troppo a venire.
ma possederlo, e fruarlo ad agio mio. g. villani, 1-36
. villani, 1-36: capeavi ad agio infinita moltitudine di genti. m
feriti, e a farsi ad agio d'alcuno riposo. a. pucci,
soffia nel boccone / possendo ad agio lassarlo freddare, / però ch'
gli portò e cenò a grande agio. pulci, 1-39: morgante aveva
quivi, secondo lui, si posa ad agio, / quivi la notte si
il romito: -statevi a vostro agio. / ma, a mio parer,
bembo, 1-32: parlisi a suo bell'agio egli oggi quanto ad esso piace.
: e come sia dirò più ad agio. idem, 43-24: e mi potè
e mi potè parlare a suo grande agio. bandello, 1-5 (1-75):
sentito, dove volle a suo bell'agio n'andò. firenzuola, 448:
ammazzò, e mangiosselo a suo grande agio. tasso, aminta, 68:
per far sì bell'opra a mio grand'agio, / io ne vo a mescolarmi
interna, / sì ch'asceser con agio. baretti, i-35: loato sia dio
pel cammino, godendo a vostro bell'agio della compagnia del mio divino abbate tagliazucchi
di così lontano per contemplarlo a lor agio. idem, ii-62: chi ha
, altrimenti fa le cose a suo agio. alfieri, i-271: una edizione
edizione bella, accurata, a bell'agio, senza risparmio nessuno né di spesa
gli uccisi / poi nel campo a bell'agio ispoglieremo. foscolo, v-137: in
mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava
osteria del villaggio, seduti a tutto loro agio in una perfetta solitudine]. idem
tormentarlo più distinta- mente e a bell'agio. idem, pr. sp.,
gertrude potrà presto godersi a suo bell'agio la compagnia di queste madri. idem
, poteva il signore contare a suo bell'agio i passi di chi veniva, e
: -dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'appaga ogni
: questo lavoro vo'farlo a mio bell'agio, intenderò: vo'farlo quando mi
se dirò: vo'farlo a mio agio, intenderò di volerlo fare non subito
un asino scavezzato pasceva a suo bell'agio. soffici, ii-210: io potevo
io potevo allora avvicinarmele a mio bell'agio, e, come con le sue
si fermava perché mia madre potesse godersi con agio la sfilata delle carrozze. -per
la sfilata delle carrozze. -per agio: quando torna comodo, con comodo.
/ per istraziarlo a lor modo per agio. -sentirsi, essere, stare
-sentirsi, essere, stare a proprio agio: non provare alcun imbarazzo, trovarsi
non se quando essi sono a lor agio.. panzini, iii-447: era uno
uomini che non si sentono a loro agio se non hanno un foglio di carta
occhiali. -ant. essere all'agio: avere la comodità; possedere a
. di santagonda per essere più all'agio del piano e dell'acqua. ariosto
è sì ricco, che sta ad agio / di quel che la natura contentarse /
dovria. -ant. stare ad agio: stare comodo: riposare -per estens
gran ricchezza, tanto più stanno ad agio, ogn'uno... s'ingegna
/ e vide la regina star ad agio. berni, 40-58 (iii-307):
/ ove si sterno con diletto in agio. -ant. essere ad agio
agio. -ant. essere ad agio: sentirsi in buona salute. ovidio
lo mi dicesti, non fui ad agio; e incontanente cominciai a fremire e a
a tremare. -ant. essere agio ad alcuno: essere lieto di aiutarlo
. ché di piacerti mi sarà sempre agio. -ant. fare agio ad
sempre agio. -ant. fare agio ad alcuno: compiacergli, accontentarlo,
a queste mie carni che, faccendo agio loro, io facessi cosa che potesse
. -ant. essere male ad agio: provare dolore; non possedere a
la reina ne fia a troppo male agio, quando ella saperà vostra dolorosa morte
lungamente in guerra, erano male ad agio di denari. -ant. fare
. -ant. fare il proprio agio: fare i propri bisogni. ser
andare un poco fuori per far mio agio. -avere agio, essere in
far mio agio. -avere agio, essere in agio di fare una cosa
. -avere agio, essere in agio di fare una cosa: avere il
., 4-9: quando elli sono in agio che possano volare, elli li cacciano
327): ella, come prima ebbe agio, fece a salabaetto grandissima festa.
piacque a dio ch'io ebbi l'agio di parlargli, io il pregai in questo
avere considerate le terre, di aver agio di tornare a considerar gli uomini.
adesso comincio a sopportarla. adesso ho agio di pensare a certe cose alle quali
attiva. ant. essere un sant'agio: agire con molta lentezza.
: vieni, asinaccia, muoviti, sant'agio. 7. prov.
proverbi antichi, 115: fu fatto l'agio per lo disagio. -ant. occorre
per lo disagio. -ant. occorre agio e buio per fare una cosa: occorre
f. d'ambra, 2-1-2: bisogna agio e buio / a pensar a tal
. -non potere stare in nave in agio: in un luogo angusto si sta
star, madonna, in nave in agio, / questo è proverbio anticamente detto.
-chi tosto erra, a bell'agio si pente: chi commette un errore
: ma chi tosto erra, a bell'agio si pente. firenzuola, 515:
'chi tosto falla, a bell'agio si pente'. 8.
padre e la madre fare romore nell'agio. grazzini, 3-1 (263):
suo marito, che per fare suo agio levato si fusse. idem, 3-10
aveva bisogno grandissimo, e fece suo agio, e raggirandosi per la camera,
nel sec. xii) 'comodità, agio ', dal lat. volg. adjàcens
aise, ecc. derivò il nostro agio agiato agiatamente. agiografìa, sf
oggi vi sta il podestà con più agio, / perché è cresciuto; ma il
7-1 (152): a grande agio e con molto piacere cenò e albergò con
/ che per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio
che per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio.
oscillava lievemente, dando a quel grande agio estivo un movimento di amaca. montale,
a queste mie carni che, faccendo agio loro, io facessi cosa che potesse
; disgusto. guittone, 1-74: agio e piacer tuo meco diparti, / continuo
/ vedi quanti peccati / io t'agio nominati, / e tutti son mortali!
l'ammattonato, che egli non ebbe agio a fatica di poter raccor l'alito.
, i-330-43: chi vale perde valore in agio; ma in affanno e periglio e
gli uomini così invecchiano oggi stando ad agio in su'trebbi, come nelle
dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'appaga ogni
ciò, ch'è loro apporto / ed agio e cagion de fallire / e d'
. idem, 336: a suo grand'agio / lascia aracne cader le polverose /
che per dar agli amori albergo ed agio / par voglia d'arboscel farsi palagio
campo libero di correre a suo bell'agio uno o più arrenghi, come più gli
, sì a furia, che non ebbe agio d'abbracciare i figliuoli...
nelle quali solo si trovava a suo agio, usufruiva di ciò ch'era gratuito.
che ne l'alloggiamento / dormiano ad agio, fesse egli l'ascolta. gelli
/ vieni, asinaccia, moviti, sant'agio. salvini, 39-ii- 216:
àsio, sm. ant. agio. - anche agg.: comodo.
= fr. aise (cfr. agio). asìsmico, agg. (
ch'ella ha scritto a suo bell'agio m'accresceranno il piagiovane, 9-485:
: dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'appaga ogni
i piedi, tanto che a grand'agio vi si poteva mettere la mano e 'l
altre cose si assettarono poi a bell'agio. firenzuola, 696: non tanta
di questo misero mondo, assorbita nell'agio e nella saviezza d'una matrona di
benché malconcio dal temporale, gli diede agio di fortificarsi. montecuccoli, 2-183: si
là, indugiarsi a guardare a loro agio, liberamente, senza attirare gli sguardi
; perché 1 nimici non stiano ad agio di loro cavagli; mettere acque con
in avanti, rispettoso, ma a suo agio, le offrisse il viso.
