potesse sospettarsi nella forma più semplice un'affettata fuga del parlare usato da molti.
per effetto di meditazione, e per affettata gravità e per orgoglio. accipigliato ha
o a quelle che deve fare dà affettata importanza, figurando d'affannarvisi col travaglio
affari di stato! di chi dà affettata importanza alle cose e le fa cascare da
ambizioso, affascinatore di uomini. grazia affettata, che pare semplicità ed è affascinatrice
quale [serchio] ha scrostata ed affettata questa catena di monti nella loro falda
genera sazietà, e dimostra una troppo affettata armonia; il che, mescolando le imperfette
con una certa umiltà e sommissione non affettata. cellini, 2-8 (316):
po'insolente, da quella eleganza alquanto affettata. palazzeschi, 4-29: teneva [
, costringendosi a gesti di una grazia affettata e languida. 2. simulato
suo superiore scientemente, ovvero con ignoranza affettata, è sospeso per uno anno
e un difetto quantonque fosse manifesta l'affettata ambiguità, pareva del pari grammatical che rettorico
una sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava pardi, i-24: qui
) eccetto s'ella pure fosse ricercata e affettata, nel 0 sei lavoranti,
di frange, di eleganza vistosa, affettata. quaedam profetia, v-582-77:
andava tutto allindato (e dice più affettata cura che lindo). 2
: in francia l'adulazione pare meno affettata perché è abbellita dall'amenità di que'
essere vizio di negligenza o di sprezzatura affettata, e può essere vezzo di familiarità,
in me più spiacevole una fosca ed affettata cultura, che in altri una chiara
. chi osserva con ostentata assiduità e affettata devozione le pratiche esteriori della religione ufficiale
: è in queste [rime] affettata la rude audacia dei traslati, delle ima-
.. quando taluno vuol canzonare la grazia affettata o la vanità svenevole o altro simile
, costringendosi a gesti di una grazia affettata e languida. soldati, 114:
casa dei parenti sorridevo con una bonarietà affettata, per far vedere che, in
, con arroganza. -anche con affettata negligenza. g. f. bini
sbandito li calamistri e i cinabri d'ogni affettata eloquenza, la sua latinità, come
gravità venire altrui parendo troppo cercata e affettata e generarsene la sazietà. peregrini,
li calamistri e i cinabri d'ogni affettata eloquenza, la sua latinità, come
. 5. muoversi, atteggiarsi con affettata cascaggine. -al figur.: operare
2. grazia, eleganza un po'affettata (di certe costruzioni, di certi
prete, pieno di unzione e compunzione affettata. serao, i-173: era tutto
con una sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava a collocarsi nei lineamenti
il quale [serchio] ha scrostata ed affettata questa catena di monti nella loro falda
spreg.: concetto lambiccato, immagine affettata e goffa. c. dati,
perfette genera sazietà e dimostra una troppo affettata armonia. bandello, 2-30 (i-983)
riservato, ostentare nel portamento una gravità affettata, non dare confidenza; avere un
celatamente, imperocché pare che sia ignoranza affettata. pandolfini, 1-76: e con
battaglia alla propria coscienza, e, per affettata paura del peccato e per diffidenza di
vita. -parlare in crusca: con affettata purezza di linguaggio. carducci, i-1024
affabilità ostentata; favore concesso con benevolenza affettata. carducci, iii-9-145: né manca
. 3. che deriva da degnazione affettata, che sa di sussiego.
= spagn. dengue * smorfia, maniera affettata ', dal swahili dinga * improvviso
nella semplicità e famigliarità calda e non affettata l'attrattiva della narrazione.
assume un tuono pedantesco, un'aria affettata filantropia, e più che l'amore di
leggerezza volontaria e distrazione che pare talvolta affettata. = deriv. da dimenticare
podestà, tutto sorrisi, cerimonie e affettata benevolenza. 3. astron.
