cfr. la forma ant. habbio (aggio) 'ho ', e il congiunt
accettarsi anche abbordaggio. la uscita in aggio è tanto conforme all'indole di nostra
iesu cristo, / di quanto io v'aggio offeso in vita mia, / ché
da serezano, v-99-7: donqua, s'aggio provato li afanni e li martire /
, o poca cosa meno, per lo aggio de'fiorini d'oro. targioni pozzetti
ogni giorno più alzando di pregio e d'aggio. cuoco, 1-57: l'agio
, dicesi che l'oro gode un aggio di 1 / 100 sull'argento. bocchelli
429: di cambio e corsi e aggio, non c'era la minima nozione.
esattore comunale o consorziale è retribuito mediante aggio, che in niun caso può superare
villani, 2-8: quando maometto fu nell'aggio di quarant'anni, fu per invidia
8-76: rendè l'anima a dio in aggio di più di ot- tant'anni.
d'agosto, / milledugenset- tantaquattro l'aggio. = dal fr. àge
1715), deriv. dall'ital. aggio (fr. agio, docum.
guittone, xxxiv-3: tanto sovente dett'aggio altra fiada / de dispiacenza e de
, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire, / che, per poco
voi, donna mia, aiuto non aggio? guittone, 3-59: e se io
. bonagiunta, ii-308: io aggio odito dire / ch'una grande
tendimento ave miso, che nente / aggio ardimento di contare e dire / corno
com'eo da voi, donna, aggio. guinizelli, iv-23 (5-60):
ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire... / tant'
/ che certo a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga
, i-319: ciascun dice: ben aggio / fatta la mia vendetta! -s'egli
in mia possanza / e tale nimistate aggio co 'l core / che sempre di
, /... / ch'i'aggio in odio la speme. boccaccio,
/ di dir lo mal ch'i'aggio. bonagiunta, xi-1-522: voi lavereste
'l giorno. idem, 96-3: i'aggio in odio la speme e i desiri
fronte. petrarca, 21-3: v'aggio proferto il cor; ma voi non
guittone, xxiv-63: quando più ira aggio / o più doglia sostegno, /
-figur. petrarca, 96-4: i'aggio in odio la speme e i desiri,
in livorno dal poltri a conto dell'aggio. -figur. redi,
scresce baldanza, / di voi non aggio conforto / e fals'è la tua leanza
, i-309: lasso! quanto dolor io aggio avuto, / quando fuggi dagli occhi
delle botteghe chiamate bancherottoli, che con aggio e vantaggio cambiano le monete.
d'oro o d'argento, pigliandone l'aggio d'onde si sostentano. manni,
d'oro o d'argento, pigliandone l'aggio. sarpi, i-2-48: sono stati
, 1-25-55: sempre a mia possa l'aggio favorito / nella gran corte de lo
oro o d'argento, pigliandone l'aggio, d'onde si sostentano.
guerrera,... / v'aggio proferto il cor; ma voi non piace
se non fosse l'annel che aggio in mano, / non son tue forze
. poi la dote si litigherà a bell'aggio. guicciardini, 230: ei valentino
, acciò ch'amato / per amore aggio), sacci ben chi ama, /
, / che di chiamarti mia non aggio ardire. m. frescobaldi, ix-30
messere, / dilli lo mal ch'i'aggio; / quelli che m'ha '
, ii-283: cara nenciozza mia, i'aggio inteso / un caprettin che bela molto
. foscolo, xv-55: il piccolo aggio de'scudi e luigi ridotti in soldi
né 'l cardinal, secondo ch'aggio udito. dante, inf., 7-47
. foscolo, xv-55: il piccolo aggio de'scudi e luigi ridotti in soldi
/ né 'l cardinal, secondo ch'aggio udito. compagni, 1-9: temendo
, v-363-1: de lo castore audito aggio contare / una miraculosa maravellia: /
ii-79: s'altri m'adomanda ched aggio eo, / eo non so dir se
crede, / poi che a lingua cherir aggio temenza, / e co lo cor
/ a voi la cosa ond'io aggio talento, / ché so che non è
. francesco da barberino, i-220: aggio alquanti veduti / che per lor senno
a caso. boiardo, 2-5-46: aggio perduta tutta la diffesa / che aver
partenza / eo so ch'eo n'aggio doloroso core, / ma vaomine allegrando,
questo adivien che 'l foco, ch'aggio / nel petto acceso, si spenga o
. guittone, xxiv-45: aggio visto mant'ore / magn'omo e
i-2-9: barone audace, / ben aggio inteso quanto hai ragionato, / e
cambio, ed anche al prezzo ed aggio del cambio. = v.