aretino, 1-98: stava in grande agio di case, bene abbigliato, se gli
un altro giorno, quando averemo maggiore agio, ce n'an- deremo al banco
sì fulminanti, che vocula non ebbe agio di esortare né di mettere in battaglia
modo, con belle maniere; a bell'agio, comodamente; con discrezione e grazia
asciugava la faccia. -a bell'agio: agevolmente, comodamente: senza fatica
forze rivocasse; per che a bello agio poterono gli spiriti andar vagando dove lor
potersi difendere e di poi aspettare a bell'agio l'aiuto di francia. firenzuola,
ammazzò, mangiandoselo poi a suo bell'agio, senza volere che li mali consiglieri godessero
aspettando impazientemente l'ora di sorbirsi a bell'agio una buona parte d'un ben studiato
: dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'appaga ogni
importuna! lasciami godere a mio bell'agio. -a bella posta, a
buona posizione sociale, sentirsi a proprio agio, star comodamente; andare nel modo
guittone, 3-55: quanto ha d'agio più uom, meno gli tocca bisogno
! potèvano fioreggiare, insaporirsi a loro agio. panzini, ii-416: ma strana cosa
e la bonarietà patriarcale dello zio diedero agio a franco di sottrarsi ai richiami senza
che donne e cavallier vi stanno ad agio. bandello, 4-2 (ii-633):
cominciassi il desiderio allora / che l'agio v'ebbe dal solingo lito: / disegnò
addpsso: - dafni, a bell'agio, - gli disse. b. davanzati
, mostrando di sapersi muovere a suo agio in ogni argomento. -chi l'
foscolo, viii-157: inoltre non ho agio da scrivere breve. manzoni, 21:
ebbe gran travaglia, / come a bell'agio vi vorò contare, / benché tal
, togliendo a chi vi dà opera l'agio e il desiderio di essere inframmettente e
dominate e, insieme, a loro agio completo e perfetto: accanto a lui
fuoco violento di carboni, e così dargli agio a disporre le sue molecole secondo la
. poesie bolognesi, v-336-38: eo agio cotto un sì grosso capone / che
): incitandogli il buio e l'agio e 'l caldo del letto,..
restituito in salute ed arebbe tutto l'agio di studiare. manzoni, pr.
che la prima volta che tu hai agio e che tu la trovi punto in buona
basta, noi ci parleremo a bell'agio: pensa ch'i'ti vo'fare un
apposta per mettere la gente a proprio agio. morante, 2-194: usava con tutti
un manico di scopa, e dando così agio essendosi avveduto della sua sciagurataggine, io gli
cacio: stare benissimo, a proprio agio. collodi, 154: -come stai
ogni peso, può diportare a suo bell'agio per i filari del giornale la sua
foglia al vento / di grande paura che agio e di temenza / che voi
-tirarsi su i calzoni: essere a proprio agio in una determinata attività; darsi da
dove altri può vederlo a tutto suo agio e contemplarlo: e cotesto occhio artifiziale,
servito, e la madonna a suo agio quando voleva v'andava. straparola,
alquanto, ché forse poi a bell'agio e cambiando avanti rimarranno appagati assai,
capo; e però va / a bell'agio ad entrarvi, e corre tosto /
fosse stato medicato un po'più a bell'agio. alfieri, i-75: non solo
-assicurarsi, dare il campo: dare agio di giostrare e di duellare a chi
15. figur. agio, opportunità; possibilità, facoltà di
stia a mangiar la torta a suo bell'agio. -mettere capo: sfociare, sboccare
a queste mie carni che, facendo agio loro, io facessi cosa che potesse
uomini che non si sentono a loro agio se non hanno un foglio di carta
assai bene, trovar- visi a proprio agio. -anche di piante, di animali:
un visitatore o un ospite a suo agio. moravia, iv-186: se desideri
a, in casa propria: a proprio agio, niente affatto spaesati.
e la collana: partiremo a bell'agio. g. m. cecchi, 5-88
e di ciascun si de'prender su'agio, / e far sì ch'uon gli
ch'io spero e la cierteza ind'agio. compagni, 1-22: perché i giovani
ciò ch'io spero e la cierteza ind'agio. novellino, 63 (103)
prima, e staranno più a loro agio. imbriani, 2-93: ben presto
una persona si trova perfettamente a suo agio. f. f. frugoni,
: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita
chiacchiera disse: a rivederci con più agio. segneri, iii-3-39: fra tanto che
il cavaliere nella sua camera, con l'agio che una scala a chiocciola di scendervi
luoghi pubblici, di muoversi a loro agio senza essere disturbati dai curiosi. sacchetti
cavarsi il sonno, e sognare con agio, per una rondinella garrula e
. latini, i-1118: ond'io agio talento / nello mio parlamento / ritrare
, togliendo a chi vi dà opera l'agio e il desiderio di essere inframettente e
nelle bolge carsiche si sentiva a suo agio. b. croce, iii-22-192:
coltellata, che lo tenne a suo bell'agio in letto le settimane e i mesi
/ e di ciascun sì de'prender su'agio, / e far sì ch'uon
e così prepararsi un ricovero e qualche agio per la vecchiaia. pascoli, 1391
, 215 e: madonna, sovente dicere agio audito / assai si lauda lo bono
casa comitale leoparda o il moderno e raffinato agio. 2. per estens.
avv. con comodo, a bell'agio, con comodità; acconciamente.
, condizione di ciò che è comodo; agio, facilità, utilità, aiuto;
2. che fa stare a proprio agio (un letto, un giaciglio,
3. che si sente a proprio agio. -anche in senso iron.:
. -stare comodo: sentirsi a proprio agio. tommaseo [s. v.
piace, senza fretta; a bell'agio, con tutto agio. -prendi il tuo
; a bell'agio, con tutto agio. -prendi il tuo comodo: non
sotto la coverta del comparatico avendo più agio... più e più volte si
. dovila, 1-1-241: con molto agio e molta comodità avevano muniti e fortificati
dove altri può vederlo a tutto suo agio e contemplarlo: e co- testo occhio
italiane. così, o giovani, avrete agio di esaminarli; e di ciò vi
dominate e, insieme, a loro agio completo e perfetto: accanto a lui
meglio temperati desideri stavano più a loro agio ne'secoli andati, perciò non giungendo
tirare in alto temone, a grandissimo agio vi potrebbe essere entrata. buti,
giordani [accademia]: non ho agio a meditar nulla, a concuocer i miei
tempo, quanto arrebbe bastato a bell'agio di condurne per terra al loco determinato
che si indossa per stare a proprio agio. goldoni, vii-1096: per me
contadini... stavano più a loro agio ne'secoli andati, perciò non giungendo
come sostantivo, si usa spesso per agio, comodo. es.: 4 in
: 4 v'è ogni comodità, ogni agio; v'è ogni ben di dio
seno. 2. che può offrire agio, comodità. comisso, 7-275:
/ buttate giù. 12. agio, comodità. arila, 112:
calma, senza fretta, con agio. sacchetti, 124-68: gli
avanzare il barroccino, appunto per aver agio di vedere il contegno del contadiname.
dove altri può vederlo a tutto suo agio e contemplarlo: e cotesto occhio artifiziale
/ de la dolze cointessa / c'agio co l'avenente. guidotto da bologna,
ché assai temp'è ch'io l'agio disiata. idem, 568 6: ch'
cosa di contrabbando, rubata a un agio, a una felicità, a una
. firenzuola, 449: a suo bell'agio e'si potette ristorar dalla mala disposizione
àgioti ragionato, / sì ch'io t'agio contato / una lunga matera / certo
per mezzo de'suoi agenti a qualunque agio ne venisse richiesto. cavour, iii-210
/ po'torno e sto più ad agio che 'n gennaio. f. f.
copertura del trattato della pace, prendano agio li detti traditori. c. e
. disus. possibilità, facoltà, agio (di fare una cosa, di
xxxv-1-779: a la gran cordogliènza / ch'agio aquistata / non trovo pietanza. /
xxi-267-116: tutta la vita avete fuggito agio e dimandato travaglio, onta perdendo e acquistando
la corra, ma la faccia con agio. sassetti, 90: quel nostro monsignore
che gli sia mancato il tempo e l'agio di attenderci. cor rompiménto,
peregrini, xxiv-114: differita a maggior agio la considerazione degli altri dubbi che intorno
. 4. ant. comodità, agio raffinato (che è proprio delle corti
; / c'one toa cossa t'agio / pareclata in presente. marco polo volgar
che nella macchia si trovava a suo agio meglio che a casa. -anche con
a prenderne il costituto, ebbe agio di predicar per molte ore. fagiuoli
cavaliere nella sua camera, con l'agio che ima scala a chiocciola di scendervi ne
aretino, 1-98: stava in grande agio di case, bene abbigliato, se
partitisi / gli anni felici, ha l'agio poi a pentirsene / e far crespelli
ch'egli doveva poter stringere a suo agio.
. perché il giudicare di queste cose vuole agio e buio, e non si può
et il cullo del mongitore a suo bell'agio riposa in terra. cellini, 1-84
. poesie bolognesi, v-336-37: eo agio cotto un sì grosso capone, / che
i-2871: vedi quanti peccati / io t'agio nominati, / e tutti son mortali
parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi leggi e
ch'egli doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di visione stereometrica
/ e il valor de'custodi, agio bastante / al re darà di preparar
cristallino ch'egli doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di visione stereometrica
, come quella che dà luogo ed agio al vivere ozioso e che invita i
che va de prescia, a ora d'agio, un piede appresso l'altro,
lor legno. mare amoroso, 209: agio di voi magior gielosia, / vegendo
da lentini, 8-41: deo, com'agio falluto, / che cusì lungiamente
hai sua simiglianza. 2. agio, comodità, raffinatezza di vita; mollezza
3. mollemente, squisitamente, con grande agio, raffinatamente. -stare delicatamente: vivere
agi; raffinatezza, mollezza di vita; agio. -anche: piacere, delizia dei
s'astuta / lo foco ca dentro agio, / che tutto incendo ed ardo.
