conto. alamanni, 6-1-123: come affamato uccel che 'l buon villano / fra la
affamataménte, aw. disus. da affamato. getti, 5-3-106: questo
quietarlo. = comp. di affamato. affamato (part. pass
= comp. di affamato. affamato (part. pass, di affamare)
stanco si cerca briga, e così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo
maggior riporta laude; / e l'affamato ch'appetito claude, / più che
. arrighetto, 223: sono come l'affamato che sogna tetti d'oro. boccaccio
421: come è impossibile che l'uomo affamato non abbia memoria del pane, così
savonarola, iii-79: io ero affamato e non mi desti da mangiare, io
una accorreva alle grida d'un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava
vento intorno al viso pallido feroce d'affamato. viani, 14-483: a destra e
il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza
.. da'refezione a questo tuo affamato. detta casa, 612: tu non
come svogliato, né sì ingordamente come affamato; ma come temperato uomo dee fare
manzoni, 117: [l'uomo] affamato di giustizia e di certezza, d'
? papini, 8-20: povero e affamato di sapere. corazzini, 3-105: seguivano
, agg. ant. e dial. affamato; che patisce tindigenza.
. affamare (da fùmus). affamato (part. pass, di affumare)
(da 'lampa '); essere affamato. allampanato (part. pass
-messere, quando ti vedemmo noi affamato, demmoti mangiare? cino, iv-229
. locuz. allupare dalla fame: essere affamato. baldovini, 2-13: sempre per
e baccelli. 2. affamato. viani, 14-241: per ispregiare
il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza
sapon mauro è più dello sigillo slesiano affamato e nero, e più anco di sustanza
da barberino, ii-100: e l'affamato ch'appetito claude, / più che
il preite l'appicciò non altramente che l'affamato lupo la timida capra. idem,
il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza
: lui solo contro mille, stanco affamato, arso dalla sete, nella pianura
ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'alba / senza fare
. grazzini, 2-207: maestro manente affamato e assetato si calò,...
, gli dette da mangiare perché era affamato, lo rivestì perché era ignudo. sbarbaro
del suo avanzo dea mangiare a l'affamato. stefani, 5-7: quasi le due
si ode intanto lo strepito del bambiname affamato dell'impiegato. bambinata, sf.
fratello: biotto come questa mano, affamato come un cane. 2.
aperta. tommaseo, i-524: dottore affamato che sta a bocca aperta aspettando il
in fretta, / dovè scappar quell'affamato vate. manzoni, pr. sp.
tappeto. 3. ant. affamato. tasso, app., viii-87
della tavola, sapendo che il burattino affamato, più tardi avrebbe appetito anche quelle
non guarda così fiso un catriosso / affamato cagnaccio. panciatichi, 91: dopo
, in silenzio, in vigilie e affamato. e voi vivete calzate, ben vestite
, ix-353: e non fu mai sì affamato il cala- stra / che mangiato avesse
breve, il vescovo lo congedò chiamandolo affamato ita liano ed intimandogli di
una accorreva alle grida d'un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava
: accorreva alle grida d'un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava vicino
non guarda così fiso un catriosso / affamato cagnaccio in alto oncino. 2
ne mostraria la rabbia che cincischia quello affamato che si vede tórre il pane di
. montale, 3-87: peloso e affamato, sempre in pigiama, col petto
buon nocchiere... giacque / affamato assetato estenuato / dal velenoso aere stagnante
clero dominante, oppure rassegnarsi a essere affamato, e alla prima occasione, eliminato.
è sì grande, sì forte e sì affamato, che alza da terra non solamente
, / col corpo pien non crede all'affamato. -morto il corpo, morto il
, 4-289: e non fu mai sì affamato il calastra / che mangiato avesse tal
parente di turno, debitamente stanco e affamato. = comp. di debito1.
, dopo lunghe peripezie, disoccupato, affamato, protesta mettendo il collo sul binario
avria tolto essere in terra / schiavo affamato di signore avaro, / anzi che dominar
corna il fier leone / libico, e affamato i denti munge / con la sua
disgusto e finissimo dolore di un povero affamato, che vede altri cibarsi dilicatamente,
..., ecco che uno affamato e carnivoro lupo alla parte destra..