antica grecia). -anche: l'aggio riscosso nel cambio (nella roma antica
iesu cristo, / di quanto io v'aggio offeso che io forse abbia amato
giacomo da lentini, ii-96: io m'aggio posto in core a dio servire,
, / lo santo loco, ch'aggio audito dire / u'si mantien sollazzo,
.. sarà sempre pronta a domandarti un aggio, una scalfittura, una compartecipazione agli
s'eo travagliai cotanto, / or aggio riposanza; / ben aia disianza, /
gioia che di voi, donna, aggio avuta, / no la mi credo aver
iacopone, 90-27: per comparar amor tutto aggio dato / lo mondo e mene,
guittone, i-187-294: ciò che ditt'aggio... vi conchiudo in uno
non scresce baldanza, / di voi non aggio conforto / e fals'è la tua
rugieri d'amici, xxxv-1-890: tant'aggio ardire e cono scenza /
voi fare. iacopone, 41-43: eo aggio tanto ofliso, forsa non m'arvorrìa
iacopone, 90-158: tutte le cose qual aggio create, / sì so fatte con
xxxv1- 103: di tanto mondo quant'aggio cercato / nullo consiglio non posso trovare
: dolente me, son morto ed aggio vita, / non posso prendere mai consumamento
trattato d'amore, 32-10: ed aggio il bon sentor quasi perduto, /
proveggia per amore / corno seguito i'aggio a ciascun core / lo su'voler,
presa eo, / ch'io non aggio potenza, omè, di dire! iacopone
: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire, / ch'io non
e voi vedete il merito ch'i'n'aggio ». / così dicendo fo mutar
, attende; / eo simile l'aggio / nel vostro segnoraggio, / se non
chiaro davanzali, xxxv-1-405: dunqua, s'aggio planete a grande altura, / e
rinaldo d'aquino, ii-142: aggio credenza, / poi ch'a lei
/ ma, qual ch'i'sia, aggio buono volere / di servire con buona
secondo lor valere, / ché l'aggio ben per ver vertudiose. dante, purg
mai non fu veduto, / ch'aggio vergogna di dir ciò che sento / e
, 90-155: tutte le cose qual aggio create, / sì so fatte con numero
altro fiorino, e comprargli con un aggio considerabile. botta, 6-i-509: queste cose
/ ma inver di voi in croce aggio le vele. viani, 19-325: gli
giacomo da lentini, ii-76: per quant'aggio di gioia / tant'aio di mala
, xv-143: ma de sua rimembranza aggio dolere; / ch'a dannaggio ed a
/ e, se mi vai, pensat'aggio già coi. lapo gianni, ii-484
giacomo da lettfini, ii-96: io m'aggio posto in core a dio servire,
mia speme e tutto il mio valore / aggio perduta. compagni, 2-38: se
cura / giaunque la ferita / ch'aggio al core / del tuo amore.
, che più di me cara non aggio / cosa di quante mai non fe'
me fa muovere a risa / quando l'aggio a ricordare. 13.
da serezano, v-99-8: donqua, s'aggio provato li afanni e li martire /
, la frode al frodolente, / com'aggio a provar ciò le voglie intente.
del fi'aldobrandino, xxxv-n-439: io n'aggio um po'c'ha nom monte malanno
core meo tutto e 'l sembiante / aggio locato in ciò dir sempre e fare.
degno prenditore / del gran riccore ch'aggio al meo disire? iacopone, 91-97:
, / e mi desporta -al mal ch'aggio portato, / che de porto
, / che de porto -saisina aggio, ed aporta / ch'entr'a la
delfanimo). bonagiunta, ii-301: aggio lo core -così temente / per voi
. chiaro davanzali, ii-352: i'aggio cominciato e vo far guerra, / chi
fosse digiuna; per sì cara io l'aggio, / e tale or mi saria
meo, la fera dubitanza / che aggio... / che l'amorosa nostra
mai snamorare. guittone, xxiv-46: aggio visto mant'ore / magn'omo
piccolo tentamento. beicari, 5-112: aggio visto il cieco mondo / e 'l
. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma
. giacomino pugliese, ii-126: tant'aggio / dimorato -e dottato, / stato
di non fame dimostranza; / ch'io aggio odito dire / ch'una grande allegranza
colonne, 4-65: lo spirito chi aggio, und'eo mi sporto, / credo
. / dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire. fra giordano,
. guittone, i-3-337: provato v'aggio per prove veracie tante e diritte.
/ com'eo da voi, donna, aggio. idem, xxv-63: l'om
comp. da dis-con valore di opposizione e aggio (v.); voce registrata
accorta. / già più di mille aggio discavalcati. -in senso osceno.