, 5-229: per correre più a suo agio, raccoglieva alla vita il mantello e
neve in gran gialata: / c'agio trovato in voi tanta fallanza, / unde
quel luogo; e, senza dargli agio di terminarli, spedivali al lor destino.
il disagio non lo offendeva e dello agio non si curava. giraldi cinzio,
tempo, quanto arrebbe bastato a bell'agio di condurne per terra al loco determinato
veste per sé, per stare a suo agio, per essere sicura di non apparire
latini, i-2403: pensato m'agio, / anzi ch'io passi avanti
conferiva una disinvoltura signorile, a suo agio, disinvoltura di chi sempre abbia portato
diaspora 'si trovava più a suo agio che nella città del tempio. e
. guittone, v-226-2: altra fiata agio già, donne, parlato / a
piacere, / e anche in disamore agio tacere / over dir possa cosa in vostro
f. galiani, 3-304: chiamasi agio anche la differenza tra il contante e le
e trassono le selle, e pigliavano agio e rinfrescamento in amo di bagnarsi e diguazzarsi
11. ant. trovarsi a proprio agio in un determinato terreno o clima (
poi i pretesti. -comodità, agio, conforto. crescenzi volgar.,
burchiello, 117: se nel passato in agio sono stato, / e ben fornito
avere? / non hai tu loco e agio, e ascoltato / è diligentemente il
porto; / in gran bonaccia greve fortun'agio / e son dimiso da la signoria
re enzo, 1-16: però nd'agio paura / e penso tuttavia / a lo
vo prego, per merzé, che agio / e loco date me, du'pienamente
7-io: s'altri m'adomanda ched agio eo, / eo non so dir se
si risolvette a dargli ogni comodità ed agio d'imparare a dipignere. tasso,
ogni peso, può diportare a suo bell'agio per i filari del giornale la sua
sedere. lasciò che dicesse a suo agio quanto aveva da dire. 4.
e orrato, seguendo dizagio, fugierà agio. dante, purg., 22-86:
, che non si trova a proprio agio in un ambiente, in un luogo
volendo il modesto re, per suo agio, disagiare tutta quella famigliuola, tiratosi appresso
c'a disagio / aspetta d'aver agio, / poco di bene piglia per talento
valoroso e orrato, seguendo dizagio, fugierà agio. p. angiolieri, v-329-58
torri istava [il palagio] ad agio / e dentro avea bellissimo giardino, /
a disagio: non essere a proprio agio; provare un senso di molestia e
/ vieni, asinaccia, moviti, sant'agio, / ch'io son qui pronto
= comp. da dis-che indica privazione e agio (v.) 'comodità '
tutti e trassono le selle, e pigliavano agio e rinfre- scamento in amo di bagnarsi
. guittone, 247-1: fatt'agio discernenza / di passion di lui [
8-14: diede commodità, diede gran agio / di gir cercando ogni cosa a sua
trattare, o semplicemente chiacchierare (con agio, liberamente). -anche: discutere
... nondimanco, come prima arò agio, non mancherò di farvene un lungo
disdutto, / zambra di poso e d'agio, / refettoro e palagio / a
e rammaricarsi, / e da grande agio seco disfogarsi. ariosto, vi-778:
conferiva uua disinvoltura signorile, a suo agio, disinvoltura di chi sempre abbia portato abiti
qualche cosa, o dare... agio agli untori. -non condotto a
animale ucciso, per mangiarlo con più agio, o per studiarne l'interna struttura.
da lentini, 36: l'amor c'agio in vui / lo cor mi distrui
il seguimento di mala cupidessa e l'agio de le male opere che non erano neiente
'l contraro, / lo volere ove l'agio fior non cape. sacchetti, 345
, 1-262: il dolce, che l'agio intrattiene, disvoglia. povertà serba al
, 3-74: ched io per me non agio tanto ardire / ch'eo li le
eo li le saccia dire, / tant'agio ismarrimento, / dubitanza e spavento /
una stretta o di assestarsi con più agio; contorcimento, contorsione, strappo,
che pompa, la quale riserbavano con più agio al suo tempo. 5
poteva il signore contare a suo bell'agio i passi di chi veniva, e spianargli
mare. linati, 19-96: per dar agio al viandante di godersi la vista di
e corno / disioso, di voi agio desio, / ma dico tanto ben,
: potè giovanni così provvedere con più agio alla salute della dolce sua donna. d'
io sto qui a tutto mio agio. -no, no, sua eccellenza ha
io salvi saremo, e potremo con agio ristorare le perdute dotte. lorenzo de'
quella che più m'agenza, / e agio ritemenza / per troppa sovenenza. fra
vo prego, per merzé, che agio / e loco date me, du'pienamente
notte il riposo dove quei mandarini poco agio glie ne lasciavano il giorno.
: perfetto om valoroso / de'fuggir agio e poso. bartolomeo da s. c
camelli, che corrono il dì ad agio cento miglia, e chiamano dromede. guido
de'reali custodi, a tua richiesta / agio concessi alla notturna fuga? cesarotti,
/ poi che sì grave fascio d'amor agio. guido delle colonne volgar.,
vogliono mostrare di trovarsi completamente a loro agio nelle asprezze della vita militare. 2
svilupparsi bene o per trovarsi a proprio agio. -essere, trovarsi nel proprio elemento:
elevarsi ad un posto che gli desse agio di dedicarsi più intensamente alla scienza che
tacque merlino avendo così detto, / et agio al- l'opre de la maga diede
solitudine di quell'alto mare né materia né agio né arte da puntellare i fianchi rovinosi
-prov. chi tosto erra, a bell'agio si pente: la fretta eccessiva nell'
/ ma chi tosto erra, a bell'agio si pente. grazzini, 651:
/ chi tosto erra, a bell'agio si pente. g. m. cecchi
ben vero che chi tosto erra a bell'agio si pente. fagiuoli, 2-76:
chi erra in fretta, a bell'agio si pente. -per non errare
fermava perché mia madre potesse godersi con agio la sfilata delle carrozze, spettacolo di suo
boccalini, ii-62: a suo bell'agio poteva andarsene. ancor che al despauterio
avessero investigato e veduto a lor bell'agio, li rimandò indietro, accompagnati,
siccome arriverò a genova solo, così avrò agio di rubare ventiquattr'ore, e congiurando
voleva, acciò che quivi più ad agio e con men sospetto potessero essere insieme
, anceschi si trovò così a suo agio, che gli venne uno scrupolo e
se l'estima / di chi a grand'agio il misurò, non erra. documenti
ha finito con lo starvi a suo agio. è il nostro assurdo e poetico
balzàno. caro, 12-i-166: a bell'agio le cose sue s'acconceranno, ma
2. per estens. muoversi a proprio agio, disimpegnarsi con disinvoltura. montano
altri personaggi facessero liberamente e con tutto agio le loro evoluzioni sul davanti del proscenio
picciula neve in gran gialata: / c'agio trovato in voi tanta fallanza, /
frutto per lo fiore; / ché vist'agio che pot'esser fallente / per fredo
da lentini, 22: deo, com'agio falluto, / che cusì lungiamente /
fè lungino, secondo ca audito agio; / perdona a la mia donna
mostacci, 146: ch'io l'agio audito dire ed acertare / sovrani vostra
dai genitori, allevato in un certo agio; o, perfino, viziato)
sentirsi in famiglia: sentirsi a proprio agio, stare fra persone di indole,
sono stati, / ch'hanno avuto anco agio. fanfaluche / d'innamorati. -stu
da voi, donna mia, aiuto non agio. guido delle colonne, 429:
quei che ne l'alloggiamento / dormiano ad agio, fèsse egli l'ascolta. serdonati
cortile, per farsi a considerar con più agio la nuova venuta, vennero a mescolarsi
19-250: si pose in orazione più ad agio, e più ferventemente, e incontanente
poi che sì grave fascio d'amor agio. g. villani, 9-58:
fronti, per riporli dove / l'agio di casa tua più tei consente. alfieri
betussi, 1-125: ogni giorno aveva agio di vedere il suo tesoro, per lo
mesi che vi stette racchiuso ebbe agio di macchinare. l. bellini, i-65
, iii-2-97: romualdo si trovava a suo agio. il suo carattere allegro,
12. assol. condividere un agio, una comodità; accomodarsi, gradire
non volendo il modesto re, per suo agio, disagiare tutta quella famigliuola, tiratosi
poteva il signore contare a suo bell'agio i passi di chi veniva, e spianargli
fiata / ne parleremo insieme con più agio. caro, 1-220: altra fiata /
: rimase solo e potè guardare a suo agio i cari tetti di catania, quei
la testa in grembo per dormir con più agio. -ripugnante, disgustoso (un
la terra, in sogiorno continuo e agio istando, non forso e valore perda
corpo, alma, podere, / agio, poso, piacere, / padre,
, il quale si trova a suo agio tra le nature scabre e forti della storia
fossi pittore mi troverei perfettamente a mio agio il giorno che dovessi
b. doni, iv-301: non avendo agio al presente di discorrere sopra ciò,
finisca in vostre braccia; sì finerò ad agio, ciò m'è aviso. 5
con furia pigliare il fiore, ove con agio il frutto a perfezione potrai avere.
