. soderini, ii-36: l'abrotano agguaglia di color cenereccio l'assenzio, nel
: qui pure alquanto il combatter s'agguaglia, / né come gli altri questo affronto
agguagliati. idem, 7-353: morte agguaglia il signore al servo, e 'l coronato
il piccolo come il grande, e agguaglia i sottani a'sovrani. ugurgieri, 9
le cose umane, et alcuna ne agguaglia insieme...: la prima di
..: la prima di quelle che agguaglia e la maggiore è la nascita e
/ uom ch'a l'alta fortuna agguaglia il merto. idem, 6-ii-74: bella
un sol confine, / che il mondo agguaglia. settembrini, 1-63: ci volle
1001: il dolore che le regge agguaglia / a le capanne. pascoli,
. pascoli, 600: falce che agguaglia erbe e narcissi. d'annunzio,
della sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l'uomo che soffre al bruto che
i-279: qual argento, qual oro agguaglia i fiori? sannazaro, 2-64:
2-64: tirrena mia, il cui colore agguaglia / le matutine rose e 'l puro
un destrier, che di candor agguaglia / pur or ne l'apennin caduta
non cura, o sospetto, o tema agguaglia / questa ch'oggi per lui l'
alto cipresso / signoreggia la valle, agguaglia il colle. baretti, ii-193: imprestavo
copre morbida lana, e al tatto agguaglia / molle bambagia. idem, 196:
più ferva. / ogni rapidità di venti agguaglia. idem, iv-2-1257: in
listra. paolo da certaldo, 358: agguaglia il dono che fai a lo stato
, 2-26: non senza ragione dionisio agguaglia iddio al sole. imperocché sì come il
, iii-375: come sulla rupe che s'agguaglia s'apre talvolta una corolla solare
cosa comune amata per la quale si agguaglia e conferma mercatanzia, cioè oro ed
sì leggiadro, / che ben s'agguaglia a la sampogna mia. machiavelli,
de la perdita grande, non si agguaglia. vellutello [par., 7-30]
: stolto, ch'ai ciel s'agguaglia e in oblio pone / come di dio
. -trice). disus. che agguaglia, che rende uguale; pareggiatore.
sì leggiadro, / che ben s'agguaglia a la sampogna mia. aretino, vi-7
. 0. rucellai, 2-4-10-177: socrate agguaglia i primi moti che sono in noi
valli e bassi e fossi e balzi agguaglia. tasso, aminta, 1688: mi
/ quel ch'aura mattutina -o sera agguaglia, / come si quaglia -in pioggia il
/ quel ch'aura mattutina -o sera agguaglia, / come si quaglia -in pioggia il
/ quel ch'aura mattutina -o sera agguaglia, / come si quaglia -in pioggia il
cadere, unisce, incrosta, e agguaglia incontanente la fabbrica. zanella, i-iio
nitida calzetta, che il colore / agguaglia de le perle, onde anfitrite / il
in nitida calzetta, che il colore / agguaglia de le perle, onde anfitritei /
vedrem se il chirurgo a lui s'agguaglia. foscolo, v-60: chiesi che n'
linea proposta che alli centotredici centonovantasettesimi si agguaglia. torricelli, 77: nel fine poi
, o 'l cerchio / che i giorni agguaglia, il che facile e lieve /
in voi contende, / anzi s'agguaglia in voi, né vince alcuna, /
seta? / qual argento, qual oro agguaglia 1 fiori? caro, 12-i-15:
nel cadere, unisce, incrosta e agguaglia incontanente la fabbrica. salvini, 22-105
lunare; e per ciò sprimere, lo agguaglia a una nugola spessa, soda,
e ne la intelligenza de le lettere agguaglia il padre, cosi con l'affabilità de'
doni il sangue, / non s'agguaglia al decoro / d'un dio; né
più e 'l meno con pari onori agguaglia, informenta i chiari costumi colla danaiesca
ella, / nullo stato gentil s'agguaglia a morte. foscolo, sep.,
tiepido e difettuoso amore, che non agguaglia la misura della gravezza del peccato.
matto. metastasio, ii-230: amore agguaglia / qualunque differenza. leopardi, iii-107
nes- sun'altra dopo il re s'agguaglia. tasso, n-iii-553: furono più
unitamente, / ch'ai lor desire agguaglia la speranza. -paradiso della dilettanza
/ cui nulla furia in fellonia s'agguaglia, / di propria man, come
iii-4-187: il dolore che le regge agguaglia / a le capanne. pascoli,
tasso, 13-i-1142: per te l'eloquente agguaglia il forte, / come nel greco
doti curiosissime dell'alchimia, niuna s'agguaglia a quella dell'esanimazióne dell'oro,
estolli, e al trono tuo ti agguaglia. -estollere il capo, la
alto il cipresso / signoreggia la valle, agguaglia il colle.