guittone, xxxiv-2: tanto sovente dett'aggio altra fiada / de dispiacenza e de
, che bene / sentor di me non aggio. dante, conv., ili
, a cui è dovenuto / ch'aggio perduto, per ma'ritenere, / quel
dogliensa. monte, ii-383: non aggio conforto / dalla mia dolce intendanza,
guittone, xv-141: de sua rimembranza aggio dolere; / ch'a dannaggio ed
, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire. i... i
/ che certo a gran pena / aggio tanto de lena, / che for de
da maiano, 30: lo pensamento c'aggio / de la più avvenente / mi
mi fa, sol di pensare / ch'aggio tanta abbondanza / che solamente eo ne
meo, la fera dubitanza / ch'aggio, che la noia e lo spavento,
rustico, vi-1-169 (33-2): i'aggio inteso che sanza lo core / non
durar non posso più disiderando; / non aggio di voi quello c'aver soglio;
/ filippo, e cura di mirar non aggio / cocchi, e cavalli, e
privata, contro un corrispettivo, detto aggio di riscossione. fil. ugolini
, già fu, voglia; or l'aggio, e spero / che mi potrà
intrinseco, cioè con poco o niun aggio della zecca, volano facilmente fuori del paese
dicesse; conciossiaché essendo questa parola * aggio 'in significato di età, come si
ii-324: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire, / ch'io
iii-66: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire. bartolomeo da s
, vii-8: a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga
tutto fatto a tua maniera; / aggio cavelli e barba a tua faz- zone
/ se tu ti doli, i'aggio pene tante, / ch'ardo tutta ed
/ a gir, se vostra lumera non aggio. boccaccio, iii-1-54: per lo
co'begli occhi vostri pace / v'aggio proferto il cor. bembo, 1-275:
del fi'aldobrandino, xxxv-n-440: io n'aggio um po'c'ha nom monte malanno
amore meo, la fera dubitanza / che aggio,... / che l'
figura. guittone, xii-22: tant'aggio en amar la voglia penta, /
per amor già mai soffersi, / et aggio a soffrir anco, / fin che
, lxiii-13: pensando ch'ogni cosa aggio da dio, / non so di che
mertata, / s'eo non fior guardat'aggio / desnore. g. cavalcanti,
. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma
cristo, / di quanto io v'aggio offeso in vita mia, / ché
il viaggio, / ch'assai spazio non aggio / pur a pensar com'io corro
egli è più freddo, che detto non aggio. / non vedi come 'l naso
davanzati, 24-3: de la fenicie impreso aggio natura, / che s'arde se
. guittone, i-3-525: da vendere aggio. e che, messere? el
: / dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire. cavalca, iii-124
, 1-38-3: più vi tegno ed aggio a voglia mia, / più par ch'
ricco da varlungo, lxxxi-181: ora aggio audito in dir vostra ragione, /
già fu, voglia; or l'aggio e spero / che mi potrà succeder di
, / sì come tu; ma aggio abbandonate / queste tre cose. tedaldi,
amabile. monte, ii-383: non aggio conforto / dalla mia dolce intendenza,
facessi, in sì grand'odio gli aggio. boiardo, 2-15-14: tutti gli stimava
, / non ène in grato a cui aggio servuto. -fare a grato:
/ tutta la pena ben mi pare chi aggio. giraldi cinzio, 1-9 (1848
, 17-235: tutta la pena ch'io aggio portata, / donna, da vo'
xlii-33: io, messer, che parva aggio potenza / e vile onne valenza,
/ e vile onne valenza, / quant'aggio e quale in voi ver bono amore
mertata, / s'eo non fior guardat'aggio / desnore. 4. consultare
giorno più alzando di pregio e d'aggio, e perciò diedero incentivo a molti
. chiaro davanzali, 5-3: i'aggio cominciato e co'far guerra: /
co'begli occhi vostri pace / v'aggio proferto il cor. epicuro, 44:
ippalca mia, non aggio. aretino, 20-107: accioché io non
giono. guittone, xii-22: tant'aggio en amar la voglia penta / e
[tommaseo]: inalidata e vizza aggio la carne. = part. pass
cavalca, 19-422: inaridata e vizza aggio la carne, come l'otre diventa
(41-10): vegianza, se fallato aggio, ne prenda, / ché la
chiaro davanzali, 66-3: madonna, i'aggio audito so- vent'ore / che nulla
'nchino. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, / la qual fa
questo adivien che 'l foco, ch'aggio / nel petto acceso, si spenga
dante da malano, 120-2: tre pensier aggio, onde mi vien pensare, /
guittone, xlix-5: altra fiata aggio già, donne, parlato / a
piacere; / ed anco in disamore aggio tacere, / ove dir possa cosa in
anni, o più, sì come io aggio indicio. machiavelli, 6-2-319: tanto
ciascun cuor gentil,... / aggio composte queste parolette. bandello, ii-1086
se 'nfratanto mi grava d'affanno, / aggio tuttavia fede / ca per sua gran
francesco da barberino, 125: io aggio pensiero / che voi non siate ad
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-437: io aggio moglie inguadiata, / della qual brevemente
xxxvii-4: donna, la disianza / ch'aggio di voi veggendo, / vami lo
mia canzone, e di lor ch'audit'aggio / che 'l sommo ed inorato segnoraggio
donzella somma ed insegnata, / poi c'aggio inteso di voi tant'orranza, /
, xvi-76: io già per me non aggio altro disio /... /
somma intelligenza, /... / aggio composte queste parolette / in rima.
conchiuse. abbracciavacca, lxiii-3: sovente aggio pensato di tacere, / mettendo in
intenza / di nostro inamorare, / aggio di tutte gioie compimento. neri de'
x-40: la valente, in cui messo aggio intenza, / s'eo non veio
questo adivien che 'l foco, ch'aggio / nel petto acceso, si spenga
. chiaro davanzali, xviii-40: disiat'aggio invano: / non ne fui conoscente
ma 'nver 'di voi in croce aggio le vele. dante, xxxii-9:
amor già mai soffersi, / et aggio a soffrir anco, / fin che mi
ratto verso di lei, che desir aggio / di saver tutto, e le
guerra de'sospiri, / ch'i'aggio in odio la speme e i desiri /
lacci e di stecchi un duro corso / aggio a fornire, ove leggera e sciolta
làggio, sm. dial. ant. aggio, interesse, percentuale.
