, / dove il cavallo e sé molto affannando, / s'aiuta quanto può con
: dalla bocca mezzo aperta, respirava affannando e interrompendosi quando il rantolo gli chiudeva
amico, vedemo che qui male fanno affannando e tribulando in molte guise. idem,
vilmente operando s'acquistino, ma virtuosamente affannando. idem, i-74: niuno è
idem, i-74: niuno è che affannando vada, se non a fine d'avere
e non avendo il di che, eziandio affannando di presta i suoi cittadini, diede
men'ho di gioia e più doglio affannando. francesco da barberino, ii-45:
ue insanguinato dalla ralla del bifolco agitare affannando la lunga pagliolaia. 2.
poi che v'aggia sospetto, / tomo affannando segue sua lumera. dante, conv
-così grand'è cagione - / sempr'affannando se non trova porto. gozzano,
m. villani, 8-99: eziandio affannando di presta i suoi cittadini, diede à
insanguinato dalla ralla del bifolco, agitare affannando la lunga pagliolaia, l'asino,
ginepre / e 'l giorno tutto v'andate affannando, / monti e valle cercando.
giovinezza. serao, i-458: correndo, affannando, singhiozzando, coi capelli disciolti sulla
che v'aggia sospetto, / l'uomo affannando segue sua lumera. dante, li-14
sdegnati 'piangina'del tempo ducesco, si andava affannando a deplorare. = voce di