favole son frall'ombre, ove s'agguaglia / al servo il rege, ove depone
/ favole son frall'ombre, ove s'agguaglia / al servo il rege, ove
/ cui nulla furia in fellonia s'agguaglia, / di propria man, come
spegne fino a che la loro virtude non agguaglia alla fama e gloria delli loro maggiori
2-65: tirrena mia, il cui colore agguaglia / le matutine rose e 'l puro
i-155: la natura è varia; né agguaglia sempre nei viventi la maggiore o minore
, ix-317: nullo stato gentil s'agguaglia a morte. albergati, 43: essendo
canzon, che 'l nostro dire / non agguaglia il desire. rosa, 67:
maggiore articolo overo intra- nodo dell'indice agguaglia l'altezza della fronte. gli altri
il piccolo come il grande, e agguaglia i sottani a'sovrani. velluti, 167
tiepido e difettuoso amore, che non agguaglia la misura della gravezza del peccato.
/ de la perdita grande non si agguaglia. selva, 1-84: -tu non
prò? gelida morte / tutti n'agguaglia; e d'acheronte al guado /
nannini [petrarca], 38: agguaglia a questi i fradici, gli ubbriachi
2-339: l'imagine... agguaglia il simile al simile, come il
le dure immolla e taltre e malagevoli agguaglia. il pianto della vergine maria, 59
amiata; e palgide / selve affatica e agguaglia / il denso incarco. d'annunzio
. f. giambullari, 5-103: bene agguaglia l'influsso celeste al tirare della freccia
malleabile del piombo, a cui si agguaglia pel punto di fusione. =
leopardi, i-1063: l'esercizio del corpo agguaglia il meno robusto al più robusto inesercitato
più e 'l meno con pari onori agguaglia, informenta i chiari costumi colla da-
8-363: alto piacer, cui nullo agguaglia, innonda / l'esploratrice astronoma pupilla.
con frode si rallegra? alle volpi l'agguaglia. bibbia volgar., viii-566:
un'altra ', quando le si agguaglia: e sovente intendesi che sia dappiù.
il piccolo come il grande, e agguaglia i sottani a'sovrani. francesco da
ii-315: l'istrumentazione, se non agguaglia ancora l'ispirazione melodica, procede almeno
della sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l'uomo che soffre al bruto che soffre
sì come libra, le cui lance agguaglia / doppio peso conforme, / in
l'ombra / l'alta libra celeste agguaglia in lance. g. del papa,
perché il volto mio / ad irene s'agguaglia, / a te m'invia giocasta
). soderini, ii-214: s'agguaglia la terra con l'erpice rimboccato,
umana forza: maledizione a chi ti agguaglia co'bruti! d'annunzio, i-30
da sì tiepido e difettuoso amore che non agguaglia la misura della gravezza del peccato.
171: qual altro diletto a quel s'agguaglia, / che dà il veder sovra
/ per cui la donna sua cipada agguaglia. carducci, ii-7-324: si chiamava
. c., 13-3-13: la morte agguaglia il signore al servo e le verghe
, 1-ii-197: la virtù attrattiva si agguaglia alla massa o alla materia che i
a un sol confine / che il mondo agguaglia. gioberti, 12-i-239: il che
turba e'poveri mischiati. ogni cosa agguaglia la morte. dante, inf.
e taglia / e le partite disuguali agguaglia. leopardi, i-5: la perfezione
sue nevi tingere, / né un'aura agguaglia il piè spedito e mobile. saluzzo
cavallo: ma neuna generazion di muli s'agguaglia a quella che nasce d'asino e
: te, la cui nobiltà tutt'altre agguaglia, / gloria e merito d'opre
celebrano l'alta e magnifica vicissitudine che agguaglia l'acqui inferiori alle superiori, cangia
troppo ripiena. varchi, i-159: agguaglia la numerosità dellell'orazione e del verso
più e 'l meno con pari onori agguaglia, informenta i chiari costumi colla da-
tasso, n-iii-856: se la morte agguaglia tutte le nostre diseguaglianze,..