ciò. = deriv. da aggio (v.), con concrezione dell'
/ quando non t'ho, niente aggio riposo. -morire languendo: morire
160-157: savi lanifici e beccari: io aggio molto pensato su questa vostra questione,
, xvi-68: donna, sovente dicere aggio audito / assai si lauda lo buon
53: ottalio v'è ch'i'aggio audito dire / che rallegr'e rischiara
ogne lato, / com'eo fatt'aggio te 'n esto misteri. paolo da certaldo
« songo », e gli « aggio a dicere », e i « pozz'
: per merto del servir che fatto v'aggio, / mercé vo chero che lealemente
colla disuetudine o con l'introduzione dell'aggio sopra il prezzo legale. g. r
e di stecchi un duro corso / aggio a fornire, ove leggera e sciolta /
/ che certo a gran pena / aggio tanto de lena, / che for tragga
levata m'è l'alegranza, / ch'aggio l'amor mio lasciato. compagni,
, xxxv-11-439: la dote n'aggio grande e smisurata: / pur fi fideli
chiaro davanzati, x-36: di tornar non aggio libertate. dante, liii-84: là
per lignaggio, / sì come detto v'aggio. g. villani, 1-18:
questi fo più stima e più tema aggio, / che d'ogni altro lor duca
naiuccio cinquino, xxxv-1-324: e conoscensa aggio che 'n me fiore / no è
orgoglioso. dante, lv-3: visto aggio scritto e odito cantare / d'amor
colui che non è amato amando, / aggio amato ben luntanamente / in loco tal
17-2: tutta la pena ch'io aggio portata, / donna, da voi
chiede fideltate pura, / se v'aggio offeso, che mi perdoniate. dante
cor -per voi porto gaudente, / quando aggio a mente, -nobile pantera,
): a più cautela la polizza n'aggio, / scritta di la sua mano
ma da'a ogni guardata un tantin d'aggio / e osserva ognun se sia farina
. 'aldobrandino, xxxv-11-440: io n'aggio um po'c'ha nom monte malanno
mente / a ciò ch'i'già udito aggio contare. 6. con
d'occidente. guittone, xxiv-44: aggio visto mant'ore / magn'omo e
mia canzonetta adesso, / ch'io non aggio altro messo / lo qual vi dica
, 4-5: la dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core, / che
son quasi al perire, / sì aggio al core greve mallenanza. 2.
/ in fin in mia malora un n'aggio auto, / cagion che per dolor
è più freddo, che detto non aggio; / non vedi come 'l naso
si mantiene; / ogn'altro pensamento aggio in oblio. vasari, i-929: faceva
morte è più grave, / ch'aggio ognora morte e mantengo vita, /
spesso. guittone, xxiv-43: aggio visto mant'ore / magn'omo e
dante, xxxv-ii-776: similmente in me aggio partita / la dimoranza ch'i'faccio
e a molti offes'ò tanto, molt'aggio a sodisfare, ma ch'io non
sensibili. guittone, xlix-160: ditt'aggio manto e non troppo, se bono
delle colonne, 81: lo spirito chi aggio, und'eo mi sporto, /
caduta di valentissimi uomini e di par aggio. 5. ant. briglia.
ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire, / che, per
pallamidesse, xxxv-1-468: la pena ch'aggio cresce e non menova, / come
. guittone, 133-7: perduto aggio lo core con la mente. tasso
/ se non che de me stesso aggio mercide, / che temo di morir.
e d'amor mercede, / or aggio ciò che tant'ho disiato. tavola ritonda
mertata, / s'eo non fior guardat'aggio / desnore, in dannaggio, /
qualcuno per un prestito ricevuto con un aggio o un interesse. sercambi, 1-ii-702
: per merto del servir che fatto v'aggio, / mercé vo chero che lealemente
canzonetta adesso, / ch'io non aggio altro messo. dante, conv.,
ad ogni cosa do sentenza / et aggio senno e provedenza / in ciascun mestiere:
ogne lato, / com'eo fatt'aggio te 'n esto misteri. nardi, 14
, ma gran cosa è che non aggio / letto che ne morisse alcun satollo.