, il politicone con cautele di destrezza affettata più che leale. 'i semplici diplomateggiano '
assume un tuono pedantesco, un'aria affettata filantropia, e più che l'amore
di significazione chiarissima, di uso non affettata né strana ma naturalissima, di suono
è disinvolta e graziosa; in compagnia affettata e che ogni cosa fa e dice
e di voler ricoprire il dissenso con modestia affettata, le dirò quel che sento,
di voler ricoprire il dissenso con modestia affettata, le dirò quel che sento,
che agli orecchi toscani pare un poco affettata; e non solo qua niun dice altrimenti
veste con eleganza vistosa, sovraccarica, affettata. - anche sostant. e.
con voce alta, vibrante; con affettata vivacità. fra giordano [crusca]
deve parer naturale, e non mai affettata. stuparich, 5-476: era la
, ii-342: venuto in sospetto o di affettata tirannide o di segreta intelligenza col nemico
, dalla squisitezza soverchia, dalla sublimità affettata; fuggì insomma con ogni cura possibile
, iv-130: dopo avere esaminata con affettata diffidenza tutta la stanza, andò allo
chiama inumanità, sembra in quel luogo come affettata da enea, ed ascitizia, e
adele senza finta semplicità, senza riserbatezza affettata. svevo, 2-505: acuto osservatore,
, dove cosa alcuna non sia affettata, niente vi sia finto, niente
del « te deum laudamus » la non affettata barba capoferrea fra li doppi frangioni.
anche tutta la frase fosse un poco affettata, secondo il giudicio di alcuno.
(per lo più accurata e anche affettata) di frasi nel discorso.
e fatuo che ostenta eleganza e ricercatezza affettata nel modo di comportarsi, nel linguaggio
secondi fini) a cortesia esagerata e affettata; complimento sdolcinato; frase, parola
contegno elegante e ricercato; con urbanità affettata di modi; con falsa finezza di
.. senza guastarsi, senza rendersi affettata. -in partic.: indurre
quella iattanza, che accompagna la vana ed affettata beneficenza. foscolo, ii-63: sprezzator
, si distinguono 1 ignoranza vincibile (affettata, crassa, supina), che è
maniche corte e larghe, e tutta affettata allo imbusto. bresciani, 6- iv-245
nelle perfette genera sazietà e dimostra una troppo affettata armonia; il che mescolando le imperfette
ed utile; ma sì quella che dalla affettata singolarità del linguaggio. carducci, iii-26-206
e sprezzatura e la stessa inaffettazione può essere affettata. = comp. da in-con valore
foscolo, xvii-45: manche; voce affettata, inarmonica, inutile: avete già
. tommaseo, 15-394: certa delicatezza affettata, certa palliata dignità di sentire, ne'
ora mi pare inconveniente al soggetto e affettata, grandemente mi piacque. 4
, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade. tommaseo [s. v.
qualcosa (e reca talora una nota di affettata umiltà). cavalca, 20-172
quella maniera di lirica pensata, e affettata, e sovente penosa, ma forte
quella istessa aria di spontanea e non affettata facilità con cui si tessono i cicaleggi
in uno certo che di riputazione non affettata, non biasmevole, ma mista con affabilità
poesia. -raffinata ricercatezza; leziosità affettata. berchet, 305: mi sono
sentimentalismo, alla languidezza, alla tenerezza affettata e sdolcinata. papini, iv-744:
. latineria, sf. imitazione affettata della lingua, della letteratura, della
non sia una assenza, o latitazióne affettata e inverisimile. giannone, 2-i-32:
, con troppa ricercatezza; acconciato con affettata leggiadria. cagna, iii-196: belle
e dell'arte; ricercatezza minuziosa, affettata, leziosa di uno stile. marino
figur. attrattiva, allettamento; raffinatezza affettata; lusinga sdolcinata. giovio, ii-ii
. caratterizzato da consumata (e oziosa, affettata) perfezione formale; rifinito con somma
a una raffinata (ma eccessiva, affettata, manierata) perfezione formale. rovani
formale (sempre un poco eccessiva e affettata). pirandello, 5-513: dei
(e anche con ricercatezza e gravità affettata); parlaresaggiamente. pananti, i-270
e dissoluta e segue la moda con affettata e ostentata eleganza; damerino (cfr
dolce e natia, una maniera non affettata e schietta, una limpida proprietà;
-iron. abbigliato con eccessiva e affettata ricercatezza. nievo, 295:
: espressione galante (per10 più fatua, affettata, leziosa, svenevole, ma non
: 'tono magistrale ': d'affettata gravità e sicurezza ostentata. bersezio, i-99
': sbaciucchiare per tenerezza abbandonata, affettata o sincera che sia. più comune
), sm. parte tersitezza alquanto affettata. minale della manica di abiti maschili
con quiete e con armonia, senza quella affettata vaghezza di tinte che forma la delizia
3. figur. persona sdolcinata, affettata, leziosa. cagna, iii-186:
e vi si abbandonava lentamente tra l'affettata indifferenza del matronèo. =
un'esagerata dolcezza, a una cortesia affettata e simulata, per lo più al fine
si comporta o si esprime con gentilezza affettata, con ostentata e falsa modestia,
prete. -ostentazione presuntuosa, esibizione affettata. carducci, iii-24-182: questo è
-parlare o esprimersi in maniera leziosa e affettata; sdilinquirsi. carducci, iii-25-337:
, o con voce aspra, stridula, affettata. tommaseo [s. v.