! potèvano fioreggiare, insaporirsi a loro agio. 2. figur. prosperare,
la traforino, entrando per tutto con agio e con lento passo, e che però
). brusoni, 6-362: ebbe agio il capitano bassa di sottrarsi con una
di cacio: sentirsi perfettamente a proprio agio. collodi, 154: -come stai
117: se nel passato in agio sono stato, / e ben fornito
la terra, in sogiomo continuo e agio istando, non forso e valore perda
i resti delle gradinate scendevano ad agio... verso il piano dell'arena
era valentissimo uomo, volse avere assai agio a ragionare col cardinale di quelle francioserie
. latini, i-2406: pensato m'agio /... / confessar li peccati
luogo l'uomo si sente così a proprio agio, in un ambiente placido e senza
chi soffia nel boccone / possendo ad agio lassarlo freddare, / però ch'el mi
scrivi, che così mi dai l'agio di sodisfare in qualche modo alle tante
macinghi strozzi, 1-166: fallo quando hai agio, che non è di fretta.
avvertirlo che noi vogliamo invece farlo con agio e ponderazione. ibidem [s.
, e altresì 'la fretta vuol agio '. proverbi che significano: chi vuole
/ diventerò pellegrino, / ch'io l'agio così perduta. piero da siena,
: perfetto om valoroso / de'fuggir agio e poso. malispini, x-206: tutta
sì fulminanti, che vocula non ebbe agio di esortare né di mettere in battaglia
casa ». senza premura; avendo agio di fumarci su; che l'età è
/ de la futura stirpe a suo grand'agio. -che è prossimo a nascere
gradi di intensità: tenue come in agio, medio come in già, medio-forte
non conoscea la cosa; / or l'agio apreso con assai martore: / di
diodati, 4-24: a tuo bell'agio, assiso, / sparli del tuo fratello
sbarbaro, 4-62: si mise a suo agio, accavalciò le gambe, afferrò il
: a chi con troppo apparato e troppo agio si mette alle cose. tramater [
con troppe armi difensive e con troppo agio si mettono ad un'impresa che richiede prestezza
gaudiménto / lo male e ben eh'i'agio, / che in alto segnoragio /
a qualcosa: trovatisi pienamente a proprio agio (cfr. guazzare). -
al vento / di grande paura che agio e di temenza / che voi non
non mi gittiate 'n non calere / ed agio di voi magior gielosia, / vegendo
di camelli che corrono il dì ad agio cento miglia e chiamansi dromede. ugurgieri
le chiamava, dove poterono a loro agio rapinare e pompeggiare. palazzeschi, i-674
statue fatte a scalpello richieggon tempo, agio e pazienza per ben formarsi; le statue
, ix-1024: volentier voglio, ma sempre agio ghiaccia / de non mustrarve la mia
, ed altri gli disegno a mio bell'agio... io gli voglio attaccare
rimase solo e potè guardare a suo agio i cari tetti di catania, quei tetti
/ giaunque la ferita / ch'agio al core. = comp.
, per farsi a considerar con più agio la nuova venuta, vennero a mescolarsi
, à vita, / ed io agio tal vita, / aspettando mio gioco.
giacomo da lentini, 49: io m'agio posto in core a dio servire,
, / al santo loco, c'agio audito dire / si mantiene sollazzo, gioco
mai non fue veduto, / c'agio vergogna di dir ciò ch'eo sento,
in possessione, e poi a bell'agio riconoscersi la causa. guerrazzi, 2-384:
fermava perché mia madre potesse godere con agio la sfilata delle carrozze. pavese, 6-105
fatiche, né ancora mi è dato agio a riposare. cantù, 220: giovane
tempo, quanto arebbe bastato a bell'agio di condurne per terra al loco determinato
e governare, e prendere pacie, agio e securtate, è aver quazi pegno
fermava perché mia madre potesse godersi con agio la sfilata delle carrozze, spettacolo di
rimase solo e potè guardare a suo agio i cari tetti di catania,..
, ii-641: mentre che egli a bell'agio andava trattenendosi e vedendo genova, n'
2-36 (i-1034): aveva grand'agio e libertà di star a la finestra e
cecchi, 9-226: ha tutto l'agio di accorgersi come nell'apparente povertà e
grandissimi caldi,... pigliavano agio e rinfrescamento in arno di bagnarsi e
/... / altrui non agio cui mi richiamare / se non te.
presunzione. inghilfredi, 376: gioia agio presa di giglio novello, / sì
impossibile. pucciandone, 350: ben agio speramento, -e non fia grave /
stefano protonotaro, 2-52: quando agio allegiato / de lo gravor ch'io
grazie n'agia ciascun ore, / ché agio tutto ciò che m'è a talento
pronuncia). bonagiunta, lxiii-62: agio lo core -cosi temente / per voi
: starvi benissimo, trovarsi a proprio agio. pavese, 6-154: -adesso sto
sua pesca, per mangiarla a suo bell'agio. 2. figur. persona
. figur. spreg. vivere a proprio agio in una condizione miserabile o in uno
della guaina: trovarsi perfettamente a proprio agio. parabosco, 7-7: io spero
amica, può le tempie / tenere in agio ognor fra due guanciali, / tremi
anonimo, i-653: rocca forzosa, ben agio guardato / in quale guisa ti possa
caricar le nostre robe con ogni nostro agio. beccaria, ii-830: mio caro bene
c'amo e voglio / e non l'agio in mia baglia / sì com'avere
sultana per guastarci la dentatura a nostr'agio e per non badar mai alle faccende casalinghe
disarmarono tutti... e pigliavano agio e rinfrescamento in amo di bagnarsi e
piangere dieci anni. -trovarsi a proprio agio (in una situazione, in un
pene / e di venire al ben ch'agio aspettato, / sicom 10 marinaro vene
, i-593: s'eo pato pena ed agio gran martire, / certo non saccio
, / certo non saccio com'i'agio guerenza. guittone, xliv- 24
-trarre giovamento, trovarsi a proprio agio (una pianta in un dato terreno
/ se non per trangugiarmi a suo bell'agio / così viva e guizzante a membro
esporre il maneggiare e il contemplare con agio le parti interne. d'annunzio, iv2-
magazzini, 51: si rassettano con agio e con manco spese che non si
le vele, si serrano a bel agio. l'imbroglio non serra, ma avviluppa
'maginando, / l'amor c'agio in vui / lo cor mi distrui.
una o due volte al più, ebbero agio d'immedesimarsi coi conquistatori per crescere in
, impaciando e digerendo a vostro bell'agio talora un buon pezzo di milza e
-figur. che non si trova a proprio agio; imbarazzato. castiglione, 301
ogni peso, può diportare a suo bell'agio per i filari del giornale la sua
, i quali abbiano fatta la rima di agio con coraggio, poco importa. manzoni
dalla nascita / per giocare a mio agio col tempo impossedibile, / la rete,
principiano, con un po'più d'agio e di tranquillità d'animo, la seconda
me l'idolo mio, / quand'agio gliene porse il gioco impreso. tommaseo,
bonagiunta, xvii-120-12: ch'io l'agio udito dire / ch'una grande alegranza
. / s'io inchino, rason agio, / di sì amoroso bene, /
... se ne starà con agio, né darà maggior dolore o disturbo di
209): incitandogli il buio e l'agio e 'l caldo del letto,.