: il mio tormento e pianto / ch'aggio portato, meterò 'n obrio. cino
mezzanìa2, sf. region. aggio, senseria. serao, i-232
gioi'tutto, / se d'amoroso bene aggio un sol mico, / come sor
6. disus. interesse percentuale, aggio. rinaldo degli albizzi [in
altri fiorini vecchi, e farsene dar l'aggio o miglioramento d'accordo.
migliaia di lire, pel guadagno immenso dell'aggio, per scaltrezza degli aggiotatori, in
in mia possanza / e tale nimistate aggio col core / che sempre di battaglia
privilegiate. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, / la qual
, xxxv-11-316: de lo castore audito aggio contare / una miraculosa mara- veglia:
tutto, / se d'amoroso bene aggio un sol mico, / come sorvince ambra
entestate. francesco da barberino, i-220: aggio alquanti veduti / che per lor senno
: non mispero in tutto, / ch'aggio bona credenza / di così dolze frutto
: e. sse in ciò mespreso aggio nel dire, / in verità, secondo
voglio a femina astenere, ché moglieri aggio, overo avere voglio. vita di
dar gravoso afanno, / altrui non aggio, cui mi richiamare, / se non
negativa. guittone, 133-n: perduto aggio le cose con la mente / e
4-5: la dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core, / che non
amor già mai soffersi, / et aggio a soffrir anco, / fin che mi
. dante, lvi-4: tre pensier'aggio, onde mi vien pensare,
la mi'amata / lo mal che patit'aggio / per sua cera morosa. de
mi sostene, / sì ch'eo non aggio membro se non morto. boccaccio,
dun proveggia per amore / corno seguito i'aggio a ciascun core / lo su'voler
ricchezza. filarete, 18: è grand'aggio avere buono mae
se non l'hai / io n'aggio una per te fra i miei munuscoli.
davanzati, 66-8: io, che v'aggio amato a fedel core / ed amo
, / per l'argumenti ch'io aggio raccolti / de la vostra ragion serena
a lo principio stato / ch'io v'aggio inamorato, / ubriando la fera niquitate
l'immenso obbligo ch'io / v'aggio... /... /
. chiaro davanzati, i-20: s'aggio planete a grande altura / e ciascun'ha
. chiaro davanzati, xxxvi-33: audit'aggio nomare / che 'n gentil core amore
chiaro davanzati, xxxix-3: madonna, lungiamente aggio portato / amore in core, e
, io 1-6: solo d'una cosa aggio pavento: / non sia vertate ciò
, 4-4: la dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core / che non
o più che stanza v'aggio, / che tutti i giorni e tutte
e come avviene ciò che ditto v'aggio. cesarotti, 1-xxxii-132: e tu,
fiorito aprii, che in seno io aggio, / e del più lieto maggio /
davanzati, 66-4: madonna, i'aggio audito sovent'ore / che nulla cosa dipartir
obbrianza. abbracciavacca, xxix-4: sovente aggio pensato di tacere / mettendo inn obriansa
mio tormento e pianto, / ch'aggio portato, meterò 'n obrio. angiolieri
. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, / la qual
tosto / dite a toante quel ch'aggio veduto. verucci, 2-44: orsù,
, lvi-23: di ciò più doppiamente aggio doglienza, / che senza pene mi fu
: quantunque l'alma mia meco non aggio, / maga mia, voi con
volete, / poi ched i'voi non aggio, / esendo in vostro omaggio;
, xvii-16: lo dolze sperare aggio del pome, / lo qual
guerra de'sospiri, / ch'i'aggio in odio la speme e i desiri /
delle colonne, 81: lo spirito chi aggio, und'eo mi sporto, /
atmosferiche. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, / la qual
ed insegnata, /... aggio inteso di voi tant'orranza / che non
amor covrire, / ché sempre l'aggio a mente d'oservare. cavalca, 20-
, 53: ottalio v'e ch'i'aggio audito dire / che rallegr'e rischiara
amore tanto mi distene, / ch'aggio in ver quella, in cui tegno speranza
poco saver mio, ché volontà pur aggio di sodisfare ad onne piacer bono. bandello
-per voi porto gaudente, / quando aggio a mente, -nobile pantera, /
, in voi tanta valenza, / c'aggio credenza -che null'amendare, / ciò
se ne diversifica per effetto dell'eventuale aggio dell'oro nell'una e nell'altra
: signor massimo, voi a bei- aggio intenderete i più grandi avenimenti che mai
tremore / tutore; / valore / non aggio, ché sento lo cor partire.
non ho se non quella ch'espressa vi aggio: / però non so parlar d'
da maiano, 1-45-19: lo pensamento ch'aggio / de la più avvenente / mi
aldobrandino, xxxv-n-439: la dote n'aggio grande e smisurata: / pur li fideli
so- frenza vincer lo tormento / ch'aggio patuto e pato per sofrire. bontempi
nel tuo podere, / ch'io aggio quanto ch'i'savria cherere ».
dante, lvi-3: tre pen- sier'aggio, onde mi vien pensare, / e
in voi tanta valenza, / c'aggio credenza -che null'amendare, / ciò
voi a tutta mia possanza / ed aggio amato, e so che lo pensate,
. dante, lvi-i: tre pensier'aggio, onde mi vien pensare, / e
e magnio gaudio, siccome provato v'aggio per prove veracie tante e diritte.
/ e non mi dona quel ch'aggio servuto? ». dante, inf.
