scherno. guerrazzi, 5-39: m'affacciai alla finestra dove vidi i monelli che
capogiro. settembrini, ii-3-71: m'affacciai su quell'abisso, tenendomi ad un
due. piovene, 2-204: mi affacciai, la mente annebbiata ancora, le membra
nell'attraversare il ponte, m'affacciai alle sponde per godere dell'insolito
, 5-162: raggiunta la cima, m'affacciai allo spettacolo violento del mare e delle
che scavalca il porto fluviale e mi affacciai fra le travi di ferro bullonato,
sparse. comisso, v-306: mi affacciai alla finestra per guardare come si metteva
ix-73: prima di uscire dalla capanna mi affacciai appena dalla porta e guardai verso l'
: appena svegliato dal sonno pomeridiano mi affacciai alla finestra per guardare come si metteva
codici. monelli, 2-395: mi affacciai alla stanza accanto ove stavano i correttori
stalattiti. idem, ix-346: mi affacciai dentro la grotta premendo il petto contro
6-44: spalancai una porta-finestra, mi affacciai a un balcone, dalla pericolante ringhiera
dua volte per uno, io mi affacciai alle mura destramente, e veduto in fra
delle stalattiti. moravia, ix-346: mi affacciai dentro la grotta premendo il petto contro
, 1-34 (95): io mi affacciai alle mura destramente e, veduto in
pratesi, 5-304: rimasto solo, m'affacciai alla finestra... mentre guardava
piedi nudi, aprii la porta e mi affacciai. pasolini, 3-91: i due