= variante di acremente (su acro aera). acràspede, sf
e così [l'acqua è] quando aera e quando forte, quando brusca e
par dolce a'cattivi, ed a'buoni aera. boccaccio, vi-138: quel misterio
e che l'ira trangugi amara ed aera. d'annunzio, iv-1-405: patti
non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu il
. di aerare), agg. che aera; arieggiante, ventilante.
sul vasto monte che dietro la sovrasta ed aera. 2. rifl. poet
con certe piccole verghe di bronzo chiamate aera, alle quali erano annessi mobili anellini
virgilio: 'excudent alii spirantia mollius aera '. bottari, 5-42: osservate che
: non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
/ non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
con certe piccole verghe di bronzo chiamate aera, alle quali erano annessi mobili anellini
/ non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
= voce dotta, lat. tardo aera 4 numero, cifra '(sost.
temendo non le soccedesse alcuna cosa più aera, che esopo non lo eseredasse, allo
/ e che l'ira trangugi amara et aera, / poi che giurato avea
: quanti già nell'età matura ed aera / trionfi omaro il glorioso colle, /
20-179: la lor natura è dura, aera e bestiale; e quando s'intestano
insieme con ippocrate, si fuggì ad aera. brusoni, 40: due giorni.
, 1-37: né la mortai mia doglia aera e profonda, / dove amor tanto
leggiera che crepita scintilla e sfuma: aera al sapore, acre al pensiero.
, comp da meta- (gr. [aera 'per mezzo ') e lingua
, xliii-220: quando trapassar quella vi'aera, / che 'l vangelista l'appella
bella faretra / che sì dolce et aera l'alma ferisse poi; / quanto or
vasto monte che dietro la sovrasta ed aera, è piena di torri, di mura
forse percosso / da simil furibunda et aera stella, / me scuso a te
: l'acqua..., quando aera e quando forte, quando prusca e
.. / né la mortai mia doglia aera e profonda, / dove amor tanto
/ non rugghio sì né si mostrò si aera / tarpea. g. villani,
, con valore iter., e da aera zione (v.)
, mobili o no, illumina e aera il corridoio o la stanza in cui introduce
/ non ragghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
di preminenza all'agricoltura. corriere della aera [8-viii-1941], 3: egli ha
/ non rugghio sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
, 2-300: quando [l'acqua] aera e quando forte, quando prusca e
non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
, veduto sortirsi il disegno contrario, aera da par suo nascosto. malvezzi,
spiacevolezza, / tanto m'implico più nella aera rete. della casa, 5-iii-291:
non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
610: l'entusiasmo di amilcare aera convertito in un rabbioso fu
: non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le fu
e che l'ira trangugi amara et aera, / poi che giurato avea su l'
e che l'ira trangugi amara et aera, / poi che giurato avea su l'
monosini, 416: sonis homines, ut aera tinnitu dignoscimus, prò quo nos jcapomiaxò
. domenichi, 2-426: un dottore aera fatto una zimara di raso nero foderata
un poco posona. = voce di aera roman., deriv. da posare1.