, / perciò ched io no l'aggio. dante, conv., iv-xvii-12:
. monte, 1-93-6: s'aggio fallato, sol me ne ripilglio: /
davanzati, 66-3: madonna, i'aggio audito sovent'ore / che nulla cosa
neri, 1-iv-230: stimerei che l'aggio spontaneo sopra il prezzo legale in alcune monete
, / parla di sconti e d'aggio / e di cartelle a peso.
colonne volgar. [tommaseo]: aggio ordinato con voi di sapere la certanza di
per me li volle; / l'aggio, ch'e'mi ritolle / li sguardi
del bagno, 11-38: tutto temensa n'aggio, sì conforto / isperando tuttore,
zoia. chiaro davanzati, i-18: s'aggio pianete e grande altura / e ciascun'
1980), 42]: ditt'aggio manto, e non troppo, se bono
/ vi posso dir ched io l'aggio in balia, / se 'l don non
, xjocii-5: mararigliomi forte / ch'aggio trovato assai / ch'a l'amor
/ per una scala di marmoro ad aggio / con lui se ritomamo entro al
che 'l bisogno mio da lor non aggio, / è forza ch'io mel pigli
. monte, i-vti-57: s'eo lamento aggio fatto plùi, / dico che sol
-corrispettivo, guadagno maggiore. -anche: aggio, interesse. f. badoer,
): a più cautela la polizza n'aggio, / scritta di la sua mano
vita, a qual m'adergo, / aggio gradito, for ch'una, a
savere. chiaro davanzati, xxxvi-35: audit'aggio nomare / che 'n gentil core amore
. chiaro davanzati, xxii-70: aggio udito ch'avria / a trovar presto
mi fermo, e seguir voi forza non aggio; / fo come chi, posando
. francesco da barberino, i-219: aggio alquanti veduti [vizi] / che
vita, a qual m'adergo, / aggio gradito, for ch'una, a
mia possanza, / e tale nimistate aggio col core / che sempre di battaglia me
portare, / perder la cosa ch'aggio posseduta, / che s'io. n
me stringe amando / sì coralmente ch'io aggio credensa / sì sua potensa -non mai
, 1-xi-4: la doloroza noia / ch'aggio dentro al meo core, / che
/ che 'n voi ò miso quant'aggio im podere. c. ghiberti, 268
nel tuo podere, / ch'io aggio quanto ch'i'savria cherere ».
. / ma da che io te n'aggio asicurato, / a biancifior bene ti
s'io di quello che per me aggio prezento voi. novellino, 79 (134
. chiaro davanzati, xxii-70: aggio udito ch'avria / a trovar presto
, si avanzano 18 per cento per aggio di detta moneta, privilegiandosi la moneta del
di silenzio, facendoli balbettare: 'aggio caputo! '. -figur.
co'begli occhi vostri pace / v'aggio proferto il cor; ma voi non piace
, / ma di paese ch'aggio, prolungato: / la mente e 'l
/ di dir lo mal ch'eo aggio / a lo suo segnoraggio, / e
una cosa, / ché lungiamente l'aggio udito dire, / che buono amor
schedun proveggia per amore / corno seguito i'aggio a ciascun core / lo su'voler
sepolcro, i12- 7: sua legenda aggio veduta, / come fo so'partimento,
fo so'partimento, / letta l'aggio e preveduta / e com gram delettamento.
non mi spero in tutto, / ch'aggio buona credenza / di così dolze frutto
sottoposto al processo ai pudel- • aggio. pudellatóre { puddellatóre), sm
de quello che facto a fede amorosa aggio, en voi sia el puniménto e
/ ch'i'son punito ed aggio colpa nulla. d. bartoti, 9-31-1-13
fortuna. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, /..
senso concreto (prevalente nel lin- aggio comune): il prezzo concreto del mercato
involti, / per targumenti ch'io aggio raccolti / de la vostra ragion serena a
/ -oimè lasso, che male pensato aggio, / ché veggio ben che pur
iii-68: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire, / ch'
53: ottalio v'è ch'i'aggio audito dire / che rallegr'e rischiara la
aldobrandino, xxxv-ii-439: la dote n'aggio grande e smisurata: / pur li fideli
: voria che m'avenisse / com'aggio audito dire / de l'orso simigliante a
del fi'aldobrandino, xxxv-ii-440: io n'aggio un po'c'ha nom monte malanno
iacopone, 41-45: « eo aggio tanto offiso, forsa non m'ar-
. guittone, i-3-523: da vendere aggio. e che, messere? el regnio
che sanano i feriti a suo bell'aggio; / poi renovamo le remigie penne
. pallamidesse, 1-59-3: la pena c'aggio cresce, e non ménova; /
53: ottalio v'è, ch'i'aggio audito dire / che ralle-'e rischiara
che sanano i feriti a suo bell'aggio: / poi renovamo le remigie penne
34-7: ciò ch'i'aquistai / aggio perduto, ohimè lasso dolente, / né
/ mi fermo e seguir voi forza non aggio, / fo come chi, posando
1-3-76: io sono orlando, e non aggio paura / se 'l mondo fosse tutto
amor già mai soffersi, / et aggio a soffrir anco, / fin che mi
, / sanza penar ch'io non aggio provato. libro di sentenze, 1-10:
: io, che 'n voi lo tempo aggio perduto, / so. mi riconosciuto
rilevàggio, sm. mina di rilev aggio: ciascuna delle mine collocate nella parte
amore, / perciò ched io no l'aggio, / e zo riman perch'io
che 'l bisogno mio da lor non aggio, / è forza ch'io mel pigli
suo gran temporale / rinuova, secondo aggio audito dire, / e giovane diviene.