è nostro commodo, tutto è nostro agio. = voce dotta, lat.
anonimo, i-505: sì alto cangio nd'agio / anche che sia privato; /
10 soverchierebbe, lo atterrirebbe, non avrebbe agio e pacatezza per ben considerarlo. ma
tolse l'indegna vita a suo grande agio. aretino, iv-6-132: fin nelle
: la novella trovasi bene a suo agio tra gl'indifferenti e i paganici del
s'indugiava, tanto più si dava agio ai birboni del paese d'entrare in
perché io ti vorrei fare per maggiore agio e con via maggiore onore. ariosto
, 5-m: dànno al pittore tutto l'agio d'impadronirsi delle più sottili e sfuggenti
. pass, di inframmezagevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi
, lo pianto / che nel core agio manto / per voi me ingiengnare, /
in età meno barbara, e avesse avuto agio di coltivare l'ingegno suo più che
ercole i, dove trovossi a grande agio. frocchia, 414: egli
tra i giurati,... avranno agio d'iniziarsi posatamente nelle università a quelle
: la teneva sì forte che aveva agio di inaspare col dimenarsi e col trar
nel codice] tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi leggi e
: son cierto, se farai ciò c'agio detto, / che di lei porterai
alla meglio, leggermente, o perché l'agio manca, o per poca attitudine nell'
,... potrai con più agio lasciarti insolluccherare da siffatte dolcezze.
possiamo essere in altra parte con più agio. urbano, io: un ricchissimo
moro amando. -ed io che colpa n'agio? / ch'io mor per voi
'ntendo, / e pauroso ché non agio amendo. giamboni, 4-373: la quale
che gli altri nel brieve tempo possano ad agio dire, quanto potrò, il mio
347: lo fermo intendimento ched lo agio / porta enfra vene sì celatamente,
gaudimento / lo male e ben ch'i'agio, / che in alto segnoragio /
neri de'visdomini, 244: certo non agio intenza / di trovare pietanza / e
/ di trovare pietanza / e non agio speranza. fiore, 39-1: « di
crudelmente morire. siri, x-182: ebbe agio di scampare e nascondersi in chiesa,
s'interna, / sì ch'asceser con agio e tosto furo / a mezzo quasi
essere da gli altri seguitati con più agio, ad oggetto di trovarsi tutti in
. davanzali, ii-64: tale indugio diede agio a'vitel- liani a salvarsi in certe
di punto così stretto, / e non agio talento / di sì gran fondamento /
si parta 'ntrasatto, / ch'io agio audito dire / che solamente per uno misfatto
distinguere net tamente o aver agio di soffermarsi sull'immagine; scorgere.
: da ciascuna parte era in giugurta agio di male, il quale agio eziandio gli
giugurta agio di male, il quale agio eziandio gli uomini mezzani per isperanza di
: avendo considerato tutto in questo poco agio, così come egli è intrescato da molti
. 2. mettere a proprio agio. castiglione, 2-i-20: mi parrebbe
veduto. martello, 185: diede agio e campo di accrescere l'applicazione e
qual cortigiano è tanto invischiato nel suo agio e nel suo sollazzo che faccia proponimento
/ e vide la regina star ad agio; / ma ella se ne accorse molto
per fare cortesia volevano e prendevano volentieri agio, sicché elli erano volontarosi a le
pur tanti panni non ebbe, c'ad agio / invollar el suo corpo si potesse
messer bertoldo avea fatto il suo agio, divenne che uno di quelli
alla situazione, trovarsi perfettamente a proprio agio, andare a pennello (ed è
lo travaglio e tire / che per lei agio e sento. inghilfredi, 376:
,... chi aveva più agio da pensare alla libertà? 4
sistemarvisi comodamente, installatisi a proprio agio. fagiuoli, 1-6-368: costui con
e posso ben dar vanto / ch'io agio amato delle donne il fiore, /
presa d'amare, / fin'amante agio in balìa. -intr. con
egidio romano volgar., ii-2-19: l'agio fa ladrone, siccome dice il proverbio
o guido delle colonne, 405: non agio abento -tanto lo cor mi lanza /
tutti ci trovammo trasportati di colpo dall'agio d'una ricca casa borghese a languire nei
lapide, se pure potrò morirmene ad agio, e i tempi mi faranno trovar luogo
, lardelato di fuore, cotto a bell'agio e mangiato caldo. collodi, 445
... farvi stare a buon agio ne'vostri lari colle sue sapienti e preziose
in bianco letto / prendiamoci a grand'agio ampio diletto. 9. profondamente
amante, / a tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza gioia
concedere generosamente. anonimo, x-485: agio poco e meno gran larghezze / com'
19. che sta a proprio agio, che è sistemato comodamente.
buono con tutti. -possibilità, agio. pallavicino, ii-302: niun uomo
è l'ale- granza, / ch'agio l'amor mio lasciato. anonimo, lvii-583
tali circostanze che gli toglievano luogo e agio a rifarsi. -ant. vile
, 449: lasso me, che non agio / natura di fenice! / forse
piena autonomia di decisioni; libertà, agio. -anche: vasto campo di azione
non trovava più pace. pan- / dell'agio; e chi lavora / per questo dà
io che le non ci stanno a grande agio. carducci, iii-5-228: queste
/ se non per trangugiarmi a suo bell'agio / così viva e guizzante a membro
amor no saccio dir ragione / ed agio letto verso de l'ovidio. g.
di casa medici, chi aveva più agio da pensare alla libertà? -estroso
servir verace. anonimo, 1-569: agio in core sol di lei splagire. dante
questo spettacolo, pure l'astronomo ebbe agio di contemplarla e calcolarne l'emersione e
serpente nella gola, poscia a tuo bell'agio lo finirai d'uccidere, se lena
stia / tra feltro e feltro in agio, / e poi si tuffi ove la
voce più lentamente per quelle, dia agio al senso dell'audito di ripresentarla al
acqua possa subin- trare a suo bell'agio a proibire il vacuo. parini, giorno
esultare. anonimo, i-486: agio gran letiza e vo ridendo / com'om
il libraio mi lascia scrivere a mio agio (mi ha conosciuto 4 letterato '
. levato che fu, ebbi grande agio di stare con lui. s. degli
e gli faria bramar, d'ogn'agio privo, / che di sé fosse già
pucciandone, 354: io per me non agio tanto ardire / ch'eo li le
eo li le saccia dire, / tant'agio ismarrimento, / dubitanza
liberalità mi lasciò vedere e mi dié agio a minutamente cercare nel suo palazzo di
; facilmente, comodamente, a proprio agio; confidenzialmente, fiduciosamente. dante,
che può disporre del tempo a proprio agio. guittone, i-1-8: averia tantosto
tempo e opportunità di operare a proprio agio. tommaseo [s. v.
te prima disciolse? -a proprio agio, in atteggiamento disteso, rilassato.
stare in libertà: mettersi a proprio agio (per lo più nell'intimità della casa
leta- mente, / ch'io non agio veduto / omo che 'n gioi mi possa
, 7-i-34: il pittore con grande agio siede dinanzi alla sua opera ben vestito,
giamboni, 187: cenarono a grande agio e con molta allegrezza,..
per fine d'istruirgli, con più agio, nella via dello spirito. de luca
di disinfettanti, egli si trova a suo agio, nuota, pesciolino da lisoformio,
di mano in mano a godersi con agio questo continuato incanto di pellegrine e deliziose
/ ritornano ale celle / ch'i'v'agio nominate, / e loco son pensate
e, se parte di loco, / agio visto ch'à vita pic- ciol'ura
assai novelli cavalieri e uomini di grande agio, sì ch'apena tutto i lengniame dele
qual cortigiano è tanto invischiato nel suo agio e nel suo sollazzo, che faccia proponimento
i-653: or t'ò conquisa, tant'agio guardato, / sanza lontanamente guerriare.
: se tormentoso in lontano disire / agio soferto quasi disperato, / sì dolze-
m'à amore apagato, / c'oblito agio, e dillet'ò glazito.
canto novo 'e le riempie a suo agio della sua facilità e lubricità di colorista
tardanza. idem, 22: com'agio falluto, / che cusì lungia
cecchi, 21-21: mi serbo a più agio / a scriverti a di lungo,
in lungo i'vado / per dar l'agio d'uscir ai pastor'nostri. a
/ lungo i lupi veder pascere ad agio. dante, vita nuova, 12-3 (
lume. -avere, prendere luogo e agio, luogo e stagione, questo mio
, 42-3: non hai tu loco e agio, e ascoltato / è diligentemente il
a riflettere. -dare luogo e agio, luogo e stagione, luogo e
vo prego, per merzè, che agio / e loco date me, du'pienamente
/ lungo i lupi veder pascere ad agio. francesco da barberino, ii-
all'amico vostro, vi scriverò per agio. gherardi, 1-ii-428: pochi sono
attività che dà piacere e divertimento; agio, comodità. -in par tic.:
ed altri gli disegno a mio bell'agio. magalotti, 26-223: io non mi
/ e madonna ritrovo a sì grande agio, / che non ha né scudier né
/ lo mondo e conosciuto, / agio ferma credenza / che la vostra potenza
/ che lo potrà seguir con maggior agio. firenzuola, 534: la bellezza è
potrebbe star su intero e con suo agio; / ma stolto, come il nostro
/ ove si sterno con diletto ad agio. benivieni, 2-28: subito, tornato
di casa medici; chi aveva più agio da pensare alla libertà? 6
fatto prender gusto al fasto nonché all'agio della ricchezza. -che è proprietà
sto qui magnificamente seduto (a mio agio). sta magnificamente (di salute)
di mano in mano a godersi con agio questo continuato incanto di pellegrine e deliziose
affinché la trippa possa dilatarsi a suo agio. quest'ultimo detto altrove, nella
(con valore negativo), ad e agio (v.); cfr.
