lungamente adirati. = deriv. da adirare. adiranza, sf. ant
. = » deriv. da adirare. adirare (ant. tose
» deriv. da adirare. adirare (ant. tose, aitare),
., 30-1-4: per lo continuamente adirare dicono i medici che cresce 11 fiele
le gravi cure, e credimi che l'adirare è pessima cosa. francesco da barberino
non adirarsi di quello che si conviene adirare, e non riprendere è colpa. soffredi
sopra te, che allora ne cominciamo ad adirare a noi, quando restiamo d'adirarne
madre. idem, 1-59: e non adirare figliuoli, ché l'apostolo nella pistola
. = lat. volgar. adirare (cfr. ira).
adirato (part. pass, di adirare), agg. (superi.
adire vole. = deriv. da adirare. adirezionale, agg. privo
. = = deriv. da adirare. àdito1, sm. passaggio,
onorevole luogo posto, ti cominciasti ad adirare al convitatore, all'allogatore, ed
metterlo in volta, e per farlo adirare, e ho ordinato un'altra tresca,
mi adiro, ma dubito se si conviene adirare. testi fiorentini, 187: e
. -muovere la collera: fare adirare, muovere all'ira. caro
peggio che giudei, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto dirò
che onorevole luogo posto ti cominciasti ad adirare al convitatore, all'allogatore, ed
. ant. addolorare, rattristare, far adirare; destare, suscitare, eccitare dolore
in ira, in pianto: farlo adirare, farlo piangere. catone volgar.
= comp. da dis-con valore privativo e adirare (v.). disadirato
., vi-623: signore, non ti adirare assai, e non ti ricordare più
signore mio,... non t'adirare contra lo famulo tuo. gobetti,
è commedia da gavazzarci e da farmi adirare. -disporne in quantità, farne scialo
motto, e di non se ne adirare, e fatto i giuri e gli scongiuri
, poi che così ve ne dovete adirare. pontano, 1-57: per la penuria
). 6. tr. far adirare, far arrabbiare. lalli, 10-11
volgar., 1-23: non t'adirare senza lo 'mperché. abate isaac volgar.
4. figur. ant. fare adirare, irritare. segneri, ii-42:
. tr. muovere a collera, fare adirare; rendere astioso, colmare di rancore
. 2. tr. fare adirare, fare infuriare; colmare di sdegno
ira o in ira qualcuno: farlo adirare, sdegnarlo. - anche di animali.
1-541: tu ti suoli sì irritare ed adirare che da tutti si desidera allora quello
li dava la lunga, mostrò di volersi adirare. grazzini, 4-216: non pensare
sacrificava uccelli. el quale fatto fece adirare smisuratamente e giudei, imperocché essi dicevano
. pellico, 2-439: non t'adirare, ombra magnanima di cola, se
far montar il moscherino vuol dir far adirare e far venir in collera, tratto da
sine nomine, 26: non t'adirare, velettaio, ch'io mi motteggio
tu potresti provare come io mi so adirare. storie pistoiesi, 1-387: quelli del
senti, il mio pluton, non t'adirare, / che venir non t'ho
s'io dico il ver, non ti adirare, o checca: / brutto pensier
peggio che giudei, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto dirò
savonarola, 13-14: iesù, non ti adirare, / occurri presto a tanta destruzione
astuzia) pensonno con alcuni motti fare adirare dante, e simile pensarono la sua scienza
orecchi tuoi, e non t'adirare contra lo famulo tuo ». cellini,
, sai? vecchio, non mi far adirare. = deriv. da passare.
senti, il mio pluton, non t'adirare, / ché venir non t'ho
possessione, poi che così ve ne dovete adirare. -possessione pacifica: v.
have tale virtù che neuno uomo si puote adirare al mangiare; l'altre tavole sono
senti, il mio pluton, non t'adirare, / ché venir non t'ho
condizione e molto si dilettò di fare adirare le persone, e fu molto rincrescevole.
orazione! / iesù, non ti adirare, / occurri presto a tanta destruzione!
et astusia) pensonno con alcuni motti fare adirare dante. giovanni da samminiato [petrarca
la polvere; l'altra per non fargli adirare più che si fossero. corsali,
è commedia da gavazzarci e da farmi adirare: dove ci gioca, travestita in
: é1 magnanimo non si diletta d'adirare con persona, però che non gli pare
3. tr. ant. far adirare, muovere a sdegno qualcuno. barbaro
a vostra di sua natura attristare e adirare per il suo freddo. eccellenza. galileo
che onorevole luogo posto ti cominciasti ad adirare al convitatore, all'allogatore, ed
fortini, iii-356: o non ti adirare, el mio serpellin bello.
e peggio che giudei, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto
: la sua leggerezza lo fece qualche volta adirare, perocché è... un
savonarola, 51: iesù, non ti adirare; / occorri presto a tanta distruzione
.. l'altra per non fargli adirare più che si fossero, attendendo a mandar
tanto l'affrettamento del garrire e dello adirare che però approvi il
(i-630): si vuole l'uomo adirare ne le cose mal fatte, ma
i-630): si vuole l'uomo adirare ne le cose mal fatte, ma con
mettere in valigia: adirarsi o far adirare, risentire qualcuno, in partic. per
... pensonno con alcuni motti fare adirare dante, e simile pensarono la sua
). volg. eccitare o far adirare. alfieri, xiv-2-116: achimelech è