ne ripente. guittone, xii-27: tant'aggio en amar la voglia penta, /
-incolpare. monte, 1-93-5: s'aggio fallato, sol me ne ripilglio: /
, 53: ottalio v'è ch'i'aggio audito dire / che
canzonetta adesso, / ch'io non aggio altro messo / lo qual vi dica
fermo, e seguir voi forza non aggio, / fo come chi, posando in
per me li volle; / l'aggio ch'e'mi ritolle / li sguardi piagenteri
ritorna. gonagiunta, xxxv-i-272: questo aggio veduto: per istando / l'acerbo
ritornano a le zelle / ch'i v'aggio nominate, / e loco son pesate
ritorno, / ché di nulla altra cosa aggio valenza, / se non veder lo
, / sanza penar ch'io non aggio provato; / ma, quanto voglio,
. / vi posso dir ched io l'aggio in balia, / se 'l don
, / quanto dianzi, dormendo, aggio veduto. gli ingannati, xxv-1-314: se
». guittone, i-2-11: più fiate aggio perduto credendo acquistare in voi,
1-40-1: de lo vin creco, levat'aggio -saggio; / ma lo parlar,
; / ma lo parlar, non aggio -ancora conto. meo de'tolomei, 52
cominciai a dir: « nessun mal aggio! » / né bevvi da sua man
/ e mi desporta 'l mal ch'aggio portato / che de porto saisina aggio
aggio portato / che de porto saisina aggio ed aporta / ch'entra la porta ov'
città e passato i borghi a bel aggio cominciassimo a entrare nella strada salicata di
, / dilli lo mal ch'i aggio. chiaro davanzati, lvi-56: mia canzonetta
peleus sua lanza. petrarca, 29-17: aggio a soffrir anco, / fin che
, i2oa- 2: tre pensieri aggio, onde mi vien pensare, / ed
. bestiario moralizzato, 1-163: audito aggio ke 'l tiro è guardiano / de
2-1-94: uso a soffrir, non aggio / più senso ai mali; e sazia
i-39: ma 'nvèr di voi in croce aggio le vele; / se fé figura
/ e sicur sono, tal l'aggio lo botto, / non fia per me
molto e disse: « donqua niente aggio io pensato! ché io credea abitare en
1-102-3: diraggio - (c'a dir aggio - questa volta!) / c'
chiamone. 3. sm. aggio. do, fra la gluma chiudente
a femina astenere, ché mo- glieri aggio, overo avere voglio ». dante,
si sdonna, /... / aggio composte queste parolette / in rima.
sua doglienza. orlandi, 25: aggio udito dir dell'uom salvaggio / che ride
adivien che 'l foco, ch'aggio / nel petto acceso, si spenga o
14: tanta nel cor gioia e vigor aggio, / tanta ne mostro nel sembiante
non mi conface, / tal che n'aggio dottanza / pur di farle sembianza.
chiaro davanzati, xlvi-32: s'io aggio audito e odo di va', tien
lucchese, nieri, il tommaseo-bel-za / et aggio senno e provedenza / in ciascun mestiere.
vostri riflessi su l'uso della bile aggio perduto el core e senno tutto, /
moralizzato, 1-123: de le serene odito aggio contare / ke cantano oltra messura dolcemente
affetto. amico di dante, xxxv-ii-750: aggio il bon sentor quasi perduto, /
giacomo da lentini, xxxv-i-75: per quant'aggio di gioia, / tant'aggio mala
quant'aggio di gioia, / tant'aggio mala noia: / la mia vita è
. chiaro davanzati, 5-5: i'aggio cominciato e vò far guerra: / chi
alegraggio. dante, lv-2: visto aggio scritto e odito cantare / d'amor,
te prego, per quanto servizio a te aggio fatto, che tu me die quillo
, e sfelice mene, ca non aggio mai niente. buonarroti il giovane,
/ di dir lo mal ch'eo aggio / a lo suo [di amore]
. bestiario moralizzato, 1-135: audito aggio ke l'api vivono a signoria /
me bastavi, / tenerte grande non aggio possanza. 9. troppo esoso
1-40-4: de lo vin creco, levat'aggio -saggio; / ma lo parlar,
; / ma lo parlar, non aggio -ancora conto. / però risposta, amico
e a molti offes'no tanto, molt'aggio a sodisfare. testi fiorentini, 50
proveggia per amore / corno seguito i'aggio a ciascun core / io su'voler
, xxxi-8: come di peccati altri aggio parlato, / dispregiando e lungiando essi d'
, / ché di nulla altra cosa aggio valenza, / se non veder lo vostro
moralizzato, 1-123: de le serene odito aggio contare / ke cantano oltra messura dolcemente
padova volgar., ii-15-5: prete dell'aggio il nome è inposato, come 'l
gioi'tutto, / se d'amoroso bene aggio un sol mico, / come sor-
: non te vò lasciar, ché aggio sospetto / de ritornare a quella mala via
fidare en mia defenza, / ch'aggio nemici forte viziati, / li quali nott'
, / che 'l cor, ch'i'aggio, sottrar mi voleste ». savonarola,