abati, 46: malinconico sia quell'affamato, / che, senza morbo aver,
. dal classico ièiùnus 'digiuno, affamato '. digiunato (part. pass
, che è tormentato dalla fame; affamato. - anche sm. petrarca,
. ièiùnus * che è a digiuno, affamato ', poi 'magro, secco
la quale si pone un passerotto nidiace affamato, e che si posa nel folto di
e formidabile, come un orso che affamato si rotola dal monte se mai gli
crucci a sua posta il viaggiatore arso affamato, e si disacerbi in doglianze contro
poi, toltosi sul voi, qual affamato / falcon rapace o simil altro augello
. sgorgare. frezzi, iii-6-135: affamato, prende la mammilla / e cava
paura, col capo dimesso, assetato, affamato, dissossato. imbriani, 3-141:
lui solo contro mille, stanco, affamato, arso dalla sete, nella pianura
quelle messe] da un qualche povero affamato, a cui il prolungato digiuno fa
campana, 26: il mio cuore era affamato di sogno, per lei,.
, vi-132: ben par costanza un affamato drago / tra quelle vecchie, tante
xiv-69: di rado l'epulone crede all'affamato. manzoni, pr. sp.
.). guittone, i-1-138: affamato uciello sostene de prendere esca o'crede
gli fu negato; e giacque / affamato assetato estenuato / dal velenoso aere stagnante
campana, 26: il mio cuore era affamato di sogno, per lei, per
può, e tornerà come una bestia, affamato e graffiato, in mezzo ai
; su cui si può fabbria mangiare affamato. care (un terreno). -area
agg. letter. che ha fame, affamato. govoni, 8-96: nella strada
famato2, agg. letter. ant. affamato. maestro alberto, 50:
. della porta, xxi-n-413: son così affamato, che vedrei le fame nell'aria
. m. -ci). oltremodo affamato (in partic.: un animale)
reale. 6. scherz. affamato. lippi, 3-60: quella de'
, agg. ant. famelico, affamato. - anche al figur. giacomino
, toltosi sul voi, qual affamato / falcon rapace o simil altro au
9 1 / 2, stanco, affamato, assonnato, consumato dalla noia di
pananti, i-115: dovè scappar quell'affamato vate, / perché se non rappezza
larga semenza a'desolati campi / l'affamato bifolco. spolverini, xxx-1-4: in qual
lui, sebbene in cenci, magro e affamato come lui. papini, 20-309:
trovassi in piccola compagnia con un ufficiale affamato, che avendo corso tutta la giornata,
fischio dei merli / nascosti nel meriggio affamato / di frutta dura di semi /
-essere l'orso sulla fragola: essere affamato e non aver cibo sufficiente; precipitarsi
tangere, / o per morsura d'affamato vermine? / tal lui vedemmo ne lo
ognuno. caro, 9-91: rabbioso ed affamato lupo, / al pieno ovile insidiando
azeglio, 1-388: tornando a casa affamato e trovandomi innanzi un fritto,..
a vedere, fu cavato l'orso affamato della gabbia, e incitato contro il
: vie più grata / in gargozzo affamato entra vivanda. pindemonte, 216: andiamo
casa fino da quando, ragazzo, cadeva affamato, in làgrime, ma non osava
tangere, / o per morsura d'affamato vermine? mattioli [dioscoride], 360
. soffici, v-1-231: allo spirito affamato di assoluto, la natura appare simile
viltate / peggio che un zappator gire affamato / a lavorare a canne ed a giornate
. /... un leon affamato / che in van cercando va per tutto
7-68: aveva un modo di mangiare affamato, con occhi golosi, che metteva
dì. -pizzicare il gorgozzule: essere affamato. pulci, 4-36: disse dodone
4-64: pareva un'uc- cellaccio che affamato / spieghi da un'alta ripa i vanni
panzini, iv-32: se però un affamato dicesse: « un piatto di maccheroni
sconci, con tanta ignobilità di ventricolo affamato, che lo spettacolo cresceva di tristezza
.. lo ignudo veste, l'affamato sazia. cellini, 2-70 (424)
ma avrebbe dilupato un bue quando era affamato. soldati, 2-140: gabrielli era
e dell'ilotismo politico, lacero, affamato..., noi sentiamo
g. gozzi, i-7-78: stetti affamato tutto il giorno, fino a tanto che
moscoli, vii-642 (97-2): quello affamato, ensaziabel lupo, / che s'
. carducci, iii-2-343: a un affamato regolo nov'esca /
misero, non mai contento, sempre affamato. galileo, 1-1 380
accorreva alle grida di un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava
come svogliato, né sì ingordamente come affamato, ma come temperato uomo dee fare.