conto, bazzecola (anche in espressioni di affettata cortesia, per mostrare umiltà o modestia
anco in plurale per modestia sincera o affettata. 'gradisca queste miserie '.
dal mondo. 4. umiltà affettata, ritegno eccessivo; timidezza, pavidità
letter. lusinga (per lo più affettata e leziosa); moina.
con locuzione sì dura, impropria e affettata ch'è una morte il leggerlo.
]: 'mutria ': sostenutezza affettata, con orgoglio o sdegno, segnatamente
avv. letter. con voce affettata, melliflua e sgradevolmente nasale.
producono vera signoria di stile, non affettata nobiltà di sentimenti e quel tanto difficil
correr dietro a pazze larve di virtù affettata e di gioie false e vili.
-come espressione di cortesia, talora affettata, per indicare il rapporto con una
principale errore consisteva nel vantarsi di un'affettata povertà, e insegnare che non vi era
scrivere in questa lingua con alcuna osservazione affettata né ricercata fuori del boccacio, pur
. a paino: con eleganza leziosa e affettata, ma un po'volgare e di
. tommaseo, 15-394: certa delicatezza affettata, certa palliata dignità di sentire,
che consiste in una pronuncia eccessivamente affettata delle parole le quali vengono sostituite da
, nelle cui nozze, celebrate con affettata particolarità dagli scrittori, spesesi summa incredibile
di ambiente pastorale (per lo più affettata, sdolcinata, leziosa, secondo i
volte morboso) sentimentalismo, a un'affettata ostentazione di pena, di afflizione;
. sm. eccesso di sentimentalismo, di affettata commozione (anche nella locuz. cadere
una connotazione di retoricità ampollosa, di affettata intensità espressiva). mazzini,
chi parla con certa gravità e lentezza affettata, dicono: com'e'pausa a discorrere
in uno di duo diffetti o di affettata pedanteria o di noiosa ostentazione. galileo
: quella maniera di lirica pensata e affettata e sovente penosa, ma forte e raccolta
: quella maniera di lirica pensata e affettata e sovente penosa, ma forte e raccolta
perfette genera sazietà e dimostra una troppo affettata armonia; il che mescolando le imperfette si
muratori, 16-328: si dà eziando un'affettata divozione esterna in cui...
, per lo più in espressioni di affettata modestia). boccaccio, dee.
appresso i senesi, per parlare con affettata gravità. = lat. plumbdre,
). 6. mus. modulazione affettata della voce. g. b.
elaborazione accurata e minuziosa (talvolta eccessivamente affettata) di un'opera letteraria o,
si serve calda o fredda, affettata. v. lancellotti, 2:
una pomposa modestia e d'una cordialità affettata per fine di sodisfare all'usanza che vuol
, 15-429: incolta dello stile e affettata e povera è, come in tutte
preciso ': donna o uomo di affettata precisione. = voce dotta, lat
termini di mediocrità, quella sprezzatura è affettata e sta male, ed è una
oscurità procedente bene spesso da brevità soverchiamente affettata. f. argelati, cxlv-3-145:
alle volte da una occulta superbia et affettata vanità. torricelli, ii-3-286: io
consenso entusiastico a una anche ostentata o affettata dimostrazione di un persona o al suo operato
: da quegli anni ha riportato una pronunzia affettata e maniere che accusano lo sforzo d'
con connotazione negativa, per indicare superiorità affettata, sostenutezza di atteggiamento. manzoni
'donna che ha una riservatezza affettata v. prode. prudéza,
(o ne è manifestazione esteriore spesso affettata e insincera; e si riferisce all'
o per discrezione e riservatezza (spesso affettata o puramente formale e convenzionale).
