guittone, i-1-13: sapiensia grande è adimandare savere e gran parte di bonità desiderare
inteso, perché tu debbi sì arditamente adimandare le grandi cose. giov. cavalcanti
guittone, i-1-12: sapiensia grande è adimandare savere e gran parte di bonità desiderare
, è costrecto di lagrunare e d'adimandare aiuto ai suoi nemici. =
si move: ché sapiensia grande è adimandare savere e gran parte di bonità desiderare
possono essere virtuose, non si debba adimandare; e però adunque, tu nolle
: in questa prima petizione ci conviene adimandare il regno di cielo. cavalca, 5-95
da me venir l'aiuto, / eh'adimandare io non ne so consiglio; /
ammirabile, e veramente conveniente queste cose adimandare e postulare a quelli che le sanno
loro predecessori, aiutorio e favore in adimandare e ricòlliare li beni e le condannagioni
me venir l'aiuto, / ch'adimandare io non ne so consiglio; / però
vostra lectera. boiardo, 1-300: feciono adimandare dipoi comunamente i greci all'oracolo se
unde si move: ché sapiensia grande è adimandare savere e gran parte di bomtà desiderare
loro predecessori, aiutorio e favore in adimandare e ricòlliare li beni e le condannagioni
, ne le condannagioni e bandi adimandare e ricolliare, et in tutte
, ma le ottenne ciò che seppe adimandare. oprò talmente che 'l papa tutto placato
unde si move: ché sapiensia grande è adimandare savere e gran parte di bomtà desiderare
femmina, overo l'amante, può adimandare licitamente amore nuovo, nell'opera presente
sue e fégli quelle grazie ch'e'seppe adimandare. b. dominici, vi-82:
ceffi, xii-1-38: non mi sgomento d'adimandare, in questa mia avversità, consiglio
perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'io son volglioso.
del detto padule sieno tenuti e debiano adimandare e ricolliere da tutti li lavoratori del
/ se fa de voti, non lo adimandare. / ecco da canto gionse
, / perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'io son volglioso.