= deriv. da agguagliare. agguaglianza [aguaglianza), sf. ant.
e due sono le cagioni, cioè agguaglianza e disuguaglianza: ed in quelle medesime
in quelle medesime cose nelle quali è agguaglianza puote essere disuguaglianza, però s'egli
non puote essere disuguaglianza non vi sarebbe agguaglianza. idem, 6-27: lo vigore
idem, 6-27: lo vigore della agguaglianza si sta fermo per lo osserva- mento
, 37-2-5: chiara e lodevole è agguaglianza in tutta la vita, e sempre
: ogni fortuna è beata per agguaglianza dell'animo che la porta. g.
tu non sii confuso... dell'agguaglianza della stadera e de'pesi. ammaestramenti
è più convenevole alla natura, che agguaglianza e sicurezza di volere. cassiano volgar
sue creature, o per considerazione della sua agguaglianza. crescenzi volgar., 12-3:
umidità, e la terra già pervenuta ad agguaglianza intra umidità e secchezza.
] '. non attendono ch'egli fanno agguaglianza de'fatti d'un giovane uomo a'
la muove, che confonde / ogni agguaglianza sua e sua chiarezza. fazio,
comp. da dis-con valore privativo e agguaglianza (v.). disagguagliare,
uno solo volere e d'una fratellesca agguaglianza. baretti, 1-187: non si
la natura di diritto e d'agguaglianza, e la ragione di merito o di
= comp. da in-con valore negativo e agguaglianza (v.). inagguerrito
che non erano in nullo modo di agguaglianza coi loro padri. c. bartoli
liquidezza [dell'olio] mostra l'agguaglianza delle parti. g. del papa,
, / lo median ch'è d'agguaglianza fore / e lo minor ch'à core
riempimento della vostra menomanza, perché sia agguaglianza, secondo ch'è scritto. seneca
pareggiata con pari bilancia, per certa agguaglianza delle parti fra loro, perciocché la