; essendovi anco il verbo abbindolare per aggirare. tommaseo-rigutini, 1838: abbindolare, aggirare
aggirare. tommaseo-rigutini, 1838: abbindolare, aggirare con simulate parole, con sotterfugi,
intenzione. = deriv. da aggirare. aggirandola, sf. ant
di girandola (v.). aggirare, tr. percorrere all'ingiro; circondare
tra i grandi alberi, a varcare o aggirare monticelli sassosi e viluppi di radici.
? buommattei, 53: fanno tanto aggirare il cervello a chi troppo generalmente s'ingolfa
.. che hanno saputo con l'astuzia aggirare e'cervelli degli uomini. guicciardini,
uomini sono grossi e facilmente si lasciano aggirare con le parole. firenzuola, 516
(249): ella tanto lo seppe aggirare e contaminarlo, che da se stesso
cammino. = deriv. da aggirare. aggirato (part. pass
aggirato (part. pass, di aggirare), agg. condotto in giro
via. = deriv. da aggirare. aggiro, sm. disus.
essi. = deverb. da aggirare. aggiucchire, tr. e
4. milit. circondare, aggirare. 5. far fare giravolte;
, 347: queste canaglie si lasciano aggirare per uno scudo, com'altri vuole.
se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si
primo angustia e minuziosità. -avviluppare, aggirare, imbrogliare il cervello: confondere la
e che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini. firenzuola, 654
delle cose più ardue, senza lasciarsi aggirare dalle artificiose ragioni degl'interessati, ha
, 346: così dunque si lascia egli aggirare a un cinciglióne com'è colui?
e che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini. ariosto,
, di contornarli. 3. aggirare, percorrere all'ingiro. buzzati,
e che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini. ariosto, 4-52
imo ch'è tristo, cerca d'aggirare un più tristo di lui).
si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si dice
si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si dice
e di incerto esito, o per aggirare un divieto legale o sottrarsi a
luogo). -in partic.: aggirare (le posizioni nemiche, un luogo
fare un giro, una scappata; aggirare (un luogo, il nemico)
a qualcosa. -prendere in giro: aggirare. tassoni, 10-10: capraia a
uopo guidare i propri, e non lasciarsi aggirare o intimidire né da arroganza di
bel viso giunto. -ingannare, aggirare. s. caterina da siena,
puoti, 205: 'impapocchiare ', aggirare uno, dargli ad intendere alcuna cosa
uopo guidare i propri e non lasciarsi aggirare o intimidire né da arroganza di giudicanti,
ventinove, intratenendoci per mare con l'aggirare a poco a poco fin che pigliammo il
tanto più la mente di marc'antonio aggirare. peregrini, 3-403: l'adulazione
ancora lusingare lo sconsolato tuo cuore, aggirare il tormentato tuo spirito? goldoni,
mansuetamente portandosi, si lasciava volgere e aggirare e tragittare a piacere altrui, non pur
che lo aveva voluto si era potuto aggirare fra gli operai, i tecnici, i
persona stupida o ingenua che si lascia aggirare e truffare facilmente; minchione, gonzo
un giovane inesperto che si lascia facilmente aggirare da chi è più accorto e malizioso.
ha, cioè quello di 'ingannare, aggirare, ingarbugliare 'o 'ingarabullare,
fatto questo buono uomo? me fece aggirare come uno fanciullo, e al vescovo
e grossoni. -girare (o aggirare) il cervello (o la testa o
carducci, iii-25-370: grande facoltà di aggirare il volubile discorso nelle forme del ragionamento
ombrelli d'oro e d'argento veggonsi aggirare intorno, e un'infinita ricchezza, tutta
giacosa, 65: il pastore deve aggirare tutto il campo paschivo.
toscano, vii-39: vedesi ben presto aggirare su di essi [bozzoli stufati] un
e che hanno saputo con l'astuzia aggirare e'cervelli degli uomini. guicciardini,
della nostra mente. 6. aggirare, percorrere all'intomo (le posizioni
con valore intens., e da aggirare (v!). raggirata,
valore attenuato: stratagemma, espediente per aggirare un ostacolo. giovio, i-347:
longhi, 195: ecco il modo di aggirare l'altro impedimento di ordine teorico o
e debole, così facile a lasciarsi aggirare da chi voleva piuttosto fare che aspettare
poi, per quanto inconsapevolmente, cercarono aggirare il terribile problema, facendosi paladini dell'
abbrancando il mastello. -evitare o aggirare un luogo con una deviazione del cammino
ancora lusingare lo sconsolato tuo cuore, aggirare il tormentato tuo spirito? g.
vialone sghembo, semibuio, dei parioli, aggirare e sfuggire piazza ungheria. g.
battaglia campale, in partic. per aggirare il nemico o per contrastarlo con rapidi
ricercare 'neutralmente'vie sinaptiche capaci di aggirare la ripetizione e sfociare in situazioni (
(sopragirare), tr. ant. aggirare, circondare. bembo, 1-15 ^
pretesto) per conseguire un risultato, aggirare difficoltà, ecc. giraud,
lo stile ordinario degli eretici, per aggirare e ingannare il volgo. manzoni, v-3-387
interrogati non parevan vivi. -cercare di aggirare una difficoltà. f. ferrarotti [
ubbriacarsi alla todesca, si erano lasciati aggirare in quelle fellonie che pur troppo note
: ma non sendogli riuscito di farlo aggirare la seconda volta come la prima, arse
vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si
correnti. = nome d'azione da aggirare. aggiuntiva, sf. gramm
o artificiale, che si innesta per aggirare una stenosi o un'ostruzione trombotica.
, facendo una deviazione. -anche: aggirare, scavalcare ostacoli, difficoltà, ecc
in cuielenca undici forme di affittoin uso per aggirare la legge: dai contratti per pied
scaltro, malizioso, che tende ad aggirare le regole; furberia. mastronardi,
verb., non attestato, da aggirare. inallargàbile, agg. letter.