... con tanta ignobilità di ventricolo affamato, cesarotti, 1-xxxvii-281: il
come capra sima. -vorace, affamato (un animale). faba,
segneri, iii-1-254: appunto come un affamato, che, per avidità d'ingurgitamento
inlurchito, agg. letter. affamato, ingordo, insaziabile.
moscoli, vii-642 (97-1): quello affamato, ensaziabel lupo, / che s'
caro, 9-91: come rabbioso ed affamato lupo, / al pieno ovile insidiando,
lo serpente prese e ripuose nel suo affamato ventre. esopo volgar., 4-12:
. lancia, i-509: siccome lupo affamato intomea il pecorile. mossei, xxi-263
resto, arido della madre, trangosciava, affamato. baldini, i-164: stavo
ii-121: giacque [il nocchiere] / affamato, assetato, estenuato, / dal
anno dal bestiame, che, essendo affamato ed affaticato e ritrovando poco alimento, veniva
ripenso a ugo foscolo morto arrabbiato e affamato in londra e calunniato, quando ricordato
e vezzeggia. oliva, 708: l'affamato bacherozzo, né pure lambendo una goccia
piacer fu divorato / dal nuovo ospite affamato. tommaseo [s. v.]
, giorno, ii-121: giacque / affamato, assetato, estenuato, / dal
cencioso, quel sozzo, quel leccascodelle affamato ora va in cocchio, vestito di porpora
mortori. segneri, ii-36: esaù affamato curò egli forse la sua primogenitura? anzi
di questi [sguardi] pasco l'affamato core, / e de l'alta dolcezza
218: scapolato... da quello affamato convito, ma garrulo e loquace,
cioè, più assai, perché il lupo affamato non bada alle miglia. crusca [
per l'uomo. -lupo affamato mangia pan muffato: la fame rende
. proverbi toscani, 56: lupo affamato mangia pan muffato. -lupo
netti, lxxv-336: il mio vasto cuore affamato / che un onesta e pura
/ che ristora un che sia morto affamato. tommaseo [s. v.]
, in silenzio, in vigilie ed affamato. e voi vivete calzate, benvestite
si maneggia intra lanose mandre / lupo affamato, quando neve alpina / da'folti boschi
due. savonarola, iii-79: io ero affamato e non mi desti da mangiare,
, n. 5. -lupo affamato mangia pan muffato: v. lupo,
, del quale fanno costoro come un affamato d'un piatto di fichi, che
il grazzini, 2-207: maestro manente, affamato e assetato, 2. marasco
marmitta speciale che ruggiva come un leone affamato. 3. tecn. marmitta
a'popoli: uno orso terribile e affamato divoratore di chi egli truova: egli incatena
di tali pompe disutili che un ospite affamato di veder portare sopra la mensa,
con perseveranza maravigliosa, come un orso affamato, cerca ed insegue la sua preda
povero, e il sazio non crede all'affamato. -senza pompa, basso (
come pane petroso, lo quale ricevere all'affamato è per necessitade, awegnadioché sia molesto
sovvenire me, che era tutto molle e affamato. cantari, 18: ad una
: hai dato da mangiare al povero affamato: or sappi che hai proveduto a te
moscoli, vii-642 (97-3): quello affamato, ensaziebel lupo, / che s'
a tal che spesso / il poeta affamato si ritrova. canaldo, 25: [
ripenso a ugo foscolo morto arrabbiato e affamato in londra e calunniato, quando ricordato,
di corna il fier lione / libico e affamato i denti munge / con la sua
'magro 'e al chianigiano aneceto 'affamato, magro ', deriv. dal
. notabilato, clero formalista, contadiname affamato di terre, colonialismo di popolamento,
/ fàbito per la nudità enorme del mondo affamato! 11. aspetto brullo
fame, e quindi nulla interessa all'affamato. carducci, iii-15-156: tale,
multa bruttura? guittone, i-1-138: affamato uccello sostene de prendere esca o'crede
, dal sonno oppresso, / godi affamato e stanco / di riposar il fianco,
a'popoli: uno orso terribile e affamato divoratore di chi egli truova. la
malmantile, 2-547: quando a un grande affamato si dà poco cibo diciamo: 'non
. sete e acqua... lupo affamato / mangia pan muffato'. tommaseo [
, xxi-14 (262): rompi allo affamato il pane tuo. -rovinare
per consolarci un anno. -lupo affamato mangia pan muffato: v. lupo,
è pari errore volere ad uno stomaco affamato negare il cibo e a un ripieno
saraptena... pasce el profeta affamato...; colui che viene per
ammirabile mortificato, sitibondo di confusioni e affamato di patimenti. de luca,
, ciò è: dare mangiare all'affamato, bere all'assetato, vestire lo
/ per la foresta, e molto era affamato, / e per la fame un
. boccaccio, ii-283: lo lupo affamato / percuote alla gran turba degli agnelli
pane petroso, lo quale ricevere all'affamato è pier necessitade, awegnadioché sia molesto
e sopratutto del cattivo umore di quell'affamato piccirillo. migliorini [s. v.
trovassi in piccola compagnia con un ufficiale affamato. manzoni, pr. sp.
troppo pitturate e quindi affondò il dente affamato nella fetta di pane. c.
