: componete parole ornatamente affazzonate. affé, esci. ant. in fede,
g. c. croce, 120: affé, che tu sei un garbato cavaliero.
cavaliero. moneti, 80: ma affé del mondo, se ho pur mangiato /
. salvini, 30-1-350: questo, affé che mi ghigne nuovo, e nuovo,
autore voi siete protettrice. / ma affé che questa volta la protezion non vale
avessi, gli manderesti trenta ghinee? affé che questa è pazzia, è frenesia;
tenerezza. d'annunzio, ii-425: durano affé e'buoni usi di guerra, /
buona spesa. 2. locuz. affé mia, affé di me, affé di
2. locuz. affé mia, affé di me, affé di dio,
. affé mia, affé di me, affé di dio, per le quote afferenti
non si può. affededieci), affé di bacco, affé affé (e simili
affededieci), affé di bacco, affé affé (e simili). lippi
affededieci), affé di bacco, affé affé (e simili). lippi,
malmantile [3-60]: ovvero dicono affé de dieci, per non dire affé di
dicono affé de dieci, per non dire affé di dio. redi, 16-vi-172:
di dio. redi, 16-vi-172: affé, affé, che vi vorrei far altro
. redi, 16-vi-172: affé, affé, che vi vorrei far altro che speziale
caso che per istrada mi è successo, affé di me, che il trovereste bello
-dev'essere una gran bella prigione, affé di dio! ojetti, i-90: uccello
.. / noi lo faremmo affé trasecolare / in dirgli, come è fatto
ogni altra bestia fuor di quella, affé / lasciò stare di far quel che e'
signora vittoria. goldoni, vi-565: affé di bacco, gli avvocati celebri / tanto
? -egli è per dio, sì affé, e non è tempo da far le
filosofia spregiudicata. parini, 721: affé, che voi mi pigliaste ora per
. / un po'di buona testa affé vai un tesoro. monti, iii-213:
io fossi papa buon per voi! affé, affé, che vi vorrei fare altro
papa buon per voi! affé, affé, che vi vorrei fare altro che
eccessiva facilità. redi, 16-vi-355: affé, affé che quest'anno il cavai
. redi, 16-vi-355: affé, affé che quest'anno il cavai pegaseo ha
restate al laccio, / la morte affé, che non ve la perdona, /
, 19-iv-2-255: bei ceci, e bellimbusti affé! senza tipore, senza sapore,
/ chi può narrarla è un valente uomo affé. lippi, 9-24: chi boccon
voi? è egli un castratore? affé, me non castrerete, messere. andate
19-iv-2-255: bei ced e bell'imbusti affé, senza tipore, senza sapore, senza
se vi parlo con tanta confidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale mal
, / e crebbe numeroso in guisa affé, / che tutta quanta atene sen'empì
è in guazzetto. fagiuoli, 1-6-204: affé, siete innanzi, cognatina mia!
deputati al generale confederamento volconfidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale un'altra
vi parlo con tanta confidenza, ma affé che sono stanco di quel ceremoniale mal
forma valida. fagiuoli, 1-2-44: ma affé, che, prima che m'entrino
damaschin di rose e boccoli / avrebbe affé tentato / anche voi cha avete i
ferma e dura! firenzuola, 708: affé i'mi sono così piaciuto, conciossiacosaché
io soma- rello, né fancello, affé. 3. servo garzone,
due capi, sono / vii fango affé, le vesti nostre. niccolini,
g. m. cecchi, 22-11: affé io non posso disegnar di andare /
. baretti, 3-317: bel segreto affé, per mostrarsi erudito a proposito di clodio
una fresca fonticina. cestoni, 95: affé, affé,... dove
fonticina. cestoni, 95: affé, affé,... dove non piove
g. c. croce, 120: affé, che tu sei un garbato cavaliero.
pur voglia di dargli due garontoli / affé da quel ch'io sono. redi
/ se non taci, un giorno affé / io vo'far sopra di te /
spirituali ed ecclesiastiche. baretti, 6-26: affé, inglesi miei, che fareste meglio
fa la brava e la gradassa, / affé gli sembra uscir d'un grand'impaccio
, vi siete voi riavuta intieramente? affé che m'avete dato grandissimo travaglio,
impazzarli. cesari, 6-402: bella affé; ti so dir che questa volta /
or parvi / sian modi questi? affé, la sconterà. /...
ci vuol poi la casacca a stare affé / due ore brontolando, e poi rifarsi
le lische. moneti, 80: ma affé del mondo, se ho pur mangiato
eccolo il malandrino, ecco lisauro, affé; / lo vorrei conciar bene, se
e 'l manganare. gabiani, 16: affé, o dolone, quando mio padre
firenzuola, 728: io giuro affé di gran mangiatore, che io non
credo a'lor lamenti; / questi monelli affé batton marina. / i malfattori son
despina mariola / me l'hai sonata affé; / tu m'hai ca, ca
requie facesse un simil giuoco, / affé ch'i'andava a farmi anacoreta.