, 1-xi-6: la doloroza noia / ch'aggio dentro al meo core, / che
guido delle colonne, xxxv-i-98: aggio acquistato -amar la più sovrana, / ché
. giacomo da lentini, iii-228: aggio ritemenza / per troppa sovenenza
. balduccio d'arezzo, xxxv-1-363: aggio la diritta speragióne / c'hanno li
/ in voi d'amor ch'eo v'aggio. g. cavalcanti, i-281:
. guittone, ii-xm-9: forse molto aggio ditto, ma molto disio di vostra
sarei morto: però, s'io non aggio / spinto fuor l'alma, fu
: car mio figliuolo, perché io non aggio / virtù alcuna di seguir più oltre
delle colonne, 81: lo spirito chi aggio, und'eo mi sporto, /
abbracciavacca, ii-xxxn-2: pensando ch'ogni cosa aggio da dio, / non so di
delle colonne, 81: lo spirito chi aggio, / und'eo mi sporto,
prenderaggio di follia, / poi ch'aggio messo il senno in ubrianza, / sì
credea salvare. anonimo, i-636: vedut'aggio una stella mattutina, / la qual
per me li volle; / l'aggio, ch'e'mi ritolle / li sguardi
. monte, 1-111-5: comandamento l'aggio, da voi, altero, / però
mise a strizzare a suo bell'aggio il paese. d'annunzio, v-3-618
non dannaggio / mi fa lo temor ch'aggio, / ma deggiol bene amare,
più fiorito aprii, che in seno io aggio, / e del più lieto maggio
cv-658: che so'sbregognato, che me aggio da quistare onore? ogni poco de
/ gl'amati rami, onde temer non aggio / di smarrire il cammin sicuro e
chiacchiere. abbracciavacca, xxix-4: sovente aggio pensato di tacere / mettendo inn.
meo disio / e di tornar non aggio liberiate, / de lo talento moro
io mi vorrei posare, / ch'io aggio gran talento di dormire. randello,
, una tanga e 36 basalucchi per aggio a 4 per cento. balbi, lxii-4-
guittone, i-3-337: siccome provato v'aggio per prove veracie tante e diritte.
balduccio d'arezzo, xxxv-i-363: aggio la diritta speragione / c'hanno li
un eccessivo tecnicismo (il lin- gu aggio). pasolini, 8-103: a
tremore / tutore; / valore / non aggio, ché sento lo cor partire.
. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma
che suo gran temporale / rinuova, secondo aggio audito dire, / e giovane diviene
. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me consuma,
, corpo, podere e. cciò che aggio. petrarca, 28-65: ora è
. giacomo da lentini, xxxv-i-74: aggio nulla veduta / per lasciare / la
chiaro davanzali, i-21: dunqua s'aggio planete a grande altura / e ciascun'
197: tal minuta discussione mi dà l'aggio di svolgere il tema sotto gli atti
ch'altro ho nel capo, et altro aggio che fare. gli ingannati, xxv-1-331
. guittone, i-2-10: più fiate aggio perduto credendo acquistare in voi, e.
farò degli altri paragoni, se avrò l'aggio di fame: mi parrà di essere
vento, / di gran paura che aggio e di temenza / che voi non mi
non mi spero in tuto, / ch'aggio bona credenza / di così dolze frutto
tremore / tutore; / valore / non aggio, ché sento lo cor partire.
uccei novo, ch'io provati l'aggio. vasari, i-343: aveva [buffalmacco
2-1-94: uso a soffrir, non aggio / più senso ai mali. varano,
, / che mirandosi al brando stava ad aggio. p. cattaneo, 6-8:
monte, 1-vii-59: s'eo lamento aggio fatto plùi, / dico che '.
, perch'io no masco / né aggio cura di novi accidenti, / sì aggio
aggio cura di novi accidenti, / sì aggio messo in un miei pensamenti; /
= forma aplologica di vas [salt \ aggio, deriv. da vasso.
di silenzio, facendoli balbettare: « aggio caputo! ». = deriv
: lo fermo intendimento, ched eo aggio, / porto 'nfra vene sì celatamente,
(41-9): vegianza, se fallato aggio, ne prenda, / ché la
davanzati, 24-2: de la fenice impreso aggio natura, / che s'arde se
gioi'tutto, / se d'amoroso bene aggio un sol mico, / come sor-
liv-32: voria che m'avenisse / com'aggio audito dire / de l'orso simigliante
* n gran gioia, / poi ferm'aggio vogliènsa / servir, fior di plagen-
senza aggiatura. = deriv. da aggio, col suff. dei nomi d'azione
= comp. da ort [aggio \ e floricoltura. ortoflorofruttìcolo,
voce dotta, comp. da ort [aggio], dal lat. flos floris 'fiore'
vivaio. = comp. da orti aggio] e vivaismo. ortovivaìsta, sm
capitalista in atto hanno finito col fare aggio sui programmi del neoriformismo e, alla
voce dotta, comp. da sond [aggio] e dal tema del gr..