rifinitura (talvolta, anche, eccessivamente affettata) dello stile e della struttura di uno
scrivere in questa lingua con alcuna osservazione affettata né ricercata fuori del boccaccio, pur
vii-494: chi sa perché ai pulpiti siasi affettata quella forma puteale? 3
di una semplicità di vita ipocrita e affettata. cameroni, 145: quando si
: quella maniera di lirica pensata e affettata e sovente penosa, ma forte e
(per lo più con intonazione scherzosamente affettata e in contrapposizioni). d'annunzio
ostentazione, il sovversivo mendacio, l'affettata religioneria e rende un fatto possibile la
13. che veste con eleganza vistosa e affettata; eccessivamente curato e ricercato nel vestire
(e nell'uso letterario dimostra un'affettata ricerca di espressività popolaresca). -
cura per gli aspetti formali, con affettata ricercatezza o artificiosità o, anche,
nell'ador- nare la persona; eleganza affettata, ricercatezza. stampa periodica milanese,
linguaggio improntati a ricercatezza o anche ad affettata eleganza (una persona).
. magalotti, 28-46: quél- aria affettata di cortigiani, che quanto gli distingue nel
.. alla ridondanza delpaffetto la precisione affettata dal laconismo. moretti, ii-1037:
. -sopra le righe: con esagerazione affettata. flaiano, 1-ii-720: mae west
v. s. illustrissima sia molto affettata, perché ne potrà essa cavare quanto
rinfronzoliménto, sm. eleganza eccessiva, affettata e sovrabbondante di fronzoli. onufrio
: qual cosa maggiormente rintuzza una bellezza affettata che il mesto ingombramento d'un manto
dopo il necessario riposo sarà slegata, affettata e mandata in tavola circondata da gelatina.
sprezzatura e la stessa inaffettazione può essere affettata, risaltare. 16. apparire
dicitura, ella m'è parsa così affettata che mi do ad intendere che la fatica
. 5. sfoggio, esibizione affettata. cellini, 1-37 (102)
; viene consumata quasi sempre fredda e affettata e condita con salse piccanti.
espressione, la mimica (consueta o affettata) amaramente derisoria e allusiva del volto
cantanti scellerati e l'attrice rappresentante nina affettata, troppo misurata, troppo studiata.
lavoro l'impronta di quella fredda e affettata gravità scesa dal botta a tutti i
certi giornalisti e la prosa preziosa e affettata di gabriele d'annun- zio non si
... si tassa la troppo affettata imitazione d'alcuno. salvini, 39-ii-182:
una ragazza sci-sci', elegante (o di affettata eleganza), 'far molto sci-sci',
superfluità, tanto è viziosa la troppo affettata brevità, la quale, oltra li scogli
italiana. troveranno una imbastardita, scomposta, affettata scimia della loro nazione. -esagitato
cambio d'azione contengono descrizione ed erudizione affettata ed inutile e scorrono a ragionamenti tirati
stato di generazione, ta ed affettata questa catena di monti nella loro falda e
con questa superstiziosa, per non dire affettata, puntualità di racconto potrei, anzi dovrei
o, anche, da una benignità affettata e ipocrita. -con meton.:
sdottrinare e una complimentosa e complicata peritanza affettata. = comp. dal pref.
versificazione nella cascaggine dello stile e nell'affettata semibarbarie della lingua, sentì l'eco
sensibilerìa, sf. sensibilità eccessiva o affettata. n. boni [«
) della sensibilità, anche eccessiva o affettata; interesse per la capacità di sentire
. tommaseo, 15- 124: l'affettata profondità del pensiero e dell'affetto conduce
sergère), sm. ant. dimostrazione affettata ed eccessiva di riverenza e di ossequio
spigliatezza o, in senso negativo, affettata e svenevole civetteria. d'
la voce di max, specialmente sibilante e affettata. fenoglio, d'ora in ora il
i più soavi affetti e per continua affettata ripetizione 'smagati'o per superficie splendida e
'malat §morfiosaménte, aw. in maniera affettata, leziosa, sanguineti, 1-55
atteggiare un sorriso logica. in maniera affettata e leziosa. di giacomo, ii-470
nel 'bruto'pare che lo noti di affettata soavità e per conseguenza di languidezza e
moravia, ii-102: fausta, per nulla affettata con tereso e con sebastiano, non
talora eccessiva tanto da risultare artificiosa, affettata. 0. costa giovangigli [
lo più eccessiva e tale da risultare affettata, artificiosa, priva di naturalezza.
