africino [africino), sm. africo, libeccio. tesoro volgar.
spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
secco; / per lo sforzo dell'africo che spinge. = lat.
spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
in secco, / per lo sforzo deb'africo che spinge. -figur. tenere
/ che, nelle braccia d'africo cascata, / tramortì tutta. idem,
/ amor l'avea tratto del petto / africo, e ch'ella non si ricordasse
sfidar nato su gli equorei campi / d'africo e d'euro i tempestosi assalti.
boccaccio, ii-238: di giratone ad africo suo figliuolo un esempletto perché più non
sua parte diritta s'aggiugne... africo, e dalla manca...
a qualcuno. boccaccio, ii-278: africo, sempre gli occhi a lei tenendo,
, favonio contro all'euro, l'africo contro a vultumo, borea contro a
. boccaccio, ii- 226: africo, stante costoro ascoltando, / fra l'
ninfe, mangiando di cor fino, / africo a mensola si sedea a lato,
che ivi divora le serpi portatevi dal vento africo fuor della libia. f. buonarroti
, 365: il mercatante, paventando l'africo / lottante nell'egeo con tonde icarie
le piante decrepite, ad onta dell'africo imperioso e dell'aquilone severo, ringiovanite
spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
figur. boccaccio, ii-304: d'africo mensola s'ingravidava / d'un fantin
, il dì, sanza mangiare. / africo sopra sé alquanto stava / per legittima
sm. ant. vento di sud-ovest; africo, libeccio. dommichi [
giorno è austro e da ponente brumale africo; il quale essi chiamano noto e
, presentandosi quasi sempre a raffiche; africo, garbino. giamboni, 8-i-121
boccaccio, ii-268: a venere fa africo orazione; / raccomandasi a lei divota-
parte diritta s'aggiugne lippi o vero africo, e dalla manca iapte o vero favonio
). boccaccio, ii-308: tornossi africo là, dove nascoso / aveva il
pericolo di annegare, temendo le minaccie d'africo, del quale anche un mezzano soffiamento
spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
spira / per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni
la ninfale, la mensola e l'africo coi loro amori ninfali. con
fiori bianchi; i rizomi possono africo e la ninfa mensola del corteggio di
zodì ed occidente, 1 " africo 'de'latini, il 'sudovest '
deriva). boccaccio, ii-316: africo mai non vide il viso adorno /
pericolo di annegare temendo le minaccie d'africo. b. de'rossi, 2-55:
d'avorio rilucente. boccaccio, ii-276: africo sbarra l'arco suo dell'osso,
col suo gregge superstite lungo il torrente africo, e ci viveva con ostinazione in
tra vato, / l'africo tondo, il piano o quel perciato?
percosse che gli [al mare] dava africo e gli altri / senza legge o
la vite feconda / non sentirà d'africo / il soffio pestifero. m. leopardi
dico, ben per ognun cento, / africo fece a mensola quel die / basciandole
boccaccio, ii-293: assicurata mensola, africo la priega sen vada con seco a casa
quella valle s'elessero a dimora. / africo allegro ruscelletto accorse / a'lor prieghi
, rallegrarsi. boccaccio, ii-287: africo, quando vide ch'era viva /
quel fantin, le par vedere / africo proprio in ogni sua fattezza, /
i-73: ha tanta forza quel vento africo che in tutte le prime materie,
paolo. boccaccio, ii-276: africo pose mente e venir vide / un fier
radici- al centro scende, / e d'africo e di coro, / d'aquilone
serrailo meglio. boccaccio, ii-280: africo e mensola non si scevraro, / ma
: questo miraeoi donò gran conforto / ad africo di un'attività o nel corso
alle gravi / percosse che gli dava africo e gli altri / senza legge o
e favonio da l'occidente iberno: africo intra favonio e septentrione. moleti, 19
cosa e d'un'altra intervenuta, / africo, ch'avea poco il core a
la via d'austro e stilla inverso africo e profeta al bosco del campo meridiano »
dico, ben per ognun cento, / africo fece a mensola quel die / basciandole
prescrive tale tipo di esecuzione. ed africo: hanno dinanzi un ampio cortile tenuto a
qui le piante decrepite, ad onta dell'africo imperioso e dell aquilone severo ringiovanite,
senza pavento. boccaccio, ii-304: d'africo mensola s'ingravidava / d'un fantin
/ e mirando 'l fanciul, veracemente / africo gli pareva, onde maggiore / allegrezza
dalla sua parte diritta s'aggiugne lippi vero africo e dalla manca iapte o vero favonio