forte (v.). affortunato, agg. (superi, affortunatìssimo)
schiena, che chi la pesca è affortunato per tutta la vita! =
, quand'un è sgraziato: / e affortunato com'un cane in chiesa. leopardi
code ', che vuol dire essere affortunato; perché fra le genti di cervello
lacchè! / questi è quel servitore affortunato / il qual di tutti gli altri servi
fagiuoli, 1-4- 312: -o me affortunato! si serva a suo piacere, ch'
onde fagiuoli [tommaseo]: chi è affortunato nell'amore, è perturba il cielo
d'uno è sgraziato: / è affortunato come un cane in chiesa. saccenti