/ « questo è un por lupo affamato / in custodia delle agnelle ».
moretti, 4-34: sono stanco? affamato? / mi fermo a un casolare,
bene / cibo sovente anch'io / l'affamato e digiuno disir mio. giraldi cinzio
, lxxv-336: il mio vasto cuore affamato / che un tempo abbaiava alla luna /
fonde., il mio vasto cuore affamato / di polpe siderali, / galleggia
non è porco in terra di roma sì affamato che n'avesse mangiata. landino [
alberi fruttiferi, si allontanavano da tantalo affamato (così come si ritiravano davanti a
nettare. vico, 4-i-1000: tantalo è affamato delle vicine poma, le quali sempre
cesari, i-559: chi vide porco affamato, apertogli il porcile, gittarsi fuori
il sentir dire da quel povero vecchio affamato com'egli avesse più volte acconsentito a
in tempi di violenza e prepotenza, affamato di carne e d'oro. soldati,
una accorreva alle grida di un bambino affamato, lo prendeva e lo portava vicino a
uno accorreva alle grida di un bambino affamato, lo prendeva e lo portava vicino a
pasolini, 2-131: così, o affamato, o desiderio oscuro, / con uno
smagrire, ma non per nutrire un affamato. piovene, 15- 115:
di sale], perché un relatore affamato ne dia la querela, necessiti il
repressa tristezza, il fratello sempre prodigiosamente affamato. rebora, 3-i-15: è una breve
, che mangiavano la profenda con dente affamato. imbriani, 7-57: figuratevi le
fiacchi, 27: or l'augello affamato / qua e là girando diligente e
/ terrai tu el spirto mio sempre affamato / e sitibunda l'aflicta mia mente
provvisione che mi basti a non morire affamato? -con riferimento al viatico eucaristico
tangere, / o per morsura d'affamato vermine? poliziano, st., 1-25
corte, ladove fuori sarebbe scardassato, affamato, diffamato. con i puntapiè verrebbe
casa fino da quando, rabacchio, cadeva affamato, in lagrime, ma non osava
taci, o dolente madre, e l'affamato / pargol raccheta ne la notte buina
cesari, i-559: chi vide porco affamato, apertogli il porcile, gittarsi fuori
218: scapolato... da quello affamato convito..., garrulo e
giacomo, i-583: un cagnuolo randagio e affamato veniva lì a frugare col muso e
a bocca tardi si satollerà e rimarrà affamato, satollando altrui. chiabrera, 1-iii-255
cardinali. carducci, iii-2-343: a un affamato regolo nov'esca / offron d'anime
repressa tristezza, il fratello sempre prodigiosamente affamato. b. croce, iii-25-147:
leonid con l'avidità ferina del ventenne affamato, mendel stupito di percepire in sé
ispedaliere e oste d'ogni senza ricetto affamato. -unito con un compì,
noia di tali pompe disutili che un ospite affamato di veder portare sopra la mensa,
ripenso a ugo foscolo morto arrabbiato e affamato in londra e calumato, quando ricordato,
e nutrimento a chi è stremato e affamato. - anche: far rinvenire.
, / e sempre sta lo intelletto affamato / di cose che non sa poter udire
riferimento scherz. alla risonanza del ventre affamato. burchiello, 94: il corpo
e gretta dai cinquecento rinchiusi, gregge affamato ed egoista. -con riferimento a
. chiari, 33: lo sparviere affamato vede dall'alto e piomba / a ghermir
abito per la nudità enorme del mondo affamato! = deriv. da riscuotere,
una famiglia o di una industria, affamato una regione o scatenato risse civili.
gli editori cestinano 1 manoscritti di un genio affamato per prodigare il loro danaro in sontuose
117: hai dato da mangiare al povero affamato: or sappi che hai proveduto a
la quale si pone un passerotto nidiace affamato, e che si posa nel folto di
persino le ossa, come un cane affamato. -spogliare a poco a poco
del pasto preso non fu sazio / l'affamato suo [dell'aquila] rostro.