, / che parteggiando a cesare s'agguaglia, / non lasciando però l'ozio
consiglio, / se il tuo valor s'agguaglia a le parole, / a seguitar
persona ed alquanti in avere, e così agguaglia il poco col troppo. g.
e taglia / e le partite disuguali agguaglia. giuliani, i-452: m'ingegnai
pesatissimo scrittore e di grandissimo giudizio, agguaglia l'invidia al fumo. frachetta,
: qual altro diletto a quel s'agguaglia / che dà il veder sovra un medesmo
a costei, cui rara altra in arte agguaglia, / esce dagli occhi, e
. baldi, 170: qual piacere s'agguaglia a quel ch'io prendo solamente da
qual pietate / verso la propria stirpe agguaglia quella / del pesce che siluro il greco
fortemente con essi che egli solo si agguaglia di forze a tutti loro insieme.
il cipresso / signoreggia la valle, agguaglia il colle. -alta crocchia di
che lo punge e dolce che l'agguaglia. 2. figur. ironico
porco è animai noto. nella spagnola agguaglia di grandezza un mulo. nell'etiopia
fan crudel zuffa, e lor virtù s'agguaglia. / ma l'indian de l'
beltà la vostra [di venere] agguaglia, / ragion è ben che sua ragion
ogni gran forza, ogni gran corso agguaglia. gemelli careri, 2-i-155: giace questa
171: qual altro diletto a quel s'agguaglia / che dà il veder sovra un
brina / quel ch'aura mattutina -o sera agguaglia, / come si quaglia -in pioggia
i-75: il sol le notti ai giorni agguaglia / e riconduce i regolari venti.
/ che a lor già non s'agguaglia alcun estremo. c. e. gadda
rigoglio di tal arco segnatovi, che agguaglia appunto il diametro del cerchio rotolato, è
a la fin s'empie e s'agguaglia / e 'l campo si congiunge a la
scintilla, / alto piacer, cui nullo agguaglia, innonda / l'esploratrice astronoma pupilla
fasciculo di medicina volgare, 37: se agguaglia [lo stomaco] a la grandezza
rigoglio di tal arco segnatovi, che agguaglia appunto 'l diametro del cerchio rotolato e
rutta con tanto impeto e strepito che agguaglia le bombarde, con tanta oscurità che paragona
sol confine, / che il mondo agguaglia. 17. diventare progressivamente più
che lo punge e dolce che l'agguaglia e salso et amaro che lo stringono.
. baldi, 170: qual piacer s'agguaglia a quel ch'io [celeo]
sciolto / gel che il cristallo per durezza agguaglia, / allor che il sol più
, / del pennel di natura il pregio agguaglia. imperiali, 4-431: né men
/ che a lor già non s'agguaglia alcun estremo. -sostant. landa
/ gel che il cristallo per durezza agguaglia, / allor che il sol più accesisposto
un sol confine, / che il mondo agguaglia. -condotto inesorabilmente alla morte o
allo sfilatore per sfilarla. sfilata si agguaglia: e se è paglia lunga, si
archi slancio, / e al liquido s'agguaglia / pian che allargasi e mormora.
crudel zuffa, e lor virtù s'agguaglia. / ma l'indian de l'altro
quando amor v'assale / dolce vendetta agguaglia a fera offesa. / ahi, non
del cinquecento). non altro agguaglia in parte le disugguaglianze delle sorti e
corpo lunare, e per ciò sprimere lo agguaglia a una nugolaspessa, soda, pulita e
e quando amor v'assale / dolce vendetta agguaglia a fera offesa. / ahi,
; apre le sirti immense, / agguaglia il mare. 2. figur
involge il piccolo come il grande e agguaglia i sottani a'sovrani. giov.
due che lor mancano; e così agguaglia la lor disparità. -superare la
sue nevi tingere; / né un'aura agguaglia il piè spedito e mobile.
servo è a quel ch'il tutto agguaglia. 7. figur. tenue
di splendidissimo paragone! al sol così velato agguaglia la sua beatrice col velo. leopardi
, / alto piacer, cui nullo agguaglia, innonda / l'esploratrice astronoma pupilla.
e squisita voce del mondo, il poeta agguaglia il suo canto alla voce e musica
fasciculo di medicina volgare, 37: se agguaglia [lo stomaco] a la grandezza
qual pietate / verso la propria stirpe agguaglia quella / del pesce che siluro il
seicento taes, che ogn'uno di essi agguaglia il prezzo di quindici carlini napoletani.
che più dolce dica, / che t'agguaglia di tenera dolcezza, / o fior
nannini [petrarca], 38: agguaglia a questi i fradici, gli ubbriachi
. serpetro, 213: la spica agguaglia la pigna del piceo; intorno a
dissimo paragone! al sol così velato agguaglia la sua beatrice col velo. alvaro
. c., 13-3-13: la morte agguaglia il signore al servo, e le
o grande augusto, / ché nova gloria agguaglia onor vetusto. c. i.