: per un punto de piacire / agio avuto lo malanno: / tanta doglia
. che non si sente a proprio agio; che è in una posizione disagevole.
benché malconcio dal temporale, gli diede agio di fortificarsi. bruni, 177: dopo
ricovero per organizzarsi e cospirare a bell'agio in lombardia e nel piemonte. periodici
el modo. -essere male ad agio: v. agio, n. 6
-essere male ad agio: v. agio, n. 6. -essere male
/ là dove i cavallier stanno a grand'agio, / la qual non potè lor
stia / tra feltro e feltro in agio, / e poi si tuffi ove la
quindi, a contrassegni raffigurata, ebbe agio di abitar fra loro sino alla morte
anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'ò mossa
ho rubbato, per poter con più agio sostentar te in questa ultima vecchiezza e mandar
si stava nella sua ispilonca con grande agio. landino, 208: mandra è
modo congegnata, che possa a grandissimo agio articolare innumerabili voci, a cui poscia
un pitale o predella da far suo agio, a una manigolda, con chi e'
: se avete desiderio d'acquistare qualche agio e bene all'animo nostro, la poesia
la gatta... a più bell'agio del mondo gli mangiò [i tordi
tra mano che messer agabito / abbia agio a farne favellare, e bastami.
ma dice che ne parleremo a bell'agio, e sotto mano mi fa tentar
nobile liberalità mi lasciò vedere e mi dié agio a minutamente cercare nel suo palazzo di
con costanza mirabile, tanto da dare agio a garibaldi d'accorrere e convertirlo in
un po'il « mantice » a bell'agio? -tirare i mantici a qualcuno:
: aspettando fin che a lor bell'agio vedessero ad una ad una quelle tante
la vostra rispomsione: / cad io non agio nave / né no son marangone,
: marcia con gravità che par ser agio, / con ceffo mesto e trippa a
presa d'amare, / fin'amante agio in balìa. latini, rettor.,
rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-38: agio veduta l'acqua pertusare, / piovendo
? diamoci piacere ora che abbiamo l'agio ed il luogo. non aver tema
napoletane del qtuutrocento, lxiv-38: [agio veduto] e per lo foco e per
. / così con cristo sederai ad agio. pulci, 19-5: una fanciulla
non conoscea la cosa; / or l'agio apreso con assai martore. ruggerone da
martore, / ch'io per lei lungiamente agio durato. angiolieri, xxxv-11-396: facciavi
giardini. casti, vi-58: a vostr'agio disponete / ché, contento, augura
e governare, e prendere pacie, agio e securtate, è aver quazi pegno d'
a domattina avrete, o dottore, grande agio di masticare e succiare queste zuccherine che
: spacciati, perch'io voglio a bell'agio di questa matassa ritrovare il capo.
d'una certa matassata, la qual vuol agio e buio a ravviarla. = deriv
possibile di coltivarla con maggiore o minore agio e abbondanza, o, tutt'al più
matto fra i tarocchi: trovarsi a proprio agio in una determinata compagnia o in una
padre / si crede estinto, avremo / agio bastante a maturar l'impresa. a
il segreto, per maturare a suo bell'agio i suoi disegni d'insidie o di
quali assai sono che, se ad agio non sedessero, o udissero un mormorio,
/ perché del meditare io cerchi l'agio, / pur se i corpi e
quelle gondole è una melodia de lo agio. 7. dimin. melodiétta
: acciò che 'l mio affannare alenti c'agio / e compiagente gioia / mi torni
/ ed umilmente prego lei che, s'agio / dogliosa vita e croia, /
esse membra, i quali poi a bell'agio, piacendoti, le potrai finire.
strofa non si sentiva del tutto a suo agio, e ciò si manifesta...
se non per trangugiarmi a suo bell'agio / così viva e guizzante a membro a
e quindi, a'contrassegni raffigurata, ebbe agio di abitar fra loro sino alla morte
, pe'quali non può a suo agio e arbitrio discorrere. -perire,
da voi, donna mia, aiuto non agio? ». iacopone, 1-45-66:
largamente e menava bella vita per lo grande agio duve elli era. cino, iii-160-40
l'aver non ho neiente, / ed agio poco e meno gran largheze. trattato
tempio, mentr'ei la seguiva mendicando agio per lasciargliela [la lettera],
sostant. guittone, xvii-147-64: or agio ben provato, / c'amar troppo
da voi, donna mia, aiuto non agio? federico ii, 423: dolze
più s'indugiava, tanto più si dava agio ai birboni del paese d'entrare in
non sa dove voltarsi, noi / abbiamo agio [ecc.]. 0
-stare meravigliosamente', trovarsi perfettamente a proprio agio. p. petrocchi [s.
se francesco non s'era a suo grande agio provveduto. tasso, 1-43: l'
che perdoni. monte, xvii-878-6: s'agio fallato, sol me ne ripilglio;
in propria mercede: trovarsi a proprio agio, disporre liberamente di sé. bartolini
donna maggio / covrirli a darli a stagion agio e via. p. f.
li potei; ma poi, con agio preso la penna, con questo meaf.
valere e chi vale perde valore in agio; ma inn affanno e periglio e
/ e gli faria bramar, d'ogn'agio privo, / che di sé fosse
/ mai per cibarti e, stando in agio, possa / tutto aver quel che
campi! ed altri el mete / agio despese le fatige in vano / altri 5
suole, quantunque un poco a bell'agio, scoprire sempre finalmente il vero.
monaldo da sofena, xvii-194-26: s'agio lungontempo tormentato / per divenire a ciò
chiudere in casa, e lavorare a bell'agio fin da lunedì. ma niente.
258: angelica si trovava a suo agio fra persone che del selvaggiume della madre e
e peggior., e aise 'agio '. misagio (mesàgio,
guittone, 1-21-104: come se perde in agio, in me- zagio s'acquista;
or piange or ride; ora è ad agio ora è a misagio; or è
ella se avrei, anche volendo, agio di stare a modello. e poi lo
in strani modi, / per aver agio di godere e corre / comodamente i
; non averne l'opportunità, l'agio. serdini, 1-189: modo
per tal mezzo abbia il cibo più agio... di permettere ai solidi ed
in lupo in zoccoli e in tanto agio al fuoco colle molle in mano. allegri
i molli crini, a suo grand'agio / fra sue turbe evirate, a
(un luogo); fornito di ogni agio, comodità, lusso, raffinatezza (
e discrezione e si trova a proprio agio in ambienti eleganti e raffinati (e
e fiorismondo: / lo lor ditto fals'agio, / e chi vi si asigura
ben montare, / ch'io non agio infra la gente ardire / di dir la
.. può diportare a suo bell'agio per i mari del giornale la sua testic-
suore a buon modo, e con agio nel letto, gli pestavano la salsa
, vista. anonimo, i-569: agio in core -sol di lei splagire, /
tempo in tempo, non prima ebbero agio di poter mostrarsi fuori con risentimento notabile
non si sentiva del tutto a suo agio, e ciò si manifesta...
, i-5-170: io a mio grandissimo agio farò i fatti miei senza punto dubitare
vedere, a ciò che potessero a loro agio ballare. aretino, 1-168: benché
anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'ò mossa
.. si muova così a suo agio fra gli astratti e concreti, fra il
mamiani, 10-ii-16: ci mancò l'agio e più la forza intellettuale di architettare
non mi noccia la fede / ch'io agio in voi e 'l core / che
ostacoli. pucciandone, 350: ben agio speramento, -e non fia grave /
: la novella trovasi bene a suo agio tra gl'indifferenti e i paganici del
donqua naturalmente / son convertuto si com'agio detto. mazzeo di ricco, 209
si può star madonna in nave in agio, / questo è proverbio anticamente detto,
aspra vita di mare non avea lasciato agio a guastarsi. 2. ant
che si muove in essa a proprio agio. cesarotti, 1-xviii-349: crede l'
di non aver avuto il tempo e l'agio / di rassettarla e ai nettarla [
dee essere che ella non sia agio per troppo ornamento, ma tanto
camminava per le strette vie, ad agio. -che consiste nel disadattamento psicologico
-farsi il nido: raggiungere un certo agio, una discreta sicurezza economica.
medici,... chi aveva più agio da pensare alla libertà?
vieni, asinaccia, moviti, sant'agio, / ch'io son qui pronto a
colla spada contrario di 'scioglierlo', a bell'agio, in modo da persuadere. mazzini
/ come far solea, / per quant'agio di gioia / tant'aio di mala
nomadi in terra selvaggia, non ebber agio d'incivilirsi. massaia, i-171:
tanto ritrinse le libertà quanto n'ebbe agio. mazzini, 64-289: voi chiamate
del governo austriaco... diede agio e privilegio all'americano giovanni haller di
se l'hanno rimpiccinito perché stesse a bell'agio in quelle tane che chiamiamo palchetti,
persona. lnghilfredi, 376: gioia agio presa ai giglio novello, / sì
cominciassi il desiderio allora / che l'agio v'ebbe dal solingo lito; / disegnò
, tenendole quindi lontane da sé per aver agio a considerarle (com'essi dicono
: se tormentoso in lontano disire / agio sofertto guasi disperato, / sì dolzemente or
à amore apagato, / c'oblito l'agio e dillet'ò glazito. aquila
al fine / arrivino quest'oche con lor agio. savi, 2-iii-19: nidificano le
oca. allegri, 102: a bell'agio a'ma'passi, disse quel che
, me ne scriva poi a suo agio. emanuelli, ii-93: quel tale
metastasio, 1-iv-510: li rileggerò con maggior agio, così per rinnovarmi il diletto d'
, ii-2-109: mi spedisca insieme a suo agio i due primi capitoli del giustino da
voi, donna mia, aiuto non agio? rustico, vi-1-125 (5-5):
.: con ricercatezza smodata, con agio e ricchezza eccessiva. seneca volgar.