montale, 14-41: rugge il leone affamato, / il lupo alla luna ùlula
xxxv-ii-310: saccolo saziato / non crede all'affamato. 2. stor.
uno forno, tanto era salavo e affamato. s. bernardino da siena, 240
sulle spalle a un re saltambanco e affamato. = comp. dall'imp
crisostomo volgar. [tommaseo]: cristo affamato e nudo sta in mezzo di voi
d'impiego un satollo per mettervi un affamato. -con uso antifrastico: caricato
maggior parte del popolo, ch'era stato affamato, com'ebbe comodità di potersi saziare
. sbalordito, disperato e per giunta affamato.?? -che esprime
sbiadato2, agg. ant. affamato (anche con allusione oscena).
e 'l prigion non scarcerate; / l'affamato non atate / nella sua fame penosa
una famiglia o di una industria, affamato una regione o scatenato risse civili.
cecchi, 2-105: un termine assai più affamato farebbe meglio al caso nostro. 'runner'
cecchi, 2-105: un termine assai più affamato farebbe meglio al caso nostro. 'runner'
gergo scientificoi- de e statistico, mezzo affamato, la questione prende un aspetto di
, / e sempre sta lo intelletto affamato / di cose che non sa poter udire
sconci, con tanta ignorabilità di ventricolo affamato, che lo spettacolo cresceva di tristezza,
in questo braccio concotesti dentacci gialli da cane affamato! d'annunzio, v-3- 85:
rivolta. pea, 3-238: il bestiame affamato nella valle padana...,
al seto- lento che il mangiare all'affamato. = deriv. da sete,
sfamato2, agg. ant. famelico; affamato. ser gorello, 815:
ola, ii-230: ora ch'egli e affamato e sitibondo, non trova alcuno che
? / terrai tu el spirto mio sempre affamato / e siti- unda l'aflicta
buona sorte, consumato, rubato, affamato e con le guancie peste a furia
smagrire, ma non per nutrire un affamato. -snellirsi, assottigliarsi (una
pari errore volere ad uno stomaco affamato negare il cibo e a un ripieno
marea che sale del terzo mondo prolifico e affamato. rapporto censis 1992, 177:
e statisti co, mezzo affamato, la questione prende un aspetto di vera
affannato non desti dell'acqua e all'affamato sottraesti il pane. leggenda aurea volgar
più bisognosi. -sostentamento di chi è affamato. boschini, in: in st'
vuoto e prese a tracolla il bren affamato. 2. per estens.
un suo sparvieruzzo magro o un cane affamato, inforca un ronzino e col suo
lino, chi pannina sbricioli, / sicché affamato né men trova bricioli / e freddoloso
un suo sparvieruzzo magro o un cane affamato, inforca un ronzino e col suo farsetto
e l'entrata addomanda, siccome lupo affamato intomea il pecorile. 6.
stanzi. -stanziare partegianer. essere affamato (ed è antica espressione gergale)
suo esercizio più che mai si mostra affamato. tansillo, 1-163: dirà qualcun,
rimpinzarsi. forato solo perché ero rimasto affamato dopo aver assaggiato i piu buoni scampi
è ingordo di cibo, molto affamato. stiani, quali adorano gesù per loro
moscoli, vii-642 (97-5): quello affamato, ensaziebel lupo /...
: comincia i gesti e le svenie dell'affamato. 2. affettato giro di parole
giureresti che è un pittore un po'affamato e invece no... è un
ma avrebbe dirupato un bue quando era affamato. -capacità, abilità, sagacia
dall'amante. monosini, 120: cane affamato non teme che poi ricavano o possono egli
, bella, allegra, temperata, e affamato pongli la bocca alle poppe e tirane
bella, allegra, temperata, e affamato pongli la bocca alle poppe e tirane
collodi, 781: il proletariato cencioso e affamato,... non ha da
temperato e il ventre ch'è sempre affamato... è preferito e messo innanzi
lino, chi pannina sbricioli; / sicché affamato né men trova bricioli, / e
cui viveva, novello saturno, era affamato, atrocemente, della propria prole; e
. montale, 14-41: rugge il leone affamato, / il lupo alla luna ùlula
viaggio, si condusse con essercito stracco e affamato, nella rovinata abbadia di duyts.
. proverbi toscani, 57: villano affamato è mezzo arrabbiato. ibidem, 78:
, a tal che spesso / il poeta affamato si ritrova. ruzzini, lxxx-4-380:
ma avrebbe dilupato un bue quando era affamato. = pari pass, (senza
, il sud del mondo povero e affamato, il rischio ecologico che incombe sul