i nomi folle; / e quelli affigge intorno al simulacro. caro, 1-402:
pane, beve quell'altro e v'affigge all'orlo una frisetta di carne. ma
misero, e baci al superbo uscio affigge. monti, x-2-7: « ecco la
: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi alla via sua,
una lucer- toletta / esce e s'affigge al sole. idem, 1112: s'
al sole. idem, 1112: s'affigge con aperta bocca / la contadina,
marte ne * cuor giovenili / s'affigge, e quelli infiamma del suo gioco.
al fresco rezzo, e come vi s'affigge / desideroso, e di lontano esulta
e ambagi? idem, 1112: s'affigge con aperta bocca / la contadina,
. vigolo, 1-171: l'anima si affigge / all'immagine amata / come l'
meraviglia. carducci, 1112: s'affigge con aperta bocca / la contadina quando
: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi alla via sua,
piedi uncicchiati, e cogli onghioni s'affigge. bibbia volgar., v-133: al
chiamasi con questo nome quel famiglio che affigge i bandi, e porta gli ordini
, 3-83: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un fri- setto di carne
3-82: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne, beve
3-83: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne,
: come fa l'uom che non s'affigge, / ma vassi alla via sua
, che in noi nascendo / natura affigge con sì saldi chiovi! bandello, 2-22
mondo, montand'onni corrutto; / montati affigge, lor temor desdutti. iacofione,
amore. tasso, 17-49: adrasto affigge in lei cupido gli occhi. marino
montand'onni cor- rutto; / montati affigge, lor temor desdutti. = deriv
montand'onni cor- rutto: / montati affigge, lor temor desdutti: / e catun
pupille, sempre / di pianto pregne, affigge. bartolini, 15- 48:
, 9-20: così dicendo, il volto affigge a terra, / e 'l cor
mica di pane... e v'affigge all'orlo un frisétto di carne.
pane, beve quelì'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne.
di jesi nelle dotte scuole / m'affigge l'assistenza inoperosa, / io rivedo
pane, beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne, beve
nel midollo / più e più s'affigge, e guasta e sterpa. slataper
33-108: s'affiser, sì come s'affigge / chi va dinanzi a gente per
seco la parzialitade indegna, che ostinata affigge il piede nel campo de l'iniquo
1: chiunque fabbrica, introduce, affigge od espone in luogo pubblico od aperto al
serpi, / sopra la cute travagliata affigge, / a mangiarsi il vermiglio sangue;
con piedi uncicchiati e cogli onghioni s'affigge. -fulvo (i peli del
: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi a la via sua
serpi, / sopra la cute travagliata affigge, / a mangiarsi il vermiglio sangue;
donna in guisa tal favella, / adrasto affigge in lei cupidi gli occhi: /
quando s'affisser, sì come s ^ affigge / chi vadinanzi a gente per iscorta /
[s. v.]: s'affigge anche alfanno noia sovente et a sé danno
quantità cui l'algebrista nel suo calcolo affigge due contrari segni, positivo l'uno e
mentre che l'occhio in lei s'affigge, l'animo si fiede e sozza.
: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi a la via sua
ariosto, 38-70: tacito ruggier s'affigge et ange / de la battaglia che mal
donna in guisa tal favella, / adrasto affigge in lei cupidi gli occhi: /
: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi a la via sua
misero, e baci al superb'uscio affigge. fortis, xxiii-465: usano d'
33-108: s'affisser, sì come s'affigge / chi va dinanzi a schiera per
tra pudica e desiosa, / gli affigge in volto i grandi occhi azzurrini,
m. -i). chi per mestiere affigge cartelloni e manifesti pubblicitari o informativi;