tanto, / che se qualor gli affiso / nel tuo leggiadro viso, / son
si sòie, / in te le luci affiso, / ahi ch'altro non vegg'io
vidil io, ch'altrove non m'affiso. sacchetti, 194-17: costui tutto spaventò
sorriso / le sue minacce contemplar m'affiso. prati, ii-212: quando sul
pasce di quell'ambrosia soavissima. affiso, agg. letter. che guarda fisso
più santo riso: / il pargoletto affiso / ne la tua vista i novi affetti
, agg. (ant. anche affiso). attaccato saldamente, fissato.
/ tan- t'era di bellezze nuove affiso. 6. intento (con
veggo; e, se nel ciel m'affiso, / de la mia cura e
ma vidil io, ch'altrove non m'affiso. boccaccio, v-106: l'ire
si sòie, / in te le luci affiso, / ahi ch'altro non vegg'
contemplar me stesso. / questo che affiso d'ogni carne spoglio / arido scheltro,
si sòie, / in te le luci affiso, / ahi ch'altro non vegg'
più santo riso: / il pargoletto affiso / ne la tua vista i novi
/ dritto le luci, ov'io l'affiso e giro. d'annunzio, iv-2-988
tuo più santo riso: / il pargoletto affiso / ne la tua vista i novi
l'anema m'ha morto, / affiso, ensanguenato, disciplinato a torto!
l'aurora ed illuminò il fatale editto affiso a'rostri, almeno si conobbe a chi
o parmi, quando in voi m'affiso, / un desio che v'accende ed
dritto le luci, ov'io l'affiso e giro. -avere il capestro
, o mio core, a contemplar m'affiso / la porta che mi porta in
le fanciulle di lesbo; entro l'affiso / sguardo venendo l'alma e ne'socchiusi
se nel bel viso / lo sguardo affiso / e odo intanto / il dolce canto
viso, / quando in te muta m'affiso / muto, e la genuflessa anima
, o parmi, quando in voi m'affiso, j un desio che v'accende
. / or che 'n te gl'occhi affiso, / al tuo pallor ch'altrui
iscrizione. marino, 1-6-177: eravi affiso un pergameno bianco / di minio e
, 70: in te qualor m'affiso, / rinovandomi al cor gioia e
2-125: in quelle io pur m'affiso / già sì tranquille rutilanti stelle,
, 2-125: in quelle io pur m'affiso / già sì tranquille rutilanti stelle.
vidil io, ch'altrove non m'affiso. ottimo, ii-19: sapute queste
, / in quel salùbre ardor m'affiso ogn'ora, / per serenar la tenebrosa
vezzosetto e lieto viso / dolcemente m'affiso. b. bartoli, 2-4-398: tal
sonanti. poerio, 3-583: io solo affiso in fra selvaggi arbusti / quando imminente
vezzosetto e lieto viso / dolcemente m'affiso. goldoni, xii-372: mascheret- ta