, vi siete voi riavuta intieramente? affé che m'avete dato grandissimo travaglio,
/ come voi forse gli credete, affé. / guardategli un po'ben s'e'
cera! / non dormo solo, affé di tutti i santi; / ma vo'
la mia padrona non ne ha bisogno. affé di mio, ha monetacce che spaventano
firenzuola, 728: io giuro affé di gran mangiatore, che io non
la notte. alfieri, 12-190: affé, cremete, io posso / splendidamente
né acqua niente, / noi lo faremmo affé trasecolare. leopardi, 954: vorrei
con buona pace della nunzieria, / affé che di costà salterei fuora /.
e si nutrica nel fuoco, questo affé che mi giugne nuovo, e nuovo
. casotti, 1-5-s: questa vale ozzoldi affé di mio, / riprese un che
trovasse / (e il credo, affé, poich'ei si ben patrizza / questo
di un martìr sì vario, / affé che di timor quasi mi muoio. carena
col suo martello / vo'che 'l facciamo affé. crusca [s. v
piegate e confitte. gabiani, 16: affé, o dolone,... mio
e quanto è tondo / il mondo, affé, non ha miglior bambino. lippi
e si nutrica nel fuoco, questo affé che mi giugne nuovo. -in
che, secondo le sue proprie e affé giuste e importanti osservazioni, per ragionare
con- tagione. baretti, 6-26: affé, inglesi miei, che fareste meglio
di rider privo, / ma, affé, questo sarebbe un naturai cattivo, /
gli amorini, / ma pecunia niente affé. astorri, lx-32: li spogliavano,
licenzia i servidori. baretti, 3-213: affé che non voglio m'abbiate rabbuffato per
un anno ballerian senza straccarsi; / e affé ch'io me n'andai a gambe
il prossimo. fagiuoli, 1-3-165: affé che costei sa la ragia. =
e se per poco mi si tormenta, affé li pianto! 8. collocazione
avrete / uno sguaiato, che farawi, affé, / recer quel poco che voi
mazza, ii-106: buon reggilòrza è affé chi non riorza / quei ch'han
... i buon reggilorza è affé chi non riorza / quei ch'han di
la ributto, / e questa rogna, affé, non me la gratto.
/ se non taci, un iomo affé i io vo'far sopra di te /
: chieder per una donna trecento ruspi? affé, / trovar un che li sborsi
strascico. periodici popolari, ii-298: affé di bacco! tu mi sei diventato anco
padron di dispor della scolara? / affé di bacco, mi scandolizzate. g
troverete gli amorini, / ma pecunia niente affé. parini, 334: ei farebbe
. panciatichi, 55: son briaco affé di crimoli: / ecco il palco
la leguleia volpe. alfieri, 12-7: affé di cerere, ché a forza /
. / -merita che si segni, affé, col carbon bianco. 12
né mi vò pigliar guai per altri, affé: / ci pensi un po'chi
/ uno sguaiato, che faravvi, affé, / recer quel poco che voi mungerete
. se questa volta me ne libero, affé che mai più non mangio sorbole.
fagiuoli, x-130: chi ha carrozza affé / non cura di vederti insuperbito, /
io / di lui non ho paura: affé, se torna / vuò spennacchiarlo e
forse che farebbon lor la disdetta, e affé che dimolte donne rimarrebbono spigionate. d'
/ con'ei [trasone] disponsi? affé: 11 miglior partito / gli è
dire 'don stivale'. fagiuoli, 1-2-126: affé che lo stivalato o a esser io
fagiuoli, xi-169: cotesto ferfetocco, / affé mi ha fatto ridere, / mi
anno ballerìan senza straccarsi: / e affé ch'io me n'andai a gambe
e a marte. goldoni, x-1033: affé, / se un astrologo avessi in
. goldoni, x-1173: di donne / affé ne vede- rete una tempesta. c
il sole! forteguerri, iv-583: affé, che il mio padron tienmi da poco
la mia signorina è andata via! affé che ha fatto bene, perché se la
9-410: quella vecchiotta m'è piaciuta affé: / ella si chinò giù si pronta
: despina mariola / me l'hai sonata affé; / tu m'hai ca,