... non si trovano ad agio. gadda conti, 1-671: l'alpe
s.... faccialo con suo agio e ombrilo di acquerello.
soverchierebbe, lo atterrirebbe, non avrebbe agio e pacatezza per ben considerarlo. carducci
più d'omo vivente, / ch'agio riceputo dono / da la più avenente,
i quali abbiano fatta la rima di agio con coraggio, poco importa. manzoni,
al paradiso, imperò che quivi piu in agio istaremo che dentra alla cittade. e
grazie n'agia ciascun ore, / ché agio tutto ciò che m'è a talento
dove altri può vederlo a tutto suo agio e contemplarlo. e cotesto occhio artifiziale
la allogò a piero il quale con suo agio la condusse al fine, ma prima
anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'ò mossa
amo e voglio / e non l'agio in mia baglia / sì com'avere soglio
è più tranquillamente discorsivo e trova l'agio di certe limpide ornatezze che tengon più della
e con quanto permette di abitare con agio; ben fornito di quanto serve all'
giorno e pochi abbiano così avuto l'agio di meditare su quell'indicibile parata di
disdutto, / zambra di poso ed agio. dante, inf., 29-129:
pucciandone, 351: poi de'sembranti tant'agio alle- greza, / ben averia,
che in chiesa mi sentivo a mio agio nelle poltrone del mio episcopio, in
non dié tempo al tempo e non dié agio e campo alla sua forza indagatrice e
più largamente e godere di un certo agio e di un certo comodo, ed anche
una parte rilevante. -con ogni agio e comodità. pacichelli, 5-330:
eleverete in eterno. -con grande agio (in partic. nell'espressione qui
, ma si riserba di studiare con agio il progetto dell'otturamento del portico davanti
l'amor no saccio dir ragione / ed agio letto verso de
amante. 6. ant. con agio, senza fretta, comodamente. machiavelli
dimmi: perché giacendo / a bell'agio, ozioso, / s'appaga ogni
-senza essere disturbato, con proprio agio, comodamente o, anche, quando
, / ch'io pugno ne l'agio. 2. chi conduce trattative per
: marcia con gravità che par ser agio, / con ceffo mesto e trippa a
-agg. che si trova a proprio agio in una situazione, in una condizione
: la novella trovasi bene a suo agio tra gl'indifferenti e i paganici del sec
pagnotta! -condizione di benessere, agio. pratesi, 5-319: sa,
seco da palaaino. -con pieno agio, signorilmente, alla grande. aretino
e tali sono palafreni da cavalcare per agio nel corpo, e tali sono ronzini per
sul finir, far di nuovo a bell'agio, / anzi in quel modo proprio
e mezzi, come ti dirò con più agio, avendo esso promesso sposarmi, lo
pampogia: stare senza far nulla, con agio e comodità. biscioni [
che si trova in una condizione di agio, di sicurezza economica (e ha
in totale rilassamento fisico; a bell'agio, con ogni comodità, beatamente.
sopra un giorno / a mio bell'agio due ore a panciolle, / i'darei
che pensano al ventre e possono a bell'agio pensarci. carducci, ii-3-307: questa
in qualcosa: trovar- visi a proprio agio, sentirvisi appagato. landolfi, 8-155
alla buona nel paneruzzo a suo bell'agio. -rompere le uova nel panieruzzo:
negli atteggiamenti, perfettamente a proprio agio, soddisfatto, appagato, felice.
giacomo da lentini, 49: io m'agio posto in core a dio servire,
, / al santo loco, c'agio audito dire / si mantiene sollazo, gioco
paradiso, imperò che quivi più in agio istaremo che dentra alla cittade.
: per voi, madonna mia, / agio tanta allegranza, / ché certo non
a tutta la brigata che niuno ebbe agio di parlare una parola. tommaseo,
'e'cheo / a adir e's'agio, conto com'apare. dante,
partenza / pur so ch'eo n'agio doloroso core; / ma vao- mine
vicino. massaia, xi-9: ebbi agio di conoscere più particolareggiatamente quella famosa megera
uso o si trova particolarmente a proprio agio in una determinata condizione. mascardi,
fino amor piacente, / ch'eo agio, a sé mi serra / sì che
viver l'essenza / et me tenuto solo agio il parere, lacopone, 25-74:
e, se parte di loco, / agio visto ch'à vita picciol'ura.
. latini, i-745: così t'agio contato, / che 'n queste sei
sermini, xv-734: essa, datogli agio a intrare, così entrò dentro,
con furia pigliare il fiore, ove con agio il frutto a perfezione potrai avere.
anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'ò mossa
di passar più oltre non vi fu agio. 19. procedere a un'
stette ferma e sostennela, sì che diede agio a tutti di rimettersi. g.
: prudenza comoda. -a bell agio, adagio, piano ai mali passi:
adagio. allegri, 102: a bell'agio, a'ma'passi, disse quel
c'amo e voglio / e non l'agio in mia baglia / sì com'avere
passare il tempo godendosela e stando con agio e diletto. = etimo incerto:
passare il tempo godendosela e stando con agio e diletto, il che chiamasi * patullo
serpente nella gola, poscia a tuo bell'agio lo finirai d'uccidere, se lena
di chi se ne va a tutto suo agio, quasi godendo di se stesso.
]: 'pausone': chi opera con agio e con lentezza. = deriv.
. gozzi, i-27-28: tutto a vostro agio, pazientissimo compare. voi siete ora
pare addormentato, / e molto ad agio in sul letto si posa / sì
uno ch'amo e volglio / e noli'agio in mia balglia / sì com'avere
entratura in casa che se io ho agio a parlare con la donna, che egli
quel giorno / ucciso a suo grand'agio e poi il pelò. d'alberti [
difficile, oggidì, sentirsi a proprio agio nella pelle di un guerin meschino. piovene
diventerò pellegrino, / ch'io l'agio così perduta? cassiano volgar.,
mi fa, saveza -del mal ch'agio. cavalca, 21-62: l'ira arde
non fosse che, vegnendo a grande agio, penaro troppo a venire. compagni,
dove si poteva chiacchierare a proprio agio. = deriv. da penetrare
. giacomo da lentini, 41: agio nulla veduta / per lasciare / la
de jennaro, 1-3: eo non agio figli né fittigli / e tengo dui
. -chi tosto erra a bell'agio si pente: chi agisce in modo
, 10-126: chi tosto erra a bell'agio si pente. g. m.
ben vero che chi tosto erra a bell'agio si pente. -è meglio
e dalle baroccaggini delle accademie, trovare agio agli studi classici. svevo, 8-794:
21: i giureconsulti... ebbero agio qua e là d'inframmet- tervi leggi
diventerò pellegrino, / ch'io l'agio così perduta? anonimo, i-479:
che rimanga in una condizione privilegiata di agio e tranquillità e, talora, d'
: benissimo, del tutto a proprio agio. grazzini, 9-129: la vostra
volubilità). inghilfredi, 388: agio dottanza di poter cambiare, / poi
ea e poe perseguì lo so vi agio. boccaccio, viii-1-54: immaginando invano
la rustichezza del locale era compensata dall'agio di un desinare perfetto e che..
. guinizelli, 115-a: pertale nimistate agio col core / che sempre di
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-38: agio veduta l'acqua pertusare, / piovendo
affinché la trippa possa dilatarsi a suo agio. buzzati, 6-155: antonio osservò
diliberato e savio il movimento / quale fatt'agio. s. bernardo volgar.
(patacchina, petachina), sf. agio, comodo, lusso. aretino
pezzeto di carne. non la tenere in agio, ti dico. z. appezzamento
allegressa / de la dolze cointessa / c'agio co l'avenente, / ché par
/ tegno con tutta fina benvoglienza, / agio allegranza, gioia e beninanza, /
preso e sì forte feruto, / c'agio dottanza di poter campare, / poi
le matrone e i più vecchi con loro agio e comodità. vasari, i-125:
dentro el menò el pagano per darli agio, / e a piano entrò in una
più larga, ci lavori con più agio. = deriv. da piazzare.