qui ben accettati » soggiungeva luchino con affettata sommessione. -condizione di subordinazione
animi, si formi d'una linea non affettata, ma d'artificio che non apparisce
la contrafatta lettera, e ritrovatola troppo affettata e di poca sustanza, non gli
l'occhio vivace, una certa non affettata sostenutezza cel fanno conoscere in quella età
dal popolo e si deride in mezzo all'affettata e teatrale decorazione del treno.
15-430: quella maniera di lirica pensata e affettata e sovente penosa, ma forte e
1-469: l'alfieri... nell'affettata bre valleria nel piano.
permettesti con indulgenza enorme, con connivenza affettata. vittorini, iv- 219:
senza spanto. 2. ricercatezza affettata nel parlare. petruccelli della gattina,
diligenza, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade. salvini, v-3-2-12: a
vita, lasciano sempre a dubitare della loro affettata santità. imbriani, 6-97: sperava
voluntade, onde è molto absentata l'affettata ignoranza e spenseramento vile. = nome
per estens. che ha una vena non affettata, fluente e limpida, vivacità e
sprezzatura e la stessa inaffettazione può essere affettata, risaltare. percoto, 374:
eleganza e ricercatezza, spesso eccessiva e affettata. tommaseo [s. v.
voce viva in toscana- squisitezza soverchia, affettata. -in senso concreto: preziosismo
). -frase con le stampite-, affettata. bersezio, ii-56: voi parlate
quanta è a'nostri di straccurataggine e l'affettata noncuranza del vestire degl'italiani.
utile, ma sì quella che dalla affettata singolarità del linguaggio. 4.
se non per ironia 'sublimità'l'affettata magnificenza, l'ampollosità della elocuzione,
l'ampollosità della elocuzione, o l'affettata oscurità de'concetti che vuol parere altezza
adomezza e di vacanteria, / ed affettata e vana / superstizion di nobeltà mendace.
con questa superstiziosa, per non dire affettata puntualità di racconto potrei, anzi dovrei
. figur. ostentazione, mostra, esibizione affettata e fine a se stessa.
-con meton.: atteggiamento bigotto, di affettata devozione. c. gozzi,
. - per estens.: posa affettata, moina, sdilinquimento. s
venuti a noia non meno che l'affettata familiarità toscaneggiante. toscaneggiare,
stucchevolmente i modi linguistici e ne fa affettata ostentazione). f f
marchi, iii-2-28: per gualche difetto di affettata o troppo umile toscaneria,..
versificazione nella cascaggine dello stile e nell'affettata semibarbarie della lingua, sentì l'eco
è a'nostri dì la trascuràggine e l'affettata noncuranza del vestire degl'italiani. verga
(talora per denotare una maniera esageratamente affettata o goffa). buonarroti il giovane
di vacan- teria, / e d'affettata e vana / superstizion di nobiltà mendace.
2. tr. trattare con affettata considerazione; sviolinare. papini 39-207:
. giovane che ostenta eleganza e ricercatezza affettata; damerino, zerlinotto. baretti,
. accademichése, sm. la lingua affettata e pedante degli eruditi (e ha
birignóso, agg. dalla dizione estremamente affettata. arbasino, 1-41: con voce
, sf. invar. sensibilità eccessiva e affettata. arbasino, 3-37: e non
(dal prov. 'soubreto', donna affettata), la 'servetta'della commedia. ruolo
la maglietta. e una vaschetta di mortadella affettata. e poi – massì! –
a una connotazione di retoricità ampollosa, di affettata intensità espressiva). – anche con
che si serve calda o fredda, affettata. messisburgo, lxvii-300: polpettoni
lessata; viene consumata quasi sempre fredda e affettata e condita con salse piccanti. –
l'espressione, la mimica (consueta o affettata) amaramente derisoria e allusiva del volto