per sé del vulgo esce e si affranca. de roberto, 65: più istruito
servi parlando, affrancamento è l'atto che affranca, e l'effetto di quello
, agg. e sm. che affranca, che accorda l'emancipazione.
lavoro / che in fervide gare lo spirito affranca. boccardo, i-39: sotto l'
forti esempi. magalotti, 2-159: affranca / col suo parlar la sbigottita parte.
, 87: tu mi reggi e affranca: / ché tu sai ben ch'io
per sé del vulgo esce e si affranca. d'annunzio, iv-1-873: finché
(femm. -trice). che affranca, che accorda l'emancipazione; che sancisce
per sé del vulgo esce e si affranca. comisso, 1-98: il primo respiro
avrà... riposo dal dio che affranca da ogni giogo e da ogni catena
come negli animi alti la sua etica si affranca quasi del tutto dall'eteronomismo del comando
. ant. che libera, che affranca, che conduce alla salvezza.
fiama che egli ha intorno sì lo affranca, / che nulla teme il fredo aspro
dura. d'annunzio, iii-1-1075: affranca [dio] da ogni giogo e
(sia fìsica sia morale); che affranca dalla servitù, dalla costrizione, dalla
di soggezione, di coercizione; che affranca dalla schiavitù; che libera dalla prigione
ogni materialità meccanica come lo spirito si affranca dalla materia. pavese, 8-36:
ogni materialità meccanica come lo spirito si affranca dalla materia. -meccanizzato; tecnologico
a qualcuno, nell'attimo che si affranca, la casa alle spalle si mura,
/ il forte che ancor non s'affranca. pea, 1-100: mio nonno ancora
progresso, / che il nostro spirto affranca e rinnovella / e che passa fra noi
nella quale la mia convalescenza / s'affranca a poco a poco dai guanciali.
che per sé del vulgo esce e si affranca. pratesi, 1-72: di qui
sostituiscono altri poveri, appena una sottoclasse si affranca, arriva un'altra ad occupare il
meglio giova l'ospite furtiva / che ci affranca dal tempo e dallo spazio? vittorini
più del dovuto; strapalibera, che affranca da una determinata condizione. tuita da tram
per sé del vulgo esce e si affranca. -superare un determinato periodo della