[nella piazza], acciocché a miglior agio vi potessero piazzeggiare i negozianti ed
: il boccaccio si sofferma a bell'agio di cosa in cosa pur a sfoggiarle con
: sistemarsi comodamente, installarsi a proprio agio presso qualcuno. allegri, 210:
, se parte di loco, / agio visto ch'à vita picciol'ura. giamboni
): incitandogli il buio e l'agio e 'l caldo del letto, le cui
incontrata un giorno nella sua via ed ebbe agio a frugarne l'anima nelle più intime
e la sua pienissima quiete mi diedero agio ad un altro tentativo. leopardi,
, a corpo pieno, e con più agio / v'ascolterò. romoli, 359
travaglio e l'ire / che per lei agio e sento; / forse mi darà
del riso. spolverini, xxx-1-186: agio diede [dio] ai cultor con
orno c'a disagio / aspetta d'aver agio, / poco di bene piglia per
durare, se la pigli a bell'agio. idem, 294: piglia di mano
/ vieni, asinaccia, moviti, sant'agio, / ch'io son qui pronto
pisciar a letto / a suo bell'agio e dir ch'egli ha sudato.
cioè un pitale o predella da far suo agio, a una manigolda con chi e'
quel che gli piace dà all'artista l'agio di creare con questa vena di serenità
, / ma sanza lume / l'agio e l'ozio cerca. amabile di continenzia
264: il pranzo si avrà ben agio d'ordinario oralmente senza pericolo di macelli
sopra un giorno / a mio bell'agio due ore a panciolle, / i'darei
per questo ebb'io tanta occasione e agio di dimorarvi. -poderino. g
, nel quale saranno a lor bell'agio coricati que'tanti poetantelli e poetantuzzi che
un giorno forse potrò parlarne a mio agio, per dare ancora un tocco alla sua
s'appellano, e la tranquillità e l'agio e l'ozio da dio a lui
non sempre mi son sentito a mio agio, per esempio, a parigi.
contenteranno della poliza in banco con l'agio, mentre la prammatica comanda che siano
favoreggiatrice di poltronia), a mio agio contemplo nell'inverno del 1784. carena,
pericoli. -occasione di ozio; agio. dossi, iii-287: era un
stalla, per esser stato troppo in agio si scuoteno per rinvigorirsi e scacciare la
si passeggia l'amo / con cotant'agio, le marmoree vie? / forse
le chiamava, dove poterono a loro agio rapinare e pompeggiare. lucini, 42
d'oro, / perché potesse a grand'agio partirsi. busca, 289: se
professori], ponzando con tutto il loro agio, se possono cavar fuori una descrizione
, v. s. alcuna volta avesse agio di darmi qualche informazione de'suoi studi
porrà'ti in questa finestra quando volessi l'agio del corpo ». giov. cavalcanti
sentimentali, così si trovano sempre a grande agio quando sono invitate a vuotare le loro
albergo... è finalmente a suo agio. savinio, 22-296: arrivati a
, / una gram mara- vellia n'agio audita: / k'a la nativitade sua
e'cheo / a adir e's'agio, conto com'apare; / a fare
ch'eo, / a dir e's'agio, conto co'm'apare. fiore
, la posa. -ant. agio. iacopone, 3-34: da lo
già nastagio, / il diciam maestri agio: / e dalle gotte e dall'
andar a mano, / il chiamiam maestr'agio posapiano. 2. uomo pigro
molli piume e re posa a grand'agio. s. maffei, 7-86: già
, se non isconciamente, con molto agio. foscolo, iv-330: posammo frattanto quelle
posata e meglio medicato, fu con più agio condotto in inglostat. d. battoli
b. fioretti, 2-1-22: per dare agio a noi e a gli altri di
condizione di serenità e di calma; con agio e tranauillità. della casa,
: la fìsica può a tutto suo agio prendere osservazioni e misure sopra le positure
francesco i d'austria], avevano lasciato agio ai ragna- teli di tesservi in tutti
: perfetto om valoroso / dè fuggir agio e poso. idem, i-21-32: «
d'una gran ricchezza tanto più stanno a agio, ognuno con remoli, con ispaventamenti
-complesso di condizioni propizie; modo, agio; occasione favorevole. leopardi, iii-807
. a postissimo): a proprio agio. cantù, 3-77: soprattutto ero
preso e sì forte feruto / c'agio dottanza di poter campare. guinizelli,
giacomo da lentini, 40: ragione agio, / ed altro non faragio /
i-500: di cangiarle il cor poder non agio. latini, rettor., 36-11
buoni. inghilfredi, 388: agio dottanza di poter campare, / poi che
cor solea avere, / or no l'agio in podere: / gli occhi il
suo podire. frate ubertino, xvii-198-11: agio colori umani / e saver d'om
partic. senza danni e col maggior agio e vantaggio, col miglior risultato possibile
, tardi udito lo strepito, non ebbe agio di porsi indosso la sua gonnella,
balìa so stato, / merzé n'agio precato, / ché m'ài in tua
buccio di ranallo, 1-386: gran vollia agio... / de parlare ad
. rinaldo d'aquino, 98: agio credenza, / poi c'a lei piace
). laude cortonesi, 1-ii-185: agio perduto el palagio pre- sgiato [la
e alsatosi li panni per volere l'agio suo fare, uno rastelletto che alle
sul palazzo per posarsi / e prendere agio e alquanto rinfrescarsi. caro, 5-1191:
amante, / e tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza gioia par
, a lascia podere. -prendere agio: soddisfare i propri bisogni fisiologici.
fine alla cintura e postasi per prendere suo agio a sedere a. luogo comune,
gittare in uno coperto presepio, acciò ad agio ben potesse con misser lo vescovo far
preso e sì forte feruto / c'agio dottanza di poter campare / poi che le
pressa di quelle città nascenti avrebb'egli avuto agio a vivere immobile tutta la vita in
vantaggio de'trasporti e sì anche per agio di meglio conservarlo. -pressa
m'a- presso / qual eo nd'agio lo presso, / e non di tutto
[le modelle] al pittore tutto l'agio d'impadronirsi delle più sottili e sfuggenti
, 1-i-241: se mai bisognasse dar l'agio, non saprei come si potesse aggiustare
[il socialismo] trovarsi a suo agio più nel ritorno al comodo e collaudato linguaggio
, ve ne parleremo tutti a bell'agio e voi ci negherete questa grazia, se
longhi, 441: si gode allora con agio del prezzo dei minimi colori: chi
stefano protonotaro, 138: s'eo non agio aiuto / d'amor che m'have
, non senza dare a esse l'agio di mostrare qualche atteggiamento di fronda,
e principiano, con un po'più d'agio e di tranquillità d'animo, la
si potesse nel bel principio con maggior agio, si tirò in casa il cairo,
lo dannagio. / sì alto cangio nd'agio / anche che sia privato. iacopone
, trovare il tutto, poiché prestandonegli agio la materia privata lo può trovare.
dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio e mettersi in una classe riverita e
maraviglia, e 'l poeta epopeico per l'agio che si ha la dee procacciare molto
diportare [il chierichino] a suo bell'agio per i filari del giornale la sua
conventi, dicendo che queste cure vi tolgono agio e spazio di vacare ai minori negozi
di sedersi con lui a ragionare per agio. carrer, vhi-409: un oscuro di
mea richeze vennenno, / tucta l'agio lassata, / ad cristo me so data
dieci giorni, non solamente per dar agio a chi volesse trattenersi più lungamente negli
non dico gli studiosi, ma stancherebbe l'agio e la pacienza medesima, se vi
, ma si riserba di studiare con agio il progetto dell'otturamento del portico davanti
spero che con me potrà coltivarla a bell'agio; e tutte le proibizioni con lui
in francia si cercherebbono prolungazioni per dar agio a'parmigiani di mietere. botta, 4-1003
: avean... un gran agio i mercanti di fare rilevanti profitti, senza
un poco all'albergo, per darci agio / a trovar panni che siano a proposito
i-702: questo ritrovarsi dovunque a suo agio viene dal fatto che a questo veneziano
di prosperità, di benessere, di agio. alvaro, 11-232: la strada
al di fuori per nceveme a suo agio le impressioni. ma dopo averle lungamente godute
finché non mi sono stabilito non avrò agio né tempo né modo di far nulla;
potesse fermare, ché meglio stesse ad agio. statuto dello spedale di siena, 33
danari per accompagnarlo e servirlo d'ogni agio e d'ogni bisognevole provedimento fino a
/ fa gran provision che stia con agio, / e d'onorario assai si studia
fine alla cintura e postasi per prendere suo agio a sedere a luogo comune, là
che gli piace dà alr artista l'agio di creare con questa vena di serenità,
imprudenza ed irriverenza: e date lor agio di ruminarli bene tra sé e di
a dir m'apresso / qual eo 'nd'agio lo presso, f e non di
lxiv-03: per un punto de piacire / agio avuto lo malanno. boterò, 9-14
cervagio / che m'era sì grande agio, / e fé guastare i purghi con
in quisto? / non, ciri'agio ben visto, / apresso fatto, l'
animo valere, / vèr cui l'agio sì puro / ch'altro dio non adoro